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  • Juventus: ecco perchè è stato fatto fuori Cobolli Gigli

    Juventus: ecco perchè è stato fatto fuori Cobolli Gigli

    Giovanni Cobolli GigliDi seguito vi riportiamo un interessante articolo di Antonio Corsa (ACB) scritto per il blog Uccellino di Del Piero nel quale cerca di analizzare questo improvviso cambio al vertice nella dirigenza bianconera epurando in mal modo il presidente traghettatore Giovanni Cobolli Gigli

    Innanzitutto dai doverosi ringraziamenti, formali, come sempre in questi casi. Mettendo da parte per un attimo “Calciopoli”, sulla quale tornerò più tardi, posso dire che Giovanni Cobolli Gigli è stato un presidente sui generis, atipico, molto “televisivo”, presente in Lega, consigliere, uomo-immagine per le tv e tifoso sempre presente a vedere la Juventus in tribuna e a metterci la faccia nel pre e nel post-partita. Il suo compito, almeno da un punto di vista mediatico, l’ha svolto sufficientemente bene, assumendo di fatto il ruolo di “parafulmini” della Società, pronto a subire (era pagato per quello, per carità!) tutte le critiche degli ancora inferociti bianconeri che dalla cacciata di Giraudo & Moggi in poi hanno trovato in lui un bersaglio perfetto per la propria rabbia. Mai una parola fuori posto, una ottima dialettica (non me la sento di incolparlo di non aver parlato il “calcese”: Cobolli Gigli parla italiano, una lingua che non tutti comprendono, purtroppo.. ma che preferisco al Corvinese o al Moggese, per capirci), grande rispetto ed educazione con tutti. Certo, gli si imputano alcune gaffes o presunte tali (dalle foto con Moratti alle frasi sull’ispirarsi allo stile di Facchetti, fino ai “27 Scudetti”, ecc..), quel suo non rivelare mai niente di mercato (anzi, spesso ha detto il contrario, forse giocando un pò..) e quel suo essere “pacato” anche dopo aver subito gravi torti arbitrali, ma personalmente credo troppi castelli di carta si siano costruiti sul nulla. Queste sono infatti semplicemente “parole”, e tali devono essere considerate. Così come lo sono il dichiarare di voler essere “simpatici”, o di voler creare e rispettare un “codice etico”, che sono entrambe precise direttive che il Cobolli ha semplicemente ereditato da chi l’ha preceduto. Piuttosto passiamo ai “fatti”: Calciopoli.

    La linea difensiva scelta, il ritiro del ricorso al Tar, l’atteggiamento conciliatore adottato subito dopo, il totale diniego della precedente gestione e quel voler rimarcare sempre un concetto di novità e trasparenza, portata a volte fino all’eccesso, non sono e non possono secondo me essere scelte a lui imputabili. Sono tutte conseguenze, queste, della strategia difensiva scelta dal club che, invece di combattere punto per punto e ribattere alle accuse (come avremmo preferito tutti noi), ha scelto la politica del patteggiamento, dell’ “accettiamo la pena, ma ora siamo cambiati e siamo diversi dai cattivi di prima, quindi voltiamo pagina e lasciateci in pace”. Una strategia, ripeto, che non credo sia nata con Cobolli Gigli, e che non credo nemmeno sia nata all’interno di un ambito esclusivamente sportivo. Non credo che un presidente appena eletto e senza “poteri” più grandi (come chessò un Sant’Albano) extrasportivi avesse insomma l’autorità e la forza da poter decidere, da solo, questioni così vitali (anche per il patrimonio della Società e degli azionisti, e mi riferisco a quelli “grandi”, con centinaia di milioni di euro in ballo). Erano probabilmente scelte “più grandi di lui”, un gioco a scacchi giocato nei piani alti. Non me la sento perciò di condannarlo per responsabilità che evidentemente non ha, così come non mi pare corretto che si usi un “parafulmine” vendendo favole. Non è tutta colpa sua.. Ciò detto, e torniamo alla cronaca, era già da un pò di tempo che si era cominciato a disegnare sulla carta un riassetto che prevedesse l’uscita di scena del presidente, oltre che quello di Giampiero Montali. Da questa estate, per la precisione, quando l’uomo designato a prendere il posto dell’ex tecnico della Nazionale di pallavolo (destinato a lasciare la Juventus, come anticipato da relativa “cinguettata”) sembrava dovessere essere Beppe Marotta, corteggiato fino alla lite con Garrone, ma non abbastanza da portarlo subito a Torino subito.

    Cobolli Gigli aveva cominciato ad avere dei dissidi personali con Jean-Claude Blanc (così si mormora..) da qualche mese, ed aveva già da un pò di tempo cominciato a guardarsi attorno, cercando di nuovo qualche contatto, mai perso, col mondo dell’editoria. Ieri è arrivata l’ufficializzazione del “cambio” da parte di John Elkann in persona. Lo saluto e lo ringrazio, perciò. Non è stato un presidente da ricordare, ma nemmeno da insultare. Ma guardiamo avanti. Per conoscere gli altri cambiamenti del CdA bisognerà aspettare il 12 ottobre: per Tuttosport ci sarà l’ingresso di due figli “d’arte” come Giugiaro Jr. e Grande Stevens Jr., mentre per Sky sono possibili gli ingressi di Giovanni Minoli (quello di Mixer e La Storia Siamo Noi, si) e della Christillin. Aspetterei per capirne un pò di più, anche perchè John Elkann parla di “confusione” fatta sui giornali, quasi a voler preannunciare qualche sorpresa. In ogni caso andrà rivisto il “Comitato Sportivo”, attualmente composto solo da Montanaro e Blanc (e quindi ormai di fatto inutile), e andrà rivista anche la procedura operativa per gli acquisti, se è vero che, come si dice a Torino, c’era bisogno dell’approvazione formale sia del Presidente che dell’Amministratore Delegato per gli acquisti di una certa importanza (un metodo scelto per “controllare” eventuali abusi di potere “Moggiani” col sistema della firma congiunta di due cariche separate, e con l’approvazione formale anche del Comitato Sportivo, per gli acquisti faraonici). Con la riunione delle tre cariche e lo svuotamento dell’organo consultivo, potrete bene intuire, tutto il potere esecutivo passa nelle mani di una sola persona, Jean-Claude Blanc, che, sebbene già in pratica “facesse tutte cose lui”.., ora potrà farlo anche “in teoria”. Una responsabilità molto grande, ma evidentemente c’è tanta fiducia in lui. Di recente, il francese ha ottenuto un bonus per il raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati (sia in sede sportiva che amministrativa), ed è in trattativa con una serie di sponsor che – si dice – porteranno valanghe di soldi alla Società bianconera.

    Sembra passata una vita da quando, durante la presentazione di Ciro Ferrara, l’AD – stizzito dalle domande su Marotta – glissava ferocemente e rianalizzava tutti i successi personali quasi a voler lanciare un messaggio, diretto ed indiretto al tempo stesso, di potercela fare “da solo”. Era un Blanc sotto pressione, quello. Pronto ad esplodere. Che si assunse contro il parere di tantissimi suoi “sottoposti” l’onere e la responsabilità dell’esonero di Ranieri, e che capì, probabilmente, che avrebbe dovuto cominciare a fare le cose “in prima persona” perchè era in ballo persino la sua posizione. Invece di esplodere però è venuto fuori il carattere e l’operatività che da sempre lo caratterizzano, e per i quali era famoso. Quasi cinque mesi dopo siamo infatti alla conclusione di questo percorso in cui si è visto un Blanc nuovo, deciso, “aggressivo”, impegnatissimo, mettere a segno una ottima campagna acquisti, presentare un ottimo bilancio con ottimi ricavi e far tornare nella gente l’impressione che la Juventus sia “forte”, e che sia tornata quella mentalità da vincenti (sconfitta e critiche di Palermo a parte) che probabilmente un pò si era persa negli anni passati. Spetterà a lui continuare sull’ottimo lavoro di questi ultimi mesi, e l’augurio è che possa raccogliere i frutti del suo lavoro non solo a livello economico, ma anche sportivo. Ogni altro commento lo rimando al 12 ottobre prossimo. Sono curioso anche io, molto.
    [via: uccellinodidelpiero.com]

  • La Juventus nelle mani di Jean Claude Blanc. Sarà presidente e dg in attesa di Marotta e… Cassano?

    La Juventus nelle mani di Jean Claude Blanc. Sarà presidente e dg in attesa di Marotta e… Cassano?

    Giovanni Cobolli GigliLunedi il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli abdicherà dopo 3 anni e 4 mesi in favore dell’attuale direttore generale Jean Claude Blanc. L’attuale presidente balzato ai vertici della Vecchia Signora durante Calciopoli è riuscito nel suo compito di esser traghettatore nelle difficoltà riportando la Juventus ai vertici nel calcio in Italia e nelle competizione europee che piu le competono.

    La proprietà attraverso John Elkann comunicherà il nuovo cda che dovrebbe vedere le new entry di Fabrizio Giugiaro e Riccardo Grande Stevens e appunto l’estromissione dell’attuale presidente Cobolli Gigli, il quale con la solita signorilità commenta augurando sempre il meglio della Juventus. Il nome nuovo del calcio Blanc sarà il timoniere della nuova Juventus svolgendo per il momento la doppia carica di amministratore delegato e direttore generale nell’attesa che quest’ultima carica sia assegnata.

    La società sembra stia corteggiando il principale protagonista del miracolo doriano Giuseppe Marotta, questo però vorrebbe dire aspettare la fine di questo campionato oppure prediligere la scelta interna promuovendo Alessio Secco da ds a dg. Riuscire a prendere Marotta però potrebbe agevolare l’arrivo di Antonio Cassano che nella Juventus è stimatissimo ed è considerato l’ideale sostituto di Alessandro Del Piero sia in termini di classe che temperamento.

  • Champions League: Juventus-Bordeaux. Out Diego e Del Piero si spera nell’estro di Giovinco

    Champions League: Juventus-Bordeaux. Out Diego e Del Piero si spera nell’estro di Giovinco

    Esordio per Ferrara in Champions League contro il temibilissimo Bordeaux di Blanc e Gourcuff. I francesi rivelazione dello scorso campionato vantano una lunghissima striscia positiva grazie alla solidità della difesa e all’estro dell’ex milanista autore del miracolo Bordeaux insieme all’altro gioiellino Chamakh da molti indicato come l’erede di Trezeguet in maglia bianconera.

    GiovincoFerrara non potrà disporre del capitano Alex Del Piero alle prese con misteriosi infortuni muscolari e pur tirando uno sospiro di sollievo per le non gravissime condizioni di Diego dovrà farne a meno domani sera. Tornerà in mezzo alla difesa Cannavaro a far coppia con Chiellini, confermati gli esterni Grosso e il goleador Caceres cosi come il centrocampo con Melo, Marchisio e Camoranesi. Giovinco sarà il vice Diego e fungerà da collante tra centrocampo e attacco composto questa volta da Amauri e Iaquinta con il ritrovato Trezeguet pronto ad entrare dalla panchina. Blanc affida la regia di qualità all’ex milanista Gourcuff e spera nelle accellerazioni Chamakh e nel prezioso lavoro di Cavenaghi, Diarra a centrocampo a far da schermo alla difesa.

  • E’ Juventus da record. Gli acquisti di Diego e Melo entusiasmano i tifosi

    E’ Juventus da record. Gli acquisti di Diego e Melo entusiasmano i tifosi

    Giovanni Cobolli GigliIl mercato 2009/2010 ha convinto il tifo juventino. Ad una settimana dalla conclusione della campagna abbonamenti è già stato abbattuto il record dello scorso anno. Nella stagione 2008/2009 gli abbonati erano 18.445 (ricavo netto 6,5 milioni di euro). Gli abbonati per la stagione 2009/2010 sono aumentati rispetto all’anno scorso, siamo già a quota 18.500, e bisogna considerare che le vendite si concluderanno il 1°agosto… quindi c’è la concreta possibilità che il numero di tifosi al seguito della juventus nelle partite casalinghe possa ancora aumentare. L’85% dei vecchi abbonati (cioè 15.000) ha esercitato il diritto di prelazione, scaduto l’11 luglio. Da venerdi 17 luglio è cominciata la vendita libera per i nuovi abbonati, stimati in 3.500 dopo una settimana dall’inizio delle vendite. Esaurite le curve, il settore laterale est e la tribuna Family. La juventus mette a disposizione dei tifosi al massimo 21.000 abbonamenti, il resto dello stadio sarà riservato al settore ospiti, tribuna stampa, tribuna vip e sponsor. Sicuramente il motivo principale di questo risultato è l’ottima campagna acquisti che sta facendo la juventus. I colpi di Diego e Felipe Melo hanno riacceso l’entusiasmo dei tifosi che sperano in una stagione vittoriosa. Se poi consideriamo che milan ed inter hanno perso 2 fenomeni quali Ibrahimovic e Kakà le convinzioni aumentano ancor di più. Purtroppo la capienza limitata dello stadio è un ostacolo per i ricavi della juve, che dalla stagione 2011/2012, con l’inaugurazione del nuovo stadio, dovrebbero aumentare in modo consistente. Blanc crede che con il nuovo stadio i ricavi possano aumentare da 15 a 40 milioni di euro.
    [da: juvemania.it]

  • Juventus: la Signora ritrova il suo Vecchio stile

    Juventus: la Signora ritrova il suo Vecchio stile

    Giovanni Cobolli GigliLa tanto vituperata dirigenza juventina ha recuperato il suo stile: profilo basso, poche parole e tanto lavoro, acquisti mirati secondo uno studiato schema tattico, riconoscenza verso i suoi uomini e tantissima determinazione. La Juventus del dopo calciopoli, orfana della Triade, che tanto bene aveva fatto ai bianconeri almeno in termini di gestione e programmazione tralasciando i risultati conseguiti per non scatenare inutili polemiche, non entusiasmava i tifosi sia per come gestiva la squadra che per la scarsa influenza sul mercato dove spendeva cifre importanti senza però riuscire a prender giocatori di tale spessore (Tiago e Poulsen su tutti). Ma come ovvio che fosse dopo un anno di Purgatorio in B e un altro anno di rodaggio in serie A la nuova triade composta dalle facce pulite del presidente Cobolli Gigli, del tesoriere Blanc e del ds Alessio Secco dimostrano di aver imparato in fretta tornando a far risplendere il vecchio stile Juve. I colpi Diego e Felipe Melo dimostrano di aver chiaro il progetto tattico, cosi come l’aver scelto in panchina Ciro Ferrara uno di quelli che lo stile Juve lo ha nel sangue, allo stesso tempo lo stile Juve lo si dimostra prendendo decisioni impopolari come il ritorno di Cannavaro non gradito alla tifoseria, o il dar ancora fiducia al bistrattato Zebina. La ciliegina sulla torta è il rinnovo di Del Piero, l’uomo, il giocatore, la bandiera dei bianconeri si lega ancor piu forte a quella maglia che ha tatuata sulla pelle, Alex e la dirigenza hanno trovato l’accordo per un biennale che traghetterà il capitano bianconero dall’altro lato della barricata in cabina di regia con la dirigenza. La professionalità e lo stile si vede anche nel modo di trattare la vicenda Ranieri, l’ex allenatore bianconero esonerato a due giornate dal termine ma ancora sotto contratto poteva diventar un caso spinoso con il rischio di dover ricorrere al tribunale per derimere la controversia, ma nelle ultime ore la dirigenza sembra aver trovato l’accordo per liquidare Ranieri ed evitare cadute di stile. I tifosi sono ancora scettici, sopratutto chi si sente ancora legato alla Triade, ma i presupposti ci sono tutti affinche si ricredano.

  • Prima cessione Juve: Mellberg va all’Olympiacos. In uscita anche Poulsen

    Prima cessione Juve: Mellberg va all’Olympiacos. In uscita anche Poulsen

    Prima gli acquisti di Diego e Cannavaro, in attesa di ufficializzare D’Agostino e decidere su chi puntare per la corsia difensiva di sinistra tra Grosso e Dossena con il primo favorito sul secondo, ora si pensa a sfoltire la rosa per mettere da parte un gruzzoletto che possa permettere di tornare sul mercato per rinforzare ulteriormente la squadra.
    Olof MellbergLa Juventus oggi ha ufficializzato la prima cessione: si tratta del difensore svedese Olof Mellberg che nella prossima stagione giocherà con i greci dell’Olympiacos. I bianconeri hanno incassato dalla sua cessione 2.5 milioni di euro che potrebbero diventare 3 nel caso in cui la squadra del Pireo dovesse vincere il campionato.
    La prossima settimana toccherà a Christian Poulsen che verrà ceduto al Fenerbache per 8 milioni di euro mentre i bianconeri incasseranno altri 5.5 milioni di euro dalla cessione della metà di Criscito al Genoa.
    Circa 15 milioni di euro in totale che faranno sicuramente comodo a Blanc e Secco.

  • Ferrara: “Ho il 33% di possibilità di allenare la Juve l’anno prossimo”

    Ferrara: “Ho il 33% di possibilità di allenare la Juve l’anno prossimo”

    Sarà un semplice traghettatore o il prossimo allenatore della Juventus? Questa è la domanda che i tifosi bianconeri si pongono. E chi meglio di lui, stiamo parlando di Ciro Ferrara, può rispondere: “Non mi è stato comunicato nulla, sono tranquillo perché il discorso era chiaro e limpido, senza nessun tipo di problema. E sarà così Ciro Ferrara1fino a domenica. Poi la prossima settimana ci sarà la scelta definitiva. Per me è stata una grandissima possibilità, ed era anche un rischio che valeva la pena di correre. Una chance importante visto che e’ quello che voglio fare da grande“.
    Poi il tecnico si sofferma a parlare del suo “amico-rivale”, ma solo per la panchina della “Vecchia Signora”, Antonio Conte: “Abbiamo un ottimo rapporto, ci siamo scritti molti sms in queste settimane. Abbiamo entrambi le nostre storie e le nostre carriere. Se è una corsa a due? Fino a qualche giorno fa sembrava di si, ora invece pare ci sia un altro nome (Blanc), quindi dal 50% le mie probabilità si sono ridotte al 33%“.
    Per quanto riguarda l’ultima partita di campionato vuole togliersi ancora delle soddisfazioni: “L’obiettivo era la qualificazione diretta in Champions ma ora ce n’è uno ancora più importante: il secondo posto. Possiamo essere soddisfatti per questi 15 giorni di lavoro ma vorrei la ciliegina sulla torta“.
    Infine il tecnico napoletano esprime un giudizio su Pavel Nedved, il cui futuro è ancora in dubbio: “E’ imprevedibile, è stato un piacere allenarlo, ha dimostrato una grinta impressionante. Per come si allena ha ancora tanti minuti da spendere. Se dovesse lasciare sarebbe triste per il calcio mondiale. E come quando lascia uno come Maldini“.

  • Gourcuff eletto miglior giocatore del campionato francese: “Non torno al Milan”

    Gourcuff eletto miglior giocatore del campionato francese: “Non torno al Milan”

    Il centrocampista del Bordeaux Yoann Gourcuff è stato eletto miglior giocatore della “Ligue 1“, massima serie del campionato francese, precedendo Michel Bastos del Lille, Stephane Sessegnon del Paris Saint-Germain eYoann GourcuffAndrè-Pierre Gignac, attaccante del Tolosa.
    Il giovane fantasista, in prestito dal Milan, ha collezionato la bellezza di 12 reti e 7 assist in 36 partite disputate, incantando addetti ai lavori e il ct della Nazionale francese Raymond Domenech, che ormai lo considera un punto fermo della squadra.
    Gourcuff ha già dichiarato di voler rimanere al Bordeaux, snobbando il Milan “Io vorrei rimanere, ma fin quando non c’è nulla di concreto non si puo’ dire niente. I miei rappresentanti hanno già incontrato i dirigenti del Bordeaux, ci sarà una riunione in settimana“.
    Infatti si trova alla perfezione con le indicazioni dell’allenatore dei “GirondinsLaurent Blanc, ex difensore dell’Inter: “Mi ha fatto venire qui dandomi la fiducia di cui avevo bisogno – spiega il giocatore – la sua filosofia di gioco si adatta perfettamente al mio modo di vedere il calcio“.
    Il Milan ha bisogno di giocatori come lui in questo momento, giovani e motivati, e certamente non può permettersi il lusso di perderli.

  • La Juve presenta Ferrara: “Bisogna ritrovare gli stimoli”

    La Juve presenta Ferrara: “Bisogna ritrovare gli stimoli”

    “Alla squadra serviva una scossa”. Così Jean-Claude Blanc, nella conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico Ciro Ferrara, chiarisce la decisione di esonerare Claudio Ranieri. L’amministratore delegato spiega le cause che hanno portato alla drastica decisione a sole 2 partite dalla fine del campionato: “Non è il nostro stile, ma anche Conferenza stampa Ciro Ferraramancare l’Europa non è da noi. Dopo gli ultimi risultati ci troviamo un solo punto avanti alla Fiorentina e cosi’ abbiamo deciso, giudicando tutta la stagione, di esonerare Claudio Ranieri – dice Blanc -. Adesso vogliamo chiudere bene, almeno al terzo posto, perche’ dobbiamo entrare in Champions League senza passare dai preliminari. E’ stata una scelta totalmente condivisa dall’intera societa’. La guida della squadra va a Ciro Ferrara per i prossimi due impegni, poi a fine stagione valuteremo cosa fare. Per adesso lui comunque è l’unico allenatore della Juventus: il futuro sono queste due partite. E basta. Ferrara ha dato la sua totale disponibilita’ e lo ringrazio. Non sara’ per lui una missione facile”.
    Poi, riferendosi alla squadra, aggiunge: “Avra’ da questa scelta una scossa, perche’ sono loro comunque che vanno in campo. Abbiamo preso la decisione ultima che si puo’ prendere quando una squadra non va bene. Siamo convinti che cosi’ arrivera’ ai giocatori un messaggio chiaro: queste ultime due partite sono fondamentali e vanno giocate al massimo. Tutti devono prendersi le loro responsabilità”.
    Infine sul nuovo tecnico Ferrara: “Ci aspettano due finali e abbiamo deciso di giocarci questo asso che avevamo in tasca. Adesso spetta anche al gruppo dimostrare che il lavoro fatto quest’anno si puo’ concludere in maniera giusta”.
    Ciro Ferrara si è presentato così in conferenza stampa, all’esordio da allenatore: “Non posso portare novità tecniche, ma solo motivazioni. Può essere rischioso, ma dovevo dare il mio contributo. Non ho paura di metterci la faccia in questo momento strano. Non mi tiro indietro e mi assumo le mie responsabilità. Farò delle scelte, come allenatore e non come amico o ex compagno di squadra. Ci vuole intelligenza da una parte e dall’altra, come è successo quando è arrivato Ancelotti. Non mi interessa se mi chiameranno mister o Ciro”. Non ho avuto nessun dubbio e mi sono messo a completa disposizione della società. C’e stata una forte emozione, ma non ho avuto nessun tentennamento. Credo che i giocatori devono capire il momento difficile che la societa’ sta attraversando. I giocatori devono ritrovare gli stimoli giusti per affrontare queste due ultime partite nella maniera giusta. Non ho ancora parlato con i giocatori ma chiederò loro di fare sette punti, se ne faremo sei andrà bene lo stesso… Era una battuta, non vi è piaciuta?”. “Non so quale sarà il mio futuro e se sarò ancora in panchina l’anno prossimo. Se la società decidesse di ingaggiare un altro allenatore non avrei problemi a farmi da parte. Dal 2 giugno sarò a disposizione della Nazionale per il momento mantengo questo impegno”.

  • Vertice Juve: Ranieri verso l’esonero

    In queste ore si sta svolgendo un vertice in casa Juve tra l’amministratore delegato Blanc, il direttore sportivo Secco, il presidente Cobolli Gigli, l’attuale responsabile della squadra primavera Ciro Ferrara e il team manager Gianluca Pessotto. Motivo? Si va verso una soluzione drastica, ovvero l’esonero del tecnico Claudio Ranieri.
    In mattinata si era ipotizzato di portare la squadra in ritiro punitivo forse a Coverciano già da domani sempre con Ranieri al posto di comando, ma quello che sta trapelando dalla riunone è di un avvicendamento subito con Ferrara che traghetterebbe i bianconeri fino al termine della stagione e cercare di salvare il salvabile.

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