Potrebbe essere arrivata al capolinea l’avventura di Ciro Ferrara alla Juventus. Il vice dg Bettega deciderà oggi il destino dell’allenatore bianconero che ha trascorso la nottata indenne ma che a momenti potrebbe essere sollevato dall’incarico.
La conferma che si sente aria di esonero sta nel fatto che nessuno della dirigenza juventina ha preso una posizione subito dopo la sconfitta subita contro il Milan, da questo si deduce che il tecnico, che aveva dichiarato di non avere nessuna intenzione di abbandonare il timone della squadra in questo momento di difficoltà, abbia davvero le ore contate.
Se il “progetto” del presidente Blanc dovesse fallire, in pole per la panchina della Juventus c’è Hiddink, che però chiede troppo per le casse bianconere (circa 7 milioni per 18 mesi), oppure si opterà per un traghettatore in attesa che si liberi qualcuno su cui rifondare la squadra: per il ruolo di traghettatore si fanno i nomi di Zoff, Zaccheroni o Gentile.
La decisione se continuare o non con Ferrara dovrà essere presa in fretta perchè mercoledì c’è già la partita di Coppa Italia contro il Napoli e poi la trasferta di Verona con il Chievo in campionato, partita fondamentale a questo punto della stagione considerato che anche la qualificazione per la prossima Champions League è stata messa a rischio (Napoli, Roma e Fiorentina sono li con i bianconeri).
Tag: jean claude blanc
-
Juventus, è il giorno del giudizio. Oggi si decide il futuro di Ferrara
-
Juventus: il nuovo progetto prevede Lippi presidente?
Marcello Lippi presidente della Juventus? Perchè no, nel calcio tutto è possibile. Sarebbe questo il progetto più volte sbandierato dall’attuale presidente Jean Claude Blanc.
Nonostante le smentite prima del diretto interessato ct della Nazionale italiana, che ha escluso un suo ritorno nel club bianconero davanti alle voci di un suo incarico come direttore tecnico alla fine dei Mondiali di Sud Africa, e poi di quelle odierne da parte dell’ambiente bianconero sull’ipotesi di un sua “promozione” alla presidenza del club di Corso Galileo Ferraris, ridisegnando così l’organigramma societario, la notizia apparsa oggi su alcuni quotidiani è molto suggestiva e intrigante.
E’ un dato di fatto che l’ingaggio di Ferrara come allenatore e gli acquisti di Cannavaro e Grosso siano farina del suo sacco, lui si è giustificato dicendo che ha dato solo qualche consiglio a Blanc che in questo momento detiene le cariche di presidente appunto e di direttore generale, provvisoriamente, e quella di amministratore delegato.
Esiste l’ipotesi reale che John Elkann a luglio proponga la poltrona a Lippi che si cimenterebbe nella nuova avventura con molto entusiasmo ed orgoglio, lui che ha sempre dichiarato amore alla Juventus. E poi c’è anche il precedente di Bettega che è stato silurato dalla nuova società del dopo Calciopoli e richiamato a gestire una situazione difficile.
Chi meglio di Lippi, nelle vesti di presidente di campo, potrebbe risollevare dalle ceneri la gloriosa Vecchia Signora. -
Calciomercato, la Juventus ha scelto: Ledesma e Rafinha i rinforzi di mercato
Anche se il presidente Jean Claude Blanc ha escluso ogni possibilità di intervenire sul mercato a gennaio, la Juventus deve obbligatoriamente rinforzarsi e sferrare almeno un paio di colpi.
In giro si fanno tanti nomi ma i maggiori candidati a vestire la maglia bianconera sono il centrocampista della Lazio Cristian Ledesma e il terzino destro dello Schalke Rafinha; per loro è già stato messo a disposizione dalla proprietà un budget di 15 milioni di euro.
Rafinha, già inseguito a lungo ad agosto, è stato ad un passo dalla Juventus che aveva chiuso la trattativa per 8 milioni di euro ma poi l’affare è saltato all’ultimo momento. Ora i dirigenti bianconeri possono approfittare della situazione che si è venuta a creare con la sua squadra per strapparlo ad un costo più basso della sua normale valutazione che si aggira intorno ai 10 milioni. Il difensore brasiliano infatti non si è presentato in ritito con lo Schalke e nessuno, compreso l’allenatore del club di Gelsenkirchen Felix Magath, sa dove sia finito. Dalla Germania scrivono che Rafinha troverà l’accordo con la Juve nei prossimi giorni.Capitolo centrocampo: urge un regista che sappia dettare i tempi di gioco e dare qualità in mezzo al campo. Nei giorni scorsi è tornato d’attualità il nome di Gaetano D’Agostino dell’Udinese, abbandonato ad agosto dalla Juventus per le pretese economiche del presidente Pozzo che non voleva liberarlo per una cifra inferiore a 20 milioni di euro per poi virare definitivamente su Felipe Melo, molto deludente in questo inizio di stagione, e pagandolo addirittura 5 milioni in più. Ma il vero obiettivo è Ledesma che sta vivendo la stessa situazione del suo ex compagno di squadra Goran Pandev, riuscito a svincolarsi dal club di Lotito e libero di giocare altrove.
Ledesma aspetta di conoscere le decisioni dell’arbitrato ma la Juventus ha già fatto pervenire un’offerta sul tavolo biancoceleste di 5 milioni di euro per non vedersi soffiare il centrocampista da eventuali inserimenti di altri club e Lotito, se non vuole rischiare di perdere un altro pezzo pregiato della sua rosa a costo zero, è obbligato ad accettare anche se il direttore sportivo della Lazio Igli Tare smentisce:“A me non risulta alcuna offerta da parte della Juventus, penso che questa sia una notizia falsa anche perchè io non so nulla di una cosa del genere. Poi tra l’altro è mia abitudine non commentare cose non certe perchè la Lazio è una società quotata in borsa. Se è possibile che Ledesma venga ceduto prima della sentenza per evitare che si svincoli come ha fatto Pandev? Non saprei, perchè da quello che so io non è ancora stata fissata alcuna sentenza: tengo a precisare però che il mercato è aperto a tutto, quindi non posso escludere nulla“.
-
Juve: Bettega non garantisce per Ferrara. Hiddink già a gennaio?
Le parole di Roberto Bettega nella prima conferenza stampa da vice direttore generale della Juventus targata Elkann non rassicurano Ciro Ferrara mettendo a rischio la sua permanenza sulla panchina bianconera.
Dall’Olanda danno ormai per sicuro l’accordo tra la Vecchia Signora e Guus Hiddink già da gennaio e quindi Ferrara non avrebbe nemmeno la possibilità di giocarsi le ultime chance contro Parma e Milan nelle prime due partite di Campionato dopo la sosta. E’ chiaro che il futuro dei bianconeri è a rischio, fuori dalla Champions è fondamentale per la società star agganciati ai posti utili per la massima competizione europea e respingere cosi l’attacco delle agguerrite Roma e Fiorentina.
L’ingaggio di Bettega è la dimostrazione palese che il progetto Elkann è fallito, adesso bisognerà vedere se Bobby Gol avrà la possibilità e il coraggio di mischiare ulteriormente le carte cambiando la guida tecnica già a gennaio e chiudendo di fatto le porte ad un ritorno di Marcello Lippi caldeggiando invece la pista che porta a Marotta.
-
Calcio: Blanc, Juve squadra completa. Niente mercato a gennaio
A gennaio non è prevista alcuna operazione di mercato per la Juventus.
A farsi portavoce di questa linea di pensiero è Jean Claude Blanc, Presidente, Direttore Generale e Amministratore Delegato della società bianconera.
“Nessuna operazione di mercato, a gennaio, e’ nei piani della Juventus“, afferma il manager francese, che sta cercando di restituire un minimo di serenità e credibilità ad un ambiente un pò elettrico e nervoso dopo lo sconcertante KO interno contro il Catania ultimo in classifica.
“Non sono previste operazioni perche’ abbiamo già tanta qualita’ in questa squadra” ha detto alla presentazione di Bettega come vicedirettore generale. Aggiungendo: “Dobbiamo lavorare sullo spirito di gruppo, sulla volonta’ assoluta di mettere la Juve davanti agli interessi individuali. Serve continuare a lavorare insieme per uscire al meglio dal momento difficile“. Certamente alcune scelte compiute proprio da Blanc hanno portato la società torinese ad attraversare un momento particolarmente buio come non accadeva da parecchi anni. Anche l’irreprensibilità del neo-Presidente non è mai sembrata molto efficace e gli ultimatum che più e più volte sono stati trasmessi alla squadra e al tecnico alla fine sono rimasti lettera morta. Ma il momento della svolta sembra essere arrivato con l’ingaggio della vecchia bandiera bianconera Roberto Bettega che cercherà (lui si) di rimettere le cose a posto in una società un pò (ed è un eufemismo) confusionaria, forse provando a dare, vista la sua grande esperienza accumulata in tanti anni di Juve, un’ inversione di tendenza quanto mai agognata in questo breve ma intenso lasso di tempo dai tifosi della società di Corso Galileo Ferraris. Il tecnico Ciro Ferrara (in primis) e tutti i componenti della rosa ora non potranno più dormire sugli allori! -
Juve, Bettega si ripresenta: “Parlerò con i fatti. Calciopoli? Gli scudetti sono nostri”
Bobby gol si ripresenta alla sua Juventus e si dimostra da subito convinto di poter risollevare le sorti della sua amata Vecchia Signora, oggi nel giorno dell’iniziazione l’ex faccia pulita della Triade ci tiene subito a precisare che non rinnega il passato e quei scudetti che la giustizia ha tolto ma che sono stati vinti sul campo. E’ il presidente Blanc ad aprire la conferenza stampa spiegando la scelta di riportare Bettega in società non è una scelta di copertina ma strategica per valorizzare al meglio il settore tecnico “Bettega avrà pieni poteri sul mercato della prima squadra, dello scouting e della Primavera”.
Di seguito vi riportiamo la prima conferenza stampa di Bettega tratta da TuttoSport:
“Il compito, l’incarico, la responsabilità è molto importante, ma non potevo considerarlo troppo importante visto che si parla di quei 35 anni cui accennava Blanc. Nella mia storia non ho mai cercato di stare al centro dell’attenzione, ma la Juve è stata sempre davanti a me. Credo che se si fa il bene della Juve è meglio per tutti. È un compito importante, ma ho sempre creduto nel gioco di squadra e sono convinto che riusciremo a fare bene. Non è stato indifferente il mio convincimento che la Juve degli ultimi tempi non è quella vera: la Juve vera è quella di due mesi fa. Bisogna capire perché è successa, ma se ci darete il tempo necessario, ci risolleveremo. Tra noi c’è un rapporto di correttezza, simpatia e onestà. Sapete che non amo troppo parlare, preferisco agire piuttosto che dire e spero che mi perdonerete se continuerò a fare così. Sicuramente è un momento importante, mi ha fatto piacere che Blanc e la Juve abbiano pensato a me, ma sono consapevole delle difficoltà. Ma se uno si arrendesse di fronte alle responsabilità non avrebbe fatto nulla nella vita e come calciatore. Voglio cercare di dare quello che posso dare. Sono emozionato”“Ho sempre considerato la Juve la realizzazione dei miei sogni. Il calcio per me è la Juve e non vedo alternative. Conoscete tutti il mio rapporto con questa squadra, con questa città. Cosa c’è da fare? Blanc ha accennato a tanti problemi, ma qui c’è una macchina che lavora a 360 gradi e c’è una parte di questa macchina che stenta a inserire la marcia giusta. Non dico che sia ferma, perché è terza in classifica, anche se è uscita dalla Champions League. Ma la storia della Juve l’abbiamo cominciata noi vincendo la Coppa Uefa e sarebbe bello rivincerla. Non credo ci sia un solo aspetto su cui lavorare, ma tanti. Abbiamo un obiettivo: essere protagonisti e vincere. Adesso l’obiettivo della Juve è guardare avanti. Quindi non chiedetemi di guardare indietro, anche perché la mia storia con la Juve non si è mai interrotta. C’è un rapporto affettivo che non ricomincia, ma continua a 60 anni”
Ferrara?
“La mia funzione è dal primo gennaio, ve lo dirò allora. Io credo che non si debba essere presuntuosi. Bisogna analizzare bene, perché i problemi non nascono mai da soli. Se andiamo a rivedere quello che si scriveva sulla Juve tre mesi fa i pareri erano molto diversi da quelli di oggi”Calciopoli?
Io non rinnego nulla. E debbo dire che per rispetto di una buona parte di quei ragazzi che si allenavano stamattina fuori, io credo che quei ragazzi gli scudetti li abbiano vinti sul campo. Però c’è stata Calciopoli, vedremo adesso quello che succederà, però ora guardiamo al futuro perché sono stato chiamato per questo -
Calciomercato: per Chiellini è derby City – United
Dopo l’approdo di Roberto Mancini sulla panchina del Manchester City e i suoi precedessori Carlo Ancelotti (Chelsea), Gianfranco Zola (West Ham) nonchè il ct della nazionale inglese Fabio Capello e i calciatori Alberto Aquilani e Alessandro Diamanti per non dimenticare i baby Federico Macheda e Vito Mannone, la colonia italiana in Premier League potrebbe aumentare. Infatti secondo quanto riferisce il giornale britannico ‘News of The World’, Giorgio Chiellini sarebbe conteso dalle due squadre di Manchester: un vero e proprio derby tra United e City per aggiudicarsi uno dei migliori difensori italiani e del calcio europeo.
Il difensore della Juventus è stato richiesto espressamente da Mancini che sborserebbe 13 milioni di euro per il suo cartellino e puntellare così il reparto arretrato dei Citizens; d’altro canto l’allenatore dello United Alex Ferguson deve sopperire all’emergenza difesa e, non potendo competere economicamente con i cugini, cercherà di convincere Chiellini puntando sul fattore Champions League che i Red Devils giocheranno.
Il suo procuratore, Davide Lippi, ha già aperto ad una possibile trattativa: “Sarà difficile che un giocatore importante come Chiellini lasci la Juventus. Vedremo cosa succederà nel mese di gennaio. Io non ho ricevuto nessun segnale, ma non posso escludere un eventuale interesse dei due club di Manchester“.
E la Juventus? Da Torino non sono ancora arrivate ne conferme ufficiali ne smentite, ma privarsi in questo momento di un difensore del suo livello è sinonimo di suicidio visto il momento di crisi che attraversano i bianconeri, a meno che Blanc e Secco non abbiano in mano già qualche centrale difensivo di fama mondiale, cosa al momento molto improbabile. -
Juventus, Blanc: “Criticato dalla stampa perchè sono francese”
Intervistato dalla rivista francese ‘Le Monde’, il presidente della Juventus Jean Claude Blanc si è espresso sul difficile momento dei bianconeri e sulle critiche riservategli dalla stampa in quest’ultimo periodo:
“Non ho molti amici tra i giornalisti in Italia. Bisogna passare sopra le critiche a accettare i colpi che arrivano. Secondo me quello che dà maggiore fastidio è il fatto che un francese sia arrivato a fare ciò. Non cambierò rotta, riusciremo ad uscire dalla crisi, continuo sul cammino tracciato“.
Poi Blanc svela il retroscena del suo approdo nel club bianconero e ricorda la stagione trascorsa in Serie B:
“Era il 31 dicembre del 2004, a Marrakech ho incontrato John Elkann. Abbiamo parlato di sport e dei valori sportivi e tre mesi più tardi al Cafè de Flore di Parigi mi ha chiesto di far parte della Juventus. Come dire no? Elkann ha scelto me per creare una rottura con il passato.
Le più belle storie dello sport sono i ritorni: come quello di Mohamed Ali contro George Foreman nel 1974 a Kinshasa. Per noi la serie B è stata una straordinaria avventura. Ogni volta le squadre che ci affrontavano giocavano la partita della vita. Questa avventura vincente ci ha restituito la simpatia che avevamo perso. Ne siamo usciti con maggiore umanità“.Infine il dirigente conclude con un pensiero al nuovo stadio di proprietà del club che sorgerà dalle ceneri del vecchio Delle Alpi:
“Saremo il primo club italiano a fare il nuovo stadio. Sarà un impianto molto redditizio che ci permetterà di autofinanziarci. Vedremo se anche le altre società saranno in grado farlo“.
-
Juve: Blanc mantiene il potere, per Bettega “solo” il ruolo di vice direttore
Torna nel direttivo juventino Roberto Bettega e non solo come consulente di mercato ma entrando appieno nell’organigramma dirigenziale bianconero. La proprietà spera che sua presenza sia da stimolo per affrontare a meglio il 2010 e risollevarsi quindi da questo difficile momento facendo ritrovare fiducia ed entusiasmo nei tifosi mai cosi distanti dai colori bianconeri.Certo Bettega non ha la bacchetta magica e non potrà risolvere in un sol colpo i guai di una formazione costretta da scelte sbagliate a far i conti con un organico sopravvalutato che tra l’altro non gli permette di aver più la liquidità per intervenire sul mercato per porre dei correttivi. La faccia pulita della Triade, lo juventino vero rientra alla base acclamato dalla gente bianconera e lo fà sopratutto perchè Bobby gol si sente juventino.
Bettega sarà vice direttore generale e quindi sarà anche lui sotto le direttive del presidente ad interim Jean Claude Blanc, il francese ha nelle sue mani infatti tutte le cariche importanti del club accentrando cosi tutte le decisioni che vertono intorno alla Juventus deludendo cosi chi pensava che l’ingresso di Bettega potesse contribuire a limitare il suo raggio d’azione. E’ chiaro che la proprietà ha deciso di continuare per questa strada per valutare l’operato di Blanc a fine stagione per poi non ritrovarsi senza un colpevole in caso di fallimento ma è altrettanto assurdo che sia ancora lui ad occuparsi del settore tecnico e non solo di quello amministrativo.
-
Juventus: crolla anche contro il Catania, adesso è davvero notte fonda
In uno stadio avvolto dal ghiaccio arriva la gelata definitiva con la quinta sconfitta consecutiva (escludendo la vittoria contro l’Inter che avrebbe dovuto dare il morale alla squadra) per la Juventus di Ferrara. Il Catania, che non vinceva a Torino dal 1963, riesce a battere i bianconeri.
Passano in vantaggio i siciliani al 23′ con un rigore (per trattenuta evidente di Tiago su Spolli) realizzato da Martinez. Al 31′, dopo l’ennesimo errore in fase di disimpegno di Felipe Melo , continuamente contestato dai tifosi, Ferrara decide di sostituirlo (senza aspettare la fine del primo tempo) con Salihamidzic. La sostituzione regala l’unica ovazione al pubblico binconero. Proprio il Brazo regala il pareggio al 21′ della ripresa. Agguantato il pareggio Giovinco rileva in campo Tiago mentre Mihajlovic richiama in panchina Ledesma per far posto a Izco. Proprio l’argentino chiude i conti siglando la rete del 2-1.
Ennesima delusione per i tifosi che non hanno risparmiato nessuno dalle contestazioni; la juventus continua la sua serie negativa, continua ad essere una squadra senza idee, senza schemi, senza forza fisica, senza cuore. Esemplare la dimostrazione d’amore, ancora una volta di Gigi Buffon, che invece di partire in anticipo per le vacanze natalizie, ha preferito stare vicino alla panchina, ad incoraggiare i propri compagni.
A questo punto sembra che la società dovrà pretendere delle decisioni e per Ferrara si prospetta una lunga notte. Più volte il tecnico bianconero ha sottolineato di non andare via dalla Juve se non viene esonerato dalla società. A questo punto ci si aspetta un gesto d’amore da parte di un ex campione della storia juventina, e uno da parte di una società che dimostra ancora una volta di essere incompetente in tema di gestione di una società importante.
Ci si chiede da ormai 6 turni (tra Champions e Campionato) quale fosse il progetto Juve tanto sottolineato dal presidente Blanc, oggi forse si può ipotizzare che il progetto fosse quello di perdere ogni record di imbattibilità, visto che, come nel caso delle vittorie di Napoli, Cagliari e Bari, anche il Catania non vinceva a Torino da tanto tempo (1963).