Tag: jean claude blanc

  • Il Liverpool blinda Benitez: “Ha un contratto di 5 anni, non andrà alla Juventus”

    Dopo le minacce di ieri di ricorrere alla Uefa per il presunto comportamento irregolare da parte dei dirigenti bianconeri che avrebbero avvicinato senza il permesso del club i legali di Benitez, oggi è il managing director del Liverpool Christian Purslow a gelare le ambizioni della Juventus di portare a Torino il tecnico spagnolo durante un’intervista al quotidiano spagnolo As:

    Non prendiamo in considerazione un futuro senza Benitez. Abbiamo un progetto di 5 anni con il nostro allenatore al quale di recente abbiamo rinnovato il contratto, non è prevista la sua partenza. La Juve? E’ normale che i grandi club siano interessati a lui, nella vita ci sono cose che si vogliono e non si possono avere. E poi lo stesso Benitez ha negato questa opportunità.”

    Basteranno queste dichiarazioni a far desistere Blanc e soci dall’assalto al tecnico spagnolo per far rinascere la Vecchia Signora?

  • Blanc su Ferrara: “Decisione ad ore”. Pronto Zaccheroni, si spera in Benitez subito

    In mattinata si conoscerà il futuro di Ferrara. E’ lo stesso presidente della Juventus Jean Claude Blanc ad annunciarlo in un’intervista dopo la sconfitta contro l’Inter e la conseguente eliminazione dalla Coppa Italia:

    Abbiamo fallito un obiettivo stagionale, visto che dopo essere usciti dalla Champions adesso siamo fuori anche dalla Coppa Italia. C’è tanta amarezza, tutti conoscono la situazione e domani faremo sapere la nostra decisione“.

    Tutto gli indizi portano all’esonero del tecnico napoletano, anche se il diretto interessato ha dichiarato che fino a quando non gli viene comunicato nulla dalla società resterà alla guida della squadra: contattato già Zaccheroni che ha dato il suo consenso a traghettare la Juventus fino al termine della stagione ma la novità è che gli emissari bianconeri hanno incontrato i legali di Benitez a Milano per constatare quanto sia percorribile l’ingaggio immediato del tecnico spagnolo.
    Benitez a fine stagione lascerà sicuramente il Liverpool: interrompere i rapporti a stagione in corso con i Reds è un’ipotesi improbabile ma non impossibile, in caso contrario si aspetterà giugno; l’accordo di massima esiste già.
    In tutto ciò non è da escludere una nuova riconferma di Ferrara, i colpi di scena in casa Juve ormai sono diventati un’abitudine.

  • Juventus: il traghettatore è Zaccheroni, a giugno Benitez

    La Juventus ha già definito il suo futuro che non avrà più Ciro Ferrara in panchina; l’allenatore, è sotto gli occhi di tutti, è stato lasciato solo a difendersi da mille critiche dalla dirigenza bianconera che nel vertice di domenica sera gli ha praticamente dato il benservito. Ferrara sarà presente nella partita di Coppa Italia di domani sera contro l’Inter già da allenatore esonerato in attesa di un suo sostituto per portare a termine una stagione a dir poco fallimentare.
    Dopo la candidatura dell’ex ct dell’Under 21 Gentile e l’ipotesi Trapattoni, la Juventus ha scelto il suo traghettatore in Alberto Zaccheroni che avrà l’arduo compito di risollevare una società gloriosa come la Vecchia Signora ormai in balia delle onde ed ingovernabile. L’ex tecnico di Milan e Inter è stato già contattato e nelle prossime ore si dovrebbe ratificare il tutto.
    E poi? La proprietà per giugno sta preparando a sferrare l’assalto a Rafa Benitez, che pare che a fine stagione chiuda l’esperienza al Liverpool. Ipotesi molto suggestiva e mirata: il tecnico spagnolo ha sicuramente il carisma e l’esperienza di guidare una grande squadra come la Juventus ad ambire allla conquista di numerosi traguardi.
    Ferrara pagherà per la sua inesperienza ma il vero fallimento resta sempre il progetto del presidente “dittatore” Blanc, il vero artefice di questa situazione diventata ormai insostenibile per i tifosi bianconeri.

  • Juventus: Ferrara al capolinea, con l’Inter in Coppa Italia l’addio poi Hiddink o traghettatore

    L’avventura di Ferrara sulla panchina della Juventus è arrivata al capolinea: questo quanto è trapelato dal vertice di ieri sera tra proprietà e dirigenza del club bianconero a cui non è bastata la buona partita di sabato sera contro la Roma e persa per 2-1 in cui si erano visti dei timidi miglioramenti.
    Ferrara rimarrà in panchina fino alla sfida di giovedì di Coppa Italia contro l’Inter con il destino già segnato e, indipendentemente dal risultato, si chiuderà il rapporto con il tecnico napoletano; poi verrà ufficializzato il nuovo allenatore che sarà Hiddink ma se non verrà trovato l’accordo economico con l’olandese allora Blanc virerà su un traghettatore; Carrera è il favorito alla successione di Ferarra ma tra i papabili ci sono anche Vialli (l’ex attaccante bianconero ha già rifiutato per rispetto al suo amico Ciro), Zaccheroni, Zoff, Laudrup e Gentile.

    Il progetto di Blanc di resistere con Ferrara per poi affidare la gestione tecnica del club a Lippi al termine del Mondiale è fallita, John Elkann ha imposto al presidente di cambiare immediatamente rotta per non perdere anche la qualificazione alla prossima Champions League.

    Una scelta più che discutibile, anche alla luce della prestazione offerta dalla Juventus contro la Roma, non esaltante ma sicuramente una delle migliori da inizio stagione perchè se deve essere esonero meglio cominciare a lavorare con il nuovo tecnico sin da subito e non farlo alla vigilia di una partita importante come la sfida con la Lazio, ma forse ai vertici di Corso Galileo Ferraris si tiene più alla Coppa nazionale che non al campionato e all’Europa, sintomo di una confusione mentale d’altri tempi. E in questi casi come di consuetudine alla fine il solo a pagare sarà l’allenatore.

  • Liscio & Sbalascio: Super Inter nel derby. A Mourinho serve una camomilla!

    Si è conclusa la 21esima giornata di Serie A, sotto i riflettori in questo turno la partita Inter-Milan, il derby scudetto che tutti aspettavano.
    Le note positive e i promossi di giornata provengono innanzitutto dall’Inter che ha sfoderato una super prestazione nel derby sia in 11 contro 11 che in inferiorità numerica, dando un sonoro schiaffo ai rivali e una spallata (forse decisiva) al campionato. Meritevole di nota anche la coppia gol dei nerazzurri ovvero Pandev e Milito che sembrano giocare assieme da una vita vista la loro intesa.
    Promosso a pieni voti anche il super Palermo di Delio Rossi che ha messo una marcia in più e viaggia stabilmente nelle zone alte e nobili della classifica. Da segnalare per i rosanero l’attaccante Hernandez autore di una doppietta che taglia le gambe alla Fiorentina.
    Le conferme arrivano anche da Roma e Napoli: i giallorossi sono ormai stabilmente al terzo posto, espugnano Torino (cosa che non succedeva da parecchi anni) e il lavoro del buon Claudio Ranieri dà i suoi frutti (vendicandosi dei suoi ex dirigenti bianconeri che lo avevano esonerato a 2 giornate dal termine dello scorso campionato proprio per far posto a Ciro Ferrara). I partenopei con la cura Mazzarri sono diventati pressochè imbattibili e continuano a cullare il sogno Champions League.

    Passiamo ai bocciati di giornata tra i quali trova posto sicuramente Ronaldinho, autore di una prova incolore nella partita più attesa dai tifosi milanisti. I gol contro Juve e Siena avevano un pò illuso (ma contro i bianconeri di questo periodo e i senesi ultimi in classifica non sarebbe servito un fenomeno per segnare, viste le palesi difficoltà delle 2 squadre) mentre ieri sera il brasiliano è stato sì imbrigliato da Maicon, ma ha messo anche del suo non riuscendo ad incidere.
    Non può non essere menzionata la Juventus tra le delusioni. Tutto è stato detto a proposito dei bianconeri che a tratti sono veramente imbarazzanti, sia come squadra che a livello societario. Serve veramente dare fiducia a Ferrara e insistere su un allenatore oramai “bruciato”? Monsieur Blanc, rifletta, il fallimento di un progetto non sta nel volerne cambiare le basi, stravolgendo tutto, ma è soprattutto ostinarsi a continuare con le scelte sbagliate che si sono compiute, anche perchè, se non l’avesse capito, tutti gli addetti ai lavori reputano il suo progetto un vero e proprio insuccesso!
    In ultimo c’è spazio anche per Josè Mourinho. Certo, il vincitore del derby messo tra i bocciati. Ci si potrebbe chiedere il perchè? Ma è semplice: Josè è troppo agitato in panchina, sembra avercela con il mondo intero, non riesce a restare tranquillo neanche quando è in vantaggio ed è consapevole di avere la squadra più forte, almeno in Italia. Critica in continuazione le scelte arbitrali, si permette di consigliare ai direttori di gare quando si deve ammonire, entra in campo spesso e sovente, parla e gesticola con gli arbitri in ogni momento e in ogni modo, dando anche il sospetto di riuscire a mettere pressione psicologica, quasi fosse una partita a scacchi! Nessun allenatore in Italia si permette lo show e il teatrino messo in scena ad ogni giornata dal portoghese! Caro Mou, sappiamo tutti che in Italia si beve un buon caffè, ma forse prima della partita ti converrebbe prendere piuttosto una camomilla…! Vedrai, sarai meno elettrico e più rilassato, riuscendo a svolgere il tuo lavoro allo stesso ineccepibile modo, e fugando così i dubbi che sicuramente saranno venuti alle malelingue: “Self control, please”, come diceva il grande “Barone” Nils Liedholm.

  • Moggi: “Blanc deve dimettersi, Wenger è l’allenatore ideale per la Juve”

    Moggi: “Blanc deve dimettersi, Wenger è l’allenatore ideale per la Juve”

    luciano_moggi

    L’appuntamento negli studi di Gold Sport per la trasmissione Studio Stadio sono ormai per Luciano Moggi un palcoscenico privilegiato per parlare con i suoi innumerevoli fans e prendersi delle rivincite su quella dirigenza che a suo dire fu parte attiva nello scandalo Calciopoli per epurare la Triade. Blanc e Secco sono i principali colpevoli per Big Luciano, cosi come la proprietà. Meno gravi invece le colpe di Ciro Ferrara, di seguito vi riportiamo parte delle sue dichiarazioni tratte dal blog di Stefano Discreti:


    La Juve paga l’incapacità e l’incompetenza calcistica della sua dirigenza. Si vede che i giocatori non vanno in campo tranquilli e hanno perduto la propria autostima, manca un punto di riferimento autorevole in società.Secco dovrebbe tornare a fare il Team Manager e Blanc si dovrebbe dimettere all’istante.
    E pensare che Blanc un giorno ebbe a dire:”il calcio è una cosa più facile di quello che pensassi.” Evidentemente parlava della squadra fatta da altri.
    ..
    Hanno distrutto una squadra che era tra le prime al mondo per organizzazione e competenza.
    Hanno contribuito a metterci alla berlina, facendoci subire un linciaggio morale che ha colpito persino le famiglie ma ora il mal fatto gli si è ritorto contro. Con questa proprietà sarà impossibile riportare la squadra alla normalità che conviene ad una grande del calcio come la Juve.”

    FERRARA – WENGER IL SUO SOSTITUTO IDEALE
    “Ferrara verrà cacciato? Questo non lo so. Magari verrà fatto un nuovo CDA straordinario di 3 ore senza decidere nulla come al solito. Ciro paga la mancanza di esperienza e il non aver avuto voce in capitolo nelle scelte operate dalla società. Ormai però la squadra non lo segue più.
    Hiddink al suo posto? Benitez? L’unico allenatore straniero che vedo bene è’ Arsene Wenger dell’Arsenal, che nel 2004 avevamo in mano per sostituire Lippi, ma poi si liberò Capello ed è andata come tutti sapete.
    Ecco, Wenger sarebbe l’allenatore perfetto per ripartire. Persino con questa dirigenza…….”

    ROMA – DA SABATO RANIERI HA UN NUOVO FAN!
    “Ranieri sabato sera a Torino ha salutato tutti tranne la dirigenza della Juve? Ha fatto bene!
    Lo Stile Juve è ormai finito. Se una persona perbene come lui ha deciso di negare il saluto a questi dirigenti vuol dire che gli hanno fatto davvero qualcosa di brutto e si è meritato questa rivincita sul campo. Da sabato sera sono diventato un sostenitore di Ranieri…”

    BOLOGNA – VIVA MENARINI, ALTRO CHE BARALDI!

    “Che bravo quel Gimenez che sta trascinando il Bologna alla salvezza. Indovinate un po’ chi l’ha scoperto? Renzo Menarini, un grande conoscitore di talenti. Domenica scorsa a Controcampo hanno detto che il giocatore era stato segnalato da Moggi e riscattato da Baraldi. Al contrario, è stato Renzo Menarini a dirmi che aveva comprato un campione: io ho chiesto informazioni e ho verificato che si trattava davvero di un giocatore di talento. Quindi bravo Menarini ad averlo adocchiato per primo quando Baraldi non era nella mente di nessuno a Bologna. Probabilmente Baraldi nemmeno adesso sa da dove proviene il giocatore…”

    LIVORNO – SPINELLI IL TUTTOFARE
    “Io che faccio la formazione del Livorno? Non scherziamo. Spinelli è un grande amico ma vuole sempre fare tutto lui. Vedrete al posto di Cosmi tornerà Ruotolo, un suo uomo di fiducia….”

    CASSANO – E I CONTESTATORI DOVE SONO ADESSO?
    “Dopo le nuove bizze di Cassano dove sono finiti tutti quei giornalisti che ne caldeggiavano fortemente la convocazione? Lippi per il bene del gruppo ha fatto la scelta migliore ed i fatti gli hanno dato ragione”

    NAZIONALE – IN SUDAFRICA COME TURISTI….
    “In Sudafrica sarà una gita di piacere. Il gruppo del 2006 è ormai logoro e i rimpiazzi sono giocatori discreti e niente più

  • Ranieri: “lo stile Juve è morto con Agnelli”

    Claudio Ranieri con la solita pacatezza e sincerità affronta la conferenza stampa di preparazione al big match di domani sera contro la Juventus. Il mister giallorosso non sembra aver digerito ancora l’esonero dello scorso anno e pur mantenendo la compostezza che lo contraddistingue punge la dirigenza bianconera e sopratutto il presidente Blanc.

    “Difficile lavorare alla Juve? Io ho avuto una ottima chimica fino ad un certo punto, finché non si è interrotta. Lo stile Juve è davvero cambiato? Lo stile Juve era quello delle battute di Agnelli, poi lui è morto e Boniperti non si vede più sui media… Era quello lo stile Juve che conoscevamo da fuori. Blanc mi ha esonerato perché mi voleva bene? Allora mi fa pensare che voglia male a Ferrara…”.- Ranieri continua – Forse uno di questi anni scriverò un libro e dirò la mia su quello che mi è successo alla Juventus – continua il tecnico -. Ma ora non mi va. Un allenatore una volta che chiude un rapporto tiene dentro di sè le cose belle e quelle meno belle. Sono uscite delle versioni sul mio addio ma io sono dell’idea che bisogna chiudere una porta e andar via tranquillamente. Sono pagato anche per gestire queste cose. Se dicessi la mia verità a cosa servirebbe?”.

    Il tecnico di Testaccio passa poi ad analizzare la partita:

    “Mi aspetto una Juve attenta e determinata che vuole dare un calcio alla crisi. Nella partita contro Milan ha perso per episodi e il Chievo oggi mette in difficoltà chiunque. Bianconeri indebolito dalle assenze? La rosa della Juventus è costruita per competere su 3 fronti, chi manca manca la squadra c’è”.


    Il tridente?

    “Lo abbiamo già fatto, anche se con Menez. Stasera deciderò serenamente. Non sono né certo, né ho dubbi, voglio valutare con calma. Totti non può essere al top perché è fermo da tempo, lo porteremo gradatamente al top. De Rossi e Mexes? Stanno bene, si sono allenati bene. L’assenza di Baptista? Aveva un affaticamento a tutte e due le gambe, mi spiace, ma si gioca ogni 3 giorni”


    De Rossi al Real Madrid?

    “Non sono il più adatto a rispondere ma se devo dire la mia io non lo vendo neanche ad 80 milioni”.

  • Moggi: Nel 2011 torno! E con Agnelli vorrei la Juve

    Luciano Moggi ha sempre fatto parlare di sè, nel bene e nel male.
    C’è chi lo definisce un genio del calcio (ovviamente nei quadri dirigenziali), altri invece lo ritraggono come la persona più meschina e infida che sia mai apparsa sulle scene del calcio di casa nostra.
    Le ultime dichiarazioni, rilasciate nella trasmissione “Studio Stadio” condotta da Paola Delli Colli, che vede tra i protagonisti anche l’opinionista Stefano Discreti, hanno evidenziato la sua voglia di tornare al più presto alla guida di una società di Serie A. E quale club nei suoi pensieri se non la sua amata Juventus. Moggi ammette che terminata la squalifica nel 2011 ritornerà sotto i riflettori sportivi, e potrebbe anche tornare alla Juve se Agnelli prendesse in mano il comando della società. Un rientro, quindi, solo a determinate condizioni. L’ex dirigente infatti ci tiene a precisare tanti concetti facendo emergere le responsibilità di Blanc nella gestione societaria:

    Ormai Ferrara è da esonerare perché è evidente che lo spogliatoio non lo segue più e poi se la Juventus dovesse perdere anche sabato prossimo contro la Roma la crisi diventerebbe irreversibile. Squadra in emergenza infortuni? Vero, ma i soli Diego e Melo in campo costavano quanto tutto il Chievo. Ferrara pagherà per tutti anche perché Secco non conta e non decide nulla. Quindi cosa lo cacci a fare? Non so comunque chi potrà rimpiazzare Ciro in panchina. Comunque il vero responsabile di questo fallimento è Blanc che rappresenta in pieno l’incompetenza di questa nuova società. Ma vi rendete conto che per sbloccare l’affare Paolucci ha dovuto telefonare in prima persona Franzo Grande Stevens al Presidente del Siena? Paolucci, avessi detto Ibrahimovic…. Blanc sarebbe da cacciare all’istante!! In 3 anni hanno buttato 250 milioni di euro. Noi in 12 anni non abbiamo fatto cacciare un soldo alla Proprietà…. La vittoria contro il Napoli di Coppa Italia forse aveva illuso qualcuno che la crisi fosse finita e che con Lanzafame e Paolucci si potesse risalire la china…”.

    Parole piuttosto forti e pesanti che comunque trovano riscontro nella realtà dei fatti visto che la società bianconera attraversa una crisi che quasi non trova precedenti nella sua più che centenaria storia.
    E Moggi continua il suo discorso lanciando la bomba che forse in molti attendevano:

    Nell’estate 2011 finirà la mia squalifica e tornerò nel calcio. Questo a molti da fastidio e spaventa. Un ritorno alla Juve? Non farò mai come Bettega. Con questa dirigenza che ci ha umiliati e che ha cercato in tutti i modi di farci condannare io non voglio avere niente a che fare. Con Andrea Agnelli al comando invece tornerei subito, anche per sdebitarmi con i tifosi juventini che in questi anni mai mi hanno fatto mancare il loro affetto“.

    Da qui, anche un riferimento a Calciopoli, forse per levarsi qualche sassolino dalla scarpa con chi, secondo lui, è il responsabile della sua caduta:

    Al processo di Napoli tirererò fuori un’intercettazione tra Baldini e Mazzini, in cui l’ex dirigente della Roma dice a Mazzini che riuscirà a far cacciare dal calcio Moggi, Giraudo e Galliani ma a lui lo salverà in cambio di una sistemazione per il suo amico Renzo Castagnini (oggi alla Juve…). Franco Baldini è un incapace e si pentirà amaramente di aver detto il falso perché a fine processo lo denuncerò penalmente! Come ho fatto a lavorare con Fabio Capello che ne è amico? Chiedetelo al tecnico dell’Inghilterra. Io non ho mai chiesto niente di Baldini a nessuno…

    E non poteva mancare la solita frecciatina contro l’Inter:

    Con la distruzione della Juventus del 2006, ormai il potere è tutto a Milano. Le squadre milanesi continueranno a dominare in Italia per tanti altri anni, soprattutto l’Inter che più di tutte ha tratto beneficio da Calciopoli. Quest’anno l’Inter senza Ibrahimovic ha più difficoltà ad andare in rete, ma resta comunque la più forte di un campionato mediocre

    Le dichiarazioni di Moggi in passato hanno fatto sempre un certo rumore, chissà se anche questa volta sortiranno lo stesso effetto…

  • Juve: Notte senza fine, e Hiddink si allontana…

    La situazione della Juventus è arrivata a toccare i toni addirittura della drammaticità. Molti tifosi sono non solo delusi ma addirittura sconfortati e sfiduciati. La squadra non ha capo nè coda, non possiede una vera identità che ne caratterizzi lo stile di gioco, anche perchè di gioco non si riesce a vedere neanche l’ombra.
    La colpa di tutta questa situazione da più parti viene data a Ciro Ferrara, allenatore che finora, visti i risultati, tutto si è dimostrato tranne che allenatore appunto. E al suo stesso livello viene additato Jean Claude Blanc, Presidente, D.G. e A.D. della società bianconera che lo ha scelto per guidare una squadra dalle enormi potenzialità ma che oramai ha deluso su tutti i fronti. Il fallimento della scelta,come tecnico, del buon Ciro, bandiera indimenticabile come calciatore, è evidente, lampante, sotto gli occhi di qualsivoglia addetto ai lavori. Ma ora alla Juve, dopo essersi visti sfilare via Roberto Mancini dal Manchestaer City, rischiano di perdere anche Guus Hiddink, che stando ad indiscrezioni (ben fondate) della stampa inglese sarebbe pronto a subentrare a Rafa Benitez sulla panchina del Liverpool, in caso di esonero del tecnico spagnolo da parte dei “Reds”.
    La situazione è in costante evoluzione e può evolversi in ogni direzione in qualsiasi istante. Ciò che turba i sogni dei tifosi bianconeri è l’immobilismo della società nel non porre rimedio ad una situazione che sta precipitando nel peggiore dei modi possibili e ad una velocità impressionante, visto che ora la Juventus è uscita fuori dalla zona Champions League (il tutto in pochissime settimane!) ed è tallonata da altre avversarie agguerrite pronte ad accaparrarsi un posto utile nella maggiore competizione europea per club.
    Sono passati tanti, troppi mesi da quando la Juventus ha smarrito la via e la luce delle sue idee, e l’impressione che la società, in generale, sia veramente avvolta da una notte senza fine è sia evidente che incontestabile.

  • Juventus: paga il ds Alessio Secco. Domani verrà sollevato dall’incarico

    La Juve trova il primo colpevole. Stando ad una indiscrezione di Radio 24 riportata da tuttojuve.com domani verrà sollevato dall’incarico di direttore sportivo Alessio Secco. La causa scatenante non è però come potrebbe sembrare la deludente campagna acquisti svolta in estate insieme all’attuale presidente Jean Claude Blanc ma per le dichiarazioni rilasciate nel pre partita di Chievo Juventus. Il ds pare abbia giustificato l’arrivo di Paolucci con la mancanza di fondi nelle casse societarie, creando disagio alla società e sopratutto un crollo alle azioni della società.