Tag: jean claude blanc

  • L’ex Juve Blanc nuovo dg del Paris SG

    L’ex Juve Blanc nuovo dg del Paris SG

    La Qatar Sports Investments, società proprietaria del Paris Saint Germain, ha reso noto di aver trovato l’accordo con Jean Claude Blanc che andrà a ricoprire la carica di direttore generale. L’investitura ufficiale avverrà il prossimo 21 ottobre nel corso di un’assemblea nella quale verrà definita anche la riorganizzazione del club transalpino.

    Jean Claude Blanc | © DAMIEN MEYER/AFP/Getty Images
    L’ex amministratore delegato della Juventus, che si era disimpegnato dal suo incarico in bianconero nello scorso mese di maggio rimanendo con un mandato speciale fino alla inaugurazione del nuovo stadio, il primo in Italia di proprietà di un club, in cui ha avuto un ruolo di primo piano per la sua realizzazione, andrà ad affiancare l’ex Milan e Inter Leonardo, arrivato a Parigi nel corso dell’ultima estate lasciando il ruolo dell’allenatore per tornare a fare il dirigente e che nell’ultima sessione di calciomercato aveva “saccheggiato” la Serie A portando con sè nella capitale francese Javier Pastore, per la cifra di 43 milioni di euro, il secondo trasferimento più oneroso dell’intera sessione di mercato dopo quello di Sergio Aguero al Manchester City, e Salvatore Sirigu del Palermo, Jeremy Menez della Roma e Momo Sissoko della Juventus. La proprietà araba del Paris SG fa sul serio e vuole rilanciare il club della capitale francese rimasto nell’anonimato per tanto, troppo tempo. Il ds Leonardo si occuperà di calciomercato e delle questioni prettamente tecniche mentre Blanc, che ha ricoperto anche il ruolo di presidente della Juventus nella sfortunata stagione 2009-2010 (gestione Ciro Ferrara – Alberto Zaccheroni) prima del passaggio di consegne ad Andrea Agnelli, si occuperà esclusivamente della gestione economica del club. Il manager francese era arrivato a Torino nel 2006, voluto fortemente da John Elkann, subito dopo Calciopoli, il processo sportivo contro gli ex dirigenti bianconeri che aveva mandato il club più titolato d’Italia in Serie B.

  • Juventus: concluso il Cda, addio a Blanc si pensa al futuro

    Juventus: concluso il Cda, addio a Blanc si pensa al futuro

    Si è svolta quest’ oggi nella sede di Corso Galileo Ferraris la riunione del CdA della Juventus, quantomai importante data la difficile situazione della squadra, lontana dai posti che contano e fuori dalla zona Champions League.

    Il primo a giungere in Corso Galileo Ferraris è stato il presidente Andrea Agnelli, seguito da Beppe Marotta, Pavel Nedved e da tutti gli altri consiglieri.

    Nella riunione si è approvato il rendiconto intermedio del 31 Marzo, e si è inoltre discusso del piano industriale e degli investimenti da attuare per la prossima stagione, alla luce del paventato aumento di capitale, oltre che del probabile sosituto in panchina di Gigi Del Neri, sempre più lontano dalla panchina bianconera, soprattutto dopo il pareggio interno con in Chievo di lunedì sera.

    Inoltre, l’ex Presidente Jean Claude Blanc, attualmente amministratore delegato, ha rimesso al CdA il suo mandato, poichè gli è stato attribuito un incarico inerente la realizzazione del nuovo stadio, fino al 30 Settembre 2011, per portare a termine il progetto in vista della prossima inaugurazione, ed inoltre ha presentato le dimissioni anche da direttore generale.

  • Stadio Juve: dall’ottica manageriale al bene della squadra

    Stadio Juve: dall’ottica manageriale al bene della squadra

    Quando i risultati del campo sono negativi, quando la stagione è deludente e la squadra galleggia a metà classifica, rischiando di restare – per il secondo anno consecutivo – fuori dall’Europa che conta, data l’incertezza sulle prossime strategie di mercato e su come gestire l’ennesima rivoluzione estiva, ecco che la Juventus gioca la carta del “nuovo stadio“.

    I lavori sono quasi ultimati, a Luglio 2011 dovrebbe essere prevista l’inaugurazione, e con l’avvio della prossima stagione la Juve potrà dare il calcio d’inizio nel nuovo stadio. La dirigenza, quindi, tende a sottolineare l’importanza in termini di ritorno economico del progetto.

    Non è casuale, inoltre, che ad esprimersi sull’argomento sia proprio l’amministratore delegato Jean Claude Blanc, notoriamente ben più attento e competente sulle questioni economiche e gestionali che sulle questioni di campo.

    A margine del corso “Stadium Management”, svoltosi in Federcalcio, l’a.d. francese ha voluto precisare quanto la Juventus tenga fortemente alla realizzazione del progetto stadio, che sta sorgendo sulla stessa superficie (di 355.000 metri quadri complessivi) dell’ex stadio Delle Alpi. Il nuovo stadio di proprietà,  prevede la realizzazione di 41.000 posti a sedere, e si inserisce in un progetto urbanistico di ampio respiro, che riguarderà l’area Continassa nel quartiere Vallette. L’intento dei progettisti è che l’impianto possa integrarsi al meglio nell’area urbana, con zone fruibili, piazze, parcheggi, aree commerciali (gallerie di negozi, centri commerciali), spazi verdi, per una superficie di circa 34.000 metri quadri, e che sia “vivibile” non solo durante le partite, ma per tutta la settimana, con eventi ed iniziative variegate, per tifosi e semplici visitatori.

    Un progetto ambizioso e d’avanguardia, precursore dei tempi, almeno in Italia, ispirato liberamente al modello inglese e tedesco, già ampiamente consolidato negli anni. Per tali ragioni, la dirigenza vuol sottolinearne l’assoluta importanza: “Il nuovo stadio sarà determinante per portare ricavi aggiuntivi alla società. Tali ricavi serviranno, poi,  per fare maggiori investimenti sulla squadra, che resta ovviamente il cuore del progetto”.  Inoltre, con la costruzione dell’impianto, la Juventus si mostra attenta all’ottica di lungo periodo, realizzando un nuovo canale di introiti, un nuovo polo di attrazione e rivoluzionando il concetto stesso di stadio italiano, puntando a restituire ai tifosi uno spazio sicuro e gradevole, finalmente anche per le famiglie.  “Lo stadio nuovo è il punto d’inizio di un circolo virtuoso – ha aggiunto Blanc – e risulterà determinante in ottica ‘fair-play’ finanziario, contribuendo soprattutto a rendere la squadra più competitiva”.

    Dalle dichiarazioni, però, emerge in primo piano l’orientamento all’ottica manageriale, in cui è possibile intravedere di riflesso-  in secondo piano, soltanto consequenzialmente – anche l’aspetto calcistico, ossia il “bene della squadra, il cuore del progetto, il renderla più competitiva”.

    E’ senz’altro ammirevole come la Juventus si sia dimostrata tanto lungimirante nell’intraprendere un simile investimento, mostrandosi come “apri pista Italiana” di una nuova impostazione gestionale dei club calcistici, ma è altrettanto importante che i notevoli sforzi intrapresi per la costruzione della “nuova casa” non risultino vanificati dall’opacità delle prestazioni di gioco.

    In Italia, si sa, la mentalità calcistica è strettamente connessa al risultato, da sempre orientata al brevissimo periodo, e gli umori dei tifosi sono fortemente dipendenti dalle prestazioni, e più che mai vulnerabili. Sarebbe opportuno importare il modello inglese, oltre che nel management calcistico, anche per l’acquisizione di una mentalità differente, più orientata al tifo “sportivo” piuttosto che agli isterismi da curva, ma – questo – è un processo molto più complesso ed intricato rispetto alla costruzione di uno stadio. Pertanto, per evitare che un tale capolavoro architettonico rimanga semivuoto, con scarsa partecipazione dei tifosi in termini di presenze allo stadio, e per garantire che un simile teatro possa ospitare competizioni di prestigio, all’altezza del blasone del club, è necessario adottare un’ottica lungimirante anche sulla gestione di campo.

    Orientando le prossime scelte in modo mirato, puntando su veri campioni, riconfermando tutti gli uomini guida dello spogliatoio (Chiellini, Buffon, Del Piero, Marchisio), scegliendo una guida tecnica realmente all’altezza del progetto e delle ambizioni, e ritrovando quello spirito antico che – da sempre – ha reso la Vecchia Signora avanguardista del calcio Italiano. Soprattutto sul campo.

  • La nuova casa della Juve: Blanc parla del progetto stadio

    La nuova casa della Juve: Blanc parla del progetto stadio

    La Juventus sta vivendo forse uno dei momenti più difficili della sua storia con una squadra che non è in grado di raggiungere i traguardi a cui una società cosi prestigiosa dovrebbe ambire. Ma il progetto bianconero va avanti e non tutte le partite si giocano in campo: a luglio verrà infatti inaugurato il nuovo stadio della società, il primo in Italia ad essere di proprietà di una squadra. Secondo l’ad Jean-Claude Blancil nuovo stadio apre nuove prospettive per il futuro, è un segnale forte. Vedremo a fine stagione come si piazzerà la Juve, ma col nuovo impianto si innescherà un circolo virtuoso per i ricavi, che porteranno nuovi investimenti“. E i nuovi ricavi dovranno probabilmente sopperire alle risorse che la Juve avrebbe dovuto acquisire qualificandosi in Champions e che per il secondo anno consecutivo mancheranno nel bilancio bianconero.

    Il nuovo stadio dovrebbe essere all’altezza dei più moderni impianti europei, anche se la capienza è proporzionata alle esigenze della tifoseria bianconera visto che lo stadio supera di poco i 40 mila posti. “Avremo la capacità di portare i giocatori nell’arena più moderna d’Europa a partire dal prossimo agosto”  prosegue Blanc. Ma bisogna vedere quali giocatori saranno disposti a vestire bianconero per giocare fuori dall’Europa che conta. Ad ogni modo il nuovo stadio lascia intravedere un progetto a lungo termine, che sportivamente procede a rilento ma sul piano economico-finanziario sembra già un passo avanti a tutti.

  • La crisi della Juventus, Moggi show al Chiambretti Night

    La crisi della Juventus, Moggi show al Chiambretti Night

    La puntata di ieri sera del Chiambretti Night aveva come tema centrale la crisi della Juventus e per analizzarla non poteva che esserci Luciano Moggi. L’ex direttore generale bianconero sviscera i problemi della Vecchia Signora incalzato dal “perfido” Chiambretti e con l’aiuto dei juventini doc Briatore e Fassino.

    Moggi che stasera sarà all’Olimpico per vedere Juventus-Milan addossa i mali della Juventus a Jean Claude Blanc “Gran parte delle sventure della Juve sono legate a lui. Adesso si è anche fatto crescere la barba, ma gli juventini lo riconoscono lo stesso”. Imputando alla mancanza di fuoriclasse il principale problema della crisi bianconera: “Ci sono troppi giocatori agonistici e pochi fuoriclasse. Manca gente di qualità in grado di farti vincere le partite anche quando giochi male. Tipo Pato o Ibrahimovic del Milan o Eto’o dell’Inter”.

    Big Luciano critica Marotta ma per l’inesperienza nel dover condurre la campagna acquisti per una big “Si deve abituare ad una grande squadra come la Juve, anche perchè finora si è occupato solo di formazioni minori. Se entra nel giro giusto può anche darsi che faccia buoni acquisti”. Severo invece con Del Neri “Non è stato in grado di far costruire una squadra adatta al suo modulo. A mio avviso comunque non dovrebbe perdere il posto ance se dovesse perdere contro il Milan”.

    Parole d’elogio di stima per Andrea Agnelli assolto sia da Moggi che da Briatore e defenito juventino vero ribadendo il concetto che il presidente senza l’avallo della società può fare poco. “E’ uno che di calcio ne capisce, ma gli devono dargli una mano. Quest’anno è salito su un treno in corsa dopo che avevano già comprato 15 nuovi giocatori, ma con questi non si va da nessuna Parte. Non ci sono campioni nella Juve di oggi, a parte Del Piero e Buffon, i quali però sono un po’ avanti con l’età e di certo non si può contare su di loro per aprire un ciclo” conclude Moggi.

    Riserva solo un sorriso, invece, alla domanda di Chiambretti su Bettega e sulla sua paternità negli acquisti di Zidane e di altri campioni bianconeri. Le dichiarazioni sono estrapolate da Erosport. Di seguito vi lasciamo ai video di alcuni spezzoni della trasmissione:

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  • Ranieri mette la corazza, duro attacco al “signorino” Blanc

    Ranieri mette la corazza, duro attacco al “signorino” Blanc

    La stagione deludente della Roma lo ha rimesso nell’occhio del ciclone ma Claudio Ranieri, rompe il silenzio stampa, e dimostra di esser pronto a lottare per tenersi stretta la panchina giallorossa allontanando i detrattori o chi come l’ex presidente della Juve Blanc approfitta del momento per buttargli addosso colpe nela sua gestione bianconera.

    Il francese, nei giorni scorsi aveva addebitato a Ranieri la scelta di prendere Poulsen e non Xabi Alonso, il tecnico non ha perso tempo a replicargli per le rime “Ha parlato quando ero in silenzio stampa. Eppoi via con il pepe. Blanc ha detto che Ranieri ha preferito acquistare Poulsen anzichè Xabi Alonso. La storia di Poulsen prima o poi ve la racconterò, perchè ora mi sono stancato. Non mi è piaciuto che il signorino abbia parlato quando la controparte era in silenzio stampa e non poteva rispondere: prima o poi parlerò io con gli azionisti della Juventus, così sapranno cosa gli ho detto a quattr’occhi.

    Liquidato il caso Blanc, Ranieri si è dedicato a un altro fronte, mettendo in guardia tutti sul destino che tocca a chi lo sostituisce sulla panchina “Occhio a chi spinge per cambiare Ranieri, chi è venuto dopo ha sempre fatto peggio di me. Non mi sento sotto giudizio. Dico attenzione a chi spinge per cacciarmi. Io, invece, quando sono subentrato in corsa ho fatto sempre bene”

  • Blanc: “Nedved ambasciatore della Juventus”

    Blanc: “Nedved ambasciatore della Juventus”

    La Furia Ceca è tornata. Pavel Nedved entrerà a far parte del nuovo Consiglio di Amministrazione della Juventus, tornando così nel mondo del calcio a distanza di un anno e mezzo dal suo ritiro dal calcio giocato.
    Una notizia già circolata qualche giorno fa e intuita da tutti dopo le numerose visite domenicali allo stadio al fianco del presidente Andrea Agnelli. Ed è proprio quest’ultimo che ha voluto fortemente Pavel come suo braccio destro, che considera il biondo di Cheb come l’uomo giusto per fare da collante tra dirigenza e squadra in un momento in cui la Juventus sta cercando di ritornare ai massimi livelli, sia in campo nazionale che internazionale. Insomma un profondo conoscitore del settore, che ha vissuto di pane e calcio per tantissimi anni, nei piani alti della società.

    E su Nedved oggi ha speso qualche parola anche l’ad Jean Claude Blanc:

    • Nedved nel CdA? Abbiamo voluto dare più forza a tutte le componenti della società, creare un link più diretto fra il consiglio d’amministrazione e la squadra. Lui ci aiuterà con la sua esperienza, sarà l’ambasciatore della Juve. La porta per Pavel era aperta fin dalla fine della sua carriera e lui questo lo sapeva“.

    Il suo insediamento, così come quello del dg Marotta, è previsto per la prossima assemblea dei soci in programma il 27 ottobre.

  • Un CdA insolito per la Juve. Le immagini dal nuovo stadio

    Un CdA insolito per la Juve. Le immagini dal nuovo stadio

    Si è svolto questa mattina il primo Consiglio d’Amministrazione nel nuovo stadio della Juve ancora in fase di costruzione. Il presidente del club bianconero Andrea Agnelli ha fatto visita, insieme ai consiglieri, nel cantiere dove sta sorgendo il nuovo impianto di gioco che ospiterà le gare casalinghe della Juve a partire dalla stagione 2011-2012.

    Il nuovo stadio sarà all’avanguardia e farà parte di un complesso sportivo aperto tutti i giorni che comprenderà, oltre a centri commerciali e ristoranti anche, musei, un parco, il centro Juventus Soccer School e la sede della società ma soprattutto sarà il primo impianto in Italia ad essere di proprietà di una società di calcio.

    Soddisfatto di come stanno proseguendo i lavori Agnelli che ha anche parlato di calcio giocato ed espresso qualche considerazione sulla situazione della squadra protagonista di una partenza di stagione non proprio esaltante:

    • Qui vedete la Juve del futuro. Oggi abbiamo visitato il cantiere assieme ai consiglieri, si può dire che questo è il primo giorno di vita del nuovo stadio, un impianto all’avanguardia, al livello delle principali squadre europee, aperto sette giorni su sette. E noi in Italia siamo i primi a raggiungere questo obiettivo. La squadra? Sapevamo che è necessario un po’ di tempo, qualche mese, perché il progetto sportivo prenda piede. La rosa non è in discussione, abbiamo puntato sulla gioventù, quindi è normale che ci sia meno esperienza, ma diamo loro tempo“.

    Anche l’amministratore delegato Jean Claude Blanc, colui che ha voluto fortemente il progetto, ha voluto esprimere tutto il suo compiacimento:

    • È una soddisfazione vedere i lavori che procedono giorno dopo giorno, lo sarà ancora di più quando sarà finito. Stiamo creando il complesso sportivo più grande d’Europa, tra stadio e tutto quello che sorgerà intorno, oltre al centro commerciale, il museo, anche l’area della Continsassa dove sorgerà un centro Juventus Soccer School, la sede sociale e un parco verde. Per il nome sta lavorando Sportfive, l’obiettivo è avere il nome prima dell’inaugurazione che sarà tra fine agosto e settembre del prossimo anno“.

    LE IMMAGINI DAL NUOVO STADIO

  • L’acquisto di Amauri fu irregolare, inibiti Blanc, Secco e Sartori

    La Disciplinare ha inflitto due mesi di squalifica all’attuale ad della Juventus Blanc e dell’ex ds Secco per l’acquisto irregolare dell’attaccante brasiliano, naturalizzato italiano, Amauri che nell’estate del 2008 si trasferì dal Palermo in bianconero. Al giocatore invece soltanto un’ammenda di 50 mila euro, 40 mila alla società.

    Inibizione anche per il ds del Chievo Sartori (4 mesi) per lo stesso procedimento ma che riguarda l’operazione che portò in Sicilia l’attaccante proprio dai clivensi. Ai veneti ammenda di 40 mila euro mentre a Zamparini, presidente del Palermo, e dell’allora ds Rino Foschi multa rispettivamente di 33.334 euro e 24 mila.
    Infine ammenda per i due agenti del calciatore Grimaldi di 100 mila euro.

  • Juventus: inizia l’era Andrea Agnelli. Marotta e Del Neri ufficiali

    Juventus: inizia l’era Andrea Agnelli. Marotta e Del Neri ufficiali

    Cominciano ufficialmente i lavori per la ricostruzione della Juventus: infatti, come già ampiamente preannunciato, è arrivata oggi, nel corso del CdA, la tanto attesa investitura ufficiale di Andrea Agnelli alla presidenza della società bianconera. Figlio di Umberto, Andrea Agnelli è dunque il 25esimo presidente del club e raccoglie la pesante eredità di famiglia che nel passato avevano visto protagonisti suo padre, lo zio Gianni e il nonno Edoardo.

    • L’incarico che assumo oggi è la testimonianza concreta della coesione della nostra famiglia e dell’impegno per questa società. Il lavoro da svolgere è molto impegnativo. Per questo Jean Claude Blanc e io, in armonia con tutti i collaboratori e con il Consiglio, stiamo già delineando la programmazione e le strategie per la futura stagione“.

    Inoltre sono state ratificate le nomine di Giuseppe Marotta, che assumerà la carica di direttore generale, di Fabio Paratici, nuovo responsabile dell’area sportiva e capo degli osservatori, e di Luigi Del Neri, nuovo tecnico.
    Marotta e Paratici hanno firmato questa mattina il contratto che li legherà alla Juventus per le prossime tre stagioni mentre Del Neri è arrivato in sede soltanto nel pomeriggio, a CdA concluso, per porre la firma su un contratto biennale a due milioni di euro a stagione. La presentazione del nuovo tecnico avverrà domani mattina al centro sportivo di Vinovo alle 12 dove terrà una conferenza stampa insieme a Marotta.
    Rimane nell’organigramma societario Jean Claude Blanc che continuerà a svolgere il suo ruolo di amministratore delegato.

    Gli epurati sono Roberto Bettega, che aveva ricoperto la carica di vice-direttore generale dopo il suo ritorno ai tempi della triade, Alessio Secco e Renzo Castagnini ormai rispettivamente ex direttore sportivo e capo degli osservatori. Un altro avvicendamento possibile è il ritorno come responsabile marketing di Romy Gai al posto di Marco Fassone.