Tag: javier zanetti

  • Golden Foot 2011 vince Giggs. Javier Zanetti leggenda del calcio

    Golden Foot 2011 vince Giggs. Javier Zanetti leggenda del calcio

    E’ la stella gallese del Manchester United Ryan Giggs ad aggiudicarsi il Golden Foot 2011 superando nelle votazioni via web i dieci candidati scelti dalla giuria per questa stagione. Un riconoscimento importante e oramai ambito da tutte le stelle del calcio che va ad arricchire un palmares di tutto rispetto.

    Giggs si è messo alle spalle Javier Zanetti, Samuel Eto’o e Xavi Hernandez ricevendo il calco dalle mani di S.A.S. il Principe Alberto II.

    Prestigioso riconoscimento anche per Javier Zanetti premiato dal comitato organizzatore con il premio alla carriera inserendolo nella leggenda del calcio. con questa motivazione ”Le vittorie conseguite sul campo, il raggiungimento delle mille gare da professionista, il record di presenze di tutti i tempi con la maglia dell’Inter e l’ormai proverbiale fair-play fanno di Javier Zanetti una leggenda vivente del calcio mondiale”.. Premiati anche Luis Figo, Ruud Gullit ed Abedì Pelè

  • Supercoppa Italiana: L’Inter di Gasperini a caccia del Primo Titulo!

    Supercoppa Italiana: L’Inter di Gasperini a caccia del Primo Titulo!

    Nella conferenza stampa a ormai pochi giorni dalla prima e importante sfida tra Milan e Inter a Pechino, Gianpiero Gasperini si presenta in sala  assistito da due dei suoi ragazzi: Alvarez e Ranocchia. Azzeccare il pronostico per un derby da disputare già il 6 di Agosto è davvero una mission impossibile, ma Gasperini modestia a parte, è convinto che la sua squadra potrà dare buone risposte in campo: “Non ho la sfera di cristallo ma noi siamo qui per cercare di vincere e perché l’Inter porti a casa quella

    © David Rogers/Getty Images
    Coppa che non è riuscita a conquistare due anni fa. Poi, giocare con il Milan è ancor di più motivo di prestigio”. Unico grande imprevisto è stato l’infortunio di Nagatomo che ha praticamente costretto il tecnico ex Genoa a richiamare il capitano Javier Zanetti, togliendo all’argentino le vacanze che gli sarebbero spettate di diritto. Sulle condizioni fisiche di Zanetti Gasperini non ha dubbi: “Ha giocato in Coppa America fino a 15 giorni fa, non ci saranno problemi per lui”. SNEIJDER- I giornalisti cinesi parlano stranamente di un “problema” Sneijder, considerando come magari l’olandese possa essere troppo distratto dalle voci di mercato sempre più insistenti soprattutto da parte del Manchester United. Gasperini è costretto ancora una volta a chiudere il caso Wesley, puntualizzando come averlo in squadra sia lontano da definirlo un problema: “Gioca con noi, si è allenato con noi e giocherà anche sabato. Sneijder non è un problema”. Nella peggiore delle ipotesi, se dovesse partire il folletto di Utrecht, largo al giovane Alvarez (anche se nelle ultime uscite non ha convinto), considerando come nel modulo adottato da Gasperini non via sia spazio per un vero e proprio trequartista, e come Sneijder sia adattato al nuovo ruolo più lontano dalla porta. AGOSTO E ASSENTI- Partire il 6 di Agosto è una novità assoluta per entrambe le squadre. Sulla condizione della sua Inter ancora in fase di rodaggio considerando il brutto ko contro il Manchester e la rinuncia a molti titolari per lasciargli qualche giorno di vacanza, Gasperini tranquillizza i tifosi, garantendo il massimo dell’impegno e al tempo stesso un alto livello di competitività: “Questa data ci ha costretto ad anticipare un po’ i tempi e la preparazione, e a fare delle rinunce, anche per rispettare tutti gli impegni, mantenendo comunque un altissimo livello. Saremo comunque competitivi, in grado di giocarci le nostre possibilità, anche senza questi giocatori che mancano”. GIUSTO PESO – Ma cosa c’è realmente in gioco in questo derby estivo? Oltre la conquista del primo trofeo stagionale, c’è ovviamente molto di più. Vincere un “titulo” come profetizzava Mourinho e il suo predecessore Mancini porta una dose di carica agonistica e morale molto  importante per iniziare nel migliore dei modi la stagione. In casa Inter questo trofeo varrebbe doppio, considerando come nella passata stagione i nerazzurri abbiano perso entrambi i derby, e abbiano solamente sentito l’odore di uno scudetto sempre tenuto in mano dai cugini rossoneri. La voglia di rivincita da una parte e la consapevolezza dall’altra di poter iniziare la stagione ribadendo al Milan che la Milano interista vuole ancora festeggiare. Motivazioni ulteriori in casa nerazzurra arrivano anche dalla voglia di Gasperini di dimostrare a tutto il pubblico interista e non, di essersi guadagnato e meritato questa grande occasione sedendosi sulla panchina dell’Inter. Attenzione però, perché in caso di sconfitta anche se  si parla del primo trofeo stagionale il rientro in patria a mani vuote potrebbe rappresentare una prima battuta di arresto nel progetto GaspInter! In poche parole sia dia il giusto peso a una coppa che si gioca comunque il 6 di Agosto e a ridosso di una Coppa America. Dichiarazioni tratte da: Fc Inter News.it

  • Incubo infortuni, l’Inter richiama Zanetti

    Incubo infortuni, l’Inter richiama Zanetti

    Rischia di saltare la scelta attuata da Gasperini di dar riposo ai reduci della Coppa America per beneficiarne poi durante il campionato. L’Inter infatti dopo aver perso Viviano e richiamato Julio Cesar, ieri nella Dublin Super Cup hanno dovuto far i conti con l’infortunio di Nagatomo nella partita contro il Celtic.

    © Claudio Villa/Getty Images
      Il giapponese, uno dei più in forma dell’entorurage nerazzurro, sarà costretto al ritorno in Italia per curarsi dalla lussazione alla spalla destra e per Pechino sarà arruolato capitan Zanetti al momento in vacanza in Grecia. Sono proprio i motivi logistici a far propendere per il ritorno anticipato di Zanetti piuttosto che quello di Maicon ancora in vacanza in Brasile e impegnato in amichevole con la Selecao il prossimo 9 agosto. Sulla tenuta e sulla forma fisica di Javier Zanetti nessun un dubbio in quanto il capitano in tutti questi anni di nerazzurro ha sempre dimostrato di esser un atleta esemplare 360 giorni all’anno e sicuramente pur in vacanza in Grecia era già a lavoro.

  • Inter a Pechino senza i sudamericani

    Inter a Pechino senza i sudamericani

    L’uscita di scena prematura di Brasile e Argentina se ha mandato nella disperazione tifosi e giocatori non può che far piacere ai club. I giocatori, infatti, avranno più tempo per riposare o comunque torneranno prima a disposizione dei propri allenatori per preparare la nuova stagione.

    © Pablo Porciuncula/Getty Images
    In casa Milan ad esempio Yepes, Thiago Silva, Robinho e Pato rientreranno il 25 luglio aggregandosi al gruppo rossonero prima dell’Audi Cup in modo da preparare la trasferta di Pechino contro i cugini nerazzurri del 5 agosto. Come i rossoneri, anche Real Madrid e Barcellona avranno a disposizione le tante stelle sudamericane per prerare la Coppa spagnola in programma il 14 e il 17 agosto. Chi invece non cambia i suoi programmi è l’Inter con Gasperini che concederà, di comune accordo con la società, il riposo a Julio Cesar, Maicon, Lucio, Cambiasso, Milito e capitan Zanetti fino al 6 agosto decidendo di non puntare su di loro nel primo impegno stagionale. Obiettivamente la decisione è condivisibile ma affrontare il Milan senza giocatori cardine e sopratutto senza il capitano può esser una decisione rischiosissima che può compromettere l’intera stagione. Voi che ne pensate? Forse l’Inter non dà grosso peso alla Supercoppa preferendo far riposare i suoi giocatori per impegni più probanti.

  • Buffon, Eto’o e Zanetti tra i 10 candidati al Golden Foot 2011

    Buffon, Eto’o e Zanetti tra i 10 candidati al Golden Foot 2011

    Image.net
    E’ stato presentato l’altro ieri, domenica 5 giugno, su Radio Monte Carlo il Golden Foot 2011, premio internazionale alla carriera che gode dell’Alto Patronato di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco e che l’anno scorso fu vinto dal capitano della Roma Francesco Totti. Questi i nomi dei 10 candidati, selezionati da una giuria composta da 58 giornalisti, che si contenderanno il prestigioso riconoscimento che permetterà al calciatore vincitore di lasciare le sue impronte sulla “Champions Promenade”, la “Walk of Fame” del calcio mondiale: il centrocampista inglese David Beckham, il portiere della Juventus Gianluigi Buffon, quello del Real Madrid Iker Casillas, l’attaccante del Chelsea Didier Drogba e dell’Inter Samuel Eto’o, il centrocampista del Manchester United Ryan Giggs, il difensore del Barcellona Carles Puyol, l’attaccante dello Schalke Raul, il regista del Barcellona Xavi e il capitano dell’Inter Javier Zanetti. A decretare il vincitore saranno gli appassionati e i tifosi che potranno esprimere la propria preferenza attraverso una votazione sul sito www.goldenfoot.com. Termine ultimo per votare sono le 12:00 del prossimo 7 ottobre, la premiazione avverrà tre giorni più tardi, lunedì 10 ottobre 2011 nel Principato di Monaco.

  • Inter in lutto, è morta la mamma di Javier Zanetti

    Inter in lutto, è morta la mamma di Javier Zanetti

    Si è spenta a Buenos Aires questa sera Violetta Bonazzola, mamma di Javier Zanetti, una morte che tocca da vicino il mondo nerazzurro legatissima al suo capitano che va ad intaccare la gioia per vittoria della Coppa Italia di domenica sera.

    Il club nerazzurro con un comunicato apparso sul proprio sito stringe Javier Zanetti “A Javier, il suo Papá e alla sua famiglia, il fortissimo abbraccio del Presidente Moratti, di Leonardo e dei compagni di squadra“

  • Pagelle Inter-Roma Tim Cup: Eto’o 34 gol come Ronaldo

    Pagelle Inter-Roma Tim Cup: Eto’o 34 gol come Ronaldo

    Pagelle Inter

    Eto’o 8 Un voto pieno, che si merita senza ombra di dubbio. Corre come un forsennato per tutta la partita, giocando praticamente a tutto campo. Spesso nella linea dei centrocampisti, e addirittura nel finale di primo tempo te lo ritrovi a chiudere su Menez da terzino (in pieno stile Mourinhano), per coprire l’avanzata di Nagatomo. Poi torna nella sua zona di campo preferita, e s’inventa con un gran tiro di precisione all’angolino basso un gol da fuoriclasse puro. Sono 34 gol in questa stagione raggiungendo  un mito come Ronaldo cannoniere assoluto in maglia nerazzurra. P.s. la stagione non è ancora finita. ETO’O SANTO SUBITO.

    Cambiasso 7 Partita di gestione tattica la sua, con in mano le chiavi del gioco e del centrocampo nerazzurro. Impedisce le avanzate dei giocatori giallorossi e detta i tempi alla manovra, seguendo i dettami del suo tecnico. Strano episodio nel finale, quando dopo aver subito un fallo a centrocampo, vede arrivare verso di lui a muso duro il suo ex compagno di squadra Burdisso, che in seguito avrà da ridire anche con Maicon e Milito.

    Zanetti 1000. Si come le presenze che raggiunge stasera da calciatore professionista. Un esempio vivente di giusto comportamento dentro e fuori dal campo da mostrare ai giovani calciatori. Ormai nella sua lunga carriera ha giocato in tutti i ruoli del centrocampo e stasera si adatta come terzo nella linea mediana a destra senza troppi fronzoli. Svolge il suo compito in maniera discreta e quando può prova le sue serpentine in fase offensiva. Premio per la serata, la dedica del gol di Eto’o e la finale di Coppa contro il Palermo. Mica poco!

    Nagatomo 7 Se qualcuno avesse avuto da ridire a gennaio per lo scambio Nagatomo Santon, sicuramente si sarà ricreduto. Yuto continua a sorprendere in positivo per le ottime prestazioni partita dopo partita con la maglia nerazzurra. Stasera sembra un folletto scatenato, che corre senza fermarsi mai per tutto il campo. Non conosce fatica,  riuscendo a chiudere e a recuperare in fase difensiva palloni impossibili. Meno preciso davanti, ma non si può avere tutto dalla vita. Il riscatto verso il Cesena è qualcosa di obbligatorio a questo punto.

    Milito 6 Il voto è di incoraggiamento, perché la stagione volge al termine e in una serata come quella di oggi forse il Principe è stato anche un po’ sfortunato. In una prima occasione riesce a scartare Riise quasi fosse Van Buyten, e si trova nell’azione fotocopia di quella contro il Bayern in finale di Champions. Dovrebbe calciare alto, invece sul più bello scivola e ciabatta centrale su Doni. Nel finale  Milito non si arrende ma vede negarsi un rigore abbastanza netto su contrasto con Juan. La prossima stagione sarà ancora in nerazzurro? Domanda da 1 milione di euro!

    Pagelle Roma

    Borriello 7 L’attaccante preferito di Ranieri, ritrova il suo posto davanti con l’esclusione di Totti e si carica tutto il peso dell’attacco sulle sue spalle. Nel primo tempo fatica moltissimo a trovare gli spazi giusti, ma non viene servito mai dai suoi compagni. Dopo il gol nerazzurro sembra svegliarsi, e pochi minuti dopo colpisce un doppio palo che ha del clamoroso. Pagata la sfortuna realizza un gol bellissimo, superando in elevazione un avversario non facile come Lucio e indirizzando la palla nell’angolo alto opposto. Rete da bomber di razza.

    Burdisso 5,5 Mezzo voto in meno per lo strano comportamento nel finale, fin troppo nervoso. In compenso tiene testa senza troppi problemi a un cliente scomodo come Pazzini.

    De Rossi 6,5 Bene nel primo tempo, con una buona prestazione in fase di copertura e ottima proposizione offensiva. Ci prova senza fortuna una volta dall’interno dell’area calciando a giro con il pallone di poco a lato del palo, e una seconda da fuori area con la palla alta sopra la traversa. In uno scontro di gioco con Mariga subisce un colpo al costato ma rimane in campo stringendo i denti per aiutare i suoi.

    Menez 5 Tanto Fumo e poco arrosto. Ricorda molto il Gourcouff ai tempi del Milan, che provava la grande giocata e si fermava nel caso non gli riuscisse, esponendo questa sera la sua squadra alle ripartenze dei nerazzurri. Poco il feeling con Borriello e il resto della squadra. Sulla lista dei possibili in partenza da Trigoria.

    Doni 6 Qualche colpa sul gol di Eto’o ce l’ha, perché praticamente rimane immobile a guardare la palla finire nell’angolino basso. Si riscatta in un paio di occasioni decisive, sul tiro di Pazzini chiudendo lo specchio della porta con una grande parata, e con l’aiuto della fortuna sulla conclusione centrale di Milito che scivola e non riesce a calciare bene .

  • 1000 volte Javier Zanetti, il capitano nell’Olimpo del calcio

    1000 volte Javier Zanetti, il capitano nell’Olimpo del calcio

    1000 volte Javier Zanetti! E’ ormai partito il conto alla rovescia per la  sfida  di stasera contro la Roma per la semifinale di Tim Cup,  dove il capitano nerazzurro Javier Zanetti taglierà il traguardo storico delle 1000 partite giocate. Il terzino argentino che veste la maglia nerazzurra dall’estate del1995,  entrerà di diritto nell’Olimpo del calcio, in un gruppo ristretto di grandissimi campioni, dove è possibile trovare giocatori del calibro di Peter Shilton, Ray Clemence , Pat Jennings, Alan Ball, David Seaman, Paolo Maldini, Andoni Zubizarreta, Roberto Carlos e Tommy Hutchinson. Tutti, verranno ricordati da una speciale fascia celebrativa che Zanetti  indosserà stasera per la partita di coppa tra Inter e Roma. Giocatore infinito che si appresterà nella prossima stagione a togliere anche il record di presenze con la maglia nerazzurra allo Zio Bergomi, fermo a quota 758, con Zanetti staccato di soli 10 presenze. Lo Zio capirà, nessuno meglio di Zanetti potrebbe rappresentare l’Inter nella storia.

    EMOZIONI – Il capitano nerazzurro in occasione del traguardo delle 1000 partite, ha voluto raccontare le sue emozioni in un’intervista rilasciata a Inter Channel: “Sono orgoglioso di arrivare a questa cifra, 1000 partite molto sentite tutte quante, e arrivare a questo traguardo è per me davvero importante. Finora ho collezionato 33 presenze con il Talleres, che è stata la mia prima squadra, 66 con il Banfield, 12 con l’Under 23, 140 con la Nazionale maggiore e 748 con l’Inter: totale 999. Se dovessi giocare contro la Roma arriverei appunto a 1000, un traguardo importante. Nella mia carriera ho fatto sempre tutto con passione, il calcio mi ha sempre dato tanto e io ho cercato sempre di rendermi utile ogni volta che ne ho avuto un’opportunità. Arrivare a questa cifra è anche importante perché non ci sono tanti giocatori che ci arrivano, sono solo nove, io sarei il decimo, e i loro nomi sono tutti molto importanti. Essere fra loro è un motivo di orgoglio”.

    RICORDI– Javier Zanetti leggendo i nomi dei giocatori millenari, ne cita due in particolare, evidenziandone la sua ammirazione, soprattutto per un simbolo dell’altra Milano, quella rossonera:  “Roberto Carlos e Paolo Maldini, due persone che ho sempre ammirato molto: poterli raggiungere mi rende felice. Maldini ha dato tantissimo al calcio mondiale e da quando sono arrivato in Italia l’ho sempre stimato per la carriera che ha fatto e per la persona che è. I derby con lui come avversario sono sempre stati molto sentiti ma anche molto leali, ho dei grandi ricordi”. Paolo Maldini, volendo ricordarlo  si è ritirato con 1041 partite sulle spalle, quindi se Zanetti dovesse continuare con questa media di 50 partite all’anno l’anno prossimo ci sarebbe anche il sorpasso a un mostro sacro come Paolo.

    COMPORTAMENTO- Per il terzino nerazzurro quello che conta davvero nella vita è il  giusto modo di comportarsi, dentro ma anche fuori dal campo: “Mi sono comportato sempre per quello che sono, cerco sempre di essere me stesso, che è la cosa che mi interessa di più”. Comportamento che viene apprezzato non solo dai propri tifosi ma anche da quelli di altre squadre: “Mi fa un enorme piacere incontrare persone che magari non sono tifosi dell’Inter eppure mi fanno i complimenti, questo è un grande riconoscimento.”

    ROMA E ANCORA– Parlando della partita contro la Roma, Zanetti si augura di vincere per poter festeggiare al meglio questo importantissimo traguardo. Aggiungendo come per il momento lui stesso non si ponga limiti per il futuro: “Sarò un momento importante per noi domani, perché si tratta della semifinale di Coppa Italia contro una grande avversaria come la Roma, speriamo di poter festeggiare in pieno. E dopo… voglio continuare, facendo 1001, 1002, etc, finché arriverà il momento che dirò basta”.

    SCUDETTO- Ovviamente arrivano anche da lui i complimenti al Milan per la conquista del 18esimo titolo, ma con i primi avvertimenti per la prossima stagione: “Il Milan ha vinto meritatamente, è stata la più continua, però noi abbiamo tanta voglia di far bene e di tornare a vincere il tricolore già dal prossimo anno”.

    GRAZIE AI TIFOSI- Infine, un ringraziamento alle persone che lo amano e lo incitano a continuare ogni domenica: “Grazie a tutti i tifosi che ho avuto, che mi hanno sempre dimostrato tanto affetto e questo non si dimentica”.

    (Fonte: Fc Inter News.it)

  • Moratti all’Ambrogino d’Oro:”Interisti veri milanesi”

    Moratti all’Ambrogino d’Oro:”Interisti veri milanesi”

    Altro premio e riconoscimento ufficiale per l’Inter di Moratti che ha praticamente vinto tutto in questa stagione. Ieri pomeriggio presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, sede dell’amministrazione civica di Milano, il Sindaco della città Letizia Moratti ha premiato i nerazzurri e il presidente Massimo Moratti con l’Ambrogino d’Oro (l’onorificenza conferita dal comune di Milano).

    Il premio va all’Inter per la stagione perfetta con la conquista dei 3 titoli, campionato, Coppa Italia e Champions, e per la vittoria nel mondiale per Club.

    Letizia Moratti durante la premiazione ha indossato una maglietta nerazzurra, volendo evidenziare fortemente la sua fede calcistica. Nel discorso di ringraziamento ha voluto ricordare a tutti le emozioni della stagione passata e spiegare come l’Inter sia fortemente legata alla storia della città di Milano:

    “Grazie davvero a Massimo Moratti, oggi è una giornata di festa per tutti i tifosi interisti, me compresa. È una giornata di festa per tutta Milano, perché l’Inter,- ha aggiunto la Moratti– al di là del tifo, rappresenta un’eccellenza, rappresenta il grande calcio e porta il nome di Milano nel mondo. Quello di oggi è un premio all’Inter, che ci ha regalato nel 2009-2010 cinque straordinari risultati e per questo meritava un Ambrogino tutto speciale. L’Inter è collegata alla storia di Milano in maniera davvero profonda e premiarla oggi è un onore”.

    Il sindaco di Milano (cognata del presidente nerazzurro) ha continuato con i ringraziamenti volendo elogiare due personaggi che oggi non ci sono più, ma che saranno per sempre nella storia nerazzurra:

    “Oggi, bisogna ringraziare non solo Massimo, ma anche suo padre Angelo, che gli ha trasmesso questa grande passione, questo grande amore. Impossibile, poi, non ricordare anche un altro grande campione, Giacinto Facchetti: simbolo di uno stile, dello stile dell’Inter”

    Premiata tutta la squadra nerazzurra, la parola per i ringraziamenti e per ritirare il premio è andata anche al capitano Javier Zanetti: “Grazie al sindaco Moratti, alla città di Milano, per questo riconoscimento. L’Inter è una grande famiglia e merita questo riconoscimento,- ha aggiunto l’argentino- i miei compagni ed io siamo orgogliosi di essere qui oggi insieme al presidente Moratti, a ricordare le tante vittorie ed emozioni”.

    Le parole più belle  e cariche di emozioni sono venute dal presidente nerazzurro Massimo Moratti:

    “Ci tengo a ringraziare il sindaco, il Comune di Milano e tutta la città, che è stata vicina all’Inter per vincere tutto e che credo sia vicina anche quest’anno, per rivincere tutto.– a dimostrazione che Moratti sia più che convinto nella possibilità di tornare a ripetere il triplete- Spero che Milano sia orgogliosa dell’Inter come lo sono io, sia individualmente che nel lavoro di gruppo, che ci ha riempito di emozioni, felicità, grandi attese.

    Il discorso si sposta in seguito sui giocatori, veri artefici di un’impresa sportiva senza precedenti in Italia: “ La simpatia di ognuno di questi giocatori,- ha dichiarato Moratti- la loro professionalità e umanità sono sempre più belle, e hanno fatto crescere il nostro amore nei loro confronti, e di questo ringrazio tanto la città”.

    Finita la premiazione, Moratti aggiunge altre dichiarazioni ai microfoni dei giornalisti presenti: “Credo che questo Ambrogino d’Oro sia un premio all’orgoglio, per quello che l’Inter ha portato a casa, non solo per se stessa ma anche per la città di Milano. È qualcosa di emozionalmente molto bello ciò che è stato fatto dalla città di Milan.”, lasciandosi andare alle emozioni e aggiungendo una dichiarazione che sicuramente infastidirà molto Galliani e il presidente rossonero Berlusconi: “ L’Inter è Milano, i tifosi dell’Inter sono sempre stati considerati i milanesi veri. L’Inter ha sempre rappresentato l’orgoglio dello sport milanese, ha più radici l’Inter per la città che il Milan, anche se poi, comunque, la squadra rossonera ha fatto bene.”

    Chiusura finale con il ritorno al presente, e con la consapevolezza di chi sa di avere in mano una squadra in grado di rivincere tutto e perché no, bissare un nuovo Ambrogino d’Oro:  “Comunque, pensando al presente, è un dovere per noi oggi provare a riportare a casa ciò che ci ha dato felicità, la vittoria: è un nostro dovere e sono felice di perseguirlo,… Arrivederci all’anno prossimo”.

  • Lucio non ha fretta : “Torno con il Bayern”

    Lucio non ha fretta : “Torno con il Bayern”

    Il difensore brasiliano, pilastro della difesa nerazzurra nell’anno del triplete e titolare inamovibile sia con Benitez che con Leonardo dopo l’infortunio subito nella gara contro il Palermo è ormai pronto per il rientro. In occasione di un evento organizzato a Milano dal suo sponsor tecnico, il difensore nerazzurro ha spiegato ai giornalisti di non avere fretta, di non voler forzare i tempi in vista del big match di mercoledì prossimo in Champions League, che vedrà il replay della finale di Madrid tra Inter e Bayern Monaco.

    “Non so se tornerò già per la gara di sabato con il Cagliari  o mercoledì per la Champions League.- ha affermato il giocatore verdeoro –  Quello che so è che adesso sono felice di tornare ad allenarmi con la squadra e essere a disposizione dell’allenatore. Sono felice, ma ci vuole un po’ di attenzione. La partita con il Bayern è troppo importante, non possiamo rischiare adesso. Di sicuro, per quella data ci sarò”.

    Immancabile qualche parola sul rendimento più che buono della sua squadra evidenziando come il discorso scudetto sia ancora apertissimo:“l’Inter ha vinto tante partite, tranne quella giocata a Torino  contro la Juventus. Hanno fatto tutti bene e sono felice, perché la chance di tornare a vincere lo scudetto c’è. Spero che proseguiremo così”.

    A chi gli avesse fatto notare la crescita esponenziale di Ranocchia, suo compagno di reparto, lui risponde con tranquillità elogiando la società e il tutto il resto della squadra: “Se l’Inter l’ha preso è perché é un buon giocatore. Dopo l’infortunio di Samuel era importante che arrivasse un giocatore così. Ma devo ammettere che oltre ad Andrea, tutta la squadra sta lavorando bene in fase difensiva”.

    Anche se, come gli fanno notare, nonostante il cammino in campionato sia ripreso bene e l’Inter sia lanciata all’inseguimento del Milan, il problema evidente sono i 13 gol presi in 10 partite giocate portando i nerazzurri a non avere più quella solidità difensiva necessaria a chi vuole vincere il titolo: “Ne abbiamo fatti tanti,- spiega Lucio – giochiamo in modo molto offensivo, è normale soffrire un po’ di più dietro, ma l’importante è vincere“. Continuando sul discorso scudetto il difensore brasiliano crede nelle potenzialità della proprio squadra, anche se ammette :”Io credo sempre nella mia Inter, che ha fatto bene nelle ultime gare. Mancano tante partite, vincerà la squadra con più forza e con più qualità. Le chance non sono uguali, perché il Milan è un po’ avanti, ma l’Inter insegue ancora il sogno scudetto”.

    Stessa filosofia di pensiero anche per il capitano Javier Zanetti raggiunto dai cronisti alla Festa per il Nuovo Anno organizzata dal Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi, dove è stato premiato  come “Campione di Sport e Solidarietà”: “Noi pensiamo alle nostre partite, poi vedremo cosa succederà. – ha spiegato quasi a voler rispondere a Galliani che si era detto tranquillo sul vantaggio nei confronti dei cugini nerazzurri – È stata importante la vittoria di Firenze, ma ancora mancano tante gare: noi, comunque, siamo tranquilli e consapevoli delle nostre forze”.

    Poi ancora Lucio, con il pensiero  che si rivolge all’Europa dove l’Inter scende da campione in carica e avrà tutta la responsabilità di difendere il titolo con l’obbligo di provare a fare il bis, impresa difficilissima ma non impossibile:“In Champions c’è sempre pressione. L’Inter, dopo l’anno scorso, ha un grande nome in tutta Europa e deve affrontare queste partite con la massima concentrazione“.

    Ormai è evidente come la differenza tra l’Inter del girone di andata e quella di adesso la stiano facendo i recuperi degli infortunati, con una squadra che se è al completo può veramente dare fastidio al Milan e scendere in Europa con la consapevolezza di chi vuole vincere tutto come aveva già fatto nello scorso anno con Mourinho.