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  • NBA: Rivoluzione ad Orlando, ritorna Turkoglu, presi Arenas e Richardson

    NBA: Rivoluzione ad Orlando, ritorna Turkoglu, presi Arenas e Richardson

    Ore calde in NBA. Gli Orlando Magic, i Phoenix Suns ed i Washington Wizards hanno messo a punto una trade a 3 squadre.

    Nel dettaglio lo scambio consiste in questo: Orlando cede a Phoenix Vince Carter, Marcin Gortat, Mickael Pietrus, la prima scelta al draft del 2011 e 3 milioni di dollari di eccezione salariale per avere in cambio l’ex Hedo Turkoglu, Jason Richardson ed Earl Clark.

    Contemporaneamente il General Manager Otis Thorpe chiude con i Wizards lo scambio secco Rashard Lewis (che approda a Washington) per Gilbert Arenas (che arriva in Florida).

    Sembra strano dire una cosa del genere quando avviene uno scambio ma questa è una delle rare occasione dove a guadagnarci sono tutte e 3 le squadre coinvolte: iniziamo da Washington che leva dall’imbarazzo John Wall di giocare con un suo “simile” (tutti e 2 i giocatori vogliono la palla in mano ed hanno il medesimo ruolo), dando totale fiducia alla prima scelta dell’ultimo draft. Inoltre ai Wizards cercherà di rilanciarsi Rashard Lewis, che ai Magic aveva fatto il suo tempo mettendo assieme, quest’anno, le cifre più basse da quando nell’Estate del 2007 arrivo come free agent dai Seattle Sonics.

    I Suns rinforzano la zona pitturata con un centro dalle potenzialità non ancora del tutto mostrate come Marcin Gortat. A livello di gioco il centro ha la possibilità di essere uno dei primi 4-5 della Lega visto che ora in Arizona troverà un minutaggio notevolmente superiore che ai Magic non aveva essendo chiuso dal fenomeno Dwight Howard. Vince Carter a livello di talento puro non lo si scopre certo ora: sicuramente l’età che avanza ha tolto atletismo ad uno dei giocatori che fino a 5 anni fa avrebbe potuto tranquillamente portarsi il ferro del canestro a casa viste le sue proverbiali e spettacolari schiacciate. Anche lui ad Orlando stava attraversando un brutto periodo e Phoenix potrebbe essere il posto giusto per rilanciarsi alla grande. Come tassello di complemento arriva un signor difensore come Mickael Pietrus, che ha anche capacità atletiche e balistiche niente male (soprattutto nel tiro dalla lunga distanza). Insomma uno scambio sicuramente ben ponderato e bilanciato per Phoenix che potrà contare anche sulla scelta dei Magic nel prossimo Draft ed alleggerisce il cap (cosa sempre importante per una squadra che non ha forti investitori come proprietari) grazie all’eccezione salariale da 3 milioni di dollari.

    Passiamo ad Orlando: ritorna l’ex (sempre un pò rimpianto) Hedo Turkoglu, il vero artefice della corsa alle finali del 2009 contro i Lakers a cui poi non venne rinnovato il contratto per le richieste troppo esose del procuratore. Arriva un tiratore mortifero da 3 punti come Jason Richardson, approda in maglia neroazzura anche un talento purissimo come Gilbert Arenas, ora Orlando ha tutte le armi al posto giusto per competere per il titolo, addirittura potrebbe cedere Nelson (il playmaker titolare finora) per completare l’organico dove si ha più bisogno visto che il playmaker potrebbe benissimo farlo il nuovo arrivato Arenas.

    Insomma una trade che accontenta tutti sia squadre che tifosi che giocatori. Ora resterà da vedere solo se il risultato sul campo corrisponderà alle aspettative.

  • NBA: Indiana batte i Lakers a domicilio, Blazers KO contro i Nets

    NBA: Indiana batte i Lakers a domicilio, Blazers KO contro i Nets

    Dopo i primi 4 anticipi della notte NBA in cui sono stati protagonisti tutti e 3 gli Italiani in NBA (leggi l’articolo), la giornata si è conclusa con le rimanenti 4 partite.

    I Nets beffano i Blazers grazie ai 25 punti di Harris. A Portland non bastano i 25 punti di Matthews, i 21 di Roy ed i 20 di Aldridge.

    Houston domina la sfida con i Thunder ma rischia di buttare via la partita nel finale: il +14 sul finire del terzo quarto viene letteralmente mangiato dai giovani Thunder nel quarto parziale, soprattutto nel convulso finale quando sul +6 ad 1 minuto e 6 secondi dal termine (93-99 il vantaggio di Houston inizia a svanire sotto i colpi di Green e Westbrook che riportano sotto Oklahoma (98-99). Lowry sbaglai il tiro per i Rockets e lascia 3 secondi agli ospiti per tentare la vittoria con un canestro da 2 punti, ma la rimessa in gioco su Durant non porta ai risultati sperati dato che il numero 35 sbaglia sulla sirena finale. Ottimo Kevin Martin con 23 punti, Battier sigla il suo season high con 18 punti (4/6 da 3) e a nulla servono i 23 punti e 10 assist di westbrook. Durant ancora negativo nei tiri sulla sirena finale con l’ennesimo errore della sua carriera.

    Partita dal punteggio altissimo al Pepsi Center di Denver, dove i Nuggets di un rinato J.R. Smith da 30 punti e 8 rimbalzi ottengono la loro decima vittoria stagionale. Nona sconfitta invece per la squadra di Alvin Gentry, alla quale non bastano i 39 punti e 10 rimbalzi di un grande Jason Richardson. Phoenix deve inseguire per tutta la partita e non riesce, in un quarto periodo da 44 punti segnati, ad avvicinarsi ai padroni di casa in ottima forma, che possono ora contare anche sul rientro di Chauncey Billups, autore ieri di 25 punti. Solo 2 minuti per Anthony che ha dovuto abbandonare subito il gioco per problemi fisici.

    Non bastano 41 punti di Kobe Bryant ad evitare la sconfitta interna ai suoi Lakers contro i sorprendenti Pacers. hibbert trascina gli ospiti con 24 punti e 12 rimbalzi e fa sembrare piccolo piccolo anche un big come Gasol, basta vedere l’azione decisiva che ha come protagonisti i 2 giocatori a 16 secondi dalla fine per il +3 Pacers. Poi Bryant sparacchia 2 conclusioni da 3 senza capo nè coda ma il numero 24 è il migliore dei suoi, tradito dal resto della squadra molto sottotono.

    Risultati NBA del 28 novembre 2010

    New Jersey Nets-Portland Trail Blazers 98-96
    N.J. Harris 25, Morrow 16, Lopez 13
    Por Matthews 25, Roy 21, Aldridge 20

    Houston Rockets-Oklahoma City Thunder 99-98
    Hou Martin 23, Battier 18, Lowry 14
    Okl Westbrook 23, Durant 18, Ibaka 16

    Denver Nuggets-Phoenix Suns 138-133
    Den Smith 30, Billups 25, Afflalo 15, Forbes 15, Lawson 15
    Pho Richardson 39, Nash 17, Childress 15

    Los Angeles Lakers-Indiana Pacers 92-95
    Lak Bryant 41, Odom 15, Gasol 13
    Ind Hibbert 24, Granger 18, Collison 14

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  • NBA: Phoenix abbatte i Lakers, Gallinari KO contro Houston

    NBA: Phoenix abbatte i Lakers, Gallinari KO contro Houston

    5 le partite disputate nella notte NBA.

    Atlanta dopo 4 sconfitte consecutive si risolleva e batte i Minnesota Timberwolves grazie alle doppie doppie di Josh Smith (23 punti e 10 rimbalzi) e di Al Horford (28 punti e 10 rimbalzi). A Minnesota non bastano i 25 punti di Beasley ed i 22 punti conditi da 17 rimbalzi di Kevin Love.

    Detroit espugna Sacramento nella sfida tra 2 tra le possibili cenerentole della lega. decide l’incontro Stuckey con i suoi 17 punti, mentre ai Kings non bastano i 20 di Evans.

    San Antonio va a vincere sul parquet dei Thunder: eroe di giornata Matt Bonner che confezione un irreale 7/7 da 3 per 21 punti complessivi e grazie ai 24 punti di Parker e ai 21 di Ginobili guida la rimonta dei neroargento contro Oklahoma City nel secondo tempo. non bastano ai padroni di casa i 23 punti di Durant e i 19 di Westbrook.

    Ancora una sconfitta per i New York Knicks di Danilo Gallinari (e siamo a 5 di fila): questa volta a passare sul parquet dei Knicks sono i Rockets che grazie ai 28 punti di Kevin Martin ed ai 24 di Scola si prendono un successo importantissimo. Ai padroni di casa non bastano i 25 punti di Stoudemire, nè i 14 di Gallinari che è chiamato ad alzare l’asticella della media punti se vorrà condurre la sua squadra ai playoff.

    Secondo KO consecutivo per i Lakers che si fanno sorprendere in casa dai Phoenix Suns che sfoderano una prestazione monstre da 3 punti: ben 22 i tiri messo a segno sui 40 tentati per un 55% da oltre l’arco, addirittura un canestro segnato in più rispetto ai tiri da 2 (21/44). Il più infuocato è stato Jason Richarsdon con 7/10 dalla lunga distanza (35 punti per lui alla fine). Timidi segnali di risveglio anche per Turkoglu che fa registrare 17 punti, con 5 su 7 da 3. Positivo anche Frye, autore di 20 punti e 4 su 9 dalla lunga distanza. Importanti anche i 21 punti e 13 assist di un solido Steve Nash.
    Per i gialloviola solita ottima gara da parte di Pau Gasol, che con i suoi 28 punti e 17 rimbalzi (di cui ben 9 offensivi), tiene a galla i suoi fino alla fine, ovviamente insieme a Bryant, che segna 25 punti e 14 assist. A macchiare la sua prova però ci sono le 8 palle perse, che pesano come macigni nell’economia della partita. Da segnalare che i 22 tiri da 3 segnati dai Suns sono il nuovo record di franchigia, che avvicina il record NBA di Orlando che il 13 gennaio 2009 contro Sacramento mise a segno ben 23 tiri da 3.

    Risultati NBA del 14 novembre 2010

    Atlanta Hawks-Minnesota Timberwolves 111-105
    Atl Horford 28, Smith 23, Johnson 17
    Min Beasley 25, Love 22, Telfair 18

    Sacramento Kings-Detroit Pistons 94-100
    Sac Evans 20, Landry 19, Head 13
    Det Stuckey 17, Gordon 16, Prince 14

    Oklahoma City Thunder-San Antonio Spurs 104-117
    Okl Durant 23, Westbrook 19, Harden 14
    S.A. Parker 24, Ginobili 21, Bonner 21

    New York Knicks-Houston Rockets 96-104
    N.Y. Stoudemire 25, Chandler 17, Felton 15
    Hou Martin 28, Scola 24, Lee 12

    Los Angeles Lakers-Phoenix Suns 116-121
    Lak Gasol 28, Bryant 25, Odom 22
    Pho Richardson 35, Nash 21, Frye 20

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  • NBA playoff 2010, Finali di Conference: Artest manda i Lakers in paradiso

    Va ai Los Angeles Lakers Gara 5 delle Finali della Western Conference dei playoff NBA. Finisce 103-101 per i gialloviola allenati da Phil Jackson, ma all’inizio del terzo periodo i campioni in carica erano in vantaggio addiritura di 17 punti. La franchigia dell’Arizona non si dà per vinta e con i fondamentali punti della panchina riesce a rimontare e a pochi secondi dalla fine anche a pareggiare con una tripla di Jason Richardson. Partita che sembra essere destinata all’overtime, fin quando una magia del deludente Ron Artest (solo 4 punti per lui, 2 nel finale, quelli decisivi) regala un’incredibile vittoria alla sua squadra, avendo raccolto il tiro decisivo fuori bersaglio di Kobe Bryant e insaccando a meno di un secondo dalla sirena finale.
    Con questa vittoria L.A. torna a condurre nuovamente la serie sul 3-2, dopo una partita che li ha visti a tratti devastanti e a tratti inguardabili, sciupando il loro vantaggio tra il terzo e il quarto periodo. Sconfitta che brucia in casa Suns dopo la prova a dir poco notevole, in casa dei campioni. Non bastano i 29 punti e gli 11 assist di Steve Nash e il notevole apporto dalla panchina di Channing Frye (doppia doppia anche per lui, 14 punti e 10 rimbalzi). Per i Lakers in grande spolvero il solito Bryant con 30 punti e 11 rimbalzi, 9 assist e 4 stoppate, un galvanizzato Fisher autore di ben 22 punti, e la coppia Odom-Gasol (17 punti e 13 rimbalzi l’americano, 21 punti e 9 rimbalzi lo spagnolo).Gli uomini di Alvin Gentry si giocheranno il possibile riaggancio ai Lakers a Gara 6 in programma sabato notte a Phoenix. Per la franchigia della California doppio match-point in vista della finale NBA: in caso di sconfitta a Phoenix, Los Angeles si giocherà tutto a Gara 7 in casa allo Staples Center, con un occhio anche ad Est dove stanotte si gioca Gara 6 di Boston-Orlando, con i biancoverdi in vantaggio per 3-2 nella serie, ma avendo sciupato un vantaggio di 3-0. In attesa di una possibile rivincita per Kobe & compagni…

    Risultati NBA del 27 maggio 2010

    Los Angeles Lakers – Phoenix Suns 103-101
    –> Lak: Bryant 30, Fisher 22, Gasol 21 – Pho: Nash 29, Stoudemire 19, Frye 14

    LE SERIE DELLE FINALI DI CONFERENCE:

    Magic-Celtics 2-3
    Lakers-Suns 3-2

  • NBA playoff 2010, Finali di Conference: Suns da urlo, Lakers piegati nuovamente in Arizona

    Una straordinaria prova di squadra dei Phoenix Suns permette alla franchigia dell’Arizona di pareggiare la serie di Finale di Western Conference contro i Los Angeles Lakers, nonostante una prova magistrale del talento gialloviola Kobe Bryant.
    Tanta pressione ora sulle spalle dei campioni in carica, che vanno ad affrontare una gara 5 quasi decisiva vista l’importanza di ritornare in Arizona per gara 6 con il vantaggio del risultato della serie.

    La partita è equilibrata nel primo quarto, ma i Suns la spezzano nel secondo dove vanno al riposo sul 64-55 con 9 punti di vanatggio.
    Il ritorno di L.A. in campo è sontuoso e alla fine del terzo periodo i gialloviola hanno ricucito quasi tutto lo svantaggio, solo 1 punto infatti divide le 2 squadre.
    Il quarto parziale però vede la riscossa dei padroni di casa: dopo il primo canestro firmato da Farmar per il +2 Lakers, ecco uscire la panchina dei Suns che con un parziale di 14-2 mette in chiaro le cose, riporta in doppia cifra il vantaggio arancioblu, stordisce i campioni in carica (3 triple in fila di Jared Dudley, Channing Frye e Leandro Barbosa) e consente di arrivare sino alla fine del match in relativa tranquillità con i liberi di Steve Nash, Amar’è Stoudemire e Jason Richardson a chiudere definitivamente l’incontro.

    Come già detto a Los Angeles non basta la straordinaria prestazione di Kobe Bryant che chiude quasi in tripla doppia con 38 punti (15/22 dal campo), 10 assist e 7 rimbalzi (anche 6 triple per il talento in maglia numero 24), Lamar Odom e Pau Gasol aggiungono 15 punti a testa, 13 sono di Ron Artest e 12 del centro Andrew Bynum, sempre limitato dai problemi al menisco.
    Ma tutto ciò non è bastato in considerazione della straordinaria prova corale dei Suns, che non solo hanno avuto il solito apporto dai titolari (Stoudemire 21 punti e 8 rimbalzi, Nash 15 punti e 8 assist, 11 punti di Jason Richardson e 8 di Grant Hill), ma hanno trovato lo straordinario contributo di una panchina che si sta rivelando la vera arma in più per la franchigia dell’Arizona: i numeri dicono 54 punti, 23 rimbalzi, 13 assist e ben 9 triple. Los Angeles viene schiantata a rimbalzo (36-51) e subisce l’aggressività dei Suns che vanno 32 volte in lunetta.
    Gara 5 è in programma a Los Angeles giovedì e sarà una partita indicativa per far capire da che parte potrà pendere l’inerzia della serie.

    Risultati NBA del 25 maggio 2010

    Phoenix Suns – Los Angeles Lakers 115-106
    –> Pho: Stoudemire 21, Nash 15, Barbosa 14, Frye 14 – Lak: Bryant 38, Gasol 15, Odom 15

    LE SERIE DELLE FINALI DI CONFERENCE:

    Magic-Celtics 1-3
    Lakers-Suns 2-2

  • NBA playoff 2010, Finali di Conference: Stoudemire trascina i Suns alla vittoria

    Una grandissima prova di Amar’è Stoudemire trascina letteralmente i Phoenix Suns alla vittoria sui Los Angeles Lakers e riapre la serie di Finale di Western Conference che vede ora condurre i gialloviola campioni in carica per 2-1.

    Primo quarto che vede Los Angeles quasi dominare con un Kobe Bryant assoluto protagonista (15 punti e 4 assist) chiuso in vantaggio sul 32-29.
    La riscossa dei padroni di casa però avviene a circa metà secondo quarto quando con un 15-2 i Suns passano dal -6 al +7 di fine primo tempo con le giocate in velocità dettate dal playmaker Steve Nash. Ottima nel secondo parziale la difesa dei ragazzi di Alvin Gentry che tengono gli avversari a soli 15 punti dal campo.
    Il secondo tempo però è il regno di Stoudemire che infila 29 dei suoi 42 punti totali, segnano a ripetizione sugli assist di un ispiratissimo Steve Nash. Los Angeles rimane a contatto (37 punti nel terzo quarto per il momentaneo -2 dagli avversari) ma vede scappare via i Phoenix Suns solo nel finale del quarto periodo con un parziale di 8-1 griffato dal solito Amar’è Stoudemire. Successivamente Jason Richardson segna la sua quarta tripla della serata e Nash arrotonda il punteggio con i tiri liberi della vittoria che forse riapre la serie.

    Per i Lakers prova maiuscola di Kobe Bryant quasi da tripla doppia, 36 punti, 9 rimbalzi e 11 assist, bene anche Gasol (anche se ha sofferto l’ottimo Lopez nel pitturato) con 23 punti, 18 punti di un Fisher che nei playoff sembra rinascere rispetto alla regular season. Los Angeles condannata dalle troppe palle perse e dalla differenza abissale nei tiri liberi (più del doppio quelli dei Suns).
    Phoenix ha mostrato uno Stoudemire in stato di grazia con 42 punti e 11 rimbalzi, ottima la regia di Nash (17 punti e 15 assist), bene Richardson con 19 punti e ha sorpreso tutti quanti Robin Lopez, che ieri sembrava il gemello Brook dei Nets per efficacia in attacco e presenza difensiva contro un osso duro come Pau Gasol, chiudendo con ben 20 punti e l’80% dal campo.
    Martedì 25 è in programma gara 4 e i Lakers partono ancora favoriti, ma Phoenix giocherà per cercare di pareggiare la serie e magari regalare qualche sorpresa.

    Risultati NBA del 23 maggio 2010

    Phoenix Suns – Los Angeles Lakers 118-109
    –> Pho: Stoudemire 42, Lopez 20, Richardson 19 – Lak: Bryant 36, Gasol 23, Fisher 18

    LE SERIE DELLE FINALI DI CONFERENCE:

    Magic-Celtics 0-3
    Lakers-Suns 2-1

  • NBA playoff 2010, Finali di Conference: Lakers sul 2-0 contro i Suns

    I Los Angeles Lakers ottengono il punto del 2-0 nella serie contro i Phoenix Suns e compiono un importante passo verso la Finale NBA.
    I Lakes dimostrano di poter giocare anche ai ritmi alti degli avversari e segnano 36 punti nel solo primo quarto chiuso sul +8. Gialloviola che sembrano scappare via quando sul 41-27 i Suns, con le riserve in campo, operano un parziale di 11-0, accorciano il divario a soli 3 punti (41-38) guidati dalle accelerazioni di Barbosa, dalla regia di Dragic dall’energia di Amundson e dalle “bombe” di Dudley. E’ un fuoco di paglia però per la squadra dell’Arizona che repentinamente viene rispedita indietro e all’intervallo il punteggio parla chiaro: 65-56.
    Il terzo quarto vede i Suns più decisi che pian piano riescono ad erodere tutto il gap di svantaggio nei confronti dei padroni di casa per firmare la parità (86-86) ad un minuto e mezzo dalla fine del parziale. Il periodo si chiude 90-90 e sembra che l’ultimo quarto sia da giocarsi punto a punto per riuscire ad ottenere la vittoria finale. Ma i gialloviola improvvisamente diventano incontenibili, stringono le maglie della difesa e diventano ancora più concreti in attacco, chiudendo l’incontro sul 124-112.
    Phoenix ha lottato con tutte le sue forze ma si è dovuta arrendere ai soliti Kobe Bryant e Pau Gasol trascinatori come non mai a questo punto della stagione. Ottava vittoria di fila per Los Angeles in questi playoff (striscia partita da gara 5 contro i Thunder). Alla fine 29 punti per Gasol, 21 e 13 assist per Bryant, Ottimo Artest, soprattutto dal perimetro che chiude a quota 18 punti, ancora una grande prova per Odom da 17 punti e 11 rimbalzi, buono l’apporto di Bynum (sempre in precarie condizioni fisiche) con 13 punti, fondamentali le triple di Farmar (11 punti e 3/3 da 3 punti).
    Per i Suns, 252 punti subiti in due gare e un’altra modesta prova difensiva con il 58% concesso dal campo e il 56% dall’arco agli avversari che hanno tranquillamente banchettato sulle lacune degli arancioblu, con 32 assist a referto per gli avversari. Inutili i 27 punti di Richardson, i 23 di Hill (14 nel solo terzo quarto dove ha riportato i suoi in parità), i 18 di Stoudemire, Nash si ferma a quota 11 ma distribuisce 15 assist, ancora una volta grande Dudley che chiude con 15 punti tutti firmati dalla lunga distanza (5/5!).
    La serie ora si sposta a Phoenix, in Arizona, ma ai padroni di casa serviranno 2 vittorie per rimanere vivi. Ma con questi Lakers sembra davvero dura vincere un solo quarto, figurarsi una partita. Impresa veramente difficile per i Suns.

    Risultati NBA del 20 maggio 2010

    Los Angeles Lakers – Phoenix Suns 124-112
    -–> Lak: Gasol 29, Bryant 21, Artest 18 – Pho: Richardson 27, Hill 23, Stoudemire 18

    LE SERIE DELLE FINALI DI CONFERENCE:

    Magic-Celtics 0-2
    Lakers-Suns 2-0

  • NBA playoff 2010, Finali di Conference: Bryant fa 40 e i Lakers vincono gara 1

    Più facile del previsto la vittoria dei Los Angeles Lakers sui Phoenix Suns in gara 1 della Finale di western Conference.
    Trascinati da un mostruoso Kobe Bryant i Lakers segnano ben 128 punti, lanciando un chiaro messaggio agli avversari. Alla fine il talento col numero 24 metterà a referto ben 40 punti (restando a riposo per quasi tutto l’ultimo periodo) nonostante prima della partita abbia accusato dei dolori al ginocchio che ne mettevano in dubbio l’impiego.
    L’inizio di match è di marca Suns (7-0) ma l’attacco dei Lakers inizia ad ingranare verso la fine del periodo e in un amen i gialloviola si portano sul +9. La contesa si mantiene viva fino al terzo quarto quando il duo Gasol-Bryant produce un 9-0 di parziale che spedisce i Lakers sul +19, legittimato dalle giocate di Odom e Artest e dalle triple dei “panchinari” Farmar e Brown che chiudono la partita anzitempo. I Los Angeles Lakers appaiono, per la prima volta in questi playoff, veramente di un altro pianeta.
    Gara senza storia ovviamente nell’ultimo quarto dove vanno in campo le seconde linee e si fissa il risultato finale sul 128-107.
    Straordinaria prestazione dal campo per i gialloviola che chiudono con il 58% dal campo (47% da 3 punti con un ottimo 8/17) e un oramai normale dominio a rimbalzo (42-34). Bryant con 40 punti, come già detto, è il top scorer del match, Gasol aggiunge 21 punti e un fenomenale Lamar Odom mette a segno 19 punti e 19 rimbalzi. Bene anche Artest con 14 punti. I problemi fisici invece limitano Bynum a soli 4 punti e 4 rimbalzi in 19 minuti di impiego.
    Per i Suns ci sono 23 punti di Stoudemire, 13 punti e 13 assist per Nash e 15 di Richardson, male il tiro da 3, vera arma in più dei Suns in stagione (5/22 per un bruttissimo 22%) ma ovviamente la prestazione di Phoenix, soprattutto difensivamente è da rivedere in ogni aspetto.
    Gara 2 è in programma sempre a Los Angeles, mercoledì 19 maggio.

    Risultati NBA del 17 maggio 2010

    Los Angeles lakers – Phoenix Suns 128-107
    –> Lak: Bryant 40, Gasol 21, Odom 19 – Pho: Stoudemire 23, Richardson 15, Lopez 14

    LE SERIE DELLE FINALI DI CONFERENCE:

    Magic-Celtics 0-1
    Lakers-Suns 1-0

  • NBA playoff 2010, Finali di Conference: Los Angeles Lakers – Phoenix Suns

    2 squadre molto diverse tra loro, che arrivano nel momento clou della stagione nel pieno della forma: sia Lakers che Suns hanno eliminato nelle serie precedenti i rispettivi avversari (Utah e San Antonio) con secchi 4-0 che non hanno ammesso repliche!
    Dicevamo di 2 squadre con modi diametralmente opposti di vedere il basket: gioco veloce e spumeggiante quello dei Suns, che predilige prendere gli avversari in contropiede e avere più possessi possibili nell’arco della gara, un gioco più manovriero quello dei Lakers, basato sul famoso “triangolo” di Phil Jackson che ha già reso noti a tutto il mondo i suoi risultati con i Bulls di Jordan e che ora sta riproponendo in questi anni a L.A. con i medesimi risultati e successi.
    I Lakers arrivano a questa sfida da campioni in carica e da favoriti per la vittoria finale del titolo già da inizio stagione, i Suns invece sono la sorpresa della stagione dato che in molti li pronosticavano addirittura fuori dai playoff e invece si ritrovano a giocarsi la Finale NBA.
    Dopo la poco convincente prestazione del primo turno dei playoff dove Oklahoma City ha letteralmente fatto sudare la qualificazione ai detentori del titolo, i Lakers hanno battuto agevolmente i Jazz, segno che i giovani Thunder avevano tutte le armi per passare il turno e hanno avvisato Kobe e compagni per il prossimo anno. Continuano a destare preoccupazione le condizioni di Bynum dato che il ginocchio sembra scricchiolare sempre di più.
    Dopo 4 anni Phoenix torna in finale di Conference. Nella stagione 2005-2006 furono i Mavericks a fermare la loro corsa verso l’anello. Ora ci riprovano da sfavoriti, nonostante l’ottimo record in stagione. E lo fanno dopo aver battuto al primo turno una squadra ostica come Portland, aiutata dai problemi fisici della squadra dell’Oregon e partendo con una sconfitta casalinga che aveva fatto storcere il naso ai critici.
    Nel secondo turno però è arrivato il capolavoro di Gentry e del suo team. Trovatisi di fronte alla loro bestia nera, i San Antonio Spurs, hanno dominato la serie portandola a casa in sole quattro gare e non dando alcuna chance di passare agli “Speroni”.
    Le gare sono state tutte quante tirate fino al termine, ma la sensazione, guardandole, è stata che i Suns avessero sempre nel loro arco una freccia nuova da potersi giocare per portare a casa la gara, cosa invece che è mancata alla squadra di Popovich.
    Per la serie contro i californiani Gentry potrà recuperare Lopez, importante soprattutto per dare sostanza in difesa contro i forti lunghi di Los Angeles. Di certo non potrà essere al top e giocare molti minuti, ma la sua presenza può dare fiducia ad un ambiente che già di suo pare essere libero mentalmente e pronta a giocarsi le sue carte.

    In stagione le sfide sono terminate a favore dei Lakers per 3-1, vincendo gare dai punteggi molto alti e dimostrando quindi di saper giocare anche ai ritmi elevatissimi degli avversari. L’unica vittoria stagionale da parte della squadra guidata da Nash è arrivata grazie ad una ottima prestazione da parte della panchina, mentre quella di Los Angeles è stata incapace di rispondere. Nelle vittorie di Los Angeles invece sottotono Nash e Richardson, mentre Bynum ha messo in crisi i lunghi di Phoenix. Le prime 3 gare hanno sempre avuto uno scarto superiore ai 15 punti, sia quelle portate a casa dai gialloviola che quelle vinte dagli arancioblu dell’Arizona.
    L’ultima gara è stata quella più equilibrata, con i Lakers che hanno avuto la meglio di 6 punti. E questa è stata probabilmente la gara più significativa per la serie, che sarà presumibilmente piuttosto incerta nei punteggi.

    Lakers che scenderanno in campo con Derek Fisher e Kobe Bryant come guardie, Ron Artest e Lamar Odom come ali e Pau Gasol come centro. In attesa di notizie certe su Bynum che se giocherà manderà Gasol a fare l’ala e Odom in panchina. Poi ci sarà anche bisogno di Farmar Walton e Brown.
    Phoenix dovrebbe schierare questo quintetto: Steve Nash e Jason Richardson come guardie, Grant Hill e Amar’è Stoudemire come ali e Jarron Collins come centro. Dalla panchina entrerà subito in campo Channing Frye per rilevare Collins che non ha molto minutaggio e poi i vari Jared Dudley (uno dei migliori tiratori da 3 dell’intera Lega), Goran Dragic e Leandro Barbosa. Da valutare le condizioni di Robin Lopez (fratello del più noto Brook dei Nets) che potrebbe essere molto utile, vista l’altezza nel contrastare Gasol.

    Le chiavi della serie: Phoenix dovrà cercare di giocare al suo ritmo, fatto di corsa e di attacchi nei primi secondi dell’azione per evitare che la difesa di Los Angeles si schieri. Sarà inoltre importante trovare l’uomo libero oltre l’arco, mettendolo in ritmo per il tiro da tre, vera cartina tornasole del gioco dei Suns. Se il tiro dall’arco sarà efficace Phoenix riuscirà ad aprire la difesa dei Lakers e a dare due dimensioni entrambe pericolose al suo attacco, in caso contrario la squadra di coach Jackson avrà vita facile ad arginare la squadra dell’Arizona. I Lakers, invece, avranno dalla loro la versatilità su entrambi il lati del campo di Odom. E’ lui il vero ago della bilancia di Los Angeles all’interno di questa serie, potendo dare una grossa mano in difesa sui lunghi perimetrali avversari, sia in attacco, allargando a sua volta l’area per gli uno contro uno di Gasol con Stat e aiutandolo a rimbalzo.
    La vera svolta però nel vedere un Odom protagonista sarebbe anche la conseguenza importante di un Bryant non esageratamente egoista in attacco. Quando Kobe non è in versione one man show, infatti, Odom è uno dei primi a beneficiarne, potendo contare su più palloni giocabili e sugli scarichi dello stesso Kobe.
    Scontro importante sarà la battaglia tra ali grandi ovvero Amar’è Stoudemire dei Suns e Pau Gasol dei Lakers: chi riuscirà ad imporsi darà una grossa mano al suo team per passare alla finale di Conference, chi soccomberà costringerà la propria franchigia all’eliminazione.
    Nash avrà l’arduo compito di imporre il ritmo alla gara, cosa che Fisher dei gialloviola non può fare essendo più un uomo d’ordine: come ha già dimostrato Oklahoma City, più si fanno correre i Lakers, più si avrà la possibilità di batterli (e Utah questo non è riuscita a capirlo soccombendo sotto i colpi degli avversari). Altro aspetto importante sarà la probabile marcatura di Grant Hill su Kobe Bryant: limitare il numero 24 vorrebbe dire essere già a metà dell’opera per eliminare i campioni in carica e Hill, sebbene i 37 anni, sta vivendo una seconda giovinezza, migliorando di partita in partita. In pratica la serie vivrà su questi fattori!

    Si parte stanotte con gara 1 in programma alle 21.00 negli U.S.A. (le 3 di notte in Italia)
    Gara 1 Phoenix Suns @ Los Angeles Lakers lunedì 17 maggio 2010 9.00 PM (03.00 in Italia)
    Gara 2 Phoenix Suns @ Los Angeles Lakers mercoledì 19 maggio 2010 9.00 PM (03.00 in Italia)
    Gara 3 Los Angeles Lakers @ Phoenix Suns domenica 23 maggio 2010 8.30 PM (02.30 in Italia)
    Gara 4 Los Angeles Lakers @ Phoenix Suns martedì 25 maggio 2010 9.00 PM (03.00 in Italia)
    Gara 5 * Phoenix Suns @ Los Angeles Lakers giovedì 27 maggio 2010 9.00 PM (03.00 in Italia)
    Gara 6 * Los Angeles Lakers @ Phoenix Suns sabato 29 maggio 2010 8.30 PM (02.30 in Italia)
    Gara 7 * Phoenix Suns @ Los Angeles Lakers lunedì 31 maggio 2010 9.00 PM (03.00 in Italia)

    *se necessaria

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Suns sul 2-0. Guarda il video degli highlights

    Phoenix batte nuovamente gli Spurs e si porta 2-0 nella serie mantenendo il vantaggio campo. A trascinare i padroni di casa un Amar’è Stoudemire da 23 punti e 11 rimbalzi, ben assistito da Steve Nash e Jason Richardson (entrambi 19 punti). Essenziale nella vittoria la panchina di Phoenix con Dudley e Frye sugli scudi: 11 punti per il primo, 15 per il secondo con una precisione chirurgica dall’arco dei 3 punti (5/6). Ottima la prova, sia in attacco che in difesa, per un Grant Hill tornato sfavillante come quando era più giovane. Ben 18 punti conditi da 6 assist.
    Per San Antonio si è messo in evidenza il solito Tim Duncan con 29 punti e 10 rimbalzi, Parker ha contribuito con 20 mentre si è svegliato Richard Jefferson che ha chiuso in doppia doppia con 18 punti e 10 rimbalzi. Ginobili si è limitato all’assistenza per i suoi compagni (11 punti e 11 assist).
    Decisivi i 18 rimbalzi offensivi dei Suns (49-37 per gli arancioblu il totale) che tirano 9/19 da 3 e vanno in lunetta 37 volte contro le 22 degli Spurs. Non basta ai neroargento il 50% dal campo. Risultato molto simile a quello di gara 1 (111-102 nella prima partita, 110-102 ieri sera) con la serie che si trasferisce ora in Texas e gara 3 in programma venerdì 7 maggio. Agli Spurs serve necessariamente una vittoria per riaprire la serie. Un 3-0 Suns equivarrebbe a sicura eliminazione.

    Risultati NBA del 5 maggio 2010

    Phoenix Suns – San Antonio Spurs 110-102
    –> Pho: Stoudemire 23, Nash 19, Richardson 19 – SA: Duncan 29, Parker 20, Jefferson 18

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 1-1
    Magic-Hawks 1-0
    Lakers-Jazz 2-0
    Suns-Spurs 2-0

    Guarda gli highlights di Phoenix Suns – San Antonio Spurs