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  • Cristiano Ronaldo fa suo il Pallone d’Oro

    Cristiano Ronaldo fa suo il Pallone d’Oro

    Era il favorito della vigilia, tutti davano per certo il suo successo e così è stato, a conquistare il Pallone d’Oro 2014 è stato il portoghese del Real Madrid Cristiano Ronaldo.

    Cr7 conquista così il suo terzo pallone d’Oro andando ad eguagliare veri e propri miti del calibro di Michel Platini, Johann Cruijff e Marco Van Basten e avvicinandosi al suo storico rivale Leo Messi.

    Cristiano Ronaldo ed il Pallone d'Oro | Foto Twitter
    Cristiano Ronaldo ed il Pallone d’Oro | Foto Twitter

    Ronaldo che nella scorsa stagione ha alzato al cielo la Champions League con il suo Real Madrid, ha segnato 61 gol nell’anno solare, di cui 17 nella massima competizione europea, che hanno sicuramente pesato nel giudizio finale.

     

    Il portoghese ha ottenuto oltre il 37% dei voti, al secondo posto si è piazzato Leo Messi che ha surclassato di pochissimo il portiere del Bayern Monaco e della nazionale tedesca campione del mondo Manuel Neuer.

     

    Nel suo discorso di ringraziamento Cristiano Ronaldo ha voluto nominare la famiglia, l’allenatore i compagni di squadra, il presidente ed ha voluto far capire che è sempre più agguerrito per cercare di conquistare il trofeo anche nella prossima stagione ed agganciare Messi.

    La Germania, delusa dal 3° posto di Neuer ha avuto di che consolarsi portando a casa altri 3 premi: il pallone d’oro femminile con Nadine Kessler del Wolfsburg, toccante il suo ricordo di Junior Malanda giovane del Wolfsburg maschile morto sabato in un incidente stradale,  che ha battuto Wambach e Marta, e quello degli allenatori al maschile Joachim Low, sconfitti Ancelotti e Simeone, e per il femminile Ralf Kellermann.

    Il Puskas Award per il titolo del gol più bello dell’anno se lo giocavano James Rodriguez, Robin Van Persie e Stephanie Roche. A vincere è stato il colombiano Rodriguez grazie al gioiello realizzato negli ottavi di finale del mondiale brasiliano contro l’Uruguay.

    Un vero e proprio super team è l’undici selezionato come miglior squadra dell’anno: Neuer tra i pali, linea difensiva formata da Lahm, Thiago Silva, David Luiz e Sergio Ramos, a centrocampo un trio composto da Iniesta, Kroos e Di Maria ed un tridente d’attacco stellare, Messi, Cristiano Ronaldo e Robben. 

     

     

  • Liga: ottovolante Real Madrid, cinquina Barça

    Liga: ottovolante Real Madrid, cinquina Barça

    La 4° giornata di Liga, che si concluderà questa sera con il posticipo tra Getafe e Valencia, è stata ricca di gol, ben 39. Spicca sicuramente l’otto a due in trasferta del Real Madrid con il Celta Vigo ed il 5-0 del Barcellona in casa del Levante. Frena l’Atletico mentre procede ad alta velocità il Siviglia.

    Veniamo al racconto delle gare di questo quarto turno.

    Nell’anticipo del venerdì colpaccio dell’Eibar che espugna il campo dell’Elche per 2-0.

    Cristiano Ronaldo
    Cristiano Ronaldo

    Il sabato di Liga si è aperto con il botto per il match tra Deportivo La Coruna e Real Madrid. I Blancos hanno impiegato quasi mezz’ora per sbloccare il risultato ma dopo il gol di Cristiano Ronaldo tutto è stato più semplice. Prima della fine del tempo è arrivato un gioiello di James Rodriguez ed un’altra rete di Cr7. Il gol di Medunjanin ad inizio ripresa ha illuso i padroni di casa che sono stati prontamente riallontanati dalla doppietta di Bale e dal terzo gol di Ronaldo. Toche ha provato ad addolcire la pillola siglando il 2-6 ma anche il Chicharito Hernandez ha voluto essere protagonista e con due bei gol nel finale ha fissato il risultato sul 8-2 per le Merengues.

    L’Athletic cade al San Mames, al Granada basta il gol di Cordoba al 39° per portare a casa i 3 punti.

    Frenata per l’Atletico Madrid che con il Celta va sotto per un gran gol di Hernandez, ribalta con Miranda e Godin su due calci da fermo già entro la fine del primo tempo ma subisce il rigore di Nolito ad inizio ripresa per il definitivo 2-2.

    Nell’ultima gara del sabato finisce 2-2 tra Espanyol e Malaga con i padroni di casa che vanno due volte in vantaggio ma vengono agganciati al 93° dal gol di Duda.

    Nel Lunch Match della domenica l’Almeria espugna il campo della Real Sociedad grazie all’autorete di De La Bella e al gol di Dos Santos. Inutile la rete di Castro a cinque minuti dal termine.

    Clamoroso il match tra Villarreal e Rayo Vallecano con gli ospiti che alla mezz’ora si trovano avanti per 2-0 ma che vengono rimontati dal gol di Espinosa nel primo tempo e dal gol di Musacchio e dalla doppietta di Vietto nel finale.

    Continua la corsa del Siviglia verso i piani alti. La compagine andalusa vince in casa del Cordoba grazie al suo Bomber Bacca che apre e chiude le marcature nel 3-1 finale.

    Il Barcellona aveva il compito di rispondere alla vittoria sonante del Real Madrid ed i Blaugrana hanno fatto le cosa in grande in casa del Levante. Gli uomini di Luis Enrique realizzano una Manita con cinque marcatori diversi: Neymar, Rakitic, Sergio Ramirez, Pedro e Messi.

     

    RISULTATI 4° GIORNATA

    Elche-Eibar 0-2 (3° Garcia, 42° Albentosa)

    Deportivo La Coruna-Real Madrid 2-8 (29°, 41°, 78° Ronaldo (R), 36° James Rodriguez (R), 51° Medunjanin (D), 66°, 74° Bale (R), 84° Toche (D), 88°, 92° Hernandez (R))

    Athletic Bilbao-Granada 0-1 (39° Cordoba)

    Atlético Madrid-Celta Vigo 2-2 (19° Hernandez (C), 31° Miranda (A), 41° Godin (A), 53° rig. Nolito (C))

    Espanyol-Malaga 2-2 (16° Caicedo (E), 53° Camacho (M), 88° Stuani (E), 93° Duda (M))

    Real Sociedad-Almeria 1-2 (30° aut. De La Bella (R), 51° Dos Santos (A), 85° Castro (R))

    Villarreal-Rayo Vallecano 4-2 (22° Kakuta (R), 29° Bueno (R), 33° Espinosa (V), 62° Musacchio (V), 74°, 87° Vietto (V))

    Cordoba-Siviglia 1-3 (8°, 88° rig. Bacca (S), 72° Mbia (S), 83° Garcia (C))

    Levante-Barcellona 0-5 (34° Neymar, 44° Rakitic, 57° Sergio Ramirez, 64° Pedro, 77° Messi)

    Getafe-Valencia da giocare lunedì 22/9

     

    CLASSIFICA

    Barcellona 12, Siviglia 10, Atletico Madrid e Granada 8, Valencia* e Villarreal 7, Real Madrid, Celta Vigo e Eibar 6, Almeria e Malaga 5, Real Sociedad, Elche e Deportivo La Coruna 4, Athletic Bilbao e Getafe* 3, Rayo Vallecano, Espanyol e Cordoba 2, Levante 1

    * Una partita in meno

  • L’Atletico festeggia la Supercoppa grazie al gol di Mandzukic

    L’Atletico festeggia la Supercoppa grazie al gol di Mandzukic

    Una rete di Mario Mandzukic dopo soli 2 minuti permette all’Atletico Madrid di conquistare il successo per 1-0 che sommato al 1-1 dell’andata al Santiago Bernabeu, regala ai Colchoneros la Supercoppa di Spagna.

    Un successo meritato quello degli uomini di Simeone, espulso nel primo tempo per un buffetto sul collo di uno dei collaboratori dell’arbitro, una squadra quella dell’Atletico che in questo doppio confronto non ha sentito il peso degli addii di Curtois, Filipe Luis e Diego Costa.

    La festa dei "Colchoneros"
    La festa dei “Colchoneros”

    Ancelotti, che ha perso la possibilità di fare bottino pieno nei trofei stagionali, ha pagato la scarsa condizione fisica di Cristiano Ronaldo, entrato nella ripresa, ed una squadra che non è praticamente mai riuscita a far male all’avversario.

    Per quanto riguarda le formazioni il Cholo sceglie un 4-2-3-1 con la consueta difesa di questa stagione, Gabi e Tiago in mediana, con il neo acquisto Griezmann nel tridente sulla trequarti alle spalle dell’altro nuovo arrivo Mandzukic.

    Le Merengues invece si posizionano sul terreno di gioco col 4-3-3, Ancelotti schiera tutti i suoi pezzi da novanta fatta eccezione per Cristiano Ronaldo acciaccato che parte dalla panchina, al suo posto James Rodriguez.

    Neanche il tempo di prendere le misure che i Colchoneros trovano il vantaggio, lancio lungo del portiere Moya, Griezmann è bravissimo a sovrastare di testa un incerto Ramos, la sponda finisce a Mandzukic che lascia partire il tiro vincente che non perdona Casillas. La reazione dei Blancos è praticamente nulla, eccezion fatta per un tiro di James Rodriguez parato da Moya ed una conclusione di Bale fuori non di molto. Raul Garcia avrebbe la palla per il 2-0 ma fallisce la ghiotta chance con il colpo di testa. Si va negli spogliatoi sul 1-0 per i Colchoneros.

    Nella ripresa entra Cr7 per Kroos ma è ancora l’Atletico ad avere la possibilità di raddoppiare con Mandzukic anticipato prima del tap-in vincente da Casillas dopo la traversa colpita dal solito Raul Garcia. Anche l’ingresso di Isco per un James in serata non indimenticabile, non dà la scossa che vorrebbe Ancelotti, l’Atletico tiene senza affanno. Ad un passo dal 90° Modric prende il secondo giallo e lascia il Real in 10, poi c’è solo il fischio finale e la festa dei Colchoneros. 

     

    ATLETICO MADRID – REAL MADRID 1-0 (1-0) (2° Mandzukic)

    Atletico Madrid (4-2-3-1): Moya; Juanfran, Miranda, Godin, Siquiera; Gabi, Tiago; Raul Garcia (90° Niguez), Griezmann (73° Jimenez), Koke; Mandzukic (85° Rodriguez).

    Allenatore: Simeone.

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal, Varane, Sergio Ramos; Coentrao (75° Marcelo), Modric, Xabi Alonso, Kroos (46° Ronaldo); Bale, Benzema, Rodriguez (65° Isco).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Fernández Borbalán.

    Ammoniti: Tiago (A), Koke (A), Xabi Alonso (R), Griezmann (A), Raul Garcia (A), Isco (R), Sergio Ramos (R), Ronaldo (R)

    Espulso: Modric.

     

  • Supercoppa di Spagna, Raul Garcia risponde a James Rodriguez

    Supercoppa di Spagna, Raul Garcia risponde a James Rodriguez

    Finisce in parità l’andata della Supercoppa di Spagna disputatasi al Santiago Bernabeu in un derby tutto madrileno tra il Real vincitore della scorsa edizione della Coppa del Re e l’Atletico che nella scorsa stagione ha trionfato nella Liga.

    James Rodriguez e Bale per il Real, Raul Garcia per l'Atletico
    James Rodriguez e Bale per il Real, Raul Garcia per l’Atletico

    Un pareggio quello tra Blancos e Colchoneros che sorride agli uomini di Simeone. E’ accaduto tutto nel finale , il Real di Ancelotti si è illuso per pochi minuti dopo il vantaggio del gioiellino James Rodriguez rimontato dalla rete di Raul Garcia che mette in leggero vantaggio i biancorossi in vista del ritorno.

    Carlo Ancelotti schiera il classico 4-3-3 con Casillas ancora una volta tra i pali e il tridente offensivo composto da Bale, Benzema e Cristiano Ronaldo. Panchina per James Rodriguez. 

    Simeone risponde con il 4-4-2 con Mandzukic al centro dell’attacco, il giovane Saul esterno di centrocampo con Raul Garcia a fare compagnia al centravanti croato.

    Il primo tempo non è proprio il massimo dello spettacolo, gli uomini dell’Atletico riescono a limitare, talvolta anche con le cattive maniere, la spinta dei rapidi avanti Merengues, riuscendo a ripartire qualche volta in contropiede con conclusioni che non spaventano più di tanto Casillas. I ritmi non sono certo altissimi con il Real che prova a costruire con il palleggio ma senza mai rendersi pericoloso.

    Nella ripresa fuori Cr7 e dentro Rodriguez, il Real si accende ma le emozioni continuano a latitare se si eccettuano una conclusione di Bale nel primo minuto ed una chance fallita da Kroos dopo una parata di Moya su punizione sempre del gallese. Al 81° arriva quella che sembra la svolta della gara, James Rodriguez è rapido a calciare un pallone respinto dalla difesa Colchoneros, la conclusione del colombiano è deviata da Ansaldi e s’infila alle spalle di Moya. Sembra fatta per il Real ma l’Atletico non ci sta e si butta in avanti creando potenziali occasioni e conquistandosi un corner, al 87°, dal quale Raul Garcia solo nell’area piccola, sfrutta un buco difensivo e l’incertezza di Casillas per siglare il definitivo 1-1.

     

    REAL MADRID – ATLETICO MADRID 1-1 (0-0) (81° Rodriguez (R), 87° Raul Garcia (A))

    REAL MADRID (4-3-3): Casillas; Carvajal, Sergio Ramos, Pepe, Marcelo; Xabi Alonso, Kroos, Modric (78° Di Maria); Bale, Benzema, Cristiano Ronaldo (46° Rodriguez).

    Allenatore: Ancelotti.

    ATLETICO MADRID (4-4-2): Moyá; Godín, Miranda, Juanfran, Siqueira (64° Ansaldi); Saúl (56° Griezmann), Suárez, Gabi, Koke; Raúl García, Mandzukic (78° Jimenez).

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Estrada Fernandez.

    Ammoniti: Koke (A), Siqueira (A), Suárez (A), Mandžukić (A), Raúl García (A), Xabi Alonso (R), Sergio Ramos (R).

     

  • Ci pensa Cristiano Ronaldo, la Supercoppa Europea va al Real Madrid

    Ci pensa Cristiano Ronaldo, la Supercoppa Europea va al Real Madrid

    Nella serata dei debutti di Toni Kroos e del talento colombiano James Rodriguez, a decidere la vittoria della Supercoppa Europea ci pensa sempre il solito Cristiano Ronaldo.

    Casillas solleva la Supercoppa
    Casillas solleva la Supercoppa

    Con un gol per tempo, Cr7 ha regolato il Siviglia. Le Merengues hanno palesato una buona condizione con Bale e lo stesso Cristiano Ronaldo che hanno scattato sino al 90° minuto.

    Il Siviglia invece ci ha messo l’anima, la voglia ma ha palesato parecchi limiti in avanti, Bacca è apparso davvero fuori condizione, e sulle fasce laterali dove Navarro, sostituto di Moreno molto vicino a trasferirsi al Liverpool, ha davvero sofferto molto senza riuscire praticamente mai a limitare le sfuriate Blancos.

    Veniamo al racconto della gara, per quanto riguarda le formazioni Ancelotti schiera un 4-3-3 decisamente offensivo, che si può trasformare in qualsiasi momento in un 4-2-3-1, con Casillas tra i pali, Carvajal, Pepe, Ramos e Coentrao in difesa, Modric e Kroos a centrocampo con davanti i magnifici quattro: James Rodriguez, Bale, Cristiano Ronaldo e Benzema.

    Unai Emery schiera i suoi con un 4-2-3-1 confidando in Bacca in attacco, supportato da Vidal, solo panchina per Reyes, dal giovane proveniente dal Barcellona Denis Suarez e Vitolo. A centrocampo si schierano Krychowiak e Carriço mentre la difesa è composta da Coke, Fazio, Pareja e Navarro, tra i pali il nazionale portoghese Beto.

    Il pallino del gioco lo tiene il Real ma all’inizio il Siviglia tiene botta ripartendo, poi gli uomini di Emery arretrano troppo ed il Madrid cresce: 14° occasione per Ronaldo su calcio di punizione, la sua conclusione leggermente deviata dalla barriera esce di poco sopra a traversa, passano 4 minuti e ripartenza veloce del Real con James Rodriguez che mette bene sul secondo palo per Bale che colpisce ma Beto è attento e respinge. Al 26° occasione enorme per Ronaldo che innescato da Benzema si presenta davanti a Beto, ma il portiere del Siviglia ipnotizza il suo connazionale e salva i suoi. E’ solo il preludio del gol che arriva al 30°, Cristiano Ronaldo inizia l’azione e si lancia in profondità, Bale vede l’inserimento di Cr7 e lo premia con un cross talmente preciso che Ronaldo deve solo toccarlo per battere Beto. Al 34° unica azione insidiosa del Siviglia, disimpegno errato di James Rodriguez ma Carriço non sfrutta l’occasione e si fa respingere la conclusione da Casillas. Si va al riposo sul 1-0 per i blancos.

    Nella ripresa, che parte senza cambi, il Real trova quasi subito il raddoppio con Cristiano Ronaldo che al 49° lascia partire un sinistro in diagonale che supera un Beto non certo perfetto. Il Siviglia gioca con l’orgoglio ma è sono i Blancos ad avere la palla del 3-0 con la conclusione di Rodriguez respinta da Beto. Il match scorre via tranquillo senza altri grandi sussulti ed alla fine è trionfo Real.

    Da questa gara si può pensare che il Real Madrid sarà ancora la squadra da battere in Europa, calcolando anche che stasera Ancelotti si è permesso il lusso di tenere in panchina Navas e Di Maria, con Isco e Marcelo che sono entrati nella ripresa.

    REAL MADRID – SIVIGLIA 2-0 (1-0) (30°, 49° Ronaldo)

    REAL MADRID (4-3-3): Casillas; Carvajal, Pepe, Ramos, Coentrão (84° Marcelo); Modrić (86° Illarramendi), Kroos, James Rodríguez (72° Isco); Bale, Ronaldo, Benzema.

    Allenatore: Ancelotti.

    SIVIGLIA (4-2-3-1): Beto; Navarro, Fazio, Pareja, Coke (84° Figueiras); Krychowiak, Carriço; Suárez (78° Reyes), Vitolo, Vidal (66° Iago Aspas); Bacca.

    Allenatore: Emery.

    Arbitro: Clattenburg.

    Ammoniti: Vitolo (S), Carvajal (R), Kroos (R), Navarro (S)

  • Supercoppa Europea: Real Madrid-Siviglia il derby spagnolo che vale la coppa

    Supercoppa Europea: Real Madrid-Siviglia il derby spagnolo che vale la coppa

    La stagione di calcio europea assegnerà questa sera il primo titolo, nel “Millenium Stadium” di Cardiff, il Real Madrid di Carlo Ancelotti sfiderà in un derby tutto spagnolo il Siviglia di Unai Emery per decidere chi alzerà al cielo gallese la Supercoppa Europea.

    Real Madrid & Siviglia
    Real Madrid & Siviglia

    Quello di questa sera il 4° derby di Supercoppa Europea dopo quelli italiani, disputati in gare di andata e ritorno, tra Milan e Sampdoria con il successo dei rossoneri nel 1990 e Milan-Parma disputata nel gennaio-febbraio 1994 con il successo dei gialloblù emiliani. Il 3° derby che è valso la Supercoppa si è giocato in gara unica, il 25 agosto 2006 ed ha visto in campo una delle protagoniste di questa sera ovvero il Siviglia che in quell’occasione sconfisse nettamente per 3-0 il Barcellona.

    Sia Real Madrid che Siviglia hanno conquistato una volta questo trofeo ed hanno perso una finale, la gara del Millenium Stadium spezzerà quest’equilibrio.

    I blancos che a maggio hanno conquistato la “decimaChampions League partono senza dubbio con il ruolo di favoriti e l’allenatore italiano sembra intenzionato a schierare tutte le sue stelle compresi i nuovi acquisti: il colombiano James Rodriguez ed il centrocampista, campione del mondo con la Germania, Toni Kroos. Oltre ai due citati a centrocampo, dove mancherà lo squalificato Xabi Alonso, agiranno Bale ed il croato Modric. La porta sarà difesa da Iker Casillas che davanti a se avrà una difesa a 4 composta da Carvajal, Pepe, Sergio Ramos e Coentrao.

    Il Siviglia vincitore della scorsa Europa League, che cercherà di arginare la potenza delle Merengues, perso Rakitic andato a vestire la maglia del Barcellona, confiderà nel talento dell’attaccante colombiano Bacca che in un 4-2-3-1 sarà supportato alle spalle dal trio Reyes-Denis Suarez-VitoloKrychowiak e Carriço formeranno il duo in mediana, mentre in difesa davanti al portiere Beto si schiereranno Coke e Moreno sugli esterni con Fazio e Nico Pareja coppia centrale.

    SUPERCOPPA EUROPEA REAL MADRID-SIVIGLIA, le probabili formazioni.

    REAL MADRID (4-4-2): Casillas; Carvajal, Pepe, Sergio Ramos, Coentrao; Bale, Kroos, Modric, James Rodriguez; Cristiano Ronaldo, Benzema.

    Allenatore: Ancelotti.

    SIVIGLIA (4-2-3-1): Beto; Coke, Fazio, Nico Pareja, Alberto Moreno; Krychowiak, Carriço; Reyes, Denis Suarez, Vitolo; Bacca.

    Allenatore: Emery.

    Arbitro: Clattenburg.

  • Ufficiale: James Rodriguez è un calciatore del Real Madrid

    Ufficiale: James Rodriguez è un calciatore del Real Madrid

    Nel primo pomeriggio è arrivata l’ufficialità che si attendeva da qualche giorno, il capocannoniere dei mondiali di Brasile 2014, il talento colombiano James Rodriguez è un calciatore del Real Madrid.

    Carlo Ancelotti potrà contare su un ulteriore campione che va ad inserirsi nella rosa delle Merengues già abbondantemente piena di talento.

    James Rodriguez
    James Rodriguez

    James Rodriguez è stato protagonista di un mondiale eccezionale con la sua Colombia: vincitore della Scarpa d’Oro del Mondiale con 6 reti realizzate (tutte di pregevole fattura) e premiato dagli utenti del sito della FIFA con il premio del gol più bello di Brasile 2014 (la rete dell’uno a zero contro l’Uruguay negli ottavi di finale). Il colombiano arriva dal Monaco senza alcuna contropartita partita tecnica e con un esborso cash da parte dei Blancos di 80 milioni di euro, una bella plusvalenza per la squadra del Principato che lo aveva acquistato dal Porto nel 2013 per 40 milioni di euro. Rodriguez ha messo la firma su un contratto di 6 anni con un ingaggio da 7 milioni di euro.

    El sueño ya es REAL. Feliz de hacer parte del mejor club del mundo. #HalaMadrid @realmadrid

    Questo il messaggio pubblicato da Rodriguez sul proprio profilo Twitter per manifestare la propria gioia per il trasferimento al Real Madrid. Il giovane campione colombiano ha già svolto le visite mediche e sarà presentato questa sera al Santiago Bernabeu indossando la maglia Merengues numero 10.

    James Rodriguez è il secondo grande colpo estivo del Real Madrid, qualche giorno fa era arrivata l’ufficialità dell’acquisto dal Bayern Monaco del fresco campione del mondo Toni Kroos. 

    Questo ennesimo acquisto dalle cifre faraoniche (il terzo più costoso nella storia del Real Madrid dopo quelli di Gareth Bale dal Tottenham e Cristiano Ronaldo dal Manchester United) ha fatto storcere il naso a molti per quanto riguarda la questione del tanto pubblicizzato Fair Play Finanziario.

    Effettivamente le spese sono molte come fanno notare i detrattori dei madrileni, ma in difesa del Real arriva il fatto che i Blancos hanno parecchi introiti e che con la cessione di Morata alla Juventus hanno già incassato 18 milioni e che paiono ormai prossimi gli addii di Khedira, destinato alla Premier League e molto probabilmente con la maglia dell’Arsenal, e di Di Maria che è corteggiato da tempo dal Paris Saint Germain.

     

     

     

  • Brasile 2014: Thiago Silva-David Luiz, Brasile avanti

    Brasile 2014: Thiago Silva-David Luiz, Brasile avanti

    Nel quarto di finale dei Mondiali 2014 sono i difensori centrali del Brasile Thiago Silva e David Luiz a regalare la semifinale al Brasile di Luis Felipe Scolari con un gol per tempo. Inutile il rigore di James Rodriguez nel finale, la Colombia viene sconfitta per 2-1. Thiago Silva ammonito, salterà la semifinale contro la Germania.

    Questo è, senza ombra di dubbio, il Brasile dei difensori. Nel momento storico più povero, forse, di sempre per la nazione che fu dei grandi numeri 10; i simboli della squadra di Scolari sono stati fino a questo punto il portiere e i due difensori centrali: si è perchè grazie a loro che il Brasile vola in semifinale. La selecao si conferma infatti una squadra il cui destino dipende da due fattori: le giocate di Neymar e la durata dei folli ritmi che riesce a imporre. Quando i numeri del giocatore del Barcellona vengono a mancare e, allo stesso tempo, cala l’intensità della manovra tutti i limiti del Brasile vengono a galla., trasformando la squadra brasiliana in una squadra vulnerabile. La superiorità nell’ultima parte di gara non è però bastata alla Colombia di Pekerman per trascinare la partita ai supplementari.

    Ad andare ancora avanti è il Brasile dell’intensità, del gioco poco brillante e della sofferenza. Ora, però, troverà l’ostacolo chiamato Germania, un ostacolo molto grande.

    Al 7′ vantaggio del Brasile: calcio d’angolo che taglia tutta l’area e arriva sul secondo palo, Thiago Silva di ginocchio  realizza la rete del vantaggio. Al 11′ palla gol per la Colombia: sinistro molto bello di Cuadrado ma il pallone lambisce il palo. Al 20′ occasione Brasile: Hulk conclude con un sinistro potente ma centrale, attento Ospina. Al 22′ Cuadrado spreca un contropiede di James Rodriguez, il centrocampista della Fiorentina però sbaglia il passaggio e Silva salva la difesa. Al 28′ ancora Hulk: bravo Ospina con la mano in allungo.

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    Al 68′ raddoppio del Brasile: spettacolare punizione di David Luiz che la mette nel sette: è 2-0. Al 77′ calcio di rigore per la Colombia: Bacca anticipa l’uscita di Julio Cesar. Realizzazione dagli undici metri per James Rodriguez.

    BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Fernandinho, Paulinho (86′ Hernanes); Hulk (83′ Ramires), Oscar, Neymar ( 88′ Henurique); Fred.

    COLOMBIA (4-2-3-1): Ospina; Zuniga, Zapata, Yepes, Armero; Guarin, Sanchez; Cuadrado (81′ Quintero), James Rodriguez, Ibarbo (46′ Ramos); Gutierrez (70′ Bocca).

    AMMONITI: 65′ Thiago Silva; Julio Cesar; 68′ James Rodriguez

  • Brasile-Colombia 1-1, oltre Neymar e Falcao c’è di più

    Brasile-Colombia 1-1, oltre Neymar e Falcao c’è di più

    Termina in parità l’amichevole tra Brasile-Colombia, disputatasi nella giornata di ieri in New Jersey. Il risultato finale è di 1-1. Colombiani che chiudono il primo tempo avanti di un gol grazie alla rete di Cuadrado al 44 minuto. Per il calciatore della Fiorentina prosegue il momento magico di questo inizio di stagione, che lo vede protagonista tra i viola e adesso anche in Nazionale. I verdeoro, che giocavano la partita numero mille della propria storia, pareggiano nel corso della ripresa grazie ad un’altra magia di Neymar, uno dei giocatori più in palla dell’intero match. L’incontro ha visto la Nazionale di Menezes attaccare dal primo fino all’ultimo minuto, e soltanto la sfortuna (traversa di Kakà nel primo tempo) e la scelleratezza (rigore sbagliato da Neymar), hanno impedito ai carioca di chiudere con un successo.

    E FALCAO?– Partita piuttosto enigmatica, per usare un eufemismo, dell’attaccante colchoneros. Non si accende quasi mai, a parte quando nel finale del secondo tempo sfiora il gol beffa che avrebbe consentito ai suoi compagni di battere il Brasile. Il 26 enne di Santa Marta ha abituato fin troppo bene i propri tifosi quest’anno, avendo messo a segno 10 gol in otto presenze nella Liga spagnola (terzo miglior marcatore dietro Messi, a quota 15, e Ronaldo). Anche in Nazionale Falcao rappresenta la pietra di diamante, quel bomber, capace di far la differenza. Nella sua ultima presenza con la maglia cafetera, Radamel ha siglato una doppietta con la quale la Colombia ha sconfitto il Paraguay 2-0 (13 ottobre), confermandosi in seconda posizione nel girone qualificazione di Brasile 2014, dietro soltanto all’Argentina.

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    James Rodriguez, stella del Porto e numero 10 della Nazionale colombiana | ©DON EMMERT/AFP/Getty Images

    IL POTENZIALE – Non c’è solo Falcao in Colombia, terra quantomai ricca di talenti e potenziali stelle del prossimo futuro. Restando nel reparto offensivo troviamo infatti due autentici assi del Porto come la punta centrale Jackson Martinez (26) e il fortissimo esterno sinistro James Rodriguez (21), che con la sua classe non sta facendo per nulla rimpiangere il brasiliano Hulk. A centrocampo brilla la stella di Juan Fernando Quintero (19), ultima scoperta del Pescara di Sebastiani, già in orbita Juventus per la prossima stagione. Sulle fasce la squadra di Pekerman (ex Argentina ndr) può contare poi sulla corsa e tecnica di Armero e Cuadrado, due che in Italia fanno spesso il bello e il cattivo tempo per le squadre in cui giocano (Udinese, Fiorentina). Senza dimenticare poi anche gli altri “italiani” come Yepes, Zapata, Zuniga e Pabon.

    IN RIPRESA – Nel New Jersey si è infine rivisto un propositivo Kakà. Il trequartista del Real Madrid ha sfiorato il gol alla mezzora del primo tempo, inventando assist preziosi per i propri compagni di squadra e convincendo più di una persona nell’accettare la sua totale guarigione. Il Kakà ammirato nelle ultime amichevoli con la maglia verdeoro è sicuramente un Kakà degno di rappresentare la Nazionale brasiliana ai prossimi Mondiali di casa del 2014. Di ieri poi le dichiarazioni dello stesso Kakà, che si è detto disponibile di giocare un giorno negli Stati Uniti. Messaggio al Real (e indirettamente al Milan) oppure semplici parole di cortesia per il pubblico americano?

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  • James Rodriguez, Inter in pressing sul baby del Porto

    James Rodriguez, Inter in pressing sul baby del Porto

    Il Porto dei miracoli di Villas Boas ha fatto conoscere alla grande platea tantissimi giocatori importanti, da Hulk a Falcao, da Fernando a Rolando, tutti giocatori interessanti e appetiti dalle big di tutta Europa. Ma chi si è avvicinato a chieder informazioni ha scoperto che il club lusitano è una vetrina cara e pretenziosa, senza nessuna necessità di vendere e far cassa e con l’ambizione di voler ritornare sul tetto d’Europa seguendo con Villas Boas le imprese che furono di Mourinho.

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    In questi giorni al Torneo di Tolone, però alcuni emissari nerazzurri hanno visto all’opera il giovane attaccante colombiano James Rodriguez Rubio, di proprietà del club lusitano acquistato dal Banfield per cinque milioni e adesso con una clausola rescissoria di 50 milioni di euro. La politica nerazzurra iniziata lo scorso anno con gli acquisti di Coutinho e Ranocchia e proseguita con quella dei promettenti Bardi ed Alborno è lo specchio evidente di un nuovo modo di far mercato puntando sulla costruzione dell’avvenire attraverso la valorizzazione dei giovani. Rodriguez fu protagonista nella finale del Taça de Portugal segnando una tripletta nel 6-2. Dal Portogallo dicono che l’Inter sia pronto a sferrare l’attacco proprio su consiglio di Villas Boas che per molti sarà il prossimo tecnico dei nerazzurri.