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  • Roma-Cagliari 2-4, Zeman senza difesa e alibi

    Roma-Cagliari 2-4, Zeman senza difesa e alibi

    Risultato clamoroso all’Olimpico in questo anticipo della 23^ giornata della Serie A. Il Cagliari del duo Pulga-Lopez strapazza la Roma e rifila quattro reti ai giallorossi che sono ormai in caduta libera. Zeman, dopo aver rischiato pesantemente in settimana, ora potrebbe finire sulla graticola e pagare per i pessimi risultati dei capitolini. Eppure il Cagliari non è mai stata una formazione che in trasferta ha offerto molti gol: questa sera invece i sardi hanno addirittura passeggiato sul cadavere della Roma senza pietà. I tifosi giallorossi hanno ormai perso la pazienza e alle bordate di fischi si aggiungono i numerosi striscioni contro Zeman. “Via il boemo” spunta a un certo punto nella curva giallorossa, segno di una evidentemente rabbia del pubblico di fede romanista. Dalla possibile anti-Juve di inizio anno, alla squadra che ha un attacco fantastico, la Roma diventa un flop pazzesco, una delle squadre più deludenti del campionato in corso. E tutto in poco tempo. Colpa di Zeman e delle sue scelte o dei giocatori? Il dibattito è aperto anche se rispondere non sarà facilissimo.

    Francesco Totti incredulo dopo la pesante disfatta contro il Cagliari | ©Filippo Monteforte/AFP/Getty Images
    Francesco Totti incredulo dopo la pesante disfatta contro il Cagliari | ©Filippo Monteforte/AFP/Getty Images

    SENZA DIFESA – D’accordo che Zeman schiera sempre una formazione votata all’attacco ma ieri sera il boemo ha esagerato. Difesa della Roma inesistente o, se vogliamo, imbarazzante in tutto e per tutto, portiere compreso. Da ogni angolazione la si guardi, la retroguardia giallorossa si è dimostrata un colabrodo nel vero senso della parola. I patemi per la Roma iniziano presto tanto che già al 2′ Sau, ben involato da un lancio filtrante proveniente dalle retrovie, può raggiungere il fondo e proporre al centro un pallone delizioso. Tutti immobili a guardare il tocco facile facile di Nainggolan che porta i sardi già in avanti. La Roma ha una reazione anche se non mette in mostra il gioco frizzante di Zeman: sono evidenti numerosi problemi sia in difesa che in attacco. Se anche gli attaccanti tradiscono Zeman siamo davvero alla frutta. Il pareggio giallorosso arriva con Totti direttamente da calcio di punizione poco dopo la mezz’ora, al limite dell’area. Punizione generosa fischiata dall’arbitro Romeo, barriera che si sposta e il tiro del capitano giallorosso che batte Agazzi per il pari. Il secondo tempo potrebbe offrire un film diverso ma dopo pochi minuti ecco il pasticcio della Roma. Da un cross innocuo di Avelar, Goicoechea esce in presa sicura ma il portiere inaspettatamente perde il pallone che finisce in rete. Autogol clamoroso dell’estremo difensore che gioca titolare al posto di un certo Stekelnburg.

    DISCESA – A questo punto per il Cagliari è una passeggiata. Roma sotto shock e spazi che diventano praterie. I sardi in contropiede triplicano con Sau che indisturbato trafigge Goicoechea di testa su perfetto assist di Ibarbo. A venti minuti dalla fine Pisano porta i suoi sul 4-1 ribattendo a rete un tiro di Sau terminato sul palo. Per il Cagliari è festa grande. Non serve a niente il gol finale di Marquinho che riduce lo svantaggio ma non cancella una grande umiliazione per la Roma di Zeman. Proprio il boemo rischia di venire esonerato. Intanto l’ambiente ha perso la pazienza e ha iniziato a contestare: durante la partita si sono sentiti bordate di fischi all’indirizzo della squadra.

    Pagelle Roma-Cagliari

    Sau 7 Devastante per come mette in crisi la difesa della Roma. Lui e Ibarbo sembrano Messi e Cristiano Ronaldo e ad ogni affondo sono guai per la retroguardia giallorossa.

    Goicoechea 4 Papera colossale da “Mai dire gol”. Come si può fare un’autorete del genere? Segno evidente di un caos nella testa del giocatore.

    Totti 6 Il capitano giallorosso si salva solo per il rotto della cuffia. Nemmeno lui ha fatto una bella partita ma almeno ha segnato e c’ha messo grinta.

    Nainggolan 6,5 Segna e in regia va che è una meraviglia. Piccola pecca: a volte è troppo irruento. Rischia il rosso nel finale.

    Tabellino Roma-Cagliari:

    Roma (4-3-3): Goicoechea 4; Piris 4.5, Burdisso 5, Marquinhos 5, Dodò 5.5; Bradley, Florenzi 5 (60′ De Rossi 6), Tachtsidis 4.5 (60′ Marquinho 6) ; Osvaldo 4.5, Totti 6, Lamela 5. A disp: Lobont, Taddei, Stekelenburg, Castan, Torosidis, Romagnoli. All. Zeman.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 6; Pisano 6.5, Astori 6.5, Rossettini 6.5 (77′ Perico 6), Avelar 6.5; Conti 6.5 (81′ Casarini s.v), Ekdal 6.5, Nainggolan 6.5; Thiago Ribeiro 6.5 (88′ Cossu s.v), Sau 7, Ibarbo 7. A disp: Avramov, Pinilla, Dessena, Del Fabbro. All. Pulga-Lopez.

    Reti: 3′ Nainggolan, 35′ Totti, 46′ Goicoechea (aut.), 52′ Sau, 71 Pisano, 94 Marquinho.

    Note: Ammoniti: Piris, Tachtisidis, Lamela (Rom), Avelar, Nainggolan

    Roma-Cagliari 2-4, il video

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  • Roma-Cagliari: Zeman schiera Torosidis titolare

    Roma-Cagliari: Zeman schiera Torosidis titolare

    Roma-Cagliari si ostina ad essere una sfida particolare. Dopo le tribolate vicende riguardanti la partita d’andata, che costrinsero i sardi a perdere a tavolino per 3-0, anche per questa volta c’era il rischio di complicazioni. Fortunatamente alla fine si è trovato un accordo ragionevole e Roma-Cagliari si giocherà senza problemi: l’unica cosa è che la partita è stata anticipata a questa sera. Di venerdì, giorno anomalo per la Serie A. Il motivo di questa misura è presto detto: domenica l’Olimpico non potrà essere utilizzato a causa della sfida fra Italia e Francia match valevole per il torneo del Sei Nazioni di rugby.

    La sfida tra giallorossi e rossoblu metterà in palio punti importanti per entrambe le squadre. Da una parte troviamo una Roma alla ricerca della sua identità travolta dagli ultimi problemi interni relativi al caso Zeman. Dall’altra parte troviamo un Cagliari che vuole portare a casa punti pesantissimi nell’ottica salvezza. La partita si gioca sulle ceneri di precedenti polemiche avvenute proprio per la data di gioco della sfida con il presidente del Cagliari Cellino che addirittura scrisse e consegnò alla Lega Calcio una lettera di lamentela per spostare la partita. A causa della sfida di Tim Cup fra Roma e Inter, i giallorossi avrebbero dovuto vedersela col Cagliari in un periodo frapposto a due impegni troppo ravvicinati per il Cagliari. Forse più per ripicca che altro, Cellino ha voluto farsi sentire e, a differenza della partita d’andata dove la dirigenza del Cagliari si mosse malissimo, questa volta i sardi sono stati accontentati. Si gioca questa sera alle ore 20:45 allo stadio Olimpico di Roma.

    Torosidis titolare contro il Cagliari | ©FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images
    Torosidis titolare contro il Cagliari | ©FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images

    ROMA – La Roma proviene da una scia di partite non proprio esaltanti. Se allo stato di forma dei giallorossi si aggiungono anche le polemiche interne, il morale della squadra rischia di essere davvero sotto i tacchi per i capitolini. La zona Europa si è allontanata anche se il tempo di riprendersi il posto c’è. La Roma dovrà solo fare in fretta perchè davanti ha un Milan che va a mille oltre che alle altre solite squadre intoccabili. Zeman, dopo i dissidi avuti con la società, ha chiarito la sua posizione e sembra che tutto si sia risolto per il meglio: solo un’incomprensione per il boemo che ha la fiducia di tutto l’ambiente. Contro il Cagliari l’unico indisponibile sarà Pjanic squalificato. L’undici giallorosso dovrebbe essere formato dall’ormai confermato Goicoechea in porta, da Piris, Castan, Marquinhos e Torosidis in difesa. A centrocampo spazio a Bradley, Florenzi e Tachtsidis. Davanti il trio formato da Totti, Osvaldo e Lamela.

    CAGLIARI – Il Cagliari è reduce da un pareggio in rimonta interno contro il Palermo. La situazione in classifica non è drammatica ma in Serie A non c’è mai da stare tranquilli. Il duo Pulga-Lopez ha fino a questo momento fatto bene al Cagliari, ritornato a macinare punti dopo un inizio incerto. Dunque vediamo come si schiereranno i sardi. Il modulo dovrebbe essere il 4-3-1-2 per cercare di far male alla Roma che ha una difesa ballerina. Davanti spazio a Pinilla e Sau con Nainngolan a suggerire.

    Probabili formazioni Roma-Cagliari

    Roma (4-3-3): Goicoechea; Piris, Castan, Marquinhos, Torosidis; Bradley, Florenzi, Tachtsidis; Totti, Osvaldo, Lamela. A disp. Lobont, Stekelenburg, Dodò, Marquinho, De Rossi, Taddei, Romagnoli, Lucca, Burdisso. All. Zeman.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Astori, Rossettini, Avelar; Conti, Ekdal, Dessena; Nainggolan; Sau, Pinilla.
    A disp: Avramov, Cossu, Eriksson, Thiago Ribeiro, Ibarbo, Perico, Casarini, Del Fabro. All. Pulga-Lopez.

  • Cagliari sotto shock. Il club sardo in crisi economica

    Cagliari sotto shock. Il club sardo in crisi economica

    Un fulmine a ciel sereno scuote l’ambiente rossoblu. La conferenza stampa annunciata il giorno di Santo Stefano per la mattina seguente ha destato non poche preoccupazioni intorno al tifoso sardo e le aspettative sono state anche peggiori di quanto si potesse pensare. Il direttore generale Francesco Marroccu ha annunciato dei clamorosi problemi finanziari per il Cagliari. Boom! Il dg preme a sottolineare che la società non è al momento indebitata con alcuna banca e che i guai economici nascono dal crollo drastico al fondo di risparmio maturato da Cellino nel corso dei suoi vent’anni di presidenza. Investimenti sbagliati, questione stadio, soldi sulla sponsorizzazione dalla Regione che tardano ad arrivare e il pignoramento dei diritti televisivi da parte del Comune di Cagliari, hanno portato a questa situazione di importante crisi economica.

    Come se non bastasse, il cammino in campionato della squadra sarda non è dei migliori, ad un punto dalla zona retrocessione e una stagione vissuta tra alti e bassi con l’aggiunta dell’avvicendamento sulla panchina tra Ficcadenti e il duo Pulga-Lopez.

    La crisi economica non risparmia il Cagliari © Claudio Villa/Getty Images
    La crisi economica non risparmia il Cagliari © Claudio Villa/Getty Images

    IngaggiMarroccu parla chiaro, segni di una società trasparente su tutti i fronti. Dichiara che i giocatori non percepiscono lo stipendio da due mesi e che da veri professionisti avrebbero accettato anche una piccola riduzione dei propri ingaggi per venire incontro ad una dirigenza sempre presente, sottolineando l’alto valore morale dei ragazzi presenti in rosa. Ma a questo punto, non viene esclusa la cessione di un big tra Astori, Nainggolan e Pinilla che permetterebbe di sistemare i conti almeno fino al termine del campionato, quando si rischia di ritrovarsi in un vero e proprio rinnovamento della rosa.

    I problemi – Il guaio più importante è arrivato dallo stadio. Cellino ha investito 18 milioni. Poco più della metà (circa 10 milioni) li ha spesi nell’acquisto dei terreni ad Elmas (comune a pochi passi da Cagliari) dove sarebbe dovuto sorgere il Karalis Arena, impianto definitivo per la società rossoblu ma bloccato a causa delle denunce arrivate dalla Sogaer, ente che gestisce l’aeroporto cagliaritano, che lamentava la vicinanza tra la pista d’atterraggio e il punto dove sarebbe dovuto sorgere lo stadio. Soldi buttati. Infine altri 8 milioni di euro sono stati spesi per la costruzione dell’attuale impianto di Quartu Sant’Elena, ma che ad oggi non ha portato un profitto nelle casse del Cagliari, vista anche la recente “trasferta casalinga” a Parma nella sfida contro la Juventus che avrebbe potuto portare al record di paganti (era già stato annunciato il tutto esaurito) ed invece ha comportato una perdita di 300 mila euro.

    Per non parlare poi delle mancate entrate dalla Regione Sardegna negli ultimi due anni. La scritta che campeggia nelle maglie rossoblu al momento non ha portato alcun soldo nelle casse del club rossoblu. Ed infine, la non meno importante polemica con il Comune di Cagliari con tanto di pignoramento dei diritti tv a causa di canoni d’affitto non pagati dal 1980 ad oggi. Soldi che sarebbero serviti al patron sardo per pagare gli stipendi ai giocatori.

    E adesso? – Il mercato invernale potrebbe portare a grosse sorprese. Come detto poco sopra, il sacrificio di un big sarebbe d’aiuto per il pagamento degli ingaggi fino al termine della stagione, ma questo comporterebbe un ridimensionamento tecnico della rosa a disposizione di Pulga e Lopez. La retrocessione in Serie B sarebbe molto pesante per le casse del Cagliari, che vedrebbe ridursi drasticamente le entrate e si troverebbe costretta a svendere gran parte della rosa.

    Una situazione mai vissuta in casa Cagliari. I tifosi rossoblu chiedono l’ennesimo miracolo al presidente Cellino.

  • Juve rabbiosa, tre punti e record con il Cagliari. Matri rapace

    Juve rabbiosa, tre punti e record con il Cagliari. Matri rapace

    Rabbia, orgoglio e determinazione. C’è voluta una Juve con queste caratteristiche, almeno nei secondi 45’, per piegare le resistenze del Cagliari ed incassare tre punti al Tardini di Parma che permettono di chiudere l’anno solare in grande spolvero. Una vittoria in rimonta per 3-1 maturata in pieno recupero al termine di un match scoppiettante e ricco di polemiche per qualche decisione arbitrale poco chiara. Alla fine però la spunta una Juve che nel complesso ha decisamente meritato, specie dopo l’ingresso in campo di Alessandro Matri che ancora una volta appena vede la sua ex squadra sembra un toro dinanzi ad una bandiera rossa.

    Per lui una doppietta che ribalta il gol messo a segno su rigore nel primo tempo da Pinilla e che cancella, almeno in parte, le polemiche relative a due rigori negati ai bianconeri e l’amarezza per quello fallito da Vidal. Oltre alle innumerevoli parate di Agazzi. In chiusura di gara Vucinic fa 3-1 ma ormai la Juve il record l’aveva già battuto. Quale? Quello dei 94 punti in un anno solare, uno in più della Juve 2005 di Capello. Un’altra soddisfazione per Conte, il quale comunque non ha sorpreso per ciò che riguarda la formazione iniziale: fuori lo stakanovista Vucinic, dentro Quagliarella, mentre in difesa Caceres prende il posto di Chiellini. Lopez e Pulga invece rinunciano a Cossu preferendogli il brasiliano Thiago Ribeiro.

    Il primo tempo non è poi cosi spettacolare: il Cagliari gioca senza timore e si difende bene da una Juve che prova qualche affondo specie sulle corsie laterali ma l’unica palla gol, targata Quagliarella, viene sprecata malamente. Ci sarebbe anche un rigore per la Juve causa uno strattonamento di Astori, già ammonito, su Quagliarella, ma Damato lascia correre. Dall’altra parte i sardi pescano il jolly per un rigore, stavolta concesso dall’arbitro, forse generosamente, a Sau per un fallo di Vidal. Episodio che non è andato giù ai bianconeri specie dopo che dal dischetto Pinilla ha dimostrato precisione chirurgica.

    Alessandro Matri © Claudio Villa/Getty Images
    Alessandro Matri esulta © Claudio Villa/Getty Images

    Nella ripresa però è un’altra Juve. Il Cagliari, complice anche la collezione di gialli nel primo tempo con praticamente tutta la difesa a rischio espulsione, arretra pericolosamente e comincia a lasciare varchi pericolosi. Conte si gioca due carte: Matri per Quagliarella e Padoin per Caceres. E’ di Sau l’unica offensiva sarda dei secondi 45’: Buffon para e da lì in poi si riposa. La Juve non molla un centimetro e al 19’ manca di un soffio il gol: sugli sviluppi di un corner Bonucci centra la traversa, Matri gira verso la porta ma Agazzi respinge proprio su Asamoah che spinto alle spalle da Nainggolan non riesce di testa a deviare in rete. Rigore solare ma non per gli arbitri e proteste piemontesi inevitabili.

    Di lì a poco il Cagliari resta in dieci: Astori, già ammonito, stende da dietro Giovinco e si becca il rosso. Lopez corre ai ripari con Del Fabro ma è proprio il giovane difensore a fare fallo in area su Giovinco e dare ai bianconeri la più facile delle occasioni per pareggiare. Ma Vidal, in serata no, spara il penalty dritto dritto in curva. Bianconeri che hanno una relazione molto difficile con i rigori in questa stagione. Anche Padoin spreca da dentro l’area. Conte intanto si gioca la carta Vucinic che subentra a Lichtsteiner. E il montenegrino comincia a calciare con continuità verso la porta di Agazzi che però in una di queste circostanze respinge corto permettendo a Matri di pareggiare i conti. I sardi sono alle corde, Ekdal è in campo ma solo perché i cambi sono già stati esauriti.

    Asamoah, di testa, chiama Agazzi al grande intervento complice anche l’aiuto del palo. I 6’ di recupero fanno sperare tanto i bianconeri che sono fortunati quando il rinvio di Nenè colpisce la mano di Vidal permettendo a Matri da due passi di fulminare Agazzi. Vittoria bianconera ormai in tasca e appena prima del triplice fischio Giovinco con un diagonale scavalca il portiere sardo con Vucinic che sulla linea accompagna la sfera in rete. Finisce cosi 3-1 e adesso arrivano le sospirate vacanze per le due squadre. Bianconeri che già pensano al mercato che potrebbe regalare un paio di difensori e un attaccante, ma forse non Drogba. Cagliari che invece perde quota in classifica con il presidente Cellino che a fine gara è un fiume in piena per la solita storia dell’Is Arenas.

    Le pagelle di Cagliari-Juventus
    Agazzi 7,5: Un felino. Vola da una parte all’altra, para di tutto e di più. Ma deve capitolare anche lui davanti a Matri.
    Astori 5: Finchè è in campo non fa male ma dimostra tanto, troppo nervosismo e il suo rosso agevola il successo bianconero.
    Nainggolan 6,5: Grande prova in mezzo al campo, tanta qualità e quantità. Furbo nello spingere Asamoah in occasione del fallo da rigore non concesso alla Juve.
    Vidal 5: Serata non per il cileno. Causa un rigore, ne sbaglia un altro, sempre impreciso. Si rifarà.
    Asamoah 7: Nel primo tempo è l’unico a spingere. Nella ripresa va vicinissimo al gol che prima una spinta di Nainggolan poi Agazzi gli negano.
    Matri 7,5: Rapace. Si fa trovare pronto in area piccola e castiga ancora una volta la sua ex squadra. Chissà se avrà fatto ricredere la Juve riguardo ad una sua eventuale cessione a gennaio.

    Il tabellino di Cagliari-Juventus
    CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi 7,5; Pisano 6, Ariaudo 6, Astori 5, Murru 6 (8′ st Perico 5,5); Dessena 6, Nainggolan 6,5, Ekdal 6,5; Thiago Ribeiro 6; Sau 6 (22′ st Del Fabro 5), Pinilla 6 (31′ st Nené sv). In panchina: Avramov, Rossettini, Avelar, Casarini,Ceppelini, Cossu. Allenatori: Lopez-Pulga 6.
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Caceres 5,5 (17′ st Padoin 5,5), Bonucci 6,5, Barzagli 6; Lichtsteiner 5,5 (27′ st Vucinic 6,5), Vidal 5, Pirlo 6, Marchisio 6,5, Asamoah 7; Quagliarella 5 (15′ st Matri 7,5), Giovinco 6,5. In panchina: Storari, Rubinho, Marrone, Isla, De Ceglie, Pogba, Giaccherini. Allenatore: Conte 7

     

     

  • Cagliari-Juventus, le formazioni. Conte rilancia Quagliarella

    Cagliari-Juventus, le formazioni. Conte rilancia Quagliarella

    La scorsa stagione a Trieste, oggi a Parma. Continua il tour italiano della sfida Cagliari-Juventus già al centro di polemiche nelle ultime ore per via delle dichiarazione del patron isolano Cellino che ha accusato i bianconeri di non aver voluto cambiare la sede della sfida portandola all’Is Arenas, stadio quest’ultimo divenuto famoso da inizio stagione per via delle innumerevoli vicissitudini che lo hanno interessato.

    Tutte queste dichiarazioni però sembrano non aver inciso sulle due squadre concentrate a dare il massimo reincontrandosi a distanza di pochi giorni dalla sfida in Coppa Italia vinta dai piemontesi per 1-0 con gol di Giovinco. La Juventus, già campione d’inverno, vuole chiudere il 2012 alla grande e per farlo vuole battere i sardi del duo Lopez-Pulga che dal canto loro vantano una classifica tutt’altro che tranquilla ad appena due lunghezze dalla zona retrocessione. I bianconeri, che stanno attraversando un vero e proprio momento d’oro, devono però fare i conti con un’assenza per reparto.

    Fabio Quagliarella © Valerio Pennicino/Getty Images
    Fabio Quagliarella © Valerio Pennicino/Getty Images

    La più pesante, indubbiamente, è quella di Chiellini, e in attesa di intervenire sul mercato di gennaio Conte ha deciso di gettare nella mischia Caceres. Fuori anche Pepe e Bendtner, anch’essi in infermeria. Per il resto gli unici dubbi sono legati all’attacco: Vucinic, Quagliarella e Giovinco si giocano due maglie, e sono proprio i due italiani ad essere in vantaggio sul montenegrino. Dall’altro lato il duo Lopez-Pulga deve fare a meno dello squalificato Conti, assenza molto pesante in mezzo al campo che permetterà comunque ad Ekdal di trovare spazio, e degli infortunati Eriksson e Ibarbo. In attacco Pinilla e Sau.

    Le probabili formazioni di Cagliari-Juventus
    CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Astori, Ariaudo, Avelar; Dessena, Nainggolan, Ekdal; Cossu; Pinilla, Sau. In panchina: Avramov, Rossettini, Del Fabro, Murru, Perico, Casarini, Ceppelini, Thiago Ribeiro, Nenè. Allenatori: Lopez-Pulga
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Quagliarella, Giovinco. In panchina: Storari, Rubinho, De Ceglie, Marrone, Padoin, Pogba, Giaccherini, Isla,  Vucinic, Matri. Allenatore: Conte

     

     

     

  • Dimenticare Udine. Il Cagliari cerca la vittoria contro il Chievo

    Dimenticare Udine. Il Cagliari cerca la vittoria contro il Chievo

    Dopo il turno infrasettimanale vittorioso in Coppa Italia, il Cagliari ospita allo stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena, il Chievo Verona di Eugenio Corini. La gara, valevole per la sedicesima giornata di Serie A, si annuncia molto equilibrata con i padroni di casa leggermente favoriti. I sardi non vincono, in campionato, tra le mura amiche dalla sfida contro il Siena, avendo prima pareggiato con il Catania e successivamente perso contro il Napoli. I veronesi arrivano al match dopo aver conquistato l’intera posta in palio a Marassi contro il Genoa, con al tripletta di Alberto Paloschi. Sarà la sfida tra Cossu e Thereau, due trequartisti anomali ma in grado di fare la differenza nelle due squadre. Cosa ci regalerà Cagliari-Chievo Verona? I due allenatori si temono e alla vigilia hanno messo in guardia i propri ragazzi.

    QUI CAGLIARI – Ivo Pulga ritrova Cossu e Pinillama non avrà a disposizione Dessena ed Ekdal a centrocampo, entrambi squalificati dal giudice sportivo per somma di ammonizioni. Il tecnico dei sardi, confermerà il classico 4-3-1-2. In porta torna Agazzi, che ha dovuto saltare la gara esterna contro l’Udinese per influenza. La difesa sarà formata dalla coppia centrale Astori-Ariaudo con Pisano e Avelar lungo le corsie esterne. Sulla mediana il trio Conti, Nainggolan e Casarini. In attacco Sau farà coppia con il rientrante Pinilla (a segno in Coppa Italia), alle loro spalle torna Cossu.

    Andrea Cossu
    Il Cagliari potrà contare sulla fantasia di Cossu © Enrico Locci/Getty Images

    QUI CHIEVO VERONA – Meno assenze per il tecnico dei clivensi, Eugenio Corini, che proporrà un modulo speculare a quello dei padroni di casa. In attacco spazio al mix giovane-vecchio con Paloschi e Pellissier. Alle loro spalle giocherà il francese Thereau. A centrocampo spazio a Guana, Hetemaj e Luca Rigoni. In difesa classico schieramento a quattro con Sardo, Dainelli, Cesar e Dramè che avranno il compito di difendere la porta difesa da Sorrentino.

    ANALISI TATTICA – Le due squadre puntano molto sul trequartista. I rossoblu ritrovano il loro folletto sardo (Cossu), capace di svariare su tutto il fronte d’attacco creando panico alle difese avversarie. Piedi buoni, ottima corsa ed eccellente assist man. I veronesi invece puntano sul francese Thereau, nato punto e trasformato negli anni in trequartista. Caratteristiche completamente diverse rispetto al cagliaritano, infatti, il giocatore del Chievo è più propenso ad inserirsi negli spazi centralmente, favorito dall’ottimo lavoro delle due punte che cercano di aprire le maglie della difesa avversaria con movimenti verso gli esterni. Chi riesce a limitare le giocate del trequartista avversario, ha buone chance di portare a casa l’intera posta in palio.

    DOPO UDINE – La sconfitta per 4-1 subita in casa dell’Udinese non ha intaccato il morale dei giocatori sardi, che dopo aver liquidato con un secco 4-2 il Pescara in Coppa Italia appena quattro giorni fa, sono pronti a replicare contro il Chievo questo pomeriggio. La batosta del Friuli, sarà stato solo un piccolo incidente di percorso?

    DOPO GENOVA – Entusiasmo nelle file del Chievo dopo la vittoriosa trasferta di Marassi (la prima della stagione). Paloschi sembra tornato killer sotto porta, la condizione cresce e Corini vuole allontanarsi dalla zona retrocessione. A Cagliari replicheranno la vittoria del Ferraris?

    INIZIATIVA SOCIALE – La Sardegna, così come tutta l’Italia, sente tantissimo la crisi e il presidente della società sarda ha deciso di invitare allo stadio una delegazione di 200 operai dell’Alcoa, industria vicinissima alla chiusura che rischia di aggravare la situazione di tante famiglia dell’isola. L’idea è quella di dare visibilità a queste persone, affinché lo Stato possa aiutare quest’azienda.

    PROBABILI FORMAZIONI CAGLIARI-CHIEVO VERONA
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Ariaudo, Astori, Avelar; Casarini, Conti, Nainggolan; Cossu; Sau, Pinilla. Allenatore: Pulga.
    Chievo Verona (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Cesar, Dainelli, Dramè; Guana, L.Rigoni, Hetemaj; Thereau; Pellissier, Paloschi. Allenatore: Corini.

  • Coppa Italia, Catania e Cagliari ultime qualificate agli ottavi

    Coppa Italia, Catania e Cagliari ultime qualificate agli ottavi

    Si è concluso il quarto turno di Coppa Italia, ultimo scoglio della fase preliminare prima di giungere quindi agli ottavi, in programma il prossimo 12 dicembre (andata). In settimana dovevano giocarsi soltanto le ultime due partite del quarto turno, che hanno visto da una parte la sfida tra Catania e Cittadella, dall’altra invece il match Cagliari-Pescara. A qualificarsi sono state le due squadre che giocavano in casa, brave a sfruttare al meglio il fattore campo e forse motivazioni maggiori rispetto a quelle degli avversari. Per Catania e Cagliari si sono così spalancati i cancelli degli ottavi di finale, con gli etnei che affronteranno il Parma mentre i sardi dovranno vedersela con i campioni d’Italia della Juventus. L’andata come già detto si giocherà mercoledì, mentre il ritorno sette giorni più tardi.

    CHE FATICA– Il Catania ha dovuto faticare più del previsto per ottenere il pass agli ottavi di finale, superando il Cittadella soltanto ai tempi supplementari, dopo che i primi novanta minuti si erano chiusi con il punteggio di 1-1. A decidere l’incontro i due gol dei padroni di casa durante il primo tempo supplementare, con Lodi e Bergessio protagonisti. L’argentino è stato autore di una doppietta, avendo segnato in precedenza l’1-1 nel finale di gara che ha permesso ai siculi di prorogare la sfida all’extra-time, dove hanno pesato in maniera decisiva le due espulsioni comminate agli ospiti durante la ripresa.

    Cagliari Calcio v Pescara - TIM Cup
    Nella foto Thiago Ribeiro, l’attaccante del Cagliari autore ieri di una tripletta sensazionale | ©Enrico Locci/Getty Images

    IN SCIOLTEZZA – Tutto facile invece per il Cagliari, che ha avuto ragione del Pescara nel match di ieri sera disputatosi ad Is Arenas, dove la squadra allenata da Ivo Pulga e Diego Lopez ha realizzato la bellezza di quattro reti. Mattatore assoluto della gara è stato il brasiliano Thiago Ribeiro, autore di una sensazionale tripletta davanti ai tifosi di casa. Il quarto gol dei rossoblu porta la firma del cileno Pinilla. Gli ospiti invece, in formazione ampiamente rimaneggiata, hanno segnato prima con Cascione per il momentaneo 2-1, e poi nel finale con Weiss il gol che ha sancito il definitivo 4-2. Con questa vittoria il Cagliari si è regalato l’accesso agli ottavi di finale in cui affronterà la Juventus.

  • Coppa Italia, Catania e Cagliari sognano gli ottavi

    Coppa Italia, Catania e Cagliari sognano gli ottavi

    I sedicesimi di Coppa Italia conosceranno tra oggi e domani le ultime due squadre qualificate per gli ottavi di finale in programma a dicembre (l’andata si giocherà il giorno 11, una settima più tardi il ritorno). Due le partite in programma. Si inizia quest’oggi con il match Catania-Cittadella, fischio d’inizio alle ore 18.30. Domani invece allo stadio di Is Arenas scenderanno in campo Cagliari e Pescara, sempre alle ore 18.30. La vincente di Catania-Cittadella affronterà nel turno successivo il Parma di mister Donadoni, mentre dalla sfida di domani si saprà il nome della prossima avversaria della Juventus di Antonio Conte. I favori del pronostico sono tutti per i padroni di casa, senza dimenticarci però che spesse volte in passato la Coppa Italia ha riservato clamorose sorprese.

    PERICOLO VENETO– Questa sera al Cibali il Catania dovrà prestare massima attenzione al Cittadella, fin qui la sorpresa del campionato cadetto. Gli ospiti infatti sono reduci da un buon periodo di forma, con 4 vittorie nelle ultime otto partite, se si tiene conto della partita contro il Verona sospesa a dieci minuti dal termine con i padovani in vantaggio per 2-1. Rolando Maran schiera titolari Barrientos e Bellusci (squalificati in campionato) e concede un turno di riposo a Bergessio. Convocati anche i Primavera Addamo e Aveni, quest’ultimo goleador della Primavera rosso-azzurra.

    Cagliari Calcio v Atalanta BC  - Serie A
    Mauricio Pinilla vuole riprendersi il suo Cagliari dopo il lungo infortunio | ©Enrico Locci/Getty Images

    PER RIPRENDERE IL CAMMINO – Domani ad Is Arenas il Cagliari del duo Pulga-Lopez vuole riprendere a sognare dopo una leggera flessione in campionato. In attacco ci saranno sia Ibarbo che Pinilla. Il cileno ha recuperato dall’infortunio che l’ha tenuto lontano dal terreno di gioco nelle ultime settimane e con ogni probabilità scenderà in campo dal primo minuto in tandem con il colombiano. Ci sarà spazio anche per il giovane difensore Camilleri, completamente recuperato, mentre in porta ci sarà per la seconda volta consecutiva nel giro di tre giorni Avramov, titolare ad Udine complice l’influenza di Agazzi. Sulla carta saranno i sardi ad avere più motivazioni rispetto agli ospiti abruzzesi, distratti dalla partita di campionato contro  il Genoa, con il tecnico Bergodi intenzionato a far riposare i titolari in vista del match salvezza di domenica prossima.

  • Poker Udinese al Cagliari, sardi travolti al Friuli

    Poker Udinese al Cagliari, sardi travolti al Friuli

    Nel gelo dello stadio Friuli, Udinese e Cagliari nello scontro diretto di metà classifica che vedeva al calcio d’inizio entrambe le squadre veleggiare appaiate con 16 punti a testa, cercavano punti importanti per aprire al meglio il mese di dicembre ma soprattutto per arrivare alla sosta natalizia con un gruzzoletto di punti che poteva rendere tutti più felici e sereni in vista della ripresa del campionato nel nuovo anno.  Entrambe le formazioni non vincevano da un mese ed entrambe erano quasi  “costrette” alla vittoria, non a caso il tecnico del Cagliari Pulga prima della gara ha dichiarato che il match contro i bianconeri avrebbe rappresentato quasi una sorta di spartiacque sul campionato che il team sardo avrebbe dovuto percorrere al termine della partita “ Se dovessimo far risultato si potrebbe sperare in un campionato di mezza classifica, in caso contrario dovremmo stare attenti alle nostre spalle”.

     Dopo una prima mezz’ora di gioco abbastanza incoraggiante che ha lasciato senza dubbio ben sperare sia la società che gli stessi tifosi sardi, il team cagliaritano al primo vero affondo bianconero crolla, infatti al 33’ causa un errore del capitano rossoblu Conti, Pereyra ne approfitta fissando il momentaneo 1-0.

    Il Cagliari tenta la reazione con Avelar , ma gli ospiti non hanno neanche che soli sei minuti più tardi, Angella cerca, trova e firma il momentaneo 2-0, che spedisce la prima frazione di gioco agli archivi, che al tempo stesso rappresenta la terza rete in campionato del difensore bianconero.

    Nella ripresa il Cagliari  torna in campo con lo stesso 11 del primo tempo, ma dopo soli 3 minuti di gioco per il team padrone di casa arriva il 3-0 a firma di Danilo, il quale sfrutta al meglio un assista del capitano Di Natale. Cosi il tecnico rossoblu cerca di cambiare inerzia al match consentendo a Cossu di entrare sul terreno di gioco al posto di Ekdal, ma cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia, infatti al 21’ arriva il 4-0 per l’Udinese, Di Natale pur non segnando ma presente nelle azioni che hanno condotto alla 4 reti, avvia un contropiede, scarica a Fabbrini il quale a sua volta trova in Pasquale il finalizzatore dell’azione con  tanto di 4-0 a porta vuota. Al 35’ il Cagliari dimostra di esserci grazie alla rete di Dessena, che senza dubbio rende meno amara la sua personalissima gara ma non l’andamento del team in campionato.

    Pasquale e Di Natale
    Pasquale e Di Natale © Dino Panato/Getty Images

    Dunque a conti fatti l’Udinese dopo un mese di digiuno torna al successo e può cominciare a pensare seriamente alla zona che conduce nuovamente in Europa, sempre che da qui alla sosta metta altro fieno in cascina e sempre che ad anno nuovo non abbia nuovi blackout, discorso diverso per il Cagliari che dovrà cominciare a pensare alla conquista dei punti che conducono alla salvezza, punti che i rossoblu dovranno già dalla prossima gara cominciare a raggranellare in classifica.

    Udinese (3-5-1-1): Brkic; Angella, Danilo, Heurtaux; Faraoni (39′ Maicosuel), Pereyra, Allan, Badu, Pasquale; Fabbrini (33′ st Willians); Di Natale (45′ st Zielinski). A disposizione: Padelli, Pawlowski, Coda, Gabriel Silva, Armero, Renegie, Barreto. Allenatore: Francesco Guidolin

    Cagliari (4-3-1-2): Avramov; Pisano, Astori, Ariaudo, Avelar; Dessena, Ekdal (17′ st Cossu), Conti; Nainggolan (40′ st Casarini); Nenè, Sau (23′ st Thiago Ribeiro). A disposizione: Carboni, Rossettini, Murru, Ibarbo Allenatore: Ivo Pulga

    Arbitro: Tommasi

    Marcatori: 33′ Pereyra, 38′ Angella, 3′ st Danilo, 23′ st Pasquale (U), 34’st Dessena (C)

    Ammoniti: Nenè, Ekdal, Dessena, Nainggolan (C), Angella (U)

    VIDEO UDINESE-CAGLIARI 4-1

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  • L’Inter non morde, pari e veleni col Cagliari

    L’Inter non morde, pari e veleni col Cagliari

    Rimpianto per l’occasione sprecata. Ma anche tante polemiche. Al termine del match tra Inter e Cagliari, il clima è rovente. Perché i nerazzurri non hanno fatto stropicciare gli occhi al pubblico di San Siro, ma il rigore su Ranocchia al minuto 91’ c’era tutto. Astori aggancia il difensore interista di poco dentro la linea dell’area grande. Giacomelli non solo non fischia il rigore, ma non fischia neanche il fallo. Grandi proteste e Stramaccioni espulso. Insomma, gli ingredienti per il polverone della settimana ci sono tutti. Di certo il Cagliari, sul piano del gioco, non ha rubato nulla, mettendo in difficoltà il reparto difensivo dell’Inter spesso non lucidissimo, nonostante i rientri da titolare di Ranocchia e Samuel.

    Trazione anteriore – Il Cagliari che scende in campo a San Siro non da l’impressione della comparsata. Pulga e Lopez schierano un undici zeppo di qualità, soprattutto dal centrocampo in su. E infatti i sardi attaccheranno per ampi tratti della partita con otto uomini organici alla trama offensiva. Pisano e Avaler macinano chilometri sulle rispettive fasce di competenza, Nenè (out dopo 35’ per infortunio), Cossu e Saufanno il resto.

    Sau blocca l'inter e festeggia la sua prima doppietta in serie A
    Marco Sau ferma l’Inter con una doppietta, la prima in serie A © Claudio Villa/Getty Images Sport

    Subito Palacio – Eppure i padroni di casa partono fortissimo. Al 10’ Palacio spezza gli equilibri dopo una lettura perfetta dell’azione, e allora sembra che il pomeriggio nerazzurro si metta in discesa. Il problema dell’Inter è che il possesso palla è un po’ opaco e non certo concreto.E il tridente spesso non aiuta il centrocampo a salire, spezzando così lo scacchiere in due tronconi. Handanovic salva tre volte prima di capitolare: su Nené, Astori e ancora Nené. Almeno due interventi fanno gridare al miracolo. Poi però, in chiusura di tempo, l’assist di Cossu per Sau, che si infila tra Samuel e un Juan Jesus, mette ko anche l’estremo nerazzurro.

    Ancora Sau — Nella ripresa si accende Cassano. Il barese serve Nagatomo, bravo a crossare per Milito. Il Principe però non è in giornata, e da due passi con Agazzi battuto riesce a spedirla alta.Un colpo al cuore per l’Inter. Perché i nerazzurri spingono, ma lasciano praterie alle ripartenze del Cagliari. Che, per inciso, là davanti ha alcuni specialisti del contropiede. E nfatti il vantaggio sardo arriva poco dopo. Pinilla prende il palo con una gran girata al volo: sulla respinta Sau si beve due difensori e mette dentro la prima doppietta in seria A della sua carriera. Emozioni forti.

    Rigore o no? — L’Inter si butta avanti. Crea confusione ma  prova a trovare la reazione. Il Cagliari si copre con Dessena per Cossu e inserisce Ibarbo per Sau. Strama lancia  Coutinho e Alvarez, cambiando anche modulo. Proprio l’argentino propizia la clamorosa autorete di Astori. Il finale è tutto nerazzurro, fino all’episodio dubbio del rigore non fischiato. L’Inter manda tutti in silenzio stampa. E rimane a meno 4 dalla Juve.

    INTER – CAGLIARI  2-2

    Inter (3-4-3): Handanovic; Samuel, Ranocchia, Juan Jesus (29′ st Coutinho); Zanetti, Cambiasso, Gargano, Nagatomo; Palacio, Milito, Cassano (37′ st Alvarez). In panchina: Castellazzi, Belec, Mbaye, Silvestre, Pereira, Jonathan, Mariga, Romanò, Benassi, Duncan. Allenatore: Stramaccioni

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Rossettini, Astori, Avelar; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu (23′ st Dessena); Nenè (37′ Pinilla), Sau (29′ st Ibarbo). In panchina: Avramov, Perico, Casarini, Del Fabro, Thiago Ribeiro. Allenatore: Pulga-Lopez

    Arbitro: Giacomelli

    Marcatori: 10′ Palacio (I), 43′, 20′ st Sau (C), 37′ st Astori (aut.)

    LE PAGELLE 

    Handanovic 7,5: Grande partito del portiere interista. Salva due volte su Nenè. Ha riflessi eccezionali, poi perde lucidità nell’uscita in occasione del secondo gol di Sau.

    Cassano 6: A corrente alternata. Buone cose sull’asse con Nagatomo, poi però si spegne per ampi tratti del match.

    Milito 5: Nel secondo tempo sbaglia un gol clamoroso, ma è l’intera prestazione a non convincere. Spesso fuori dal gioco interista.

    Palacio 6,5: Il migliore degli attaccanti interisti in campo. Segna un gol e aiuta la squadra con giocate di qualità.

    Agazzi 7,5: Salva il risultato in almeno quattro occasioni. Incolpevole in occasione dei gol interisti.

    Pisano 6: Fino a quando spinge da l’impressione di pungere e fare male alla difesa nerazzurra. Poi nella ripresa tiene la posizione limitando le incursioni di Nagatomo.

    Cossu 7: Sempre grande movimento e verticalizzazioni illuminanti. Assist per il primo gol di Sau, poi nell’azione del, raddoppio ci mette lo zampino.

    Sau 7,5: Segna la prima doppietta in Serie A dimostrando di avere tutte le qualità della grande punta. Ma dimostra grande attitudine al sacrificio.

    VIDEO INTER-CAGLIARI 2-2

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