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  • Mancini fa shopping in Italia: Cordoba, Chiellini e Maicon gli obiettivi

    Roberto Mancini ha iniziato la sua nuova avventura da allenatore dopo due anni di inattività volando Oltremanica per cercare di regalare qualche vittoria all’ambizioso patron del Manchester City lo sceicco Mansour bin Zayed. Il facoltoso proprietario vuol ripetere in qualche modo l’avventura di Roman Abramovic e del suo Chelsea non badando a spese per far entrare i cugini meno famosi di Manchester nel gotha del calcio europeo.

    La campagna acquisti estiva è stata faraonica ma la società è disposta ugualmente a intervenire sul mercato per nuovi colpi a sensazione e in quest’ottica l’arrivo di Mancini potrebbe ipotizzare l’apertura di un canale con l’Italia per la prossima campagna acquisti. Difficilmente a gennaio le trattative andranno in porto ma la prossima estate partirà l’assalto ai suoi pupilli al tempo dell’Inter Cordoba e Maicon e allo juventino Giorgio Chiellini.

    Se in attacco il City può contare su una batteria d’attaccanti fortissima che potrà contare anche su Robinho diventato incedibile con l’arrivo di Mancini il tecnico italiano vorrebbe rinforzarsi in difesa e per questo vorrebbe comporre la coppia Cordoba Chiellini a Manchester, la trattativa più semplice dovrebbe esser quella per il centrale colombiano punto fermo dell’Inter manciniana è invece considerato un alternativa a Lucio, Samuel e Chivu da Mourinho. Chiellini è un leader bianconero e aspira a diventare una bandiera ma la situazione è casa bianconera è in continua evoluzione e l’offerta del City potrebbe ingolosire chiunque.

    Il sogno proibito resta il brasiliano Maicon, il pupillo di Mancini è messo al centro di innumerevoli trattativa ad ogni finestra di mercato ma Moratti è sempre riuscito ad accontentare il suo giocatore in futuro però le richieste potrebbero diventar ancora più insistenti e il presidente dell’Inter potrebbe esser costretto a cedere a quel punto il City sarebbe in pole position per la possibilità di raddoppiare l’ingaggio del pendolino.

  • Serie A: pagelle e tabellino di Inter – Lazio

    Ivan Cordoba 7 Il colombiano da quando é stato richiamato in campo per sostituire Samuel ha risposto sempre presente inanellando tantissime buone prestazioni e anche stasera é il migliore in campo

    Esteban Cambiasso 6.5 Il metronomo di centrocampo nerazzurro é tornato ai ritmi della scorsa stagione, intelligenza tattica e duttilita le sue armi migliori

    Radu: 6.5 La difesa a tre sembra valorizzare le sue caratteristiche, é un incubo questa sera per Milito e lo tallona per tutti i novanta minuti.

    Kolarov: 6.5 é il giocatore migliore della Lazio in questo momento e il solo grimaldello capace di impensierire le difese avversarie. Buona la sua prova come mediano al fianco di Baronio.
    TABELLINO:
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 6; Maicon 6.5, Lucio 5.5, Cordoba 7, Muntari 6 (dal 26′ p. t. Vieira 5.5); J. Zanetti 6, Cambiasso 6.5, T. Motta 6; Stankovic 6.5; Eto’o 6.5(dal 41′ s.t. Balotelli), Milito 6(dal 44′ s.t. Materazzi). (Toldo, Krhin, Donati, Suazo). All. Mourinho.

    LAZIO (3-4-2-1): Muslera 6; Siviglia 5.5, Stendardo 6, Radu 6.5; Lichsteiner 6.5, Baronio 5, Kolarov 6.5, Del Nero 6 (dal 35′ s.t. Makinwa); Meghni 5.5(dal 13′ s.t. Cruz 5), Mauri 6; Rocchi 5.5 (dal 35′ s.t. Firmani). (Berni, Diakité, Cribari, Scaloni). All. Rossi.
    ARBITRO: Russo di Nola.
    Ammoniti: T. Motta, Stankovic (I), Baronio, Stendardo, Del Nero, Radu (L).
    Tiri in porta: 4-1. Tiri fuori: 8-5. In fuorigioco 1-3. Angoli 4-2. Recuperi: 2′ p.t.; 3′ s.t.

  • Serie A: le interviste di Inter – Lazio

    Cordoba: “Con questo freddo la squadra ha dato quello che poteva. Magari sarebbe stato meglio segnare anche il 2-0, ma alla fine sono arrivati tre punti molto importanti. Con questa temperatura è difficile muoversi, ed anche il campo ne risente. I punti di vantaggio iniziano ad essere tanti, e pesano, anche se il Milan ha una gara da recuperare. Per loro giocare con questo distacco non sarà facile”.

    Jose Mourinho: Non potrei essere più soddisfatto. I ragazzi hanno giocato molto bene la gara, partendo bene, trovando il vantaggio e gestendo al meglio l’incontro. La mia squadra ha controllato la gara in tutte le fasi. Quando voleva segnare ha attaccato bene, e dopo abbiamo chiuso ogni possibilità alla Lazio. E’ una vittoria pesantissima, perchè guadagnamo tre punti sulla Juve e adesso il Milan sa che deve vincere il suo recupero per tenere il nostro passo. Muntari a sinistra? Per attaccare va benissimo, e lo si è visto, ovviamente non è un terzino ma credo che abbia fatto molto bene. Mi dispiace che sia dovuto uscire, ma poi Zanetti in quella zona ha dato grande sicurezza. Abbiamo vinto senza il minimo problema, e questo è un grande merito. Motta e Stankovic ammoniti? Ci sta, le squalifiche fanno parte del calcio, e nessuno di loro ha preso un cartellino stupido. Abbiamo i giocatori per sostituirli. Il mercato? Vieira non ha mercato, deve restare e resterà con noi. Il possesso palla? Ci stiamo lavorando dall’inizio dell’anno, perchè i nostri centrocampisti hanno queste qualità. Sono molto bravi tecnicamente ma non hanno grande corsa, e quindi la squadra si trova bene così. A gennaio tornerà Quaresma e spero che per noi sia un grande acquisto. Questo margine ci permette di essere sereni e magari di preparare con massima concentrazione la doppia sfida di Champions con il Chelsea. Lo scudetto? Inter, Milan e Roma possono ancora lottare. Il Chelsea non avrà paura di noi, non è nella loro cultura. Sono insieme da tanto tempo e non hanno paura di nessuno. Magari si sentono sfortunati a doverci incontrare”.


    Davide Ballardini:
    “Io credo che stasera la Lazio abbia fatto una buona partita, su un campo quasi impraticabile. Abbiamo contenuto bene una squadra molto forte come l’Inter cercando di restare sempre in gara. Il colloquio col Presidente a fine partita? Ci siamo confrontati per capire i problemi e per parlare di cosa ci serve sul mercato. Del Nero a sinistra? Era l’unica soluzione. Segnamo poco, ma la spiegazione è semplice. Rocchi è stato fermo un mese e mezzo, Cruz ha avuto anche lui problemi e quando è rientrato ha beccato tre giornate di squalifica. Ovviamente se dico che cercheremo delle soluzioni sul mercato vuol dire che riconosco queste difficoltà. Kolarov è un giocatore molto duttile, con grande forza fisica e ottima resistenza. Credo sia paragonabile a Javier Zanetti, che gioca in tantissimi ruoli. Può essere forte anche come centrocampista. Maxi Lopez? Ancora non è ufficiale. La classifica? Al momento ci meritiamo questa posizione, alla fine poi faremo i conti”

  • Champions League: Inter – Rubin Kazan, le interviste

    Al termine della gara vinta contro il Rubin Kazan e valida per l’accesso agli ottavi di Champions, parla Eto’o, uno dei protagosti dell’Inter e autore del primo delle due reti messi a segno:

    La squadra ha corso molto, ma soprattutto ha corso bene. Tutti giocavano per tutti, stasera.Il mio è stato un goal Importante, e pesante, in chiave qualificazione naturalmente. Non spero di trovare nessuna squadra in particolare agli ottavi, è risaputo che spesso le meno blasonate schiaffeggiano le big, perciò dipenderà solo ed esclusivamente dall’atteggiamento dell’Inter, e non dall’avversaria che ci ritroveremo di fronte. Noi non abbiamo paura di nessuno, quando giochi in una squadra come l’Inter nessuno al mondo può incuterti timore.  Quattro giocatori offensivi significano sacrificio per le punte. Ma quando ci sono lo spirito e la voglia di vincere, si riesce a fare tutto“.

    Cordoba: “Abbiamo affrontato la gara come una finale. Mourinho era molto contento. Abbiami raggiunto un obiettivo e adesso non ci dobbiamo fermare. Stasera seve essere un punto di partenza per crescere ancora. Sinceramente ora non si deve pensare ai possibili avversari. Tanto per arrivare alla fine le grandi squadre vanno affrontate tutte. Sicuramente questa partita ci ha dato qualcosa in più a livello di convinzione. Ringrazio i tifosi che si sono comportati alla grande. Su Balotelli – “Piano piano tutto si sistemerà, il mister ha grande esperienza e Mario deve ascoltarlo ed esprimersi al meglio“.
    Mourinho: “Questa vittoria è merito di tutti, di un gruppo che ha saputo soffrire” Poi qualcuno in Rai fa notare che l’Inter visto oggi somiglia molto al modulo di leonardo è qui lo Special One risponde alterato: “Sembra che adesso il Milan sia la prima squadra della storia a giocare con questo modulo. Ma noi abbiamo giocato altre volte così, non è la prima. Quando in conferenza stampa avevo detto che l’Inter non avrebbe pensato al risultato del Barcellona, pensavo che in quel momento i giornalisti potessero capire con che tipo di schieramento avremmo giocato. Lo abbiamo fatto ed è andata bene grazie al lavoro dei tre centrocampisti: Thiago Motta per me è stato il miglior giocatore dell’Inter. E anche Sneijder e Stankovic hanno dato equilibrio. Dietro abbiamo avuto qualche problema che Julio Cesar ha saputo risolvere. Abbiamo una serata piuttosto tranquilla e siamo agli ottavi di finale. Il merito è di tutti, da Julio Cesar a Mario, fino a quelli che non hanno giocato. E’ merito di un gruppo che ha saputo soffrire insieme. Balotelli ha fatto la sua partita come sempre, con le sue cose negative e positive. Milito anche senza segnare ha fatto un lavoro importante così come Eto’o che è anche andato in gol. Non ho nessuna preferenza sulla squadra da tovare agli ottavi di finale“.

    Infine, Mou ci tiene a togliersi qualche sassolino dalla scarpa con chi pensava al suo esonero in caso di mancata qualificazione:

    Pensavo che l’Italia fosse un paese in cui contano i risultati, ma evidentemente non è così per tutti. Solo per qualcuno. E questo faccio un po’ fatica a capirlo. Siamo stati campioni d’Italia lo scorso anno, siamo in testa quest’anno, lo scorso anno siamo stati eliminati dai campioni d’Europa del Manchester e quest’anno siamo arrivati secondi in un girone con il Barcellona campione”.

  • Calciopoli: il guardalinee Coppola accusa l’Inter e l’ufficio indagini

    La vicenda Calciopoli, che nel 2006 gettò nello sconforto il mondo del calcio, continua a lasciare coni d’ombra in merito, con nuove accuse che questa volta sono indirizzate all’Inter, avvero il club che ne avrebbe subito i meccanismi loschi per anni (ammesso che questi vengano dimostrati una volta per tutte)

    All’udienza di Calciopoli a Napoli un testimone a sorpresa, il guardalinee Mario Coppola racconta:
    Dopo l’appello dil Francesco Saverio Borrelli (ex capo della Procura di Milano durante le indagini su Mani Pulite e all’epoca dei fatti al vertice dell’ufficio indagini della Federcalcio), mi presentai spontaneamente dai carabinieri per parlare di alcuni episodi che avevano riguardato l’Inter“.
    La vicenda di cui parla Coppola riguardano presunte pressioni esercitate dal designatore Gennaro Mazzei, per alleggerire il referto sull’espulsione di Cordoba durante la partita InterVenezia. Il sudamericano nerazzurro era stato squalificato per due giornate e, al netto rifiuto di Coppola alla richiesta, lo stesso non sarebbe più stato chiamato ad arbitrare in Serie A: “Da quel momento in poi non ho più fatto la serie A e questo è solo uno degli episodi che potrei raccontare” – continua il guardalinee.

    Ancora il teste rende noto di aver esposto la questione agli investigatori ricevendo come risposta: “Queste vicende non ci interessano, perché non ci sono intercettazioni che riguardano la squadra dell’Inter“.