Tag: ivan bogdanov

  • Scarcerato Ivan Bogdanov. Il teppista serbo espulso dall’Italia

    Scarcerato Ivan Bogdanov. Il teppista serbo espulso dall’Italia

    Ricordate il teppista serbo che causò i disordini prima di Italia – Serbia in programma lo scorso 12 ottobre a Genova e valida per le qualificazioni ad Euro 2016 costringendo i delegati Uefa a prendere la decisione di sospendere la partita? Bene, a distanza di 7 mesi Ivan Bogdanov, condannato a 3 anni e 3 mesi di reclusione, è stato scarcerato ed espulso dall’Italia. Il gip del tribunale di Genova, Annalisa Giacalone, ha infatti accolto l’istanza di scarcerazione presentata dal legale del tifoso ribelle, Riccardo Dirella.

    Ivan “il terribile” farà così rientro in patria in attesa della sentenza di Appello. Se la pena dovesse essere confermata anche in secondo grado, il serbo dovrà scontarla nel caso in cui venisse beccato nel territorio italiano.
    Insieme a lui erano stati arrestati nei disordini e condannati altri 7 tifosi serbi, sei dei quali erano stati già espulsi in precedenza. Il settimo, Nikola Klickovic, dovrebbe anch’egli essere scarcerato ed espulso insieme al “collega”.

  • Serbia, addio Europei. In arrivo una stangata esemplare

    Serbia, addio Europei. In arrivo una stangata esemplare

    La brutta pagina di Genova, con i tifosi della Serbia protagonisti di caos e disordini durante la partita con l’Italia, valida per le Qualificazioni agli Europei 2012, continua a vivere nelle attenzioni che le conseguenze di quella serata ha avuto e sta avendo non solo sotto il profilo etico, sociale e politico, ma anche dal punto di vista delle sanzioni sportive che, inevitabilmente, saranno comminate in virtù di quanto accaduto. Tutto ciò in barba alle ventilate richieste di ripetizione della gara e ai tentativi da parte della federazione serba di ridimensionare la vicenda.

    Salvo imprevisti e, a questo punto, improbabili colpi di scena, la Commissione Disciplinare Uefa si pronuncerà il prossimo 29 ottobre per un verdetto che si annuncia quanto mai esemplare. Stando alle indiscrezioni filtrate dal quotidiano di Belgrado “Sportski Zurnal”, la Serbia subirà una forte stangata. Il classico e scontato 0-3 a tavolino in favore dell’Italia sarà, infatti, accompagnato anche da tre partite da disputare a porte chiuse e da tre punti di penalizzazione.

    Tale provvedimento, ovviamente, renderebbe quasi nulle le speranze di qualificazione ai prossimi Europei in programma in Polonia e Ucraina e rimanderebbe qualsiasi tipo di discorso calcistico di livello nazionale direttamente ai Mondiali del 2014 in Brasile.

  • Il teppista serbo si scusa: “Nulla contro l’Italia, ero ubriaco”

    Il teppista serbo si scusa: “Nulla contro l’Italia, ero ubriaco”

    Dal carcere di Pontedecimo in cui è rinchiuso attualmente Ivan Bogdanov, il teppista serbo protagonista dei disordini allo stadio di Marassi di martedì scorso dove si sarebbe dovuta giocare Italia – Serbia, attraverso il suo legale si è scusato con l’Italia per l’accaduto confessando di aver alzato un pò il gomito:

    • Chiedo scusa all’Italia e agli italiani. Non abbiamo mai pensato di danneggiare l’Italia che è un paese che mi piace molto. Non mi aspettavo problemi politici con l’Italia e nemmeno la sospensione della partita. Sono stato nazionalista come tutti i serbi, ma non appartengo alle Tigri di Arkan. Volevo contestare solo la mia Nazionale, ma ho esagerato. Avevo bevuto troppo“.

    Bogdanov, che è in attesa di affrontare il processo, rischia una pena di reclusione che va da 1 a 4 anni ma il suo avvocato ha dichiarato di avere intenzione con il suo assistito di chiedere il patteggiamento sperando così in un dimezzamento della pena e conseguente espulsione dall’Italia al termine della stessa.

    Intanto si apprende che la polizia serba ha effettuato 19 arresti tra quelle persone che rientravano con i pullman in patria. Fatto questo che fa capire che le forze dell’ordine serbe erano già al corrente che alcuni di questi pseudo-tifosi in partenza verso l’Italia fossero estremamente pericolosi.

  • Il video dell’arresto del teppista serbo

    Il video dell’arresto del teppista serbo

    Come annunciato stamattina, la polizia ha arrestato il teppista serbo che ieri si è reso protagonista, insieme ad alcuni “compari”, della vergogna di Marassi dove era in programma Italia – Serbia gara valida per le qualificazioni agli europei del 2012.
    Ivan Bogdanov, il nome del folle, è stato scovato nel vano dei bagagli di un pullman di tifosi serbi pronto al rientro in patria e riconosciuto dalla forze dell’ordine dai suoi numerosi tatuaggi.

    Guarda le immagini dell’arresto

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  • Italia – Serbia. Arrestato il teppista serbo vestito di nero

    Italia – Serbia. Arrestato il teppista serbo vestito di nero

    Si era nascosto nel vano bagagli di un pullman serbo nel tentativo di eludere i controlli della polizia italiana e fare ritorno in patria indisturbato dopo che ieri si era reso protagonista di una serata di guerriglia allo stadio Marassi di Genova dove si doveva giocare Italia – Serbia, valida per le qualificazioni agli Europei di Polonia e Ucraina 2012.
    Ivan Bogdanov, è questo il nome dell’uomo vestito completamente di nero con il volto coperto da un passamontagna e che ieri sera abbiamo visto tutti in tv guidare la rivolta, è stato arrestato questa notte. A tradire il trentenne e leader della frangia del tifo nazionalista della Stella Rossa di Belgrado sarebbero stato i suoi tatuaggi, messi in bella mostra e ripresi dalle telecamere della Rai presenti all’interno dell’impianto genovese. Uno in particolare, tatuato sul braccio destro “28”, il tatuaggio più evidente.

    Una volta usciti dallo stadio i teppisti serbi, perchè di questo si tratta, di teppisti non di ultrà, il movimento ultrà è tutt’altra cosa e non ha niente a che vedere con questi scalmanati, hanno continuato a creare disordini all’esterno dello stadio dove sostavano i loro pullman. Non tutti i tifosi erano degli esagitati però: tra di loro c’erano anche padri di famiglia che avevano accompagnato i loro bambini per assistere ad una partita di calcio e che non si sono macchiati di nessuna colpa se non quella di trovarsi nella stessa zona dello stadio con questi teppisti.

    La polizia si è messa subito alla ricerca dell’uomo nero, e dopo aver perquisito i pullman e controllato ad uno ad uno i tifosi con l’intento di riconoscere il teppista dagli ormai famosi tatuaggi, è stato scovato e arrestato alle 2 e mezza di notte. Non poteva passarla liscia. Insieme a lui sono stati arrestati altri 16 teppisti i quali hanno messo a ferro e fuoco la città di Genova prima, durante e dopo una partita che non c’è mai stata (iniziata in ritardo e interrotta dopo 7 minuti) per quella che doveva essere una serata all’insegna dello sport con i tanti bambini delle scuole di Genova presenti allo stadio Marassi per vedere dal vivo la nazionale italiana e che invece si sono ritrovati ad assistere a delle scene agghiaccianti e ad una serata di violenza.