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  • Accordo tra Italpetroli e Unicredit. I Sensi perdono la Roma

    C’è la firma. Dopo un lungo tira e molla Italpetroli e Unicredit hanno trovato l’accordo per ripianare il debito ed evitare l’arbitrato. La famiglia Sensi perde dunque il possesso della Roma anche se Rossella resterà presidente a tempo.

    Il comunicato di Italpetroli:
    “è stata definita con il Gruppo Unicredit una puntuazione per la negoziazione, entro il 20 luglio prossimo, di un più articolato accordo per la definitiva sistemazione dell’indebitamento finanziario complessivo del Gruppo Italpetroli” Per quanto riguarda la Roma: “il club giallorosso continuerà a far capo, all’esito di una riorganizzazione societaria del Gruppo Italpetroli, ad una società (di seguito “Newco Roma”) partecipata dalla Famiglia Sensi e da Unicredit secondo le attuali quote di partecipazione in Compagnia Italpetroli (rispettivamente, 51% e 49%); il consiglio di amministrazione di Newco Roma sia composto da tre consiglieri, di cui uno indicato dalla Famiglia Sensi, uno indicato da Unicredit ed il terzo, presidente con piene deleghe operative, nella persona del professor Attilio Zimatore, professionista indipendente di comune fiducia delle Parti; Newco Roma abbia l’obiettivo prioritario di procedere alla valorizzazione e alla vendita, avvalendosi di primario advisor, del pacchetto A.S. Roma, società che conserverà l’attuale governance e continuerà ad essere guidata dalla dottoressa Rosella Sensi”. Queste intese, fa sapere ancora Italpetroli, si inseriscono in un quadro più ampio che prevede, “a fronte della totale esdebitazione della Famiglia Sensi e dell’assegnazione di un compendio immobiliare, il trasferimento ad Unicredit di tutti gli asset residui (altre attività immobiliari e depositi petroliferi). L’accordo sarà soggetto al consenso del restante ceto bancario creditore. Il Collegio Arbitrale ha preso atto e ha fissato nuova udienza per il 26 luglio 2010”.

    Le parole di Rossella Sensi:

    “Quest’accordo è stato raggiunto con il consenso delle parti, ma soprattutto nell’interesse di salvaguardare la As Roma che è un qualcosa che appartiene alla città e a cui noi tutti teniamo molto”

  • Roma – Unicredit, si spera nella fumata bianca

    Oggi pomeriggio Rosella Sensi e Unicredit riprenderanno le trattative presso lo studio del presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto per la cessione della società AS Roma dopo la sospensione di lunedì. Oggi è l’ultimo giorno utile per non rischiare di dover ricorrere all’Arbitrato che complicherebbe la situazione del club giallorosso: ricordiamo che Italpetroli, la holding dei Sensi che controlla la Roma, vanta un debito nei confronti dell’istituto bancario di circa 325 milioni di euro, motivo per il quale la cessione è inevitabile.

    L’intesa è stata già trovata: debito di Italpetroli azzerato e 30 milioni di buonuscita in immobili, in cambio della maggior parte degli asset di casa Sensi, compreso la società Roma ma restano ancora tanti i punti da chiarire e l’accordo non è poi così tanto vicino come sembra: la Sensi ha chiesto determinate garanzie per evitare lo smantellamento della squadra, e che la sua presidenza da traghettatrice del club fino a quando non si troverà un nuovo compratore sia effettiva e non di facciata per garantire così la competitività della squadra anche per la stagione che sta per cominciare. Unicredit vorrebbe si concedere la gestione del club alla presidentessa ma anche cedere qualche pezzo pregiato per recuperare capitale prima di vendere al nuovo proprietario.

    Non resta che aspettare la fine del summit previsto nel pomeriggio. I tifosi della Roma incrociano le dita e sperano in un accordo che eviterà l’Arbitrato.

  • Roma – Unicredit, il braccio di ferro continua. Si rischia l’Arbitrato

    Era previsto per ieri il tanto atteso annuncio che avrebbe visto l’uscita di scena dei Sensi alla guida societaria della Roma e invece si è assistito all’ennesimo rinvio della trattativa con Unicredit a giovedì. L’incontro tra il presidente Rosella Sensi e i banchieri tenutosi presso lo studio del professor Cesare Ruperto, presidente del Collegio Arbitrale, è stato interrotto intorno alle 14 per poi riprendere alle 18:30. Al termine l’annuncio della sospensione e non del rinvio perchè se così fosse stato si sarebbe dovuti andare di fronte l’Arbitrato che avrebbe comportato maggiori rischi per il club capitolino.
    All’uscita del summit, una Sensi provata non ha rilasciato dichiarazioni in merito mentre Ruperto ha rassicurato che non si tratta di un rinvio bensì di una sospensione e che si potrebbe chiudere tutto giovedì:

    • Ci aggiorniamo a giovedì perché fino a quel momento abbiamo altri impegni. Pensavamo di finire, invece non è stato così. Non ci sono dissensi, si sta solo puntualizzando tutto. Credevamo di chiudere in mezz’ora, e invece non è stato così. Ho fiducia che giovedì si possa concludere tutto. L’Arbitrato? Speriamo di no….Finché io non firmo non escludo nulla, ma c’è comunque una piena collaborazione tra le parti“.

    La cessione del pacchetto societario della AS Roma è inevitabile: il debito che possiede la Italpetroli, la holding dei Sensi che controlla la societa giallorossa, con Unicredit ammonta a circa 325 milioni di euro; la stessa banca ha tutto l’interesse di portare avanti la trattativa perchè la Roma è una delle poche società sane della holding e che ha reale interesse di mercato, la Sensi, viste le difficoltà economiche ha intenzione di cedere per il bene del club. E allora perchè non si chiude? Unicredit non ha nessuna intenzione di gestire il club e vorrebbe dare mandato alla stessa Rosella Sensi di traghettare la Roma fino a quando non si venda al nuovo compratore, il problema è legato al desiderio di Rosella di avere determinate garanzie che la banca è sembrata restia a concedere. La presidentessa vuole che non si smantelli la squadra cosa che consentirebbe a Unicredit di rientrare dal debito attraverso la cessione dei pezzi pregiati della rosa, che la sua presidenza da “traghettatrice” sia effettiva e non di facciata che le darebbe ancora poteri decisionali importanti e la nomina di un advisor internazionale che dia garanzie e conduca la cessione della società verso altri proprietari senza intoppi peraltro già trovato da Unicredit, la Rothschild Bank.

    Intanto sempre ieri la Consob ha preteso dalla società giallorossa un comunicato ufficiale per evitare sbalzi del titolo Roma in Borsa; a Piazza Affari infatti si è assistito ad un rialzo delle quote con un’impennata di 7 punti percentuali in più. In mattinata è arrivato il comunicato:

    • Con riferimento al procedimento arbitrale promosso da Compagnia Italpetroli S.p.A. nei confronti di Unicredit, Compagnia Italpetroli, su espressa richiesta della CONSOB, comunica che l’udienza tenutasi in data 5 luglio 2010 è stata sospesa per l’ora tarda ed aggiornata alle ore 18.00 dell’8 luglio 2010 al fine della prosecuzione del tentativo di conciliazione“.
  • Fioranelli non molla la Roma

    Fioranelli non molla la Roma

    Dopo il comunicato di Italpetroli che interrompe le trattative di cessione della As Roma alla cordata FioranelliCon riferimento alle notizie diffuse da alcuni organi di informazione in merito all’interesse rappresentato dal Sig. Vinicio Fioranelli per conto di una società di diritto svizzero, ad acquisire il pacchetto di controllo di A.S. Roma AS RomaS.p.A., Compagnia Italpetroli S.p.A., in qualità di controllante indiretta, precisa che, ad oggi, nonostante gli sforzi profusi non si sono realizzate le condizioni per proseguire nella valutazione di un’eventuale operazione“.
    Fioranelli non ci sta e dichiara che le cose andranno per il verso giusto: “Credo che in quattro o cinque giorni si saprà tutto. Conto che si possa ancora mettere a punto la situazione. Sono sereno per l’operazione che stiamo portando avanti. Eravamo consapevoli che questa sarebbe stata un’operazione difficile, si sta rivelando per la verità difficilissima. Ma nello stesso tempo sono fiducioso. Vogliamo prendere la Roma“.