Tag: Italia

  • Davis Cup: il doppio azzurro è ok

    Davis Cup: il doppio azzurro è ok

    Il doppio italiano conquista il primo punto nella semifinale di Davis Cup e tiene ancora vive le speranze per una eventuale qualificazione alla finale. Ora la Svizzera è avanti per 2-1.

    Ci sono volute quasi quattro ore di lotta agli azzurri per poter portare a casa il primo punto: 7-5; 3-6; 5-7; 6-3; 6-2: sono stati Simone Bolelli e  Fabio Fognini a portare all’Italia il punto della speranza; la coppia azzurra ha dovuto soffrire più del previsto per avere la meglio sulla coppia Svizzera. Fognini è stato ancora una volta infelice sia al servizio che in risposta; dalla metà del quarto set in avanti la coppia azzurra ha faticato tantissimo per rimanere a contatto degli elvetici con Wawrinka non al top e Chiudinelli che trovava la fiducia crescere vista l’incapacità degli italiani di effettuare risposte convincenti.

    La grinta di Fabio Fognini
    La grinta di Fabio Fognini

    Indicativo è stato infatti il finale di terzo set, quando grazie a un paio di risposte di Chiudinelli, sul servizio di Fognini, la coppia elvetica trovava il break nell’undicesimo gioco tenendo il servizio. Subito dopo c’è stato il passaggio a vuoto al servizio Wawrinka che, dopo più di 3 ore di gioco, perdeva per la prima volta il servizio nel sesto game del quarto set portando finalmente in partita

    Fognini e lasciando spazio a un finale tutto made in italy.La quarta sconfitta, su cinque incontri in Davis, per la coppia Chiudinelli-Wawrinka si è così materializzata quasi subito a inizio del quinto set, chiuso poi con fatica il gioco che ha portato l’Italia sul 3-1, è stata una discesa per gli azzurri che hanno così firmato il punto dell’1 a 2.

    Domani si giocheranno gli ultimi due decisivi singolari: Fognini contro Federer e Bolelli contro Wawrinka. La speranza di vedere gli azzurri qualificati alla finale di dicembre è molto scarsa,  ma entrambi i tennisti hanno il dovere e l’obbligo di provarci fino all’ultimo punto.

    Nell’altra semifinale la Francia, già con il doppio, conquista la finale sconfiggendo per 3-0 la Repubblica Ceca.  Tsonga e Gasquet sconfiggono Berdych e Stephanek con il punteggio di 6-7; 6-4; 7-6; 6-1.

  • Davis Cup: pronostico rispettato per la Svizzera

    Davis Cup: pronostico rispettato per la Svizzera

    Sulla carta l’impresa era ardua, difficile, come scalare una montagna e cosi si è, in effetti, rivelato. Il primo giorno della semifinale di Davis Cup dice Svizzera Italia 2 a 0. 

    Gli elvetici hanno imposto la loro, conosciuta, superiorità, imponendosi nei due incontri con un totale di 6 set a 0. Simone Bolelli ha disputato una grande partita ma, nonostante ciò, Federer ha chiuso il match in tre set con il punteggio di: 7-6; 6-4; 6-4 regalando alla Svizzera il primo punto della semifinale.

    Roger Federer in azione
    Roger Federer in azione

    Spinto dai 18mila spettatori del PalaExpo Roger Federer non ha tradito le attese, giocando al meglio tutti i momenti chiave del match e e regolando Bolelli da vero maestro; l’azzurro ha confermato, anche oggi, gli enormi progressi avuti negli ultimi mesi di attività ma è stato lo svizzero a non permettergli di spingersi oltre i complimenti che fanno piacere ma non portano punti utili. Pur effettuando un ottimo servizio e giocando alla pari, per lungo tempo, sul diagonale di dritto, è stato Federer ad avere la meglio nei momenti topici del match; il tie-break del primo set, quando è bastato un piccolo mini break conquistato con una discesa a rete a fare la differenza.

    Federer è stato forte mentalmente grazie ad una tranquillità del primo set conquistato nonostante dall’altra parte  Bolelli stesse fornendo il suo miglior tennis possibile. Allo svizzero sono bastati due break  per set e, l’opportunità migliore dell’azzurro, le due palle break del decimo gioco del secondo set, sono state annullate da un grande Federer,

    I complimenti a Bolelli vanno fatti ma la Svizzera è avanti.

    Dopo Bolelli con Federer anche Fabio Fognini si deve arrendere a Stanislav Wawrinka; nel secondo singolare non c’è mai stata partita, il tennista ligure è stato tradito da un servizio a lungo deficitario e da una seconda di servizio sulla quale Wawrinka ha sparato sempre molto forte. Dopo venti minuti l’elvetico era già avanti per 4-1, dopo mezz’ora un set avanti: lo svizzero ha dimostrato di essere superiore, con un gioco superiore, con una velocità di palla superiore. A metà del secondo set Fognini ha avuto l’opportunità di cambiare l’inerzia del match: sotto di un break, un passaggio a vuoto dello svizzero aveva permesso all’azzurro di rientrare  e poi di trovare una palla per il 4-3 che avrebbe, forse, cambiato la storia del secondo set. E’ bastato un ace dello svizzero per ritrovare la retta via e di chiudere il secondo parziale.

    Dopo soli due match la Svizzera vede vicino la finale della Davis Cup che manca dal 1992.

     

     

  • Under 21, dall’urna di Nyon esce la Slovacchia

    Under 21, dall’urna di Nyon esce la Slovacchia

    L’Urna del sorteggio di Nyon non è stata poi così male per gli azzurri dell’Under 21 di Gigi Di Biagio. L’Italia dopo un girone vissuto e vinto con sofferenza, si era guadagnata il ruolo di testa di serie, ed ovviamente questo era da considerarsi  un enorme vantaggio, ma tra le non teste di serie c’erano anche squadre temibili come Olanda, Svezia e Croazia. Come detto il sorteggio non è stato negativo e gli azzurrini saranno abbinati alla Slovacchia.

    L'Under 21 italiana
    L’Under 21 italiana

     

    I ragazzi di Di Biagio affronteranno la gara d’andata in trasferta mercoledì 8 ottobre 2014 e poi ospiteranno i giovani slovacchi nella gara di ritorno martedì 14 ottobre.

    I Playoff non saranno importanti solo per raggiungere la fase finale dell’Euro2015 che si giocherà in Repubblica Ceca dal 17 al 30 giugno 2015, ma proprio la manifestazione europea permetterà alle prime 4 classificate di staccare il biglietto per l’Olimpiade di Rio 2016 e dopo l’assenza di Londra 2012 gli azzurrini non possono permettersi una seconda mancata qualificazione al torneo a cinque cerchi. Quella con la Slovacchia quindi sarà il primo passo fondamentale ed assolutamente da non sottovalutare e da non fallire.

     

     

    Veniamo quindi a conoscere meglio i nostri avversari.

    La squadra guidata dal Ct Galád ha vinto il gruppo 3 di qualificazione, composto anche da Olanda, Scozia, Georgia e Lussemburgo, ottenendo 17 punti, uno in più degli Orange, con uno score di 5 vittorie, 2 pareggi ed una sola sconfitta rimediata in Scozia per 2-1.

    La Slovacchia utilizza solitamente la difesa a 4 con Rusov tra i pali ed il quartetto di difensori composto da Pauschek, Hudak, Ninaj, Mazan. Centrocampo ed attacco variano, in caso di 4-3-3 il terzetto di centrocampisti è formato da Hrosovsky, Lasik e Paur con Zrelak, Duda e Schranz tridente offensivo. In caso di 4-2-3-1 in mediana hanno giocato Hrosovsky e Lasik, mentre sulla trequarti, alle spalle della punta Zrelak hanno agito Duda, Schranz e Rusnak.

    Nella sua giovane storia, sino al 1994 faceva parte della Cecoslovacchia, la Slovacchia Under 21 vanta una sola partecipazione alla fase finale di un Europeo di categoria, quello casalingo del 2000 che l’ha vista conquistare il 4° posto.

     

    Decisamente interessanti altri accoppiamenti: la Serbia, seconda nel girone degli azzurri, se la vedrà con la Spagna, mentre Francia-Svezia ed Inghilterra-Croazia promettono equilibrio e scintille, così come Olanda-Portogallo che eliminerà una nazionale di grande valore e prestigio.

    Più semplici sulla carta i match di Germania e Danimarca che hanno pescato rispettivamente Ucraina ed Islanda.

     

    RIEPILOGO PLAYOFF QUALIFICAZIONE EURO2015

    Slovacchia-Italia

    Francia-Svezia

    Danimarca-Islanda

    Inghilterra-Croazia

    Olanda-Portogallo

    Ucraina-Germania

    Serbia-Spagna

     

     

  • Zaza illumina l’Italia, Norvegia annientata

    Zaza illumina l’Italia, Norvegia annientata

    Buona anche la seconda per Antonio Conte, per la sua nazionale è il secondo 2-0 di fila, con la stessa conferma: Simone Zaza. Il classe ’91 nato a  Policoro, giocatore del Sassuolo ma in orbita Juventus, ha giocato un’altra partita eccezionale, gol, traversa, cucchiaio salvato sulla linea. Ha dimostrato di nuovo di essere pronto per giocare ad alti livelli e la coppia con Ciro Immobile, oggi a secco, continua a funzionare. Le ali corrono e crossano, Bonucci inventa, lancia e fa anche gol. L’Italia è la fotocopia della Juventus di Conte, ma con interpreti nella maggior parte dei casi diversi.

    Simone Zaza esulta dopo il gol
    Simone Zaza esulta dopo il gol

    All’Ullevaalstadion di Oslo parte subito bene la squadra del tecnico pugliese: lancio sul filo della linea di fondo per Darmian che riesce a metterla dentro in scivolata tenendola in campo, ma Zaza non riesce a intervenire. Al 16° minuto esplode il 23enne di Policoro: prova ad accentrarsi, ma è costretto ad allargarsi sulla sinistra, calcia ugualmente e trova una deviazione di Nortveit, che spiazza il portiere: gol dell’1-0. L’Italia continua a crescere e non concede nulla agli avversari, poi va a chiudere il match con Leonardo Bonucci: cross perfetto di Pasqual per la testa del centrale bianconero. Dopo il 2-0 altre due-tre occasioni per gli azzurri: ancora Zaza che sfrutta un grande velo di Immobile e si invola verso la porta: traversa. Sul tap-in successivo Florenzi si tuffa di testa, ma trova la parata di Nyland. Poi altra chance: retropassaggio sbagliato della Norvegia e Zaza vince l’1 contro 1 con l’avversario, supera il portiere con un tocco morbido ma trova la respita sulla linea di Forren. Dopo 3 minuti di recupero finisce il match, primi 3 punti per l’Italia di Conte.

    NORVEGIA: Nyland 5.5, Elabdellaoui 5.5, Forren 6, Nordtveit 5.5, Flo 5.5, Nielsen 5 (49° Elyounoussi 6), Johansen 6, Jenssen 5.5 (69° Tettey 6), Skjelbred 5.5, Daehli 5.5, King 6

    ITALIA: Buffon 6, Ranocchia 6, Bonucci 7, Astori 6.5, Darmian 6.5 (60° Pasqual 6.5), Florenzi 5.5 (86° Poli sv), De Rossi 6.5, Giaccherini 6, De Sciglio 6, Zaza 7 (75° Destro sv), Immobile 6.5

    NORVEGIA-ITALIA 0-2 (15’ Zaza, 60’ Bonucci)

    Ammoniti: Florenzi (I), Astori (I), Nordtveit (N), Forren (N).

    Nelle altre due partite del girone la Croazia ha battuto comodamente Malta, mentre la Bulgaria ha faticato sul campo dell’Azerbaigian. Di seguito sono riportate tutte le partite di oggi:

    KAZAKISTAN-LETTONIA 0-0
    AZERBAIGIAN-BULGARIA 1-2 (14° Mikanski [B], 54° Nazarov [A], 87° Hristov [B])
    REPUBBLICA CECA-OLANDA 2-1 (22° Dockal [RC], 55° De Vrij [O], 90° Pilar [RC])
    ISLANDA-TURCHIA 3-0 (18° Bodvarsson, 76° Sigurdsson, 77° Sigthorsson)
    ANDORRA-GALLES 1-2 (6° rig. Lima [A], 22°, 81° Bale [G])
    BOSNIA-CIPRO 1-2 (6° Ibisevic [B], 45°, 73° Christofi [C])
    CROAZIA-MALTA 2-0 (46° Modric, 81° Kramaric)
    NORVEGIA-ITALIA 0-2 (16° Zaza, 62° Bonucci)

  • Under 21: Italia a valanga su Cipro, playoff raggiunto

    Under 21: Italia a valanga su Cipro, playoff raggiunto

    L’Under 21 azzurra non tradisce, come sempre si complica la vita permettendo a Cipro di trovare il vantaggio ma poi si mette in moto e caccia via tutte le paure asfaltando gli ospiti con 7 gol e raggiungendo la vetta del girone 9 conquistando così anche lo status di testa di serie nel sorteggio del playoff di venerdì.

    Una bella giornata che ha visto gli azzurri trovare il gol con 6 marcatori diversi, oltre ad un autogol, alcuni dei quali alla prima marcatura in nazionale come Bernardeschi, Sturaro e Dezi  oltre ai gol del solito Belotti, di Longo e Rugani.

    Il Ct Gigi Di Biagio
    Il Ct Gigi Di Biagio

     

    Veniamo al racconto del match, per questa gara decisiva il Ct Di Biagio schiera un 4-2-3-1 apportando alcune modifiche: Sabelli al posto di Biraghi, Rugani per Antei, il rientrante Viviani al posto di Crisetig in mediana e Bernardeschi che va a posizionarsi nel trio dietro Belotti, al posto di Longo.

    Il Ct di Cipro Hadjiloukas schiera i suoi con un 4-3-3 con il tridente d’attacco formato da Sotiriou, Roushias e Kyprianou nella speranza di far meglio dello 0-6 subito a domicilio qualche giorno fa dal Belgio.

     

     

    La gara si mette sui binari previsti alla vigilia, con gli azzurri che controllano e gli ospiti che si chiudono. Al minuto 29 arriva però quello che non ti aspetti: cross dalla sinistra di Efthimiou e colpo di testa vincente di Sotiriou per il vantaggio di Cipro. L’Italia si spinge in avanti anche perchè la notizia del vantaggio della Serbia in Nord Irlanda mette paura agli azzurrini che sarebbero eliminati. Dopo due chance per Belotti arriva il meritato pareggio al 42° con Bernardeschi che di testa gira verso la porta un perfetto assist di Sturaro. L’Italia vuole andare al riposo in vantaggio e così accade: nel secondo minuto di recupero sgroppata di Zappacosta sulla fascia destra, cross in mezzo e clamoroso errore di Panayiotou che spinge nella propria porta.

    La ripresa è una festa del gol, apre le danze Sturaro con un gran tiro da fuori per il 3-1 al 56°. Tocca poi a Belotti calare il Poker al 62° con una bella giocata ed un tiro dal limite che non lascia scampo al portiere di Cipro. Passano otto minuti e Dezi, ben imbeccato da Bernardeschi, gira di testa da due passi per il 5-1. Al 76° è Longo a chiudere il “primo Set” con una bella percussione centrale, dribbling sul portiere e rete a porta vuota. Il definitivo 7-1 lo mette a segno Rugani che al 81° da dentro l’area gira verso la porta una conclusione da fuori di Bernardeschi.

    Un successo in scioltezza che però non deve nascondere le amnesie difensive specialmente sui palloni alti.

    Adesso è il momento della festa, venerdì conosceremo quale sarà l’ultimo ostacolo per l’Under 21 italiana nella corsa verso Euro2015.

     

    ITALIA – CIPRO 7-1 (2-1) (29° Sotiriou (C), 42° Bernardeschi (I), 45°+2 aut.Panayiotou (C), 56° Sturaro (I), 62° Belotti (I), 70° Dezi (I), 76° Longo (I), 80° Rugani (I))

    ITALIA (4-2-3-1): Bardi, Zappacosta, Bianchetti, Rugani, Sabelli; Sturaro, Viviani (74° Crisetig); Berardi (60° Dezi), Bernardeschi, Battocchio; Belotti (64° Longo).

    Allenatore: Di Biagio.

    CIPRO (4-3-3): Mytidis; Moulazimis (21° Panayiotou), Ioannou, Christofides, Efthimiou; Z.Theodorou, Froxylias (74° Kosmas), P.Theodorou (60° Poutziouris); Sotiriou, Kyprianou, Roushias.

    Allenatore: Hadjiloukas.

    Arbitro: Amhof.

     

  • Under 21, super rimonta azzurra, Serbia battuta

    Under 21, super rimonta azzurra, Serbia battuta

    Un’incredibile rimonta tutto cuore e forza di volontà, da 0-2 dopo 13 minuti al 3-2 finale, ha permesso all’Italia Under 21 di superare l’ostacolo Serbia e avvicinarsi sempre di più al primo posto del girone, che sarà conquistato in caso di successo martedì a Castel di Sangro contro Cipro, che vale la qualificazione al Playoff per l’Europeo di categoria del 2015.

    Di Biagio decide di affrontare la gara con un 4-4-2 decisamente offensivo con Berardi e Battocchio sugli esterni a supportare la coppia d’attacco formata da Longo e Belotti.

    La Serbia invece, priva di diversi titolari richiesti dalla nazionale maggiore, è scesa in campo con un 4-3-3 con Djurdjevic, Pesić, Kostić temibile trio d’attacco.

    Andrea Belotti
    Andrea Belotti

    Pronti via gli azzurri provano a dimostrare la buona fase offensiva ma dietro la squadra balla ed al minuto numero 8 la Serbia passa in vantaggio: Pesić supera agevolmente Antei e prova a mettere la palla in mezzo, un rimpallo con Bianchetti gli restituisce la palla ed il serbo calcia verso la porta cogliendo impreparato Bardi per il vantaggio ospite. Passano solo 5 minuti e dopo una respinta in angolo dell’estremo difensore azzurro su una punizione di Kostić, dal susseguente corner Pesić svetta agevolmente e trova la doppietta che vale lo 0-2. Sembra crollare il mondo sul team di Di Biagio ma un pizzico di fortuna aiuta l’Italia. Al 23° infatti un calcio di punizione di Biraghi viene smorzato dalla barriera e finisce sui piedi di Belotti che con un tiro immediato accorcia le distanze. A questo punto l’Italia ci crede e spinge in avanti ed il premio è il calcio di rigore che Belotti si procura e trasforma nel 3° minuto di recupero della prima frazione di gioco. Si va al riposo sul 2-2.

    La ripresa è un monologo azzurro con l’Under 21 italiana che si lancia in avanti e che vede finalmente Domenico Berardi entrare in partita. L’attaccante del Sassuolo prima sfiora il gol, poi centra un palo con un diagonale rasoterra di sinistro dolcemente beffardo e poi finalmente al minuto 75° con un bolide da fuori trova impreparato il portiere Dmitrović e realizza il 3-2, rimonta completata. Nel finale sono i serbi a buttarsi in attacco, la difesa azzurra, decisamente da rivedere, soffre ma regge ed al fischio finale è gioia per i ragazzi di Di Biagio. 

    Martedì ci sarà l’ultimo esame, assolutamente da non sottovalutare e da non fallire, con Cipro per poter prendersi quel primo posto che ci regalerebbe il playoff per l’Europeo.

     

    ITALIA U21 – SERBIA U21 3-2 (2-2)(8°, 13° Pesić (S), 23°, 45°+3 rig. Belotti (I), 75° Berardi)

    ITALIA (4-4-2): Bardi; Zappacosta, Bianchetti, Antei, Biraghi; Berardi (86° Benassi), Sturaro, Crisetig, Battocchio (90° Sabelli); Belotti, Longo (65° Bernardeschi).

    Allenatore: Di Biagio.

    SERBIA (4-3-3): Dmitrović; Pantić, Ćosić, Veljikovic, Petrovic; Causić, Kovacević (78° Cavric), Brasanac (19° Milinkovic); Djurdjevic (60° Zivkovic), Pesić, Kostić.

    Allenatore: Ćurčić.

    Arbitro: Gözübüyük.

    Ammoniti: Ćosić (S), Berardi (I), Bernardeschi (I), Causić (S), Milinkovic (S)

  • Nazionale, Conte pronto al debutto

    Nazionale, Conte pronto al debutto

     

    Non c’è dubbio che mai come in quest’occasione, è stato atteso con trepidazione il debutto di un nuovo C.T. della Nazionale. Lo dimostrano i cinquantamila tifosi che saranno presenti al “San Nicola” di Bari questa sera, lo dimostrano i social network, in fermento che evidenziano la spaccatura tra i calciofili, tra chi dice Conte sì e chi Conte no, lo dimostrano i tanti fiumi d’inchiostro versati da quando è stato scelto per rifondare il gruppo azzurro fino ad oggi. Ma soprattutto lo dimostrano i giocatori stessi, scelti dal tecnico leccese, che sanno di dover dimostrare qualcosa a qualcuno, cosa che forse a Coverciano mancava da troppo tempo.

    Poi c’è il fattore della caratura del personaggio, che spacca! Capace di camaleontismo, come abbiamo visto nella veste di C.T. e come lo abbiamo visto nella veste dell’allenatore della squadra più amata e più odiata d’Italia, la Juventus. Antonio Conte sa che non è tutto così tremendamente normale e sa che la strada che si è scelto è una delle più tortuose e complicate, ma sa anche come domare le salite e godersi le discese arrivando in fondo stanco, esausto, ma vincitore.

    Antonio Conte durante un allenamento azzurro | Foto Twitter
    Antonio Conte durante un allenamento azzurro | Foto Twitter

    Se fallirà la critica sarà unanime, “la colpa è di Conte“, se riuscirà nella sua mission di costruire un gruppo compatto, unito, e innamorato del tricolore al punto da sacrificarsi allo stremo la critica sarà unanime ugualmente “merito di Conte“, e lui sa di essersi preso una responsabilità enorme perché fallirà o vincerà da solo. Così si parte per una scelta di cambiamento:

    “Voglio un’Italia giovane e vincente”.

    E i giovani li ha convocati, e ha iniziato a plasmarli e a farli sentire protagonisti del gruppo azzurro, tanto è vero che se eravamo abituati a vedere in conferenza stampa sempre le stesse facce anche prima delle amichevoli, invece ecco dopo il primo allenamento Zaza ed El Shaarawy e ieri Ranocchia entusiasti della loro chance. Adesso Antonio Conte inizia il lavoro più difficile, quello motivazionale e così ecco la carica:

    “Vincere piace a tutti ma non è per tutti, è per gente speciale. Iniziamo subito ad essere speciali!.

    Insomma il messaggio è chiaro, la FIGC lo ha voluto perché è un vincente e lui modella la prima fisionomia della Nazionale per renderla tale e soprattutto chi è nel gruppo deve incominciare a sentire la possibilità di diventare speciale e dimostrare di esserlo diventato.

    Al “San Nicola” sarà una festa, la città è pronta per onorare l’allenatore che riportò il Bari in Serie A prima della sua ricaduta in cadetteria. Un gruppo sostanzioso (un migliaio) di tifosi ha aspettato sotto la pioggia ed accolto dopo l’allenamento di ieri l’allenatore leccese che divenne re di Bari iniziando così la sua carriera favolosa.

    Di fronte in termini amichevoli ci sarà l’Olanda con in panchina Guus Hiddink allenatore che ha sempre fatto male al nostro calcio, a cominciare dai Mondiali del 2002, quando allenava la Corea del Sud, paese ospitante della manifestazione che ci eliminò o nel 2006, quando come C.T. dell’Australia fece venire i sorci verdi ai campioni di Lippi fino a quando Totti con un rigore non sbloccò il match. Olanda che a Brasil 2014 è arrivata terza, ma con Van Gaal in panchina, e che dovrà fare a meno come l’Italia di alcune stelle come Arjen Robben. Anche Hiddink si è detto incuriosito di vedere Antonio Conte sulla panchina azzurra dopo averlo visto da giocatore.

    A disposizione le due squadre avranno sei cambi, da qui le scelte del C.T. azzurro che ha deciso di far ruotare, durante la partita, soprattutto centrocampo ed attacco.

    PROBABILI FORMAZIONI:

    ITALIA (3-5-2): Sirigu; Astori, Bonucci, Ranocchia; De Sciglio, Marchisio, De Rossi, Parolo, Candreva; Zaza, Immobile.

    A disp.: Buffon, Ogbonna, Darmian, Florenzi, Giaccherini, Maggio, Pasqual, Poli, Verratti, Destro, El Shaarawy, Quagliarella, Giovinco, Perin, Padelli.

    All.: Antonio Conte

    OLANDA (4-3-3): Cillessen; Blind, Martins Indi, De Vrij, Janmaat; Sneijder, De Jong, Wijnaldum; Lens, Van Persie, Kuyt.

    A disp.: Krul, Pieters, Van Der Wiel, Veltman, Verhaegh, Van Dijk, Afellay, Fer, Klaassen, Depay, Narsingh, Zoet.

    All.: Guus Hiddink

  • Italbasket successo in Svizzera, Euro2015 conquistato

    Italbasket successo in Svizzera, Euro2015 conquistato

    La formalità è stata sbrigata, adesso ci sono tutti i crismi dell’ufficialità: l’Italbasket conquista la qualificazione ad EuroBasket2015.

    Gigi Datome
    Gigi Datome

    Una gara quella di Bellinzona gestita dall’inizio alla fine con gli azzurri sempre avanti, con qualche momento di deconcentrazione che ha fatto riavvicinare gli elvetici ma senza mai scendere sotto la doppia cifra di vantaggio. Sugli scudi prestazioni super del capitano Gigi Datome, di Cinciarini e del sempre solido Marco Cusin. Per la Svizzera bene Marko Mladjan, Kovac e Vogt, male invece Dusan Mladjan limitato dai falli.

     

    Pronti via e gli azzurri prendono praticamente subito il largo. I canestri di Datome, Cinciarini, Cusin, i liberi di Aradori, portano l’Italbasket sul 19-9 a poco più di metà del quarto. Gli svizzeri sono praticamente solo i fratelli Mladjan e gli azzurri con Cervi, Datome e ancora Aradori chiudono il parziale sul 28-15.

    Il secondo quarto viaggia sul filo dell’equilibrio sino a metà con il risultato di 22-35. A questo punto l’Italbasket guidata dai suoi titolari, Cinciarini, Aradori, Datome e Cusin costruiscono lo strappo che porta l’Italia sul +19, 29-48, alla sirena dell’intervallo lungo.

    Nel terzo quarto si accende Marko Mladjan che trascina la Svizzera con un parziale di 8-2. Gli azzurri riprendono la giusta concentrazione e con diversi liberi messi a segno e il canestro di Cusin si riportano sul +21 a due minuti e mezzo dal termine. Marko Mladjan è bollente e riavvicina i rossocrociati ma l’Italbasket c’è ed allunga nuovamente chiudendo il quarto sul 44-67.

    Gli ultimi dieci minuti sono una pura formalità, il tempo passa con Mladjan, Vogt e Atcho che provano a riportare sotto la squadra padrone di casa. La Svizzera arriva ad un -13 nell’ultimo minuto ma ormai è tardi ed i liberi di Vitali mettono la parola fine al match sul 65-80 consegnando così all’Italbasket il meritato pass per l’Europeo con il bottino di 3 vittorie ed una sconfitta.

     

    Svizzera - Italia
    Svizzera – Italia

    SVIZZERA – ITALIA 65-80 (15-28, 29-48, 44-67)

    Punti

    SVIZZERA: M. Mladjan 21, Kovac 14, Vogt 12, Atcho 8, D. Mladjan 7, Kazadi 2, Cotture 1

    ITALIA: Datome 24, Cinciarini 17, Cusin 11, Aradori 7, Cervi 6, A. Gentile 4, S. Gentile 4, L. Vitali 3, M. Vitali 3, Polonara 1

    Rimbalzi

    SVIZZERA: M. Mladjan 10, Vogt 6, Atcho 4, Cotture 4, Kazadi 3, Fridel 2, Kovac 2, Mafuta 2

    ITALIA: Cusin 8, Datome 7, Cervi 6, Cinciarini 4, Aradori 2, L. Vitali 2, M. Vitali 2, A. Gentile 1, Polonara 1

    Assist

    SVIZZERA: Kazadi 4, D. Mladjan 3, Herrmann 2, Kovac 1, Mafuta 1, Vogt 1

    ITALIA: Aradori 4, S. Gentile 3, A. Gentile 2, Datome 2, Cinciarini 1

  • Italbasket sconfitta dalla Russia, qualificazione rimandata

    Italbasket sconfitta dalla Russia, qualificazione rimandata

    L’Italbasket incassa la prima sconfitta nel percorso di qualificazione ad Euro2015, niente è compromesso però il Ko contro la Russia costringerà gli azzurri ad andare a vincere in Svizzera per staccare il biglietto per il campionato europeo del prossimo anno.

    Anton Ponkrashov
    Anton Ponkrashov

    Gli azzurri hanno giocato una buona gara ma sono calati nel 4° quarto quando si è scatenato un incredibile Ponkrashov che ha guidato i suoi ad un successo fondamentale per continuare a sperare di poter disputare Euro2015.

    Partono forte gli azzurri che grazie a due triple di Datome e ad un canestro di Cusin si porta sul 8-2 dopo 2 minuti. La Russia reagisce e piazza un controparziale, anche grazie al suo talento Mozgov, e si porta in parità a metà quarto. Nei restanti minuti l’Italia allunga a +6 ma i russi rispondono ed il primo quarto si chiude sul 19-17.

    Nell’inizio del secondo quarto si fatica a trovare il canestro e dopo 4 minuti il solito Ponkrashov permette ai suoi il sorpasso sul 24-25. L’Italbasket reagisce e gli azzurri si riportano in vantaggio anche grazie alla precisione dai liberi ma come sempre entra in scena Ponkrashov che con una tripla permette il massimo vantaggio alla Russia sul 30-33 a 2 minuti dalla sirena dell’intervallo lungo. L’Italia continua la sua precisione dalla linea dei liberi e così si va al riposo sul 36 pari.

    Anche il 3° quarto evidenzia problematica a segnare, dopo 3 minuti si è sul 40-40. Gli azzurri iniziano a difendere forte e, grazie anche al canestro di Datome e al gioco da 3 punti di Aradori, si portano sul 47-42 a due minuti dalla fine del quarto. A pochi secondi dalla fine Cinciarini infila la tripla che ridà il +6 all’Italia ma Antonov che non si era praticamente mai visto risponde con la stessa moneta per il 50-47 di fine quarto.

    L’ultimo quarto parte molto bene per l’Italbasket che grazie a tre tiri liberi del capitano Datome, riallunga sul 57-51 a 7 minuti e mezzo dal termine. I russi rimangono incollati e non crollano nemmeno dopo altri tre liberi realizzati da Gentile, anzi pian piano si rifanno sotto e a 3.40 dalla fine, dopo un paio di contropiedi falliti dagli azzurri, si portano in vantaggio sul 62-64. Si resta punto a punto sino 1.15 dalla fine quando la Russia con Mozgov infila lo strappo decisivo al 66-70. L’Italia prova a crederci Gentile realizza un libero e porta gli azzurri sul 68-71, fallisce il secondo ma si lancia a prendere il rimbalzo, è però sfortunato e la palla scivola fuori. La partita si chiude qua con la Russia che con un libero arrotonda sul 68-72.

    Una sconfitta che come detto può far male ma deve servire come esperienza per evitare di commettere in futuro quei piccoli errori che questa sera hanno causato la sconfitta. Siam certi però che l’Italbasket saprà far tesoro di questo match e si presenterà in casa della Svizzera con la concentrazione e la cattiveria giusta per chiudere in bellezza queste qualificazioni.
    ITALIA – RUSSIA 68-72 (19-17, 36-36, 50-47)

    Punti

    ITALIA: A. Gentile 23, Datome 15, Cusin 12, Aradori 9, Cinciarini 3, S. Gentile 3, Vitali 3

    RUSSIA: Ponkrashov 22, Mozgov 20, Zubkov 9, Kurbanov 6, Vyaltsev 6, Antonov 5, Khvostov 2, Voronov 2

    Rimbalzi

    ITALIA: Aradori 6, Datome 6, Cusin 5, A. Gentile 3, Cervi 2, Cinciarini 2, S. Gentile 2, Polonara 1, Vitali 1

    RUSSIA: Mozgov 7, Kurbanov 7, Voronov 7, Ponkrashov 3, Sokolov 3, Vyaltsev 3, Zubkov 2, Khvostov 2, Karasev 1

    Assist

    ITALIA: Aradori 2, Datome 2, A. Gentile 2, Cinciarini 1, Cusin 1, S.Gentile 1

    RUSSIA: Ponkrashov 8, Khvostov 2, Kurbanov 2, Zubkov 2, Antonov 1, Karasev 1

  • Nazionale, è il Conte-day: “Emozionato e orgoglioso”

    Nazionale, è il Conte-day: “Emozionato e orgoglioso”

    E’ arrivato il giorno, il suo giorno; quel giorno che tanti allenatori nell’arco della loro carriera sognano di vivere. E’ il giorno di Antonio Conte presentato a Roma come nuovo Commissario Tecnico della Nazionale Italiana. L’ex allenatore bianconero, al fianco del Presidente della Figc Carlo Tavecchio, ha firmato in diretta il contratto che lo legherà alla federazione per le prossime due stagioni.

    Sono emozionato perchè al mio posto vorrebbero esserci tutti gli allenatori di questo Mondo. E’ la Nazionale più importante insieme al Brasile. Sono orgoglioso del fatto che il Presidente abbia pensato a me”. E aggiunge ancora: “Non pensavo di rientrare in pista dopo 35 giorni. Volevo fare un aggiornamento tattico in giro per l’Europa e aspettare un top club europeo. Facendo le dovute riflessioni, capendo l’entusiasmo di Tavecchio lui ha capito di aver fatto breccia nel mio cuore. Sapete che anche a me piacciono le sfide”. 

    Parlando della parola vittoria Conte ha dichiarato: “La vittoria è una dolce condanna, io vivo per la vittoria. Sapete benissimo quale è la differenza tra vincere e perdere. E’ come vivere o morire. Io voglio portare qui la mia mentalità, cercare di fare capire la differenza tra vincere e perdere, o vincere e pareggiare”.

    conte e tavecchio

    Sul rapporto con i club l’ex allenatore della Juventus ha dichiarato: “Vorrei essere un C.t. che si rapporta con club e allenatori,  se vogliamo crescere è giusto che l’allenatore della Nazionale vada incontro all’allenatore del club. Bisogna parlare dei tipi di allenamenti, sulle condizioni di un giocatore. Penso che facendo cosi i rapporti possano crescere e si possa costruire qualcosa di importante”.

    Sull’aspetto tecnico queste le parole del neo C.t.: “I giocatori arrivano dall’esperienza non positiva, ma abbiamo buoni giocatori che vanno fatti diventare una squadra. In questo modo il gap tecnico rispetto agli altri può essere colmato. Mi piacciono le sfide ardue, come quando arrivi in Serie A con la Juventus. Anche oggi arrivo in un periodo non semplice, abbiamo bisogno di risollevarci”.

    Sulla fine del rapporto con la Juventus ha detto: “In ogni rapporto stai insieme quando partecipi su tutto. Quando si consumano i rapporti bisogna dire la forza di dire basta per il bene di tutti.  Servono anche gli attributi per capire queste cose”.

    E ancora sul suo futuro staff: “ Oggi la cosa più importante è dare certezza alla squadra, c’è poco tempo per inventarsi le cose. Ho in mente di ripercorrere quanto fatto alla Juventus. La base sarà quella di ripartire dalle certezze. Sono convinto che sarà una grande dote per la Nazionale. A me, giovani o non giovani, serve gente che corre e faccia quello che chiedo. Lo staff è al completo, valuteremo solo la figura del preparatore dei portieri in questi giorni”.

    Sulla panchina azzurra è arrivato un condottiero con tanta fame di vittoria, con tanta grinta e un non conoscitore della parola sconfitta. Ora al C.t. il compito, non facile, di inculcare nella testa di chi indosserà la maglia della nazionale la voglia, la determinazione, il saper essere parte integrante del progetto. Due eliminazioni nella fase ai gironi dei Mondiali non sono più ripetibili.