Tag: Italia

  • Lippi sulle orme di Cannavaro. Anche il ct all’Al Ahly?

    Alla vigilia del Mondiale in terra sudafricana, una voce di mercato serpeggia nell’ambiente azzurro: Marcello Lippi sarebbe vicino ad un accordo con la squadra araba dell’Al Ahly, la stessa per la quale il capitano della Nazionale Fabio Cannavaro ha firmato un ricco biennale. Il ct campione del mondo 2006, che guiderà gli azzurri alla difesa del titolo, avrebbe già dato il suo assenso all’operazione ma ha anche rimandato il tutto a fine Mondiale. Si parla di un contratto della durata di 4 anni.

  • Mondiali, Italia: “i premi degli azzurri per l’Unità d’Italia”

    Le polemiche divampate in seguito alle dichiarazione di Calderoli hanno, forse, responsabilizzato ancor di più gli azzurri che hanno deciso di donare parte dei loro compensi per la celebrazione dell’Unità d’Italia.

    Ad annunciare la decisione capitan Cannavaro e Buffon all’Ansa “Abbiamo discusso. La fondazione per le celebrazioni dell’Unità ha problemi di budget, e allora noi che siamo un simbolo che unisce il paese intero abbiamo deciso: se andiamo a premio, ciascuno di noi contribuirà con una parte della somma, piccola o grande che sia, per dare risalto al valore dell’Italia unita”.

  • Hamsik giura fedeltà al Napoli. Il rinnovo dopo i Mondiali

    E’ uno dei giocatori più ambiti ma lui, Marek Hamsik, ha le idee ben chiare e dal ritiro della nazionale slovacca a Pretoria annuncia l’imminente rinnovo del contratto con il Napoli spiazzando i più grossi club europei che sono sulle sue tracce da tempo per la felicità di tutti i tifosi partenopei:

    • Ora mi tufferò con tutta l’anima nel Mondiale, poi tornerò con la maglia azzurra per vivere un’altra stagione bellissima a Napoli. Sia io che la società abbiamo il desiderio di rinnovare il contratto. Vogliamo proseguire su questa strada e essere insieme protagonisti di un campionato esaltante“.

    Il centrocampista azzurro poi parla della esperienza che lo attende in Sud Africa:

    • Sono concentrato sul lavoro e voglio allenarmi bene per farmi trovare pronto per affrontare nel migliore dei modi quest’avventura. Spero che col passare del tempo l’emozione crescerà ed esploderà nel giorno del debutto. Mi sto impegnando a fondo per cominciare bene il nostro cammino. Ho smaltito qualche piccolo problema nei giorni scorsi e ora sono a posto. Il morale è alto e aspettiamo il giorno del primo match con fiducia ed entusiasmo“.

    Hamsik incrocierà l’Italia di Marcello Lippi e dei compagni al Napoli Quagliarella, Maggio e De Sanctis il prossimo 24 giugno all’Ellis Park di Johannesburg per la terza e conclusiva sfida del Gruppo F.

  • Sudafrica 2010: favorite ed ousiders

    Mancano poche ore al via della rassegna iridata di calcio in Sudafrica che decreterà la squadra che scriverà il proprio nome dopo quello dell’Italia in qualità di Campione del Mondo, ma già da mesi addetti ai lavori e tifosi stilano le proprie griglie di selezioni nazionali favorite alla vittoria finale.

    Le principali squadre che ambiscono ad alzare al cielo africano il massimo trofeo sono le tradizionali rappresentative che in ogni torneo di livello vengono indicate come “potenziali vincitrici”. Innanzitutto Brasile ed Argentina, team che vantano una straordinaria tradizione calcistica e che anche nel 2010 contano di lasciare un indelebile segno. Entrambe accompagnate da qualche polemica circa le convocazioni (i rispettivi C.T. Dunga e Maradona hanno lasciato a casa elementi del calibro di Zanetti, Cambiasso, Pato e Ronaldinho in favore di carneadi o personaggi di caratura infinitamente inferiore come il viola Bolatti o la punta Grafite), sono accomunate dal grandissimo potenziale offensivo (addirittura spaventoso quello della Seleccion che può annoverare bocche da fuoco come Messi, Aguero, Milito, Tevez, Higuain e Palermo) e da qualche perplessità sul pacchetto arretrato nonostante in tal senso Dunga appare meglio attrezzato data la presenza di elementi come Julio Cesar, Maicon, Thiago Silva, Juan e Lucio.

    Zona centrale del campo in ambedue i casi muscolare, imperniata su Mascherano e Felipe Melo, e libertà di inventare ai funamboli in avanti guidati da Messi e Kakà. Sarà proprio la sfida a distanza tra il madrilista ed il blaugrana uno dei leit motiv della rassegna sudafricana: l’ex milanista è chiamato a trascinare i gialloverdi al loro sesto titolo mondiale con la sua classe mentre la pulce argentina deve cogliere l’occasione per dimostrare al mondo di essere per davvero il nuovo Maradona.

    Vietato fallire per entrambi così come è vietato fallire per i due allenatori, non da tutti ritenuti all’altezza del proprio delicato ruolo. In seconda battuta si posiziona l’Inghilterra di Fabio Capello che, nonostante gli infortuni di Ferdinand e Beckham, sembra essere ben attrezzata: l’allenatore italiano può contare su un grande centrocampo dopo aver risolto favorevolmente i problemi di convivenza tra Gerrard e Lampard e può contare su un Rooney in versione deluxe.

    Che sia l’anno propizio per i sudditi della Regina Elisabetta? Chi crede fermamente nella vittoria finale è la Spagna Campione d’Europa che riesce a coniugare gioco spettacolare e redditizio sulla falsariga di quello del Barcellona: Torres e Villa saranno chiamati a finalizzare le trame di centrocampo costruite da Iniesta,Xavi,Fabregas e Xabi Alonso. Attenzione massima alle Furie Rosse, dunque, che a differenza del passato sembrano possedere anche rincalzi ottimi.

    E l’Italia? Gli Azzurri, come spesso accade, partono con qualche polemica di troppo e sembrano essere accompagnati da molto scetticismo, ma nei momenti che contano riescono a tirare sempre fuori quel quid pluris motivazionale in grado di fare la differenza. Mister Lippi ha puntato sullo zoccolo duro del suo gruppo di pretoriani ma la paura dei tifosi è quella di dover pagar dazio all’assenza di uomini di grande spessore tecnico (Pirlo e Camoranesi in dubbio; non convocati, per diversi motivi, Balotelli, Cassano e Totti).

    Francia e Germania sembrano invece accomunate da un difficile ricambio generazionale che penalizza le velleità di vittoria finale dei due teams, anche se i tedeschi ci hanno abituato ad andare sempre ben oltre le aspettative iniziali (ricordate il 2002 ad esempio?). Infine l’Olanda, l’emblema del calcio spettacolo, il cui nome è assente dall’albo d’oro nonostante abbia disputato due finali consecutive e sia la patria del cosiddetto ‘calcio totale’. Grande talento ma fragilità difensiva e mancanza di un centravanti di livello assoluto le caratteristiche della squadra orange (un po’ come il Portogallo).

    Grande curiosità desta la Costa D’Avorio che potrebbe essere la vera sorpresa: grande fisicità, ottimo collettivo, incoraggianti progressi tattici e buonissime individualità. Attenzione ai fratellini di Drogba, dunque. Buon Mondiale a tutti!

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  • Road to Sud Africa 2010: L’Italia

    Road to Sud Africa 2010: L’Italia

    A 4 anni di distanza dal Mondiale di Germania 2006 che vide la nostra Nazionale trionfare contro il pronostico di quasi tutti gli addetti ai lavori, le cose per l’Italia, almeno in apparenza, non sembrano molto cambiate: alla vigilia della massima rassegna mondiale di calcio che sta per partire in Sud Africa (prima volta tra l’altro, che la competizione si disputa in terra africana) aleggia sempre poca fiducia nella squadra e negli uomini del Commissario Tecnico Marcello Lippi.

    IL MOMENTO Certamente le 2 situazioni sono da un certo punto di vista incomparabili: in Germania non si confidava nelle capacità della Nazionale per via di una situazione venutasi a creare pochi giorni prima del via e che aveva investito il calcio italiano in tutta la sua potenza distruttiva, la cosiddetta Calciopoli, che ha stravolto i rapporti di forza e le gerarchie del pallone nel nostro Paese. Ora invece la mancanza di “fede” nel gruppo azzurro dipende quasi esclusivamente dalle scelte operate da Marcello Lippi, che nel giro di 4 anni è passato da allenatore osannato dalle folle e dai giornalisti a persona criticata in modo alcune volte poco elegante dalla stampa e dai tifosi che non hanno gradito alcune scelte nelle convocazioni fatte dal C.T. campione del mondo.
    Molti interrogativi si aprono a pochi giorni dalla partenza della competizione: sappiamo tutti che 4 anni fa la forza del gruppo, che si isolò dagli avvenimenti che accadevano in Italia e che avrebbero potuto distruggere l’armonia dello spogliatoio, fu determinante nella vittoria finale. Una compattezza poche volte vista in altre squadre, una determinazione a dir poco incredibile, una capacità di soffrire, anche nei momenti delicati, senza precedenti, il tutto sorretto da un gioco molto ordinato che a volte porta più risultati rispetto al calcio-spettacolo tanto bramato dai critici. Il dato più eclatante e significativo di questa straordinario compattezza del gruppo è riassumibile nella grande difesa mostrata durante il cammino del Mondiale passato: solo 2 gol subiti, tra l’altro uno su rigore (di Zinedine Zidane nella Finale contro la Francia) ed un autogol di Zaccardo contro gli U.S.A.
    Per il resto nessuna squadra e nessun calciatore riuscì a perforare, su azione, la straordinaria retroguardia azzurra, guidata da capitan Fabio Cannavaro (a cui si chiedeva addirittura di non indossare la fascia per lo scandalo Calciopoli che vedeva coinvolta la sua squadra, la Juventus), ottimamente coadiuvato prima da Alessandro Nesta e poi da Marco Materazzi dopo l’infortunio del milanista. Fabio Grosso si impose come il miglior terzino del mondiale e tutti ricordiamo il gol alla Germania e l’ultimo rigore nella Finale contro la Francia che ci diede la vittoria e il quarto titolo nella competizione. Alle loro spalle un insuperabile Gianluigi Buffon riusciva a parare anche i tiri impossibili, blindando la porta azzurra dagli attacchi degli avversari. Decisiva fu la sapiente regia di Andrea Pirlo, mente del centrocampo, quasi mai incappato in errori di gioco e sempre pronto ad inventare azioni di contrattacco. Luca Toni, sebbene a livello realizzativo non sia stato memorabile ha tenuto in piedi l’attacco azzurro e fu la colonna portante dei nostri schemi offensivi. Insomma una squadra quasi inaffondabile e alla fine Fabio Cannavaro vinse il Pallone d’oro, secondo nella classifica, ad una manciata di voti arrivò Buffon e al nono posto si piazzò Pirlo.
    Al ritorno in patria con la Coppa del Mondo tutti pronti ad osannare i valorosi atleti, quasi ci si fosse dimenticati “dalla sera alla mattina” dell’inquisizione subita dagli Azzurri (soprattutto dal blocco juventino che in fin dei conti, piaccia o non piaccia, è stato più decisivo rispetto a quello delle altre squadre rappresentate).
    In questi giorni sono piovute forti critiche, come dicevamo, non più per una situazione esterna alla squadra ma per via delle scelte nei convocati, dato che in molti non si sono ritenuti soddisfatti da alcuni atleti chiamati a giocare in questo Mondiale. Per questo motivo la situazione è in continua evoluzione, dato che la squadra non ha brillato nelle ultime amichevoli pre-Mondiali, ma se al grande appuntamento dovessero iniziare a venire i primi confortanti risultati si potrebbe anche cambiare idea sulla bontà dell’operato del nostro C.T.

    I CONVOCATI L’idea nella testa di Lippi è di un’Italia camaleontica, con giocatori molto duttili, che sappia adattarsi a diversi moduli e anche per questo si spiegano 3-4 convocazioni “impreviste” che hanno un pò stravolto il gruppo che è arrivato a qualificarsi nel girone eliminatorio.
    Ovviamente i punti fermi sono tutti presenti, ma le varianti rispetto a 4 anni fa non mancano.
    Per il ruolo di portiere, Lippi non ha potuto fare a meno di convocare il numero 1 al mondo ovvero Gianluigi Buffon, con l’emergente Federico Marchetti e il costante Morgan de Sanctis come eventuali sostituti.
    In difesa si è fatto ancora affidamento su Fabio Cannavaro, reduce da una stagione veramente pessima con la maglia della Juventus dopo il ritorno dal Real Madrid, forse a causa dell’età non più verdissima (37 anni), al suo fianco dovrebbe giocare Giorgio Chiellini, compagno di reparto nella squadra bianconera e che ha avuto un’annata meno disastrosa dal punto di vista agonistico grazie alla sua grinta in marcatura. Possibile sorpresa sarebbe l’inserimento di Leonardo Bonucci del Bari, rivelazione del campionato con la squadra biancorossa, al posto di Chiellini come centrale difensivo con conseguente spostamento di quest’ultimo come esterno difensivo sinistro. Convocato anche Domenico Criscito, buona alternativa a sinistra e reduce da una stagione molto positiva nel Genoa. Ha ottenuto la convocazione anche il suo compagno di reparto nel club rossoblu Salvatore Bocchetti, mentre per la fascia destra si giocano il posto da titolare il solito Gianluca Zambrotta e il napoletano Christian Maggio che potrebbe risultare utile anche in zona gol.
    A centrocampo Andrea Pirlo tiene col fiato sospeso tutta la Nazione ma nelle ultime ore il regista milanista ha garantito sulla sua presenza in campo (probabile contro la Slovacchia il 24 giugno). Accanto a lui l’irrinunciabile gioco del completo mediano della Roma Daniele De Rossi, con Gennaro Gattuso nel prezioso ruolo di recupera palloni anche se in questa stagione nel Milan non è riuscito a brillare come al solito. Valide alternative saranno il naturale sostituto di Pirlo ovvero Riccardo Montolivo della Fiorentina, Angelo Palombo della Sampdoria reduce da una grandissima stagione coi blucerchiati e ormai consacrato tra i migliori nel ruolo di centrocampista in Italia e l’eclettico Claudio Marchisio della Juventus che può ricoprire più ruoli e che sicuramente tornerà molto utile al nostro C.T. nei momenti delicati delle partite. Nonostante una poco esaltante stagione ha avuto la convocazione in Nazionale un altro bianconero, Mauro German Camoranesi, che agli ordini di mister Lippi ha comunque dato prova di non essere un giocatore finito.
    Passiamo all’attacco dove tranne Alberto Gilardino della Fiorentina e Giampaolo Pazzini della Sampdoria, che sono prime punte vere, tutti gli altri sono giocatori molto duttili che possono ricoprire vari ruoli e cambiare magari la storia delle partite: Antonio Di Natale dell’Udinese è stato il capocannoniere del campionato e lo si attende alla definitiva consacrazione, Vincenzo Iaquinta è capace di giocare almeno in 4 ruoli (esterno offensivo di destra o sinistra, seconda punta e centravanti e la sua velocità e la sua potenza potrebbero portare grande giovamento per le sorti della nostra squadra), Simone Pepe, neo juventino, la scorsa stagione nell’Udinese ha dimostrato di essere uno degli attaccanti più completi in circolazione, mentre Fabio Quagliarella ha il grande pregio di “entrare in partita” molto velocemente qualora dovesse partire dalla panchina per poi subentrare a match in corso.
    Esclusi dai primi 30 convocati Fabio Grosso (che nell’ultimo Mondiale risultò a dir poco determinante ma che ha disputato una stagione da dimenticare nella Juventus risultando forse il peggior giocatore per i bianconeri in tutta l’annata), Sirigu (portiere del Palermo), Marco Borriello (attaccante del Milan), Giuseppe Rossi (attaccante del Villarreal), Andrea Cossu (trequartista del Cagliari), Mattia Cassani (difensore di destra del Palermo) e Antonio Candreva (centrocampista della Juventus).
    Rispetto al 2006 mancano anche fuoriclasse come Francesco Totti (che alla fine, seppur allettato dall’idea di giocare un altro Mondiale, non è stato convocato) e Alessandro Nesta (che comunque non sarebbe tornato sulla sua decisione di non giocare più in Nazionale). Manca anche un fenomeno come Alessandro Del Piero, che invece nella convocazione ha sperato fino all’ultimo ma oramai i limiti fisici (36 anni) ne condizionano il rendimento.

    I GIOCATORI CHIAVE E LA TATTICA Come detto precedentemente l’Italia sarà una squadra camaleontica sia negli uomini che scenderanno in campo che nello schema di gioco: il modulo di gioco iniziale dovrebbe essere un 4-2-3-1 ma Lippi ha dichiarato di vole variare a seconda delle diverse situazioni che si presenteranno di partita in partita. Probabile il ricorso magari al 4-4-2, al 4-4-1-1, al 4-5-1 o al 4-3-3. Più difficile che il nostro C.T. si orienti per una difesa a 3, visto che i 4 difensori dietro offrono maggiori garanzie.
    Per quanto riguarda i giocatori che scenderanno in campo, sicuramente ci saranno dei punti fermi: innanzitutto l’inamovibile Buffon che dovrà cercare di dare sicurezza e guidare un reparto arretrato che nelle 2 amichevoli pre-Mondiali contro Messico e Svizzera è sembrato patire alcune determinate situazioni di gioco. In difesa Chiellini, più di Cannavaro, dovrà cercare di essere un baluardo insuperabile dando prova delle sue capacità agonistiche e fisiche che quest’anno sono un pò mancate nelle prestazioni con la Juventus a causa di un’annata in cui ai bianconeri è andato tutto fin troppo storto. Le qualità però ci sono e si spera che emergano di nuovo proprio in questo importantissimo appuntamento. A centrocampo tutto passerà dai piedi di Andrea Pirlo, il vero fulcro del gioco di questa Nazionale. Dalle sue geometrie e dalle sue idee dipenderà il destino dell’Italia campione del Mondo in carica. Importantissimo sarà l’apporto che dovrà dare il suo compagno di reparto Daniele De Rossi, quasi sicuramente il centrocampista tuttofare più forte al Mondo: difesa, recuperi, azioni d’attacco, sapienza tattica nell’occupare le zone del campo nevralgiche, tiro da fuori area, abilità nei colpi di testa da palle inattive e una struttura fisica invidiabile che lo rendono molto ma molto completo. Nel reparto avanzato Antonio Di Natale dovrà dare una grande prova di maturità e trascinare gli Azzurri verso la vittoria, anche vista la grande annata disputata con l’Udinese e chiusa con 29 gol all’attivo in campionato che gli sono valsi il titolo di miglior marcatore del torneo appena concluso. Le sue giocate dovranno anche rendere più facile il compito di segnare ad Alberto Gilardino, che probabilmente partirà titolare come punta centrale e che ha bisogno di essere ben assistito da un compagno molto mobile in zona offensiva per poter rendere al meglio. Se assistito a dovere il “Gila” diventa pericolosissimo in zona gol, riuscendo, con il suo istinto innato nel trovare la rete anche senza la visione della porta, a realizzare tanti gol che ne hanno fatto il marchio di fabbrica del numero 11 della Fiorentina.

    IL CAMMINO VERSO IL MONDIALE L’Italia si è qualificata al Mondiale di Sud Africa 2010 vincendo il Gruppo 8 della zona europea nel quale erano inserite anche l’Irlanda, la Bulgaria, Cipro, la Georgia e il Montenegro. Molto serrato il testa-a-testa con l’Irlanda che ha tenuto in apprensione gli Azzurri fino all’ultimo, anche perchè i 2 scontri diretti si sono risolti senza vincitori nè vinti (1-1 a Bari e 2-2 rocambolesco a Dublino in una partita dalle 1000 emozioni). Alla fine l’Italia nelle 10 partite ha ottenuto 7 vittorie, 3 pareggi e nessuna sconfitta, per un totale di 24 punti, l’Irlanda ne ha ottenuti 18 (ma ha chiuso imbattuta come la nostra squadra) ed è stata costretta agli spareggi, dove la Nazionale del nostro allenatore connazionale Giovanni Trapattoni è stata eliminata tra mille polemiche dalla Francia per un discusso gol di Gallas la cui azione però viziata da un fallo di mano precedente di Thierry Henry. Più staccata la Bulgaria che comunque ha mostrato degli evidenti progressi dopo la crisi sportiva nel calcio attraversata negli ultimi anni, fuori da ogni discorso invece Cipro e il Montenegro che comunque ha messo in luce dei talenti veramente interessanti quali Mirko Vucinic e Stefan Jovetic che militano già nel campionato italiano, rispettivamente nella Roma e nella Fiorentina. Una squadra sicuramente da tenere d’occhio in futuro, quella del Montenegro, che potrebbe anche togliersi anche qualche soddisfazione nei prossimi anni. Pochi punti (solo 3) per la “povera” Georgia che ha chiuso il girone come fanalino di coda.

    Squadra Punti Giocate Vinte Pari Perse Gol fatti Gol subiti Diff. Reti
    Italia (qualificata) 24 10 7 3 0 18 7 11
    Irlanda (spareggio) 18 10 4 6 0 12 8 4
    Bulgaria 14 10 3 5 2 17 13 4
    Cipro 9 10 2 3 5 14 16 -2
    Montenegro 9 10 1 6 3 9 14 -5
    Georgia 3 10 0 3 7 7 19 -12

    Cipro – Italia 1-2
    Italia – Georgia 2-0
    Bulgaria – Italia 0-0
    Italia – Montenegro 2-1
    Montenegro – Italia 0-2
    Italia – Irlanda 1-1
    Georgia – Italia 0-2
    Italia – Bulgaria 2-0
    Irlanda – Italia 2-2
    Italia – Cipro 3-2

  • Mondiali 2010: Pirlo recupera e vola in Sud Africa. Probabile esordio con la Slovacchia

    Marcello Lippi può tirare un sospiro di sollievo: Pirlo sta recuperando velocemente dall’infortunio patito durante la prima uscita amichevole pre-Mondiale dell’Italia contro il Messico e partirà oggi con il resto della spedizione azzurra alla volta del Sud Africa. Gli esami a cui si era sottoposto il playmaker della Nazionale avevano evidenziato una lesione al polpaccio che rischiava di fargli saltare la rassegna e costringere così il ct a rivedere il proprio scacchiere tattico che senza Pirlo avrebbe perso in qualità, lui che del centrocampo azzurro è il faro da tantissimi anni.

    • Il dolore è dimunuito. La lesione al polpaccio sinistro si sta cicatrizzando e la situazione è incoraggiante. Sono fiducioso” spiega il centrocampista.

    Pirlo salterà sicuramente le prime due gare (Paraguay e Nuova Zelanda) per rientrare presumibilmente il 24 guigno per la sfida, probabilmente decisiva, contro la Slovacchia di Hamsik. In caso non ce la dovesse fare il fantasista tornerà a completa disposizione di Lippi, se l’Italia dovesse centrare la qualificazione, a partire dagli ottavi di finale.
    La partenza degli azzurri verso il continente nero è prevista in serata dall’aeroporto di Malpensa.

  • Waka Waka (This Time For Africa) l’inno dei mondiali di calcio 2010

    E’ stato rilasciato il video di “Waka Waka (This Time For Africa)“, brano cantato da Shakira e scelto per accompagnare i Mondiali di calcio 2010 in Sudafrica.
    Nel video oltre alle sensuali movenze della bella Shakira sono protagonisti alcune scene di calciatori che parteciparanno all’avventura Sudafricana. Ovviamente non potevano mancare i detentori dell’ultima coppa del mondo assegnata nel 2006 a Berlino e così il video si apre con quel rigore con cui Grosso ha battuto Barthez regalandoci il sogno di alzare la coppa al cielo.

    Ecco il video di “waka Waka (This Time For Africa)”

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  • Mondiali 2010: recupero Pirlo, Abete ci crede

    Mondiali 2010: recupero Pirlo, Abete ci crede

    Sembrano arrivare notizie confortanti sul recupero di Andrea Pirlo e Mauro German Camoranesi e Lippi potrebbe tirare un sospiro di sollievo avendo l’organico a disposizione a ranghi quasi completi.

    Il centrocampista rossonero potrebbe tornare disponibile già dalla partita contro la Slovacchia, mentre Camoranesi potrebbe esser a disposizione dall’esordio contro il Paraguay. Le condizioni dei giocatori migliorano e nell’ambiente azzurro traspare l’ottimismo. Il presidente Abete di ritorno dal Sudafrica ha voluto difendere Marchisio e rassicurare i tifosi sulle condizioni di Pirlo

    “Per Pirlo c’è fiducia e consapevolezza della sua importanza.Tante volte Pirlo ha fatto la differenza e prima di rinunciare a lui bisogna pensarci tantissime volte – dice Abete ai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport -. E’ determinato a giocare questo Mondiale e vediamo strada facendo quali saranno le sue condizioni”

  • Sud Africa 2010: La cabala e le seconde linee le uniche speranze azzurre

    L’Italia di Marcello Lippi ha impattato nel secondo match amichevole pre mondiale contro la Svizzera allietando tutti coloro che credono alla cabala e alle coincidenze. L’1-1 contro gli elvetici valse poi la vittoria finale sia nell’82 che a Berlino 2006.

    Aver la sorte dalla nostre parte certo non guasta ma a dar un pò di ottimismo allo scettico popolo azzurro è la prova d’orgoglio e di grinta dei nostri. Le seconde linee trascinate da un indomabile Gattuso hanno fatto capire che il vero volto dell’Italia non era quello contro il Messico.

    E’ l’Italia operaia che può far sperare l’Italia, una squadra unita e coesa pronta ad esaltare il gruppo più che la giocata del singolo. I problemi restano, sia ben chiaro, da Gilardino a Pazzini il nostro attacco resta terribilmente sterile.

    Ma Maggio si è ambientato bene al ruolo di terzino destro, garantendo spinta e dinamicità. Montolivo si è calato bene nel ruolo di vice Pirlo e comunque anche Palombo e Gattuso dimostrano di aver le carte in regola per dar manforte alla mediana se chiamati in causa.

    Adesso parte l’operazione Paraguay, gli azzurri avranno smaltito le tossine della preparazione in montagna e Lippi avrà posto gli ultimi correttivi alla squadra. Non ci resta che sperare e incrociare le dita per i nostri gladiatori.

  • Marchiso offende l’inno di Mameli: È giallo sul web

    Da qualche ora sul web impazza un video che ritrae Marchisio dedito a cantare l’inno di Mameli prima dell’amichevole degli azzurri contro il Messico. Lo juventino di fatto verrebbe beccato ad aggiungere “ladrona” alle parole “e schiava di Roma” , destando anche lo stupore dei suoi connazionali Cannavaro e Iaquinta. Sarà vero?

    ECCO IL VIDEO :
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