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  • Mondiali 2010, il programma di oggi: l’Italia all’assalto della Nuova Zelanda, in serata spazio al Brasile

    Mondiali 2010, il programma di oggi: l’Italia all’assalto della Nuova Zelanda, in serata spazio al Brasile

    Ieri abbiamo osservato attentamente l’Olanda che, vincendo per 1-0 contro il Giappone, si è assicurata quasi certamente il passaggio del turno agli ottavi di finale dove incontrerà una squadra del gruppo dell’Italia. E oggi scendono in campo proprio i nostri azzurri per la seconda giornata del Gruppo F che cercheranno di battere la modesta, ma sorprendente, Nuova Zelanda. Poi chiuderà il decimo giorno di partita l’interessantissimo match tra Brasile e Costa d’Avorio.

    Ad aprire però alle 13:30 saranno Slovacchia e Paraguay, inserite nel raggruppamento dell’Italia; si parte da una situazione di classifica di assoluta parità (tutti a 1 punto) quindi bisognerà trovare i 3 punti per poter sperare di continuare nell’avventura sudafricana. La Slovacchia di Hamsik però non ha risposto alle attese nella gara d’esordio facendosi poi beffare nel finale, dopo un lungo assedio, da Reid che ha permesso agli All Whites di pareggiare. I sudamericani invece hanno disputato una discreta partita contro gli azzurri ottenendo un punto d’oro per la classifica. Da tenere d’occhio il ben assortito attacco paraguaiano (Santa Cruz, Barrios, Valdez, Cardozo).

    A seguire alle 16:00 l’altra partita del Gruppo F a chiuderne la seconda giornata tra Italia e Nuova Zelanda, confermata per 10/11 la formazione dell’esordio per la nostra nazionale ma con le assenze pesanti di Buffon e Pirlo. Sulla carta non c’è storia ma il Sudafrica ha insegnato che nessuna squadra parte da favorita. Riusciranno gli azzurri di Marcello Lippi a centrare la prima vittoria nel Mondiale?

    In serata la palla passerà al Brasile di Carlos Dunga impegnato nella delicata sfida contro la Costa d’Avorio. I verdeoro, nonostante la vittoria, hanno deluso contro la Corea del Nord, prestazione al di sotto delle aspettative che ha procurato al ct della Selecao tante critiche. Gli africani, che sono reduci dal pari guadagnato contro il Portogallo, cercheranno di strappare qualche punto importante stasera per competere insieme a Brasile e lusitani per l’accesso agli ottavi di finale.

    Questo il programma di oggi domenica 20 giugno

    • SLOVACCHIA – PARAGUAY (Bloemfontein ore 13:30, in diretta su Sky)
    • ITALIA – NUOVA ZELANDA (Nelspruit ore 16:00, in diretta su Rai e Sky)
    • BRASILE – COSTA D’AVORIO (Johannesburg ore 20:30, in diretta su Sky)

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  • Italia – Nuova Zelanda probabili formazioni [live]

    Ci siamo, ancora poche ore e gli azzurri torneranno in campo per sfidare la Nuova Zelanda nella seconda partita del girone F. Nell’ambiente azzurro c’è ottimismo in virtù del secondo tempo contro il Paraguay ma anche per il livello non ancora eccelso delle altre pretendenti al titolo.

    Sulla carta la partita dell’avveniristico e moderno il Mbombela Stadium non dovrebbe avere storia, con l’Italia nettamente vincitrice. Ma gli “All White” sono avversari sconosciuti ma mai domi, per questo è giusto che Lippi predichi attenzione.

    Per quanto riguarda la formazione, i due tecnici, dovrebbero riconfermare l’undici della gara d’esordio. Lippi varierà un pò il modulo passando dal “mourinhano” 4-2-3-1 al più conosciuto 4-4-2. Giocheremo con la doppia torre in avanti con Iaquinta a far coppia con Gilardino mentre Pepe e Marchisio agiranno da esterni di centrocampo.

    LE PROBABILI FORMAZIONI
    ITALIA (4-4-2):
    Marchetti, Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito, Pepe, De Rossi, Montolivo, Marchisio, Gilardino, Iaquinta
    A disp: De Sanctis, Bonucci, Bocchetti, Maggio, Gattuso, Camoranesi, Palombo, Pirlo, Di Natale, Pazzini, Quagliarella). All.: Lippi

    NUOVA ZELANDA (3-4-3):
    Paston, Reid, Nelsen, Smith, Bertos, Vicelich, Elliott, Lochead, Smeltz, Killen, Fallon.
    A disp: Moss, Sigmund, Brown, Barron, McGlinchey, Clapham, Mulligan, Boyens, Wood, Christie, Brockie All.: Ricki Herbert.
    Arbitro: Batres (Gua)

  • Italia – Nuova Zelanda: Lippi conferma l’11 dell’esordio. Ancora panchina per Di Natale

    Inizia il conto alla rovescia per la seconda partita in Sudafrica per gli azzurri di Marcello Lippi. In questa settimana l’Italia ha lavorato sopratutto per migliorare i meccanismi in attacco per favorire le punte e cercar con più insistenza il gol.

    Si è parlato molto dell’inserimento di Antonio Di Natale nell’undici titolare, ma dall’allenamento di oggi sembra che Lippi voglia riconfermare in toto l’undici che ha giocato contro il Paraguay, con la logica eccezione di Buffon sostituito da Marchetti.

    Cambierà però il modo di stare in campo tornando al nostro più congeniale 4-4-2 con Pepe e Marchisio larghi sulle fasce e Gilardino e Iaquinta in attacco ad occupare l’intera area di rigore. Dovrebbero partire ancora dalla panchina dunque Totò Di Natale, Camoranesi e Maggio.

    Anche il ct Herbert dovrebbe schierare la sua Nuova Zelanda con il solito 3-4-3 confermando l’undici dell’esordio. Spauracchio azzurro potrebbe esser Killen che lo scorso anno in amichevole fu capace di segnare una doppietta agli azzurri.

    Questi i possibili 11:

    ITALIA (4-4-2): Marchetti; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito; Pepe, De Rossi, Montolivo, Marchisio; Gilardino, Iaquinta. Ct: Lippi
    NUOVA ZELANDA (3-4-3): Paston; Reid, Nelsen, Vicelich; Smith, Elliot, Bertos, Lockhead; Killen, Fallon, Smeltz. Ct: R. Herbert

  • Lippi vara l’undici anti Nuova Zelanda. Bocciato Gilardino

    Messo ormai alle spalle il Paraguay l’Italia prepara il prossimo impegno contro la Nuova Zelanda con la convizione di poter cogliere tre punti fondamentali per il passaggio del turno. Se la prestazione degli azzurri aveva fatto storcere il naso a molti tifosi e addetti ai lavori, alla luce di tutti gli incontri del primo turno deve necessariamente esser rivalutata.

    Gli azzurri infatti contro un avversario tutt’altro che materasso hanno dimostrato di aver di più di avversarie accreditate come Brasile e Olanda. Senza Buffon e con Pirlo in continuo e costante miglioramento contro la Nuova Zelanda Lippi dovrebbe riconfermare 9/11 della formazione dell’esordio in Sudafrica.

    Buffon verrà sostituito da Marchetti, difesa e centrocampo confermatissimi a pagara la stitichezza dell’attacco azzurro pare esser Gilardino. Il bomber viola pur non essendo mai servito a dovere dimostra di non esser in un buon momento di forma lasciando spazio di fatto a Totò Di Natale con Iaquinta nel ruolo di prima punta.

    L’Italia dovrebbe disporsi in fase di non possesso in un più congeniale 4-4-2 con Pepe largo a destra e Marchisio a sinistra per poi tramutarsi in un 4-2-1-3 in fase d’attacco.

  • Miccoli resta al Palermo: “ho fatto una scelta di cuore”

    La storia d’amore tra il Palermo e Fabrizio Miccoli è destinata a continuare. Il furetto pugliese dopo un incontro con il presidente Zamparini ha deciso di rifiutare la lusinghiera offerta del Birmingham e giurare il suo amore eterno ai rosanero.

    “Ci tenevo a ringraziarli perché con un crociato operato non è una cosa comune – ha detto Miccoli – Mi è bastato parlare col presidente. Gli ho solo chiesto se credeva ancora in me e se voleva che restassi. Mi ha risposto sì e che sono ancora il capitano. La testa mi diceva di andare ma il cuore me ne ha detta un’altra”.

    “Non era semplicissimo dire di no a 10 milioni in 4 anni – ha proseguito – Zamparini mi ha detto che se avessi accettato l’offerta non mi avrebbe trattenuto. Io gli ho risposto che ero li per chiedergli di restare, non di andare via. Mi ha dato fastidio solo essere paragonato a chi prima di me a Palermo ha scelto di andare via ancora prima di aver deciso, ma io non sono come gli altri”.

    Il ginocchio e la nazionale

    “Il ginocchio sta bene, lo piego benissimo. Ringrazio il professor Mariani e il mio staff che mi aiuta giornalmente. Sono convinto che Lippi non mi avrebbe convocato ugualmente, infortunio a parte. Gli ho sentito dire che fenomeni non ce ne sono in giro, però io non mi sento inferiore a nessuno di quelli che sono lì. Personalmnte le partite non le sto guardando, sto in un bell’albergo col ristorante e preferisco andare a cena però la penso come Cassano: se l’Italia dovesse vincere sarei contento per Buffon, Cannavaro, Gattuso e tutti gli altri”

  • Mondiali 2010: c’è Nuova Zelanda – Slovacchia. In campo le avversarie dell’Italia

    Alle 13:30 scendono in campo la Nuova Zelanda e la Slovacchia completando di fatto il primo turno del girone azzurro. Dopo il pari contro il Paraguay è necessario conoscere il reale valore delle due squadre per capire chi e come potrà esser un ulteriore ostacolo per l’Italia nel passaggio del turno.

    I neozelandesi dopo la parentesi dell’82 tornano a disputare una fase finale, mister Herbert non ha a disposizione elementi di spicco di caratura internazionale ma può contare sulla voglia di stupire e su un modulo super offensivo. Gli elementi di maggior spicco sono il difensore del Blackburn Nelsen e le punte Smeltz e Killen, militanti nella serie cadetta inglese.

    La Slovacchia, alla prima avventura mondiale, sembra aver tutte le carte in regola per contendere al Paraguay e forse anche all’Italia un posto per gli ottavi. Formazione giovane e poggiata sul talento del Napoli Marek Hamsik, Weiss potrà comunque contare su il centrale difensivo del Liverpool Skrtel e la punta del Bochum Sestak.

    Probabili formazioni:

    NUOVA ZELANDA (3-4-3): 1 Paston, 4 Reid, 6 Nelsen, 19 Smith, 11 Bertos, 21 Christie, 7 Elliot, 3 Lochhead, 10 Killen, 14 Fallon, 9 Smeltz. A disposizione: 23 Bannatyne, 12 Moss, 5 Vicelich, 18 Boyens, 2 Sigmund, 17 Mulligan, 8 Brown, 16 Claphan, 22 Brockie, 15 McGlinchey, 13 Barron, 20 Wood. All.: Ricki Herbert

    SLOVACCHIA (4-4-2): 1 Mucha, 2 Pekarik, 6 Skrtel, 16 Durica, 5 Zabavnik, 15 Stoch, 6 Strba, 17 Hamsik, 7 Weiss, 9 Sestak, 11 Vittek. A disposizione: 23 Kuciak, 12 Pernis, 4 Cech, 21 Salata, 22 Petras, 20 Kopunek, 10 Sapara, 19 Kucka, 13 Holosko, 18 Jendrisek, 14 Jakubko. All.: Vladimir Weiss

    Arbitro: J.Damon (Rsa)

    DOVE GUARDARE LA PARTITA IN STREAMING

  • Tutto il mondiale fuori casa: Italia – Paraguay

    Tutto il mondiale fuori casa: Italia – Paraguay

    Prima partita davvero fuori casa, almeno per me. Ospitato da gentilissime amiche che devono anche far fuori una scorta di alcolici avanzata da una festa di sabato sera, scorta che potrebbe far fuori una terza liceo in gita vista la quantità, mi appresto a seguire l’emozionante esordio degli azzurri in terra sudafricana. Sono accompagnato dalla mia fidanzata, che per l’occasione riesce a farmi arrivare in ritardo e a farmi perdere l’inno nazionale che avrei ascoltato volentieri visto che tra poco verrà sostituito da Và pensiero. Io propongo lo sostuiscano con l’Italiano di Toto Cutugno, che ci unirebbe ancora di più in un afflato di patriotticità.

    Disposti su divani, poltrone, sedie, dove capita, nel soggiorno che ci ospita le fazioni sono due: uomini medi che solitamente nella vita sono anche persone rispettabili e apprezzabili ma che per i Mondiali vestono i panni del tifoso scatenato e del commissario tecnico, e donne che partecipano all’evento per puro spirito nazionalistico ma che in realtà si fanno i fatti loro per buona parte dell’incontro. A dir la verità a volte ci provano usando delle comuni affermazioni da donna che vede la partita di pallone: “Cosa è il fuorigioco?”; “Ma se perdiamo che succede?”; “Ammazza, Cannavaro è proprio un fico!”, fino all’immortale e insuperabile “Ma la porta nostra qual è?”. Poi uno si chiede perchè perchè la domenica mi lasci sempre sola per andare a vedere la partita di pallone. Per forza ti lascio sola: se devi fare queste domande inutili, meglio che stai a casa a guardare l’Arena di Giletti.
    Comunque, chiusa la parentesi contro il sesso debole, passiamo alla fredda cronaca.
    L’Italia, questa squadra di gentiluomini perfettamente sconosciuti per la maggior parte della popolazione tipo Pepe, Marchisio, Criscito e Montolivo, scende in campo sotto il diluvio. Non che sopra il Paraguay splenda il sole. Diciamo che piove su tutti e basta.

    Al decimo del primo tempo un calcio sparge il panico in casa. AM, eccelsa padrona di casa, stacca con una pedata la spina del televisore. Per fortuna non succede nulla in campo, ci siamo accorti che il televisore era spento solo perché non si sentiva più il fastidioso ronzio delle vuvuzelas. Riparato l’inconveniente tecnico e ripristinate le soavi trombette sudafricane, avviene il momento più importante della serata: arrivano le pizze. Comunico con questo post al proprietario della pizzeria che da lui non acquisteremo più nulla, anzi, il suo esercizio commerciale verrà raso al suolo e sulle sue rovine spargeremo il sale come fecero i Romani su Cartagine.

    Come mai questo astio? Sappiate che, appena arrivati i cartoni, un paraguaiano (paraguagio? paraguaiese? Vabbé, uno di quella nazione lì) decide di buttarsi di testa e con la parte del cervello nel quale ha sede la botta di culo la piazza in porta. Buffon rimane fermo come il portiere del calcio balilla. 1 a zero. Per loro.
    Finisce il primo tempo, il tempo di sparecchiare e dare fuoco ai cartoni della pizza danzandoci in cerchio e inizia il secondo. Nell’intervallo c’è tempo per ascoltare il parere illuminante di Rocco Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Un parere che se ne sentiva proprio il bisogno.

    Esce Buffon, entra Marchetti, Ah, adesso si che sto proprio tranquillo. Buffon ha la sciatica, come neanche la signora Maria di 74 anni che abita al piano di sotto. C’è da dire che la signora Maria, ingiustamente, non è stata convocata ai Mondiali.
    Per fortuna nel secondo tempo il Paraguay si trasforma nell’Italia dei tempi migliori e adotta lo schema 9-1-1. Tutti in difesa e rinviare lungo senza pietà.
    Per fortuna questo è il mondiale dei portieri, quindi su un cross da sinistra il portiere si lancia tipo Superman, prende un 9 dalla giuria per il gesto tecnico ma manca il pallone.

    Per fortuna De Rossi cade, impatta con la palla e la manda in rete. 1 a 1.
    La partita rimane bloccata così, con l’Italia che attacca e gli altri che contropiedano. In mezzo un sacco di acrobazie di Pepe, probabilmente desideroso di battere il portiere avversario non tanto nel gioco del pallone, quanto come punteggio assegnato dalla giuria. Un solo commento del buon NP dal divano spiega bene lo stato d’animo del popolo italiano di fronte a questi slanci: “Queste cose le fai sul letto di casa tua, le fai”.
    Fine partita, abbiamo pareggiato. E non mi venite a dire che tutte le volte che abbiamo vinto abbiamo cominciato male. Anche tutte le volte che abbiamo perso abbiamo cominciato male. L’unica cosa da dire è che abbiamo cominciato male, basta con questa farsa del “Però la squadra è compatta”. Ragazzi, era il Paraguay, mica il Brasile.

    Da segnalare nelle interviste del dopo gara che De Rossi evidentemente doveva andare in bagno a fare il bisogno grosso. Batteva nervosamente il piedino, rispondeva rapidamente e la faccia non era per nulla rassicurante. Speriamo non abbia trovato fila.

    Per concludere, il consueto aggiornamento sulle scommesse. Ho perso 4 euro puntando sulla nostra vittoria che veniva data praticamente per certa, quindi sappiate che il mio astio nei confronti degli azzurri è dovuto anche a questo. Per pareggiare avevo giocato anche sul campionato islandese, sulla X tra Breidablik e Grindavik. Il Grindavik ultimamente ha avuto molte difficoltà in campionato, non ultima la presenza di un geyser comparso improvvisamente proprio davanti al portiere avversario. Ma si sa, il campionato islandese è bello perché è vario.
    Ha vinto il Grindavik. Certo che se non mi posso fidare più neanche del Breidablik, di chi mi devo fidare io?
    Alla prossima, sono disponibile per inviti a casa vostra per commentare in diretta le partite. Porto anche qualcosa, all’occorrenza.

  • Le pagelle di Italia – Paraguay. Bene Pepe e Montolivo, Gilardino?

    ITALIA

    BUFFON 6 – Poche colpe sul gol, per il resto vive 45′ minuti da spettatore

    MARCHETTI (dal 1′ st) sv – Sufficienza di stima ma non corre praticamente mai nessun pericolo.

    ZAMBROTTA 5,5
    – La voglia c’è, la grinta pure manca purtroppo la gamba. Spesso poco lucido in fase offesica

    CANNAVARO 6
    – Non è gladatorio come in Germania ma la sua prova è sempre sufficiente

    CHIELLINI 6 – Partita tranquilla senza infamia e senza lode.

    CRISCITO 6,5 – Parte con il freno a mano tirato forse impaurito dall’esordio. Cresce alal distanza, positiva la sua prova.

    DE ROSSI 6,5
    -Ha qualche responsabilità sul gol del Paraguay ma poi sale in cattedra. Gol e tanta legna in mezzo al campo

    MONTOLIVO 7 – Qualità, quantità e tanta voglia lo segnalano come uno degli elementi positivi su cui contare. Anche con il ritorno di Pirlo meriterebbe la riconferma.

    MARCHISIO 5- La sua duttilità inizia ad esser la sua rovina. E’ spesso il tappabuchi ma alla fine ne perde in lucidità.

    CAMORANESI (dal 14′ st) 5 -Fermo e disattento rischia dilasciar gli azzurri in dieci per la sua irruenza.

    PEPE 7 –Sette polmoni Pepe. Il neo juventino è in gran forma dimostrando di tanto dinamismo e qualità.

    IAQUINTA 5,5 –
    Corre ma spesso con poca lucidità e non mai pericoloso in area di rigore.

    GILARDINO 4,5 – ha il peso dell’attacco sulle sue spalle ma non è in un grande momento di forma.

    DI NATALE (dal 27′ st) 5 – Metà ripresa è poco per bocciarlo ma manca ancora di convinzione.

    LIPPI 6 -Con gli uomini a disposizione fa quel che può. Lo deludono le punte ma la condizione della squadra depone a suo favore

  • Mondiali 2010: highlights Italia – Paraguay 1-1

    L’Italia campione del mondo in carica esordisce con un pareggio conquistato tra mille difficoltà: gli azzurri infatti vanno sotto di una rete contro il Paraguay (gol di Alcaraz lasciato dalla difesa italiana libero di staccare di testa in area) e raggiungono il pareggio con De Rossi nel secondo tempo con la complicità dell’uscita a vuoto del portiere sudamericano.
    Prossimo impegno il 20 giugno a Nelspruit contro la Nuova Zelanda. Ed è già vietato sbagliare.

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  • Mondiali 2010: interviste Italia – Paraguay. Lippi: “Meritavamo la vittoria”

    E’ un Marcello Lippi amareggiato quello che si presenta ai microfoni dei giornalisti al termine della gara, valida per la prima giornata del Gruppo F, giocata contro il Paraguay. Il ct azzurro ha sperato nella vittoria ma alla fine deve accontentarsi di un pareggio.

    Lippi: “Il risultato è il rammarico più grande. Meritavamo certamente la vittoria. Nel primo tempo loro si sono avvicinati alla porta e hanno fatto gol su calcio piazzato. C’è stata una bella reazione, dobbiamo fare di più sotto porta. Gare come queste vanno vinte. Ci siamo comportati molto bene con un avversario che tutti ritenevano molto temibile. Il rammarico è quello di essere andati in svantaggio nel primo tempo, quando loro non avevano nemmeno superato la metà campo e avevamo giocato soltanto noi. Di solito così si vince. Abbiamo creato pochi pericoli in relazione al volume di gioco che abbiamo espresso. Ma l’Italia c’è, se mai qualcuno avesse avuto dei dubbi.
    Buffon? Aveva accusato un problema alla schiena nel riscaldamento, era convinto di potercela fare ma poi mi ha detto molto onestamente che non ce la faceva a continuare. E’ stata una cosa molto negativa perché abbiamo perso un cambio nella gestione della partita. Non posso valutare l’entità dell’infortunio, lo dirà il medico.
    Montolivo ha fatto una partita straordinaria. Per quantità e qualità, gli faccio i miei complimenti”.

    Cannavaro: “Abbiamo fatto una disattenzione su calcio piazzato che ci poteva costare cara. Bisogna tutti stare più attenti, questi errori in un Mondiale non si possono fare. Ma abbiamo corso, lottato e abbiamo fatto una bella partita. Sono soddisfatto. Che differenze ci sono rispetto al 2006? Ci siamo qualificati bene, abbiamo solo fatto più fatica nelle amichevoli. Stasera c’è stato un pareggio, ma la prestazione è stata buona. La differenza è che allora al debutto abbiamo vinto. I giocatori che sono venuti qui, però, sono i migliori del nostro campionato”.

    De Rossi: “È stata una partita che abbiamo giocato bene, da Italia. Abbiamo concesso poco o niente, salvo quella disattenzione nel gol. Riprenderla a inizio secondo tempo era importante perché ero convinto che l’avremmo vinta. Però così non è stato. Non abbiamo pareggiato per motivi tattici, credo che sia dovuto al fatto che era difficile giocare in queste condizioni e che alla fine anche loro hanno mollato un po’. Negli ultimi 30 metri però dobbiamo migliorare. Non solo gli attaccanti, tutti noi dobbiamo essere più concreti. Ci manca la zampata vincente, l’ultimo passaggio. A questi livelli lo paghi. Marchisio non è stato all’altezza? Non c’è mai uno che fa meno bene. Dobbiamo migliorare tutti. Ma non è il suo ruolo, il ruolo in cui gioca sempre. Dovrà oliare meglio il meccanismo. Nel secondo tempo non abbiamo cambiato molto, comunque. Buffon? Non so niente, ma l’ho visto sereno. Scherzava e ha anche festeggiato il pareggio. Non so come andrà. Non abbiamo la presunzione di ritenerci più forti di tutti. Ci sono due o tre squadre che sono superiori a noi a livello tecnico. Ma noi non partiamo mai battuti”.

    Buffon: “Il mio infortunio? Si tratta di un risentimento al nervo sciatico, spero di recuperare in due giorni. Temevo di essermi strappato”.

    Marchetti: “Nel riscaldamento Gigi ha sentito questo problemino e da lì ho iniziato a pensare di poter entrare. In quei momenti si pensano parecchie cose. Ho cercato di concentrarmi. Buffon mi ha detto di stare tranquillo e mi ha rassicurato”.

    Montolivo: “Sono contento perché ho reso bene in un ruolo che volevo. Peccato soltanto per il risultato. Loro sicuramente nel primo tempo erano più chiusi, poi nel secondo ho trovato più spazio e sono riuscito a fraseggiare di più. Con il 4-4-2 cosa è cambiato? C’erano più giocatori offensivi, cosa che ci ha permesso di concludere di più in porta. Una cosa che nel primo tempo è mancata”.

    Zambrotta: “Di cose buone ne abbiamo fatte. De Rossi e Montolivo hanno fatto bene, così come Marchisio e Pepe. La qualità non manca, anche se si considera la presenza di Di Natale e Camoranesi. Se sono ringiovanito? Il Mondiale ti dà degli stimoli particolari. Ma io stavo bene anche prima. Nel secondo tempo abbiamo fatto un’ottima gara perché c’erano molti attaccanti. Abbiamo provato a vincere la partita, purtroppo non ci siamo riusciti. Dobbiamo vincere la prossima, assolutamente”.

    Martino: “Non è stato facile lottare contro di loro. Siamo stati molto ordinati e nel finale abbiamo sofferto. Alla fine poi si è anche infortunato Santana, quando non avevamo più cambi. Non è stato il Paraguay che tutti si aspettavano? Bisogna calcolare l’avversario e le pressioni della prima partita di un Mondiale”.

    Alcaraz: “Segnare un gol all’Italia è qualcosa che si fa fatica a descrivere. Giocare un Mondiale, segnare il primo gol della partita, significa avere una doppia allegria. Possiamo continuare a far bene se manteniamo la concentrazione al momento decisivo questa sera abbiamo conquistato un punto prezioso nel cammino verso la Coppa del Mondo”.