Tag: Italia

  • Italia, auf wiedersehen quarto posto Champions

    Italia, auf wiedersehen quarto posto Champions

    Mi verrebbe da dire c’era una volta il calcio italiano… Sì, perchè questa volta non servirà neppure la vittoria della Champions League edizione 2010-2011 con una finale tutta italiana e con la terza squadra nostrana eliminata in semifinale da una connazionale a salvare il terzo posto nel Ranking Uefa e l’onore del nostro calcio che ha subìto un crollo verticale disastroso nell’ultimo lustro tanto da dilapidare un vantaggio enorme sui rivali tedeschi. Pensate che solo nel Ranking finale del 2006, l’Italia era al secondo posto dietro solo la Spagna davanti ai maestri dell’Inghilterra, della Francia e con un vantaggio abnorme sulla Germania di 18.36 di coefficiente Uefa.

    Vien da dire: Com’è possibile? Eppure è successo ed è cruda realtà. Non sono bastati quindi i recenti trionfi in Champions di Milan (2006-2007) e Inter (2009-2010) per inviare negli anni a venire le 4 squadre prime classificate in Serie A nell’Europa “che conta”. E i motivi del fallimento vanno ricercati proprio nel termine messo tra virgolette perchè la Germania si è dimostrata umile cominciando a costruirsi la scalata partendo dai discreti risultati ottenuti nell’ex Coppa Uefa ora Europa League da noi invece snobbata negli ultimi anni seppur siamo la nazione che ne detiene il maggior numero di titoli (9) così come per la Champions del resto (12 successi in coabitazione con la Spagna) rosicchiandoci punti poco per volta in maniera operosa.

    Motivo la mia tesi:

    • stagione 2006-2007 la Germania porta una squadra in semifinale e due ai quarti, le italiane vengono tutte eliminate entro i sedicesimi (Parma e Livorno);
    • stagione 2007-2008 Germania e Italia portano una squadra a testa in semifinale Bayern Monaco e Fiorentina ma i viola sono un’oasi nel deserto perchè tutte le altre partecipanti vengono fatte fuori addirittura nel primo turno eliminatorio (Palermo, Sampdoria ed Empoli) mentre i tedeschi accedono con 5 squadre di cui 4 passano agli ottavi e tra queste 2 arrivano ai quarti.
    • stagione 2008-2009 derby tedesco in semifinale (il Werder poi perderà la finale contro lo Shakhtar Donetsk) mentre l’Udinese è l’italiana tra Milan, Fiorentina e Sampdoria che riesce ad andare più avanti fermando il proprio cammino poi agli ottavi.
    • stagione 2009-2010 tedeschi presenti fino alla semifinale con l’Amburgo, ai quarti anche con il Wolfsburg e agli ottavi con il Werder Brema nello stesso turno dove viene eliminata l’ultima italiana la Juventus per arrivare alla stagione attuale nella quale dopo bianconeri e Palermo saluta anche il Napoli eliminato nei sedicesimi dal Villarreal.

    Tornando ai giorni nostri, ammettendo infatti che Inter, Milan e Roma, le 3 squadre rimaste ancora in gioco in attesa di disputare gli ottavi di ritorno della massima rassegna continentale dopo che anche il Napoli unico superstite italiano in Europa League è stato eliminato, giungano fino in fondo e ottengano il massimo vincendo tutte le gare a disposizione (fermo restando che in caso di una obbligata semifinale tutta italiana una delle due non può ottenere punti), l’Italia accumulerebbe un punteggio massimo di 34 per un coefficiente di 4.857 da qui fino alla fine della stagione che tradotto in soldoni significa addio aritmetico al terzo posto nel Ranking e conseguente perdita del quarto posto Champions League. Tutto questo senza tener conto dei risultati delle squadre teutoniche che nelle ultime 5 stagioni (compresa questa che ancora deve terminare) hanno accumulato un coefficiente pari a 68.103 contro il 59.981 italiano. Una differenza per quest’anno incolmabile considerato che potremmo arrivare ad un massimo di 64.838 ben inferiore di quello che può vantare la Germania.
    E il gap resterà quasi certamente allo stesso modo incolmabile anche per le prossime due stagioni il che vuol dire che i nostri club dovrebbero ottenere risultati stratosferici nel biennio a venire per tornare in corsa tra 3-4 anni. Ma in quel periodo è probabile che il nostro avversario di turno non sia più la Germania ma la Spagna che secondo una proiezione comparando i risultati ottenuti finora con quelli delle ultime 4 edizioni, al via della nuova stagione perderebbe la seconda posizione nel Ranking in favore dei tedeschi.
    Come dire… prendere esempio e au revoir… Pardon… Auf wiedersehen quarto posto…

    Questo il Ranking Uefa aggiornato al 26 febbraio

    1. Inghilterra – 82.928 (6/7)
    2. Spagna – 77.329 (4/7)
    3. Germania – 68.103 (3/6)
    4. Italia – 59.981 (3/7)
    5. Francia – 53.511 (3/6)
    6. Portogallo – 44.596 (3/5)
    7. Russia – 43.541 (3/6)
    8. Ucraina – 42.550 (2/6)
    9. Olanda – 38.796 (3/6)
    10. Turchia – 35.050 (0/5)

    Tra parentesi le squadre ancora in corsa nelle due competizioni sul totale di squadre partecipanti di inzio stagione.

    Calcolo del coefficiente Uefa

    Si tiene conto di tutti i risultati delle squadre partecipanti alla Champions ed Europa League e si procede alla somma di punteggi così calcolati:

    • 2 punti per vittoria;
    • 1 punto per pareggio;
    • 1 punto per vittoria nei preliminari;
    • 0.5 punti per pareggio nei preliminari;
    • 0 punti per sconfitta;
    • 4 punti per l’ingresso alla fase a gruppi di Champions;
    • 5 punti da sommare ai 4 precedenti per la qualificazione agli ottavi di Champions;
    • 1 punto per il raggiungimento di quarti, semifinali e finale per ognuna delle due competizioni;
    • 0 punti per le finali vinte.

    Fatta la somma dei punteggi per ogni nazione, si procede nel dividere il risultato ottenuto per il numero di squadre inizialmente ammesse per singola Federazione: sarà questo il coefficiente finale di stagione.
    Il Ranking Uefa tiene conto solo dei risultati ottenuti nelle ultime 5 stagioni (esempio quello di quest’anno tiene in considerazione la somma dei punteggi che vanno dalla stagione 2006-2007 fino al 2010-2011) e così via.

  • Six Nations, le novità italiane contro il Galles. Dentro Burton, Semenzato e Barbieri

    Six Nations, le novità italiane contro il Galles. Dentro Burton, Semenzato e Barbieri

    Dopo le prime due uscite con altrettante sconfitte, attesa quella contro l’ Inghilterra e bruciante quella in casa contro l’ Irlanda, la nazionale azzurra tenta di evitare il cucchiaio di legno contro il Galles, partita difficile ma non impossibile.

    Il C.T. Nick Mallet alla sua 34esima partita alla guida della nazionale, non rinuncia alle novità con Il primo cambio in mediana, con Burton che torna titolare rilevando dal primo minuto la maglia numero dieci da Luciano Orquera, mentre Mallett conferma nel ruolo di mediano di mischia Fabio Semenzato, al suo esordio con la maglia azzurra davanti al pubblico di casa. Novità anche in terza linea con Robert Barbieri a fianco di capitan Parisse e Zanni mentre L’ultimo cambio è in seconda linea, dove viene riproposta la coppia Geldenhuys-Dellapè vista nel match d’esordio contro l’Irlanda. Confermata la prima linea con Castrogiovanni e Perugini piloni ed il vice-capitano Ghiraldini con la maglia numero due di tallonatore.

    Questo il XV azzurro: 15 Luke McLean; 14 Andrea Masi, 13 Gonzalo Canale, 12 Alberto Sgarbi, 11 Mirco Bergamasco; 10 Kris Burton, 9 Fabio Semenzato; 8 Sergio Parisse (capitano), 7 Robert Barbieri, 6 Alessandro Zanni; 5 Quintin Geldenhuys, 4 Santi Dellapé; 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Totò Perugini. A disposizione: 16 Carlo Festuccia, 17 Andrea Lo Cicero, 18 Valerio Bernabò, 19 Manoa Vosawai, 20 Pablo Canavosio, 21 Luciano Orquera, 22 Tommaso Benvenuti.

  • Buffon grazie a Benigni scopre l’inno di Mameli

    Buffon grazie a Benigni scopre l’inno di Mameli

    Da ieri sera siamo tutti un pò meno ignoranti e lo dobbiamo a quel grande maestro di Roberto Benigni che dal palco dell’Ariston, ospite della 61° edizione del Festival di Sanremo, con una disarmante semplicità ha spiegato all’Italia il suo inno, approfondendo il perchè di strofe ai più, fino a ieri sera senza senso ripercorrendo tappe storiche e fondamentali del Risorgimento italiano e dell’Unità d’Italia.

    Il “memorabile” Benigni ieri da spiegato una volta per tutte a Umberto Bossi ma anche al capitano della nostra nazionale Gigi Buffon che “schiava non è riferita a Roma bensì alla vittoria”. Ecco le parole del portierone bianconero “Anche io credevo che quello ‘schiava di Roma’ si riferisse all’Italia, e tutte le volte che lo cantavo in nazionale mi rimaneva una perplessità: Benigni ci ha spiegato che a esser schiava e’ la vittoria, un concetto molto bello”

  • Six Nations, Italia a Twickenham contro i maestri inglesi

    Six Nations, Italia a Twickenham contro i maestri inglesi

    Secondo match del Six Nations per la nazionale azzurra di scena a Twickenham contro i padroni di casa inglesi.

    Dopo l’ esordio positivo nel cuore e nel coraggio ma non nel risultato, sfumato negli ultimi minuti, l’ Italia è al suo impegno più tosto contro i maestri inglesi e per giunta nel tempio sacro di Twickenham. Il C.T. Mallett è alle prese con alcune defezioni, Edoardo Gori, infortunatosi alla spalla nel match contro l’ Irlanda, deve dare forfait come pure Pablo Canavosio che non potrà garantire tutti gli 80’ minuti ma con un suo possibile utilizzo nel corso del match. La novità sarà quindi rappresentata da Semenzato che partirà titolare come Valerio Bernabò al posto di Josh Sole, scelta tecnica invece per l’inserimento nella formazione titolare di Luciano Orquera all’apertura (Kris Burton va in panchina) e di Carlo Del Fava (al cap numero 50) in seconda linea, preferito a Santiago Dellapé. Sarà regolarmente al suo posto il capitano e numero 8 Sergio Parisse, chiamato ancora una volta a stringere i denti per la ferita tra il mignolo e l’anulare della mano sinistra (14 punti di sutura).

    Ecco il XV azzurro: 15 Luke McLean; 14 Andrea Masi, 13 Gonzalo Canale, 12 Alberto Sgarbi, 11 Mirco Bergamasco; 10 Luciano Orquera, 9 Fabio Semenzato; 8 Sergio Parisse (cap), 7 Alessandro Zanni, 6 Valerio Bernabò; 5 Quintin Geldenhuys, 4 Carlo Antonio Del Fava; 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Salvatore Perugini.
    A disposizione: 16 Fabio Ongaro, 17 Andrea Lo Cicero, 18 Santiago Dellapé, 19 Robert Barbieri, 20 Pablo Canavosio, 21 Kristopher Burton, 22 Gonzalo Garcia.

  • Messi vince, Cristiano Ronaldo convince. Sneijder è rinato

    Messi vince, Cristiano Ronaldo convince. Sneijder è rinato

    L’inedito mercoledi di amichevoli internazionali regalava nella Svizzera neutrale per antomasia un succulento Argentina-Portogallo che per l’ennesima volta metteva a stretto confronto Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. L’argentino autore di un assist e del gol vittoria su calcio di rigore ma CR9 si è dimostrato leader finalmente anche del suo Portogallo anche se poco supportato dai compagni.

    Sneijder ha messo alle spalle finalmente gli infortuni e la delusione del Pallone d’Oro e adesso è pronto caricarsi nuovamente l’Inter sulle spalle. Vince Capello, la Francia di Blanc supera il Brasile, vince anche se non con il solito piglio la Spagna.

    Tutti i risultati e marcatori:
    Armenia-Georgia 1-2
    22′ Iashvili (G), 34′ Siradze (G), 63′ Manucharyan (A) rig.
    Moldova-Andorra 2-1
    52′ Ayala (A), 66′ Picusciac (M), 90′ Bugaiov (M) rig.
    San Marino-Liechtenstein 0-1
    57′ Polverino (L)
    Bielorussia-Kazakhstan 1-1
    44′ V.Hleb (B) rig., 87′ Ostapenko (K)
    Grecia-Canada 1-0
    63′ Fetafatzidis (G)
    Bolivia-Lettonia 1-2

    43′ Verpakovskis (L) rig., 49′ Cauna (L) rig., 55′ Arce (B) rig.
    Russia-Iran 0-1
    90′ Khalatbari (I)
    Macedonia-Camerun 0-1
    75′ Andongcho (C)
    Croazia-Rep. Ceca 4-2

    10′ Eduardo (C), 13′ Kalinic (C), 20′ Sivok (RC), 45′ Rosicky (RC), 61′ Kalinicic (C), 75′ Ilicevic (C)
    Azerbaijan-Ungheria 0-2
    37′ Rudolf (U), 82′ Hajnal (U)
    Israele-Serbia 0-2
    23′ Tosic (S), 76′ Trivuonvic (S)
    Turchia-Corea del Sud 0-0
    Cipro-Romania 1-1 4-5. d.c.r.
    55′ Torje (R), 84′ Konstantinou (C)
    Svezia-Ucraina 1-1 4-5. d.c.r.
    7′ Elmander (S), 20′ Devic (U) rig.
    Sudafrica-Kenya 2-0
    3′ Somma (S), 45′ Pienaar (S)
    Albania-Slovenia 1-2
    25′ Novakovic (S), 62′ Bulku (A), 90′ Dedic (S) rig.
    Bulgaria-Estonia 2-2
    20′ Vassiljev (E), 41′ Popov (B) rig., 80′ Vassilijev (E), 82′ Popov (B) rig.
    Danimarca-Inghilterra 1-2
    8′ Agger (D), 10′ D.Bent (I), 68′ Young (I)
    Lussemburgo-Slovacchia 2-1
    56′ Jendriksen (S), 620, 82′ da Mota (L)
    Belgio-Finlandia 1-1
    60′ Witsel (B), 92′ Porokara (F)
    Olanda-Austria 3-1
    28′ Sneijder (O), 48′ Huntelaar (O), 71′ Kuyt (O) rig., 84′ Arnautovic (A) rig.
    Malta-Svizzera 0-0
    Norvegia-Polonia 0-1

    19′ Lewandowski (P)
    Germania-Italia 1-1
    16′ Klose (G), 80′ G.Rossi (I)
    Scozia-Irlanda del Nord 3-0
    19′ Miller (S), 32′ Maloney (S), 50′ Commons (S)
    Argentina-Portogallo 2-1
    14′ Di Maria (A), 21′ C.Ronaldo (P), 92′ Messi (A) rig.
    Francia-Brasile 1-0
    54′ Benzema (F)
    Spagna-Colombia 1-0
    86′ Silva (S)

  • L’Italia rinasce dalla Germania

    L’Italia rinasce dalla Germania

    Sarà perchè Dortmund evocava piacevoli ricordi o che il confronto con la Germania ha da sempre un fascino particolare ma l’Italia scesa in campo ieri sera può, finalmente, far sperare nel popolo un ritorno alla coesione e al gioco di squadra ponendosi poi traguardi più ambiziosi.

    Il gruppo azzurro ieri a fine partita aveva un sorriso particolare e la testa alta come chi sa di aver imboccato la strada giusta e fa bene Prandelli ad esser sodisfatto dei suoi anche se ci sarà ancora molta strada ada fare.

    Buffon torna ad esser leader e talismano azzurro, Ranocchia sembra un veterano e in avanti Giuseppe Rossi dimostra di esser oramai un punto di riferimento. La ricostruzione azzurra deve però continuare e Prandelli dovrà avere ancora più coraggio nel trovare alternative nei ruoli scoperti.

    L’innesto di Thiago Motta, cosi come quello di Amauri o di Ledesma sono discutibile perchè arrivano da scelte estemporanee e quando questi giocatori sono in fase calante della loro carriera. Il coraggio è dar spazio ai giovani, a chi vuol scegliere la maglia azzurra da giovane proprio come avviene in Germania.

  • Germania – Italia, probabili formazioni. Prandelli si affida a Cassano e Pazzini

    Germania – Italia, probabili formazioni. Prandelli si affida a Cassano e Pazzini

    Stasera a Dortmund l’Italia affronterà in amichevole la Germania. Prandelli ha già scelto il suo undici titolare con Pazzini – Cassano davanti con Mauri a sostegno delle due punte; sulla fascia mediana agiranno De Rossi, Montolivo e l’italo-brasiliano Thiago Motta, alla prima in azzurro, mentre in difesa a protezione della porta difesa da Buffon ci saranno Cassani, Bonucci, Ranocchia e Chiellini, traslocato sulla corsia di sinistra come nell’ultimo impegno con la Juventus.

    Il ct tedesco Low risponde con la formazione tipo: dietro l’unica punta Klose giocheranno i temibilissimi Ozil, Podolski e Muller; in mediana faranno da diga Schweinsteiger e Khedira mentre l’unica novità è rappresentata da Hummels al centro della difesa al posto di Friedrich oltre a Mertesacker, Badstuber e il capitano Lahm.

    Probabili formazioni GERMANIA – ITALIA (ore 20:45)

    GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Mertesacker, Hummels, Badstuber; Khedira, Schweinsteiger; Muller, Ozil, Podolski; Klose.
    Panchina: Adler, Aogo, Boateng, Friedrich, Hummels, Schmelzer, Westermann, Bender, Gotze, Grozzkreutz, Traesch.
    Allenatore: Low.
    ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Cassani, Bonucci, Ranocchia, Chiellini; Montolivo, Thiago Motta, De Rossi; Mauri, Pazzini, Cassano.
    Panchina: Sirigu, Viviano, Criscito, Maggio, Astori, Palombo, Aquilani, Nocerino, Giovinco, Rossi, Matri, Borriello.
    Allenatore: Prandelli.

  • Messi vs Ronaldo, la sfida continua in nazionale. Stasera anche Francia – Brasile

    Messi vs Ronaldo, la sfida continua in nazionale. Stasera anche Francia – Brasile

    Non solo Germania – Italia: stasera il programma di amichevoli internazionali offre sfide ricche di fascino oltre al classico (7 Mondiali in campo) che vedrà la Nazionale guidata da Cesare Prandelli affrontare a Dortmund i tedeschi nello stesso stadio teatro della semifinale del Mondiale 2006 poi vinto dagli azzurri.
    Tra le numerose gare spicca quella di Ginevra tra Argentina – Portogallo che sposta in ambito internazionale la sfida infinita nella Liga tra Messi e Cristiano Ronaldo, stelle rispettivamente di Barcellona e Real Madrid.
    Altra amichevole di lusso è quella di Parigi tra Francia e Brasile: entrambe le nazionali sono in fase di ricostruzione dopo il deludente ultimo Mondiale (i francesi fuori alla fase a gironi, Brasile eliminato nei quarti di finale dall’Olanda). Inoltre da segnalare anche l’impegno al Bernabeu di Madrid dei campioni del mondo e d’europa in carica della Spagna contro la Colombia e quello dell’Inghilterra guidata da Fabio Capello che giocherà a Copenaghen contro la Danimarca.

    Il programma

    Albania – Slovenia
    Argentina – Portogallo
    Armenia – Georgia
    Azerbaigian – Ungheria
    Belgio – Finlandia
    Cipro – Romania
    Croazia – Repubblica Ceca
    Danimarca – Inghilterra
    Estonia – Bulgaria
    Francia – Brasile
    Germania – Italia
    Grecia – Canada
    Iran – Russia
    Israele – Serbia
    Kazakistan – Bielorussia
    Lettonia – Bolivia
    Lussemburgo – Slovacchia
    Macedonia – Camerun
    Malta – Svizzera
    Marocco – Niger
    Olanda – Austria
    Polonia – Norvegia
    Scozia – Irlanda del Nord
    Spagna – Colombia
    Svezia – Ucraina
    Turchia – Corea del Sud

  • Germania – Italia, vi ricordate quella sera?

    Germania – Italia, vi ricordate quella sera?

    L’amichevole di questa sera tra la nuova Italia di Prandelli e la Germania a Dortmund nella mente del popolo azzurro non può che evocare piacevoli ricordi e sopratutto quella sera del 4 luglio di quattro anni e mezzo fa.

    Gli azzurri di Lippi superarono i padroni di casa ai supplementari grazie alle reti di Grosso e Del Piero conquistandosi un posto al sole nella finale di Berlino contro la Francia. Allora, come adesso, l’Italia era sconvolta da Calciopoli e pur non avendo stelle assolute in rosa Lippi era riuscito a metter su un gruppo compatto e coeso in grado di giocarsela con chiunque.

    Adesso gli azzurri sono lontani nel ranking e anche in squadra non è avvenuto ancora il cambio di consegne per il ritardo nella crescita dei giovani, la Germania invece ha proseguito l’opera di rinnovamento diventando una delle nazionali di riferimento in Europa e non solo. Per i nostalgici vi riproponiamo il video di quella partita magica commentata da un indemoniato Caressa:

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  • Macheda su rigore, l’Under 21 batte l’Inghilterra

    Macheda su rigore, l’Under 21 batte l’Inghilterra

    Seconda vittoria su due per l’Under 21 guidata da Ciro Ferrara. Gli azzurrini hanno battuto in amichevole oggi pomeriggio ad Empoli i pari età dell’Inghilterra per 1-0 grazie alla rete a due minuti dal termine di Federico “Chicco” Macheda su calcio di rigore.

    Buon test questo per la Nazionale guidata dal giovane ct ex Juventus: nel primo tempo, avaro di emozioni, l’undici di Ferrara ha tenuto bene il campo ma il tandem d’attacco Misuraca – Macheda non è riuscito a scardinare la difesa inglese.
    Nella ripresa la gara si fa più vivace soprattutto nei minuti finali quando Pinsoglio si esalta per due volte su Sinclair, entrato in campo da pochi minuti. Poi il fallo da rigore su Giannetti e il penalty trasformato con freddezza da Macheda, al suo terzo centro in 6 presenze in Nazionale, tutte e tre arrivate sotto la gestione Ciro Ferrara.

    Il tabellino
    ITALIA – INGHILTERRA 1-0
    88′ rig Macheda
    ITALIA (4-4-2): Pinsoglio; Santon (65′ Biraghi), Camporese, Caldirola, Crescenzi; D’Alessandro (45′ Saponara), Soriano (61′ Rizzo), Fabbrini (46′ Donati); Macheda (91′ Mori), Misuraca (61′ Giannetti).
    Allenatore: Ferrara
    INGHILTERRA (4-4-2): Fielding; Naughton, Rodwell (12′ Cock), Mee, Bennet; Albrighton (73′ Sinclair), McEachran (83′ Tripper), Muamba, Lansbury (60′ Rodriguez); Delfouneso (60′ Howson), Vaughan (Oxlade-Chamberlain).
    Allenatore: Pearce
    Arbitro: Lahoz