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  • Ci sarà la Spagna sulla strada dell’Italia per Russia 2018

    Ci sarà la Spagna sulla strada dell’Italia per Russia 2018

    Il percorso degli azzurri per raggiungere la fase finale del mondiale di Russia 2018 è stato tracciato dal sorteggio odierno avvenuto a San Pietroburgo. 

    Il cammino avrebbe potuto esser decisamente più complicato, come già si sapeva al termine dell’amichevole tra l’Italia ed il Portogallo, terminata con il successo dei lusitani e che ha relegato la nostra nazionale nella seconda fascia di sorteggio, c’era però da evitare una super Big dalla prima urna, così purtroppo non è stato.

    Sarà infatti la Spagna a cercare di contendere il primo posto agli azzurri nel gruppo G.

    Oltre alle Furie Rosse, l’Italia se la vedrà anche con la sempre più in crescita Albania del tecnico italiano De Biasi, Israele, Macedonia e Liechtenstein.

    Il Gruppo dell'Italia | Foto Fifa.com
    Il Gruppo dell’Italia | Foto Fifa.com

    Un girone tutto sommato non impossibile, con una contendente fortissima ma con altre, sulla carta, abbordabili ma che non dovranno essere assolutamente sottovalutate per non correre alcun tipo di rischio e andarsi a giocare con i Campioni del Mondo 2010 e d’Europa 2008 e 2012, il passaggio diretto a Russia 2018 senza andare ad infilarsi nel pericoloso playoff. Al mondiale andranno infatti le prime classificate dei gironi e le vincenti degli spareggi tra le migliori 8 seconde classificate.

    Negli altri gironi della zona Europa, spicca un gruppo A nel quale sicuramente una tra Francia, Olanda e Svezia, sarà costretta a vedersi i mondiali russi in tv. Insidioso, ma certamente non impossibile, il girone dei campioni del mondo in carica della Germania che troveranno sulla loro strada come avversari più complicati la Repubblica Ceca, l’Irlanda del Nord e la Norvegia.

    Questo il riepilogo del sorteggio dei gironi di qualificazioni, Zona Europa, al mondiale di Russia 2018.

    GRUPPO A: Olanda, Francia, Svezia, Bulgaria, Bielorussia, Lussemburgo.

    GRUPPO B: Portogallo, Svizzera, Ungheria, Isole Far Oer, Lettonia, Andorra.

    GRUPPO C: Germania, Repubblica Ceca, Irlanda del Nord, Norvegia, Azerbaijan, San Marino.

    GRUPPO D: Galles, Austria, Serbia, Irlanda, Moldavia, Georgia.

    GRUPPO E: Romania, Danimarca, Polonia, Montenegro, Armenia, Kazakistan.

    GRUPPO F: Inghilterra, Slovacchia, Scozia, Slovenia, Lituania, Malta.

    GRUPPO G: Spagna, ITALIA, Albania, Israele, Macedonia, Liechtenstein.

    GRUPPO H: Belgio, Bosnia, Grecia, Estonia, Cipro.

    GRUPPO I: Croazia, Islanda, Ucraina, Turchia, Finlandia.

     

    Oltre alla zona Europea, sono stati sorteggiati anche i preliminari delle zone Africa, Oceania, Sudamerica e Nord-Centro America. 

    Vediamo in foto il riepilogo dei sorteggi.

    Sorteggio preliminare Zona Africa | Foto Fifa.com
    Sorteggio preliminare Zona Africa | Foto Fifa.com

     

    Sorteggio preliminare Zona Nord-Centro America e Caraibi | Foto Fifa.com
    Sorteggio preliminare Zona Nord-Centro America e Caraibi | Foto Fifa.com

     

    Sorteggio preliminare Zona Oceania | Foto Fifa.com
    Sorteggio preliminare Zona Oceania | Foto Fifa.com

     

    Sorteggio preliminare Zona Sudamerica | Foto Fifa.com
    Sorteggio preliminare Zona Sudamerica | Foto Fifa.com
  • Fabio Capello liberato dalla Russia, insidia per Conte?

    Fabio Capello liberato dalla Russia, insidia per Conte?

    La notizia circolava nell’aria da tempo, i rapporti tra Fabio Capello e la Federcalcio russa non erano più idilliaci da un bel po’. Tuttavia c’erano, a saldare un rapporto logoro, degli accordi remunerativi che, come spesso capita nel calcio, blindano entrambe le parti a tentennare prima di ufficializzare il divorzio.

    Fabio Capello era entrato nel calcio sovietico con un progetto importante, quello di traghettare l’emergente Russia verso i Campionati del Mondo che si terranno proprio lì nel 2018 con l’obbiettivo di alzare ulteriormente il livello già discreto messo in mostra a Brasil 2014. Tuttavia durante questo percorso una serie di eventi, sia legati al calcio che non hanno rovinato e minato la possibilità per l’ex tecnico di Milan, Real Madrid, Juventus e Roma di compiere l’ambiziosa missione.

    Fabio Capello | Foto Twitter
    Fabio Capello | Foto Twitter

    La Federcalcio russa con un comunicato ufficiale ha dichiarato di aver rescisso in modo consensuale il rapporto di lavoro con il C. T. a più di tre anni dalla sua scadenza naturale del contratto. Cosa può comportare il rientro o la semplice rimessa in gioco di Fabio Capello nel panorama del calcio internazionale?

    Il tecnico friulano ha molti estimatori, nonostante le ultime apparizioni poco convincenti della Russia, soprattutto in Premier League dove però i posti più appetibili sono tutti assegnati, seppur con qualche scricchiolio, e poi c’è quella parentesi alla guida della Nazionale inglese che non ha riscosso grandi consensi tra il pubblico d’oltre manica.

    La base su cui si può trattare a livello economico per l’ingaggio è alta, quindi PSG e Monaco a parte e con i posti da tecnico assegnati non c’è possibilità in Ligue 1. La Spagna è una roccaforte sicura, Capello ha allenato e vinto con il Real Madrid e si è trovato benissimo tuttavia blancos e blaugrana sono a posto, ci può essere qualche idea bizzarra in qualche club di seconda fascia che sta emergendo ma anche in questi casi ci sarebbe da aspettare il fallimento di qualche collega e nessuna garanzia tecnica. Capello in squadre di club difficilmente prenderebbe un cavallo in corsa se non per qualcosa di veramente appetibile.

    E allora ecco che il pensiero non può non essere rivolto ad una Nazionale, si ma quale? Perché per convincerlo ci vuole un ingaggio alto e un progetto ambizioso. Ecco che allora viene automatico pensare alla Nazionale azzurra, che vive un momento più di bassi che di alti. Come aveva previsto qualcuno, noi per esempio, l’effetto Antonio Conte aveva la possibilità, dopo le prime due brillanti prestazioni del nuovo corso, di evaporare per due motivi. Il primo legato alla scarsa collaborazione dei club per gli stage azzurri, il secondo, legato al primo, perché il tecnico pugliese ha sempre fatto della “presa” sulle sue squadre il suo punto di forza, tanto che da molti è stato definito un “martello continuo“, ed era ovvio che senza stage e in una Nazionale questo inevitabilmente veniva meno.

    Antonio Conte e Carlo Tavecchio | Foto Twitter
    Antonio Conte e Carlo Tavecchio | Foto Twitter

    Oltre a questi fattori il rapporto tra Conte e la F.I.G.C. si è incrinato con le recenti rivelazioni dell’inchiesta riaperta per il calcioscommesse, per ora Tavecchio e Lotito hanno difeso il C.T., tuttavia anno fra le mani un boomerang che scotta e che mina la già pericolante credibilità del sistema calcio. In pratica è già da qualche mese che se ne parla, le strade di Antonio Conte e della Nazionale potrebbero separarsi per malumori reciproci.

    Finora Conte si è dovuto difendere, sui nomi che sono stati accostati alla panchina azzurra, da o tecnici che dovevano essere liberati dai rispettivi contratti o da tecnici con un’esperienza ed un palmares più scarso confronto al suo, con Fabio Capello però tutto cambia.

    Ecco che quindi l’humus per una crisi interna all’entourage azzurro è fertile e lo si è visto dalle recenti dichiarazioni delle parti in causa, impegnate sempre a tranquillizzare l’ambiente ed ecco che ora c’è anche un nome sul quale Carlo Tavecchio e Claudio Lotito possono lavorare sottotraccia per togliersi le castagne dal fuoco, almeno su quel fronte. Staremo a vedere.

  • Under 21: Italia condannata dal pari Portogallo-Svezia

    Under 21: Italia condannata dal pari Portogallo-Svezia

    L’avventura dell’Under 21 azzurra all’europeo di categoria in Repubblica Ceca si conclude con una beffa clamorosa.

    Gli azzurrini di Di Biagio fanno il loro dovere, giocando una grande gara e andando a battere nettamente per 3-1 l’Inghilterra.

    Il successo però non basta perchè nell’altra sfida arriva il tanto temuto pareggio tra Portogallo e Svezia che qualifica le due squadre ed elimina l’Italia.

    Tanti i rimpianti, sopratutto per il clamoroso Ko con gli svedesi, avanti per 1-0 e con la superiorità numerica dalla mezz’ora, nella gara d’esordio che è costata all’Under 21 italiana l’eliminazione e la mancata qualificazione a Rio2016.

    La delusione di Di Biagio | Foto Twitter
    La delusione di Di Biagio | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della sfida.

    Gigi Di Biagio nel suo 4-3-3 conferma in sostanza la squadra vista contro il Portogallo fatta eccezione per Battocchio che finisce in panchina per Trotta che si piazza nel tridente con Berardi e Belotti. 

    Southgate dall’altra parte manda in campo l’Inghilterra con il 4-2-3-1 confidando in Redmond, Ings e Lingard, alle spalle del talento del Tottenham Kane. 

    Partenza migliore dell’Inghilterra che prova a fare la gara cercando di chiudere dietro gli azzurrini. Buona la risposta dell’Italia con la percussione di Zappacosta che mette in mezzo ma nessuno va al tiro. Al 13° grande occasione per Ings, che ben imbeccato da Kane, calcia fuori. L’Italia prova a crescere e Belotti manca per pochi centimetri il contatto con un bel cross a pochi passi dalla porta avversaria. Al 23° si accende Kane che lascia partire un bel tiro a giro, Bardi risponde con una gran parata. Al 25° l’Italia sblocca la gara, pennellata di Berardi per il tocco in acrobazia di Belotti che supera Butland. Passano solo 2 minuti e arriva il raddoppio, percussione centrale di Crisetig che al momento giusto tocca per Benassi che lascia partire il tiro vincente. Gli inglesi accusano il colpo ma si rendono nuovamente pericolosi al 40° con Redmond che costringe Bardi ad un bell’intervento. Il primo tempo si chiude con gli uomini di Di Biagio avanti sul 2-0.

    Si riparte e Lingard si costruisce subito la palla del possibile 1-2 con un tiro, dopo una bella azione personale, fuori di poco. Gli inglesi provano a premere ma l’Italia è attenta e concede veramente poco, solo Lingard si rende davvero pericoloso con un altro tiro da fuori. AL 72° l’Italia cala il tris con Benassi bravo a liberarsi e colpire di testa, trovando Butland impreparato. Al 82° arriva una gioia, un boato, ma è dall’altro campo, il Portogallo infatti passa in vantaggio e al momento qualifica l’Italia. La partita ad Olomuc non ha praticamente più senso, scorre via senza emozioni, la doccia gelata arriva dall’altra sfida, al minuto 89 la Svezia trova il pareggio che elimina gli azzurrini. Nel 3° minuto di recupero Redmond con una bella conclusione rende meno amara la sconfitta. Entrambe le squadre vengono eliminate ma i rimpianti azzurri sono decisamente più pesanti.

     

    ITALIA – INGHILTERRA 3-1 (25° Belotti (It), 27°, 72° Benassi (It), 93° Redmond (In))

    Italia (4-3-3): Bardi; Zappacosta (83° Viviani), Rugani, Romagnoli, Biraghi; Benassi, Crisetig, Cataldi; Berardi (62° Sabelli), Belotti, Trotta (75° Verdi).

    Allenatore: Di Biagio.

    Inghilterra (4-2-3-1): Butland; Jenkinson, Stones, Gibson, Garbutt; Foster-Caskey (63° Loftus-Cheek), Chalobah; Redmond, Ings, Lingard; Kane

    Allenatore: Southgate.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Zappacosta (It), Loftus-Cheek (In)

     

    Come detto nell’altra gara del Gruppo B Portogallo e Svezia chiudono in parità andando entrambe a qualificarsi per la semifinale.

    RISULTATI E CLASSIFICA GRUPPO B

    ITALIA – INGHILTERRA 3-1 (25° Belotti (It), 27°, 72° Benassi (It), 93° Redmond (In))

    PORTOGALLO – SVEZIA 1-1 (82° Paçiença (P), 89° Tibbling (S)

    PORTOGALLO 5 pt, SVEZIA 4, Italia 4, Inghilterra 3

     

    Nell’altro gruppo la Danimarca sconfigge la Serbia e sfruttando anche il pareggio 1-1 tra Germania e Repubblica Ceca, conquista la semifinale insieme ai tedeschi.

     

    REPUBBLICA CECA – GERMANIA 1-1 (55° Schulz (G), 66° Krejci (R))

    DANIMARCA – SERBIA 2-0 (21° Falk, 47° Fischer)

    DANIMARCA 6 pt, GERMANIA 5, Repubblica Ceca 4, Serbia 1

     

    SEMIFINALI EURO UNDER 21

    PORTOGALLO – GERMANIA 

    DANIMARCA – SVEZIA 

     

  • EuroU21, si complica il cammino degli azzurrini di Di Biagio

    EuroU21, si complica il cammino degli azzurrini di Di Biagio

    Il percorso dell’Italia di Gigi Di Biagio ad EuroU21, in Repubblica Ceca, si fa sempre più complicato.

    Dopo il Ko all’esordio contro la Svezia, questa sera contro il Portogallo per gli azzurrini era fondamentale conquistare i tre punti, ed invece nonostante una buona prestazione gli azzurrini non sono riusciti ad andare oltre allo 0-0.

    La qualificazione alle semifinali, con il conseguente Pass olimpico, adesso è appesa ad un filo. Mercoledì contro l’Inghilterra è obbligatorio vincere ma potrebbe anche non bastare, se tra Svezia e Portogallo finirà in parità, in semifinale andranno proprio scandinavi e lusitani.

    Il Ct dell'U21 Gigi Di Biagio | Foto Twitter
    Il Ct dell’U21 Gigi Di Biagio | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della gara.

    Di Biagio decide di rivoluzionare la squadra scesa in campo nell’esordio. Totalmente nuovo il centrocampo con Crisetig, Cataldi e Benassi al posto di Sturaro (squalificato), Viviani e Baselli. Cambi anche in difesa fuori Bianchetti e Sabelli, dentro Romagnoli e Biraghi. Confermato il tridente offensivo.

    Il Portogallo scende in campo con un 4-3-1-2 con il talentuoso Bernardo Silva ad agire sulla trequarti.

    La partenza è super per l’Italia con Benassi che dopo pochi secondi, con un gran tiro, impegna Sa ad una gran parata. Passano pochi minuti e Belotti, imbeccato da Berardi, calcia da dentro l’area, il portiere del Portogallo chiude ancora. La partita rimane in mano dell’Italia e poco prima della mezz’ora Sa risponde nuovamente ad una gran conclusione di Benassi. Il Portogallo non si veda mai, almeno sino al 36° quando Joao Mario, al termine di una bella azione di squadra, grazia l’Italia calciando male da dentro l’area. C’è tempo per un’altra conclusione di Berardi e per un quasi autogol del Portogallo. Si va al riposo sullo 0-0.

    Pronti via e Belotti ha subito una chance ma a fermarlo c’è la traversa. Passano i minuti e gli azzurrini pian piano di spengono, c’è un colpo di tacco di Belotti al 74° e nient’altro da segnalare, almeno sino al recupero quando Biraghi servito perfettamente da Bernardeschi non riesce ne a controllare ne a calciare davanti a Sa. Finisce così 0-0 una sfida che lascia tanti rimpianti e ancora qualche piccola speranza ai ragazzi di Di Biagio. 

    ITALIA – PORTOGALLO 0-0

    Italia (4-3-3): Bardi; Zappacosta, Rugani, Romagnoli, Biraghi; Benassi, Crisetig (76° Trotta), Cataldi; Berardi, Belotti (85° Viviani), Battocchio (62° Bernardeschi).

    Allenatore: Di Biagio.

    Portogallo (4-3-1-2): José Sà; Esgaio, P.Oliveira, Ilori, Guerreiro; João Mario (81° Tozé), W.Carvalho, Sergio Oliveira; Bernardo Silva (78° Medeiros); Rafa Silva (54° Paciência) , Mané.

    Allenatore: Rui Jorge.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Bernardeschi (I), Biraghi (I), Romagnoli (I), Paciência (P).

     

    Nell’altra gara del Gruppo B vittoria dell’Inghilterra a cui basta un gol di Lingard per imporsi sulla Svezia.

    RISULTATI E CLASSIFICA GRUPPO B

    INGHILTERRA – SVEZIA 1-0 (85° Lingard)

    ITALIA – PORTOGALLO 0-0 

    Portogallo 4 pt, Inghilterra e Svezia 3, Italia 1

     

    Nel gruppo A la Repubblica Ceca si rifà dopo l’esordio negativo e sconfigge nettamente, per 4-0, la Serbia. Netto successo anche per la Germania che non lascia scampo alla Danimarca, finisce 3-0 per i tedeschi. Tutto aperto comunque anche in questo girone.

    RISULTATI E CLASSIFICA GRUPPO A

    REPUBBLICA CECA – SERBIA 4-0 (7°, 21°, 56° Kliment, 59° Frydek)

    GERMANIA – DANIMARCA 3-0 (32°, 48° Volland, 53° Ginter)

    Germania 4 pt, Repubblica Ceca e Danimarca 3, Serbia 1

     

     

  • EuroU21 delusione Italia, la Svezia rimonta e batte gli azzurrini

    EuroU21 delusione Italia, la Svezia rimonta e batte gli azzurrini

    Tremenda delusione per l’Italia nella gara d’esordio di EuroU21, in Repubblica Ceca, contro la Svezia.

    Gli azzurrini in vantaggio di un gol e di un uomo dal 29° per il rosso a Milosevic ed il susseguente rigore trasformato da Berardi, gestiscono bene il resto del primo tempo ma poi, subito il pareggio di Guidetti ad inizio ripresa, si spengono e dopo la parità numerica al 80° per una evitabile reazione di Sturaro, subiscono pure il calcio di rigore di Thelin a cinque minuti dalla fine.

    Una gara che lascia amaro in bocca e tanti rimpianti, è davvero difficile spiegare come sia stato possibile buttare via 3 punti che sembravano praticamente già in tasca. Gigi Di Biagio dovrà lavorare, domenica con il Portogallo non si potrà sbagliare.

    L'esultanza della Svezia | Foto Twitter
    L’esultanza della Svezia | Foto Twitter

    La Svezia invece si è dimostrata squadra compatta, ben organizzata capace di superare tutte le difficoltà.

    Veniamo al racconto della gara.

    Di Biagio sceglie di schierare l’Italia con il 4-3-3, con Bardi tra i pali, Sabelli e Zappacosta sugli esterni, Bianchetti e Rugani centrali. A centrocampo il trio è formato da Sturaro, Viviani e Baselli. In avanti Battocchio e Berardi accompagnano Belotti. 

    La Svezia risponde con un 4-4-2 nel quale il tecnico Ericson punta sulla sua coppia d’attacco Guidetti-Thelin e sulla spinta sugli esterni.

    Si parte e la gara vive di lunghi momenti di studio, di ritmi bassi e senza emozioni, con la Svezia ben compatta a chiudere ogni varco all’Italia. Al 28° la svolta, Berardi lascia partire un passaggio filtrante per Belotti che controlla entra in area, difende bene il pallone e viene steso da Milosevic in scivolata. L’arbitro non ha dubbi, è rigore e rosso. Dal dischetto Berardi è perfetto spiazzando il portiere. Dopo il vantaggio e la superiorità numerica la gara si mette in leggera discesa per gli azzurrini, che non creano molto ma controllano agevolmente sino al termine del primo tempo.

    La ripresa parte con la Svezia che effettua un cambio per sistemare la difesa ma nei primi minuti è l’Italia a rendersi insidiosa con un bel tiro di Baselli fuori non di molto. Al 56° però gli scandinavi trovano il pareggio, su azione da corner la palla giunge sul secondo palo dove Lewicki controlla e mette in mezzo, sul pallone si lancia Guidetti che pareggia. Di Biagio prova a modificare inserendo Verdi per dar vivacità ma l’Italia non sembra avere più la sicurezza del primo tempo. Al 74° Cataldi s’inventa la giocata ma il suo diagonale sibila a pochi centimetri dal palo. Al 80° ingenuità di Sturaro che reagisce ad una pallonata subita mentre era a terra, colpendo al volto l’avversario sotto gli occhi del guardalinee, l’arbitro estrae il rosso diretto, anche l’Italia rimane in 10. Passano e 5 minuti e, da una giocata di Khalili, Ishak entra in area e viene steso da Bardi, è rigore con giallo per il portiere. Dal dischetto Kiese Thelin trasforma. Il gol ha il sapore del pugno del ko per gli azzurrini che ci provano ma non riescono a trovare il gol del pari. Vince la Svezia in una gara che lascia tanti rimpianti all’Italia.

     

    ITALIA U21 – SVEZIA U21 1-2 (29° rig. Berardi (I), 56° Guidetti (S), 86° rig. Kiese Thelin (S))

    Italia U21 (4-3-3): Bardi; Zappacosta, Rugani, Bianchetti, Sabelli; Sturaro, Viviano, Baselli (69° Cataldi); Berardi, Belotti (78° Trotta), Battocchio (60° Verdi).

    Allenatore: Di Biagio.

    Svezia U21 (4-4-2): Carlgren; Baffo, Milosevic, Helander, Augustinsson; Khalili, Lewicki, Hiljemark, Larsson (46° Lindelof); Guidetti (76° Ishak), Kiese Thelin.

    Allenatore: Ericson.

    Arbitro: Sidiropoulos.

    Ammoniti: Helander (S), Viviani (I), Bianchetti (I), Guidetti (S), Hiljemark (S), Bardi (I).

    Espulsi: Milosevic (S), Sturaro (I).

     

    Nelle altre gare, quelle disputate ieri nel gruppo A, vittoria in rimonta della Danimarca per 2-1 sulla Repubblica Ceca padrona di casa e pareggio per 1-1 tra Serbia e Germania con i tedeschi costretti a rimontare l’iniziale svantaggio.

    Nell’altra gara del Gruppo B, colpaccio del Portogallo che sconfigge per 1-0 una delle favorite alla conquista dell’Europeo, ovvero l’Inghilterra. 

     

    RISULTATI E CLASSIFICA GRUPPO A

    Repubblica Ceca – Danimarca 1-2 (35° Kaderabek (R), 56° Vestergaard (D), 84° Sisto (D))

    Germania – Serbia 1-1 (8° Djuricic (S), 17° Can (G))

    Danimarca 3 pt, Germania e Serbia 1, Repubblica Ceca 0

     

    RISULTATI E CLASSIFICA GRUPPO B

    ITALIA – SVEZIA 1-2 (29° rig. Berardi (I), 56° Guidetti (S), 86° Kiese Thelin)

    PORTOGALLO – INGHILTERRA 1-0 (57° Joao Mario)

    Svezia e Portogallo 3 pt, Inghilterra e Italia 0

     

     

     

  • Parte l’Europeo Under 21, rose e talenti delle 8 squadre

    Parte l’Europeo Under 21, rose e talenti delle 8 squadre

    Con la sfida tra Repubblica Ceca, padrone di casa, e Danimarca, si aprono oggi i Campionati Europei di calcio Under 21.

    8 squadre qualificare si contenderanno il titolo, oltre alle già citate Repubblica Ceca e Danimarca nel gruppo A ci saranno la Germania e la Serbia, mentre il Gruppo B è composto da Italia, Svezia, Inghilterra e Portogallo.

    Oltre alla possibilità di conquistare l’alloro europeo, questi campionati saranno fondamentali per la qualificazione ai Giochi Olimpici di Rio 2016.

    Come sempre sarà anche l’occasione per vedere all’opera giovani talenti, proviamo a selezionarne alcuni, squadra per squadra.

    La Danimarca può vantare un paio di giocatori decisamente interessanti, oltre a Sorensen che già conosciamo in quanto gioca nel Verona. Senza dubbio un prospetto interessante è il centrocampista Hojbjerg, di proprietà del Bayern Monaco ma che con la sua abilità nel gestire i palloni a metà campo si è messo in luce con l’Augsburg. In attacco brilla Yussuf Poulsen, punta del Lipsia che ha avuto modo, solo pochi giorni fa, di segnare il suo primo gol con la maglia della nazionale maggiore.

    Max Meyer | Foto Twitter
    Max Meyer | Foto Twitter

    La Germania è un vero e proprio contenitore di talenti, dai portieri Leno e sopratutto ter Stegen, passando per il difensore Ginter, i centrocampisti di gran valore come Arnold, Bittencourt, Can, e Ginter senza trascurare l’attaccante Volland. Volendo fare un nome però non va assolutamente sottovalutato Meyer, centrocampista che ha già messo in mostra il suo valore nello Schalke.

    Harry Kane | Foto Twitter
    Harry Kane | Foto Twitter

    Nell’Inghilterra certamente i nomi che risaltano sono quelli di Harry Kane, l‘Uragano del Tottenham, del difensore dell’Arsenal Chambers e del centrocampista Ward del Southampton. Occhio però anche al portiere Butland che potrebbe mettersi in luce e anche all’attaccante Ings che nella scorsa Premier ha brillato a suon di gol nel Burnley.

    Stefano Sturaro | Foto Twitter
    Stefano Sturaro | Foto Twitter

    Nell’Italia certamente si spera che sia l’europeo di Romagnoli e Rugani, ottima stagione per loro, ma anche di Zappacosta che con l’Atalanta ha fornito ottime prestazioni. A centrocampo occhio a Cataldi e Sturaro ed in avanti il trio delle tre B: Belotti, Berardi e Bernardeschi.

    Nel Portogallo da tener d’occhio il mediano William Carvalho dello Sporting Lisbona. Sotto la lente d’ingrandimento degli osservatori ci sarà certamente anche il 18enne Ruben Neves che sa destreggiarsi agevolmente nel centrocampo, ma anche il trequartista del Monaco Bernardo Silva.

    Tra i padroni di casa della Repubblica Ceca, occhio al veloce attaccante Vaclav Kadlec ma anche al centrocampista del Norimberga Petrak.

    Nella Serbia occhio a Jojic che già ha mostrato lampi di classe e sregolatezza con la maglia del Borussia Dortmund. Un giocatore che certamente sarà valutato ed osservato dagli scout sarà Čaušić, centrocampista di scuola Stella Rossa, attualmente al Eskişehirspor, capace di gestire il gioco della sua nazionale.

    Concludiamo con la Svezia e quando si parla dei gialloblu scandinavi non si può non citare John Guidetti, attaccante del Celtic di gran fisico ed ottimo senso del gol. Attenzione anche ad Helander, difensore centrale che ha brillato nella scorsa Champions League con la maglia del Malmoe.

     

    I 23 convocati delle 8 finaliste di Euro 2015 U21

    DANIMARCA

    Portieri: Jensen (Nordsjælland), Rønnow (Horsens), Busk (Sandefjord)

    Difensori: Scholz (Standard Liège), A. Christensen (Chelsea), Remmer (Copenhagen), F. Sørensen (Hellas Verona), Vestergaard (Werder Brema), Okore (Aston Villa), Knudsen (Esbjerg), Durmisi (Brøndby)

    Centrocampisti: Nørgaard (Brøndby), Jønsson (AGF), L. Christensen (Fulham), Thomsen (Aab), Pierre Højbjerg (Augsburg), Falk (OB), Sisto (Midtjylland)

    Attaccanti: Berggreen (Eintracht Braunschweig), Brock-Madsen (Randers), Bech (Nordsjælland), Fischer (Ajax), Poulsen (Leipzig)

     

    GERMANIA

    Portieri: Horn (FC Köln), Leno (Bayer 04 Leverkusen), ter Stegen (FC Barcelona).

    Difensori: Schulz (Herta BSC), Günter (SC Freiburg), Ginter (Borussia Dortmund), Korb (Borussia Mönchengladbach), Knoche (VfL Wolfsburg), Heintz (FC Kaiserslautern).

    Centrocampisti: Geis (Mainz 05), Malli (Mainz 05), Can (Liverpool FC), Demirbay (FC Kaiserslautern), Meyer (SChalke 04), Kimmich (RB Leipzig), Bittencourt (Hannover 96), Leitner (VfB Stuttgart), Younes (FC Kaiserslautern), Claus (SC Freiburg), Arnold (VfL Wolfsburg).

    Attaccanti: Volland (1899 Hoffenheim), Hoffmann (FC Kaiserslautern), Gnabry (Arsenal FC).

     

    INGHILTERRA

    Portieri: Bettinelli (Fulham), Bond (Watford), Butland (Stoke City);

    Difensori: Chambers (Arsenal), Garbutt (Everton), Gibson (Middlesbrough), Jenkinson (Arsenal), Keane (Burnley), Moore (Leicester City), Stones (Everton), Targett (Southampton);

    Centrocampisti: Carroll (Tottenham Hotspur), Chalobah (Chelsea), Forster-Caskey (Brighton & Hove Albion), Hughes (Derby County), Lingard (Manchester United), Loftus-Cheek (Chelsea), Pritchard (Tottenham Hotspur), Redmond (Norwich City), Ward-Prowse (Southampton);

    Attaccanti: Berahino (West Bromwich Albion), Ings (Burnley), Kane (Tottenham Hotspur).

     

    ITALIA

    Portieri: Bardi (Chievo Verona), Leali (Cesena), Sportiello (Atalanta)

    Difensori: Barba (Empoli), Bianchetti (Spezia), Biraghi (Chievo Verona), Izzo (Genoa), Romagnoli (Sampdoria), Rugani (Empoli), Sabelli (Bari), Zappacosta (Atalanta)

    Centrocampisti: Baselli (Atalanta), Battocchio (Virtus Entella), Benassi (Torino), Cataldi (Lazio), Crisetig (Cagliari), Sturaro (Juventus), Viviani (Latina)

    Attaccanti: Belotti (Palermo), Berardi (Sassuolo), Bernardeschi (Fiorentina), Trotta (Avellino), Verdi (Empoli)

     

    PORTOGALLO

    Portieri: Varela (Benfica), Fernandes (VFL Osnabruck), José Sá (Marítimo);

    Difensori: Venâncio (Vitória FC), João Cancelo (Valencia CF), Paulo Oliveira (Sporting), Guerreiro (FC Lorient), Esgaio (Académica de Coimbra), Tiago Ilori (FCG Bordeaux), Figueiredo (Sporting);

    Centrocampisti: Tozé (Estoril Praia), Bernardo Silva (AS Monaco), João Mário (Sporting), Rafa (SC Braga), Rúben Neves (FC Porto), Sérgio Oliveira (FC Paços de Ferreira), William Carvalho (Sporting);

    Attaccanti: Carlos Mané (Sporting), Gonçalo Paciência (FC Porto), Iuri Medeiros (FC Arouca), Ivan Cavaleiro (Deportivo de la Coruña), Ricardo Pereira (FC Porto), Ricardo Horta (Malaga CF).

     

    REPUBBLICA CECA

    Portieri: Koubek (Hradec Králové), Pavlenka (Baník Ostrava),Reichl (Sigma Olomouc)

    Difensori: Baránek (Viktoria Plzeň), Brabec (Sparta Prague), Hanousek (Dukla Prague), Hybš (Vysočina Jihlava), Jugas (Zbrojovka Brno), Kadeřábek (Sparta Prague), Kalas (Middlesbrough)

    Centrocampisti: Frýdek (Slovan Liberec), Houska (Sigma Olomouc), Jánoš (Vysočina Jihlava), Krejčí (Sparta Prague), Masopust (Baumit Jablonec), Petrák (Nuremberg), Přikryl (Dukla Prague), Skalák (Mladá Boleslav), Takács (Teplice), Trávník (Slovácko), Zmrhal (Slavia Prague)

    Attaccanti: Kadlec (Sparta Prague), Kliment (Vysočina Jihlava)

     

    SERBIA

    Portieri: Dmitrović (Charlton Athletic), Perić (Jagodina), Stevanović (Čukarički);

    Difensori: Petković (Crvena Zvezda), Stojković (Čukarički), Pantić (Córdoba), Ćosić (Pescara), Spajić (Tolosa), Ćirković (Partizan), Petrović (Partizan), Filipović (Jagodina);

    Centrocampisti: Kovačević (Crvena Zvezda), Brašanac (Partizan), Ivanić (Vojvodina), Mijailović (Kayserispor), Jojić (Borussia Dortmund), Čaušić (Eskişehirspor), Djuričić (Southampton);

    Attaccanti: Stojiljković (Čukarički), Pešić (Tolosa), Srnić (Čukarički), Kostić (Stoccarda), Milunović (Platanias).

     

    SVEZIA

    Portieri: Carlgren (AIK), Rinne (Örebro), Linde (Molde)

    Difensori: Augustinsson (Copenhagen), Baffo (Halmstads), Helander (Malmö), Holmén (Elfsborg), Konate (Malmö), Krafth (Helsingborgs), Milošević (Beşiktaş)

    Centrocampisti: Gustafson (Häcken), Hiljemark (PSV Eindhoven), Khalili (Mersin İdmanyurdu), Larsson (Heerenveen), Lewicki (Malmö), Olsson (Midtjylland), Quaison (Palermo), Tibbling (Groningen), Zeneli (Elfsborg)

    Attaccanti: Guidetti (Manchester City), Hrgota (Borussia Mönchengladbach), Ishak (Randers), Thelin (Bordeaux)

  • Una spenta Italia cade contro il Portogallo

    Una spenta Italia cade contro il Portogallo

    L’Italia di Antonio Conte assapora per la prima volta il sapore amaro della sconfitta. Uno 0-1 con il Portogallo che, se pur in amichevole, si dimostra pesantissimo perchè era l’ultima occasione per l’Italia di riuscire a guadagnarsi la testa di serie nel sorteggio per le prossime qualificazioni mondiali.

    Gli azzurri hanno mostrato poche idee nel primo tempo, tanti pasticci nella difesa ed un evidente calo fisico nella ripresa. Questo stop può rivelarsi un primo campanello d’allarme per Conte che certamente, già dalla prossima sfida, vorrà vedere tutta un’altra Italia.

    Il Portogallo, pur privo di Cristiano Ronaldo, ha saputo contenere l’aggressività dell’Italia nei primi minuti e poi è cresciuto pian piano, trovando ad inizio ripresa il gol di Eder, nato da una bella azione Eliseu-Quaresma.

    Il gol vittoria di Eder | Foto Twitter
    Il gol vittoria di Eder | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della gara.

    Per quest’ultima gara stagionale Antonio Conte vara una nazionale con tante novità, un po’ per gli infortuni, un po’ per dare spazio a giocatori che potrebbero rivelarsi importanti in futuro. Sirigu in porta, in difesa insieme a Bonucci gioca Ranocchia, Darmian e De Sciglio sugli esterni, Soriano e Bertolacci a metà campo con Pirlo, Candreva-Immobile-El Shaarawy tridente d’attacco.

    Il Portogallo rinuncia a Cristiano Ronaldo ma manda in campo comunque giocatori di livello del calibro di Coentrao, Joao Moutinho, Tiago e Quaresma.

    La partenza non è certo su ritmi alti, gli azzurri dimostrano una buona aggressività ma per i primi 15 minuti non si assiste ad occasioni. La prima emozione la regala Bertolacci, al 18°, con una conclusione fuori di poco. Gli azzurri si rivedono al 27° con un tiro di El Shaarawy fuori di poco. Il Portogallo però cresce e al 30°, dopo una disattenzione della difesa dell’Italia, Ranocchia è costretto a salvare sulla linea su tiro a botta sicura di Varela. Passano pochi minuti ed è lo stesso Ranocchia a sbagliare concedendo palla a Moutinho, il tiro però viene ben bloccato da Sirigu. Il primo tempo si chiude sullo 0-0

    L’inizio ripresa vede Conte mandare in campo gli stessi 11 mentre il Portogallo effettua due cambi. Al 50° punizione di Pirlo, colpo di testa di Bonucci e palla sul palo, Darmian si lancia sulla ribattuta ma è bravo Danilo ad intercettare in corner. I lusitani non stanno a guardare e al 52° passano in vantaggio: progressione di Eliseu, palla a Quaresma che piazza il cross per Eder che da due passi gira in rete. Gli azzurri sembrano accusare il colpo e Conte prova a cambiare passando ad un 4-4-2, che ha il sapore del 4-2-4, con l’inserimento di Vazquez. Entra anche Gabbiadini ma è il Portogallo ad avere la chance del raddoppio con Moutinho che spreca. Parte la girandola dei cambi ma l’Italia non riesce a creare grosse occasioni. Al 89° grande occasione per Gabbiadini che si gira e calcia, Beto è bravo a respingere in corner. All’ultimissimo minuto doppia chance per l’Italia, prima con Vazquez, salva Beto e sul successivo corner conclusione fuori di poco di Ranocchia in mischia. Finisce qua, a Ginevra arriva la prima sconfitta dell’Italia di Antonio Conte.

     

    PORTOGALLO – ITALIA 1-0 (52° Eder)

    Portogallo (4-3-3): Beto; Vieirinha (46° Cedric), Bruno Alves (58° Carriço), José Fonte, Fábio Coentrão (24° Eliseu); João Moutinho, Danilo, Tiago (46° Adrien Silva); Quaresma (86° Pizzi), Éder, Varela (76° Nani).

    Allenatore: Fernando Santos.

    Italia (4-3-3): Sirigu; De Sciglio (73° Pasqual), Ranocchia, Bonucci, Darmian; Pirlo, Soriano (58° Vazquez), Bertolacci (76° Parolo); Candreva (64° Gabbiadini), Immobile (73° Matri), El Shaarawy (67° Sansone).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Studer.

    Ammoniti: Soriano (I), Bertolacci (I), Adrien Silva (P), Eliseu (P)

  • L’Italia pareggia in Croazia e in campo compare una svastica

    L’Italia pareggia in Croazia e in campo compare una svastica

    Buona prova della Nazionale di Conte che nella temuta trasferta di Spalato porta a casa un buon pareggio che tiene l’Italia ancora a due punti di distanza dalla vetta del girone, occupata proprio dalla Croazia, ma mantiene il +2 sulla Norvegia terza in classifica fermata sullo 0-0 in casa dall’Azerbaijan.

    Un pareggio importante perchè ha visto gli azzurri riuscire ad andare oltre agli episodi negativi e a recuperare l’iniziale svantaggio siglato da Mandzukic dopo soli 11 minuti.

    Positiva la prova dell’eterno Pirlo e di un ottimo ed ispirato Candreva, preoccupazione invece per De Silvestri che ha dovuto lasciare il campo in barella.

    Da segnalare un fatto sgradevole: sul campo, sulla trequarti nei pressi della linea laterale, si è notata una svastica disegnata con il taglio dell’erba, con un tentativo di cancellarla da parte degli addetti nell’intervallo. Un episodio che capita in una gara che già si giocava a porte chiuse per i lanci di oggetti e fumogeni da parte dei tifosi croati nella gara d’andata a San Siro.

    La svastica apparsa sul campo di Spalato | Foto Twitter
    La svastica apparsa sul campo di Spalato | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della gara.

    Kovac schiera la sua Croazia con il 4-2-3-1 che vede Perisic e Brozovic a centrocampo, un trio di trequartisti formato da Olic-Rakitic-Kovacic e Mandzukic di punta.

    Conte rinuncia al suo 4-3-3 andando a schierare Astori al fianco di Bonucci in difesa, De Silvestri e Darmian sulle fasce, Parolo con Marchisio e Pirlo a centrocampo ed un tridente composto da Candreva, Pelle ed El Shaarawy.

    Si parte ed in un clima davvero irreale, vista l’assenza del pubblico, la Croazia ha subito l’occasione di passare in vantaggio con Astori che commette fallo da rigore su Srna. Dal dischetto va Mandzukic ma Buffon respinge. Al 11° l’Italia trova il vantaggio con El Shaarawy, gli azzurri festeggiano ma si alza la bandierina. I croati non stanno ad aspettare e ripartono immediatamente andando a trovare il gol con Mandzukic, dalla gioia, di un gol buono non convalidato, alla beffa della rete subita. L’Italia per alcuni minuti rischia di incassare il colpo,intanto De Silvestri s’infortuna per salvare una conclusione da dentro l’area. Al 36° arriva il pareggio, Mandzukic è ingenuo a toccare di mano una punizione calciata da Pirlo, dal dischetto va Candreva che con il cucchiaio supera Subasic. Si va al riposo sul 1-1

    Il "Cucchiaio" di Candreva | Foto Twitter
    Il “Cucchiaio” di Candreva | Foto Twitter

    Nel secondo tempo entra Sirigu per l’infortunato Buffon con una gara che si giostra su ritmi bassi. Gli azzurri avrebbero occasione di trovare il vantaggio con Parolo. Anche Rakitic potrebbe portare avanti i suoi ma i gol non arrivano. Nel finale c’è tempo per l’espulsione di Srna, che prende il secondo giallo al 90°. Atkinson fischia la fine, l’Italia di Conte pareggia e mantiene il secondo posto nel girone.

     

    CROAZIA – ITALIA 1-1 (11° Mandzukic (C), 36° rig. Candreva (I))

    Croazia (4-2-3-1): Subašić; Srna, Schildenfeld, Vida, Pranjić (73° Vrsaljko); Perišić, Brozović; Olić (46° Rebić), Rakitić, Kovačić; Mandžukić.

    Allenatore: Kovac.

    Italia (4-3-3): Buffon (46° Sirigu); De Silvestri (27° De Sciglio), Astori, Bonucci, Darmian; Parolo, Pirlo, Marchisio; Candreva, Pellè, El Shaarawy (80° Ranocchia).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Atkinson.

    Ammoniti: Buffon (I), Mandžukić (C), Olić (C), Parolo (I), Marchisio (I), Rebić (C).

    Espulso: Srna (C).

  • Rugby: ecco come YourNations ti racconta il 6 Nazioni

    Rugby: ecco come YourNations ti racconta il 6 Nazioni

    Lo sport più amato e seguito in Italia è certamente il calcio che ormai ha assorbito quasi totalmente la nostra settimana dal lunedì alla domenica. Ci sono però altri sport che, benché meno seguiti di altri nel nostro Paese, cominciano ad appassionare milioni di sportivi. Tra questi sicuramente il rugby che nel corso degli ultimi decenni è riuscito ad ottenere un seguito anche nella nostro Penisola grazie soprattutto all’ammissione della nostra Nazionale al torneo più prestigioso di questa disciplina: il 6 Nazioni.

    A documentare il seguito del rugby in Italia sono i social network, su tutti Twitter e Facebook ma anche Instagram, che in occasione dell’ultimo 6 Nazioni ha raccolto numerosi appassionati e sostenitori per raccontare intere partire in tempo reale principalmente utilizzando le immagini.

    Per questo, proprio in occasione dell’ultimo Sei Nazioni, è nata una piattaforma web, YourNations, che ha deciso di raccogliere le storie degli utenti appassionati di Rugby, per mezzo del social network visuale per eccellenza, Instagram.

    Yournations 1

    YourNations presenta i 6 stadi dell’evento di Rugby nei quali giocano le 6 nazionali ammesse all’evento (Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia, Scozia), fornendo alcune informazioni sugli stadi, ma soprattutto, si avvale delle API di Instagram per mostrare gli scatti condivisi dagli utenti durante determinate partite.

    Yournations 2

     

     

     

     

    Cliccando sul tasto “Six Pic” sarà possibile recuperare tutti gli scatti Instagram associati ad una partita, rivivendo così l’emozione delle partite, dal punto di vista dei fan su Instagram.
    YourNations offre inoltre un’altra feature interessante: il Tweet Possession delle partite. Una sorta di “possesso palla” delle squadre durante le partite, derivato dal numero dei tweet dei fans delle rispettive squadre.

    Yournations 3

  • Townsend rovina il ritorno di Conte, allo Stadium è 1-1

    Townsend rovina il ritorno di Conte, allo Stadium è 1-1

    Il ritorno di Antonio Conte, applaudito dal pubblico, allo Juventus Stadium poteva avere anche la gioia del successo. Al gol di Pellè nel primo tempo ha infatti risposto Townsend nel finale di gara, andando a cancellare una possibile vittoria azzurra.

    Antonio Conte | Foto Twitter
    Antonio Conte | Foto Twitter

    L’Italia, contro un avversario di prestigio, se pur si trattasse di un’amichevole, ha mostrato dei passi in avanti rispetto alla scialba prestazione di sabato scorso a Sofia contro la Bulgaria. Il primo tempo è stato più di marca azzurra mentre nella ripresa la freschezza di Barkley e Townsend ha messo in difficoltà l’Italia portando al meritato pareggio inglese. Da segnalare anche il positivo il debutto di Valdifiori, elogiato anche dal mister a fine partita.

    Veniamo al racconto della gara.

    Conte opta per il suo classico 3-5-2 dando le chiavi del centrocampo a Valdifiori e puntando sulla coppia d’attacco Pellè-Eder.

    Hodgson risponde con un 4-3-1-2 che vede Rooney agire alle spalle del talento Kane e dal rapido Walcott.

    Si parte ed ovviamente i ritmi iniziali sono blandi senza strappi ne azioni pericolose. Al 10° si vede la prima conclusione verso la porta, ci prova Parolo da lontano, Hart alza in corner. Al 17° buona percussione di Darmian che mette in mezzo per Eder che viene anticipato all’ultimo istante da Jagielka. Al 21° si vedono anche gli inglesi, Rooney va al tiro, la conclusione è sporca e di controbalzo, Buffon è battuto ma il pallone colpisce la traversa. Al 29° l’Italia passa in vantaggio, bel cross di Chiellini, svetta Pellè che colpisce il pallone mandandolo dove Hart non può arrivare. Non si vede una grande reazione inglese, l’Italia si limita a controllare e a provare qualche veloce ripartenza. Si va al riposo con gli azzurri avanti 1-0.

    Prova a partire forte l’Inghilterra ma è l’Italia a sfiorare il gol al 50° prima con Eder, bravo Hart a respingere, poi con Pellè che, sulla ribattuta, calcia fuori. I bianchi di Hodgson però provano a rendersi pericolosi, prima con Kane, devia Chiellini in corner, poi con Gibbs che spara sull’esterno della rete da buona posizione. La gara devono farla gli inglesi, non accade molto però, almeno sino al 71° quando Buffon neutralizza un’insidiosa conclusione di Rooney. Al 79° arriva il pareggio, Townsend controlla e dal limite lascia partire un diagonale che non lascia scampo a Buffon. L’Italia va in difficoltà ed il portiere azzurro è costretto a salvare, con un gran intervento, su conclusione di Rooney. La risposta degli uomini di Conte arriva con Antonelli che, al 84°, lascia partire un diagonale che si spegne di poco a lato. Nel finale c’è solo tempo per un tiro di Kane bloccato da Buffon in due tempi, finisce in parità, a Torino Italia-Inghilterra è 1-1.

     

    ITALIA – INGHILTERRA 1-1 (29° Pellè (It), 79° Townsend (In))

    Italia (3-5-2): Buffon; Ranocchia, Bonucci, Chiellini (72° Moretti); Florenzi (60° Abate), Parolo, Valdifiori (67° Verratti), Soriano, Darmian (72° Antonelli); Pellè (60° Immobile), Eder (60° Vazquez).

    Allenatore: Conte.

    Inghilterra (4-3-1-2): Hart; Clyne (46° Walker), Smalling (44° Carrick), Jagielka, Gibbs (88° Bertrand); Delph (69° Townsend), Jones, Henderson (74° Mason); Rooney; Kane, Walcott (55° Barkley).

    Allenatore: Hodgson.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Gibbs (In), Pellè (It)