L’Italia di Ciro Ferrara chiude terza al Torneo di Tolone superando alla lotteria dei rigori i pari età del Messico. Gli azzurrini in campo con ben sette volti nuovi rispetto alla sfida persa contro la Francia soffrono sopratutto nel primo tempo la dinamicità dei centramericani e vanno sotto alla mezzora grazie al tapin di Guarch dopo una bella parata di Silvestri su Pulido. dal web L’Italia reagisce e va vicina al gol prima dello scadere con Gabbiadini e poi lo trova ad inizio ripresa con il neo entrato Destro. La partita regala poi ancora tante occasionissime da ambo i lati ma salgono in cattedra i portieri costringendo i 22 in campo ai rigori. Il clivense Silvestri riesce a neutralizzare due tiri regalando all’Italia un incoraggiante terzo posto, per gli azzurri a sbagliare invece è stato Paloschi. Nel match tra Francia e Colombia vincono quest’ultimi alla lotteria dei rigori per 3-1 dopo che i regolamentari si erano conclusi sull’1-1 grazie alle reti Monrose e Zapata Banguero. Soddisfatto Ferrara “E’ stato per noi un torneo molto positivo. Ci siamo comportati da squadra vera. L’unica cosa che abbiamo sbagliato è stato il primo tempo contro il Messico, per il resto ho ricevuto risposte importanti da tutti sul piano dell’impegno, dell’attaccamento alla maglia azzurra e anche sul piano del gioco. Per noi questo si è rivelato un appuntamento significativo: ci siamo presi le nostre soddisfazioni, sono riuscito a far giocare tutti i ragazzi, soprattutto abbiamo avuto l’opportunità di stare insieme quindici giorni, cosa fondamentale per me per conoscere meglio il gruppo e per i ragazzi stessi che hanno fatto esperienza e hanno migliorato la loro intesa in campo”.
EurosportAlla vigilia di questa amichevole si era parlato di emozioni, ricordi del passato, buoni sentimenti. Dell’incontro fra Prandelli ed il suo maestro, il Trap, che lo aveva allenato ai tempi della Juve, insieme a Marco Tardelli, suo fedele braccio destro sulla panchina dell’Irlanda. Una partita in famiglia, insomma, nell’ultima amichevole di questa stagione in terra Belga e dal sapore già vacanziero. L’aspetto vacanziero, però, lo hanno riscontrato solo gli Azzurri mentre il gruppo del Trap è apparso in grande forma e voglioso di conquistare un risultato di prestigio contro l’Italia, seppur rimaneggiata da qualche cambio importante. Ecco, quindi, la sintesi della gara: gli Azzurri, si sa, nelle amichevoli non esprimono mai il massimo del loro potenziale ed hanno confermato ancora una volta quanto siano flebili le motivazioni in una gara amichevole di metà Giugno, a campionato ormai terminato da tempo. Si è materializzata così la seconda sconfitta della gestione Prandelli, le seconda in amichevole dopo quella del debutto di Londra contro la Costa d’Avorio il 10 Agosto, una sconfitta per 2-0, sotto la pioggia battente, con gol di Andrews al 36′ del primo tempo e di Cox al 44′ del secondo tempo. Più che la partita molle degli Azzurri, però, è di rilievo sottolineare la gara superlativa degli Irlandesi, caricatissimi, capaci di pressare a tutto campo a ritmi forsennati senza lasciar respiro confermando in tutto e per tutto il merito di essere primi nel proprio girone di qualificazione davanti a Russia e Slovacchia. Il Trap ci avrà messo molto del suo entusiasmo e della sua grinta inossidabile per preparare questa gara per non sfigurare di fronte ai suoi connazionali e di fronte ad una Nazionale alla quale è rimasto legato da due esperienze non esattamente esaltanti come il Mondiale Nippo Coreano del 2002 e gli Europei del 2004, dalle quali la “sua” Italia uscì malconcia. In quell’Italia c’erano Buffon, Pirlo e Cassano che Trap saluta affettuosamente prima della gara, prima di ritornare nello spogliatio per le ultime indicazioni alla sua squadra. Gli Azzurri, invece, sembrano impantanati nella pozzanghera di Liegi, non riescono a far gioco, non confermano i segnali positivi visti contro l’Estonia appena quattro giorni fa quando l’Italia aveva impressionato soprattutto per la fluidità di gioco e la capacità di giocare di prima ed in velocità, come raramente accade alla nostra Nazionale: quella, però, era una partita ufficiale. Nella difficoltà generale di ieri sera, il migliore sembra Pepito Rossi, nel primo tempo, e Montolivo che prova qualche conclusione dalla distanza. Nel secondo tempo, l’ingresso di Matri ravviva un po’ l’attacco, ma senza conclusioni degne di nota, con il portiere Irlandese spettatore non pagante della gara. Al termine gli applausi sono tutti per il maestro Trap che non si è lasciato battere dall’Allievo Cesare Prandelli al quale resta la consolazione di aver perso contro un amico e la possibilità di trarre conclusioni importanti da questa sconfitta: la sua Italia catalana ha bisogno di qualche gara in più per consolidare i progressi riscontrati nel gioco, cercando di affinare i movimenti e gli equilibri. Questo sarà l’imperativo nelle prossime gare, con l’inizio della nuova stagione che condurrà direttamente alla fase finale di Euro 2012, quando non si potrà più sbagliare.
dal webIl gioco degli Azzurri ha soddifatto Cesare Prandelli che nell’amichevole in programma contro l’Irlanda continueranno a perfezionare il gioco palla a terra, anche se sarà presente un centravanti di ruolo come Pazzini. La formazione non la nasconde il ct Azzurro ed annuncia che in campo dal primo minuto andrà il seguente undici: Viviano, Cassani, Gamberini, Chiellini, Criscito, Nocerino, Pirlo, Marchisio, Montolivo, Rossi e Pazzini. Un esperimento, ma non troppo, perchè Prandelli ci tiene a dare continuità ai risultati positivi ed a ricere risposte confortanti nel gioco, non cercando le palle alte ma adoperando organizzazione di gioco e manovre fluide, oltre che coralità, soprattutto in un test contro una Nazionale in forma come quella Irlandese. Per il futuro, nonostante sia soddisfatto del suo gruppo attuale, Prandelli lascia la porta aperta ai due big del calcio italiano: Totti e Del Piero. “sono soddisfatto di chi ho qua, ma se per una partita decisiva mi servissero Totti e Del Piero li terrei sempre in considerazione”. Il suo passato da calciatore, invece, Prandelli se lo troverà di fronte da avversario contro l’Irlanda: Giovanni Trapattoni, il suo “maestro”: “Trapattoni? E’ una persona speciale, è un mito, irraggiungibile. Mi ha trasmesso cose che riporto tuttora. Qualsiasi cosa proponesse dovevi avere il temperamento giusto per raggiungere l’obiettivo. Anche se giocavi a carte dovevi essere concentrato. Sfidarlo sarà un’emozione straordinaria”. Inevitabile, poi, un commento del ct su due questioni di strettissima attualità, lo scandalo scommesse e la “visita” di Mario Balotelli a Scampia. Sul primo tema, vero e proprio terremoto che ha scosso il mondo del calcio, le sue parole sono assolutamente dure e decise: “Tutte le vie per combattere l’illegalità devono essere perseguite, dobbiamo responsabilizzare ancora di più i professionisti: con una sciocchezza mettono in difficoltà la società, i tifosi, e tutte quelle persone che fanno dei sacrifici per seguirli”. Sulla questione Balotelli, invece: “quello di Scampia è un episodio di un anno fa, ancora non ci eravamo incontrati”.
Nell’amichevole contro l’Irlanda, Sebastian Giovinco partirà dalla panchina, ma la stagione appena conclusasi con la maglia del Parma gli ha permesso di rilanciare le sue quotazioni, sia nel giro Azzurro, sia nel panorama del calcio che conta. Merito di un’ambiente che gli ha trasmesso serenità e possibilità di esprimersi al meglio, senza concorrenza eccessiva nè pressioni. foto dalla rete Anche perchè, con il fenomeno Messi sulla cresta dell’ onda, i giocatori “tascabili” come lui sono tornati di moda, per le doti tecniche e per la rapidità. “I giocatori piccoli, veloci di qualità tornano di moda? È un pò tardi, poteva succedere prima, ma per fortuna adesso è così e dobbiamo continuare “. A proposito del suo futuro prossimo, Sebastian Giovinco torna a parlare della Juve, la squadra nella quale è cresciuto e che, però, non sembrava più credere in lui, soprattutto con la cessione al Parma, seppur solo per metà del cartellino. Il cambio di allenatore, con l’arrivo di Conte, però, potrebbe cambiare le cose ed indirizzare la “Formica Atomica” nuovamente verso Torino: ” Io non so se chi non ha avuto fiducia in me adesso si deve ricredere, di sicuro ora sto raccogliendo i frutti. Ringrazio il neo allenatore della Juve che so che ha molta stima nei miei confronti, ma io l’anno prossimo voglio giocare”. Vuole giocare, appunto. E se alla Juve questo non gli potrebbe essere garantito, potrebbe restare ancora al Parma oppure approdare in un’altra big, come il Napoli:“Le voci sul Napoli? Può succedere di tutto, ripeto, io voglio continuità e ora come ora è Parma la squadra dove giocherò l’anno prossimo”.
Angelo Ogbonna è stato convocato da Cesare Prandelli per sostituire in Nazionale Alberto Aquilani, ma per lui quella della Nazionale Azzurra è una chiamata speciale. calciomercato.it Ecco perchè il difensore del Torino – nigeriano d’ origine ma nato e cresciuto sempre in Italia – si dichiata contento ed emozionato, “perchè mi sono sempre sentito italiano, anche perchè per fortuna non ho mai subito quella che io chiamo ignoranza e non razzismo” . L’inserimento nel gruppo Azzurro, poi, è stato molto positivo, con Chiellini e Ranocchia, che conosce fin dai tempi dell’ Under 21, sono quelli che lo hanno aiutato maggiormente Dopo la soddisfazione della chiamata Azzurra, per Ogbonna potrebbe essere tempo di un’altra chiamata importante, magari da una big di serie A, lasciando il Torino che ha fallito la qualificazione alla zona play off, anche se il suo contratto scadrà nel 2013. Inevitabile, poi, un commento sullo scandalo scommesse che si sta rivelando ancora più ampio del previsto e che lui, giocando in serie B quest’ anno sente ancor di più vicino: ” Come tutti sto leggendo cosa sta succedendo e non mi sono fatto una idea ben precisa, ma forse non è stato una campionato di serie B falsato, diciamo che questa non è la parola giusta “.
UefaSi sono giocate ieri sera 11 partite valide per le qualificazioni agli Europei del 2012. L’Italia ha travolto a Modena l’Estonia per 3-0 (reti di Rossi, Cassano e Pazzini) e fa un grande passo verso Polonia e Ucraina 2012, così come la Germania che grazie alla doppietta di Mario Gomez vince in Austria sale a quota 18 punti con un distacco abissale da Belgio e Turchia.
Impatta 1-1 la Francia in Bielorussia, Malouda rimedia all’autorete di Abidal, mentre la Romania ne fa 3 alla Bosnia (3-0), in rete anche Mutu, e la Svezia 4 in Moldavia (1-4). Stasera le altre gare: spiccano Inghilterra – Svizzera e Portogallo – Norvegia.
Risultati e marcatori 7 Giornata Qualificazioni Euro 2012
Gruppo A
BELGIO – TURCHIA 1-1
4′ Ogunjimi (B), 22′ Yilmaz (T) KAZAKISTAN – AZERBAIGIAN 2-1
57′ Gridin (K), 63′ Nadirov (A), 68′ Gridin (K) AUSTRIA – GERMANIA 1-2
44′ Gomez (G), 50′ aut Friedrich (G), 90′ Gomez (G)
Gruppo C
FAR OER – SLOVENIA 0-2
27′ Matavz, 47′ Baldvinsson ITALIA – ESTONIA 3-0 21′ Rossi, 39′ Cassano, 68′ Pazzini
Gruppo D
ROMANIA – BOSNIA 3-0
36′ Mutu, 40′ Marica, 54′ Marica BIELORUSSIA – FRANCIA 1-1
20′ aut Abidal (F), 22′ Malouda (F)
Gruppo E
MOLDAVIA – SVEZIA 1-4
20′ Toivonen (S), 30′ Elmander (S), 59′ Elmander (S), 61′ Bugaev (M), 88′ Gerndt (S) SAN MARINO – FINLANDIA 0-1
41′ Forssell
Seconda partita al Torneo di Tolone con epilogo amaro per azzurrini di Ciro Ferrara. L’Italia infatti nonostante il turnover gioca bene e diverte contro il Portogallo ma ha la pecca di non sfruttare le tante occasioni capitate venendo ripresa nel finale dai lusitani rimandando di fatto il discorso qualificazione.
Senza Paloschi e Destro è ancora una volta Gabbiadini a firmare il gol del vantaggio e a caricarsi sulle spalle gli azzurrini. Dai piedi del bomber del Cittadella nascono le occasioni pericolose e assist al bacio. I lusitani bravi nel palleggio sono però sterili in zona gol e con il passare dei minuti sono in molti a pensare che un gol basta per portare a casa la qualificazione. Nel finale però con una azione forse fallosa il colosso Balde in mischia trova il pari.
L’Italia adesso condivide la prima piazza con Colombia a 4 punti insegue invece il Portogallo a 2. Servirà la migliore Italia per batter i colombiani della stella Jaime Rodriguez e raggiungere le semifinali.
Ennesima prova convincere dell’Italia di Cesare Prandelli impegnata questa sera a Modena contro l’Estonia per il match di qualificazione ad Euro 2012. Precisiamo subito che i nostri avversari obiettivamente erano poca cosa ma con la stessa obiettività bisogna ribadire i passi da gigante degli azzurri sotto la gestione Prandelli, un inversione di tentenza figlia di un credo tattico diverso e del concetto di base che bisogna divertirsi e divertire.
La formazione praticamente annunciata dalla vigilia ha esaltato la circolazione di palla mettendo in vetrina, ancora una volta un Giuseppe Rossi travolgente, ma sopratutto esaltando la maturità di Montolivo e facendo scoprire al popolo juventino la purezza dei tocchi di Andrea Pirlo.
In centrocampo con Pirlo, Montolivo e Aquilani permette alternative in fase di impostazione notevoli che ricordano, seppur vagamente, il gioco delle Furie Rosse all’ultimo mondiale. I gol portano la firma di Giuseppe Rossi, di un vivace Antonio Cassano e del cecchino Pazzini.
Una bella risposta pdegli azzurri ai detrattori e ai protagonisti del nuovo scandalo legato alle scommesse che getterà fango su un intero movimento.
LE PAGELLE BUFFON 6 Il capitano vive una serata da spettatore non pagante. Maggio 6,5 Con Mazzarri ha meno compiti difensivi ma anche partendo dalla difesa sa essere devastante Ranocchia 6 Gli avanti estoni sono poca cosa per uno come lui. partita senza sbavature. Chiellini: 6,5 Una bella diagonale nel primo tempo e poi ordinaria amministrazione ha voglia di divertirsi dopo un anno tribolato. Balzaretti: 6,5 Accompagna l’azione senza sentire mai la stanchezza.
Pirlo: 7 Vuoi vedere che il passaggio alla Juve gli ha dato nuova linfa. Cuce il gioco come solo lui sa fare, sfortunato sulla punizione Montolivo: 7,5 Il ragazzo è finalmente cresciuto, bravo sia nel ruolo di mezzala che in quello di trequartista, vuoi vedere che è lui mister x. Marchisio: 6,5 Il lavoro che gli chiede Prandelli è oscuro ma lavorandoci sopra saprà diventare determinante.
Aquilani: 6 QUalche buona giocata e una ammonizione stupida nei 24′ in campo
dal 24′Nocerino: 6 Parte timoroso, alla distanza però esce il guerriero. Cassano: 7 La condizione non è ottima ma si diverte e fa divertire il pubblico segna un gol da genietto. Giuseppe Rossi: 8 Il Barcellona ha visto giusto il nostro Pepito ha numeri importanti. Pazzini: 7 Ha un rapporto con il gol straordinario in meno di 20′ ha due grandi occasioni e segna una rete.