La nazionale azzurra guidata da Simone Pianigiani conquista il trofeo Tassoni a Rimini grazie alla vittoria contro la Grecia per 82-73. A riposo precauzionalmente Belinelli per un guaio alla caviglia sinistra, l’Italia parte con Maestranzi, Hackett, Gallinari, Mancinelli e Bargnani. Bargnani-Bourousis iniziano un duello sotto le plance e, senza belinelli, è Gallinari che si prende la squadra sulle spalle dal punto di vista offensivo ma questa volta l’Italia c’e’ dal punto di vista difensivo e questa solidità le permette di chiudere il primo quarto sul 19-11.
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Italia-Spagna 2-1, le pagelle di una notte Mundial
Buffon: 6 Decide di togliersi la fascia di capitano per far capire a Cassano l’importanza del gruppo. Attento nelle incursioni spagnole, viene beffato solo su calcio di rigore. Maggio: 6,5 Cresce da difensore puro, è devastante nella fase di spinta. Conferma. Ranocchia: 6 I giocolieri spagnoli non danno punti di riferimeno e a soffrire sono quasi sempre i difensori centrali. Se la cava comunque anche se deve migliorare nella fase d’impostazione.
Chiellini: 5,5 Il difensore bianconero viene forse punito oltremodo con il calcio di rigore, deve però placare il suo istinto ed iniziare a giocare con la testa. Criscito: 7 Il calcio italiano ha perso un grande giocatore, dinamico e duttile copre tutta la fascia sinistra con una disarmante facilità. Thiago Motta: 5,5 Prandelli da lui vuole gli inserimenti senza palla, ieri sera, forse per le precarie condizioni fisiche, si è limitato al compitino a centrocampo. Pirlo: 7 Se gli altri fanno movimento il suo piede diventa magico. Bravo in interdizione si esalta quando deve suggerire. Montolivo: 7,5 Il ragazzo è finalemente maturo e pronto a prendersi le sue responsabilità. Fa bene Prandelli a pungolarlo da lui può arrivare quel qualcosa in più in termini di qualità e quantità. Cassano: 6,5 Ci mette tanta voglia e si rivedono le sue qualità, non sarà sempre Bari deve adesso trovare continuità. Rossi: 6 Meno brillante del solito è bravo a far salire la squadra vincendo spesso i duelli fisici con Pique e Albiol. Marchisio 6,5 Nel momento peggiore degli azzurri garantisce corsa e sacrificio per poi riproporsi. Prezioso. Pazzini: 6 Ha poche occasioni per metetrsi in mostra in area è però preziosissimo in allegerimento. Balotelli: 6 A vederlo sembra spento e distaccato dalla partita con la palla tra i piedi mette sempre in appresione la difesa iberica e va vicinissimo al gol in almeno due occasioni.©Tiziana Fabi/Getty Images -
Per un tempo Furie Azzurre, Italia-Spagna 2-1
Non esaltiamoci. Una amichevole è pur sempre amichevole e noi italiani che spesso le snobbiamo e le perdiamo non possiamo esaltarci per aver vinto una partita ma allo stesso tempo l’Italia di questa sera dimostra un interessante inversione di tendenza che può fare del bene a tutto il movimento azzurro.
Un Italia inedita con due piccoletti in avanti e un centrocampo senza interditori puri e tanti piedi buoni che per venticinque minuti ha la meglio di una Spagna spaesata e messa sotto nel possesso palla. Cassano, leggittimato dalla fascia di capitano, ha voglia di ringraziare il suo caloros pubblico lottando su ogni pallone e inventando tantissime occasioni per i compagni. Gli azzurri pressano e non trovano subito il vantaggio solo grazie ad un Casillas in versione mondiale, il portierone madrileno però non può nulla sulla verticalizzazione di Criscito (migliore in campo) per Montolivo che lo supera con un delizioso pallonetto. Il gol subito sveglia un pò le Furie Rosse che iniziano a farsi apprezzare nella manovra anche se non sono mai pericolose dalla parti di Buffon. Il pari arriva però da ingenuità di Chiellini e da un arbitro in vena di regali, un contatto energico tra il difensore bianconero e Lloriente viene giudicato da rigore e dagli undici metri Xabi Alonso supera Buffon. Nella ripresa la Spagna si fa preferire grazie ad un Silva scatenato e ad una maggiore circolazione di palla in mezzo al campo. Le occasioni fioccano ma le Furie Rosse hanno le polveri bagnate sbagliando tanti gol e nel finale subiscono la reazione degli azzurri che trovano il gol del vantaggio con Aquilani che supera Victor Valdes grazie ad una deviazione. Italia vs. Spagna 2 – 1 Marcatori: 11? Montolivo, 36? Xabi Alonso, 84? Aquilani. ITALIA: 1 Buffon, 11 Maggio, 15 Ranocchia (31? 19 Bonucci), 3 Chiellini, 4 Criscito, 5 De Rossi (21?st 14 Aquilani) , 21 Pirlo, 6 Thiago Motta (9?st 8 Marchisio), 18 Montolivo (29?st 18 Nocerino), 10 Cassano (14?st 9 Balotelli), 22 Rossi (15?st 7 Pazzini) Panchina: 12 Sirigu, 13 De Sanctis, 16 Cassani, 24 Balzaretti, 2 Ogbonna, 17 Palombo, 20 Giovinco All.: Prandelli. SPAGNA: 1 Casillas (1?st 12 Valdes), 2 Iraola (1?st 22 Alcantara), 4 Piquè, 3 Albiol (45?pt 16 Busquets), 13 Arbeloa, 8 Iniesta (1?st 7 Villa), 4 Xabi Alonso, 5 Martinez, 18 Silva, 9 Torres (15?pt 19 Llorente), 20 Cazorla (34? 13 Mata). Panchina: 22 Reina, 6 Monreal, 21 Pedro, 22 Negredo All.: Del Bosque Ammoniti: Arbeloa (S), Chiellini e Balotelli (I)©Tiziana Fabi/Getty Images -
Borini regala il pari agli azzurrini. Italia-Svizzera 1-1
Continua la crescita dell’Under 21 targata Ciro Ferrara. Gli azzurrini dopo un primo tempo sottotono contro un’ottima Svizzera crescono nella ripresa facendo intrevedere carattere e qualità.
L’undici di Tami dimostra ancora una volta di esser una bella realtà, la Svizzera è squadra attenta e organizzata con tante ottime individualità. Il maggior controllo di palla porta gli elvetici a metter sotto assedio la porta di Pinsoglio trovando il gol con uno bello scambio tra Zuber e Drmic, lo stesso attaccante di origini croate dello Zurigo va vicino al raddoppio con una bella girata su assist di Kasami ma la conclusione va a stamparsi sul palo. Nell’intervallo Ciro Ferrara sveglia i suoi e nella ripresa si assiste ad un altra partita, gli azzurrini vanno vicini al pari con Soriano, Gabbiadini e Borini. Il neo attaccante del Parma a dieci dalla fine si inventa il pari con un tiro cross che si va ad infilare sotto l’incrocio dei pali. Nel finale potrebbe arrivare addirittura la vittoria ma Gabbiadini sbaglia da posizione favorevole. Ottima reazione degli azzurri che mantengono l’imbattibilità casalinga e fanno intravedere caratteristiche positive in vista delle qualificazione al prossimo europeo.© Valerio Pennicino/Getty Images -
Italia-Spagna, test verità per gli azzurri. Le probabili formazioni
Il caldo afoso del mese d’agosto ha distratto un pò i tifosi azzurri ma questa sera a Bari l’Italia di Cesare Prandelli capirà molto del suo futuro. Il nuovo corso della Nazionale iniziata dalle ceneri del Sudafrica fin’ora ha destato entusiasmo regalando risultati positivi e a tratti bel calcio, questa sera Buffon e compagni capiranno qual è il gap dalla miglior squadra al mondo e team di riferimento per la rivoluzione auspicata da Prandelli.
Sarà una serata interessante per capire il futuro di Cassano, fantAntonio ha bisogno di una prestazione speciale per convincere Allegri delle sue qualità e far capire a tutti che Prandelli non sabglia ad affidarsi a lui. L’unico dubbio nell’undici iniziale degli azzurri era tra Aquilani e Montolivo per il ruolo di trequartista e prandelli sembra aver deciso in favore dell’ex campionato viola.
Tra le Furie Rosse c’è qualche assenza illustre ma sarà l’occasione per Iraola e Xabi ALonso di dimostrare di esser buone alternative al dream team titolare.
ITALIA (4-3-1-2): 1 Buffon, 11 Maggio, 15 Ranocchia, 3 Chiellini, 4 Criscito, 5 De Rossi, 21 Pirlo, 6 Thiago Motta, 14 Aquilani, 10 Cassano, 22 Rossi. (12 Sirigu, 13 De Sanctis, 16 Cassani, 24 Balzaretti, 2 Ogbonna, 19 Bonucci, 8 Marchisio, 18 Montolivo, 17 Palombo, 23 Nocerino, 20 Giovinco, 7 Pazzini, 9 Balotelli). All.: Prandelli.
SPAGNA (4-3-3): 1 Casillas, 2 Iraola, 4 Piquè, 3 Albiol, 6 Monreal, 8 Iniesta, 4 Xabi Alonso, 14 Busquets, 7 Villa, 19 Pedro, 20 Negredo. (12 Valdes, 22 Reina, 13 Arbeloa, 5 Martinez, 16 Llorente, 17 Mata, 18 Silva, 9 Torres, 11 Cazorla). All.: Del Bosque. Arbitro: Brych (Ger) -
Italia-Spagna, a Bari l’ultima chance per Cassano
Provare a battere i maestri su ciò che è loro più congeniale. Deve aver pensato questo Cesare Prandelli nel prepara l’incontro amichevle in programma domani contro i campioni del mondo in carica della Spagna.
Sarebbe stato facile preparare le barricate e affidarsi ad un pò di fortuna e al contropiede ad oltranza ma poco redditizio per la crescita della squadra e Cesare Prandelli conscio di poter fare una figuraccia domani schiererà un Italia speculare alle Furie Rosse cercando di emulare il loro possesso palla non dando punti di riferimento in attacco. E’ calcio d’agosto ma la partita di domani dirà molto sulla crescita degli azzurri e su chi può davvero aspirare ad un posto da protagonista agli Europei del prossimo anno. Prandelli ha giustamente incoronato Giuseppe Rossi ma ha dato saggiamente l’ultima chance ad Antonio Cassano. Il talento di Bari Vecchia davanti al suo pubblico deve cercare una prestazione convincente per respingere gli antagonisti alla maglia azzurra ma sopratutto per convincere Allegri a potersi fidare di lui per la prossima stagione concedendogli più spazio e affidandosi al suo estro con maggior fiducia. Per il resto la formazione azzurra è fatta: capitan Buffon in porta, difesa con i confermatissimi Maggio e Balzaretti ai lati e Ranocchia con Chiellini in mezzo. A centrocampo Pirlo, Thiago Motta e il rientrante De Rossi sicuri poi, per l’ultimo posto ballotaggio tra Montolivo e Aquilani. In avanti Cassano e Giuseppe Rossi con Balotelli e Pazzini in panchina.©Claudio Villa/Getty Images -
Prandelli: “Contro la Spagna per trovare l’identità”
“Voglio vedere in campo un squadra con personalità, la Spagna come sempre avrà un possesso palla straordinario, noi dovremo essere bravi ad avere una buona organizzazione nel recupero palla altrimenti la situazione diventerà complicata”. Queste le parole del commissario tecnico azzurro Cesare Prandelli direttamente da Coverciano in merito alla prossima amichevole in programma mercoledì contro la Spagna. I Campioni d’Europa e del Mondo in carica saranno un avversario davvero ostico per una Nazionale Italiana che dopo la disfatta nell’ultimo Mondiale è sulla piena fase di ricostruzione.
Prandelli non cerca alibi ma sa che le Furie Rosse sono avversari più forti degli azzurri: “In campo ci saranno molti giocatori non al meglio della condizione fisica sia tra di noi che tra di loro. Ma la Spagna avrà il vantaggio di essere come sempre più squadra. Ancora siamo molto distanti da loro e stiamo cercando la nostra identità. Anche se amichevoli, sono queste le partite che ci possono dare delle risposte”. BALOTELLI CASSANO E ROSSI- Prandelli chiuso il discorso collettivo scende nel dettaglio parlando dei singoli, spiegando alcune situazioni particolari come quelle di Balotelli, e Cassano. Per il Bad Boy di Manchester, il c.t. azzurro ha commentato il gesto del tacco a tu per tu con il portiere che mandò su tutte le furie Roberto Mancini nell’amichevole estiva contro i Galaxy: “Il gesto di Balotelli? Credo che sia stato istintivo, a mio avviso non e’ stata una mancanza di rispetto verso nessuno. Sono sempre alla ricerca di giocatori che trovino spazio nei loro club – ha aggiunto Prandelli parlando anche di Cassano – il discorso quindi e’ rivolto a Cassano ma anche a tutti gli altri. Antonio saprà scegliere da solo cosa fare. Si tratta di scelte personali. A lui non mi sento di dare nessun consiglio. Rispetto a un anno fa Giuseppe Rossi ha confermato di valere un posto da titolare. In questo momento parte avvantaggiato. Non solo verso Cassano, ma verso tutti”. CONTRATTO COLLETTIVO – In merito al paventato sciopero proposto sul difficile accordo relativo al contratto collettivo il commissario tecnico azzurro Prandelli si è detto fiducioso: “La situazione e’ delicata, ma alla fine lo sciopero penso che non ci sarà, perché penso che tutte le parti vorranno trovare un accordo”. CALCIOPOLI- Andando avanti non poteva mancare l’argomento Calciopoli nella lunga conferenza stampa del c.t, dove Prandelli decide di schierarsi dalla parte di Andrea Della Valle, considerando l’ipotesi di un tavolo conciliatorio molto produttiva: “Oltre al buon senso ci vuole la volontà di tutti per chiudere un capitolo doloroso del calcio. C’e’ un clima che non mi piace si avverte violenza psicologica, trovo quindi la proposta di Andrea Della Valle molto interessante”. FIORENTINA- Prandelli ha anche chiarito l’incontro avuto in serata con i tifosi del 7bello (un settore della Curva Fiesole) nella portineria del centro federale di Coverciano: “Dai tifosi della Fiorentina mi arrivano spesso omaggi. Ieri sera mi hanno chiamato in camera, perché c’erano alcuni tifosi che volevano consegnarmi un omaggio. Erano dei tifosi della Curva Fiesole che già in precedenza mi avevano omaggiato una targa. Ieri, invece, non hanno fatto altro che regalarmi un “tapiro”, visto che ho perso una partita di golf”. Si continua a parlare di Fiorentina, in merito alla reazione di Della Valle alla contestazione dei tifosi, dove Prandelli cerca di buttare acqua sul fuoco stemperando gli animi e considerando gli striscioni e le proteste come una ‘bischerata’: “Sono d’accordo, però, con Della Valle – continua il c.t. azzurro – quando dice che non dobbiamo accettare nessun tipo di violenza. La violenza si unisce al calcio e’ assolutamente da condannare al cento per cento”. Parole sante. Dichiarazioni tratte da ITALPRESS© Claudio Villa/Getty Images -
Atletica, Di Martino che sorpresa, di nuovo sopra i due metri
Ossigeno puro per la bistrattata atletica italiana fornito da Antonietta Di Martino che agli assoluti di Spagna a malaga, supera i due metri vincendo la gara e realizzando la seconda prestazione mondiale stagionale. Dopo la brutta batosta subita dall’infortunio di Howe la Di Martino rappresenta l’unica atleta azzurra insieme ad Alex Schwarzer capaci di poter ambire al podio ai prossimi mondiali di Daegu, in Korea, a fine mese.
È l’undicesima gara in carriera in cui l’altista delle Fiamme Gialle supera questa quota e che ora la porta al secondo posto delle liste mondiali stagionali a pari merito con l’iridata Blanka Vlasic. Meglio di loro quest’anno ha fatto solo la russa Anna Chicherova, 2,07. Battuta l’argento europeo e mondiale indoor Ruth Beitia, ferma ad 1,92. La Di Martino, dopo essere volata il 9 febbraio a Banska Bystrica ai 2,04 del primato italiano indoor e conquistato l’oro continentale a Parigi con 2,01, era incappata in un periodo di stop a causa di problema fisico al piede di stacco. Queste le parole della Di martino dopo la gara sul dolore al piede di stacco: “Già. Non l’ho sentito proprio. Avevo anche paura che, raffreddandomi, tra un salto e l’altro, il problema venisse fuori. E invece, niente. Meglio così, ovvio. Adesso, solo allenamenti: mi dividerò tra Formia e casa, alternando mini periodi di tre giorni, con mio marito (e allenatore,) Massimiliano Di Matteo, Angelo Zamperin, e con il fisioterapista Antonio Abbruzzese. Ci sarà anche Chesani, per preparare Daegu (partenza prevista il 24)”. Per il Mondiale, inevitabile una riflessione. “Sono sempre convinta che le gare si facciano sul campo e una alla volta: ma questa misura di Malaga e l’essere seconda nella lista stagionale con la Vlasic, mi mette ottimismo. Vedremo. Posso solo dire che vado in Corea con qualche certezza in più”. [jwplayer config=”30s” mediaid=”91701″]Antonietta Di Martino | ©Stu Forster/Getty Images