Ancora un’altra posizione recuperata per l‘Italia. La Nazionale guidata dal c.t. Cesare Prandelli sale di una posizione attestandosi al sesto posto nella graduatoria stilata mensilmente dalla Fifa. A farne le spese il Brasile delle giovani stelle che ci cede la posizione.
Nonostante gli striminziti 1-0 conseguiti recentemente dagli azzurri con Estonia e Slovenia, l’anticipata qualificazione dell’Italia ai prossimi Europei di Polonia e Ucraina ha fatto sì di guadagnare qualcosa nel punteggio. Nel Ranking torna al comando la Spagna, dopo aver ceduto il trono solo per un mese all’Olanda che si riporta al secondo posto anche se i punti che dividono le due nazionali sono pochissimi (34). Chiude il podio la Germania stabile al terzo posto seguita dalla prima delle Sudamericane, l’Uruguay, che guadagna un posto passando dal quinto al quarto. Poi il Portogallo che precede appunto l’Italia.
Crolla l’Inghilterra, la nazionale guidata da Fabio Capello perde ben 4 posizioni scendendo all’ottavo posto ed è quella che ha subito una maggiore variazione negativa nel Ranking. Chiude la top ten l’Argentina mentre la Francia è in recupero e sale al 13esimo posto.
Questo il Ranking aggiornato al mese di agosto 2011
La finale dell’edizione 2011 della Coppa Davis, una delle competizioni più affascinanti di tutta il panorama sportivo mondiale, sarà tra la Spagna di Rafael Nadal e l’Argentina di Juan Martin Del Potro.
Eh si, tutti si sarebbero aspettati una finale tra la Spagna e la Serbia, ma l’Argentina espugna Belgrado grazie anche al forfait di Djokovic comunque eroico, che si ritira contro Del Potro rischiando di compromettere tutto il finale di stagione.
Il numero 1 mondiale era stato tenuto a riposo nei primi due singolari dove la Serbia era andata sotto 2-1. Ma nel match decisivo contro Del Potro, Nole decide di stringere i denti e, contro il parere dei medici, scende i campo. Perso un primo set combattutto al tie break, anche Djokovic deve arrendersi ad un fisico messo a durissima prova in questo 2011, ritirandosi per un dolore alla schiena di cui oggi si conosceranno danni e tempi di recupero e che rischia di tenere lontano dai campi di gioco il serbo per tutto il 2011.
Un super Nadal trascina invece la Spagna in finale, nazionale iberica che a Cordoba, sull’amata terra rossa, ha avuto la meglio sulla Francia a cui non è bastato vincere il doppio, per mettere in difficoltà il mancino di Manacord che ha asfaltato prima Gasquet e poi Tsonga non risentendo almeno visivamente, delle fatiche dell’ultimo slam giocato, a differenza del numero uno serbo.
Bene anche la nostra Italia che, dopo 11 anni, rientra nel tabellone principale di Davis grazie alla vittoria netta, 4-1, nei confronti di un Cile disastrato dal tramonto definitivo dei suoi due migliori giocatori: “mano de pedra” Gonzales ed il campione olimpico di Atene 2004, Nicolas Massu ambedue costretti al ritiro per problemi fisici. Mercoledì a Bangkok, in Thailandia (ore 18.30 locali, le 13.30 in Italia), si terrà il sorteggio del tabellone di Coppa Davis composto da 16 nazioni (le otto teste di serie, che non potranno affrontarsi al primo turno, saranno stabilite in base al nuovo ranking ITF reso noto lunedì). Al momento sono sicure di essere teste di serie Serbia, Argentina, Usa, Spagna, Francia e Repubblica Ceca.
Purtroppo non è riuscita alla giovane nazionale di pallavolo maschile, guidata da un ottimo Mauro Berruto, a bagnare l’esordio internazionale di molti giocatori, con il titolo continentale.
È la Serbia a vincere per la prima volta nella sua giovane storia, il titolo europeo grazie alla vittoria 3-1 sui nostri azzurri con Ivan Miljkovic assoluto mattatore della finale e miglior giocatore di tutto il torneo.
Eppure si poteva fare di più, considerato un primo set giocato dai nostri ragazzi su dei livelli altissimi, una prima frazione dominata in lungo ed in largo con Zaytsev a chiudere i conti con quattro servizi micidiali che regalano il primo parziale all’Italia con il punteggio di 25-17. Anche la Serbia ha molti nuovi innesti, ma possiede uno zoccolo duro di giocatori che fanno capire subito a Mastrangelo e compagni che la partita comincia nel secondo set. Nikola Kovacevic, Nikic e l’onnipresente Miljkovic guidano la Serbia nel secondo set, parziale in cui i nostri vanno subito dietro nel punteggio non riuscendolo mai a recuperare e consentendo alla Serbia di chiudere 25-20.
Molte finali si giocano e si decidono nel terzo set, ed in questo parziale la giovane Italia fa vedere tutto il suo potenziale ma, al tempo stesso, tutta l’inesperienza in determinati palcoscenici. Comunque è un set tiratissimo con gli azzurri che sbagliano decisamente troppo in battuta e con gli dei della pallavolo che fanno capire come sarebbe andata di lì a poco a finire la finale: sul 23 pari la Serbia conquista il set point in maniera molto rocambolesca per poi chiudere subito dopo con il nastro che beffa gli azzurri e fa cadere a terra un servizio flot di Terzic. L’Italia ci crede ancora e nel quarto parziale si porta avanti 13-9, ma anche qui, la maggiore esperienza serba non consente agli azzurri di scapapre via e quando la rimonta viene completata con l’atmosfera incandescente grazie ad un nervosismo dei nostri ragazzi inadatto per una finale, ecco che la Serbia riesce a girare definitivamente il match verso la propria direzione con il palazzetto che diventa una bolgia infernale con tutto il tifo contro gli azzurri che impotenti cedono alla fine con il punteggio di 25-19.
La Polonia di Anastasi ha invece conquistato la medaglia di bronzo. I campioni uscenti, sconfitti nettamente in semifinale dall’Italia, si sono imposti nella finale per il terzo posto sulla Russia per 3-1 (25-23, 18-25, 25-21, 25-19).
Finisce quindi con un argento l’esordio di Mauro Berruto sulla panchina azzurra, adesso c’e’ la coppa del Mondo che assegnerà i pass olimpici per Londra 2012, competizione dove la nostra compagine, qualora riuscisse la qualificazione potrebbe sicuramente riscattarsi con un anno in più di esperienza e con il miglior libero (Bari) ed il miglior palleggiatore (Travica) di tutto il torneo europeo.