Tag: Italia

  • Giuseppe Rossi ancora ko, addio Europei

    Giuseppe Rossi ancora ko, addio Europei

    Non c’è pace per Giuseppe Rossi che sembra essere perseguitato dalla sfortuna: l’attaccante del Villarreal non ha neanche fatto in tempo a recuperare dal precedente infortunio che lo ha tenuto fuori per quasi 6 mesi che lo stesso ginocchio lo ha tradito e fatto nuovamente crack.

    L’italo-americano infatti durante l’allenamento odierno, in vista del suo imminente ritorno in campo, ha avuto una ricaduta all’arto già operato lo scorso ottobre procurandosi la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro che lo costringerà a star fuori per altri 6 mesi. Si spengono definitivamente quindi le speranze di vederlo protagonista agli Europei con la maglia azzurra, il ct Cesare Prandelli contava molto sul suo recupero e sarà costretto così a rinunciare ad una pedina che considera fondamentale per la sua Italia.

    Giuseppe Rossi © Michael Regan/Getty Images

    Per Prandelli le convocazioni si fanno sempre più difficili dal momento che deve fare i conti già con l’incognita Cassano che ha ricevuto proprio da pochi giorni il permesso dalla commissione medica della Figc per tornare a giocare dopo l’operazione subita per risolvere il problema cardiaco che gli aveva provocato un ictus ischemico, malore accusato mentre era di ritorno con il Milan dalla trasferta di Roma che lo ha colpito lo scorso 29 ottobre, e deve ancora ritrovare la forma migliore e il ritmo partita e con la grana Balotelli che con i suoi continui comportamenti indisciplinati, per ultima l’espulsione rimediata per diversi fallacci nella gara che il Manchester City ha giocato contro l’Arsenal, non osserva il codice etico del ct della Nazionale correndo il serio rischio di rimanere escluso dalle convocazioni ad Euro 2012. L’infortunio di Giuseppe Rossi non fa altro che complicare il compito. già difficile, del ct.

    Pepito ora verrà operato per la seconda volta nel giro di pochi mesi con l’augurio e la speranza che il calvario finisca ancor prima della data fissata per il nuovo rientro (ottobre) dal momento che è stato già costretto a saltare un’intera stagione, questa, per lui infatti solo 14 apparizioni tra campionato e coppa con 5 reti all’attivo.

  • Quagliarella “Conte mi ha dato fiducia. Ora lo scudetto”

    Quagliarella “Conte mi ha dato fiducia. Ora lo scudetto”

    Con il morale alle stelle per la rete che sabato scorso ha sancito la vittoria finale al Barbera di Palermo, quella rete che è valsa la prima posizione in classifica ai danni del Milan, Fabio Quagliarella si gode il momento felice per la ritrovata fiducia che Mister Conte sta dimostrandogli in queste ultime giornate di Campionato. Ai microfoni di Mediaset Premium, l’attaccante si è aperto in una lunga confessione spiegando il suo momento alla Juventus, del futuro bianconero ma senza dimenticare il momento difficile dopo il grave infortunio subito la scorsa stagione. Sono due le reti in due partite disputate, quella con il Palermo appunto, e quella prima con il Napoli, così il giocatore originario di Castellammare rivela:

    Arrivando dall’infortunio, Conte mi ha conosciuto in un momento in cui non ero in forma. Lui mi ha sempre detto che mi avrebbe aspettato, anche quando ero guarito e volevo giocare lui vedeva che forse non ero ancora pronto e mi consolava nel momento in cui mi lasciava fuori, ribadendomi che una volta rtornato al top avrei avuto molte più possibilità“.

    Quagliarella si sofferma anche sulle differenze incontrate tra la gestione della squadra e i metodi di lavoro rispetto all’annata precendete:

    Martedì e Mercoledì sono due giorni spaventosi, non mi sono mai trovato in carriera ad avere i crampi per gli allenamenti. Il mister lo ripete sempre “Se non corri in allenamento, non puoi pretendere di farlo in partita“.

    Fabio Quagliarella © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    E ad oggi gli insegnamenti e i metodi adottati da Conte sembrano dargli ragione, dato che i bianconeri si trovano al comando della classifica a +1 dal Milan e con una finale di Coppa Italia da disputare. I sogni di gloria per il partenopeo sono d’obbligo, un doppio successo sarebbe il giusto prezzo per le dure fatiche di una stagione e, inoltre, potrebbe far riaprire la questione Nazionale, tanto cara a Quagliarella:

    Nazionale? E’ normale che ci spero, quello è uno dei miei obiettivi dopo aver concluso speriamo alla grande sia il campionato sia la Coppa Italia Sarò sempre grato a Lippi per avermi fatto vivere l’emozione del Mondiale, anche se non siamo riusciti ad andare avanti. Cassano e Balotelli sono due talenti straordinari. Antonio anche a mezzo servizio fa la differenza e sicuramente questa brutta esperienza gli sarà servita

    Trascorso il momento degli elogi e delle speranze per la Nazionale, dopo una breve parentesi sul ritorno in Champions League, Quagliarella sa che bisogna tenere alta la concentrazione sul prossimo obiettivo, conquistare i 3 punti con la Lazio nella sfida di domani, per il quale il giocatore spera in una maglia da titolare:

    Davanti il Mister è sempre stato chiaro, con l’alternanza riproposta spesso anche in base all’avversario. Lui il giorno prima prova la formazione ma non deve dare spiegazioni, non è tenuto. Se preferisco prima, seconda punta o esterno? Io preferisco giocare. Lazio e Roma sono le partite con maggiore difficoltà da affrontare ma ora giocare contro di noi ha anche il sapore della vetta, oltre a quello di toglierci l’imbattibilità. Quando affronti una grande squadra vuoi batterla per avere una settimana di grande soddisfazione“.

    Intanto la società bianconera con molta probabilità ha intenzione di premiare l’attaccante che fu riscattato dal Napoli anche se infortunato, infatti sembra che per lui sia vicinissimo il rinnovo di contratto che legherà alla Juve sino al 2015, tuttavia la società non ha ancora ufficializzato il tutto, mancano alcuni dettagli.

  • Verso Euro 2012 Cassano e Giuseppe Rossi, Prandelli sorride

    Verso Euro 2012 Cassano e Giuseppe Rossi, Prandelli sorride

    Gli Europei di calcio in Polonia ed Ucraina si avvicinano sempre più, e la Nazionale Italiana di Cesare Prandelli dovrà farsi trovare pronta in vista dell’appuntamento continentale, fin dalle prime battute, data la difficoltà del girone qualificatorio. In tal senso, dunque, sarà fondamentale stilare una lista di convocazioni competitiva ed idonea a raggiungere gli obiettivi prefissati, per provare a risollevare l’immagine internazionale del calcio di casa nostra. Per Cesare Prandelli, in questi giorni, sono giunte buone notizie da parte di due uomini importanti in ottica qualificazione che, però, nella presente stagione hanno dovuto fronteggiare problematiche fisiche piuttosto serie: Antonio Cassano e Giuseppe Rossi, Pepito, come viene soprannominato in Spagna.

    Il barese, come anticipato nei giorni scorsi, ha ormai ottenuto l’atteso “ok” dalla commissione medica della Figc per tornare in campo, dopo la problematica cardiaca che lo ha colto cinque mesi fa, e che lo ha costretto a sottoporsi all’intervento per chiudere il forame ovale pervio. Dopo allenamenti blandi, fatti di corsa leggera, stretching e poco altro, Fantantonio potrà, ora, intensificare i ritmi di preparazione, cercando di smaltire i tre chili di troppo, accumulati in questi lunghi mesi lontano dall’attività agonistica, nella speranza che i due mesi che mancano alla data delle convocazioni siano sufficienti a garantirgli l’acqusizione di una forma ottimale, perlomeno per mettere in difficoltà Cesare Prandelli che, in tempi “non sospetti” aveva dichiarato di voler aspettare Antonio Cassano “fino all’ultimo secondo utile prima delle convocazioni”.

    Cesare Prandelli | © Getty Images

    Per quanto riguarda Giuseppe Rossi, poi, giungono ottime notizie dalla Spagna: dopo l’infortunio al legamento crociato riportato ad ottobre 2011, infatti, Pepito è tornato ad allenarsi con la sua squadra, il Villareal, e ciò apre lo spiraglio alla speranza di un suo ritorno in campo in tempi idonei a garantirgli un posto per Euro 2012. La presenza di Cassano e Rossi, infatti, appare assolutamente fondamentale per il gioco offensivo della Nazionale di Prandelli, anche perchè – da uno sguargdo d’ insieme  al reparto offensivo – emerge un panorama non propriamente roseo, considerando le difficoltà che stanno attraversando, in questo momento, alcuni attaccanti. Basti pensare al momento “no” di Giampaolo Pazzini, condizionato anche dalla disastrosa stagione nerazzurra, ma anche alle problematiche legate all’eccessiva incostanza del talentuoso quanto bizzoso Mario Balotelli. Non da meno sono le difficoltà realizzative di Alessandro Matri, relegato in panchina da Antonio Conte, nonostante sia comunque il miglior realizzatore della Juventus nella presente stagione, con 10 reti all’attivo, così come le difficoltà – ormai di lungo corso – dell’oriundo Amauri, e di Totò Di Natale che, dopo una stagione assolutamente brillante, nelle ultime uscite è apparso in difficoltà atletica.

    Al contrario delle ultime edizioni di Europei e Mondiali, quando i dubbi principali delle diverse Nazionali azzurre riguardavano principalmente gli altri reparti, in prospettiva dell’Europeo di Polonia-Ucraina 2012, l’Italia potrebbe giungere con un reparto d’attacco “working in progress”, senza gerarchie consolidate e punti di riferimento fissi. La data ultima per la presentazione delle qualificazioni ufficiali, in cui la lista dei ventuitrè dovrà essere comunicata definitivamente, è fissata per il 28 Maggio: ancora due mesi circa, dunque, a disposizione del cittì Prandelli prima di svelare le carte.

  • Carolina Kostner sul tetto del mondo. Video

    Carolina Kostner sul tetto del mondo. Video

    Sublime, fantastica Carolina Kostner che è la nuova campionessa del mondo ai mondiali di pattinaggio di figura a Nizza. L’azzurra compie l’impresa realizzando il grande slam in questo 2012 con la vittoria del Gran Prix e dei Campionati Europei. Prima volta nella storia che l’Italia conquista un oro mondiale nella danza con l’unico titolo iridato che fino ad oggi era stato conquistato solo dalla coppia Fusar Poli – Margaglio nel 2001. Prestazione al limite della perfezione per la fuoriclasse azzurra che compie la rimonta con un libero sontuoso dopo che aveva completato il corto al terzo posto.

    La tenuta psicologica era il tallone d’Achille della pattinatrice azzurra che in molte occasioni aveva sprecato la possibilità di medaglie sul più bello. Ma in questa stagione Carolina Kostner è un robot, sicura dei propri fantastici mezzi delizia il pubblico francese con un esercizio libero impeccabile che le consente di sbriciolare il record italiano con 189,94 punti, mettendosi alle spalle anche la russa Alena Leonova, prima dopo il corto, argento con 184,28 con il bronzo per la giapponese Akiko Suzuki (180,68). La serata da incorniciare per il pattinaggio azzurro viene impreziosita anche dall’ottimo ottavo posto finale di Valentina Marcheiche completa la sua gara iridata con il punteggio di 150,10.

    Carolina Kostner ©VALERY HACHE/AFP/Getty Images

    Queste le parole di Carolina subito dopo il capolavoro mondiale: “Era il mio momento, è giusto così, non è stato facile, sembrava la stessa atmosfera che c’era alle Olimpiadi di Torino, ma lì gareggiando in casa ho subito la pressione, qui, invece, non è stato così. Grazie a tutti!“.

    La danza maschile parla canadese con il secondo titolo mondiale consecutivo conquistato da Patrick Chan, il canadese è stato pressoché perfetto nei primi due minuti del programma libero in cui ha completato in assoluta scioltezza un quadruplo toeloop, una combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop e il triplo axel, aggiungendo come contorno una sequenza di passi strepitosa. Doppia medaglia per il Giappone con Daisuke Takahashi (argento) e Yuzuru Hanyu (bronzo) con quest’ultimo vero e proprio astro nascente del pattinaggio mondiale con i suoi 17 anni appena compiuti. L’unico rappresentante italiano in gara, Samuel Contesti, ha chiuso egregiamente la sua gara chiudendo al decimo posto che consentirà all’Italia di schierare due atleti nella prossima rassegna iridata. Pronostico confermato per la coppia tedesca composta da Aliona Savchenko e Robin Szolkowy che, nonostante qualche errore di troppo nel programma libero, conferma la prima posizione dopo il corto e si aggiudica l’oro. L’argento è conquistato dal duo russo composto da Tatiana Volosozhar e Maxim Trankov, terzi i giapponesi Narumi Takahashi e Mervin Tran. Ottima la prova delle due coppie azzurre che hanno chiuso in undicesima posizione Berton-Hotarek e in quindicesima posizione Della Monica-Guarise, una dimostrazione ulteriore dell’ottimo momento di salute che sta vivendo tutto il movimento azzurro e che fa ben sperare per il prossimo futuro.

    Video Carolina Kostner oro Mondiali Pattinaggio 2012 (via Youtube)
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    CAROLINA KOSTNER LA FOTOGALLERY DELLA PREMIAZIONE

  • Cassano di corsa verso Euro 2012. Parte l’iter riabilitativo

    Cassano di corsa verso Euro 2012. Parte l’iter riabilitativo

    Dopo l’importante pareggio ottenuto contro il Barcellona in Champions League, in prospettiva dell’ anticipo di campionato contro il Catania, e del rush finale stagionale, giungono importanti e confortanti notizie per il Milan dal fronte Antonio Cassano. Il barese, infatti, dopo i lunghi mesi trascorsi in lunghe sedute di allenamento individuale progressivo, ieri alle ore 15 ha partecipato alla seduta di allenamento insieme alla squadra, eseguendo qualche esercizio di stretching e corsa leggera.

    Antonio Cassano | © Claudio Villa/Getty Images

    Un approccio leggero al campo, dunque, ma che è già un buon segnale in vista del completo recupero per il fantasista di Bari Vecchia, lontano dai campi da gioco da cinque mesi circa, a seguito dell’operazione subita per una piccola malormazione cardiaca. Inoltre, tale segnale è sicuramente da leggere in chiave positiva in vista delle prossime visite mediche cui si sottoporrà a Roma, al fine di ottenere il via libera per continuare l’attività sportiva. In tal senso, infatti, è stata richiesta all’ FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana, ndr) la costituzione di un’apposita commissione medica al fine di formulare una valutazione medico-scientifica che si riunirà lunedì prossimo 2 Aprile per una prima valutazione sulle condizioni del giocatore, che – se sarà positiva – darà il via all’ iter medico-legislativo strumentale al conseguimento della certificazione dell’ idoneità sportivo – agonistica di Antonio Cassano, così come previsto ai sensi del decreto ministeriale 1982 e della legge 91.

    Una buona notizia, dunque, anche per la Nazionale di Prandelli in vista dei prossimi Europei di calcio, considerando l’intento – esplicitamente espresso dallo stesso cittì – di voler aspettare Antonio Cassano fino ” all’ultimo secondo disponibile ” in chiave convocazione. Realisticamente, le possibilità che Antonio Cassano possa essere in perfetta condizione per poter intraprendere l’avventura in Polonia ed Ucraina con la maglia Azzurra sono poche, più vicine all’ utopia che alla realtà, ma come si suol dire “sognare aiuta a vivere” e, soprattutto, non costa nulla.

  • Sei Nazioni: l’Italia batte la Scozia ed evita il cucchiaio di legno

    Sei Nazioni: l’Italia batte la Scozia ed evita il cucchiaio di legno

    Si chiude a Roma, in uno stadio Olimpico tutto esaurito o quasi, l’ultimo incontro del ‘Sei Nazioni‘ che, in una splendida giornata di sole e di festa, ha visto protagonista uno sport che viene considerato minore, ma dal quale tanti altri sport avrebbero da imparare.

    Il match ha visto l’Italia del nuovo ct Jacques Brunel battere una Scozia aguerrita che mai si è data vinta lottando fino all’ultimo secondo. La vittoria consente a Fabio Ongaro di chiudere nel migliore dei modi la sua carriera a livello internazionale e di evitare alla formazione italica il famoso ‘cucchiaio di legno‘, trofeo simbolico assegnato alla squadra che perde tutte le partite della manifestazione.

    Di sicuro il rientrante Martin Castrogiovanni, ha firmato una prestazione di tutto cuore e di grande sostanza aggiudicandosi il titolo di uomo-partita.
    Mirco Bergamasco sblocca subito il risultato al 10′, grazie ad un calcio di punizione e solo al al 35′ la Scozia riesce a riequilibrare le sorti con un piazzato trasformato da Laidlaw. Spinta dal pubblico, nella ripresa l’Italia trova ad inizio ripresa la meta decisiva. Su una grande percussione, Giovambattista Venditti schiaccia la palla in mezzo ai pali e la successiva trasformazione di Ken Burton porta l’Italia avanti 10-3. Sembra fatta ma la Scozia è un osso duro, non molla e ancora con un piazzato del solito Laidlaw si riporta sul 10-6.

    Italia – Scozia © Claudio Villa/Getty Images

    L’Italia continua a spinere e trova a 3′ dalla fine il definitivo punteggio di 13-6 con un manifico drop di Burton che chiude defintivamente i giochi.
    Grande e degna di nota la festa, in gergo ‘terzo tempo’ che si è tenuta a fine partita allo stadio dei Marmi dove l’allegria e la fratellanza tra le tifoserie la facevano da padrona. L’unico vincitore sembrava proprio essere lo sport che abbatte ogni sorta di barriera e riesce a riunire popoli di culture e tradizioni diverse, una cosa che vorremmo vedere più spesso nello sport più amato dal popolo italico.

  • Sei Nazioni, Italia Scozia 13-6, cucchiaio di legno ad Edimburgo

    Sei Nazioni, Italia Scozia 13-6, cucchiaio di legno ad Edimburgo

    Finisce con una vittoria l’ultima partita del Sei Nazioni 2012 per l’Italia che supera la Scozia grazie ad una meta di Venditti ed un drop di Burton che consentono alla nazionale azzurra di evitare uno dei trofei meno ambiti dello sport mondiale, il cucchiaio di legno viene così spedito ad Edimburgo con la Scozia che esce sconfitta dall’Olimpico di Roma per 13-6.

    C’è da evitare il cucchiaio di legno ed è in palio anche un pezzo importante di futuro per il XV azzurro del c.t. Brunel. Sotto i riflettori dei 73mila dell’Olimpico ci sono, il piede di Mirco Bergamasco, la tenuta della linea difensiva e la capacità di produrre gioco.

    L’Italia inizia la partita molto bene, la presenza di Martin Castrogiovanni nonostante la frattura di una costola di 5 settimane fa, da fiducia e coraggio a tutto il XV azzurro. I primi 20’ sono tutti nella metà campo scozzese con gli azzurri che riescono sistematicamente a vincere tutti i punti d’impatto e con Mirco Bergamasco che riesce a realizzare i primi tre punti del match, grazie ad un preciso calcio dalla zona centrale.  L’Italia attacca ma non riesce a sfondare, Mirco sbaglia due calci piazzati decisamente non proibitivi ed invece gli scozzesi, con l’unica sortita in attacco di tutto il primo tempo, riescono a procurarsi un calcio per il 3-3 che chiude una prima frazione di gioco in cui l’Italia ha dominato in lungo e in largo la Scozia, senza raccogliere i frutti sperati.

    Martin Castrogiovanni ©ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    Il secondo tempo si apre con l’Italia in superiorità numerica a causa del cartellino giallo inflitto alla scozzese, di chiare origini italiane Nick De Luca, negli ultimi minuti della prima frazione di gioco. La superiorità viene sfruttata alla grande con la meta azzurra di Venditti in mezzo ai pali, che sblocca l’equilibrio fra le due squadre. La seconda linea azzurra accusa un po’ di fatica e la Scozia produce due calci piazzati, con Laidlaw che però ne realizza solo uno, portando la Scozia sul 10-6. Fortunatamente gli scozzesi sono molto fallosi e due loro touche, completamente errate, consentono a Gonzalo Canale e compagni di alleggerire la pressione scozzese. Gli ultimi dieci minuti sono in salita per la nazionale azzurra che deve concludere il match in 14, a causa del cartellino giallo inflitto a Zanni e con la Scozia che attacca a testa bassa. Tuttavia l’attacco scozzese è scomposto con l’Itlia che riesce a recuperare Zanni per gli ultimi 5’ di gioco, l’ennesimo errore scozzese consente di guadagnare la metà campo scozzese, con un drop fantastico di Burton, che sigilla la vittoria azzurra nell’ultima giornata del Sei Nazioni 2012.

    Tanta sofferenza ma molta gioia finalmente per l’Italrugby con Castrogiovanni eletto “Man of The Match” ed un ringraziamento sentito a Fabio Ongaro, per l’ultima apparizione internazionale con la nazionale azzurra sicuramente da ricordare. Si chiude con una vittoria il primo Sei Nazioni per il nuovo C.T. Jacques Brunel, l’allenatore francese è riuscito ad evitare l’onta del cucchiaio di legno ma deve ancora lavorare molto per riuscire a dare un’identità di gioco ad una nazionale sicuramente dal potenziale enorme, ma che non può fare a meno di un calciatore di rango internazionale.

  • Domenicali: “La Ferrari come l’Italia nell’82”

    Domenicali: “La Ferrari come l’Italia nell’82”

    I test di inizio stagione che si sono chiusi pochi giorni fa sul circuito di Barcellona non sono certo rimasti impressi per le prestazioni brillanti della Ferrari e se è vero che comunque la prestazione sul giro singolo in questo preciso momento della stagione lasciano un pò il tempo che trovano è altrettanto vero che la Rossa qualche problemino lo ha mostrato. La marcia di avvicinamento al Gran Premio d’Australia, prima gara dell’anno che aprirà il Mondiale non è cominciata sotto i migliori auspici per la nuova F2012 e per tutto il team Ferrari che per bocca del suo team principal Stefano Domenicali, in un’intervista al programma sportivo XXL che andrà in onda su Italia 1 questa sera dopo mezzanotte, fa sapere che le vere gerarchie si sapranno dopo le prime quattro gare del mondiale. Verità o pura pretrattica? “Non voglio sentir parlare di approccio pessimistico al mondiale, anche perchè nessuno ha mai detto che partiamo indietro rispetto agli altri o che siamo in difficoltà, semplicemente la nostra insoddisfazione nasce dal fatto che non sono stati centrati alcuni dei nostri obiettivi tecnici. E a chi mi dice se firmerei per un terzo posto a Melbourne io rispondo che non firmo proprio nulla”. Le ragioni dell’insoddisfazione da parte del team parte principalmente dal fatto che la macchina, profondamente rivoluzionata rispetto a quella dell’anno passato, aveva dato delle buone impressioni nei primi test di Jerez, ma è stata successivamente modificata in alcune zone determinanti come gli scarichi che portavano un eccessivo surriscldamento degli pneumatici. “Avevo chiesto ai nostri tecnici una macchina estrema perché, diversamente, non saremmo stati in grado di recuperare il gap rispetto ai migliori. La prima configurazione degli scarichi ha fatto vedere un buon potenziale ma ci ha dato problemi: le gomme si surriscaldavano e la prestazione non era stabile. Quindi abbiamo dovuto cambiare, anche se non mi ha fatto certo piacere farlo. Lavoriamo ancora sulla soluzione originaria perché crediamo che possa dare un bel vantaggio di prestazione, ma non potremo provarla fino ai test del Mugellodi inizio maggio”.

    Stefano Domenicali e Chris Horner | © FRED DUFOUR/AFP/Getty Images

    Forse questa difficoltà nel dover cercare ancora la soluzione migliore per la prima gara ha fatto scattare alla mente del team principal il parallelo con l’Italia del 1982 guidata da Enzo Bearzot, che partì con il freno a mano tirato nelle prime tre gare pre e post mondiale tanto che lo stesso ct della Nazionale venne messo sulla graticola: “Magari succede come nel 1982, quando l’Italia al Mondiale partì male per poi rientrare nelle partite che contavano di più vincendole tutte. Difendendosi si può anche vincere”. Anche la scelta del silenzio stampa risulta un pò analoga a quella adottata da Bearzot con la squadra azzurra, ma su questo punto Domenicali smentisce qualsiasi punto in comune: “In quanto al silenzio stampa, voglio ribadire che non c’è nessuna scelta del genere. A Barcellona avevamo deciso che parlasse soltanto il responsabile tecnico Pat Fry perchè volevamo rimanere concentrati nei briefing tecinici, e poi Fernando ha detto due parole allo stadio, un posto di passione per eccellenza. Tutto qui.  Dopo le ultime stagioni fatte più di bassi che di alti la Ferrari è chiamata al riscatto, e in questo senso la posizione di Domenicali è stata più volte messa sotto accusa soprattutto quando ricade puntualmente il paragone con il suo predecessore, Jean Todt: “Sentirsi in discussione fa parte del mio lavoro, ma lo sono di più nei confronti della mia famiglia, che non vedo mai. Sono qui da più di vent’anni e ormai la Ferrari è la mia seconda famiglia, è giusto che certe responsabilità ricadano su di me, anche se non sono io a disegnare la macchina”. Infine un’inevitabile pensiero sugli avversari: “La Red Bull parte ancora davanti, la McLaren è in forma e la Lotus potrebbe essere la sorpresa del  Mondiale. Ho visto bene anche Toro Rosso e Force India, soprattutto sul giro secco. In tanti faranno degli sgambetti all’inizio poi la situazione si normalizzerà ma mi aspetto che tutti siano più vicini l’uno all’altro rispetto al 2011″. Tenendo sempre un occhio ben attento alla Ferrari, che ha dimostrato anche nelle difficoltà di saper reagire e risollevarsi sempre nei momenti più importanti, come nel 2010, anno in cui tutti all’inizio la davano per spacciata per poi essere arrivata fino all’ultima gara addirittura davanta alla Red Bull a giocarsi il Mondiale. Sappiamo tutti come è andata a finire ma quest’anno potrebbe essere tutta un’altra storia…

  • Sei Nazioni, ancora una sconfitta a Cardiff. Galles – Italia 24-3

    Sei Nazioni, ancora una sconfitta a Cardiff. Galles – Italia 24-3

    Il quarto match del Sei Nazioni 2012 determina la quarta sconfitta per l’Italia di Jacques Brunel che esce sconfitta 24-3 dal Millenium Stadium di Cardiff contro un Galles, semplicemente più forte.

    Ancora una volta ottimo primo tempo della nazionale italiana che viene chiuso sul 9-3 gallese –  ed ancora una volta – pessima ripresa, con il crollo azzurro che fa diventare il cucchiaio di legno un incubo molto vicino alla realtà.

    Il primo tempo si apre con il Galles subito in pressione, i primi due minuti della partita sono vissuti dalla difesa azzurra in completa apnea ma Favero e compagni riescono a tenere benissimo e le collisioni vengono vinte quasi tutte dagli azzurri. L’equilibrio del match viene spezzato al 9’ con capitan Parisse che viene beccato in fuorigioco concedendo un comodo calcio ad Halfpenny per il 3-0 Galles. La reazione azzurra arriva subito, si domina una mischia e l’arbitro concede un calcio azzurro che viene trasformato da Mirco Bergamasco. L’assenza di Martin Castrogiovanni si fa sentire e la nazionale azzurra soffre più del previsto in mischia ma le rimesse gallesi non sono il massimo e due “rubate” azzurre, consentono di alleggerire di molto la pressione gallese nella meta campo italiana. I placcaggi degli azzurri sono ottimi ma si fa fatica a rotolare via in alcune situazioni, Masi concede un calcio al Galles che viene trasformato ancora da Halfpenny e dopo 10’ i reds rinunciano a due calci comodi per tentare la meta. L’Italia si difende benissimo e riesce a bloccare il Galles in un primo tempo che si chiude sul 9-3 per i padroni di casa.

    Jamie Roberts ©Stu Forster/Getty Images

    La ripresa inizia in maniera molto incoraggiante per Parisse e compagni, l’Italia gioca i primi 5’ tutta in territorio gallese ma purtroppo, la pessima abitudine dei primi tre match, viene ribadita anche contro il Galles. Dal 10’ in poi il secondo tempo dell’Italia è una sofferenza continua, gli errori diventano una consuetudine con il Galles che segna la meta con Roberts che, indisturbato, s’invola in mezzo ai pali con Halfpenny che trasforma tutto per il 16-3 dei padroni di casa. L’Italia è in crisi, si prova ad allontanare coi piedi, ma i padroni di casa contestano in massa ogni singolo pallone. Il Galles è padrone assoluto del campo e la nazionale azzurra è completamente al buio. Neanche un brutto fallo di Halfpenny su Parisse, che costringe il Galles in 14 uomini, riesce a fermare l’ondata rossa con l’Italia che non riesce mai ad avvicinarsi nei 22 avversari e con il Galles, che allunga ancora con il calcio piazzato di Priestland e la meta di Cutberth, per il 24-3 finale.

    Con questa vittoria Il Galles resta in testa nella classifica del Sei nazioni avviandosi da favorito, nel prossimo match contro la Francia, per la vittoria finale. Per quanto riguarda l’Italia, ancora un calo fisico netto nella ripresa, buona la partita di Favero e Zanni e nel complessivo di tutta la terza linea italiana. Assolutamente da migliorare la mischia, nella partita decisiva per evitare il cucchiaio di legno, contro la Scozia della prossima settimana.

  • Sei Nazioni 2012, il XV anti – Galles: ritorna Mirco Bergamasco

    Sei Nazioni 2012, il XV anti – Galles: ritorna Mirco Bergamasco

    Sei nazioni 2012, Jacques Brunel, C.T. della nazionale azzurra di rugby, ha diramato il XV azzurro che affronterà il Galles sabato prossimo al Millenium Stadium di Cardiff.

    Il quarto match dell’Italia al Sei nazioni 2012 vedrà il ritorno di Mirco Bergamasco in maglia azzurra ritorno questo, molto atteso, data l’assenza cronica di un calciatore azzurro affidabile, una delle lacune più importanti evidenziate dall’Ital-rugby nella prime tre partite del torneo.

    Oltre al ritorno del più piccolo dei fratelli Bergamasco, Brunel ha come al solito rivoluzionato la formazione azzurra con ben sette cambi rispetto alla formazione schierata contro l’Irlanda due settimane fa. Gonzalo Canale riconquista una maglia e formerà con Alberto Sgarbi la coppia di centri. Completamente rivoluzionata la coppia in mediana, con Kris Burton che ritrova la maglia di apertura, preferito a Tobias Botes, e Fabio Semenzato per la prima volta quest’anno mediano di mischia titolare. La novità in terza linea è l’ingresso fra i titolari di Simone Favaro, con Robert Barbieri in panchina, in seconda linea ritrova una maglia Cornelius van Zyl. Un altro ritorno in prima linea, con Andrea Lo Cicero preferito a Michele Rizzo come pilone sinistro. Confermata anche la presenza del capitano azzurro Sergio Parisse, che giocherà con una protezione  al pollice destro infortunatosi nel match perso contro i verdi d’Irlanda.

    Mirco Bergamasco ©Shaun Botterill/Getty Images

    Nella formazione gallese la novità più importante è rappresentata dall’assenza di Sam Warburton per un problema al ginocchio, con i gradi di capitano che passeranno al pilone Gethin Jenkins.

    IL XV AZZURRO : Andrea Masi; Luke McLean, Gonzalo Canale, Alberto Sgarbi, Mirco Bergamasco; Kris Burton, Fabio Semenzato; Sergio Parisse (capitano), Simone Favaro, Alessandro Zanni; Cornelius van Zyl, Quintin Geldenhuys; Lorenzo Cittadini, Leonardo Ghiraldini, Andrea Lo Cicero. Panchina: Tommaso D’Apice, Fabio Staibano, Marco Bortolami, Robert Barbieri, Tobias Botes, Tommaso Benvenuti, Giulio Toniolatti.

    IL XV GALLESE: Halfpenny (Estremo), Cuthbert, Davies, Roberts, North (Centri), Priestland, Phillips (Mediani), Faletau, Tipuric, Lydiate (Terze linee), Evans, Alun Jones (Seconde linee), Adam Jones, Rees, Jenkins (Prime linee). Panchina: Owens, James, Charteris, Ryan Jones, Lloyd Williams, Hook, Scott Williams. All.: Gatland.