Tag: Italia

  • Armenia-Italia, Balotelli con la febbre. Spazio a Giovinco

    Armenia-Italia, Balotelli con la febbre. Spazio a Giovinco

    La Nazionale torna in campo questa sera alle 19, scenderà in campo in Armenia per la terza partita valevole per la qualificazione al Mondiale in Brasile del 2014. Una sfida sulla carta senza storia, ma come spesso ci hanno ricordato i nostri ragazzi, sarebbe meglio non sottovalutare questo tipo di incontro, visto che quando abbiamo il favore del pronostico, escono fuori partite noiose e vinte con uno, massimo due gol di scarto. Per questo motivo, per Armenia-Italia, Cesare Prandelli torna al modulo che ci ha permesso di vincere e convincere contro Inghilterra e Germania nel corso dell’ultimo Europeo, piazzando il trequartista dietro le due punte e tornando alla difesa a quattro, con i terzini liberi di spingere, coperti da una mediana tutta muscoli e polmoni.

    L’unico neo viene rappresentato dall’assenza di SuperMario Balotelli, fermato da un’influenza improvvisa, costringendo il centravanti del City a rimanere a letto. Al suo posto è pronto a scendere in campo lo juventino Giovinco che andrà a far coppia con il romanista Osvaldo, che ha perso la maglia da titolare a Roma, ma che continua ad avere la fiducia del c.t. azzurro. Dietro le due punte giostrerà Montolivo, coperto dai tre centrocampisti De Rossi, Pirlo e Marchisio. La difesa sarà invece composta dalla coppia centrale tutta juventina Barzagli – Bonucci con Maggio e Criscito terzini. In porta il capitano Gigi Buffon.

    Sebastian Giovinco
    Giovinco, oggi titolare contro l’Armenia © Claudio Villa/Getty Images

    L’Armenia invece si presenterà in campo con un più coperto 4-4-1-1, sfruttando il gioco sulle fasce. Mkhitaryan, trequartista dello Shakhtar supporterà l’azione offensiva armena con il capocannoniere del campionato russo con 9 reti in 11 partite, Movsisyan, giocatore capace di fare reparto da solo grazie al suo imponente fisico.

    L’Italia ha bisogno di una vittoria convincente, visto le non brillanti prestazioni nelle prime due gare, soprattutto all’esordio in terra bulgara. Il commissario tecnico Prandelli è fiducioso “sono sicurissimo, già contro l’Armenia i tifosi rivedranno l’Italia all’Europeo“.

    PROBABILI FORMAZIONI ARMENIA-ITALIA

    Armenia (4-4-1-1): Berezovsky; Mkoyan, Arzumanyan, Aleksanyan, Yedigaryan; Edigaryan, Mkrtchyan, Hayrapetyan, Badoyan; Mkhitaryan; Movsisyan.
    Italia (4-3-1-2): Buffon; Maggio, Barzagli, Bonucci, Criscito; De Rossi, Pirlo, Marchisio; Montolivo; Giovinco, Osvaldo.

  • Accordo tra Conte e Prandelli sulla gestione di Pirlo in Nazionale

    Accordo tra Conte e Prandelli sulla gestione di Pirlo in Nazionale

    Alla fine la chiacchierata tra Cesare Prandelli e Antonio Conte c’è stata. Argomento principale, Andrea Pirlo. Il tecnico bianconero non ha chiesto alcuna limitazione circa l’impiego del suo regista, ma una gestione particolare per il recupero fisico del giocatore tra una partita e l’altra. Tra i due mister non c’è stato nessun accordo scritto o promessa, ma esiste un patto sulla parola. Il 33enne centrocampista di Brescia, insieme ai compagni juventini, eseguiranno un lavoro specifico che già eseguono dopo ogni partita con il proprio club anche con la Nazionale. Questo permetterà di preservare il più possibile Pirlo (il più vecchio del gruppo dei bianconeri) da possibili cali fisici durante la stagione (che ci saranno inevitabilmente nel corso dell’anno).

    Prandelli ha confermato il tutto e a Coverciano, i giocatori bianconeri che sono scesi in campo a Siena domenica pomeriggio (Chiellini, Barzagli, Marchisio, Pirlo e Giovinco), hanno svolto un lavoro defaticante per conto loro, sotto gli occhi dello staff della Nazionale. Il Commissario Tecnico dell’Italia si dice entusiasta di questa nuova era, con la collaborazione lui e l’allenatore della Juventus, aggiungendo che sarebbe ben contento di ascoltare le richieste degli altri mister e soprattutto dei propri ragazzi che hanno esigenze particolari.

    Gruppo Juventus
    Pirlo insieme ai compagni bianconeri © Claudio Villa/Getty Images

    Si chiude così il caso Pirlo. Un inizio di stagione difficile per l’ex Milan (prima dei due gol su punizione nel giro di una settimana, alleggerendo la pressione sulle sue prestazioni) che aveva portato molti giornalisti e opinionisti a consigliare al giocatore di lasciare la Nazionale per preservare tutte le energie per il club, senza trovare però l’approvazione del diretto interessato che, se ritenuto utile, vorrebbe far parte della spedizione azzurra per il Mondiale brasiliano del 2014. Tuttavia, pur considerando Pirlo il miglior regista al Mondo, non sarebbe del tutto sbagliato dare qualche chance da titolare in più al giovane Verratti, che a Parigi sta entusiasmando tutti per le sue giocate e per la sua personalità. Questo darebbe la possibilità all’ex Pescara di fare esperienza in Nazionale e allo stesso tempo far riposare il centrocampista della Juventus.

  • Prandelli esclude Cassano. Scelta tecnica o c’è dell’altro?

    Prandelli esclude Cassano. Scelta tecnica o c’è dell’altro?

    Balotelli si, Cassano no. Perché? Cesare Prandelli ha sempre fatto dell’etica morale e del comportamento fuori e dentro il campo, il suo cavallo di battaglia nella scelta  dei giocatori da convocare per gli impegni della Nazionale italiana. Ma cosa è successo stavolta? Ha convocato l’attaccante del Manchester City che in questo periodo sta dando non pochi problemi al tecnico Mancini, lasciando a casa il fantasista dell’Inter, autore di un inizio di stagione straordinario sia dal punto di vista del rendimento che da quello comportamentale. Scelte insolite per l’ex tecnico della Fiorentina che un mese fa, non prese bene la decisione di SuperMario di farsi operare agli occhi per ridurre la miopia, proprio in concomitanza del doppio impegno della Nazionale valido per la qualificazione ai Mondiali in Brasile del 2014.

    Prandelli si è difeso con la frase “è un talento“, aggiungendo “voglio che capisca che la Nazionale è una cosa molto importante per tutti i giocatori e che voglia davvero diventare un campione”. Parole che sanno tanto di metodo del bastone e della carota, ma la realtà sta nel fatto che Balotelli, nonostante non abbia rispettato pienamente le regole comportamentali imposte dal ct dal suo primo giorno a Coverciano, si ritrova convocato e per esempio, un giocatore sempre corretto come Mimmo Criscito ha perso gli Europei per un avviso di garanzia di troppo (e con le stesse accuse ma con un foglio in meno, Bonucci ha potuto parteciparvi). Il commissario tecnico italiano sembra quasi andare in confusione e queste leggerezze potrebbero portare a creare un precedente importante in vista dei prossimi impegni.

    Antonio Cassano
    Cassano, escluso da Prandelli © Claudio Villa/Getty Images

    L’opinione pubblica si divide tra chi è d’accordo nel convocare sempre un talento come Balotelli e chi preferirebbe lasciarlo a casa fino a quando non riuscirà a mettere definitivamente la testa a posto (ci riuscirà mai?!). Prandelli per il momento sta con i primi, visto che in conferenza stampa ha sottolineato come l’attaccante del City possa essere importante in Nazionale per il suo modo di giocare. Quindi? L’etica morale tanto proclamata viene fatta saltare solo per Mario oppure bisogna rivedere tutte le regole?

    Altro caso importante è l’assenza di Antonio Cassano. Trasferitosi dal Milan all’Inter durante il mercato estivo, diventando decisivo per la squadra nerazzurra in questi primi mesi alla Pinetina. Nonostante l’ottimo rendimento, il fantasista di Bari Vecchia non risulta presente nella lista dei convocati, ma Cesare Prandelli non chiude le porte al suo ritorno in Nazionale, prendendo come esempio Antonio Di Natale, poco considerato durante le qualificazioni per gli ultimi Europei, salvo poi trovare posto per la rassegna europea, con tanto di gol contro la Spagna alla prima partita. E’ giusto secondo voi fare a meno del talento di Cassano, che sembra aver trovato una serenità mai avuta prima, rispetto ad un’altrettanto talento ancora alla ricerca di una stabilità interiore che neanche la futura paternità sembra avergli dato?

    L’ex Milan è passato dall’essere considerato un elemento fondamentale nel progetto di Prandelli ad escluso eccellente. Solo scelta tecnica oppure c’è dell’altro? L’ex tecnico viola si nasconde in un “se dovessi prendere Cassano non potrei metterlo come quinta-sesta punta”. Le gerarchie sono cambiate, ma il buon Cesare non vuole ammetterlo, difficilmente ritroveremo FantAntonio con la maglia azzurra.

  • Pallamano, storica vittoria per l’Italia contro la Lituania

    Pallamano, storica vittoria per l’Italia contro la Lituania

    Dopo la disfatta contro la Polonia dove ad Oderzo la Nazionale Femminile di Pallamano è uscita sconfitta con un pesante 32-11, l’Italia si è giustamente guadagnata il riscatto contro la Lituania in questo incontro valido per la fase a gironi della Qualificazione ai Mondiali del 2013: nel match di ieri infatti le azzurre della coppia tecnica Wolgang Pollany-Michael Niederwieser hanno sbancato la Cido Arena di Panevezys superando le locali con un 29-27 finale dopo aver condotto e dominato per tutta la durata della partita. Un risultato importante se si pensa alla giovane età della squadra azzurra che si è imposta con grinta e carattere su di una potente Lituania: ad accentuare la vittoria è poi il fatto che quest’ultima mancava in trasferta dal dicembre del 1993 quando a Berchem, durante le Qualificazioni agli Europei 1994, l’Italia vinse con un 20-28 sul Lussemburgo.

    LA GARA: La Nazionale azzurra parte subito con il piede giusto, facendo capire che non vuole passare per la giovane squadra inesperta e, rete dopo rete, trascinata dall’ottima Eleonora Costa, si trova a condurre con un vantaggio che continua ad incrementare fino al 16-11 della fine del primo tempo. Nella ripresa le cose si fanno dure per i continui due minuti inflitti alle azzurre ma la grinta e la determinazione delle ragazze non fanno passare la Lituania che, nonostante provi ad avvicinarsi nel risultato, si trova sotto 23-20a 15′ dal termine.

    Pallamano Elena Barani al tiro Italia-Polonia
    Elena Barani in Italia-Polonia

    L’Italia continua a giocare in inferiorità numerica e fatica a trovare la via della rete complice anche l’espulsione di Irene Fanton per somma di due minuti: a salire in cattedra è dunque Sabrina Porini che, parando un rigore, da carica alle sue compagne che sono consapevoli di avere tra le mani qualcosa di importante. Nei minuti successivi l’aria è tesissima ma Costa e Ganga non sbagliano e alla fine le azzurre possono festeggiare la vittoria con il tabellone luminoso che segna un indimenticabile 29-27.

    IL TABELLINO:

    Lituania – Italia 27-29 (p.t. 11-16)
    Lituania: Aleksandraviciute 1, Anuzyte 4, Burakauskaite, Butenaite, Butkeviciute, Kavaliauskaite, Kazlauskaite 5, Kniubaite 5, Mockeviciute 5, Pasakarnyte, Satkauskaite, Stankute 1, Stellbrink 4, Urbonaite, Verbovik 1, Vidunaite 1. All: Andriejus Perovas
    Italia: Porini, Prunster, Carini, Barani 3, Cappellaro, Costa 7, Fanton 5, Fiederspieler 5, Ganga 3, Guerra, Lenardon, Niederwieser 3, Pocaterra 2, Rotondo, Serafini 1, Silvestri. All: Wolgang Pollany – Michael Niederwieser
    Arbitri: Diana-Carmen Florescu (ROU) – Anamaria Duta (ROU)
    Delegato EHF: Richard Johansson (SWE)

    LA CLASSIFICA DOPO DUE TURNI:

    Bielorussia 2 pti, Polonia 2, Italia 2, Lituania 0

  • Testata Zidane-Materazzi diventa una statua esposta a Parigi

    Testata Zidane-Materazzi diventa una statua esposta a Parigi

    Sono trascorsi ormai più di sei anni dalla magica notte azzurra di Berlino, del 9 Luglio 2006, quando dopo la finale contro gli odiati “cugini” francesi la Nazionale Italiana di Marcello Lippi si laureò campione del mondo, alzando al cielo la Coppa più ambita e sognata. In quella serata di tripudio tricolore, però, un altro episodio è rimasto alle cronache, conservando ancora oggi qualche “strascico” al punto da “materializzarsi” in una statua. Ecco, dunque, che la testata Zidane-Materazzi, che costò al campione franco-algerino l’espulsione dal campo, e che coincide con l’addio al calcio giocato da parte di Zizou, è divenuta una scultura in bronzo realizzata dall’artista algerino Abdel Abdessemed, ed esposta nella piazza del Centre Pompidou di Parigi, uno dei più importanti musei dedicati all’arte moderna e contemporanea.

    Testata Zidane-Materazzi a Parigi | © MEHDI FEDOUACH/AFP/GettyImages

    Come ogni opera che si rispetti, la scultura ha un titolo – “colpo di testa” – che può essere letto sotto diversi aspetti: dal punto di vista “fisico”, naturalmente, ad indicare propriamente il gesto della testata sferrata da Zidane, ma anche dal punto di vista del significato non strettamente letterale, intendendolo come un gesto “folle” da parte dell’allora capitano dei Blues. In ogni caso, la scelta di rappresentare proprio quel gesto che, in parte, ha macchiato l’immagine della carriera eccelsa di un campione del calibro di Zizou potrebbe essere discutibile, soprattutto se si pensa che l’artista algerino, al quale il Centre Pompidou ha dedicato una grande mostra, solitamente si ispira a “fatti storici” per le sue opere. Tuttavia, secondo quanto spiega il curatore Philippe Alain Michaud, il senso dell’opera va ben oltre la mera rappresentazione dell’evento popolare: è un‘ode alla disfatta e propone un’ “allusione al realismo ed agli affreschi di Masaccio, con lo sguardo di Zidane rivolto verso il suolo, paragonabile a quello di Adamo cacciato dal Paradiso”.

    Ad oggi i diretti interessati Zinedine Zidane e Marco Materazzi, ossia i due soggetti ispiratori, non hanno ancora espresso un loro commento sull’opera e sul suo significato, nè hanno deciso di visitarla anche se avranno tempo per farlo fino al prossimo 7 Gennaio 2013: al contrario, pare che la statua abbia già suscitato grande interesse fra i visitatori del museo ed, in particolare, fra gli italiani.

  • Juventus, cosa succede a Pirlo?

    Juventus, cosa succede a Pirlo?

    La sostituzione di Andrea Pirlo durante Fiorentina-Juventus ha rappresentato una delle “notizie” della partita, molto di più di una semplice fase del match da annotare sul tabellino, soprattutto perchè ha riguardato il faro del centrocampo bianconero, colui che da oltre un decennio è l’artista del centrocampo Azzurro, genio e regolarità.

    Lo scorso anno, dopo il passaggio dal Milan alla Juventus, il suo rendimento era stato stratosferico, il vero valore aggiunto della squadra di Conte, ben assistito da Vidal e Marchisio, collezionando ben 41 presenze nell’intera stagione. Quest’annata calcistica, invece, non è iniziata ai suoi livelli, probabilmente anche a causa delle squadre avversarie che la Juventus ha fin qui incontrato, che hanno spesso studiato soluzioni tattiche ad hoc per soffocare la fonte di gioco bianconera, con marcature ad uomo d’altri tempi. E’ innegabile, però, che oltre alle eccessive “attenzioni” degli avversari, il problema del calo di rendimento di Pirlo potrebbe essere connesso alla sua condizione fisica, considerando i suoi 33 anni ed i numerosi impegni ai quali non ha mai pensato di sottrarsi. In tal senso, dopo la gara di Firenze, alcuni commentatori calcistici (in particolare Zvonimir Boban, ndr) gli avevano consigliato – “per il suo bene” – di iniziare a pensare di lasciare la Nazionale Italiana, concentrandosi solo sulla Juventus perchè sarebbe impensabile alla sua età disputare un’altra stagione fitta di impegni (che segue quella precedente terminata il 1 Luglio do po la finale degli Europei, ndr), considerando che per la Juventus di quest’anno c’è anche il “fronte” Champions League da considerare.

    Andrea Pirlo, da sempre schivo e riservato, non si farà certo condizionare da tali consigli esterni e deciderà autonomamente ciò che reputerà giusto: nessuno meglio di un atleta, soprattutto a questi livelli, può conoscere il proprio fisico e captarne i segnali, decidendo al meglio per sè e per la propria squadra, anche se oggettivamente pare difficile ipotizzare un suo addio alla Nazionale, alla quale da sempre è molto legato, soprattutto in vista dei Mondiali brasiliani.

    Andrea Pirlo in Fiorentina-Juventus | © FABIO MUZZI/AFP/GettyImages

    La Juventus ha piena fiducia in lui – com’è ovvio che sia – e gli stessi compagni non hanno mai smesso di elogiarlo, neppure in questo avvio di stagione un po’ in salita. Il punto “focale” della questione è, dunque, l’individuare una soluzione che permetta ad Andrea Pirlo di gestire al meglio le energie, per poterle sfruttare nell’espressione della sua classe cristallina. In tal senso, dopo il “campanello d’allarme” della gara di Firenze, pare che Antonio Conte ed il suo staff abbiano deciso di studiare un piano di recupero fisico personalizzato, in cui lo seguirà personalmente il preparatore atletico Bertelli.

    Inoltre, a differenza dello scorso anno, in cui Pirlo era imprescindibile sia per rendimento che per mancanza di alternative che gli consentissero di rifiatare, quest’anno la Juventus ha in rosa Paul Pogba che, seppur solo diciannovenne, ha già dimostrato quando è stato chiamato in causa di essere una buona alternativa, dotato di buona tecnica, corsa e visione di gioco, oltre che di grande dinamismo e reattività. Questo aspetto, dunque, può consentire ad Andrea Pirlo di recuperare con serenità la migliore condizione fisica per tornare presto in campo ai suoi standard, dimostrando ai molteplici sentenziatori che, anche a 33 anni, il suo valore è ancora incommensurabile: contro la Roma potrebbe andare in panchina, ma in Champions contro lo Shakhtar Donetsk sarà prontissimo.

  • Italia c’è la Croazia in Davis. Scoppia la Gianluigi Quinzi mania

    Italia c’è la Croazia in Davis. Scoppia la Gianluigi Quinzi mania

    La nazionale italiana di tennis, dopo aver superato 4-1 il Cile nello scorso weekend, si è assicurata la permanenza nel world group della Coppa Davis per il secondo anno consecutivo. Oggi a Londra è stato sorteggiato il tabellone della Coppa Davis 2013 e il sorteggio ha riservato all’Italia come primo turno un avversario ostico ma non insuperabile ovvero la Croazia. La sfida si disputerà dal 1 al 3 febbraio 2013 e gli azzurri, capitanati da Corrado Barazzutti, avranno il vantaggio di giocare in casa e potranno scegliere quindi anche la superficie di gioco, che molto presumibilmente dovrebbe essere la terra battuta vista la grande attitudine dei croati nel giocare su superfici veloci.

    L’AVVERSARIO – Detto questo la Croazia resta comunque un avversario da prendere con le molle considerato il fatto che il loro numero 1 Marin Cilic attualmente occupa la posizione numero 13 della classifica Atp e 2 anni fa è arrivato ad essere anche numero 9. Il tennista più rappresentativo della Croazia ha conquistato in carriera ben 8 titoli Atp vincendone uno anche sulla terra battuta. Ciò significa che anche sul rosso il livello di Cilic è decisamente buono ma non inarrivabile per i nostri. Il nostro numero 1 Andreas Seppi, numero 28 del mondo, ha già affrontato Cilic in 8 occasioni e il bilancio è in favore del croato per 5 vittorie a 3. Tuttavia l’unico precedente disputatosi in un match di Coppa Davis vide nel 2008 trionfare l’azzurro in 5 set. Dopo Cilic però per la Croazia non c’è grande abbondanza visto che a far compagnia al buon Marin nei top 100 vi è il solo Ivo Karlovic, numero 90 del ranking atp. Il gigante croato è un avversario sempre pericoloso ma sulla terra il suo servizio fa meno paura. Insomma le premesse affinchè l’Italia superi il primo turno in Davis ci sono tutte anche perchè è vero che i croati hanno dalla loro un top 15 ma è vero anche che l’Italia ha ben 6 giocatori (Seppi, Fognini, Bolelli, Lorenzi, Volandri e Cipolla) tra i primi 80 del mondo e potrà contare sull’apporto del pubblico di casa e su una maggiore attitudine a giocare sulla terra rossa.

    Gianluigi Quinzi © Getty Images

    QUINZI MANIA – In Italia il tennis sta riscuotendo sempre maggiore attenzione, stessa attenzione che la maggior parte degli appassionati italiani di tennis riservano da tempo a Gianluigi Quinzi, 16enne di Porto San Giorgio numero 4 del ranking under 18. Ai più questo nome non dirà niente, ma agli addetti ai lavori o semplicemente a coloro che seguono il mondo del tennis anche a livello giovanile questo nome dice tanto. Gianluigi Quinzi è il nuovo astro nascente del tennis italiano e i suoi primi risultati tra i professionisti lasciano ben sperare per l’immediato futuro. Settimana scorsa ha ottenuto la prima semifinale in un torneo futures giocato in Messico. Questa settimana tenterà di far meglio sempre in Messico, dove giocherà il secondo torneo futures in 2 settimane. Il tennista marchigiano quest’anno ha vinto il Bonfiglio, il più importante torneo italiano under 18, e ha ben figurato nei primi slam juniores arrivando ad occupare la posizione numero 4 del ranking under 18 non avendo ancora compiuto 17 anni e avendo dinanzi a sè in classifica 3 tennisti più grandi di lui. Tutto questo deve far riflettere sulle qualità del ragazzo ma non deve illudere perchè il tennis giovanile e il tennis professionistico sono 2 mondi diversi. Non sempre chi domina a livello juniores riesce a farlo tra i grandi vedi  l’americano Donald Young (best ranking numero 38 atp) e non sempre chi viene proclamato prossimo numero 1 al mondo poi lo diventa vedi l’enfant prodige Richard Gasquet, che al massimo è arrivato ad essere numero 7.

    Di certo Quinzi, mancino come Rafa Nadal ma dal gioco più esplosivo, ha la stoffa del campione e da settimana prossima sarà tra i primi 900 tennisti al mondo a soli 16 anni e 7 mesi. Paragonarlo al fenomeno maiorchino non avrebbe senso visto che Nadal si è rivelato un vero e proprio mostro di precocità (a 16 anni era già tra i primi 250 al mondo) ma l’Italia tennistica sogna già in grande seguendo le gesta del 16enne marchigiano. Difficile dire adesso dove potrà arrivare Quinzi, ma certamente il suo cammino tra i professionisti è iniziato nel migliore dei modi e ha portato una ventata di entusiasmo al tennis italiano maschile, che a differenza di quello femminile, aspetta ancora da troppo tempo il suo campione.

  • La nuova divisa dell’Italrugby firmata Adidas

    La nuova divisa dell’Italrugby firmata Adidas

    L’Italrugby cambia sponsor tecnico e vestirà Adidas. Il nuovo accordo siglato nei giorni scorsi tra la Federazione Italiana Rugby e la multinazionale tedesca avrà valore fino al 2017. La nuova divisa, che per la prima volta sarà interamente azzurra, è stata presentata oggi a Roma alla presenza dei nazionali Mirco Bergamasco, Tommaso Benvenuti, Simone Favaro, Giulio Toniolatti, Alberto Sgarbi e Edoardo Gori.

    Oltre al “total color” azzurro, la novità che presenta la nuova divisa sono le tre strisce platino che ruotano intorno alla spalla che consentono una maggiore visibilità in ogni fase del gioco. Il colletto è bianco con la bandiera italiana ricamata sul retro e il logo è quello ufficiale FIR che ritorna sulle maglie dopo molti anni. La divisa è stata realizzata con le tecnologie ForMotion™ che rende il tessuto elastico adattandosi perfettamente al corpo dell’atleta per una migliore vestibilità della maglia e ClimaCool™ che permette una migliore traspirabilità della pelle mantenendo così una temperatura ideale del corpo. La seconda divisa sarà interamente bianca.

    Presentazione maglia Italrugby

    In occasione del lancio delle nuove maglie, Adidas ha presentato la piattaforma di comunicazione “voci del rugby” che darà la possibilità a tutti gli appassionati dello sport azzurro di far sentire la propria voce e realizzare il mantra del rugby italiano. Le voci del rugby sono le voci dei giovani siano essi praticanti di questo sport da anni oppure che si avvicinano a questo sport per la prima volta. Le voci sono state raccolte attraverso interviste che sono state incluse all’interno della campagna televisiva (in seguito anche attraverso un sito web e un’applicazione per smartphone) che vede protagonisti Mirco e Mauro Bergamasco, Sergio Parisse, Gonzalo Canale, Tommaso Benvenuti, Martin Castrogiovanni e un gruppo di ragazzi che pratica il rugby. Nello spot presenti anche due testimonial d’eccezione che vestono Adidas: il campione della Roma Daniele De Rossi e quello Nba Danilo Gallinari.

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  • Qualificazioni Mondiali Brasile 2014: ok la Russia di Capello, solo un pari per l’Argentina

    Qualificazioni Mondiali Brasile 2014: ok la Russia di Capello, solo un pari per l’Argentina

    Nella seconda giornata valida per le qualificazioni Mondiali Brasile 2014 la Germania vince in Austria 2-1, l’Olanda travolge l’Ungheria a Budapest 4-1 (doppietta di Jeremain Lens), il Portogallo regola tra le mura amiche l’Azerbaigian 3-0, l’Inghilterra si salva contro l’Ucraina all’87 grazie al calcio di rigore trasformato da Lampard per l’1-1 finale, la Francia batte la Bielorussia 3-1 e la Spagna campione del Mondo in carica e bicampione d’Europa supera a fatica la Georgia segnando soltanto nel finale con Soldado. Bene la Russia di Fabio Capello che dopo l’esordio vincente 2-0 contro l’Irlanda del Nord bissa il successo travolgendo Israele 4-0. Nel girone dell’Italia, vittoriosa contro Malta solo per 2-0, la Bulgaria batte l’Armenia 1-0 e guida insieme agli azzurri il raggruppamento B con 4 punti.

    Fabio Capello © JACK GUEZ/AFP/GettyImages

    Nella zona Sudamericana si registra il mezzo passo falso dell’Argentina che fa solo 1-1 in Perù (rete di Higuain), l’Albiceleste mantiene comunque la vetta della classifica ma deve guardarsi alle spalle dalla progressione della Colombia che dopo aver fatto a pezzi l’Uruguay vince anche in Cile per 3-1 (a segno ancora Falcao). Una rete di Cavani evita una figuraccia all’Uruguay che viene bloccato sull’1-1 interno dall’Ecuador. Infine il Venezuela espugna Asuncion grazie alla doppietta di Rondon battendo un Paraguay sempre più in crisi.

    Zona Europea

    GIRONE A

    SCOZIA-MACEDONIA 1-1
    11′ Noveski (M), 43′ Miller (S)
    BELGIO-CROAZIA 1-1
    6′ Perisic (C), 46′ Gillet (B)
    SERBIA-GALLES 6-1
    16′ Kolarov (S), 24′ Tosic (S), 31′ Bale (G), 39′ Djuricic (S), 55′ Tadic (S), 80′ Ivanovic (S), 90′ Sulejmani (S)

    Classifica: Serbia 4, Belgio 4, Croazia 4, Scozia 2, Macedonia 1, Galles 0

    GIRONE B

    BULGARIA-ARMENIA 1-0
    44′ Manolev
    ITALIA-MALTA 2-0
    5′ Destro, 90′ Peluso

    Classifica: Italia 4, Bulgaria 4, Armenia 3, Repubblica Ceca 1, Danimarca 1, Malta 0

    GIRONE C

    AUSTRIA-GERMANIA 1-2
    44′ Reus (G), 52′ rig. Ozil (G), 57′ Junuzovic (A)
    SVEZIA-KAZAKISTAN 2-0
    37′ Elm, 94′ Berg

    Classifica: Germania 6, Svezia 3, Irlanda 3, Austria 0, Kazakistan 0, Far Oer 0

    GIRONE D

    TURCHIA-ESTONIA 3-0
    44′ Emre (T), 60′ Bulut (T), 75′ Inan (T)
    UNGHERIA-OLANDA 1-4
    3′ Lens (O), 7′ rig. Dzsudzsak (U), 19′ Indi (O), 53′ Lens (O), 74′ Huntelaar (O)
    ROMANIA-ANDORRA 4-0
    29′ Torje, 44′ Lazar, 91′ Gaman, 93′ Maxim

    Classifica: Romania 6, Olanda 6, Ungheria 3, Turchia 3, Estonia 0, Andorra 0

    GIRONE E

    CIPRO-ISLANDA 1-0
    57′ Makridis
    NORVEGIA-SLOVENIA 2-1
    17′ Suler (S), 26′ Henriksen (N), 94′ rig. Riise (N)
    SVIZZERA-ALBANIA 2-0
    23′ Shaqiri, 68′ rig. Inler

    Classifica: Svizzera 6, Islanda 3, Albania 3, Cipro 3, Norvegia 3, Slovenia 0

    GIRONE F

    IRLANDA DEL NORD-LUSSEMBURGO 1-1
    14′ Shiels (I), 86′ da Mota (L)
    ISRAELE-RUSSIA 0-4
    7′ Kerzhakov, 18′ Kokorin, 64′ Kerzhakov, 77′ Fayzulin
    PORTOGALLO-AZERBAIGIAN 3-0
    63′ Varela, 85′ Postiga, 88′ B. Alves

    Classifica: Russia 6, Portogallo 6, Lussemburgo 1, Irlanda del Nord 1, Azerbaigian 1, Israele 1

    GIRONE G

    GRECIA-LITUANIA 2-0
    55′ Ninis, 72′ Mitroglou
    SLOVACCHIA-LIECHTENSTEIN 2-0
    36′ Sapara, 78′ Jakubko
    BOSNIA-LETTONIA 4-1
    5′ Gorkss (L), 13′ rig. Misimovic (B), 44′ Pjanic (B), 54′ Misimovic (B), 92′ Dzeko (B)

    Classifica: Bosnia 6, Grecia 6, Slovacchia 4, Lituania 1, Lettonia 0, Liechtenstein 0

    GIRONE H

    POLONIA-MOLDAVIA 2-0
    33′ rig. Blaszczykowski, 81′ Wawrzyniak
    SAN MARINO-MONTENEGRO 0-6
    24′ Djordjević, 26′ Beqiraj, 52′ Beqiraj, 69′ Zverotic, 78′ Delibasic, 82′ Delibasic
    INGHILTERRA-UCRAINA 1-1
    39′ Konoplyanka (U), 87′ rig. Lampard (I)

    Classifica: Montenegro 4, Inghilterra 4, Polonia 4, Ucraina 1, San Marino 0, Moldavia 0

    GIRONE I

    GEORGIA-SPAGNA 0-1
    86′ Soldado
    FRANCIA-BIELORUSSIA 3-1
    49′ Capoue (F), 68′ Jallet (F), 72′ Putsila (B), 80′ Ribery (F)

    Classifica: Francia 6, Spagna 3, Georgia 3, Finlandia 0, Bielorussia 0

    Zona Sudamericana

    CILE-COLOMBIA 1-3
    42′ Mati Fernandez (Ci), 59′ Rodriguez (Co), 74′ Falcao (Co), 77′ Gutierrez (Co)
    URUGUAY-ECUADOR 1-1
    8′ rig. Caicedo (E), 68′ Cavani (U)
    PARAGUAY-VENEZUELA 0-2
    45′ Rondon, 68′ Rondon
    PERU’-ARGENTINA 1-1
    22′ Zambrano (P), 38′ Higuain (A)

    Classifica: Argentina 14, Colombia 13, Ecuador 13, Uruguay 12, Cile 12, Venezuela 11, Perù 7, Bolivia 4, Paraguay 4

  • La prima volta di Destro e Peluso. Pagelle di Italia-Malta

    La prima volta di Destro e Peluso. Pagelle di Italia-Malta

    Chi si aspettava gol e bel gioco sarà rimasto deluso davanti alla visione di Italia-Malta. Azzurri ancora in ritardo sotto il punto di vista atletico, maltesi ben organizzati ma mai pericolosi dalle parti di Buffon. Per la seconda giornata delle qualificazioni ai Mondiali di Brasile 2014, Prandelli conferma le novità del prepartita con il ritorno alla difesa a quattro e in attacco la coppia Destro – Osvaldo sostenuta da Diamanti. Invece Ghedin a sorpresa lascia in panchina il numero 10 Cohen e lanciando da titolare Herrera per formare un 4-4-1-1.

    LA PARTITA – Un 2-0 importante dal punto di vista dei tre punti, meno dal punto di vista del gioco. Eppure l’inizio faceva presagire una facile goleada visto il vantaggio italiano dopo appena quattro minuti con Mattia Destro abile a scattare sul filo del fuorigioco e a depositare in rete un ottimo pallone servito da Marchisio. La partita è stata costantemente nelle mani dell’Italia che ha preferito più un giro palla sterile piuttosto che verticalizzare alla ricerca del raddoppio. C’è da dire che la nazionale maltese si è difesa con 10 uomini costantemente dietro la linea della palla, lasciando pochi spazi agli attacchi italiani. Il secondo tempo con gli ingressi di Insigne e Pazzini si è vista un’Italia alla ricerca costante della profondità, soprattutto con il napoletano che grazie alla sua velocità e tecnica ha esaltato il pubblico di Modena che fino a quel momento a tratti fischiava gli azzurri per la prestazione sotto le aspettative. Il raddoppio arriva al 92′ con Pelusoche sfrutta un calcio d’angolo sul primo palo di Pirlo.

    L’esultanza di Destro sull’1-0 © Dino Panato/Getty Images

    CESARE PRANDELLI – Il commissario tecnico è rimasto contento a metà della prestazione dei suoi ragazzi, confermando il brutto primo tempo dell’Italia e una seconda frazione più viva, aggiungendo che il mese di settembre è il mese nero del nazionale a causa della condizione non ottimale dei giocatori.

    PAGELLE ITALIA-MALTA

    Buffon S.V. – Impegnato solamente in una circostanza, con un tiro dai 25 metri di Briffa che il capitano italiano manda in angolo. Per il resto, diventa spettatore non pagante.

    Destro 7 – Prandelli gli concede una chance e Mattia non sbaglia realizzando il gol del vantaggio. Lavoro sporco e di sacrificio per il resto della partita. Il futuro è dalla sua parte.

    Pirlo 5.5 – Lento, impacciato e scontato. Mai una giocata improvvisa delle sue, passaggi forzati e qualche pallone perso. Non è un robot. Forse contro i modesti avversari maltesi si poteva provare il giovane Verratti (almeno dopo i primi 45 minuti).

    Diamanti 5 – Il fantasista del Bologna ha sofferto troppo la fisicità del Malta e i pochi spazi a disposizione. Tantissimi falli subiti e poco altro. Giusta la sostituzione con Insigne.

    Hogg 6 – Meriterebbe un 8 per il coraggio e un 4 per la tecnica. Uscite giuste e spericolate ma manca spesso la palla. Alla fine non ha tantissime responsabilità sui gol e si merita un’ammonizione per perdita di tempo a pochi minuti dalla fine con un gol da recuperare!

    Dimech 6.5 – Grande fisico poca tecnica. Sfrutta la prima caratteristiche a dovere, annullando Osvaldo. Si lancia in qualche azione solitaria alla Lucio, ma il valore tecnico è molto differente.

    Mifsud 6 – Poco può fare da solo contro la difesa azzurra. Si inventa un tiro da centrocampo con Buffon fuori dai pali, ma la palla finisce alta.

    TABELLINO ITALIA-MALTA 2-0
    Italia (4-3-1-2): Buffon; Cassani, Barzagli, Bonucci, Peluso; Marchisio, Pirlo, Nocerino; Diamanti (46′ Insigne); Destro (81′ Giovinco), Osvaldo (69′ Pazzini).
    Malta (4-4-1-1): Hogg; Borg, Dimech, Agius, Muscat (86′ Camilleri); Herrera, Sciberras, Briffa, Bogdanovic (69′ Cohen); Schembri; Mifsud.
    Marcatori: 5′ Destro, 92′ Peluso.

    Azioni salienti di Italia-Malta
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