Tag: Italia

  • Nazionale, tutti pazzi per Matteo Darmian

    Nazionale, tutti pazzi per Matteo Darmian

    Nella gara d’esordio al Mondiale, nel torrido clima di Manaus, tra Italia ed Inghilterra, si è messo in luce uno di quei calciatori che avrebbero potuto soffrire la gara in quanto esordiente in una competizione ufficiale per nazionali, stiamo parlando di Matteo Darmian.

    Matteo Darmian
    Matteo Darmian

    La prestazione del difensore del Torino è stata di tale livello che ha lasciato stupiti gli inglesi, che probabilmente non conoscendolo bene si solo lasciati andare ad un “Who is Darmian?”.

    Chi è Darmian? Un buon esterno che grazie alla stagione molto positiva fatta con la maglia granata, agli ordini di mister Ventura, si è conquistato un posto nei convocati in Brasile e anche grazie alle prestazioni nelle amichevoli si è ritagliato un ruolo da titolare confermando tutte le sue qualità nel match d’esordio contro la squadra dei tre leoni.

    Oltre le qualità sul campo, Darmian ha dimostrato anche sicurezza nell’esordio e così ha parlato a fine partita, come riportato da “La Gazzetta dello Sport”:

    Alla fine ero cotto. Il caldo e l’umidità si facevano sentire, ma come per noi c’erano anche per loro. Abbiamo portato a casa una vittoria importantissima per nostro cammino che ci porta entusiasmo, ora andiamo avanti così. Una vittoria epica? Non so, ma certamente importante contro un avversario tosto, forte. Siamo scesi in campo con la giusta motivazione e abbiamo fatto una grande prestazione. Se me l’avessero detto 8 mesi fa mi sarei messo a ridere, era il mio sogno di bambino, ma sinceramente non ci pensavo, dal primo giorno però ho messo impegno e umiltà per migliorare, è arrivata la convocazione, ora voglio sfruttare al massimo questa opportunità. Certo, all’inizio un po’ di tensione c’era, ma tutti i messaggi d’incoraggiamento che mi sono arrivati dall’Italia mi hanno dato la carica. Occhio però, perché il passaggio del turno non è ancora ipotecato, abbiamo visto che la Costa Rica è una squadra forte che merita rispetto. La vittoria? La vogliamo dedicare a Buffon e a Montolivo, che doveva essere qui con noi.

    Ed ora sono tutti pazzi per Darmian, dalla Juventus, alla Roma e c’è persino la possibilità di un ritorno al Milan che dopo averlo cresciuto nelle giovanili non ha poi creduto in lui.

    Cairo però non pare così intenzionato a mollare la presa, dopo aver ceduto Immobile e con il rischio partenza di Cerci non vorrebbe privarsi del suo gioiellino.

    Intanto però Darmian deve pensare alla maglia azzurra, a proseguire il cammino ben iniziato nella prima gara, per il futuro c’è ancora tempo e la vetrina mondiale potrebbe aprirgli anche altre possibilità in modo che nessuno al mondo poi si debba chiedere “Who is Darmian?”.

  • Italia, buona la prima. A Manaus è trionfo azzurro

    Italia, buona la prima. A Manaus è trionfo azzurro

    E’ un grande esordio quello dell’Italia ai Mondiali 2014. Un successo prezioso, sofferto grazie alle reti di Marchisio al 35′, il pareggio di Sturridge al 37′ e il gol del successo da parte di Balotelli al 50′. Qualche sofferenza di troppo difensiva, ma con bel gioco e con autorità l‘Italia vince la sua prima gara al Mondiale brasiliano battendo 2-1 l’Inghilterra tosta e vivace, ma non irresistibile.

    Questa è l’Italia che piace a Cesare Prandelli: con tre registi (Pirlo, Verratti e De Rossi, quest’ultimo è stato il più arretrato)  e le volate dei terzini (Darmian soprattutto, la vera rivelazione della serata), gli azzurri hanno mostrato personalità, sono stati sospinti e trascinati dalla freschezza atletica di Candreva e Darmian, dalla classe di Pirlo in mezzo al campo e dal solito immenso Barzagli il quale ha messo diverse pezze alle continue amnesie di Paletta.  La solitudine di Balotelli era un prezzo che si doveva pagare: un  prezzo che nel suo caso, ha fatto la differenza. Mario Balotelli è stato criticato tanto, forse troppo ma ha disputato un’ottima gara al debutto e, nel caldo torrido di Manaus, è stato lui a decidere il match. Contava vincere e la vittoria è arrivata, il Mondiale è iniziato con il sorriso per l’Italia ora l’ostacolo Costa Rica, prima nel girone D insieme agli azzurri.

    Balotelli porta in vantaggio l'Italia
    Balotelli porta in vantaggio l’Italia

    L’Italia è stata sistemata con il 4-1-4-1 con Chiellini spostato sulla fascia sinistra e Darmian a destra. Paletta e Barzagli i centrali difensivi. A centrocampo il doppio regista, Pirlo e Verratti, con Marchisio e Candreva a ridosso di Balotelli.

    Roy Hodgson ha schierato si quattro attaccanti ma ha preferito giocare di rimessa, come certifica l’azione folgorante del pareggio. Modulo schierato è stato il 4-2-3-1 con Sturridge supportato da Wellbeck, Rooney e Sterling.

    Al 4′ minuto del primo tempo è Sterling a mandare la palla sull’esterno rete con un tiro pericoloso da 35 metri. L’Inghilterra è partita bene e Sirigu ha effettuato una bella parata sul destro di Henderson al 6′. Al 24′ ci vuole tutta la bravura di Barzagli che si immola sul cross di Wellbeck: sugli esterni gli inglesi hanno creato non pochi grattacapi. La partita si è sbloccata al 35′ con uno schema da corner, la palla arriva a Marchisio, dopo una meravigliosa finta di Pirlo, che con un destro rasoterra mette la sfera nell’angolino: gran bel gol. Ma la gioia degli azzurri dura solo due minuti: al 37′ l’Inghilterra ha pareggiato con un contropiede velocissimo a sinistra con Rooney che crossa per Sturridge. errore di Paletta che se lo è perduto e Sturridge da due passi ha riportato la situazione in parità. Nei minuti di recupero arrivano due occasioni in sequenza per gli azzurri: al 46′ grande invenzione di Balotelli che anticipa Hart e prova un bel pallonetto ma salva sulla linea Jagielka. Sugli sviluppi dell’angolo successivo Candreva calcia sul primo palo ma la palla finisce sul palo.

    Al 50′ giocata sontuosa di Candreva, cross perfetto per Balotelli che di testa ha schiacciato dentro riportando in vantaggio l’Italia.  Al 54′ spunto assurdo di Rooney che salta  De Rossi e spara, palla fuori di poco. Al 61′ grande azione di Candreva che ha effettuato un altro cross ma Balotelli non ci è arrivato per un soffio. Al 64′ c’è stato un destro a giro di Barkley e Sirigu ha respinto la sfera lateralmente. La partita, da qui in poi, non ha portato grandi occasioni da rete, gli inglesi ci hanno provato ma senza mai impensierire Sirigu. La traversa nel recupero di Pirlo chiude un match ben giocato dagli azzurri. Con il cuore i ragazzi di Prandelli hanno retto e hanno gestito il minimo vantaggio.

    ITALIA-INGHILTERRA 2-1 (1-1) (35′ Marchisio, 37′ Sturridge, 50′ Balotelli)

    ITALIA (4-1-4-1): Sirigu; Darmian, Barzagli, Paletta, Chiellini; De Rossi, Candreva (79′ Parolo), Pirlo, Verratti (57′ T. Motta), Marchisio; Balotelli (73′ Immobile).

    INGHILTERRA: (4-2-3-1); Hart; Johnson, Cahill, Jagielka, Baines; Gerrard, Henderson (73′ Wilshere); Rooney, Sterling, Wellbeck (61′ Barkley); Sturridge (80′ Lallana).

    ARBITRO: Kupiers ( Olanda )

    AMMONITI: Sterling

     

     

  • Nazionale, contro il Fluminense è Immobile ed Insigne show

    Nazionale, contro il Fluminense è Immobile ed Insigne show

    Quello di ieri sera per la nazionale, sicuramente non è stato un test tra i più impegnativi e complicati, ma due calciatori impegnati ieri sera da Cesare Prandelli nell’ultima amichevole premondiale contro il Fluminense, si sono messi in luce promuovendo, in maniera netta, la propria candidatura ad un posto da titolare nelle gare mondiali, stiamo parlando di Ciro Immobile e Lorenzo Insigne.

    Ciro Immobile e Lorenzo Insigne
    Ciro Immobile e Lorenzo Insigne

    L’attaccante ex Torino, prossimo a vestire nella prossima stagione la maglia del Borussia Dortmund, si è scatenato e nel 5-3 che ha visto gli azzurri sconfiggere il club brasiliano, è stato assoluto protagonista con 3 gol e due assist.

    Al 23° Immobile ha servito su un piatto d’argento il gol del vantaggio ad Insigne, poi dopo il pareggio di Chiquinho, arrivato al 25°, Immobile ha segnato con un gran colpo di testa, su punizione calciata da Insigne, il 2-1 per gli azzurri, vanificato poco dopo dal 2-2 di Carlinhos.

    Nella ripresa tra il 53° ed il 55° è andato in scena l’Immobile Show, prima due reti, una di rapina ed una con un pregevole tocco d’esterno a superare il portiere in uscita e poi con il perfetto assist ad Insigne che ha trovato la personale doppietta ed il gol del 5-2.

    A quel punto Prandelli ha rivoluzionato la squadra inserendo ben 9 giocatori, in campo dell’undici iniziale son rimasti solo Parolo (sostituito poi nel finale da Candreva) e Darmian.

    C’è stato tempo ancora per qualche emozione, specialmente il bel gol di Matheus Carvalho che con un gran sinistro ha superato un incolpevole Mirante che però si è rifatto a pochi minuti dal termine con una super parata su un colpo di tacco dello stesso Carvalho.

    Immobile Super Star della serata, si è così espresso sulle chance di partire titolare nella gara contro l’Inghilterra:

    Il mister fa le sue scelte e io le accetto. Se non mi dovesse scegliere mi farò trovare pronto. Adesso in avanti c’è Mario. Io e lui insieme? Si può. Con Mario ho un bel rapporto, parliamo sempre, anche lui è disponibile per giocare insieme ma è il ct a prendere le decisioni. Adesso stiamo provando il modulo con un attaccante. Ripeto, decide Prandelli.

    Se dall’attacco giungono notizie positive lo stesso non si può dire per quanto riguarda la fase difensiva, le incertezze in particolar modo di Abate, Ranocchia, Perin e anche di Bonucci e De Sciglio quando sono entrati, non lasciano ben sperare in vista dell’esordio contro la squadra di Roy Hodgson. Cesare Prandelli però ha visto il bicchiere mezzo pieno:

    Ho visto alcune cose interessanti. Questo per noi è l’ultimo giorno di esercitazioni intense dal punto di vista fisico, ora dovremo prepararci diversamente nella settimana che resta. Per quanto riguarda la coppia dei due attaccanti, Lorenzo e Ciro si muovono bene e hanno cercato ostinatamente il gol finché sono rimasti in campo. Dobbiamo crescere, serve un po’ di coraggio per riuscire a conquistare palla più avanti, ma sono soddisfattto dal punto di vista fisico, la condizione dei ragazzi mi è parsa buona e per l’esordio mondiale saremo brillanti.

    Adesso il tempo delle amichevoli è finito, adesso si inizia a fare sul serio, l’esordio con l’Inghilterra si avvicina a grandi passi, Balotelli unica punta? Immobile al suo posto? Oppure entrambi titolari con un attacco a due punte? Lo scopriremo presto anche se i tifosi italiani dopo l’exploit di ieri sera vogliono fortemente vedere il capocannoniere della Serie A in campo contro gli inglesi.

     

  • Nazionale: tanti esperimenti ma poca birra

    Nazionale: tanti esperimenti ma poca birra

    E’ una Nazionale che delude quella che conclude l’ultimo test pre-mondiale sul suolo italico e dire che l’avversario scelto era uno di più morbidi del carniere, il Lussemburgo.

    A Perugia finisce 1-1 con alcuni spunti interessanti da verificare contro difese decisamente più probanti ma con i soliti e troppi dubbi. Poco importa su come arriva il gol del pareggio dei lussemburghesi, un evidente errore di posizionamento su palla inattiva, più importante e preoccupante è che non riusciamo a chiudere le partite facili dando una prova di superiorità su avversari decisamente alla portata. Nel test di tre giorni fa contro l’Irlanda ci poteva stare, dopo l’infortunio di Montolivo, da parte degli azzurri un certo timore nello sviluppare gioco ma contro il Lussemburgo doveva essere o almeno ci si aspettava una sgambata accademica condita da gol e occasioni.

    Cesare Prandelli nel post-partita ha detto bene, i giocatori sono ancora imballati e si nota, tuttavia regola antica del calcio è che dove fisicamente non arrivi puoi sopperire tecnicamente facendo girare la palla e questo è avvenuto con una velocità troppo lenta dalla difesa al centrocampo e più velocemente dal centrocampo in avanti in fase di costruzione dove infatti nel primo tempo ne ha beneficiato Marchisio per il vantaggio azzurro su assist al bacio di Balotelli.

    Claudio Marchisio esulta dopo il gol realizzato | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Claudio Marchisio esulta dopo il gol realizzato | Foto Twitter / Il Pallonaro

    La prevedibilità e la poca velocità dell’impostazione del gioco da dietro permette al Lussemburgo di “calmare” ulteriormente la partita e tenere il campo fino all’ingresso di Cassano che innesca con due giocate “al bacio” prima Balotelli e poi Candreva che colpiscono i montanti della porta ospite. Nel frattempo la retroguardia ha scricchiolato solo in un paio di incursioni sulle fasce che hanno solo sortito l’effetto di traversoni imprecisi. Su un calcio d’angolo il Lussemburgo pareggia con un colpo di testa di Chanot anticipando Aquilani.

    Partiamo dai dubbi evidenziati. Negli azzurri ci sono diversi giocatori che non stanno troppo bene, Barzagli, Sirigu e  Motta su tutti e da quì si potrebbe parlare del “caso” Giuseppe Rossi che è stato escluso dalla rosa definitiva proprio per lo stesso motivo, ma il discorso è stato ampliamente trattato e ormai non è più opportuno tornarci. Per il portiere addirittura partirà in allerta anche Mirante per il Brasile. Il dubbio evidente che è stato proposto in queste due uscite azzurre è proprio relativo alla fase d’impostazione della manovra dove la velocità e la precisione dei costruttori di gioco (Verratti e Pirlo) non sembra esserci, complice anche il poco movimento degli attaccanti provati da Prandelli, Cassano escluso.

    De Sciglio e Abate si propongono molto bene in avanti sulle fasce e possono essere un’arma in più se iniziano, quando effettuano i cross, a trovare le punte in area ma la cosa è avvenua molto di rado in queste due ultime uscite. Non benissimo invece in copertura, dove sia l’Irlanda che il Lussemburgo sono riusciti a sfruttare i loro binari per rendersi pericolosi.

    La difesa è da registrare in maniera ottimale e soprattutto da rendere meno confusionara la posizione degli interpreti, troppo spesso i centrali si pestano i pedi nelle chiusure e nell’impostazione, quando la manovra parte da dietro, ci sono pochissime idee. In condizione è apparso finora solo Chiellini.

    Insomma la sensazione è che con la concentrazione alta e uno stato di forma negli undici in campo accettabile la nostra Nazionale vada troppo a corrente alternata e contro avversari più intelligenti tatticamente e più maturi (vedi Inghilterra) la possibilità di andare in difficoltà sia molto alta.

    I lati positivi sono molti però. La formazione azzurra, vuoi per defezione di alcuni, vuoi per le scelte del C. T. è composta da una rosa che può interpretare diversi moduli e modificare in base alle caratteristiche diverse dei giocatori il tipo di partita.

    Già in uno stato di condizione accettabile sono apparsi Marchisio, Cassano, De Sciglio, Chiellini, Verratti, Cerci e Candreva per gli altri rimangono una decina di giorni per mettersi a posto e per tutti c’è da provare proprio queste variabili da  sfruttare al meglio in un torneo breve come un Mondiale. Difficile quindi sarà vedere schierato un 4-3-3 in partenza, perché aggraverebbe troppo su un centrocampo che ha bisogno ancora di filtri e sostegno da parte delle punte che devono fare pressing sui portatori di palla avversari. Più probabile quindi una partenza con un 4-4-2 classico che possa essere modificato in corsa e che diventa poliedrico in base all’avversario di turno con l’inserimento di velocisti e talentuosi per colpire negli spazi lasciati dagli avversari. Posiamo immaginare e provare diverse soluzioni in entrambe le fasi di gioco, ma ci vuole più birra.

    In pratica sebbene il gruppo non porti stelle illuminate, particolarmente dall’ultima stagione, è comunque composto da elementi in grado di cambiare il volto della squadra in corsa ed in maniera efficace, questa probabilmente sarà l’arma della nostra Nazionale ed è una caratteristica che, se verrà fuori, potrebbe essere determinante. Delle big solo Argentina e Spagna hanno in rosa tale varietà di scelta tattica in seno pertanto almeno in questo siamo competitivi. Staremo a vedere.

  • Tra i 23 di Prandelli non c’è spazio per Pepito Rossi

    Tra i 23 di Prandelli non c’è spazio per Pepito Rossi

    Ieri sera intorno alle 20 è arrivata la tanto attesa lista ufficiale dei 23 calciatori che rappresenteranno la nazionale italiana ai mondiali di calcio in Brasile che inizieranno tra meno di 15 giorni.

    Era prevedibile che qualsiasi scelta presa, chiunque fosse stato tra gli esclusi, avrebbe fatto discutere, certo che il nome pesante rimasto nella rete di coloro che dovranno vedere il mondiale in tv è di quelli che fanno rumore e dividono le opinioni di esperti e tifosi, Cesare Prandelli ha deciso infatti che Giuseppe Rossi non farà parte dei 23 azzurri in Brasile.

    L’attaccante della Fiorentina, che ha tentato un incredibile recupero dopo l’infortunio subito contro il Livorno a gennaio in campionato, non è parso al top della forma e quindi non è riuscito a convincere Cesare Prandelli che ha deciso di escluderlo dalla lista dei convocati per il Mondiale.

    Rossi inizialmente non si era ancora espresso, per lui aveva parlato all’Ansa il suo procuratore Andrea Pastorello:

    E’ dispiaciuto e amareggiato, ma ora farà il tifo per i compagni. Accettiamo l’esclusione con rammarico ma senza fare polemiche inutili. Sappiamo quanto siano scelte difficili e sofferte, ma il perché dell’esclusione va chiesto a Prandelli. Giuseppe ha fatto 5 mesi di sacrifici incredibili, purtroppo non sono bastati, questa decisione pesa per questo. C’è da fare solo una cosa: accettare con serenità. Ora Giuseppe staccherà la spina per un po’.

    Questa mattina però tramite Twitter l’attaccante viola ha voluto comunicare il suo pensiero:

    I Tweet di Rossi
    I Tweet di Rossi

    La storia di Rossi comunque è incredibile, per un motivo o per un altro, che sia infortunio o scelta tecnica si trova a perdere la terza manifestazione importante consecutiva dopo Sudafrica 2010, scartato da Lippi nel ritiro premondiale, e Polonia-Ucraina 2012 quando fu l’infortunio al ginocchio a metterlo K.O.

    Ovviamente Rossi non è stato l’unico “tagliato”, insieme a lui gli esclusi dall’elenco dei 23 sono l’infortunato Montolivo, si preannuncia uno stop di 5 mesi per lui, Pasqual e Maggio nel reparto difensivo, Romulo a centrocampo ed in attacco oltre al taglio di Rossi c’è anche il caso Destro.

    Come riporta il ‘Corriere dello Sport’ in edicola oggi, l’idea iniziale di Prandelli, era quella di convocare Pepito Rossi e cautelarsi con uno fra Insigne e Destro ed avrebbe chiesto all’attaccante giallorosso: “Se non ti inserisco nei 23 saresti disposto a venire in Brasile due settimane come riserva?” A questa domanda Destro avrebbe risposto di no e quindi il Ct, ritenendo non in condizione Rossi, ha convocato Insigne che a suo tempo aveva, in via informale, accettato anche di partire anche eventualmente come riserva.

    Gli Azzurri
    Gli Azzurri

    I 23 in partenza per il Brasile in realtà infatti saranno 24 in quanto Andrea Ranocchia sarà la riserva che, in caso di qualche infortunio, potrebbe entrare nella lista sino a 24 ore prima dell’esordio con l’Inghilterra.

    Questo l’elenco dei convocati:

    Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Mattia Perin (Genoa), Salvatore Sirigu (Paris St. Germain);

    Difensori: Ignazio Abate (Milan), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Matteo Darmian (Torino), Mattia De Sciglio (Milan), Gabriel Paletta (Parma);

    Centrocampisti: Alberto Aquilani (Fiorentina), Antonio Candreva (Lazio), Daniele De Rossi (Roma), Claudio Marchisio (Juventus), Thiago Motta (Paris St. Germain), Marco Parolo (Parma), Andrea Pirlo (Juventus), Marco Verratti (Paris St. Germain);

    Attaccanti: Mario Balotelli (Milan), Antonio Cassano (Parma), Alessio Cerci (Torino), Ciro Immobile (Torino), Lorenzo Insigne (Napoli).

    Riserva: Andrea Ranocchia (Inter).

    Dunque come capita spesso, la nazionale italiana si appresta a partire per un evento con tanti dubbi, polemiche e critiche, sarà il verde campo sudamericano a dare giudizi, avrà avuto torto o ragione il Ct Prandelli? Al terreno di gioco la sentenza.

     

  • Prandelli: “Ho firmato sino al 2016”

    Prandelli: “Ho firmato sino al 2016”

    La notizia che da qualche tempo circolava adesso ha pure avuto la sua ufficialità oggi nella conferenza stampa della nazionale:

    Scusate il ritardo ma il ritardo era dovuto al fatto che abbiamo firmato il contratto.

    Con queste parole il Ct della nazionale italiana Cesare Prandelli ha esordito nella conferenza stampa confermando la notizia del suo prolungamento di contratto.

    Sì sì, è ufficiale. Fino agli Europei, vi abbiamo spiazzati. Adesso non entriamo nei dettagli, ora abbiamo un obiettivo troppo importante. Da settembre parleremo di progetti e programmi. La disponibilità c’era già due mesi, questo periodo è servito per formulare il contratto. La Federazione ha voluto coinvolgermi anche per quanto riguarda i diritti d’immagine, l’attesa per la firma è dovuta a questi motivi.

    Cesare Prandelli
    Cesare Prandelli

    Già in mattinata il presidente federale Giancarlo Abete aveva annunciato che questa sarebbe potuto essere la giornata buona per il rinnovo. L’ingaggio di Prandelli, come riporta Sportmediaset sarà di  1 milione 450 mila euro. Un avventura quella del Ct iniziata al termine del mondiale 2010  e che ha, per adesso, avuto il massimo picco nel secondo posto agli europei del 2012. Prandelli però ha voluto anche parlare dell’attualità, dei 23, del caso insulti razzisti a Balotelli e sull’utilizzo dei Social Network da parte dei calciatori durante l’avventura in Brasile:

    Abbiamo fatto una settimana di lavoro importante e tutti stanno abbastanza bene. Le risposte sono buone. I 23? Non ho ancora deciso, saranno importanti questi quattro giorni. Poi c’è la partita di sabato. Su cento persone che guardavano l’allenamento, 99 hanno fatto cori positivi e poi è passato un deficiente: forse quella persona non dovrebbe far notizia. La reazione di Balotelli è umana, essere offeso per il colore della pelle è inaccettabile. Sull’utilizzo di Twitter? Abbiamo deciso di lasciare la massima libertà ai calciatori di esprimersi e di rapportarsi con i tifosi anche durante il Mondiale.

    L’avventura mondiale di Cesare Prandelli parte quindi con una sicurezza: qualsiasi sarà il risultato ottenuto dalla sua squadra ai mondiali, il Ct avrà la certezza di essere ancora sulla panchina, un prolungamento di contratto che in sostanza permetterà a Prandelli di affrontare senza l’ansia del risultato a tutti i costi, le sfide in Brasile.

  • Uruguay, Suarez menisco K.o., mondiali a rischio?

    Uruguay, Suarez menisco K.o., mondiali a rischio?

    Brutta tegola per Luis Suarez e per la nazionale dell’Uruguay in vista dei mondiali di Brasile 2014, l’attaccante, stella della Celeste e del Liverpool, infatti si è fermato per un dolore al ginocchio durante l’allenamento di ieri.

    Ansia e preoccupazione per il clan della nazionale, inserita nel girone dell’Italia insieme ad Inghilterra e Costa Rica, sono state immediatamente confermate dalla diagnosi della risonanza magnetica: rottura del menisc0.

    Suarez al mondiale vuole esserci e per questo motivo insieme allo staff medico dell’Uruguay si è immediatamente deciso di intervenire chirurgicamente.

    L’intervento chirurgico sarà effettuato questa mattina alle 12.30 italiane a Montevideo.

    Luis Suarez
    Luis Suarez

    Dal clan della nazionale sudamericana filtra un moderato ottimismo, si spera di poter recuperare Suarez, in ogni caso l’attaccante partirà comunque con i compagni con destinazione Brasile, quello che non è certo è la sua disponibilità per le prime partite del torneo. In sostanza Tabarez avrà Suarez nel gruppo ma dovrebbe doverne fare a meno per le gare del girone, sperando poi in un lungo cammino della Celeste che permetterebbe all’attaccante di essere in campo nelle sfide ad eliminazione diretta.

    Ad alimentare le speranze di Suarez e di tutta l’Uruguay calcistica torna alla mente un episodio analogo e probabilmente più clamoroso capitato a Franco Baresi ad Usa 94. Il difensore azzurro e del Milan, si lesionò il menisco nella fase a gironi e con un recupero incredibile e lampo riuscì a rientrare per la finale, poi persa con il Brasile, dove giocò ben 120 minuti e si presentò pure dal dischetto, fallendo comunque il calcio di rigore.

    El Pistolero Suarez, che quest’anno ha conquistato il titolo di capocannoniere in Premier League con 31 gol in 33 gare disputate con la maglia del Liverpool, ha circa una ventina di giorni per cercare di recuperare dai postumi dell’intervento chirurgico. Un recupero quello di Suarez che sarebbe fondamentale per il Mondiale che vede già a fortissimo rischio la presenza del campione colombiano Radamel Falcao, preconvocato ma ancora alle prese con il recupero dal grave infortunio patito con il Monaco, e la certa assenza di altri grandi infortunati illustri come Victor Valdes, Strootman e Thiago Alcantara.

     

  • Mondiali 2014, il calendario degli Azzurri

    Mondiali di Brasile 2014 non è, poi, così lontano: mancano meno di due mesi, ormai, ai Mondiali più attesi degli ultimi anni che prenderanno il via il prossimo 12 Giugno a San Paolo con la partita inaugurale tra i padroni di casa della Selecao verdeoro e la Croazia, e che si protrarranno fino al 13 Luglio, il giorno della finale di Rio de Janeiro, nel monumentale e leggendario stadio Maracanà. E’ tempo, dunque, di segnare sull’agenda quelli che saranno gli appuntamenti principali del Mondiale 2014 e, in particolare, quelli che riguarderanno da vicino la Nazionale azzurra di Prandelli, in attesa di conoscere – a fine campionato – chi saranno i “selezionati” dal cittì. Importante sapere che si tratterà di un Mondiale da vivere in orari non “convenzionali”, considerando che in alcuni casi sarà necessario restare svegli fino a tarda notte ed, in altri casi, bisognerà rientrare a casa in tutta fretta, alle 18 del pomeriggio, per non perdere il fischio d’inizio dei match. Per i Mondiali Brasile 2014, che si disputeranno nella patria natìa del bel calcio, il sacrificio vale la pena.

    Mondiali Brasile 2014, gli impegni degli Azzurri | foto da web
    Mondiali Brasile 2014, gli impegni degli Azzurri | foto da web

    La fase a gironi (otto gruppi da quattro squadre) inizierà il 12 Giugno e terminerà il 26 Giugno. L’esordio dell’Italia – inserita nel “gruppo di ferro” con Inghilterra, Costa Rica e Uruguay – sarà il 15 Giugno contro l’Inghilterra, a Manaus, alle 18 ora locale, mezzanotte ora italiana per via del +6 di fuso orario.

    La seconda gara della fase a gironi sarà, poi, a Recife contro il Costa Rica il 20 Giugno alle 13 ora locale, 18 ora italiana con +5 di fuso orario. L’ultimo match della fase a gironi  degli Azzurri sarà contro l’Uruguay a Natal, il 24 Giugno, alle ore 13 locali e ore 18 italiane.

    Le squadre qualificate agli ottavi di finale dei Mondiali Brasile 2014, poi, scenderanno in campo per la fase a eliminazione diretta  a partire da Sabato 28 Giugno, per poi proseguire nelle date del 29 Giugno, 30 Giugno e 1 Luglio. I quarti si disputeranno, invece, Venerdì 4 e Sabato 5 Luglio, le semifinali Martedì 8 Luglio, la “finalina” per il terzo e quarto posto Sabato 12 Luglio, mentre la finalissima, come detto, si disputerà Domenica 13 Luglio, alle 21 ora italiana. Augurandosi di poter tifare Azzurri.

    Mondiali 2014, Il calendario dell’Italia
    14 giugno a Fortaleza (ore 16 locali, le 21 in Italia): Uruguay-Costa Rica
    14 giugno a Manaus (ore 18 locali, mezzanotte in Italia): Inghilterra-ITALIA
    19 giugno a San Paolo (ore 16 locali, le 21 in Italia): Uruguay-Inghilterra
    20 giugno a Recife (ore 13 locali, le 18 in Italia): ITALIA-Costa Rica
    24 giugno a Natal (ore 13 locali, le 18 in Italia): ITALIA-Uruguay
    24 giugno a Belo Horizonte (ore 13 locali, le 18 in Italia): Costa Rica-Inghilterra

  • Cesare Prandelli: no a Totti e Toni per Brasil 2014

    Cesare Prandelli: no a Totti e Toni per Brasil 2014

    Terminata la due giorni di stage per il gruppone azzurro a Coverciano è già ora di tirare giù qualche somma di quanto è stato fatto dallo staff e dai calciatori in vista di Brasil 2014. Ci sono diverse incognite che accompagnano la preparazione della spedizione azzurra, così come ci sono alcune domande irrisolte che vorrebbero trovare già risposta oggi inerenti le convocazioni definitive dei ventitré baluardi che difenderanno il tricolore in Brasile. Ovvio tra queste domande si annidano anche le voci, secondo le quali qualche grande “vecchio” potrebbe fare parte della squadra definitiva, oltre agli stagionati, sempre presenti e affidabili Buffon e Pirlo. I nomi più gettonati, visto il loro rendimento in campionato, sono quelli di Francesco Totti e di Luca Toni.

    Sembra, almeno a parole, avere le idee molto chiare invece Cesare Prandelli, che a margine di questa due giorni di stage a Coverciano ha incontrato i giornalisti, ottima occasione per gli stessi di trovare, o almeno avere indizi, delle risposte a tutte queste domande destinate a rimanere con il punto interrogativo almeno fino alle convocazioni ufficiali della spedizione nel paese sudamericano.

    Cesare Prandelli | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Cesare Prandelli | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Tocca quindi al C. T. fare il punto della situazione, e rassicurare tutti sul buon lavoro fatto da tutto il movimento del calcio italiano, in preparazione della massima competizione intercontinentale per le Nazionali:

    Dal punto di vista caratteriale non saremo secondi a nessuno. Abbiamo avuto la fortuna di fare la Confederations, arriveremo a fine campionato in funzione dell’obiettivo Mondiale, per arrivare preparati dal punto di vista atletico. Per quanto concerne la condizione fisica, la sensazione è buona.”

    Un altro punto su cui Prandelli si sofferma è la forza caratteriale dei giocatori e del rapporto collaborativo con i club di appartenenza degli stessi:

    “Conosciamo carattere e volontà dei giocatori, la voglia di fare un lavoro che possa completare un programma. Dopo la partita abbiamo detto più volte, i dati ce lo hanno confermato, che abbiamo corso meno rispetto ad altre sfide. Grazie alla Lega e alle squadre, penseremo a una preparazione che ci permetta di riempire, individualmente, i serbatoi da riempire. Non è un gesto scontato ma è molto, molto importante”.

    Ma ecco che arriva la domanda più spinosa, quella legata alle possibili convocazioni di Francesco Totti e Luca Toni. Domanda alla quale Cesare Prandelli risponde diplomaticamente, ma con un chiaro e limpido pragmatismo:

    “Per loro ho grande rispetto, meritano grande spazio e considerazione, ammirazione. Io ho scelto questo gruppo, se ci saranno emergenze farò riferimenti diversi ma mi piace vedere giovani che ultimamente hanno dimostrato di reggere la pressione”.

    Ergo, per il momento no ma se ne avrò necessità perché qualcuno potrebbe farsi male o altro potrebbero essere convocabili. Allora ecco che torna alla ribalta il tormentone legato al codice etico prandelliano, dal momento che qualcuno potrebbe anche essere “fatto fuori” dal gruppo proprio per l’infrazione futura dello stesso codice voluto dal C.T.

    Ho parlato con la squadra di quattro temi: del codice etico, che sarà in vigore anche nell’ultimo mese. Chi sbaglia non è in grado di reggere le pressioni, sono stufo di questi atteggiamenti. I giocatori della Nazionale devono avere forza interiore, con gesti e gomitate non devono prevaricare sull’avversario. Poi ho detto loro che la prossima convocazione saranno di meno ma anche quelli che non saranno chiamati dovranno sentirsi partecipi del progetto futuro.”

    Poi Cesare Prandelli torna sulla fattiva collaborazione tra Nazionale e club, a sottolineare il fatto che si aspetta da parte di tutti il supporto per fare bene a Brasil 2014:

    “I risultati dei test sono a disposizione dei club e dei loro preparatori. L’ultima cosa è che, quando sceglieremo i giocatori per il Mondiale, tutti dovremo pensare solo alla maglia azzurra”.

     

  • Italia, Prandelli rinnova e cerca nuovi nomi: ecco Immobile e Destro

    Italia, Prandelli rinnova e cerca nuovi nomi: ecco Immobile e Destro

    Quanto si parla di convocazioni in nazionale ultimamente in Italia? Davvero tanto, in particolare per l’attacco. Analizziamo i convocati di Prandelli per la Confederations Cup di quest’estate: Balotelli, Giovinco, Gilardino ed El Shaarawy (Osvaldo era stato escluso per codice etico). Ad oggi, è cambiato davvero tanto: Balotelli continua a deludere in campo, Giovinco non trova spazio nella Juve, El Shaarawy è infortunato da tempo e l’unico che, forse, si salva, è Gilardino. Ci sono nuovi nomi per l’attacco e si nota dalla lista degli attaccanti che Prandelli aveva convocato per l’amichevole con la Spagna (tenendo conto però che Balotelli era indisponibile): Gilardino, unico rimasto, insieme a Osvaldo, Insigne, Cerci ed ecco qui i nomi nuovi: Immobile Destro. Le due migliori sorprese italiane del campionato, uno del Torino (proprietà della Juventus), uno della Roma. Ciro Immobile ha messo a segno la bellezza di 16 goal, agganciando Tevez in testa alla classifica marcatori. Mattia Destro è subentrato più tardi in campionato e ha esordito con gol (a Firenze). 24 anni per il primo, 23 per il secondo: due gioielli che l’Italia non si deve lasciar scappare.

    L'esultanza di Ciro Immobile | Foto Web / Il Pallonaro
    L’esultanza di Ciro Immobile

    E in questo turno infrasettimanale la partita sarà proprio Roma-TorinoDestro contro Immobile. E allora Cesare Prandelli, che ultimamente non si sta lasciando sfuggire nessuna partita importante, potrebbe approfittarne per osservare due giocatori insieme. Insieme a loro due per l’attacco si parla tanto di uno non proprio giovanissimo, Antonio Cassano, che ha giocato gli Europei 2012 (segnando con l’Irlanda di Trapattoni). Un altro che ultimamente ha avuto tante attenzioni dal CT della nazionale italiana è sicuramente Giacomo Bonaventura, che ha trovato 3 gol nelle ultime due partite, compresa una doppietta a San Siro contro l’Inter. 

    La notizia del giorno è però il rinnovo di Cesare Prandelli. Si parlava tanto del suo addio dopo il Mondiale, ma oggi ha trovato un accordo fino al 2016. Contratto quindi in scadenza dopo l’Europeo 2016 in Francia.