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  • Russia 2018, Rojo salva l’Argentina nel finale

    Russia 2018, Rojo salva l’Argentina nel finale

    Dalla delusione tremenda di un eliminazione alla gioia di una qualificazione quasi insperata agli ottavi di Russia 2018, tutto questo grazie al gol di Marcos Rojo al minuto 86° di Nigeria-Argentina.

    Nella serata in cui Messi è tornato al gol, è servito il colpo del difensore che ha riportato in vantaggio la squadra di Sampaoli con una conclusione al volo da centro area, riportando avanti i suoi dopo il momentaneo pareggio siglato da Moses dal dischetto.

    In caso di contemporaneo successo dell’Islanda la vittoria Argentina non sarebbe servita a molto. La squadra nordica però non è riuscita a trovare il vantaggio nel primo tempo ed anzi ad inizio ripresa è andata sotto per la rete di Badelj, nel finale il rigore segnato da Sigurdsson aveva riaperto una piccola porta verso gli ottavi, Perisic al 90° però l’ha richiusa siglando il gol del definitivo 2-1 per la Croazia.

    Nessuna sorpresa nelle gare del pomeriggio, Danimarca e Francia hanno messo in scena un noioso 0-0, il primo del torneo, che le ha qualificate entrambe agli ottavi di finale. Nell’altra gara, un coriaceo Perù ha cancellato ogni speranza di qualificazione dell’Australia battendo 2-0 i Socceroos.

    Francia-Argentina e Croazia-Danimarca saranno quindi gli scontri agli ottavi di Russia 2018.

     

    Veniamo al racconto delle gare del Gruppo C di Russia 2018, partendo da Australia-Perù.

    La partita inizia con ritmi blandi con gli australiani a cercare di tenere il pallino del gioco ma al 18° è il Perù a passare in vantaggio con un gran conclusione al volo di Carrillo su assist di Guerrero. Al 27° grande giocata per Rogic che arriva al tiro ma trova pronto Gallese alla risposta. L’Australia continua a spingere ma la difesa sudamericana riesce a cavarsela.

    Ci si attende un’Australia all’attacco ed invece al 49° arriva il raddoppio del Perù con la girata vincente a centro area del capitano Guerrero. Van Marwijk inserisce l’eterno Cahill ed il giovanissimo Arzani ma il Perù si chiude bene. Non accade molto altro, il Perù controlla agevolmente e porta a casa il primo successo del proprio torneo, con qualche rimpianto per le prime due gare. Delusione per l’Australia che oltre ad aver perso la possibilità di raggiungere gli ottavi di Russia 2018, chiude ultima nel Gruppo C.

     

    AUSTRALIA – PERU’ 0-2 (18° Carrillo, 49° Guerrero)

    Australia (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Sainsbury, Milligan, Behich; Mooy, Jedinak; Leckie, Rogic (72° Irvine), Kruse (58° Arzani); Juric (53° Cahill).

    Allenatore: van Marwijk.

    Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Ramos, Santamaria, Trauco; Tapia (63° Hurtado), Yotun (46° Aquino); Carrillo (79° Cartagena), Cueva, Flores; Guerrero.

    Allenatore: Gareca.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Jedinak (A), Yotun (P), Arzani (A), Rogic (A), Hurtado (P), Milligan (A).

     

    Veniamo ora all’altra gara del Gruppo C ovvero Danimarca-Francia. 

    La partita deve farla la Danimarca ed infatti nei primi 10 minuti si vede un Braithwaite imperversare in mezzo alla difesa transalpina. La notizia del vantaggio del Perù rende, se possibile, i ritmi ancora più bassi. Il comando del gioco lo prende la Francia ma sempre senza creare occasioni. Si va al riposo sullo 0-0.

    Al rientro in campo arriva la notizia del raddoppio peruviano che rasserena totalmente la Danimarca. Se nel primo tempo qualche potenziale occasione si era vista, nella ripresa si assiste veramente a poco almeno sino al 70° quando Fekir, appena entrato, lascia partire un tiro che finisce di poco fuori. L’unico a provarci è sempre Fekir che al 82° costringe Schmeichel alla parata. Finisce così, arriva il primo 0-0 del torneo che permette alla Francia di vincere il Gruppo C e di qualificarsi agli ottavi insieme alla Danimarca.

     

    DANIMARCA – FRANCIA 0-0

    Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen, Stryger Larsen; Delaney (92° Lerager), M.Jorgensen, Eriksen; Sisto (59° Fischer), Cornelius (75° Dolberg), Braithwaite.

    Allenatore: Hareide.

    Francia (4-2-3-1): Mandanda; Sidibé, Varane, Kimpembe, Hernandez (50° Mendy); Kanté, Nzonzi; Dembelé (78° Mbappé), Griezmann (69° Fekir), Lemar; Giroud.

    Allenatore: Deschamps.

    Arbitro: Ricci.

    Ammoniti: M.Jorgensen (D).

     

    Passiamo adesso al Gruppo D, partendo dalla delicatissima sfida tra Nigeria ed Argentina.

    La tensione non aiuta l’Argentina all’inizio tant’è che si fa preferire la Nigeria. Al 14° palla geniale di Banega per Messi che controlla di coscia e poi lascia partire il destro vincente che non lascia scampo a Uzoho. Il gol scioglie gli argentini che approfittano di una non reazione della Nigeria e vanno vicini al raddoppio con l’inserimento di Higuain, bravo Uzoho in uscita bassa. Al 34° gran punizione di Messi ma il portiere nigeriano la sfiora quanto basta per metterla sul palo. La Nigeria prova a creare qualcosa ma la difesa argentina tiene. Si va al riposo sul 1-0 per Messi e compagni.

    Si riparte con un’emozione, al 50° Mascherano trattiene Balogun, per Cakir è rigore, dopo molte proteste argentine Moses si presenta dal dischetto e realizza il pareggio. Il gol dà convinzione alla Nigeria e crea confusione nell’Argentina. L’albiceleste prova il forcing ma le super aquile in contropiede sanno far paura. Al 76° spavento per l’Argentina, Musa crossa verso Ighalo, Rojo tocca con il braccio, Ighalo va comunque al tiro ma calcia fuori Cakir però ha dei dubbi e va a verificare al VAR, alla fine decide di non assegnare il rigore. Al 80° grande occasione per Higuain ma il Pipita calcia alto da buona posizione. Al 84° gran punizione di Etebo ma la palla finisce sull’esterno della rete. Al 86° Rojo si fa trovare pronto con il perfetto inserimento e colpisce al volo per il nuovo vantaggio argentino. La sofferenza dura sino al 95° ma l’Argentina resiste e può festeggiare il passaggio agli ottavi di Russia 2018.

     

     

    NIGERIA – ARGENTINA 1-2 (14° Messi (A), 51° rig.Moses (N), 86° Rojo (A))

    Nigeria (3-5-2): Uzoho; Balogun, Ekong, Omeruo (90° Iwobi); Moses, Etebo, Obi Mikel, Ndidi, Idowu; Musa (92° Simy), Iehanacho (46° Ighalo).

    Allenatore: Rohr.

    Argentina (4-4-2): Armani; Mercado, Otamendi, Rojo, Tagliafico (80° Aguero); Perez (61° Pavon), Mascherano, Banega, Di Maria (72° Meza); Messi, Higuain.

    Allenatore: Sampaoli.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Balogun (N), Mascherano (A), Banega (A), Obi Mikel (N), Messi (A).

     

    Concludiamo con l’altra sfida del Gruppo D di Russia 2018, Islanda-Croazia.

    La partenza della gara è su ritmi soft, non si segnalano grandi occasioni. I minuti scorrono ed arriva la notizia del gol di Messi, l’Islanda si trova fuori dal mondiale e quindi comincia a fare la gara. Le occasioni vere e proprie arrivano nel finale, al 40° una gran conclusione di Finnbogason lambisce il palo e finisce sul fondo. Nel primo minuto di recupero Bjarnason è lesto a lanciarsi sulla corta respinta di pugno del portiere Kalinic ma la sua conclusione viene respinta, con i piedi, proprio dal portiere croato. Passa un minuto e Kalinic è nuovamente protagonista, questa volta su conclusione di Gunnarson, palla deviata in corner. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e nel momento in cui arriva la notizia del pareggio della Nigeria, arriva il vantaggio della Croazia con Badelj che in mezzo al’area colpisce al volo la palla che rimbalza sul terreno e s’insacca. La reazione islandese è immediata e prima Ingason vede il suo colpo di testa salvato da Kalinic in corner e subito dopo ancora Ingason ma stavolta è la traversa a dirgli no. Al 73° Bjarnason spreca su una disattenzione della Croazia. Al 76° però l’Islanda trova il pareggio, fallo di mano di Lovren, Lahoz non ha dubbi è rigore, G.Sigurdsson trasforma. Al 90° Perisic si presenta in area e con la conclusione batte il portiere islandese per il gol che chiude la gara.

     

    ISLANDA – CROAZIA 1-2 (53° Badelj (C), 76° rig. G.Sigurdsson (I), 90° Perisic (C))

    Islanda (4-2-3-1): Halldorsson; Saevarsson, Ingason, R.Sigurdsson (70° Sigurdarson), Magnusson; Gunnarsson, Halfredsson; Gudmundsson, G.Sigurdsson, Bjarnason (94° Traustason); Finnbogason (85° A.Gudmundsson).

    Allenatore: Hallgrimsson.

    Croazia (4-2-3-1): L.Kalinic; Jedvaj, Corluka, Caleta-Car, Pivaric; Modric (65° Bradaric), Badelj; Pjaca (70° Lovren), Kovacic (81° Rakitic), Perisic; Kramaric.

    Allenatore: Dalic.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Pjaca (C), Halfredsson (I), Finnbogason (I), Jedvaj (C), Saevarsson (I).

  • Russia 2018, Brasile vittoria sofferta, bene Svizzera e Nigeria

    Russia 2018, Brasile vittoria sofferta, bene Svizzera e Nigeria

    Tanta fatica, paura di non farcela e complicare il girone del Mondiale di Russia 2018 ma alla fine il Brasile è riuscito con qualche fatica a battere Costa Rica.

    Un 2-0 concretizzatosi nei minuti di recupero con i gol di Coutinho e Neymar, dopo un primo tempo piuttosto moscio e con poche idee, l’ingresso di Douglas Costa ad inizio ripresa e di Firmino poco dopo, ha dato quell’accelerazione e quella freschezza che alla fine ha portato a sbriciolare il muro difensivo di Costa Rica.

    Sicuramente tra gli uomini copertina c’è Neymar che ha subito diversi falli, ha sprecato alcune occasioni, si è visto fischiare e poi togliere un rigore con il VAR ed al 97° ha trovato il gol del 2-0 prima di scoppiare a piangere.

    Dopo il Brasile è stato il turno di Nigeria ed Islanda, la squadra africana giocava per se, una sconfitta sarebbe valsa l’eliminazione, ed anche involontariamente per l‘Argentina. 

    Dopo un primo tempo noioso, si è scatenato Musa che con la doppietta ha piegato il team nordico ed ha reso tutto aperto nel girone D. Rammarico per l’Islanda per il rigore fallito da G.Sigurdsson che avrebbe, a 5 minuti dalla fine, riaprire il match.

    Gran partita in serata tra Serbia e Svizzera, un vero e proprio spareggio qualificazione, essendo lo stesso girone del Brasile, che ha visto la Serbia andare avanti dopo 5 minuti con Mitrovic e poi venir raggiunta ad inizio ripresa da Xhaka e sorpassata al 90° da Shaqiri per il trionfo svizzero. I rossocrociati fanno così un gran passo verso la qualificazione, la Serbia dovrà giocarsi le residue speranze nel match col Brasile. 

    Si comincia con la prima sfida di giornata, valevole per il secondo turno della fase a gironi, del gruppo E di Russia 2018. 

    Si parte e come prevedibile a fare la partita è il Brasile, è però un possesso palla sterile, Costa Rica si chiude bene e non concede occasioni. Al 13° la prima occasione è per i centroamericani con Borges bravo a farsi trovar pronto sul passaggio arretrato di Gamboa, il suo tiro esce di poco. Al 25° il Brasile trova il vantaggio ma Gabriel Jesus è nettamente in fuorigioco sul tiro di Marcelo. I verdeoro crescono e al 27° Neymar si inserisce ma non controlla bene, Navas riesce a salvare. Marcelo prima, Coutinho poi, ci provano col tiro da fuori ma non trovano lo specchio. Non accade molto altro, al riposo si va sul risultato di 0-0.

    Si riparte con l’ingresso di Douglas Costa al posto di Willian. Al 49° super doppia chance per il Brasile, Gabriel Jesus si alza e colpisce di testa ma il pallone si stampa sulla traversa, la palla torna a disposizione di Coutinho che calcia ma la difesa di Costa Rica si salva con un po’ di affanno. Il Brasile aumenta i ritmi, al 56° serve un gran riflesso di Navas per salvare la conclusione al volo di Neymar. Neymar è nuovamente protagonista al 72° il suo tiro da fuori esce di pochissimo. Al 78° accelerazione di Douglas Costa che serve Jesus che appoggia verso Neymar, Gonzalez tocca l’attaccante che cade, Kuipers indica il dischetto. Richiamato dal VAR l’arbitro rivede le immagini e cambia idea, niente rigore. Sembra una partita stregata ma al 91° Coutinho s’infila in area e con un tocco di punta supera Navas. AL 93° splendida giocata Firmino-Coutiho-Firmino con il calciatore del Liverpool che non riesce a concludere bene. Al 97° c’è gioia anche per Neymar che spinge in rete il perfetto assist di Douglas Costa. Finisce così il Brasile soffre ma vince, finisce già l’avventura di Costa Rica a Russia 2018. 

     

    BRASILE – COSTA RICA 2-0 (91° Coutinho, 97° Neymar)

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo; Casemiro, Paulinho (68° Firmino); Willian (46° Douglas Costa), Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (93° Fernandinho).

    Allenatore: Tite.

    Costa Rica (5-4-1): Navas; Gamboa (75° Calvo), Gonzalez, Acosta, Duarte, Oviedo; Venegas, Guzman (84° Tejeda), Borges, Bryan Ruiz; Ureña (54° Bolanos).

    Allenatore: Ramirez.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Neymar (B), Coutinho (B), Acosta (C).

     

    Passiamo adesso alla sfida valevole per il girone D di Russia 2018.

    Pronti via e l’Islanda si conquista una punizione, calciata da G.Sigurdsson e respinta in corner da Uzoho. La partita si mantiene equilibrata, senza grandi emozioni, con le squadre che non vogliono correr rischi. Al 45° una punizione di G.Sigurdsson crea qualche apprensione alla difesa nigeriana, nessuno però riesce a toccare in gol. Il primo tempo finisce 0-0.

    La partenza della Nigeria è decisamente ottima tant’è che al 49° Moses si lancia sulla fascia, crossa in mezzo, Musa controlla, fa toccare terra al pallone e lo colpisce sorprendendo Halldórsson per il gol del 1-0. Al 57° bel tiro di Ndidi che con una deviazione si impenna, Halldórsson non si fa sorprendere. L’Islanda prova a fare la partita, la Nigeria attende e prova a rendersi insidiosa con le ripartenze veloci. Al 72° Balogun sorprende tutti con il suo colpo di testa su azione da corner, palla alta di poco. Passano due minuti ed è la traversa, su buon tiro da fuori, a dire no alla possibile doppietta di Musa. Doppietta rimandata solo di un minuto perché su lancio lungo Musa salta Arnason, dribbla Halldórsson e poi deposita in rete. Al 79° ingenuità di Ebuehi che tocca Finnbogason in area, l’arbitro non fischia ma viene richiamato dal VAR e viste le immagine assegna il rigore che però G.Sigurdsson calcia alto. Sostanzialmente l’errore di G.Sigurdsson chiude il match, vince la Nigeria 2-0 e tiene così viva ogni possibilità di qualificazione agli ottavi di Russia 2018.

     

    NIGERIA – ISLANDA 2-0 (49°, 75° Musa)

    Nigeria (3-5-2): Uzoho; Omeruo, Ekong, Balogun; Moses, Etebo (90° Iwobi), Obi Mikel, Ndidi, Idowu (46° Ebuehi); Musa, Iheanacho (84° Ighalo).

    Allenatore: Rohr.

    Islanda (4-4-2): Halldórsson; Saevarsson, Arnason, R.Sigurdsson (65° Ingason), Magnusson; Gíslason, Gunnarsson (87° Skulason), G.Sigurdsson, Bjarnason; Bödvarsson (71° Sigurdarson), Finnbogason. .

    Allenatore: Hallgrimsson.

    Arbitro: Conger.

    Ammoniti: Idowu (N)

     

    Veniamo adesso all’ultima gara di questa giornata di Russia 2018.

    Parte meglio la Serbia che ha subito una bella occasione con il colpo di testa di Mitrovic, Sommer si salva. Al 5° la sfida si ripete, ma stavolta ha la meglio Mitrovic il cui colpo di testa finisce in rete. La risposta svizzera è sui piedi di Dzemaili che, servito con precisione cerca di sorprendere con il tocco volante Stojkovic, il portiere serbo si salva con il guizzo. La partita si mantiene viva, al 30° occasione per Dzemaili ci prova ma spreca la buona occasione. Sul finale di tempo ci prova Tadic ma la sua conclusione esce di poco. Si va al riposo con la Serbia avanti 1-0.

    Si riparte con l’ingresso di Gavranovic per Seferovic nella Svizzera. Al 52° Shaqiri va alla conclusione e colpisce Kolarov, la palla arriva a Xhaka che colpisce al volo e realizza un gran gol. La Svizzera ci crede e al 58°, con un gran tiro a giro di Shaqiri, colpisce l’incrocio dei pali. La partita si mantiene vivace, entrambe vogliono vincere anche perché il pareggio non serve a nessuna delle due. Al 90° ripartenza velocissima di Shaqiri che riesce a presentarsi solo davanti a Stojkovic e con un tocco morbido lo batte per il vantaggio della Svizzera. Finisce così, la Svizzera in rimonta batte la Serbia e aggancia il Brasile in testa al girone E di Russia 2018.

     

    SERBIA – SVIZZERA 1-2 (5° Mitrovic (Se), 52° Xhaka (Sv), 90° Shaqiri (Sv))

    Serbia (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Matic, Milivojevic (81° Radonjic); Tadic, Milinkovic-Savic, Kostic (64° Ljajic); Mitrovic.

    Allenatore: Krstajic.

    Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner, Schär, Akanji, Rodriguez; Behrami, Xhaka; Shaqiri, Dzemaili (72° Embolo), Zuber (93° Drmic); Seferovic (46° Gavranovic).

    Allenatore: Petkovic.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Milinkovic-Savic (Se), Milivojevic (Se), Matic (Se), Mitrovic (Se), Shaqiri (Sv).

  • Russia 2018, Messi stecca, l’Islanda ferma l’Argentina

    Russia 2018, Messi stecca, l’Islanda ferma l’Argentina

    Ieri era stata la notte di Cristiano Ronaldo, oggi al Mondiale di Russia 2018 doveva essere la giornata di Leo Messi ma l’argentino non è riuscito ad emulare il rivale portoghese.

    Nella gara dell’Argentina contro l’Islanda, la Pulce non è riuscito a trovare il gol ed ha pure fallito il calcio di rigore, parato da Halldorsson, che avrebbe dato il 2-1 ai suoi. Grande impresa dell’Islanda che è riuscita a fermare sul pareggio per 1-1 l’albiceleste portando a casa un prezioso punto.

    Prima dell’Argentina era scesa in campo la Francia che ha avuto l’onore di vedersi assegnato il primo rigore con il VAR ma ha fatto molta fatica per sconfiggere 2-1 l’Australia.

    Nelle altre gare della giornata uno sfortunato ed impreciso Perù è stato sconfitto per 1-0 da una Danimarca cinica in attacco e molto concentrata in difesa.

    In serata è stato il turno della Croazia che con un Mandzukic gran protagonista, autogol causato e rigore procurato, ha sconfitto per 2-0 la Nigeria.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questa terza giornata dei mondiali di Russia 2018.

    Ci si aspetta una Francia d’assalto ed invece, dopo una buona occasione di Mbappe nei primissimi minuti, i Blues non riescono a rendersi praticamente mai insidiosi nella prima frazione. I francesi giocano ad un ritmo basso contro una Australia che si chiude ed al 18° avrebbe la grossa chance, Tolisso tenta di anticipare Sainsbury e devia nella propria porta, Lloris con un super intervento salva i suoi. Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa è decisamente frizzante, al 57° Griezmann cade in area, l’arbitro fa proseguire ma viene richiamato dal VAR, il direttore di gara decide di andare a verificare al monitor ed assegna il primo storico rigore VAR. Dal dischetto Griezmann trasforma. I francesi avrebbero subito la palla del 2-0 ma la sprecano e al 62° Umtiti commette un ingenuo fallo di mano in area, è rigore per l’Australia, Jedinak spiazza Lloris e pareggia i conti. La partita sembra scivolare sul 1-1 ma al 81° Pogba e Giroud scambiano in velocità, il centrocampista arriva al tiro, Behich devia la conclusione che sbatte sulla traversa e rimbalza in rete con la Goal Line Technology che conferma. Finisce così, la Francia con sofferenza porta a casa i primi 3 punti a Russia 2018. 

     

    FRANCIA – AUSTRALIA 2-1 (58° rig. Griezmann (F), 62° rig. Jedinak (A), 81° Pogba (F))

    Francia (4-3-3): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Tolisso (78° Matuidi), Kante, Pogba; Dembelé (70° Fekir), Mbappe, Griezmann (70° Giroud).

    Allenatore: Deschamps.

    AUSTRALIA (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Sainsbury, Milligan, Behich; Jedinak, Mooy; Leckie, Rogic (72° Irvine), Kruse (84° Arzani); Nabbout (64° Juric).

    Allenatore: van Marwijk.

    Arbitro: Cunha.

    Ammoniti: Leckie (A), Risdon (A), Tolisso (F), Behich (A).

     

    Passiamo ora alla partita d’esordio dell’Argentina a Russia 2018.

    La partenza vede l’Argentina provarci su un paio di punizioni calciate in mezzo da Messi e l’Islanda rispondere con una buona palla calciata però a lato da posizione favorevole da Bjarnason. Al 19° l’Albiceleste la sblocca con Aguero che sfrutta una conclusione di Rojo e da dentro l’area trafigge il portiere Halldorson. La risposta islandese è immediata, la difesa di Sampaoli pasticcia e Finnbogason è lesto a lanciarsi sul pallone vagante in area e a calciarlo in rete per il pareggio. L’Argentina cerca di spingere per ritrovare il vantaggio, l’Islanda si chiude e nel finale ha pure la possibilità di trovare il 2-1 ma Caballero è bravo a respingere il diagonale di Gylfi Sigurdsson. Si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa è equilibrata con l’Argentina che con il passare dei minuti prende campo, al 63° Meza viene messo giù in area, Marciniak concede rigore, dal dischetto va Messi ma Halldorsson respinge. L’Albiceleste ci prova con un tiro di Messi, fuori di poco, ed un cross di Pavon, ben respinto da Halldorsson. Sampaoli inserisce anche Higuain a 5 minuti dalla fine ma l’Islanda tiene e porta a casa un pareggio pesante ed importante contro una deludente Argentina.

     

    ARGENTINA – ISLANDA 1-1 (19° Aguero (A), 23° Finnbogason (I))

    Argentina (4-2-3-1): Caballero; Tagliafico, Otamendi, Mascherano, Rojo; Salvio, Biglia (54° Banega); Di Maria (75° Pavon), Meza (84° Higuain), Messi; Aguero.

    Allenatore: Sampaoli.

    Islanda (4-5-1): Halldorsson; Saevarsson, R.Sigurdsson, Arnason, Magnusson; Gudmundsson (65° Gislason), G.Sigurdsson, Gunnarsson (76° Skulason), Hallfredsson, Bjarnason; Finnbogason (88° Sigurdarson).

    Allenatore: Hallgrimsson.

    Arbitro: Marciniak.

     

    Passiamo ora alla seconda gara del girone C di Russia 2018.

    Le due squadre sentono la pressione del match e partono piano poi al 13° una conclusione di Carrillo costringe Schmeichel alla grande parata. Al 29° ancora pericoloso il Perù ma Kjaer è bravo a deviare il tentativo di Farfan. Al 44° diventa protagonista il VAR che segnala al direttore di gara di verificare il contatto in area Poulsen-Cueva. Viste le immagini l’arbitro assegna il rigore, dal dischetto va lo stesso Cueva che calcia altissimo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa si apre senza cambi e senza emozioni, almeno sino al 57° quando il Perù non riesce a sfruttare una buona giocata di Cuevas, con Flores che conclude a lato da buona posizione. Al 59° però è la Danimarca che passa: ripartenza di Eriksen, il Perù è posizionato male, Poulsen si presenta davanti a Gallese e lo batte sul primo palo. La risposta sudamericana è immediata e serve un super Schmeichel per salvare sul tiro di Flores. Il Perù va vicino più volte al pari ma in ogni occasione per un po’ di imprecisione la palla non entra in porta. Al 79° gran colpo di tacco di Guerrero, palla fuori di niente. Al 84° ancora Schmeichel con un super riflesso è pronto a dire no a Farfan. Sull’altro fronte Gallese nega ad Eriksen il gol del 2-0. Finisce così, la Danimarca batte il Perù 1-0.

     

    PERU’ – DANIMARCA 0-1 (59° Poulsen)

    Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Rodriguez, Ramos, Trauco; Tapia (87° Aquino), Yotun; Carrillo, Cueva, Flores (62° Guerrero); Farfan (85° Ruidiaz).

    Allenatore: Gareca.

    Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen (81° M. Jorgensen), Stryger Larsen; Kvist (35° Schone), Eriksen, Delaney; Poulsen, N.Jorgensen, Sisto (67° Braithwaite).

    Allenatore: Hareide.

    Arbitro: Gassama.

    Ammoniti: Tapia (P), Delaney (D), Poulsen (D).

     

    Arriviamo adesso all’ultima sfida di questa intensa terza giornata di Russia 2018.

    Non molte emozioni nella prima parte di gara, le squadre non creano molto se non un bel tiro di Perisic, su sponda di Mandzukic, alto non di molto. Al 32° la Croazia passa in vantaggio, su azione di corner Mandzukic colpisce di testa, la palla sbatte su Etebo e finisce in gol. Non si assiste ad una reazione nigeriana, anzi è Kramaric a sfiorare il 2-0. Si va al riposo con i croati avanti 1-0.

    La ripresa vede una Nigeria più propositiva ma senza grosse occasioni nel primo quarto d’ora. Al 70° Ekong, su un calcio d’angolo, trattiene Mandzukic in area, l’arbitro non ha dubbi, è rigore che Modric trasforma. La Nigeria tenta una d’orgoglio che però non crea grossi grattacapi alla difesa croata. Finisce 2-0, la Croazia vola in testa al gruppo D di Russia 2018.  

     

    CROAZIA – NIGERIA 2-0 (32° aut. Etebo, 71° rig. Modric)

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic; Rakitic, Modric; Rebic (78° Kovacic), Kramaric (60° Brozovic), Perisic; Mandzukic (86° Pjaca).

    Allenatore: Dalic.

    Nigeria (4-2-3-1): Uzoho; Shehu, Balogun, Ekong, Idowu; Ndidi, Etebo; Moses, Obi Mikel (88° Simy), Iwobi (62° Musa); Ighalo (73° Iheanacho).

    Allenatore: Rohr.

    Arbitro: Ricci.

    Ammoniti: Rakitic (C), Ekong (N), Brozovic (C).

  • La Francia demolisce il sogno islandese

    La Francia demolisce il sogno islandese

    Non basta il geyser sound, nonostante sia stato scandito per tutta la partita, alla Nazionale islandese. La Francia, con una sicurezza mai vista fin qui ad Euro2016, distrugge il sogno nordico con un sonoro 5-2.

    La Francia di Didier Deschamps non si fa intimorire dall’imponente coro dei tifosi islandesi e soprattutto salta l’ostacolo con un’agilità imprevista. Segna finalmente Pogba, offre un’ottima prestazione il positivo Payet e regala una doppietta Giroud. Griezmann, a segno anche lui, snocciola assist per i compagni e gira a mille.

    L’Islanda è la solita, forse meno attenta rispetto a quanto visto fino ad oggi, ma è sempre la squadra che nonostante i limiti tecnici gioca compatta e non si ferma mai proprio come il geyser sound. Va sotto 4-0 nel primo tempo e ad inizio ripresa come se nulla fosse dopo dieci minuti con Sightorsson accorcia le distanze prima che Griezmann realizzi la quinta rete per i galletti. Sul finale di partita poi Bjarnason chiude il punteggio con il 5-2 finale.

    Il geyser sound in scena dopo Francia-Islanda | Foto Twitter
    Il geyser sound in scena dopo Francia-Islanda | Foto Twitter

    L’Islanda ha fatto un europeo fantastico, è la rivelazione, insieme al Galles, del torneo e una vetrina speciale la meritano anche i tifosi islandesi che a fine partita come di consueto si sono trattenuti sotto la pioggia con i propri beniamini a scandire il geyser sound.

    Olivier Giroud apre le danze per la Francia con l'Islanda | Foto Twitter
    Olivier Giroud apre le danze per la Francia con l’Islanda | Foto Twitter

    La Francia trova, forse nella partita con più incognite, la convinzione giusta per fare il Campionato Europeo che tutti si aspettavano facesse, da protagonista. Realizza ancora reti di testa con Pogba e Giroud manifestando la sua continuità in quelle situazioni di gioco ma dietro ancora una volta va in crisi quando i traversoni arrivano dalle fasce, dimostrando una certa timidezza nella marcatura dell’avversario. Realizza con la partita odierna un record per i Campionati Europei perché nessuna squadra fino ad oggi nella fase finale aveva chiuso il primo tempo con quattro reti di vantaggio sull’avversario.

    Adesso c’è la convinzione nella squadra di Deschamps di poter fare l’upgrade che da qualche anno si attendeva puntando alla conquista di un trofeo. A Marsiglia non sarà facile contro la Germania in semifinale, tuttavia osare contro i Campioni del Mondo si può.

    FRANCIA-ISLANDA 5-2 (4-0) – 12° Giroud (F), 20° Pogba (F), 43° Payet (F), 45° Griezmann (F), 56° Sigthorsson (I), 59° Giroud (F), Bjarnason (I)

  • Bjarnason gela il Portogallo, con l’Islanda è uno a uno

    Bjarnason gela il Portogallo, con l’Islanda è uno a uno

    Sorpresa nel Gruppo F, una rete ad inizio ripresa dell’ex Pescara Birkin Bjarnason ha permesso all’Islanda di impattare il vantaggio portoghese segnato da Nani alla mezz’ora.

    Una vera e propria impresa quella degli islandesi che non solo hanno saputo reggere l’urto di un Portogallo in cui non ha brillato la stella di Cristiano Ronaldo, ma anzi hanno rimontato lo svantaggio e poi nel finale hanno avuto anche la palla della vittoria con Finnbogason. 

    Una delusione il Portogallo di Cr7, una favola quella dei ragazzi di Lagerbäck.

    Veniamo al racconto della sfida.

    La sfida vede partire subito forte l’Islanda con Sigthórsson che al terzo minuto impegna due volte Rui Patricio. Pian piano il Portogallo cresce e Nani di testa impegna il portiere avversario ad una strepitosa parata. Ronaldo non riesce a colpire al volo un lancio lungo di Pepe e grazia l’estremo difensore islandese. Halldórsson però non può niente al 31° quando sempre Nani si fa trovare pronto a deviare sotto misura un bel cross dalla destra. Sembra l’inizio di una possibile goleada lusitana invece il ritmo cala e si va al riposo sul 1-0.

    Nella ripresa l’Islanda parte ancora forte e Bjarnason, al 50°, è bravo a sfruttare una dormita di Vieirinha e a girare in rete il cross di Gudmundsson. Subito il pari il Portogallo si getta in attacco ma la difesa islandese tiene e anzi alla fine il rimpianto è per Finnbogason che al 85° ha la ghiotta chance di regalare tre punti ai suoi, il suo tiro però è centrale e Rui Patricio respinge. Finisce 1-1 è gioia per l’Islanda e gran delusione per il Portogallo e per Cristiano Ronaldo. 

     

    PORTOGALLO – ISLANDA 1-1 (31° Nani (P), 50° Bjarnason (I))

    Portogallo (4-4-1-2): Rui Patrìcio; Vierinha, Pepe, Carvalho, Guerreiro; André Gomes (84° Éder), Danilo, Moutinho (71° Sanches); João Mario (76° Quaresma); Ronaldo, Nani.

    Allenatore: Santos.

    Islanda (4-4-2): Halldórsson; Saevarsson, Sigurdsson, Árnason, Skúlason; Gudmundsson (90° T. Bjarnason), Gunnarsson, Sigurdsson, Bjarnason; Sigthórsson (81° Finnbogason), Bödvarsson.

    Allenatore: Lagerbäck.

    Arbitro: Çakır.

    Ammoniti: Bjarnason (I).

     

    Nell’altra gara di giornata, e del Gruppo F, l’Ungheria si è imposta per 2-0 contro l’Austria. Un successo maturato nel secondo tempo grazie al gol di Szalai al 62° e al raddoppio di Stieber al 88°. Tra le due reti degli ungheresi è arrivata anche l’espulsione di Dragovic. Da segnalare per l’Austria anche un palo dopo meno di un minuto, colpito da Alaba con una conclusione da fuori.

    AUSTRIA – UNGHERIA 0-2 (62° Szalai, 88° Stieber)

  • EuroBasket2015, l’Italia fatica ma alla fine batte l’Islanda

    EuroBasket2015, l’Italia fatica ma alla fine batte l’Islanda

    Una vera e propria sofferenza, inaspettata alla vigilia, che però ha avuto il lieto fine.

    L’Italbasket fatica tantissimo, perde Datome per infortunio, Gallinari fuori al 34° per falli, vede il baratro ma poi grazie ad un Gentile in formato super e un Pietro Aradori decisivo negli ultimi istanti della gara, riesce a portare a casa un successo importantissimo per il proseguimento di EuroBasket2015.

    L’Islanda dal canto suo ha fatto la propria gara, fatta di una precisione devastante nel tiro da tre, specialmente nel primo tempo, e da tantissima energia durante quasi tutti i 40 minuti di gioco.

    Coach Pianigiani, nel giorno di riposo, dovrà certamente lavorare ancora su diversi dettagli perchè ancora qualcosa non funziona, non si vede il gioco brillante che si era visto in alcune gare di preparazione. Stasera contava la vittoria, il successo è arrivato ed ora sotto con la Spagna per una sfida certamente più impegnativa ma che forse potrebbe essere psicologicamente più facile da affrontare.

    L'abbraccio tra Aradori e Belinelli | Foto Twitter
    L’abbraccio tra Aradori e Belinelli | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della gara.

    Pianigiani conferma il quintetto iniziale visto già con la Turchia, ovvero Cinciarini, Belinelli, Gentile, Gallinari e Cusin.

    L’Islanda risponde con Baeringsson, Ermolinskij, Palsson, Stefansson e Vilhjalmsson.

    Partenza buona di Alessandro Gentile poi l’Islanda infila 4 triple su cinque tentativi e si mantiene a contatto. Gallinari deve lasciare il campo per 2 falli commessi in pochi minuti ma per fortuna dell’Italia c’è Belinelli che trova due triple di fila che sommate ad un gioco da 3 punti di Datome vale il primo allungo azzurro. L’attacco di Pianigiani però qui s’inceppa, gli islandesi trovano anche canestri da 2 e si riportano sotto di un solo punto al termine del quarto.

    Nella seconda frazione la partenza è subito islandese con il primo tiro che vale il sorpasso ma capitan Datome riporta avanti i suoi. Si viaggia sul filo dell’equilibrio, Bargnani giganteggia in difesa ma l’attacco non funziona, si rimane in parità sino a quando l’Islanda non torna a colpire da tre che valgono sorpasso e mini allungo. Nell’Italia però c’è un gran Gentile che con un personale parziale di 7-0 riporta avanti gli azzurri. Il secondo quarto si chiude sul 41-37.

    Al rientro dall’intervallo lungo, l’Italia parte bene, tocca anche il +8 ma poi torna involuta in attacco e così l’Islanda riesce a riportarsi sul -1. Pianigiani chiama il Time Out, ma non basta, l’Islanda ritorna in vantaggio. Cinciarini, impreciso sino a quel momento, lotta e trova il sorpasso. L’Islanda non trova più triple, gli azzurri catturano rimbalzi ma non concretizzano. L’equilibrio regna. L’Italia però ha il talento di Gentile che trova la tripla che distanzia nuovamente gli avversari. Alla sirena si va sul +4 Italia.

    Il 4° quarto vede subito l’aggancio islandese ma Hackett con 5 punti in fila, ricaccia indietro gli avversari. Sembra il momento buono anche per un’ottima energia messa in campo in difesa da Bargnani, ma non è così. Gli islandesi tornano a trovare il tiro pesante, mentre gli uomini di Pianigiani faticano a trovare la via del canestro ed in più perde Gallinari per falli. Quando l’Islanda trova il +3 sembra tutto finito ma prima Belinelli è bravo a trovare un fallo sul tiro da 3 e a concretizzare i liberi poi si accende Pietro Aradori che con un gioco da 3 punti e due liberi realizzati dà respiro all’Italia. L’Islanda pare stanca, non trova canestro mentre Gentile sì e ad un minuto dal termine si va sul +7. I nordici non mollano, cercano di farsi sotto dalla lunetta ma non basta, vince l’Italia. 

    ITALIA – ISLANDA 71-64 (22-21; 41-37; 52-48)

    Italia: Gentile 21, Belinelli 12, Datome 7, Aradori 5, Gallinari 4, Della Valle ne, Polonara, Bargnani 5, Cusin 6, Melli 2, Cinciarini 4, Hackett 5.

    Islanda: Stefansson 11, Baeringsson 14, Pàlsson 17, Hermannsson 4, Karason ne, Nathanaelsson ne, Sigurdarsson 7, Magnusson, Vilhjalmsson 5, Gunnarsson 4, Ermolinskij 2, Steinarsson.

     

    RISULTATI E CLASSIFICHE

    GRUPPO A

    Russia – Polonia 79-82

    Finlandia – Israele 66-79

    Francia – Bosnia 81-54

    Israele, Polonia e Francia 2-0, Bosnia, Russia e Finlandia 0-2

     

    GRUPPO B

    Serbia – Germania 68-66

    Italia – Islanda 71-64

    Spagna – Turchia 104-74

    Serbia 2-0, Spagna, Turchia, Germania e Italia 1-1, Islanda 0-2

     

    GRUPPO C

    Olanda – Macedonia 71-78

    Slovenia – Georgia 79-68

    Croazia – Grecia 70-72

    Grecia 2-0, Croazia, Macedonia, Olanda e Slovenia 1-1, Georgia 0-2

     

    GRUPPO D

    Belgio – Estonia 84-55

    Lettonia – Lituania 49-68

    Ucraina – Repubblica Ceca 64-78

    Lituania e Repubblica Ceca 2-0, Belgio e Lettonia 1-1, Ucraina e Estonia 0-2

     

     

  • Europa League, tutto facile per l’Inter in Islanda

    Europa League, tutto facile per l’Inter in Islanda

    L’impegno sulla carta era agevole e nonostante un’Inter ancora lontana dalla migliore condizione fisica, l’ostacolo Stjarnan è stato superato agevolmente con un 3-0 che non lascia alcun dubbio e sostanzialmente ipoteca il passaggio alla fase a gironi di Europa League per i nerazzurri.

    Dodò
    Dodò

    In Islanda gli uomini di Mazzarri ci mettono quasi un tempo per sbloccarla con Icardi, ma poi nella ripresa realizzano altre due reti, con Dodò e D’Ambrosio, per il 3-0 finale.

    Per quanto riguarda le formazioni il tecnico livornese, che deve fare a meno di Nagatomo e Palacio non convocati, schiera il suo classico 3-5-2 con Jonathan e Dodò sugli esterni, Kovacic, Hernanes e M’Vila in mediana con Botta ad affiancare Icardi in attacco.

    Lo Stjarnan invece scende in campo con il 4-2-3-1 con Gunnarsson in avanti accompagnato dal trio Bjorgvinsson, Punyed, Finsen alle sue spalle.

    Pronti via e l’Inter ha subito una chance con Icardi ma il suo colpo di testa esce di poco sopra la traversa. Il pallino del gioco lo tengono i nerazzurri che però non sono lucidi nell’ultimo passaggio e non riescono a sbloccare il risultato. Prosegue l’attacco degli uomini di Mazzarri con un salvataggio sulla linea su conclusione di Ranocchia. Al 41° il gol arriva, Icardi controlla un pallone in area e batte il portiere. Si va al riposo con il vantaggio per l’Inter.

    Si riparte e subito arriva il raddoppio con Dodò che gira in rete di testa un bel cross di Jonathan. L’Inter potrebbe dilagare ma c’è troppa imprecisione e le reti rimangono due. Al 60° si svegliano gli islandesi che in un quarto d’ora si creano tre buone palle gol però non concretizzate. Dopo una gran giocata di Osvaldo fuori di poco, al 89° arriva la violenta conclusione di D’Ambrosio che fissa il risultato sul 3-0 finale per l’Inter.

     

    STJARNAN – INTER 0-3 (0-1) (41° Icardi, 48° Dodò, 89° D’Ambrosio)

    Stjarnan (4-2-3-1): Jonsson; Vemmelund, D. Laxdal, Rauschenberg, Arnason; A. Johannsson, Runarsson (69° Toft); Bjorgvinsson, Punyed, Finsen; Gunnarsson (69° Johansson).

    Allenatore: Sigmundsson

    Inter (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Jonathan (75° D’Ambrosio), Hernanes (88° Kuzmanovic), M’Vila, Kovacic, Dodò; Botta (60° Osvaldo), Icardi.

    Allenatore: Mazzarri.

    Arbitro: Strahonja.

    Ammoniti: Vidic.

     

    Nell’altra gara disputatasi oggi il Dnipro riesce ad imporsi per 2-1 in rimonta sull’Hajduk Spalato. Vantaggio croato con Susic al 47° e rimonta degli ucraini con le reti di Kalinic al 50° e Shakov al 88°.

    DNIPRO – HAJDUK SPALATO 2-1 (47° Susic (H), 50° Kalinic (D), 88° Shakov (D))

  • Europei Under 21: Svizzera a punteggio pieno. Crolla la Danimarca

    Europei Under 21: Svizzera a punteggio pieno. Crolla la Danimarca

    La Svizzera conferma di esser una delle formazioni più in palla dell’Europeo Under 21 battendo con un netto e perentorio tre a zero la Bielorussia qualificandosi prima e a punteggio pieno nel proprio girone. Gli elvetici pur potendo contare su due risultati hanno dato vita ad una partita importante sotto il profilo tecnico e tattico non lasciando scampo all’undici bielorusso.

    Mehmedi nominato Man of the Match | © Ian Walton/Getty Images
    Mattatore dell’incontro è Admir Mehmedi, l’attaccante dello Zurigo ha messo a segno nel primo tempo la doppietta che ha chiuso l’incontro. Nel finale di partita poi gioia anche per l’ex leccese Frank Feltscher. Ancora un’ottima prova per le stelline Shaqiri e Xhaka, quest’ultimo però salterà le semifinali per aver preso il secondo giallo. Nell’altro match crolla incredibilmente la Danimarca lasciando il pass delle semifinali alla Bielorussia. I padroni di casa dopo aver controllato lo 0-0 nel primo tempo hanno subito l’orgoglio dell’Islanda andando sotto per 2-0 per via delle reti di Sigthorsson e Bjarnason. Kadrii illude la Danimarca, nel finale infatti arriva il 3-1 definitivo con la rete di Valgardsson. Oggi le partite del gruppo B Ucraina-Spagna e Inghilterra-Rep Ceca decreteranno le altre due semifinaliste. Classifica Gruppo A: Svizzera 9, Bielorussia, Islanda e Danimarca 3.

  • Europei U21: la Svizzera fa sul serio. Riscatto Danimarca

    Europei U21: la Svizzera fa sul serio. Riscatto Danimarca

    Se la vittoria all’esordio poteva considerasi casuale e frutto della giocata individuale della stellina Shaqiri, la Svizzera anche contro l’Islanda dimostra di esser una squadra quadrata e con buone possibilità di vittoria finale. Dopo nemmeno un minuto gli elvetici sono in vantaggio grazie Frei imbeccato magistralmente proprio da Shaqiri, prima dello scadere arriva il raddoppio firmato da Emeghara. La ripresa è soporifera con la Svizzera più accorta per non subire gol e l’Islanda pericolosa solo in una occasione con il promettente Kolbeinn Sigthórsson.  

    © HENNING BAGGER/AFP/Getty Images
      Nell’altra gara del girone i padroni di casa della Germania conquistano i primi tre punti in rimonta sulla Bielorussia. La partita, arbitrata dal nostro Tagliavento, vive subito su alti ritmi è però ancora una volta Stanislav Dragun a cambiare gli equilibri all’incontro prima con una azione personale che per poco non porta in vantaggio i suoi e poi con l’assist illuminante per il momentaneo vantaggio di Baga. Il gol scuote però i danesi e sopratutto Jorgensen che prima si procura il rigore del pari trasformato da Eriksen dopo la ribattuta del portiere sullo stesso e a 18′ dal termine trova il gol vittoria con un destro sotto l’incrocio dei pali. La Danimarca alimenta cosi le speranze di qualificazione alle semifinali raggiungendo proprio la Bielorussia a quota 3 punti in classifica. Comanda la Svizzera con sei mentre l’Islanda è ormai fuori avendo 0 punti. Highlights Svizzera-Islanda 2-0 [jwplayer config=”180s” mediaid=”81630″] Highlghts Danimarca-Bielorussia 2-1 [jwplayer config=”180s” mediaid=”81632″]

  • Europeo Under 21: di Shaqiri la prima perla. Vittoria all’esordio per Svizzera e Bielorussia

    Europeo Under 21: di Shaqiri la prima perla. Vittoria all’esordio per Svizzera e Bielorussia

    Concluso il torneo di Tolone con gli azzurri giunti terzi al traguardo è partito ieri sera l’Under 21 di categoria con le prime due partite, nel pomeriggio la Bielorussia ha battuto l’Islanda con un netto e convincente 2-0 anche se le reti sono arrivate solo nel finale. A stravolgere le sorti dell’incontro è Stanislav Dragun, il centrocampista della Dinamo Minsk con uno slalom personale costringe Gunnarsson al fallo da rigore che gli costa l’espulsione. Dal dischetto realizza Voronkov, poi raddoppia con un bel pallonetto Skavysh.

    ticinolibero
    Nell’altro match di giornata la Svizzera supera i padroni di casa della Danimarca grazie ad una rete della stellina Xherdan Shaqiri, bravo a superare in slalom tutta la difesa danese e depositare in rete di detsro il gol vittoria. La reazione della Danimarca è stata rabiosa ma è andata a sbattere su Sommer, il portiere elvetico in vena di miracoli e nel finale da una topica dle guardalinee che ha annullato la rete del pari per un fuorigioco inesistente. Bielorussia e Svizzera guidano adesso il girone con tre punti e già martedi prossimo potrebbero staccare il biglietto qualificazione dovendo affrontare rispettivamente danimarca e Islanda. Oggi in campo Rep Ceca Ucraina alle 18 e Spagna Inghilterra alle 20:30 [jwplayer config=”15s” mediaid=”80540″]