Da quando è andato a vivere a Dublino, prendendo le distanze dal calcio italiano le sue massime ci mancano terribilmente. Il Trap è il calcio, il Trap è un vanto per la nostra Italia, quella che ama lo sport, quella a cui non piace esser tirata sempre in ballo per scandali. gazzetta.it In Irlanda, il Trap è un mito, quando lui appare in tv ogni irlandese si ferma per sentirlo e son sicuro che domani, qualunque italiano si troverà in giro per Dublino sarà salutato con “When says coccodé coccodé coccodé, she goes on” traduzione trapattoniana di “Gli italiani vogliono avere l’uovo e la gallina col culo caldo, ma la gallina, fatto l’uovo, dice coccodé e se ne va”. Trapattoni cerca di spiegare agli irlandesi il nuovo scandalo ce coinvolge la sua Italia, lo scandalo scommesse. Guarda il video. [jwplayer config=”60s” mediaid=”79250″]
dal webIl gioco degli Azzurri ha soddifatto Cesare Prandelli che nell’amichevole in programma contro l’Irlanda continueranno a perfezionare il gioco palla a terra, anche se sarà presente un centravanti di ruolo come Pazzini. La formazione non la nasconde il ct Azzurro ed annuncia che in campo dal primo minuto andrà il seguente undici: Viviano, Cassani, Gamberini, Chiellini, Criscito, Nocerino, Pirlo, Marchisio, Montolivo, Rossi e Pazzini. Un esperimento, ma non troppo, perchè Prandelli ci tiene a dare continuità ai risultati positivi ed a ricere risposte confortanti nel gioco, non cercando le palle alte ma adoperando organizzazione di gioco e manovre fluide, oltre che coralità, soprattutto in un test contro una Nazionale in forma come quella Irlandese. Per il futuro, nonostante sia soddisfatto del suo gruppo attuale, Prandelli lascia la porta aperta ai due big del calcio italiano: Totti e Del Piero. “sono soddisfatto di chi ho qua, ma se per una partita decisiva mi servissero Totti e Del Piero li terrei sempre in considerazione”. Il suo passato da calciatore, invece, Prandelli se lo troverà di fronte da avversario contro l’Irlanda: Giovanni Trapattoni, il suo “maestro”: “Trapattoni? E’ una persona speciale, è un mito, irraggiungibile. Mi ha trasmesso cose che riporto tuttora. Qualsiasi cosa proponesse dovevi avere il temperamento giusto per raggiungere l’obiettivo. Anche se giocavi a carte dovevi essere concentrato. Sfidarlo sarà un’emozione straordinaria”. Inevitabile, poi, un commento del ct su due questioni di strettissima attualità, lo scandalo scommesse e la “visita” di Mario Balotelli a Scampia. Sul primo tema, vero e proprio terremoto che ha scosso il mondo del calcio, le sue parole sono assolutamente dure e decise: “Tutte le vie per combattere l’illegalità devono essere perseguite, dobbiamo responsabilizzare ancora di più i professionisti: con una sciocchezza mettono in difficoltà la società, i tifosi, e tutte quelle persone che fanno dei sacrifici per seguirli”. Sulla questione Balotelli, invece: “quello di Scampia è un episodio di un anno fa, ancora non ci eravamo incontrati”.
Finisce nel peggiore dei modi la settimana in Polonia per gli azzurrini di Zoratto impegnati per la Fase Elite degli Europei Under 19 valevoli per strappare il pass per gli Europei di categoria in programma a luglio in Romania. Gli azzurrini dopo le vittorie contro Ucraina all’esordio e contro i padroni di casa guidavano la classifica del proprio girone avendo a disposizione due risultati su tre nel match di ieri contro l’Irlanda.
Nonostante un organico di enorme qualità con 4 attaccanti importanti come El Shaarawi, Beretta, Iemmello e Carraro, un talentuoso portiere come Bardi e un centrocampo di tutto rispetto non sono riusciti ad evitare il tracollo contro l’undici di Doolin rimediando un netto tre a zero firmato da Murphy, Murray e O’Sullivan. Nel finale per di più l’Italia si è fatta prender dal nervosismo perdendo Biraghi e Sampirisi espulsi.
Oltre ai padroni di casa della Romania e all’Irlanda si sono qualificate anche Belgio, Grecia, Repubblica Ceca e Serbia.
Sono 25 i convocati del ct della Nazionale Cesare Prandelli in vista della gara valida per le qualificazioni ad Euro 2012 contro l’Estonia a Modena il prossimo 3 giugno e dell’amichevole con l’Irlanda di Trapattoni in programma il 7 a Liegi in Belgio. Nella lista figurano nuovamente il neo juventino Andrea Pirlo, assente nelle ultime uscite per infortunio, e Mario Balotelli, messo in punizione dal tecnico per i comportamenti poco sportivi dimostrati in campo. Per lo stesso motivo invece non è stato richiamato Daniele De Rossi mentre si guadagna la riconferma dopo l’ottimo campionato disputato Sebastian Giovinco. Nel gruppo anche Antonio Cassano, Giampaolo Pazzini, Giuseppe Rossi, Alberto Gilardino e Alessandro Matri.
Dopo l’ euforia causata dalla vittoria storica contro la Francia di una settimana fa, l’ Italia compie un deciso passo indietro uscendo sconfitta, ed anche malamente, nel match contro la Scozia che relega gli azzuri di Mallett all’ ultimo posto della classifica finale.
Gli azzurri sono stati assolutamente deludenti, per tutta la durata del match con la Scozia che fin da subito si è dimostrata più vogliosa di vincere il match, anche perché correva il rischio di portarsi a casa, con una sconfitta, sia l’ ultimo posto che il cucchiaio di legno. Ed invece con la sconfitta per 21-8 è l’ Italia che conclude il sei nazioni all’ ultimo posto, un torneo sicuramente dalle due facce per la nazionale guidata da Nick Mallett, esordio molto buono contro l’ Irlanda dove la vittoria è sfumata all’ ultimo minuto, prestazioni da rivedere sia contro l’ Inghilterra ma soprattutto contro il Galles, per poi arrivare all’ apotesi di sabato scorso contro la Francia.
Comunque la sufficienza è ampiamente meritata per gli azzurri con Andrea Masi su tutti, l’ estremo italiano autore dell’ unica meta azzurra contro la Scozia ha compiuto passi da gigante in questo torneo riuscendo ad inserirsi anche nella lista dei migliori giocatori dell’ intera competizione. Da rivedere comunque sia i calci piazzati di Mirco Bergamasco, infallibile in alcuni match e deficitario in altri che le continue novità in formazione inserite da Mallett dimostrazione comunque, dell’ impossibilità al momento, di possedere un XV azzurro affidabile e continuo.
La vittoria finale è andata all’ Inghilterra ma senza Grand Slam. A Dublino, infatti, arriva la sconfitta contro una sontuosa Irlanda, 24-8 con la meta di O’Driscoll che gli vale il record assoluto di segnature nella storia del Torneo. Il Galles avrebbe avuto la possibilità di vincere il torneo, ma è uscito sconfitto nel match contro la Francia con 27 punti di scarto, infatti a Parigi la Francia torna a fare la Francia e batte i britannici 28-9, senza Chabal ma con un super Nallet autore di due mete.
Classifica finale: Inghilterra 8; Francia, Irlanda, Galles 6; Scozia, Italia 2
Non è bastato il cuore, il coraggio e la forza del Flaminio di Roma, la nazionale azzurra esce sconfitta nel match d’ esordio del six nations contro la nazionale irlandese che torna a Dublino con una vittoria molto importante considerate le tante assenze.
L’ Italia parte bene e dopo dieci minuti si porta avanti con Mirko Bergamasco che realizza un calcio piazzato, ma l’ Irlanda non si scoraggia e poco a poco prende campo non lasciando spazio alla trequarti azzurra con il risultanto di una quasi meta, sventata da Sgarbi a 5 metri dalla linea e dal pareggio firmato da Sexton sempre su calcio piazzato. Due minuti dopo l’ Italia può riportarsi in vantaggio, entrata laterale di O’Callaghan, piazzato centrale di Mirco Bergamasco che sbaglia incredibilmente mettendo la palla fuori dai pali. Lo stesso mirco non sbaglia però, alla fine del primo tempo, consentendo all’ Italia di chiudere il primo parziale sul 6-3.
Passano i sei nazioni ma rimangono gli stessi difetti per la nazionale azzurra, il rientro irlandese è veemente ma l’ Italia sembra molle ed al 4’ arriva la meta di O’Driscoll con Castrogiovanni stranamente in ritardo nel placcaggio decisivo e con Sexton che completa la trasformazione portando l’ Irlanda sul 10-6. Tuttavia Mallett, nella sua gestione altalenante ha sicuramente portato una grinta ed un coraggio che in passato non erano sicuramente prerogativa degli azzurri, gli irlandesi sono molto imprecisi, realizzano molti errori che consentono all’ Italia di mantenersi stabilmente nella metà campo irlandese. Al 33’ la possibile svolta per la nazionale azzurra, cartellino giallo per Leamy e uomo in più che viene sfruttato due minuti dopo, L’ovale parte da destra e finisce a sinistra col grande lavoro di Canavosio, Masi e Garcia per l’accorrente McLean che schiaccia nell’angolo ma con Mirco Bergamasco che sbaglia la trasformazione da posizione però difficile, Italia avanti 11-10 ma con 4 minuti ancora da giocare. A due minuti dalla fine, il solito errore che non consente all’ Italia di entrare sistematicamente tra le grandi nazionali al mondo, il pallone viene perso banalmente sulla metà campo, attacco irlandese che si conclude con il drop beffa di O’Gara consentendo la vittoria irlandese e la sconfitta, bruciante, azzurra.
Peccato per il XV di Mallett, questa era la partita perfetta sia per caricare tutto l’ ambiente che per evitare il cucchiaio di legno, anche se la prestazione azzurra è stata molto buona a tratti ne servirà una ancora più buona la settimana prossima contro l’ Inghilterra.
Inizierà sabato al Flaminio di Roma, tempio tricolore della nazionale azzurra di rugby, il sei nazioni 2011 con l’ Italia guidata da Mallett opposta alla sempre temibile Irlanda.
Il tanto pubblicizzato nuovo corso non è partito e, a cominciare dalla guida tecnica con Mallett, rimasto sul ponte di comando, l’ Italia tenterà per prima cosa di evitare il tanto temuto e poco ambito cucchiaio di legno, onorificenza assegnata alla squadra che chiuderà il six nations senza nemmeno vincere un match. Il punto forte della nazionale azzurra è la mischia, reparto invidiato da molte nazionali al mondo ed è proprio la mischia che dovrà costituire il punto fermo del quindici azzurro.
Per la sfida contro l’ Irlanda l’ Italia dovrà stare attento soprattutto alla ripartenza irlandese, suo vero punto di forza e chiudere il gioco in velocità creato dai lampi di genio di Brian O’Driscoll e Gordon D’Arcy. Purtroppo le notizie dall’ infermeria non sono buone, con le terze linee Sergio Parisse e Robert Barbieri e il centro Gonzalo Garcia ancora non in condizione di potersi allenare con il resto del gruppo, il c.t. Nick Mallett ha convocato Josh Sole (flanker degli Aironi), Valerio Bernabò (seconda/terza linea del Benetton) e Matteo Pratichetti (centro degli Aironi). E’ tornato invece a casa l’altro flanker Paul Derbyshire, arrivato al raduno con un problema muscolare al soleo e non recuperabile per le prime due partite del torneo, quella contro l’Irlanda di sabato a Roma e quella contro l’Inghilterra di sabato 12 febbraio a Twickenham. Ma anche l’ Irlanda dovrà fare i conti con molti infortuni, ci sono nove uomini diversi rispetto alla formazione che ha battuto i Pumas argentini 29-9 nell’ultimo test match di novembre. Con Keith Earls all’altra ala e Luke Fitzgerald estremo, l’Irlanda si presenterà così con un triangolo arretrato inedito. Alle prese con diversi infortuni (Tommy Bowe, Andrew Trimble, Rob Kearney, Geordan Murphy, Jamie Heaslip e Stephen Ferris), Kidney si affiderà poi in terza linea a Mike Ross, alla prima presenza nel Torneo.
Questo il probabile XV dell’Irlanda: 15 Fitzgerald; 14 McFadden, 13 O’Driscoll (capitano), 12 D’Arcy, 11 Earls; 10 Sexton, 9 O’Leary; 8 O’Brien, 7 David Wallace, 6 Leamy; 5 O’Connell, 4 O’Callaghan; 3 Ross, 2 Best, 1 Healy.
Risolvere il mal d’attacco, con questi propositi Cesare Prandelli ha iniziato a preparare il match di domani sera contro la Serbia che potrebbe servire ad ipotecare la qualificazione.
Dalla trasferta irlandese son tante le note positive da portare in Italia e riproporre nella prossima partita, dall’affidabilità di Viviano, alla dinamicità di Cassani e Criscito, dal giusto mix tra qualità e quantità a centrocampo con Mauri e Pirlo abili a dividersi nelle due fasi e con De Rossi a rincorrere gli avversari.
Le note negative è la cattiveria sotto porta, Borriello e Pazzini sono due ottimi cecchini ma con la Nazionale spesso sono troppo precipitosi sotto porta. Prandelli per la Serbia potrebbe optare per il doppio centravanti con Cassano nel ruolo di fantasista in modo da aggiungere centimetri all’attacco sperando in qualche gol.
Oltra a Pazzini per Pepe, o Giuseppe Rossi qualora si decidesse ancora per il 4-3-3, dovrebbe trovare spazio Zambrotta per Criscito per dar più copertura alle sgroppate di Krasic. In dubbio Bonucci al cui posto trovebbe spazio Gastaldello.
Oltre all’Italia (pari a reti inviolate a Belfast contro l’Irlanda del Nord) si sono disputate altre 20 gare valide per le qualificazioni ai prossimi Europei del 2012.
Tra le big vincono la Spagna campione del mondo, la Germania, l’Olanda e il Portogallo mentre è da registrare il ko interno dell’Irlanda guidata da Trapattoni per mano della Russia.
Tedeschi e olandesi, a punteggio pieno nei loro rispettivi gruppi, si sbarazzano di Turchia e Moldavia. Se per la nazionale teutonica la gara, considerata come un derby, giocata a Berlino non ha riservato grosse sorprese (3-0 il finale con la doppietta di Klose e la rete del fantasista di origine turche Ozil), per i vice campioni del mondo la trasferta in Moldavia non è stata delle più semplici: la squadra di Van Marwijk batte i padroni di casa con il minimo sforzo e con la rete del solito Huntelaar.
Meglio va invece alla Spagna che fa secco a Salamanca la Lituania: 3-1 il finale con Llorente sugli scudi e autore di una doppietta. Perde malamente invece l’Irlanda del Trap: a Dublino la Russia va avanti addirittura 3-0, a niente valgono le reti di Keane e Long che fissano il punteggio sul 2-3 finale.
Nel gruppo dell’Italia soccombe la Serbia in casa contro una modesta ma sorprendente Estonia per 3-1 mentre stravince la Slovenia per 5-1 sulle povera nazionale delle Isole Far Oer.
Infine prima vittoria per Belgio (2-0 al Kazakistan), Repubblica Ceca (1-0 alla Scozia) e Portogallo (3-1 alla Danimarca): la doppietta di Nani e il gol di Cristiano Ronaldo permettono di salvare la panchina lusitana a Paulo Bento.
Risultati e marcatori (Clicca qui per le classifiche)
Il Brasile supera con facilità l’Irlanda del Trap mettendo in mostra un Robinho in forma mondiale e un Kaka sulla via del definitivo recupero. Se le stelle iniziano a girare i verdeoro possono davvero esser la protagonista numero principale del prossimo mondiale forti di una difesa ermetica, guidata alla perfezione dal trio italiano Lucio, Juan e Julio Cesar e del reparto di destra stratosferico dove Maicon e Dani Alves possono esser devastanti.
Nel Brasile che inizia a convincere mancano però i pezzi pregiati dell’organico rossonero, Ronaldinho tornato con Leonardo ad altissimi livelli e Pato il cui peso specifico nell’economia dei rossoneri inizia ad esser davvero importante. Il ct Dunga sembra aver chiuso definitivamente le porte ai due e le sue parole sembrano al termine della partita contro l’Irlanda non lasciano ben sperare : “Ognuno ha avuto la possibilità di mostrare cosa aveva da dare, ho dato a tutti i giocatori cinque o sei opportunità per giocare – ha detto, dopo il 2-0 sull’Irlanda – Adesso spetta a me decidere chi andrà in Sudafrica”.
Il ct brasiliano parla delle caratteristiche che vuole nei giocatori per essere convocati: “Quello che importa è l’impegno e ciò che si mostra in campo. Il primo criterio per andare ai mondiali è questo, poi vengono l’entusiasmo, la passione per la Selecao, l’emozione di vestire la maglia verdeoro”.