Tag: irlanda

  • Irlanda storica, azzurri no good!

    Irlanda storica, azzurri no good!

    Antonio Conte lo aveva annunciato, con l’Irlanda ci sarebbero stati molti cambi per far giocare tutti, o quasi, i componenti della rosa e così è stato. Uomini diversi e prodotto diverso merito anche dell’avversario che dall’inizio ha martellato gli azzurri.

    Una brutta sconfitta che mostra limiti in fase di costruzione di gioco e il fatto che la Nazionale italiana se abbassa il livello di attenzione diventa vulnerabilissima anche contro avversari che militano in Championship inglese (II divisione). L’Irlanda con questo risultato si qualifica agli ottavi come migliore terza.

    L’Irlanda riversa l’agonismo che non aveva mostrato finora e gli azzurri sono più molli del solito, Thiago Motta non riesce a dirigere il centrocampo, Bonucci è pressato subito appena ha la palla, Sturaro e entrambe le fasce sbagliano una marea di palloni. Gli irlandesi dal canto loro sbagliano poco e entrano spesso in area con traversoni pericolosi sempre spazzati dalla difesa azzurra.

    Azzurri in difficoltà contro l'Irlanda | Foto Twitter
    Azzurri in difficoltà contro l’Irlanda | Foto Twitter

    21° dal calcio d’angolo di sinistra svetta in alto Murphy che colpisce di testa ma Sirigu vola a deviare in corner nuovamente.

    30° ancora da calcio d’angolo però di destra questa volta, solito Brady alla battuta che combina lungo l’out e poi crossa sul secondo palo. Sirigu esce ma viene scavalcato e Duffy in precario equilibrio spara alto di testa.

    43° sugli sviluppi di un calcio di punizione a metà campo la palla finisce ad Immobile che da fuori prova a sorprendere Randolph, bell’occasione che termina fuori non di molto. Poco dopo in area azzurra contrasto tra Bernardeschi e McClean che cade a terra e ci sarebbero gli estremi del calcio di rigore.

    La ripresa inizia senza cambi, ma dalla panchina azzurra si scaldano Insigne, El Shaarawy e Darmian. L’Italia alza un po’ di più il baricentro e dopo un inizio di pressione irlandese al 52° bel cross dalla sinistra di De Sciglio sul quale Zaza si avventa al volo di sinistro e palla alta di poco sopra la traversa.

    Nella fase centrale della ripresa l’Irlanda si fa nuovamente sotto testando nuovamente la difesa azzurra che non patisce più di tanto. Al 62° ci prova Hendrick da fuori area ma la mira è sempre sbagliata.

    Al 70° O’Neill fa entrare McGeady per un esausto Murphy che si sistema largo a destra mentre Long arretra a fare il centrocampista avanzato, l’intento è quello di scardinare la difesa azzurra allargando le maglie dell’Italia. Quattro minuti dopo proprio McGeady si accentra e dal limite tira alto. E Conte risponde con Insigne al posto di Immobile.

    Al 77° Insigne fa una discesa delle sue, salta un avversario e poi da fuori area effettua un bel tiro a giro che si stampa sul palo sinistro della porta difesa da Randolph.

    Al 84° Bonucci incespica uscendo dall’area e Hoolahan a tu per tu con Sirigu sbaglia malamente con il portiere che para in due tempi. E’ il preludio al vantaggio irlandese che su un’azione dalla destra trova il punto partita con un cross a centro area deviato in modo vincente da Brady. L’Irlanda approda ad un risultato storico qualificandosi agli ottavi.

    Robbie Brady porta in vantaggio l'Irlanda | Foto Twitter
    Robbie Brady porta in vantaggio l’Irlanda | Foto Twitter

    ITALIA – IRLANDA 0-1 (0-0) – 85° Brady (Irl)

    Italia (3-5-2): Sirigu 6,5; Barzagli 6,5, Bonucci 5,5, Ogbonna 5,5; Bernardeschi 5 (dal 60° Darmian 5,5), Sturaro 5, Motta 4,5, Florenzi 5,5, De Sciglio 6 (dal 81° El Shaarawy s.v.); Zaza 5,5, Immobile 5 (dal 75° Insigne 6,5).

    C.T.: Antonio Conte 6

    Irlanda (4-4-1-1): Randolph 6; Coleman 6,5, Duffy 6,5, Keogh 5,5, Ward 6; Hendrick 7, McClean 6, McCarthy 6 (dal 77° Hoolahan 6), Brady 6,5; Murphy 6 (dal 70° McGeady 6,5); Long 6.

    C.T.: Martin O’Neill 6,5

    Arbitro: Ovidiu Hategan (RO) 5

    Ammoniti: Long (Irl), Sirigu (Ita), Barzagli (Ita), Zaza (Ita) Espulsi:

  • Euro 2016, Belgio, Irlanda e Ibra sulla strada di Conte

    Euro 2016, Belgio, Irlanda e Ibra sulla strada di Conte

    L’urna di Parigi ha emesso i suoi verdetti, ad Euro 2016 l’Italia di Antonio Conte nel suo gruppo, il Girone E, si troverà contro il Belgio, primo nel ranking FIFA, l’Irlanda e la Svezia di Zlatan Ibrahimovic. 

    Un girone che può sembrare non impossibile ma che nasconde certamente delle insidie.

    Il Belgio porta un fresco, e non certo piacevole ricordo: una sconfitta 3-1 a Bruxelles. I diavoli rossi hanno come punto di forza tanto talento, vedi i vari De Bruyne, Hazard, Mertens, Witsel senza dimenticare il portiere Courtois, l’esperienza dei difensori Company e Vermaelen, la grinta di Nainggolan in mediana e in attacco la capacità di finalizzare dei vari Benteke, Lukaku e dei giovani Origi e Batshuayi. Un avversario decisamente tosto che l’Italia affronterà all’esordio il 13 giugno a Lione. 

    Zlatan Ibrahimovic | Foto Twitter
    Zlatan Ibrahimovic | Foto Twitter

    Quattro giorni dopo, il 17 giugno a Tolosa, gli azzurri sfideranno la Svezia e quando si parla della nazionale scandinava il primo nome che viene in mente è quello di Zlatan Ibrahimovic. Ibra è certamente la superstar di una squadra che non ha certamente una difesa insuperabile ma che oltre al talento dell’attacante del Psg, può contare su giovani promettenti, sono campioni d’Europa U21 in carica, che possono dare freschezza ed imprevedibilità.

    La terza ed ultima partita del girone, che si giocherà il 22 giugno a Lille, metterà di fronte agli uomini di Conte l’Irlanda. La nazionale di Dublino, come la Svezia ha dovuto ricorrere agli spareggi per arrivare ad Euro 2016, confida nell’esperienza del bomber Robbie Keane e del difensore ex United O’Shea. Probabilmente non ci sono punte di diamante ma è la compattezza del gruppo che può rendere la squadra di O’Neill un avversario da non sottovalutare.

    Veniamo adesso ad un resoconto degli altri 5 gironi di Euro 2016 sorteggiati oggi a Parigi.

    I gironi di Euro 2016
    I gironi di Euro 2016

    Il Girone A, quello dei padroni di casa della Francia, sembra decisamente favorevole ai transalpini che però non dovranno fare il grave errore di sottovalutare la Svizzera, la Romania e l’Albania di Gianni de Biasi. Insomma sulla carta il primo posto sembra assegnato per i Bleus, ma per il secondo tutte le altre tre sembrano in corsa.

    Il Girone B vede l’Inghilterra come testa di serie. Gli uomini di Hodgson non avranno vita facile contro la Slovacchia di Marek Hamsik, contro la Russia, che nel dopo Capello si è rivelata brillante, e sopratutto contro il Galles di Gareth Bale per un interessantissimo derby britannico.

    Il Girone C ha visto uscire come testa di serie la Germania. I tedeschi sembrano i favoriti insieme alla Polonia, già sfidata nelle qualificazioni, ma attenzione ad Ucraina ed Irlanda del Nord che venderanno cara la pelle e non vorranno competere solo per il 3° posto.

    Il Girone D sembra probabilmente quello più equilibrato e definibile come “di ferro”. Testa di serie è la Spagna che, se vorrà fare il tris europeo, dovrà vedersela con i talenti della Croazia e la grinta di due nazionali toste ed agguerrite come Turchia e Repubblica Ceca. 

    Il Girone F sembra decisamente in discesa per il Portogallo di Cristiano Ronaldo. La sorprendente Islanda, l’Austria e l’Ungheria dell’esperto portiere “con il pigiama” Kiraly sembrano destinate a giocarsi il secondo posto ma i lusitani non potranno comunque dormire sonni tranquilli.

     

  • Il video di Mario Balotelli furioso fa il giro del mondo, noi stiamo con Mario, e voi?

    Il video di Mario Balotelli furioso fa il giro del mondo, noi stiamo con Mario, e voi?

    Come non si fa a volergli bene? Mario Balotelli si è candidato ieri a miglior calciatore degli Europei. Di diritto. Chi te lo fa un gol così? Manco l’uomo Panini. E sopratutto, chi dopo un gol del genere pensa a mandare in quel posto 30 mila persone gioiose e baldanzose? Sì, nessuno. Pochi minuti prima dell’incontro, Platini aveva avuto parole al miele verso Mario. In un italiano leggermente tendente alla lingua d’oc, Le Roi ha così pronunciato: c’è qualcosa per lui. Detto così è incomprensibile d’accordo, però vi assicuriamo che si stesse riferendo al talento. Un talento purissimo, che si mostra in ogni partita in tutti i suoi eccessi. A qualche interista sarà tornato in mente il 2010. Nostalgia amici nerazzurri? Materazzi forse no, punto di domanda su Thiago Motta. Raiola, chissà.

    DON’T TOUCH MARIO – Non toccate Mario Balotelli. Come si fa a criticare un ragazzo che viene insultato e sbeffeggiato ogni volta che tocca il pallone? Come può un giocatore di 21 anni non reagire alle continue provocazioni del pubblico avversario? Irlandesi che non hanno visto la partita della loro Nazionale per 90′ minuti perché occupati a saltare e cantare come se avessero appena vinto la Coppa del Mondo. Al Carnevale di Rio c’è meno entusiasmo. Nessuno dice che hanno sbagliato nel comprare i biglietti di un match del Campionato Europeo per poi dare le spalle al campo. Però che avessero continuato a dare le spalle, in questo modo si sarebbe ricordato oggi soltanto il gol straordinario al 90′ minuto di Supermario.

    Mario Balotelli e Leonardo Bonucci | © FABRICE COFFRINI/AFP/GettyImages

    CENSORE – C’è chi ha applaudito Bonucci per aver letteralmente tappato la bocca al proprio compagno di squadra. Provocatoriamente parlando non mi sento di appoggiare il difensore della Juventus. La reazione di Balotelli forse è stata eccessiva, ma non ci sentiamo stavolta di dargli colpe. Ognuno ha i suoi limiti caratteriali, a 21 anni errori si possono ancora commettere, checché ne dica Marchisio. Anche se Bonucci avesse lasciato sfogare Mario, i tifosi dell’Eire sarebbero comunque stati dieci gradini sotto rispetto a un’ipotetica scala di valori etici. E’ facile prendersela con Balotelli, così come è stato semplice a suo tempo prendersela con Zidane nel 2006.

    RESPECT –  C’è da sottolineare infine un’altra cosa. La scritta “respect“, che campeggia ormai su tutti i campi internazionali, è forse diventato un’optional? La Uefa non sapeva cosa mettere e allora si è inventata il termine “respect”, in barba a tutti i college d’Inghilterra. Se anche il capitano di una squadra ha la fascia “respect” un motivo ci sarà. Gli spettatori presenti negli stadi, di spalle o meno, hanno il tempo di vedere “respect” di fianco la propria squadra, prima di iniziare a mettersi in posa durante gli inni nazionali e sperare di essere immortalati dalle telecamere. E coloro che non riescono a condividere su Facebook la proprio foto in tribuna, decidono allora di intraprendere una strada diversa. Fischiano. A volte fischiano nel mucchio, a volte a qualcuno che si è rotto nel frattempo una gamba, altre volte fischiano quando vedono una persona che ha la pelle diversa dalla loro. Respect Mario, please.

    MARIO BALOTELLI GOL ALL’IRLANDA E LA CENSURA DI BONUCCI
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  • Italia-Irlanda 2-0, azzurri ai quarti. Adesso non fermiamoci

    Italia-Irlanda 2-0, azzurri ai quarti. Adesso non fermiamoci

    Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Nel match tra Italia-Irlanda gli azzurri hanno superato gli irlandesi con un 2-0 finale che, grazie anche alla vittoria della Spagna sulla Crozia, conquistano così la qualificazione ai quarti di finale di questo Campionato Europeo 2012. Dopo due pareggi l’Italia riesce a sbloccarsi nell’incontro più importante del girone aggiudicandosi così il secondo posto che gli consentirà di disputare la partita contro la prima classifica del girone D. Un fantastico secondo tempo regala agli azzurri la qualificazione grazie alle reti di Cassano e Balotelli, subentrato a Di Natale al 73′ di gioco. Ora Prandelli dovrà preparare al meglio il match per superare anche questo ostacolo e passare in semifinale.

    LA PARTITA: Cambio tattico per Prandelli che decide di schierare una difesa a 4 con un centrocampo 3 e la coppia Di Natale-Cassano in attacco. Fuori quindi Balotelli, oltre a Bonucci, Maggio e Giaccherini titolari nelle prime due partite. Trapattoni scegli invece il solito 4-4-2 con Doyle-Keane in fase offesiva che nei secondi finale mettono in crisi gli azzurri i quali aprono con un erroraccio su retropassaggio, facendo intervenire Buffon che ripara prontamente. Gli azzurri sono troppo fermi durante il primo tempo e si trovano a dover scappare dal pressing degli irlandesi ma è Cassano al 35′ che insacca la retesu calcio d’angolo colpendo di testa il pallone che supera Given e regala il momentaneo 1-0 agli azzurri.

    Balotelli © Christof Koepsel / Getty Images

    Nella ripresa l’Irlanda cerca in tutti i modi di conquistare il pareggio e Prandelli si vede costretto al cambio forzato per infortunio di Chiellini che si procura uno stiramento al flessore destro e lascia il posto a Bonucci al 56′ di gioco. Dopo poco il ct azzurro decide di togliere Cassano ed inserire Diamanti, il quale da un po’ di energia e freschezza all’Italia. Nel giro di 10′ l’Irlanda utilizza tutti e tre i cambi a disposizione optando per la sostituzione di Mcgeady che lascia il posto a Lond, di Doyle per Walters e di Keane per Cox. Ma nei minuti finali a farla da padrone è l’Italia che, dopo il rosso all’irlandese Andreawx all’89, va a segno grazie ad una magnifica rete di Mario Balotelli che su calcio d’angolo insacca la rete zittendo tutti i presenti.

    “Sofferenza, gioia, c’è di tutto – spiega a fine gara il ct azzurro Cesare Prandelli – è stata una partita molto difficile, perchè abbiamo giocato contro una squadra che non molla mai ma noi abbiamo accettato di soffrire ma ci siamo meritati la vittoria finale. Sicuramente nel match di oggi abbiamo capito che dobbiamo mettere anche molto cuore oltre alla tecnica e alla tattica e dobbiamo tenerlo ben presente per la prossima partita che come questa, avrà bisogno di tanto cuore e generosità”.

    “Io devo dire che ho vissuto quattro giorni sereni in quanto l’unica preoccupazione che avevo era la nostra partita – spiega il capitano dell’Italia Gigi Buffon – perchè ero convinto che gli spagnoli vincessero ma non sapevo come potevamo giocare noi. Ho fatto due interventi importanti però credo sia stato importante vincere perchè fino ad oggi noi abbiamo sempre messo in equilibrio ogni partita, sia con le più forti che con le più deboli, invece oggi abbiamo avuto quel cinismo in più che serviva. Avevamo anche bisogno di Mario e Antonio ed è un gran segnale in quanto fino ad oggi sono stati sempre molto presenti in campo ma mancavano le loro reti”.

    ITALIA-IRLANDA 2-0 (p.t. 1-0)
    ITALIA (4-3-1-2):
    Buffon 6, Abate 6, Barzagli 7, Chiellini 6 (dal 12’ s.t. Bonucci 6), Balzaretti 7, Marchisio 7, Pirlo 5.5, De Rossi 6, Thiago Motta 4.5, Di Natale 5.5 (dal 29’ s.t. Balotelli 6.5), Cassano 6 (dal 17’ s.t. Diamanti 6.5). A disposizione: De Sanctis, Sirigu, Ogbonna, Maggio, Giaccherini, Nocerino, Montolivo, Borini, Giovinco. All. Prandelli.
    IRLANDA (4-4-2):
    Given 5.5, O’Shea 5.5, Dunne 5, St Ledger 6, Ward 6, Duff 5, Andrews 6, Whelan 6.5, McGeady 5 (dal 20’ s.t. Long); Doyle 6 (dal 30 ’s.t. Walters), Keane 6 (dal 42’ s.t. Cox). A disposizione: Westwood, Forde, Kelly, McShane, O’Dea, Gibson, Hunt, Green, McClean. All. Trapattoni.
    ARBITRO: Cakir

    Italia Irlanda 2-0 video highlights
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  • Italia-Irlanda, conta solo vincere. Balotelli out, c’è Di Natale

    Italia-Irlanda, conta solo vincere. Balotelli out, c’è Di Natale

    Si gioca oggi la terza ed ultima gara del Girone C dove ad affrontarsi saranno Italia-Irlanda e Croazia-Spagna; importanti match quelli di stasera in quanto l’Italia, la Croazia e la Spagna si giocheranno l’accesso ai quarti di finale. L’Irlanda è infatti già matematicamente eliminata ma non per questo scenderà in campo meno determinata a far suo almeno questo ultimo incontro prima di tornare a casa.

    La formazione di Prandelli è invece costretta a vincere per tentare di passare il turno: la vittoria degli azzurri non è però un pass certo in quanto un possibile pareggio sul 2-2 tra Croazia e Spagna qualificherebbe direttamente quest’ultime essendo ora entrambe a quota 4 punti in classifica. Se invece tra la squadra di Del Bosque e quella di Bilic finisse 1-1 la classifica vedrebbe tre squadre a 5 punti con lo stesso numero di reti segnate negli scontri diretti e quindi per qualificarsi entrerebbe in gioco la differenza reti. Per questo motivo gli azzurri nel match di oggi, oltre a battere l’Irlanda dovrebbero vincere con almeno 2 reti di differenza così da mettere al sicuro ogni dubbio.

    Cesare Prandelli | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Nonostante l’Italia sia vista come vincitrice scontata, l’ultimo precedente tra le due squadre vede come vincitrice l’Irlanda che, a giugno del 2011, superò gli azzurri per 2-0 in un’amichevole. Per quanto riguarda le competizioni ufficiali le due squadre si sono incontrate nel girone di qualificazione ai Mondiali 2010 ottenendo un doppio pareggio, mentre l’ultima vittoria azzurra contro gli irlandesi risale ad agosto 2005 grazie alle reti di Pirlo e Gilardino. In ogni caso guardando tutte le partite disputate l’Italia è in netto vantaggio con 7 successi, 2 pareggi e 2 sconfitte.

    Sinceramente vi posso dire che non importa tanto come giocheremo e chi scenderà in campo spiega il ct azzurro Cesare Prandelliabbiamo provato sistemi diversi è vero, ma conta giocare con la testa e con il cuore e soprattutto avere voglia e determinazione e noi ce l’abbiamo. Per quanto riguarda la questione del biscotto non ne voglio neanche più parlare, penso che dei professionisti come loro non vogliano nemmeno pensare a una cosa del genere e noi dobbiamo solo giocare ed evitare di metterci in mezzo a questi discorsi. La partita contro l’Irlanda sarà la partita più importante della mia carriera, la squadra si è allenata benissimo e siamo consapevoli che dipende solo da noi e da nessun’altro. I test dicono che stiamo molto bene fisicamente e che possiamo giocare 90 minuti a grande velocità. C’è anche da dire che di là c’è il Trap che per me sarà sempre ‘il mister’ e sarà dura perché l’Irlanda non avrà pressioni ed è una squadra che non molla mai ed ha dei lanci lunghi e ripartenze veloci che noi dovremo essere bravi a contrastare in modo da fare noi la partita senza concedere situazioni del genere“.

    Non ci aspettavamo due sconfitte su due partite e quindi daremo tutto anche se ormai non conta più nulla – spiega ct dell’ Irlanda Giovanni Trapattonicontro l’Italia giocheremo soprattutto per l’onore della nazione, per i nostri tifosi che ci hanno supportato e applaudito anche dopo il 4-0 subito contro Spagna. Abbiamo il dovere di fare del nostro meglio, non vogliamo tornare a casa con un’altra sconfitta e se non prendiamo gol nei primi minuti sono certo che per noi sarà una gara del tutto diversa rispetto alle precedenti. Devo dire che Cesare ha fatto un gran lavoro con l’Italia, ha saputo nei giocatori la giusta mentalità, abbinando il bel gioco ai risultati e ha anche dimostrato una certa saggezza nel trattare i casi più delicati, come Mario Balotelli e Antonio Cassano. Lo stimavo prima come giocatore e lo stimo adesso come tecnico“.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:
    Italia (4-3-1-2): Buffon, Abate, Barzagli, Chiellini, Balzaretti, De Rossi, Pirlo, Marchisio, Motta, Cassano, Di Natale. Allenatore: Cesare Prandelli
    Irlanda (4-4-2)
    : Given, O’Shea, St Ledger, Dunne, Ward, Duff, Whelan, Andrews, McGeady, Keane, Doyle. Allenatore: Giovanni Trapattoni
    Arbitro
    : Cakir (Turchia)

    L’ITALIA SI QUALIFICA SE…

    SPECIALE EURO 2012

  • L’Italia si qualifica se… Biscotto permettendo

    L’Italia si qualifica se… Biscotto permettendo

    Il giorno fatidico per gli Azzurri è arrivato: alle 20.45 la Nazionale di Prandelli scenderà in campo contro l’Irlanda di Giovanni Trapattoni, mentre la Spagna affronterà in contemporanea la Croazia nell’ultima giornata della fase a gironi del Gruppo C. La situazione di classifica attuale vede gli spagnoli in testa con 4 punti, al pari dei croati, segue, poi, l’Italia a quota 2 e l’Irlanda, in ultima posizione e già matematicamente eliminata, a 0 punti.

    I calcoli, dunque, sono d’obbligo per capire quali sono le speranze di qualificazione ai quarti di finale degli Azzurri, considerando che le combinazioni possibili sono molteplici e che, dunque, le notizie rimbalzeranno incessantemente fra Poznan (dove giocano gli Azzurri) e Danzica (dove si disputa Spagna-Croazia).

    Naturalmente, l’imperativo per l’Italia è di ottenere la vittoria contro l’Irlanda, sia ai fini della qualificazione sia per legittimare le ambizioni di proseguire nel campionato europeo, ampiamente dichiarate, ma l’avversario – seppur già eliminato – non sarà affatto agevole, considerando soprattutto l’orgoglio del Trap, che non vorrà sfigurare proprio contro la Nazionale che lui stesso ha guidato per quattro anni, ed attualmente allenata dal suo ex calciatore ai tempi della Juventus Cesare Prandelli, che lo ricorda come “il mister, che mi ha preso a 20 anni, mi ha portato a giocare e mi ha sempre rispettato”.

    L’Italia ha l’obbligo di ottenere i tre punti contro l’Irlanda, perchè un risultato diverso (pareggio o sconfitta) porterebbe la certa eliminazione. Supponendo, dunque, una vittoria Azzurra, ecco i possibili scenari:

    1) Se Spagna e Croazia non pareggiano, gli Azzurri si qualificano come secondi nel girone.

    2) Se Spagna e Croazia pareggiano per 0-0, e l’Italia vince con qualsiasi risultato, gli Azzurri si qualificano come primi nel girone, perchè Spagna, Croazia e Italia si troverebbero a 5 punti e la classifica avulsa: dato che, in tal caso, la parità sarebbe perfetta anche in termini di punti negli scontri diretti fra le tre squadre e di differenza reti negli scontri diretti fra le tre squadre. Il criterio che risolverebbe la questione sarebbe, dunque, quello dei gol segnati negli scontri diretti: gli Azzurri sarebbero a quota 2 (uno alla Spagna ed uno alla Croazia), mentre la Spagna e la Croazia a quota 1 (uno ciascuno all’Italia). La seconda nel girone sarebbe la Spagna in virtù della differenza reti complessiva, ossia +4, mentre la Croazia sarebbe eliminata con differenza reti generale +2.

    Cesare Prandelli | © Claudio Villa/Getty Images

    3) Se Spagna e Croazia pareggiano per 1-1, l’Italia deve vincere contro l’Irlanda con almeno due gol di scarto, ma non per 2-0. In caso di vittoria per 3-1, gli Azzurri si qualificherebbero come secondi nel girone, in virtù del maggior coefficiente Uefa rispetto alla Croazia.

    4) Se Spagna e Croazia pareggiassero per 2-2, 3-3, 4-4, e così via, l’Italia sarebbe eliminata a prescindere dal risultato contro l’Irlanda. Sarebbe questa, dunque, la famigerata ipotesi del Biscotto, che prenderebbe forma a causa della classifica avulsa, applicando la regola dei “gol negli scontri diretti tra le squadre a pari punti”: in tal caso, gli Azzurri sarebbero a +2, mentre Spagna e Croazia sarebbero almeno +3.

    Confidando nella sportività degli iberici, ampiamente garantita dallo stesso ct Del Bosque, l’argomento Biscotto – colazione a parte – ci si augura possa finire in secondo piano, lasciando spazio alla concentrazione degli Azzurri ed alla volontà di non cercare potenziali alibi, distaccandosi dalla cultura del sospetto che, tradizionalmente, ci accompagna e profondendo il massimo impegno nella gara contro l’Irlanda.

  • Italia a rischio biscotto, meglio un morto che due feriti

    Italia a rischio biscotto, meglio un morto che due feriti

    Il nemico numero uno degli Azzurri, dopo il pareggio di ieri contro la Croazia, si chiama “Biscotto”. Un deja-vù di otto anni, ritornando all’Europeo 2004, quando la nostra Nazionale era guidata da Trapattoni e venne eliminata dalla competizione nonostante la vittoria contro la Bulgaria nell’ultima giornata, resa vana proprio dal biscotto scandinavo fra Danimarca e Svezia, che pareggiarono per 2 a 2, risultato che – già alla vigilia – si sapeva avrebbe eliminato gli Azzurri.

    Ora la situazione è pressocchè identica, considerando che se Spagna e Croazia dovessero pareggiare per 2 a 2, la Nazionale di Prandelli tornerebbe a casa anche se vincesse contro l’Irlanda, allenata proprio dal Trap. I conti sono presto fatti: Spagna e Croazia andrebbero, infatti, a 5 punti in classifica, così come l’Italia e, data la parità, si guarderebbe la classifica avulsa ed i punti negli scontro diretti (finiti tutti e tre in parità) e poi alla differenza reti (che, in caso di 2 a 2 sarebbe 0 per tutte), e poi, ancora, alle reti segnate negli scontri diretti fra Italia, Spagna e Croazia considerando che l’Italia si troverebbe con 2 gol fatti e 2 subiti, mentre con l’eventuale 2 a 2 la Spagna e la Croazia andrebbero a 3-3, superando, quindi, gli Azzurri.

    Nel caso di un pari per 1 a 1 fra Spagna e Croazia, invece, i calcoli sarebbero ben più complessi, poichè, a parità di punti e reti negli scontri diretti, si guarderebbe alla differenza reti generale, che vedrebbe la Spagna a +4, la Croazia a +2, mentre l’Italia (attualmente a 0) dovrebbe vincere con tre gol di scarto o con due, ma da 4 a 2 in su. Se, invece, l’Italia vincesse per 3 a 1 la situazione sarebbe in totale parità e, dunque, si ricorrebbe ai coefficienti calcolati sul rendimento di Italia e Croazia dagli Europei 2008, ai Mondiali 2010 alle qualificazioni Euro 2012: si qualificherebbe la Croazia, grazie al suo coefficiente 2,23 superiore rispetto a quello Azzurro, pari a 2,20.

    Calcoli a parte, l’aspetto più singolare di questa situazione è proprio lo spettro del “biscotto”, che piomba sugli Azzurri e sul calcio italiano proprio in prossimità dello scandalo scommessopoli e delle combine emerse. Un modo per ricordarci che l’onestà e la sportività non devono mai esser viste come un optional, perchè “la ruota gira” ed, ora, ci troviamo a sperare nella correttezza degli altri, con l’ansia di chi, conoscendo tali meccanismi distorsivi, teme che possano essere messi in atto. Sarebbe una beffa, soprattutto per Gigi Buffon, che dopo aver sostenuto “meglio due feriti che un morto” – riferendosi a situazioni “fisiologiche” nel calcio – nel post-partita di ieri si è detto sicuro della sportività degli Spagnoli che, se giocassero al massimo delle loro potenzialità, non dovrebbero temere la Croazia che, gol del pari a parte, ieri contro gli Azzurri non ha costruito particolari pericoli.

    Gianluigi Buffon | © Jamie Mc Donald/Getty Images

    Ora, dunque, il capitano Azzurro preferirebbe “un morto” fra Spagna e Croazia piuttosto che due feriti, una situazione che, con la contestuale vittoria italiana, ci promuoverebbe ai quarti.

    Buffon mostra sicurezza in tal senso e motiva così la sua impressione: “Se Spagna e Croazia fanno 2 a 2 ride tutto il mondo, e io non credo a questa possibilità perchè la Spagna è campione d’Europa e del Mondo ed i suoi campioni non vorranno essere ricordati per una cosa del genere, al contrario di Svezia e Danimarca che erano due squadre mediocri, con l’unico obiettivo di passare il turno”.

    Impressioni cui fa eco il ct spagnolo Del Bosque, che promette sportività da parte delle Furie Rosse che giocheranno per vincere contro la Croazia. Agli Azzurri, dunque, non resta che pensare alla partita contro l’Irlanda di Trapattoni, con l’imperativo della vittoria, puntando a dare il massimo ed evitando imbarazzanti cali fisici nella ripresa, onorando la promessa fatta da capitan-Buffon ad un bambino di Mirandola: “faremo il possibile per rendervi orgogliosi di noi”.

  • Super Torres, la Spagna travolge l’Irlanda 4-0. Trap eliminato

    Super Torres, la Spagna travolge l’Irlanda 4-0. Trap eliminato

    A seguire, dopo la partita dell’Italia contro la Croazia, si è giocato il match tra Spagna ed Irlanda, le rimanenti squadre del Girone C; il match è finito con la vittoria della Spagna che è andata subito a rete con Torres e la conseguente eliminazione da questi Europei 2012 per la squadra di Trapattoni.  Il mezzo passo falso degli azzurri ha incoraggiato gli spagnoli ad entrare subito decisi in campo e, senza perdere tempo, el Nino ha insaccato la rete neanche dopo aver fatto trascorrere 5′ dal fischio d’inizio. La supremazia della Spagna si nota tutta infatti le altri reti non tardano ad arrivare: nella ripresa è prima Silva, poi nuovamente Torres ed infine Fabregas ad insaccare la rete irlandese chiudendo il match con un netto 4-0.

    LA PARTITA: Si apre con un cambio tra gli undici titolari della scorsa partita molto importante per Del Bosque che, al posto di Fabregas, a rete contro l’Italia, inserisce Fernando Torres nonostante la brutta prestazione proprio contro gli azzurri. Fa bene il ct spagnolo a dar fiducia a El Nino: a 5′ dall’inizio l’attaccante si avventa infatti su un pallone vagante nell’area avversaria, supera di slancio Stephen Ward e lascia partire un destro potente che si insacca sotto la traversa di Shay Given portando la Spagna a condurre sull’1-0. Il primo tempo è tutto delle furie rosse che creano azioni di gioco importanti, senza però riuscire a finalizzare, grazie ad alcuni buoni interventi del portiere irlandese Given. L’Irlanda appare troppo impostata e, contro le prodezze dei giocatori spagnoli, si trova sempre in svantaggio.

    Fernando Torres © Alex Grimm/Getty Images

    Nella ripresa il ct dell’Irlanda Trapattoni opta per il cambio: inserisce infatti Walters al posto di Cox ma questo non basta alla squadra in casacca verdebianca a cambiare il ritmo del match. La Spagna si rivela nettamente superiore e continua a creare situazioni di possibile rete finchè Silva, in mezzo a tre difensori nell’area irlandese, piazza un rasoterra vincente alla destra del portiere, portando le furie rosse sul 2-0. Con il risultato quasi al sicuro Del Bosque decide quindi di effettuare il primo cambio: ad uscire è Alonso che lascia spazio a Martinez; pochi minuti dopo è nuovamente Torres ad andare a segno, superando il portiere avversario su contropiede.

    Subito dopo la doppietta de El Nino, Del Bosque decide che per oggi può bastare e inserisce Fabregas al posto di Torres. La risposta arriva subito da Trapattoni che inserisce il giovane Mcclean al post di Duff, cercando almeno di arginare la sconfitta. Nei minuti finali spazio anche allo spagnolo Cazorla che viene inserito al posto di Iniesta e all’irlandese Green che sostituisce Whelan. Ma ancora una volta a farla da padrona è la Spagna che, con un tiro di Fabregas pieno di forza e rabbia, insacca la rete e metto a segno il 4-0 finale.

    PAGELLE SPAGNA-IRLANDA

    Spagna (4-3-3): Casillas 6; Arbeloa 5.5, Piqué 6, Ramos 6, Jordi Alba 6, Busquets 6, Xabi Alonso 6 (65′ Martinez 5.5), Xavi 6; Silva 6.5, Iniesta 6.5 (80′ Cazorla), Fernando Torres 7 (72′ Fabregas). All. Del Bosque 7.5

    Irlanda (4-4-1-1): Given 4; O’Shea 4.5, St. Ledger 4.5, Dunne 5, Ward 5; Andrews 5.5, Whelan 5.5 (81′ Green); Duff 5 (88′ McClean), McGeady 5.5; Robbie Keane 6, Cox 5.5 (46′ Walters 5). All. Trapattoni 5

    CLASSIFICA GIRONE C

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO SPAGNA-IRLANDA 4-0

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  • Spagna-Irlanda, le furie rosse a caccia della prima vittoria

    Spagna-Irlanda, le furie rosse a caccia della prima vittoria

    Questa sera alle 20:45 va in scena Spagna-Irlanda, partita che chiuderà la seconda giornata del gruppo C di Euro 2012. Le furie rosse, reduci dal pareggio della prima giornata con l’Italia, cercano la prima vittoria in questi europei e proveranno a centrarla a Danzica contro l’Irlanda di Giovanni Trapattoni. Gli irlandesi sembrano propensi a recitare il ruolo di cenerentola del gruppo C, vista la netta sconfitta (1-3 con la Croazia) patita nella prima partita. Tuttavia il Trap ha invitato tutti a non considerare la sua squadra già battuta e per fermare la squadra campione del mondo ha in mente il solito modulo difensivista per la precisione un 4-5-1. Basterà impostare la partita sulla difensiva per intrappolare una squadra dalle infinite qualità tecniche come la Spagna?

    Non basterà di certo, dato che l’Irlanda vista in campo 4 giorni fa non sembra in grado di saper svolgere al meglio neanche la fase difensiva, principale marchio di fabbrica del Trap. I croati Mandzukic e Jelavic ne sono la conferma evidente, loro due insieme hanno bucato la difesa irlandese per ben 3 volte e i ragazzi di Vicente Del Bosque hanno le capacità per bucarli altrettante e più volte. Resta da capire chi sarà il finalizzatore dello scacchiere spagnolo visto che il ct delle furie rosse sembra molto propenso a schierare una vera punta a differenza della formazione anti-Italia.

    Vicente Del Bosque © Handout/UEFA/Getty Images

    Chi tra i due Fernando? Il ritorno al 4-2-3-1 genera in Del Bosque il dilemma Llorente-Torres. L’attaccante del Chelsea nonostante un paio di gol sbagliati ha inciso positivamente quando è subentrato nella ripresa di Spagna-Italia e quindi non è da escludere una chance da titolare per el nino. L’altro Fernando non ha ancora visto il campo in questa rassegna europea ma è un centravanti che quest’anno ha visto molto bene la porta visti i suoi 29 gol stagionali siglati con la maglia dell’Athletic Bilbao. A far posto ad uno dei due Fernando dovrebbe essere Xabi Alonso, centrocampista del Real Madrid chiamato ad un turno di riposo. Per quanto riguarda lo scacchiere irlandese, Giovanni Trapattoni dovrebbe optare per un modulo più abbottonato con l’inserimento di Gibson al posto di Doyle mentre il peso dell’attacco graverà sulle spalle dell’ex Inter Robbie Keane.

    PRECEDENTI E QUOTE – Sono 24 (10 in amichevole) i precedenti tra Spagna e Irlanda e il bilancio vede il predominio degli spagnoli vincitori in ben 13 occasioni. A completare il quadro ci sono 7 pareggi e solo 4 vittorie irlandesi. Non hanno dubbi gli scommettitori sull’esito finale della partita visto che la vittoria delle furie rosse è quotata a 1,20 mentre sono di molto più alte le quote su pareggio e vittoria irlandese bancate rispettivamente a 5,75 e 16. Interessante come per gli scommettitori i principali indiziati a siglare il primo gol della sfida siano Llorente e Torres, quotati entrambi a 5. Solo uno di loro giocherà titolare e avrà quindi maggiori possibilità di essere il primo marcatore di Spagna-Irlanda.

    PROBABILI FORMAZIONI SPAGNA-IRLANDA

    Spagna (4-2-3-1): Casillas, Arbeloa, Piquè, Sergio Ramos, Jordi Alba, Busquets, Xavi, Iniesta, David Silva, Fabregas, Torres. A disposizione: Victor Valdes, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Xabi Alonso, Cazorla, Jesus Navas, Pedro, Mata, Llorente, Negredo. Allenatore: Vicente Del Bosque.

    Irlanda (4-5-1): Given, O’Shea, Dunne, St Ledger, Ward, Whelan, McGeady, Gibson, Andrews, Duff, Keane. A disposizione: Westwood, Forde, Kelly, McShane, 0′Dea, Hunt, Green, McClean, Doyle, Walters, Cox, Long. Allenatore: Giovanni Trapattoni.

    Arbitro: Proenca (Portogallo)

    SPECIALE EURO 2012

  • Irlanda-Croazia 1-3, brutto esordio per Trap

    Irlanda-Croazia 1-3, brutto esordio per Trap

    Nel girone C degli Europei 2012, dopo il pareggio per 1 a 1 tra Italia e Spagna maturato nel pomeriggio, Irlanda-Croazia, gara delle 20.45, si preannunciava come un’occasione importante al fine di conquistare punti preziosi nell’impegno, sulla carta, più abbordabile rispetto alle prossime contro gli Azzurri e le Furie Rosse.

    Teatro del match è lo stadio di Poznan, dove il 73 enne Giovanni Trapattoni da Cusano Milanino compie il suo esordio in questo Europeo alla guida dell’Irlanda, che si è affacciata alla fase finale della competizione continentale per la seconda volta, dopo il debutto nel lontano 1988. Di fronte, la Croazia di mister Bilic, di maggiore esperienza in tal senso, alla luce delle sue precedenti tre presenze europee.

    Per le due formazioni outsider del girone C, dunque, il match d’esordio assume una connotazione realmente importante, un’occasione unica per incamerare punti preziosi nell’economia di un girone tanto complesso: si sono, pertanto, approcciate alla gara con uno schieramento speculare, il classico 4-4-2 tanto caro al Trap.

    Gli equilibri della gara, però, si rompono appena dopo 4 minuti dal fischio d’inizio, con il gol che porta in vantaggio la Croazia firmato di testa da Mandzukic, attaccante del Wolfsburg, raccogliendo un cross di Srna impennatosi al centro dell’area di rigore dopo una deviazione della difesa irlandese: 1 a 0 per la Croazia.

    La gara inizia, così, con il giusto piglio per i croati, che provano a spingere nei minuti iniziali, per sfruttare l’effetto sorpresa: l’Irlanda del Trap, però, riesce a ricompattarsi e, nonostante la pioggia copiosa che cade sul campo da gioco, al 19′ trova il gol del pareggio: punizione pennellata da Mc Geady, errore della difesa croata con Corluka che si lascia sfuggire St Ledger, libero di deviare in rete e di realizzare l’ 1 a 1 che riporta la gara in equilibrio.

    Un minuto dopo, però, è già in agguato la Croazia, con Jelavic libero in area fermato da un provvidenziale intervento difensivo di Dunne; al 36′ grande giocata di Jelavic che regala un assist-sombrero per Perisic, che sfodera un bel destro al volo impensierendo il portiere irlandese. Al 44′ la giornata di grande ispirazione di Jelavic si concretizza con il gol del 2 a 1 per la Croazia, realizzato da vero rapinatore d’area, approfittando di un errore difensivo di Ward, e superando in pallonetto il portiere Given impreciso.

    Dopo l’intervallo, le due formazioni rientrano con gli stessi uomini sul terreno di gioco, anche se probabilmente l’Irlanda del Trap avrebbe avuto bisogno di qualche correttivo per “registrare” meglio alcuni meccanismi che, nella prima frazione, erano apparsi poco oliati: dopo soli tre minuti dall’inizio della ripresa la Croazia mostra un’azione da manuale, con iniziativa sulla fascia sinistra di Perisic che crossa per Mandzukic, che firma di testa la sua personale doppietta ed il gol del 3 a 1: nell’azione del gol la palla colpisce prima il palo e, poi, il portiere Given prima di terminare in rete ma il gol è, comunque, da attribuire al calciatore croato perchè, anche senza il rimbalzo su Given sarebbe entrata in gol.

    Giovanni Trapattoni | © DANIEL MIHAILESCU/AFP/GettyImages

    Dopo il terzo gol subito, l’Irlanda esce definitivamente di scena, rischiando di incassare anche un passivo più pesante, soprattutto quando, al minuto 77, Rakitic sfiora il secondo palo d’interno destro: i minuti finali vengono, così, contraddistinti dalla Croazia che amministra il rassicurante vantaggio e la squadra del Trap che si mostra ancora più confusa e incapace di alcun tipo di reazione.

    La gara termina, così, con la vittoria della Croazia con il definitivo punteggio di 3 a 1, che le regala i tre punti ed il primo posto nel girone C, davanti ad Italia e Spagna a quota uno; fanalino di coda, l’Eire a zero punti, con la necessità di analizzare al più presto le criticità di tale prestazione all’insegna di un preoccupante appannamento e di una carenza di idee di gioco: il prossimo impegno del Trap (che perde l’imbattibilità dopo 14 gare) sarà ancora più ostico contro la Spagna, mentre la Croazia – apparsa realmente in gran forma – sarà la prossima avversaria degli Azzurri di Prandelli, giovedì prossimo: una partita che si preannuncia per nulla semplice.

    Pagelle Irlanda – Croazia:

    Irlanda: Given 4.5 Uno dei peggiori dei suoi, molto lontano dai suoi standard del passato, non riesce a dare sicurezza alla sua retroguardia ed, anzi, entra goffamente nell’azione del terzo gol firmato dalla Croazia.

    Croazia: Mandzukic 7.5 Autore di una doppietta, sempre in agguato: una spina nel fianco per la traballante difesa irlandese, grande lottatore

    Jelavic 7 Giocate di pregiata fattura, un gol e assist: ottimo esordio per uno degli uomini più attenzionati di questo Europeo, di cui si candida a divenire “rivelazione”

    Rakitic 6.5 Bella prova, fatta di buone iniziative e suggerimenti preziosi: sfiora il gol del potenziale 4 a 1 con un bel tiro a giro.

    CLASSIFICA GIRONE C

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO IRLANDA-CROAZIA 1-3

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