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  • Scudetto Inter, Mourinho commosso: “Ora la Champions, poi penserò al mio futuro”

    Interrompe il suo silenzio stampa Josè Mourinho nel giorno della conquista del suo secondo scudetto italiano (il 18esimo per il club nerazzurro). Un giorno speciale per il tecnico portoghese che ha voluto celebrare il suo trionfo con queste dichiarazioni:

    E’ la prima volta che vinco così, all’ultimo minuto, un’esperienza che non voglio ripetere. Vincere campionato e Coppa nella stessa stagione e’ sempre fantastico. In un campionato alla fine ci sono 40 partite e vince sempre chi merita. Abbiamo meritato, doveva essere piu’ facile, avevamo un vantaggio interessante a meta’ campionato poi per ragioni diverse, qualche colpa nostra qualcuna no, abbiamo perso tanti punti. E giocare quattro partite di Champions con Chelsea e Barcellona ha reso tutto piu’ difficile“.

    L’atteggiamento di Mourinho però è parso come quello che sta per abbandonare la sua squadra per approdare altrove (Real Madrid ndr). Al fischio finale il tecnico si è infilato subito negli spogliatoi, poi è rientrato sul rettangolo verde, giro d’onore visibilmente emozionato; poi è rimasto per lo più defilato non partecipando alle foto di rito con il resto della squadra che alzava al cielo il trofeo. Non ha neanche indossato la maglietta celebrativa preparata per l’occasione. E sul suo futuro dice:

    Ora la finale di Champions. Poi avrò bisogno di due-tre giorni per pensare. Ma sono lontanissimo dall’essere l’allenatore del Real. Andrò a Madrid, ma torno a Milano. In questo momento non sono egoista per pensare a me stesso, penso solo all’Inter, ai miei giocatori. Dopo Madrid ci sara’ il tempo di essere egoista per uno, due, tre giorni e pensero’ a quello che mi fara’ piu’ felice dal punto di vista professionale, devo pensare. Ho avuto problemi in Italia, non mi sento a casa. Ho dovuto tacere per evitare altri problemi, perché ogni volta che parlavo interveniva il Procuratore, la Commissione Discipinare, la Lega. Anche oggi ho rischiato di non essere in panchina. Ma adesso, al 100%, posso dire che non e’ vero che sto con un piede e mezzo al Real“.

    Mourinho poi rende onore al Siena e ripercorre le tappe della stagione soffermandosi sul periodo più difficile da superare:

    Il momento piu’ difficile e’ stato dopo la partita con la Fiorentina. A quel punto noi eravamo secondi e non dipendevamo solo da noi. Sapevamo che non bastava vincerle tutte e poi giocavamo con la Juve che non sarebbe venuta a Milano per vincere ma per non far vincere all’Inter il campionato. Poi la Roma ha perso con la Sampdoria, noi siamo stati di nuovo proprietari del nostro destino ed e’ stato facile.
    Il Siena ha fatto una grande gara per una squadra che voleva pareggiare e tu devi aspettarti questo dal tuo avversario anche se sta gia’ in B. Gioca per orgoglio, sono professionisti, qualcuno giocava anche per la Roma. Abbiamo avuto tranquillita’, abbiamo creato e costruito: mi aspettavo di finire con altri gol, tu sai che la Roma ha la partita in tasca e basta un dettaglio per farti perdere tutto. Ma la squadra con tranquillita’ e concentrazione ha vinto
    “.

    Lo Special One conclude da par suo punzecchiando come al solito le rivali:

    Si, oggi potrei dire due tituli Inter, zero Juventus, zero Milan. Ma lo direi con tranquillità, così come accetterei che loro dicessero lo stesso se noi non avessimo vinto niente. Questo è il calcio“.

  • Le interviste di Siena – Inter 0-1. La gioia dei nerazzurri

    Ecco la gioia dei giocatori dell’Inter dopo la conquista del 18esimo scudetto.

    Maicon: “Sono veramente contento, felicissimo oggi festeggiamo lo scudetto, domani riposiamo poi c’è una grande finale. Stasera certo, faremo una grande festa, chi dice il contrario sbaglia. Paura non c’è mai stata, perché ci fidiamo di noi, però il merito è di tutta la squadra e grazie a Dio lo scudetto è andato all’Inter. Lo dedico a mia madre, mio padre, a mio fratello, mia sorella e la mia famiglia. A tutte le persone che mi sono state vicine, è il nostro scudetto“.

    Julio Cesar: “Non esiste emozione più grande, siamo felicissimi, è stata dura. E’ più bello vincere così: complimenti alla Roma che ha fatto un gran lavoro, anche a Ranieri, però oggi ci godiamo questa vittoria. La cosa brutta del calcio però è che non possiamo godere tanto, sabato prossima abbiamo una finale che i tifosi e soprattutto il presidente vogliono vincere. Dedico lo scudetto alla mia famiglia e a tutti i miei splendidi compagni“.

    Milito: “L’ansia è normale all’intervallo, per fortuna ho trovato quel gol importantissimo, fantastico, il più importante della mia vita, sono contentissimo. Vogliamo goderci questo tricolore, però già da domani andremo già con la testa a Madrid. Una vittoria stupenda, sono troppo felice“.

    Stankovic: “Saluti a tutti. questo scudetto se lo meritano i tifosi, noi, il presidente, tutto lo staff, è stata dura oggi ma abbiamo vinto. Complimenti alla Roma, che ha fatto un super campionato, erano sempre lì, ma i campioni lo siamo noi. Adesso continuiamo così. Il nostro merito maggiore? Il merito è della società che ha portato un gruppo fantastico, ha preso il miglior allenatore dell’Inter, che ci ha messo dentro la convizione. Con tifosi, presidenti e mister siamo arrivati fin qui. Cosa faremo per trattenere Mou? Chiedetelo al presidente“.

    Cambiasso: “L’idea è corsa subito ai tifosi, quelli che non sono riusciti a venire fin qui. Non sappiamo cosa faremo ma vorremmo andare da loro in piazza a festeggiare. E’ stato uno scudetto molto sofferto perché cinque giornate fa eravamo sotto la Roma e negli ultimi anni non era mai successo. Siamo riusciti a vincere coppa Italia e scudetto e abbiamo sabato una partita che fa la differenza tra un’annata straordinara com’è finora e un’annata storica come vogliamo trasformarla“.

    Moratti: “Una festa meravigliosa, tutti felici! Non voglio essere nei panni di chi cerca di vincere perché soffri molto, ma non è detto che la fortuna ti sorrida sempre; per fortuna essa ci sorride da 4 anni dopo che per 10 anni non ci aveva sorriso.
    Mercato? Non puoi mai sapere come va, in non tanti avrebbero scommesso nello scambio Ibra-Eto’o, tutto dipende da come si ambientano i giocatori e ci è andata bene
    “.

  • Le interviste di Chievo – Roma 0-2. Ranieri:”Complimenti a Moratti ma la Roma è stata straordinaria”

    Complimenti di cuore al presidente Moratti perche ha fatto una grande squadra e le auguro fortuna anche in Europa“.

    Il tecnico della Roma Claudio Ranieri fa i complimenti all’Inter e a Moratti ma ammette che la sua squadra e’ stata la vera protagonista del campionato.

    “Non posso dire se ci ho creduto o no, volevo lottare fino all’ultimo secondo. Potevo crederci se l’Inter stava pareggiando o perdendo all’ultimo. La Roma non ha perso lo scudetto, ha fatto qualche cosa di fantastico. Se Mourinho mi manchera’ se lasciasse l’Inter? Mourinho mi mancherebbe sicuramente, sta migliorando perche’ prima mi offendeva mentre ora tira fuori citazioni letterarie, certo che mi mancherebbe. Futuro e nazionale? Ho un contratto con la Roma

  • Le interviste di Lazio – Udinese 3-1. Reja: “Ripartire da questo gruppo”

    Le interviste al termine di Lazio – Udinese finita con il punteggio di 3-1.

    Reja: “Dobbiamo ripartire da questo finale di stagione. Questa squadra ha dimostrato di saper fare un buon calcio e di ottenere ottimi risultati. Ora mi auguro che il presidente mantenga grande parte di questo gruppo. In settimana ne parleremo, vedremo di fare le operazioni giuste per competere a traguardi più importanti. Le posizioni che ci competono sono altre. Ledesma e Floccari? Sono giocatori determinanti, lo dimostra quello che hanno fatto in campo. Sono calciatori che io reputo necessari per ambire a traguardi più alti”.

    Brocchi: “La cosa che rammarica un po’ tutti, è che la vera Lazio si è vista solo in questo finale di stagione. Nelle ultime giornate abbiamo giocato su campi veramente difficili e abbiamo ottenuto quasi sempre risultati positivi. Oggi volevamo vincere assolutamente davanti al nostro pubblico, soprattutto per farci perdonare in parte tutte le sofferenze che hanno vissuto in questa stagione. Due gol in due partite? Sono veramente contento, anche perché non sono abituato a segnare molti gol. Il mio desiderio era esultare sotto la Nord e ci sono riuscito, anche oggi mi hanno dedicato molti cori”.

  • Le interviste di Milan – Juventus 3-0. Gli addii di Leonardo e Zaccheroni

    Le interviste ai protagonisti al termine dell’ultima giornata di campionato tra Milan e Juventus e finita 3-0 per i rossoneri. Ultima partita sulle rispettive panchine di Leonardo e Zaccheroni.

    Leonardo: “Non va ricercata una motivazione particolare per questa seperazione. Non c’è niente che non va ne col presidente ne con nessuno. Io penso solo a quello che ho vissuto, e sono state delle emozioni incredibili, bellissime. Io sono partito per questa avventura in un certo modo, e tutti lo sapevano quindi non c’è niente di nuovo in tutto questo. Per me non è stato un lavoro ma solo un cammino bellissimo. Il mio futuro? Non lo so, davvero. Sicuramente per i prossimi anni non farò l’allenatore. Qualcosa succederà. Ad oggi non ho idea di quello che sarà. Per me stasera è stata una situazione molto particolare, e non riesco a trovare le parole per spiegarla. Il mio diverbio con Berlusconi c’è stato, e tutti sanno come è andata. Io parlo solo per me, e la società sa quello che penso. Sono convinto che il Milan possa sempre trovare le strade per essere competitiva perchè in 110 anni di storia lo ha sempre fatto”.

    Zaccheroni: “E’ stata una prestazione in linea con le ultime partite. Avevo chiesto ai ragazzi qualcosa di diverso ed invece non abbiamo giocato. Stasera dopo il gol del Milan la partita è finita. Punto. Cerchiamo sempre le giocate difficili e non possiamo permettercelo ma non lo vogliamo capire. Dopo prestazioni come questa sarebbe meglio stare zitti. Lanciare dei giovani? Non era il caso, anche perchè io la Primavera non l’ho quasi mai vista. Quando ho accettato l’incarico sapevo a cosa andavo incontro, e quindi ora non mi posso lamentare. Ho provato a fare dei risultati ed inizialmente le cose andavano anche bene. Poi in dieci giorni abbiamo perso tutto. Questo perchè la situazione è degenerata, sotto tutti i punti di vista e soprattutto fisicamente la squadra non c’era. Cosa auguro alla Juventus per il futuro? Meno infortunati e una stagione di grande riscatto”.

    Galliani: “Credo che l’atteggiamento del pubblico rossonero sia assolutamente inaccettabile. Ricordo a tutti che quando è arrivato Berlusconi il Milan era in un’aula di tribunale e adesso è il club più titolato al Mondo. Quindi non accetto questa contestazione. L’allenatore del prossimo anno? Vedremo, è presto per annunciarlo”.

    Buffon: “Non so nulla del mio futurom e quindi è inutile dire qualcosa adesso perchè parlerei di qualcosa che non so. Il Manchester United? Ripeto, non so cosa succederà. Stasera ho vissuto male la gara perchè mai mi sarei aspettato di arrivare all’ultima di campionato senza nulla da giocarmi”.

    Ronaldinho: “Leonardo è un amico e mi dispiace che se ne vada perchè ha fatto tantissimo per me e per il Milan. Auguro a Leo tutto il bene possibile, dovunque vada. Io adesso vado in vacanza e poi vedremo cosa succederà, non so chi sarà l’allenatore, nessuno lo sa. Il Mondiale? Io la mia risposta l’ho data sul campo, se poi Dunga pensa che questo non è abbastanza per andare in Sudafrica io non posso farci nulla. E’ lui che decide”. La risposta più importante però Dinho la da sul suo futuro. “Se sarò qua anche l’anno prossimo? Non lo so”.

  • F1: le interviste dal paddock dopo le qualifiche del Gp di Monaco

    Le interviste ai protagonisti al termine delle qualifiche del Gran Premio di Monaco sul circuito cittadino di Montecarlo dove domani Mark Webber partirà dalla pole.

    Webber: “Non so se il mio giro precedente sarebbe stato sufficiente so che ero veloce, mi sono subito detto che avrei dovuto fare meglio dopo. Sul primo giro ho spinto molto sul secondo settore, poi ho dovuto mettere insieme tutti i dettagli del passaggio precedente e ho fatto un giro pulito, la macchina era un piacere da guidare e devo ringraziare tutta la squadra e la Renault che ha piazzato tre motori nei primi posti. E’ una gara in cui bisogna essere precisi e sono contento di partire davanti”.

    Alonso: “Giornata difficile ma non si poteva fare nient’altro. Domani vediamo di fare una bella gara e di trovare delle motivazioni”.

    Kubica: “Sia la squadra che io abbiamo spinto fin dall’inizio. Abbiamo scelto un approccio diverso riservando due set di gomme super morbide per le qualifiche finali e la scelta si e’ rivelata giusta. Purtroppo l’ultima non è stata la scelta ideale, ho trovato un po’ di traffico e Mark era davanti a me e non sapevo cosa stesse facendo, poi gli pneumatici a metà giro mi hanno mollato e ho dovuto stringere i denti nell’ultimo settore e non ho potuto fare di altro che ripetere il tempo precedente. Certo sarebbe stato bello partire dalla pole position, ma essere in prima fila è comunque molto importante in una gara come Montecarlo”.

    Massa: “Tutti miglioravano alla fine, ma il mio ultimo giro l’ho fatto dietro a Rosberg e non sono riuscito a migliorare. Non so se avrei potuto fare la pole ma sicuramente potevo finire tra i primi tre. Domani è una gara lunga e potrà succedere di tutto, ma non è così orribile partire quarti. Dobbiamo essere svegli in gara, la macchina la sento bene qui a Monaco dove possiamo fare un buon risultato”.

    Hamilton: “Sono felice di non aver avuto problemi, sentivo bene la macchina, ma manchiamo ancora di velocità, mi manca il grip e la Red Bull è ancora la più veloce, davanti a tutti. Quindi domani continuerò a spingere per prendere punti pesanti”.

  • F1: le interviste dal paddock dopo le qualifiche del Gp di Spagna

    Queste le dichiarazioni a caldo al termine delle qualifiche del Gran Premio di Spagna sul circuito di Barcellona che ha visto le Red Bull protagoniste con Webber in pole e Vettel in seconda posizione. Terzo Hamilton mentre le Ferrari domani partiranno dalla quarta posizione con Alonso e dalla nona con Massa.

    Webber: “È stata una pole position sensazionale per me, i meccanici hanno fatto un gran lavoro e li ringrazio. Sono contento per me e per il team domani ci attende una lunga corsa”.

    Vettel: “Penso che ci stiamo divertendo: Mark vuole stare davanti a me e io voglio fare altrettanto, non è un segreto. Adesso, l’importante è rimanere con i piedi per terra. Finora siamo stati veloci e abbiamo fatto un buon lavoro. Mi farebbe piacere essere qui anche domani e ripetere le stesse cose”.

    Alonso: “Le Red Bull sono nettamente superiori ma la corsa è lunga e possono succedere molte cose. Fanno sempre benissimo in qualifica, tutte loro le pole ma in classifica inseguono. Magari domani possiamo recuperare una posizione su Hamilton”.

  • Le interviste di Lazio – Inter 0-2. Lopez: “Giocatori condizionati dai tifosi”

    Le interviste ai protagonisti del posticipo Lazio – Inter 0-2

    Lopez: “Forse i ragazzi sono stati condizionati dai tifosi. Anche noi dalla panchina, abbiamo mantenuto una grande tranquillità pensando alla partita. Noi abbiamo fatto un brutto secondo tempo, ma non so dire se oggi l’Atalanta vinceva avremmo giocato diversamente, non c’è la controprova. Il mio esordio sulla panchina è stata un’esperienza bellissima, speravo in un risultato migliore”.

    Mourinho: “Pensiamo soltanto che ci sono diverse partite da disputare, tutte importanti, a partire da mercoledì in Coppa Italia: daremo il massimo per restare in vetta in campionato e per continuare bene sugli altri fronti. Ci troviamo in una situazione molto bella, soddisfacente, ma dobbiamo continuare così fino alla fine se no le parole non servono. Stasera? I laziali sono simpatizzanti dell’Inter, c’è un gemellaggio da anni quindi non c’è nient’altro da dire. Lo striscione su Mourinho è stato davvero molto bello”.

    Thiago Motta: “Abbiamo superato un ostacolo e ne mancano due per lo scudetto. Abbiamo fatto un passo molto importante. Ora dobbiamo pensare alla Coppa Italia. Ancora ho qualcosa dentro che non va bene per la Champions, ma l’importante è la finale. Oggi ho avuto la fortuna di segnare per avere un pò di morale e di fiducia. Oggi è stata una partita che dovevamo vincere per forza, siamo arrivati a Roma con una mentalità di fare per forza tre punti. Abbiamo fatto il notro lavoro e anche loro. Ora andiamo in albergo, recuperiamo e ci concentriamo per la Coppa Italia che sarà molto difficile”.

  • Le interviste di Catania – Juventus 1-1. Zaccheroni: “La rosa non va stravolta”

    Le interviste ai protagonisti al temine di Catania – Juventus finita in parità (1-1).

    Zaccheroni: “Oggi la partita l’abbiamo fatta noi, e si giocava in casa di una squadra che sul proprio campo ha fatto sempre grandi gare, oggi alla fine abbiamo rischiato la beffa con Maxi Lopez ma abbiamo fatto la partita. Quest’anno ho fatto piu’ il commissario tecnico che l’allenatore, non abbiamo avuto molto tempo per allenarci, dunque la fluidità di manovra non poteva esserci granchè.
    Il futuro non è un mio problema ho un contratto fino al 30 giugno, posso dire che non manca molto per essere una grande squadra, a parte l’Inter anche altre squadre hanno lacune, alla juve non ci sono tante cose da cambiare.
    Servono punti fermi, gente che fa la differenza, si fa la squadra dal portiere al centravanti poi si completa il contorno. Si rischia di far errori di valutazione dopo una stagione come questa”.

    Marcolin: “Oggi abbiamo provato a vincere con tutte le forze, replicando l’impresa dell’andata, ma anche aver conquistato questo pari, nonostante loro si fossero chiusi molto dopo il vantaggio, è un ottimo risultato. Da qui in avanti non abbasseremo la guardia, e continueremo a giocarcele tutte al massimo, a partire dalla gara di domenica prossima contro il Bologna, da cui potremmo uscirte matematicamente salvi”.

    Pulvirenti: “Abbiamo centrato l’obiettivo stagionale e non possiamo che essere contenti e soddisfatti di quello che abbiamo fatto. Il merito è di tutti, è stato un campionato molto difficile e complicato, ci siamo trovati in grosse difficoltà ma attraverso il lavoro, la compatezza del gruppo e il sostegno dei nostri tifosi siamo riusciti ad ottenere la salvezza”.

  • Le interviste di Parma – Roma 1-2. De Rossi: “Domani forza Lazio”

    Le interviste ai protagonisti di Parma – Roma terminata 2-1 per i giallorossi di Ranieri.

    Ranieri: “Faticavamo moltissimo, soprattutto nella gestione della palla. Questo perchè quando non gioca Pizarro noi soffriamo molto. Nel secondo tempo mi sono adattato, giocando con lo stesso modulo del Parma che ci ha messo davvero in difficoltà. Noi pensiamo a noi stessi, poi è chiaro che se la Lazio giocherà la sua partita domani vedremo un bello spettacolo. Noi abbiamo fatto il nostro e continueremo a farlo poi vedremo. L’Inter è fortissima, quindi non ci sarebbe da sorprendersi se battesse la Lazio”.

    Guidolin: “Regalare un gol alla Roma complica ovviamente le cose. Nonostante questo però la squadra non si è demoralizzata e abbiamo giocato un grande primo tempo. Erano in vantaggio ma senza meritarlo. E’ un po’ di tempo che ci gira così, costruiamo tanto ma non riusciamo a portare a casa punti. Pazienza, non mi voglio lamentare. Ringrazio invece i miei ragazzi per l’ennesima grande prova. L’arbitraggio? Preferisco non commentare. La Roma è una grande squadra, non lo scopro io, ma il Parma ha dimostrato di essere più che mai vivo”.

    De Rossi: “La nostra è stata una grande prestazione su un campo molto difficile contro una squadra che non voleva regalare niente. E’ una grande vittoria. La Lazio può fermare l’Inter, non vedo perchè no. Non capisco perchè in Italia si debba sempre pensare male. E’ peggio giocare dopo, quindi l’Inter domani avrà grande pressione ma sono abituati. Domani tiferò Lazio alla grande”.

    Leonardi: “Il Parma meritava di vincere. Una squadra ha dominato la partita, ma gli episodi hanno determinato il risultato. Voglio ringraziare i miei ragazzi e il pubblico di Parma e aggiungo che sono veramente orgoglioso di loro. Faccio i complimenti a Rocchi, perchè arbitrare questa partita era difficilissimo”.