I sorteggi Europa League sono stati piuttosto positivi per le due italiane retrocesse dalla Champions, Inter e Napoli, mentre hanno regalato alla Lazio una sfida, sulla carta, piuttosto complicata.
I nerazzurri di Luciano Spalletti nella loro sfida di sedicesimi di finale di Europa League affronteranno il Rapid Vienna. Gara che pare decisamente morbida visto che gli austriaci sono arrivati secondi nel proprio girone, ma con gli stessi punti, alle spalle del Villarreal con un bottino di 3 vittorie un pareggio e due sconfitte, con solo 6 gol segnati e ben 9 subiti.
In campionato le cose vanno addirittura peggio in quanto il Rapid è all’ottavo posto su 12 squadre presenti nella massima serie austriaca.
Da tenere d’occhio l’esterno Boli Bolingoli-Mbombo e la punta Dani Alar.
Oltre l’Inter sorride anche il Napoli che dai sorteggi Europa League ha visto uscire, come avversaria per i sedicesimi, lo Zurigo.
Gli svizzeri, dopo una partenza scoppiettante, hanno rallentato molto il proprio ritmo finendo secondi nel girone A dietro al Bayer Leverkusen, grazie a 3 vittorie, un pari e due sconfitte, con sette gol fatti e sei subiti.
Nel proprio campionato lo Zurigo è 4° con un distacco di ben 24 punti, dopo 18 giornate, dalla capolista Young Boys.
Giocatori interessanti sono il centrocampista nazionale del Kosovo Benjamin Kololli e la giovane punta nigeriana Stephen Odey.
Se come già anticipato Inter e Napoli hanno avuto sorteggi Europa League decisamente positivi, lo stesso non si può dire per la Lazio che dovrà affrontare il Siviglia.
Quando si parla di Europa League infatti il primo nome che viene in mente è proprio quello degli andalusi che hanno alzato il trofeo per tre anni di fila dalla stagione 2013/14 alla 2015/16.
In questa edizione la squadra guidata da Pablo Machin ha però faticato, tenendo il discorso qualificazione aperto sino all’ultimo turno nel quale è arrivato il successo sul Krasnodar che è valso la vetta del proprio girone. Gruppo vinto grazie a quattro vittorie e due sconfitte con 18 gol fatti e 6 subiti.
Molto positiva la stagione sino ad ora in Liga, il Siviglia è infatti secondo a sole 3 lunghezze dalla capolista Barcellona.
Sono diversi gli ex della Serie A che giocano nel club biancorosso: Franco Vazquez, André Silva, Simon Kjaer, Ever Banega e Luis Muriel. Oltre a questi la Lazio dovrà prestare molta attenzione anche a Pablo Sarabia e Wissam Ben Yedder.
Le gare di andata si giocheranno tutte giovedì 14 febbraio mentre il ritorno sarà giovedì 21 febbraio.
Per quanto riguarda le altre sfide, il Chelsea di Sarri se la vedrà con gli svedesi del Malmoe mentre l’avversario dell’Arsenal sarà il Bate Borisov. Molto interessante si preannunciano Shakhtar Donetsk – Eintracht Francoforte e Galatasaray – Benfica.
Una serata disastrosa per le due italiane impegnate in Champions League, bastava poco, bastava un gol in più ed Inter e Napoli avrebbero ottenuto il passaggio agli ottavi, purtroppo quel gol non è arrivato e così per le due squadra si chiudono le porte Champions e si aprono quelle dell’Europa League.
La sfida contro il Liverpool, sulla carta era molto difficile, ma al Napoli di Carlo Ancelotti sarebbe bastato segnare anche solo un gol per costringere i reds. Invece è arrivato soltanto il gol di Salah che ha eliminato i partenopei. Non è servito a niente l’assedio finale, al 92° Milik ha avuto il pallone qualificazione ma Alisson è stato strepitoso ed ha salvato i suoi.
Amarissima anche la serata dell’Inter che ha avuto subito buone notizie da Barcellona con i blaugrana avanti sul Tottenham, poi però ha subito un gol per un pasticcio difensivo di Asamoah che ha complicato le cose. Il gol di Icardi nella ripresa aveva messo nuovamente i nerazzurri agli ottavi, sembrava una strada in discesa, gli uomini di Spalletti non sono riusciti a trovare il gol del vantaggio e a 5 minuti dalla fine è arrivata la doccia gelata del gol di Lucas Moura che ha dato il pari al Tottenham ed ha eliminato l’Inter. Adesso la squadra di Spalletti dovrà giocarsi le proprie carte in Europa League.
Veniamo al racconto della sfida, valevole come ultima giornata di Champions League, del Napoli.
Come prevedibile il Liverpool cerca di rendersi insidioso con la velocità dei suoi avanti. Al 7° grandissima chance per Salah che davanti ad Ospina sbaglia il controllo agevolando il portiere del Napoli. Risposta partenopea con Hamsik che riceve da Mertens ma calcia alto. I reds continuano a fare la partita ma il Napoli si difende con ordine. Al 34° grande azione personale di Salah che entra in area e col diagonale dal fondo beffa Ospina. Reazione immediata del Napoli che si butta in avanti costringendo la difesa di Klopp a salvarsi in affanno. Dopo 3 minuti di recupero si va al riposo con il Liverpool avanti per 1-0.
Si riparte, senza cambi, per i secondi e decisivi 45 minuti. La pressione del Liverpool si fa più intensa e al 50° Salah si libera in area ma la sua conclusione sfiora soltanto il palo. La squadra di Ancelotti però non sta a guardare e quando può prova creare problemi alla porta di Alisson. Il Napoli spinge ma si espone alle ripartenze, al 75° serve un grande intervento di Ospina per dire no a Salah. Pochi minuti e ancora Ospina è decisivo questa volta sulla conclusione ravvicinata di Mané. Al 79° è Callejon ad avere da due passi la palla per il pareggio ma calcia alto. Il Liverpool continua a sprecare, al 87° Manè a porta spalancata calcia altissimo. Il Napoli si getta all’assedio e al 92° Milik controlla sotto porta e calcia, Alisson è strepitoso e salva i suoi. Finisce così, il Liverpool si qualifica agli ottavi di Champions mentre il Napoli scivola in Europa League.
LIVERPOOL – NAPOLI 1-0 (34° Salah)
LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold (90° Lovren), Matip, van Dijk, Robertson; Wijnaldum, Henderson, Milner (85° Fabinho); Salah, Firmino (79° Keita), Mané.
Ammoniti: van Dijk (L), Koulibaly (N), Salah (L), Robertson (L), Mané (L)
Passiamo ora all’altra italiana impegnata in questa serata di Champions League, l’Inter.
Prova a partire forte l’Inter con il tentativo in diagonale di Asamoah che non spaventa la difesa olandese. Al 6° Icardi pennella per la testa di Perisic, il croato colpisce ma centra il palo. Da Barcellona intanto arriva la buona notizia del vantaggio dei blaugrana. Alla prima uscita in avanti il Psv colpisce, errore di Asamoah che si fa rubare la palla da Bergwijn, cross sul secondo palo per Lozano che da due passi di testa segna. Poco dopo altro errore di Asamoah che involontariamente serve De Jong, bravo Handanovic in chiusura. I nerazzurri si affidano ai cross ma non riescono a creare grandi chance. Al 37°, su azione da corner, de Vrij si trova sui piedi la palla a due passi dalla porta ma non riesce a calciare, contropiede del Psv con Lozano che, per fortuna dell’Inter, sbaglia l’ultimo passaggio. Il primo tempo si chiude con gli olandesi avanti per 1-0.
Si riparte, senza cambi, per i secondi 45 minuti. Al 48° enorme occasione per Icardi, l’attaccante si libera e calcia ma Zoet è strepitoso nell’intervento. I nerazzurri provano a far la gara ma non riescono a rendersi pericolosi. L’ingresso di Keita dà un po’ di freschezza e la squadra di casa torna a spingere come nei primi minuti del primo tempo. Al 66° Icardi colpisce da dentro l’area ma la difesa devia in corner. Al 73° Politano crossa profondo, sul pallone arriva Icardi che di testa riporta la gara in parità. A 5 minuti dalla fine arriva la notizia del pareggio del Tottenham che gela San Siro, all’Inter rimangono pochi minuti per cercare il gol vittoria e qualificazione. Il gol non arriva ne a Milano ne al Camp Nou, entrambe le sfide finiscono 1-1, agli ottavi di Champions, con il Barcellona, va il Tottenham. Sarà Europa League per l’Inter.
INTER – PSV 1-1 (13° Lozano (P), 73° Icardi (I))
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Skriniar, Asamoah (69° Martinez); Brozovic, Borja Valero; Politano (83°Vrsaljko), Candreva (56° Keita), Perisic; Icardi.
Nelle altre gare di serata il Psg batte 4-1 la Stella Rossa a Belgrado e vince il proprio girone. Vince lo Schalke, 1-0 sulla Lokomotiv e rende indolore la sconfitta casalinga per 3-2 del Galatasaray contro il Porto, i turchi vanno in Europa League. Il Borussia Dortmund batte 2-0 il Monaco e grazie al pari dell’Atletico a Bruges, ottiene il primo posto davanti ai Colchoneros.
Serata agrodolce, per le due italiane impegnate nella quinta giornata di Champions League.
Il Napoli ha fatto il proprio dovere, ha battuto per 3-1, grazie al gol di Hamsik e alla doppietta del solito straordinario Mertens.
Gli uomini di Ancelotti però non possono ancora festeggiare perché il successo del Psg, in casa contro il Liverpool, rimanda tutto all’ultima giornata con i partenopei che andranno ad Anfield alla ricerca di almeno un punto per avere la certezza degli ottavi di Champions.
I nerazzurri di Spalletti, sono caduti a Wembley contro il Tottenham, a regalare i tre punti agli Spurs ci pensa Eriksen che è entrato nel secondo tempo e ha firmato il gol vittoria a 10 minuti dalla fine.
Una sconfitta che non lascia in mano all’Inter il proprio destino: per ottenere il passaggio agli ottavi di Champions i nerazzurri, in casa con il Psv, dovranno ottenere un risultato migliore di quello del Tottenham al Camp Nou con un Barcellona già qualificato e già primo del girone.
Un successo degli Spurs in casa del Barça eliminerebbe l’Inter dalla Champions retrocedendola in Europa League.
Veniamo al racconto della gara di Wembley tra il Tottenham e l’Inter.
Inizio di gara migliore per i padroni di casa che provano a spingere con Kane che dalla linea di fondo prova ad impensierire Handanovic. L’Inter prova ad alleggerire la pressione sfruttando la verve di Politano. Alla mezz’ora ci prova Lucas da fuori ma il portiere nerazzurro non si fa sorprendere. Altra occasione per il Tottenham al 38° con il tiro a giro di Winks che sbatte contro la traversa. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Si riparte senza cambi per i secondi 45 minuti. Il copione non cambia, padroni di casa a fare la partita, Inter attenta a chiudere. Gli Spurs provano ad accelerare ma la coppia difensiva DeVrij-Skriniar concede poco o niente. Pochettino inserisce Son ed il coreano mette vivacità nella manovra del Tottenham. Al 71° il neo entrato Eriksen pennella una punizione per Vertonghen che però di testa non trova il bersaglio. Dopo tanto difendersi al 76° Perisic riesce ad arrivare al tiro costringendo Lloris alla gran parata. Al 80° progressione di Sissoko che mette in mezzo, Dele Alli tocca per Eriksen che da pochi passi batte Handanovic. L’Inter prova il tutto per tutto nel finale, all’ultimo secondo la conclusione di Asamoah da fuori sembra ben indirizzata ma la difesa inglese mura e porta a casa un prezioso successo. L’Inter dovrà conquistarsi l’accesso agli ottavi di Champions nell’ultimo turno.
TOTTENHAM – INTER 1-0 (80° Eriksen)
TOTTENHAM (4-2-3-1): Lloris; Aurier, Alderweireld, Vertonghen, Davies; Sissoko, Winks (87° Dier); Lamela (70° Eriksen), Dele Alli, Lucas (62° Son); Kane.
Ammoniti: Alderweireld (T), Lamela (T), De Vrij (I), Son (T), Borja Valero (I).
Passiamo ora al San Paolo per la sfida tra Napoli e Stella Rossa.
Parte meglio il Napoli che al 6° al termine di una grande azione corale, si porta al tiro con il colpo di tacco di Mertens, bravo il portiere Borjan a salvare. Il gol però arriva al 11° con Hamsik sotto porta bravo a girare in rete la spizzata di Maksimovic. Al 23° brivido per la retroguardia partenopea con Simic che s’inserisce e calcia rasoterra sul primo palo, bravo Ospina a respingere. Grande ripartenza del Napoli al 28° la inizia e la conclude, col colpo di testa, Koulibaly, Borjan alza in corner. Al 33° arriva il raddoppio con Mertens che dentro l’area gira in rete il cross di Fabian Ruiz. Il primo tempo si chiude col Napoli agevolmente avanti per 2-0.
Si riparte per il secondo tempo con un cambio per parte, nel Napoli dentro Hysaj per Albiol, nella Stella Rossa entra il giovane attaccante Joveljic. Al 52° arriva il terzo gol del Napoli, lancio perfetto di Hamsik per Mertens che controlla, entra in area e batte Borjan. La Stella Rossa ha un sussulto d’orgoglio e al 57° Marin imbecca Ben Nabouhane che controlla e batte Ospina. Il Napoli con la sicurezza dei due gol di vantaggio abbassa forse un po’ troppo i ritmi. Non succede molto altro, gli uomini di Ancelotti conquistano i 3 punti e vanno momentaneamente in testa al girone, da Parigi però non arrivano notizie positive, la qualificazione agli ottavi di Champions si deciderà all’ultima giornata.
NAPOLI – STELLA ROSSA 3-1 (11° Hamsik (N), 33°, 52° Mertens (N), 57° Ben Nabouhane(S))
Nelle altre gare di serata successi per 2-0 dell’Atletico Madrid, sul Monaco, e della Lokomotiv Mosca, sul Galatasaray. Vince anche il Porto, 3-1 contro lo Schalke. Finisce 0-0 tra il Borussia Dortmund e Club Brugge.
Serata di pareggi, in rimonta, per le due italiane impegnate nella quarta giornata di Champions League.
I bomber Icardi ed Insigne sono riusciti a segnare i gol che hanno permesso ad Inter e Napoli di recuperare il gol di svantaggio.
I nerazzurri di Spalletti, nel match casalingo contro il Barcellona, hanno disputato una partita di gran sofferenza, hanno retto l’urto dei blaugrana per oltre ottanta minuti ma poi sono caduti dinanzi al gol di Malcolm.
La rete degli ospiti non ha però piegato l’Inter che, grazie al solito Mauro Icardi, hanno impiegato solo 4 minuti per riportarsi in parità.
Un uno ad uno che permette all’Inter di andare in casa del Tottenham, vincente 2-1 in rimonta contro il Psv, e giocarsi la partita contro la squadra di Pochettino con maggiore serenità per cercare di raggiungere gli ottavi di Champions League.
Gli uomini di Ancelotti, al San Paolo contro il Psg, hanno giocato un primo tempo piuttosto spenti ed hanno subito il gol di Bernat proprio nel recupero. Nella ripresa si è visto tutto un altro Napoli che dopo una serie di chance sprecate, ha trovato il pareggio con il calcio di rigore trasformato da Insigne.
Un pareggio che rende il girone di Champions dei partenopei, calcolando anche il clamoroso K.o. del Liverpool a Belgrado contro la Stella Rossa, decisamente equilibrato con tutte e quattro le squadre ancora in corsa per il passaggio del turno.
Veniamo al racconto della gara di San Siro tra Inter e Barcellona.
Inizio di gara con l’Inter che prova subito a rendersi pericolosa con Vecino. Il Barcellona però prova a crescere con la sua dote migliore, il possesso palla. Al 12° grande occasione per Suarez che calcia dal limite ma non trova la porta. L’Inter si fa vedere al 19° con una bella discesa di Perisic, palla in mezzo per Asamoah che però calcia alto. Il più pericoloso degli ospiti è sempre Suarez, al 22° il pistolero s’inventa un pallonetto fuori di niente, un minuto dopo è Rakitic a lasciar partire un tiro che sibila vicino al palo della porta di Handanovic. Il Barça insiste ed intorno alla mezz’ora prima serve un salvataggio di Skriniar e poi, sul susseguente corner, Suarez calcia fuori in diagonale. Al 42° ancora Suarez protagonista ma Handanovic è attento e respinge la conclusione del numero 9 del Barcellona. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Si riparte senza cambi per i secondi 45 minuti. Il copione non cambia, il Barcellona fa possesso palla e poi va al tiro come accade al 52° con Coutinho, ancora attentissimo Handanovic. Al 60° il Barcellona trova il vantaggio, Rakitic solo davanti al portiere si fa respingere la conclusione, il croato va a riprendersi la palla e la mette in mezzo per il tocco vincente di Suarez ma la bandierina alzata, il pallone era uscito prima del cross di Rakitic, ferma tutto, è solo corner. I blaugrana insistono e al 63° serve ancora una parata di Handanovic per evitare il gol a Coutinho. Al 65° si rivede l’Inter, gran cross di Perisic, Politano s’inserisce e colpisce di testa, la palla però non trova lo specchio. I nerazzurri hanno alcuni minuti di buona pressione poi però sono gli ospiti a riprendere in mano il pallino del gioco. Al 83° il neoentrato Malcolm punta Asamoah e lascia partire un tiro secco che sorprende Handanovic. L’Inter reagisce e al 87° Icardi è freddissimo a sfruttare un flipper in area e a girare in rete il gol del pareggio. I nerazzurri reggono l’urto e portano a casa un prezioso pareggio.
INTER – BARCELLONA 1-1 (83° Malcolm (B), 87° Icardi (I))
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Lenglet, Jordi Alba; Rakitic, Busquets, Arthur (74° Vidal); Dembélé (81° Malcolm), Suárez, Coutinho.
Allenatore: Valverde.
Arbitro: Marciniak.
Ammoniti: Rakitic (B), Vecino (I), Perisic (I).
Passiamo ora al San Paolo dove il Napoli ospitava il Paris Saint Germain.
Parte meglio il Psg che al 5° riesce ad andare al tiro con Verratti, Koulibaly salva in corner. La partita la fanno gli ospiti con un Neymar ispirato ed un Napoli un po’ distratto ed impreciso. Al 23° si vede Mbappé che entra in area e calcia al volo, il pallone sorvola la traversa. Il Psg prova ad insistere ma gli azzurri si chiudono bene anche grazie ad un Koulibaly in gran serata. Il Napoli si vede sul finale di frazione con una girata di Insigne deviata in corner da Thiago Silva. Nell’ultimo secondo del recupero, Mbappè si libera sulla sinistra e mette in mezzo per Bernat che sotto porta segna il gol del vantaggio. Il primo tempo si chiude con i parigini avanti 1-0.
Si riparte per il secondo tempo con gli stessi interpreti. Il Napoli però sembra avere un atteggiamento diverso, uno spirito migliore e al 50° serve una gran parata di Buffon per dire no al tiro di Mertens. Al 52° la sfida si ripete questa volta con un pallonetto morbido del belga che costringe Buffon al salvataggio in corner. I padroni di casa spingono e vanno vicino al pari con Callejon ma Kehrer è sulla traiettoria e devia oltre il fondo. Passa un minuto ed è ancora Mertens ad avere la palla del pareggio ma Thiago Silva lo disturba ed il belga manda alto con la porta spalancata. Al 62° Callejon s’infila tra Thiago Silva e Buffon, il portiere lo tocca e causa rigore, dal dischetto va Insigne che pareggia. Il Psg prova una reazione ma si rende pericoloso solo al 85° con Mbappé che spreca. L’assalto finale dei francesi non porta a niente, il Napoli tiene in difesa, e con il solito super Allan a metà campo, e aggiunge in classifica un altro punto importante per proseguire la corsa agli ottavi di Champions League.
Nelle altre gare di serata successo in goleada del Club Brugge in casa di un Monaco, ormai eliminato, vittorie anche dell’Atletico Madrid che con il 2-0 sul Dortmund aggancia i tedeschi in vetta al girone, del Porto che con il 4-1 alla Lokomotiv Mosca elimina i russi e dello Schalke che sconfigge 2-0 il Galatasaray e mette a 4 lunghezze di distanza proprio i turchi.
Una doccia davvero gelata nella serata di Champions, un gioiello di Di Maria nel terzo minuto di recupero, è valso il 2-2 per il Psg ed ha tolto al Napoli un successo che sembrava così vicino e che sarebbe stato ampiamente meritato.
C’è comunque un lato positivo, oltre alla bella prestazione gli uomini di Ancelotti hanno ancora molte possibilità di passare il turno, tra 15 giorni al San Paolo sarà fondamentale fare risultato contro i francesi.
Non sorride nemmeno l’Inter, nonostante l’assenza di Messi, c’è stato comunque troppo Barcellona per gli uomini di Spalletti che escono battuti 2-0 dal Camp Nou.
Una sconfitta che però ha un retrogusto dolce, il pareggio tra Psv e Tottenham, partita giocata alle 18.55, lascia però i nerazzurri in una buona posizione per la corsa agli ottavi di Champions League.
Veniamo al racconto della trasferta in Champions League dell’Inter al Camp Nou.
Inizio di gara piuttosto equilibrato con un Barça a tenere maggiormente il pallone. La squadra di Spalletti però non si fa spaventare ma anzi prova a rendersi pericolosa con la conclusione di Icardi deviata in corner. Il primo quarto d’ora scivola via sostanzialmente senza emozioni. Al 17° è strepitoso il riflesso di Handanovic sul colpo di testa di Lenglet su azione da corner. Dopo una certa pressione Blaugrana l’Inter torna a farsi vedere con la combinazione Vecino-Icardi, l’argentino prova a liberarsi ma non riesce a concludere. Risposta Barcellona firmata da Rafinha, il tiro però viene respinto da Handanovic. Al 32° Rafinha apre per Suarez, l’uruguayano gli restituisce il pallone e da pochi passi il numero 12 batte Handanovic. L’Inter accusa il colpo, il Barcellona prova a tener palla e a rendersi pericolosa. Nell’ultimissimo minuto di recupero i nerazzurri rischiano di subire il secondo gol, Coutinho infatti calcia una punizione dal limite, Miranda devia il pallone mettendo totalmente fuori causa Handanovic ma per sua fortuna la sfera finisce sul fondo. Si va al riposo col Barça avanti 1-0.
Si riparte con un cambio nell’Inter, dentro Politano al posto di Candreva. La partenza dell’Inter è decisamente positiva ed un cross del neoentrato Politano non viene toccato da nessuno e costringe ter Stegen al riflesso in corner. Il Barcellona sembra voler attendere poi quando decide di attaccare si rende insidiosa come accade al 58° con la gran giocata di Suarez conclusa da un tiro violento che centra Handanovic. Passano solo 3 minuti ed un errore di Asamoah permette a Lenglet di calciare da due passi, Handanovic dice ancora no. Al 70° ripartenza micidiale del Barcellona, Coutinho serve Suarez che di testa impegna Handanovic, la palla torna a Coutinho che calcia ma colpisce la traversa. Al 79° si rivede l’Inter ma Lautaro Martinez non riesce a sfruttare la chance. Il Barcellona accelera, Rakitic trova il corridoio per Jordi Alba che dentro l’area lascia partire il tiro che batte Handanovic. Finisce così, il Barcellona batte l’Inter, una sconfitta resa meno amara dal pareggio tra Psv e Tottenham.
BARCELLONA – INTER 2-0 (32° Rafinha 83° Jordi Alba)
Passiamo ora alla gara in trasferta del Napoli contro il Paris Saint Germain.
Super partenza del Psg che dopo poco più di un minuto va al tiro con Cavani e Neymar che si ostacolano all’interno dell’area, la difesa del Napoli salva. Al 7° ci prova al volo Cavani, su assist di Neymar, palla che finisce sull’esterno della rete. I padroni di casa sfruttano le accelerazioni dei propri avanti e con Cavani al 17° costringono Ospina alla respinta. Il Napoli pian piano cresce e al 24° c’è solo la traversa a fermare il tocco di Mertens su bell’assist di Mario Rui. I partenopei però insistono e al 29° Insigne, servito da Callejon, con un bel pallonetto supera Areola siglando così il gol del vantaggio. La reazione parigina non si vede, anzi Insigne prova ancora a rendersi pericoloso ma il suo tiro va lontano dal bersaglio. Al 38° Mbappé avrebbe la palla per il pareggio ma Ospina non si fa superare. Il primo tempo si chiude col Napoli avanti 1-0 in casa del Psg.
Si riparte con un cambio nel Psg, esce Bernat, entra Kehrer. Partenza super offensiva del Psg che prova a schiacciare il Napoli e al 50° Neymar costringe Ospina alla gran parata, passano 2 minuti e Meunier si lancia col colpo di testa, dopo una deviazione su tiro di Di Maria,Ospina è bravo ad alzare oltre la traversa. La spinta del Paris Saint Germain è sempre più forte, il Napoli fatica ad uscire dalla propria metà campo. Quando si fanno vedere però gli uomini di Ancelotti sanno esser pericolosi, Hamsik però al limite dell’area spreca. I parigini spingono e vengono premiati al 61° dalla sfortunata deviazione di Mario Rui che gira nella propria porta un cross di Meunier. Il Napoli torna a farsi a vedere in avanti al 68° col tiro di Mertens che però non trova la porta. Al 77° la fortuna, che prima era stata benevola con il Psg, decide di aiutare il Napoli, Fabian Ruiz va al tiro, la palla sbatte su Marquinhos che è in contrasto in mezzo all’area con Mertens, il belga non ci pensa un attimo e scaglia in rete il pallone del nuovo vantaggio. Al 82° Ospina è bravo a salvare su una punizione forte, ma centrale, di Neymar. Il Napoli risponde con l’inserimento ed il colpo di testa di Mertens, Areola coi pugni alza in corner. Nel 3° minuto di recupero arriva la beffa, il Psg riparte fortissimo, la palla arriva a Di Maria che con un tiro a giro non lascia scampo ad Ospina. Finisce così, il Napoli, autore di una strepitosa partita in questa serata di Champions League, perde la possibilità di portare a casa i tre punti, meritati, solo nel recupero.
PSG – NAPOLI 2-2 (29° Insigne (N), 61° aut. Mario Rui (N), 77° Mertens (N), 93° Di Maria (P))
Nelle altre gare di serata di Champions, finiscono in parità Bruges-Monaco, 1-1, Psv-Tottenham, 2-2, e Galatasaray-Schalke 0-0. Vittorie in goleada per il Borussia Dortmund, 4-0 all’Atletico Madrid, e Liverpool, 4-0 sulla Stella Rossa. Vittoria importante 3-1 del Porto sul campo della Lokomotiv Mosca.
Una serata spettacolare per le due italiane impegnate in Champions League, dopo i due successi di ieri di Juventus e Roma, oggi sono arrivate altre due vittorie, davvero molto importanti, per Napoli ed Inter.
Nella sfida contro il Liverpool, sulla carta molto difficile, il Napoli di Carlo Ancelotti ha praticamente dominato la gara, ha rischiato la beffa di un ingiusto 0-0 ma poi ha trovato la zampata vincente di Insigne al 90°. Il girone è ancora molto complesso ma questo successo, dopo lo 0-0 di Belgrado, permette agli azzurri di mantenere viva la propria candidatura.
L’Inter prende gusto nelle rimonte europee e dopo il ribaltone di San Siro contro il Tottenham, stasera gli uomini di Spalletti hanno saputo imporsi sul Psv, dopo esser andati sotto, grazie ai gol di Nainggolan e del solito Mauro Icardi.
Veniamo al racconto della sfida, valevole come seconda giornata di Champions League, del Napoli.
Come prevedibile il Liverpool cerca di premere per rendere complessa anche l’uscita dalla difesa del Napoli. La squadra di Klopp fa la partita, fa possesso palla ma la prima chance ce l’ha Insigne che al 10° controlla e lascia partire il diagonale di sinistro che esce di poco. Al 16° è ancora Insigne a provarci ma il suo tiro non trova la porta. La partita rimane equilibrata, anzi piuttosto bloccata, al 32° però Milik aggancia e gira subito, Alisson prima respinge, poi blocca. Nel recupero altra occasione per Milik, stavolta di testa, ma anche in questa occasione il polacco trova sulla sua strada Alisson che blocca. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Si riparte, senza cambi, per i secondi 45 minuti. Come si era chiuso il primo tempo, si apre il secondo, al 50° Milik conclude e trova nuovamente la risposta di Alisson. Ci prova poco dopo anche Fabian Ruiz ma il portiere brasiliano è nuovamente pronto. Sembra esserci solo il Napoli in campo, al 59° Insigne serve Milik che colpisce di prima, palla fuori. Al 67° si vede anche il Liverpool con una conclusione di Salah che finisce sul fondo, con Ospina a controllare. Al 75° gran conclusione al volo di Callejon, quasi sulla linea respinge Gomez. Clamorosa palla gol per Mertens che, sul cross di Mario Rui, colpisce al volo ma trova la traversa a fermarlo. Al 90° arriva il meritato vantaggio, Callejon pennella un assist perfetto per Insigne che in scivolata deposita in gol. Finisce così, il Napoli conquista un successo importantissimo in vista del proseguimento del cammino in Champions League.
NAPOLI – LIVERPOOL 1-0 (90° Insigne)
NAPOLI (4-3-3): Ospina; Maksimovic, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Hamsik (81° Zielinski), Fabian Ruiz (68° Verdi); Callejon, Milik (68° Mertens), Insigne.
Allenatore: Ancelotti.
LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Gomez, van Dijk, Robertson; Milner (76° Fabinho), Wijnaldum, Keita (19° Henderson); Salah, Firmino, Mané (89° Sturridge).
Allenatore: Klopp.
Arbitro: Kassai.
Ammoniti: Koulibaly (N), Milner (L)
Passiamo ora all’altra italiana impegnata in questa serata di Champions League, l’Inter.
Prova a partire forte l’Inter che nel primo minuto va un paio di volte al tiro con Nainggolan. Il Psv risponde al 4° con Bergwijn che dentro l’area calcia alto dopo la sponda di De Jong. Al 21° palla gol per i padroni di casa, Handanovic respinge una conclusione da fuori, la palla rimane in area, si accende una mischia salvata con qualche difficoltà dalla difesa nerazzurra. Si rivede l’Inter al 26°, Icardi difende bene un pallone e lo serve a Vecino, il centrocampista di Spalletti da buona posizione però calcia alto. Passa un minuto e gli olandesi passano in vantaggio con un gran tiro da fuori di Rosario che non lascia scampo ad Handanovic. L’Inter reagisce e va vicina al gol del pari con un bel colpo di testa di Icardi, fuori di un niente, al 34°. Passano solo 2 minuti e Zoet è costretto a sfoderare un gran riflesso per salvare su un altro bel colpo di testa di Icardi. Al 44° gli uomini di Spalletti trovano il pari, Asamoah calcia da fuori, Zoet è incerto, Icardi s’avventa sul pallone e lo appoggia indietro per il tiro al volo di Nainggolan che s’infila in rete. Il primo tempo si chiude così sul 1-1.
Si riparte, senza cambi, per i secondi 45 minuti. La prima occasione è per il Psv con la conclusione di Pereiro che colpisce il palo esterno con Handanovic immobile. La partita sembra in mano agli olandesi ma al 60° Icardi è bravo a controllare un lungo lancio, aggirare il portiere, che si ostacola con un compagno, e a depositare in gol per il vantaggio nerazzurro. Al 70° altra chance per Icardi che però con il colpo di testa non riesce a superare Zoet. Il Psv spinge e al 78° serve un gran riflesso di Handanovic per respingere una girata di Malen. L’Inter prova a far possesso palla e a far scorrere i minuti, i padroni di casa paiono stanchi e non riescono a pressare. Finisce così, l’Inter rimonta il Psv e porta a casa 3 punti pesantissimi.
Nelle altre gare di serata, partendo da quelle delle 18.55, vittoria con punteggio tennistico per il Psg, 6-1 contro la Stella Rossa. Un gol nel finale di gara regala i tre punti allo Schalke in casa della Lokomotiv Mosca. Un super Messi permette al Barcellona di battere 4-2, in trasferta, il Tottenham. Vincono anche Borussia Dortmund, 3-0 col Monaco, Atletico Madrid, 3-1 contro il Brugge e il Porto, 1-0 casalingo contro il Galatasaray.
La Champions è tornata e sul palcoscenico del grande calcio europeo è tornata alla grande anche l’Inter.
I nerazzurri di Spalletti, assenti da sei anni dalla competizione, sono riusciti nell’impresa di ribaltare il risultato contro il Tottenham.
Sotto di un gol per la rete di Eriksen ad inizio ripresa, l’Inter ha prima pareggiato con un super gol di Mauro Icardi al 86° e poi al 93° ci ha pensato il solito Vecino, sua la rete che ha portato la squadra nerazzurra in Champions, con un colpo di testa da pochi passi.
Se l’Inter può ampiamente sorridere, il Napoli può considerare come un’occasione sprecata la gara d’esordio in Champions.
La squadra di Ancelotti ha provato a sfondare il muro difensivo della Stella Rossa ma alla fine, dalla trasferta al Marakana di Belgrado, ha portato a casa zero gol ed un solo punto.
Veniamo al racconto della gara.
L’Inter ritorna in Champions e Spalletti stupisce spostando Skriniar sulla fascia destra della difesa. La partenza è piuttosto equilibrata, l’unica insidia la crea Eriksen con un calcio di punizione che impegna Handanovic. Il match si mantiene piacevole, l’Inter si fa vedere al 34° con la conclusione di Brozovic che esce sul fondo. Al 37° occasione enorme per Kane che ben servito in area, salta pure Handanovic ma poi non riesce a concludere e la palla finisce sul fondo. Si va al riposo sullo 0-0.
Si riparte senza cambi e al 54° il Tottenham passa con Eriksen che va alla conclusione, Handanovic respinge, la palla ritorna al danese che calcia in acrobazia, c’è una deviazione che permette alla palla di scavalcare il portiere sloveno e finire in rete. L’Inter prova a reagire subito col colpo di testa di Perisic bloccato da Vorm. Nei successivi minuti Lamela ha per due volte la palla del raddoppio ma in entrambi i casi Handanovic risponde. Il tempo scorre sembra girare tutto a favore degli inglesi ma al 86° Icardi, fino a quel momento invisibile, s’inventa un gran tiro al volo da fuori area, su cross di Asamoah, che non lascia scampo al portiere degli Spurs. Il pareggio carica i nerazzurri e spaventa gli inglesi e al 93° su azione di corner, Vecino, l’uomo che ha regalato la qualificazione Champions, si fa trovare pronto sulla sponda di De Vrij e col colpo di testa realizza il gol vittoria. Finisce così l’Inter torna in Champions League e lo fa con un bel successo in rimonta.
INTER – TOTTENHAM 2-1 (54° Eriksen (T), 86° Icardi (I), 93° Vecino (I))
Passiamo ora al racconto della gara dell’altra italiana impegnata questa sera, ovvero il Napoli.
Al Marakana di Belgrado sono gli uomini di Ancelotti a partire meglio con possesso palla e pressione. Al 18° una gran conclusione di Insigne si schianta sulla traversa. Gli azzurri insistono e al 26° è Milik a trovarsi pronto in area, il polacco cerca la conclusione in allungo ma Borjan non si fa superare. I padroni di casa provano qualche ripartenza ma sostanzialmente non creano alcun pericolo alla porta di Ospina. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
La ripresa inizia con gli stessi 22 protagonisti e con lo stesso copione, Napoli in pressione e Stella Rossa chiusa dietro a difendersi. Al 54° Zielinski ha la possibilità di presentarsi verso la porta avversaria ma perde il tempo giusto e si fa rimontare dal difensore. Passano due minuti e una gran punizione di Mario Rui va vicinissima a trovare il bersaglio. Il Napoli spinge al 67° la palla giunge a Callejon che cerca di piazzarla ma sulla linea c’è Rodic che respinge. I partenopei insistono ci provano da lontano sia Insigne che Mario Rui ma Borjan è sempre attento. Al 79° si vede anche la Stella Rossa con la conclusione di Boakye che costringe Ospina a bloccare la palla a terra. La difesa di casa tiene, il Napoli perde intensità in attacco e alla fine la partita si chiude sullo 0-0.
NAPOLI (4-3-3): Ospina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan (61° Mertens), Fabian Ruiz, Zielinski (75° Hamsik); Callejon (75° Ounas), Milik, Insigne.
Allenatore: Ancelotti.
Arbitro: Marciniak.
Ammoniti: Allan (N), Krsticic (S), Degenek (S), Albiol (N), Milik (N), Mario Rui (N).
Nelle altre gare di serata successi per Barcellona, Liverpool, Galatasaray, Borussia Dortmund ed Atletico Madrid. Finisce in parità tra Schalke e Porto.
L’urna di Montecarlo ha emesso il suo primo verdetto, con i sorteggi Champions appena effettuati ha preso ufficialmente il via la stagione della Champions League 2018/19.
Sorteggi Champions che non lasciano proprio tranquille le nostre compagini: Inter e Napoli hanno due gironi dal livello di complessità altissimo, Juventus e Roma hanno sulla carta gironi più semplici anche se i bianconeri dovranno vedersela con il Manchester United mentre i giallorossi troveranno sulla propria strada il Real Madrid trionfatore delle ultime tre edizioni.
Veniamo ora nel dettaglio ad analizzare i risultati di questi primi Sorteggi Champions.
Partiamo dalla Juventus, sulla carta per gli uomini di Allegri l’ostacolo più complicato sarà il Manchester United di Josè Mourinho, con il ritorno di Paul Pogba all’Allianz Stadium. Non semplicissimo nemmeno il Valencia di Marcelino, che ha tra le sue file gli ex Inter Murillo e Kondogbia, l’ex bianconero Neto ed attaccanti interessanti come Batshuayi, Cheryshev, Rodrigo e Gameiro. La più debole del girone pare essere lo Young Boys, la squadra di Berna, che ha sottratto lo scettro di regina svizzera al Basilea, ha in attacco l’interessante Assalé che ha ben figurato anche nella scorsa Europa League.
La Roma avrà l’onore e l’onere di testare le velleità di quarto titolo consecutivo del Real Madrid nel post Cristiano Ronaldo e Zidane. Se battere le Merengues pare impresa ardua, molto più facili, sempre sulla carta ovviamente, gli scontri con il Cska Mosca ed il Viktoria Plzen. I russi hanno perso alcuni storici giocatori, come Ignashevic ed i gemelli Berezutski, in avanti schiereranno l’ex Palermo Abel Hernandez, attenzione anche all’esterno Mario Fernandes nazionale russo a segno anche ai Mondiali. Nella squadra della Repubblica Ceca non ci sono stelle di alto livello europeo, si segnalano il centrocampista Kopic e l’attaccante Krmentic.
Girone di ferro per il Napoli, gli uomini di Carlo Ancelotti hanno trovato il Psg di Buffon, Mbappé, Neymar e dell’ex azzurro Cavani. Se il Paris Saint Germain pare avversario complicatissimo, stessa cosa si può dire dei vice campioni in carica del Liverpool. Gli uomini di Klopp hanno perso Emre Can ma davanti hanno confermato il trio di fenomeni Salah-Firmino-Mané ed in più hanno aggiunto campioni del calibro di Shaqiri, Alisson, Keità e Fabinho. Cenerentola del girone pare la Stella Rossa che, grazie alla doppietta di Ben a Salisburgo, ha conquistato una storica qualificazione ai gironi di Champions League, saranno l’entusiasmo ed il bollente clima del Marakana le armi della squadra serba per provare a sorprendere.
Partendo dalla quarta fascia l’Inter sapeva di avere possibilità di un gruppo complicato, l’urna di Montecarlo è andata a confermare le più nere previsioni. Al ritorno in Champions dopo sette anni d’assenza, gli uomini di Spalletti se la dovranno vedere con il Barcellona dei fenomeni Messi, Suarez ma anche di due nuovi arrivati che questa estate sono stati ad un passo dal vestire nerazzurro, il cileno Vidal ed il brasiliano Malcolm. Avversaria di altissimo livello sarà anche il Tottenham di Kane, Dele Alli, Eriksen, Son. Una squadra, quella di Pochettino, che nello scorso mercato non ha inserito nuovi acquisti ma non ha nemmeno ceduto nessun giocatore. La squadra che pare destinata a chiudere al 4° posto sembra certamente il Psv, negli olandesi però occhio a quel Lozano che ai mondiali, con il suo Messico, ha fatto impazzire la difesa della Germania.
RIEPILOGO SORTEGGI CHAMPIONS
GRUPPO A: Atletico Madrid, Borussia Dortmund, Monaco, Club Brugge
GRUPPO B: Barcellona, Tottenham, Psv, INTER
GRUPPO C: Psg, NAPOLI, Liverpool, Stella Rossa
GRUPPO D: Lokomotiv Mosca, Porto, Schalke, Galatasaray
GRUPPO E: Bayern Monaco, Benfica, Ajax, Aek Atene
GRUPPO F: Manchester City, Shakthar Donetsk, Lione, Hoffenheim
GRUPPO G: Real Madrid, ROMA, Cska Mosca, Viktoria Plzen
GRUPPO H: JUVENTUS, Manchester Utd, Valencia, Young Boys
Isterismi e crisi di nervi sulla strada che porta all’Europa League per una fetta delle squadre italiane impegnate nella lotta. Sarà un finale di stagione caldo per Inter, Milan e Fiorentina su questo non ci sono dubbi.
Nell’anticipo del sabato abbiamo visto quanto è deleterio per una squadra far parlare l’ambiente, su cambi di allenatore su rivoluzioni future etc. etc. I nerazzurri hanno impattato in uno dei peggiori secondi tempi visti in tutta la loro stagione, mentre la Fiorentina è riuscita a raddrizzare una partita, senza mai avere un picco d’intensità nel gioco, che pareva in mano proprio ai milanesi.
Il Milan incappa in una sconfitta certamente inaspettata ma che a vederla bene va di pari passo con il rendimento visto nella prima frazione del derby della settimana scorsa.
Cosa ha funzionato:
Per l’Inter hanno funzionato certamente coloro che sono più in forma in questo finale di stagione Joao Mario, Handanovic, Candreva e soprattutto Icardi. La Fiorentina si prende tre punti importanti che la rimettono nel gruppo in lotta per l’Europa e la squadra dimostra di non risentire, in una sfida così importante, del ribaltone subito nella prima frazione. Per il Milan ha funzionato, ma non è bastato, la reazione della squadra sotto per due reti in casa contro l’Empoli.
Cosa non ha funzionato:
Non funziona per tutte e tre le squadre certamente quello che si sta creando intorno, le voci riguardanti i cambi delle panchine provocano sempre alibi nella testa dei giocatori, inoltre creano nervosismi per i tecnici in una fase di stagione molto delicata. L’Inter come nel derby si sfalda nella ripresa, si disunisce e trova solo per individualismi pochi risultati, non attacca di squadra e non difende da squadra mettendo in evidenza i limiti individuali dei suoi difensori, Medel su tutti.
Pioli, al quale si continua a paragonare la media punti di De Boer e non si capisce perché, non è ancora riuscito ad amalgamare un gruppo che vive sulle intuizioni geniali degli uomini in forma del momento, ora alcuni, mesi fa altri. Inoltre anche questa volta lascia stupiti, con la rosa che ha il tecnico, che mentre si costruiva la disfatta non siano stati fatti cambi utili per modificare l’assetto della squadra.
La Fiorentina ha il merito di avere un’identità ma non il merito di saper variare, a seconda delle occasioni, la sua velocità ed intensità. Una partita piatta, senza picchi che ha messo in evidenza la fragilità difensiva dei viola quando cala la concentrazione. Borja Valero fa una fatica bestia a tenere incollati difesa ed attacco per dare equilibrio alla squadra e proprio per questo il ritmo resta sempre a bassi giri. Paulo Sousa in panchina vive una situazione da “separato in casa” lo si vede nel rapporto timido che ha con i giocatori durante il match.
Il Milan aveva un impegno agevole contro un avversario che gioca al massimo delle sue possibilità e lo ha dimostrato la settimana precedente a Firenze. Il primo tempo dei rossoneri conferma la difficoltà, della squadra, nel saper leggere la partita e prendere subito le misure all’avversario. L’Empoli fa il suo gioco molto semplice eppure riesce a mettere in difficoltà i rossoneri facilmente chiudendogli gli spazi in campo. Solo nel secondo tempo con alcuni innesti il Milan ha sfiorato il recupero ma sempre con delle azioni d’attacco confusionarie e dettate dalla stanchezza degli avversari che quindi hanno lasciato più spazi.
Gli scenari:
Gli scenari che si stanno delineando non sono certamente positivi su tutti e tre i fronti.
Su Montella qualcuno inizia a domandarsi il vero valore di un tecnico che in una stagione non è riuscito a dare equilibrio nei risultati alla squadra. Appendersi a Bacca dopo averlo bocciato in tutti i modi, e dire che gol ne ha fatti, quando è all’ “ultima spiaggia” rende colpevole anche Montella che a differenza dei suoi due colleghi pare abbia la conferma per la prossima stagione in tasca.
Pioli a voce ha la fiducia ma intorno sente muovere le trame per un’altra guida tecnica nella prossima stagione, infatti la stampa lo mette sempre sotto esame nei risultati. Prima Conte, poi Spalletti nominati come sostituti e pochi gironi prima del match con i viola si è letta la possibilità che proprio Pioli possa essere il prossimo tecnico della Fiorentina non considerando, in tale ipotesi, da parte dei maligni l’illazione secondo cui la sconfitta dei nerazzurri agevoli proprio la prossima squadra del tecnico e quindi fosse, in un certo senso, somatizzato meglio il risultato. A fine gara la mezz’ora di briefing con la dirigenza negli spogliatoi del “Franchi” ma con i giocatori già in mix zone confermano che siamo alle ultime spiagge. Ultime notizie parlano della dirigenza dell’Inter intenta a riportare Mourinho a Milano. In tutto questo bisogna considerare con amarezza che in ogni caso le idee non sono chiare e questo dà il tasso di credibilità sui progetti futuri nerazzurri.
A proposito di idee chiare non si può non notare che, la Fiorentina aveva già scelto Di Francesco, come tecnico per la prossima stagione, ma nelle settimane scorse il patron del Sassuolo Squinzi ha blindato il tecnico. Questo pone i viola di fronte alla ricerca di nuovi nomi ed ecco spuntare Pioli ma a rifletterci bene sono due allenatori completamente diversi quindi se fosse vero conferma il fatto che, anche per la Fiorentina non c’è molta chiarezza su cosa e come si voglia procedere.
Paulo Sousa è attaccato tutta la settimana dalla stampa e nonostante la vittoria sulla diretta concorrente a fine gara in modo nervoso ha risposto agli addetti ai lavori, la Fiorentina a tratti fa un bel calcio è a ridosso dell’Europa League come da obbiettivo ma nonostante tutto sul banco degli imputati è solo come un cane nella freddezza generale.
In questa corsa chi ne sta beneficiando di più sono Atalanta e Lazio che continuano a macinare punti e guadagnando strada sui passi falsi delle altre tre. Sarà una corsa dettata dai nervi che ci saprà dire chi vuole veramente andare in Europa la prossima stagione.
Giornata importante e ricca di colpi di scena quella vissuta oggi al Torneo di Viareggio 2017. L’importante rassegna giovanile perde in un sol colpo la Juventus di Fabio Grosso, campione in carica e favorita per la vittoria finale, il Milan e la Fiorentina; ai quarti senza particolari problemi Atalanta e Inter, in rimonta il Napoli. Il Torino avanza ai calci di rigore.
Spetta al Bruges compiere l’impresa di battere la Juventus. I belgi, reduci da un’ottima partecipazione alla Youth League, restano l’unico team straniero in corsa per la vittoria del Torneo di Viareggio 2017. La partita vista anche da Allegri dagli spalti è stata piacevole con le due squadre che si sono alternate nella supremazia del gioco durante l’arco dei 90 minuti. Il Bruges passa in vantaggio dopo soli 3′ con Fadiga. La reazione della Juventus non sembra sortire l’effetto sperato e l’infortunio di Kean costretto a uscire al 33′, e le due traverse colpite fanno presagire un finale amaro sul finire del primo tempo. Grosso però riesce a scuotere i suoi e nella ripresa i bianconeri trovano il pari grazie a un’autorete di Tanghe (51′) e il vantaggio al 71′ con una deviazione Vasko. Al 91′ arriva la beffa, quando De Kuyffer scatta sul filo del fuorigioco e fa 2-2. Ai rigori finisce 9-8 per il Bruges. E’ decisivo l’errore di Merio dal dischetto. Ad affrontare il Bruges ai quarti sarà il Napoli trascinato ancora una volta da Leandrinho. Il brasiliano da il via alla rimonta contro il Bologna rispondendo alla rete di Okwonkwo. E’ De Simone a regalare la vittoria.
Se il Bruges si è guadagnato i galloni di sorpresa battendo la Juventus campione in carica la vera sorpresa del Torneo di Viareggio 2017 è senza ombra di dubbio la Spal capace di sconfiggere 2-1 gli argentini del Belgrano: primo tempo chiuso sull’1-1 con un rigore per parte realizzato da Dellino e da Romero. Nella ripresa Eklu Shaka decide l’incontro in favore dei ferraresi. La Spal ai quarti affronterà l’Empoli che supera il Milan grazie a un rigore trasformato da Damiani ma conducendo la partita con pieno merito riuscendo ad anestetizzare i rossoneri di Stefano Nava mai veramente pericolosi nel corso dei 90′.
Il Torino supera ai rigori i brasiliani dell’Osasco mettendo in vetrina il giovane portiere Cucchietti capace di parare 4 dei cinque tiri dal dischetto. I granata ai quarti affronteranno l’Atalanta che superano senza grosse difficoltà il Perugia grazie alla doppietta di Barrow e ai gol di Capone e Zambataro. Poker anche per l’Inter che travolge il Cagliari in soli 45′: doppietta di Butic, capocannoniere del Torneo di Viareggio, e delle reti di Carraro e Gravillon. Ai quarti i nerazzurri si troveranno di fronte il Sassuolo che superno 8-7 sulla Fiorentina dopo una serie interminabile di calci di rigore. I 90′ regolamentari si erano chiusi sull’1-1 con il neroverde Scamacca che, con un colpo di testa vincente nella ripresa, aveva risposto alla rete viola siglata nel primo tempo da Diakhatè.
TORNEO DI VIAREGGIO 2017
RISULTATI DEGLI OTTAVI DI FINALE
ATALANTA-PERUGIA 4-0
46′ pt. Capone (A); 8′ st. Barrow (A), 32′ Barrow (A), 38′ Zambataro (A). TORINO-OSASCO 3-2 d.c.r. (1-1 d.t.r.)
38′ pt. Bolinha (O); 3′ st. Rossetti (T). INTER-CAGLIARI 4-0
4′ pt. Carraro (I), 14′ Butic (I), 32′ Butic (I), 40′ Gravillon (I). FIORENTINA-SASSUOLO 7-8 d.c.r. (1-1 d.t.r.)
24′ pt. Diakhate (F); 31′ st. Scamacca (S). EMPOLI-MILAN 1-0
28′ pt. Damiani rig. (E). BELGRANO-SPAL 1-2
30′ pt. Dellino rig. (S), 33′ Romero rig. (B); 42′ st. Shaka (S). BOLOGNA-NAPOLI 1-2
10′ pt. Okwonkwo (B), 21′ Leandrinho (N), 30′ De Simone (N). BRUGES-JUVENTUS 9-8 d.c.r. (2-2 d.t.r.)
3′ pt. Fadiga (B); 6′ st. Tanghe aut. (J), 34′ Vasko (J), 46′ De Kuyffer (B).