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  • Schiaffo di Mourinho:spuntano i testimoni.

    Lo scrive il Sun, due persone avrebbero assistito all’evento

    (ANSA) – LONDRA, 13 MAR – Ci sarebbero anche due testimoni a confermare che Jose’ Mourinho avrebbe colpito al volto un tifoso dopo il match di Manchester. Il tabloid Sun ha intervistato due tifosi che sostengono di aver assistito all’aggressione. ‘E’ stato un momento di follia’, cosi’ lo ha definito Steven Mace, 24 anni, tifoso del United, che ha raccontato di aver atteso Mourinho all’esterno dello stadio.

  • Inter, Juve e Roma:non avete vinto!!

    Galliani:”Se non avremo gli stadi di proprietà cadremo nel baratro”.

    L’Italia sparisce dalla Champions League, dal 2002 nei quarti non andava così male, ma nel 2003 ci fu la rivincita con tre italiane in semifinale.Adesso però la situazione sembra peggiore, perchè come ricavi siamo dietro Inghilterra e Spagna e c’è la tendenza ad andare ancora piu giu. Nel ranking Uefa siamo si sempre quarti ma prima a ridosso delle prime guarda caso Inghilterra e Spagna appunto adesso dobbiamo difenderci dall’attacco alle spalle del calcio tedesco. Galliani oggi in un intervista ha subito trovato la diagnosi dei nostri problemi:”Hanno ricavi di molto superiori ai nostri ma non solo le squadre inglesi, anche le spagnole. Dieci anni fa eravamo nettamente i più forti e fatturavamo più di tutti ora non è così, dobbiamo cedere il passo. Se non avremo anche noi stadi di proprietà non potremo più competere ai massimi livelli”. Questo in parte è vero ma è altrettanto vero che le gestioni tecniche e societarie sono retrograde e quindi per prima loro devono inseguire il calcio del nuovo millennio. Il nuovo calcio si basa sull’entusiasmo, su poche polemiche sulla capacità di non abbattersi anche nelle tante difficoltà, ma sopratutto rischiando sui giovani di belle speranze piuttosto che giocatori dal grande passato ma in fase calante. Se davvero riuscissimo a metterci in testa questo, potremmo dire si è perso ma siamo usciti a testa alta imparando qualcosa per il suo futuro. Ieri Mourinho in una delle sue solite e mai scontate interviste ha esternato di aver vinto, noi in parte non ci sentiamo di dargli torto: l’Inter ieri all’Old Trafford ha giocato la migliore in Champions degli ultimi ventanni, per la prima volta è riuscita a non esser schiacciata ed a non perdere la testa, il portoghese continua dicendo “avevo capito da tempo che la mia squadra in questo momento non è ancora pronta per primeggiare in Europa, ma siamo sulla buona strada, sarà il mio compito trovare quello che ci possa far fare il salto di qualità e comunicarlo al presidente”.Tutto questo è vero, verissimo ma dovrebbe anche dire che quest’anno ha sbagliato ad indicare gli acquisti al suo presidente, perchè Quaresma e Mancini si sono rilevati solo due mega operazioni fallite, Ibra è ancora latitante in Europa, Muntari è un ottimo gregario e può esser valido in un campionato non tecnico come quello italiano, ma in Europa ci vuole un leader a centrocampo che non abbia paura di aver la palla nei piedi.Anche Ranieri può esser soddisfatto della sua Juve per due motivi, il primo per aver dimostrato una volta per tutti di saper legger la partita(in molti gli criticano sempre i tardivi cambi) la sostituzione Giovinco-Iaquinta è stata geniale. Secondo indubbiamente la Juventus con l’organico a disposizione ha fatto molto piu del preventivabile, grazie ai suoi senatori e al cuore e alla grinta che ha chiunque si trova ad indossare quella maglia, adesso però la Juve deve pareggiare il gap nei confronti delle altre big e per farlo non può acquistare giocatori di seconda fascia, piuttosto ad un buon organico, che in estate si priverà di Nedved per il suo ritiro, bisogna inserire uno due innesti mirati e di qualità. Per la Roma e per Spalletti il discorso è inverso rispetto alla Juve, i giallorossi dispongono di tanta qualità in mezzo al campo De Rossi, Pizzarro ed  Aquilani ma hanno una rosa troppa striminzita per poter competere ai vertici e far fronte agli eventuali infortuni (come quest’anno) nei momenti cruciali della stagione.

  • Champions League:ITALIA è notte fonda

    Vanno ai quarti 4 inglesi e 2 spagnole, a noi  restano le polemiche

    • Roma-Arsenal 1-0(9′ Juan), 6-7 d.c.r.

    L’Arsenal vola ai quarti di Champions League eliminando la Roma ai calci di rigore. Al 9′ del primo tempo la rete di Juan (poi uscito per infortunio) che pareggia quella realizzata all’andata da Van Persie su rigore. I 90 minuti e i supplementari terminano sull’1-0 per i giallorossi. Dal dischetto, decisivo l’errore di Tonetto, all’ottavo tiro, dopo quelli di Eduardo e Vucinic nella serie dei cinque. Italiane fuori dall’Europa che conta.

    IL TABELLINO
    Roma-Arsenal 1-0 (7-7 dcr)
    Roma
    (4-4-2): Doni 5,5; Motta 7, Diamoutene 6,5, Juan 7 (28′ pt Baptista 4,5), Riise 7; Taddei 6,5 (49′ st Aquilani 5,5), Pizarro 6,5, Brighi 6,5 (15′ sts Montella sv), Tonetto 6; Totti 5,5, Vucinic 5. A disp. Artur, Loria, Filipe, Menez. All. Spalletti
    Arsenal (4-2-3-1): Almunia 6,5; Sagna 6, Touré 6, Gallas 5, Clichy 6,5; Diaby 6, Denilson 5,5; Ebouè 5,5 (29′ Walcott 6,5), Nasri 6,5, Bendtner 5 (40′ st Eduardo 6); Van Persie 5,5. A disp. Fabianski, Vela, Gibbs, Djourou, Song. All. Wenger
    Arbitro: Mejuto Gonzales (Spa)
    Marcatori: 9′ pt Juan (R). Rigori: Pizarro (R), Van Persie (A), Walcott (A), Julio Baptista (R), Nasri (A), Montella (R), Denilson (A), Totti (R), Touré (A), Aquilani (R), Sagnà (A), Riise (R), Diaby (A)
    Ammoniti: Pizarro (R), Diaby (A), Motta (R)

    • Barcellona-Lione 5-2 (25′ Henry (B), 27′ Henry (B), 40′ Messi (B), 43′ Eto’o (B), 44′ Makoun (L), 48′ Juninho (L), 91′ Keita (B))

    Alla faccia della crisi. Il Barcellona pone definitivamente fine al suo periodo buio e vola ai quarti di finale di Champions League. Al Camp Nou, i blaugrana travolgono il Lione per 5-2 grazie alla doppietta di Henry e ai gol di Messi ed Eto’o nel primo tempo e di Keita nel finale. Inutili le reti realizzate da Makoun e Juninho, poi espulso nel finale. Grande prestazione di Iniesta, autentico padrone del centrocampo.

    IL TABELLINO
    Barcellona-Lione 5-2
    Barcellona (4-3-3): Valdes 6; Alves 6,5, Pique 6, Marquez 6,5, Sylvinho 6; Xavi 6,5, Tourè 6,5, Iniesta 7,5 (45’st Hleb); Messi 7, Eto’o 6,5 (40’st Bojan sv), Henry 7,5 (29’st Keita sv). A disposizione: Pinto, Caceras, Victor Sanchez, Busquets. All.: Guardiola
    Lione (4-3-3): Lloris 5; Clerc 5 (1’st Bodmer 5), Cris 4, Boumsong 5,5, Grosso5,5 ; Makoun 5,5, Toulalan 6, Juninho 5; Ederson 5 (39’st Keita sv), Benzema 5, Delgado 4,5 (15’st Kallstrom 5,5). A disposizione: Vercoutre, Mounier, Pjanic, Tafer. All.: Puel
    Arbitro: Ovredo (Nor)
    Marcatori: 25′ e 27′ Henry (B), 40′ Messi (B), 43′ Eto’o (B), 45′ Makoun (L), 3’st Juninho (L), 49’st Keita (B)
    Ammoniti: Cris (L), Juninho (L), Henry (B), Delgado (L), Grosso (L), Makoun (L), Toulalan (L)
    Espulsi: 44’st Juninho (L) per doppia ammonizione

    • Porto-Atletico Madrid 0-0

    Il Porto va ai quarti di finale della Champions League pareggiando per 0-0 con l’Atletico Madrid nel match di ritorno degli ottavi. All’andata, a Madrid, le due squadre avevano pareggiato per 2-2.

    • Manchester United-Inter 2-0 (4′ Vidic, 49′ C.Ronaldo)

    L’Inter viene sconfitta dal Manchester United per 2-0, abbandonando così per il terzo anno consecutivo la Champions League agli ottavi di finale. Nonostante la sconfitta, la prova dei nerazzurri è migliore di quella della gara andata, che si era chiusa sullo 0-0. Le reti decisive sono di Vidic in avvio di partita e di Ronaldo al 4′ della ripresa. La squadra di Mourinho recrimina per una traversa di Ibrahimovic e per un palo di Adriano.

    IL TABELLINO
    MANCHESTER UNITED-INTER 2-0

    Manchester United (4-4-2): Van Der Sar 6,5; O’Shea 6, Ferdinand 7, Vidic 6,5, Evra 5,5; Ronaldo 7,5, Carrick 6, Scholes 6 (25′ st Anderson sv), Giggs 7,5; Rooney 7 (39′ st Park sv), Berbatov 6. A disp. Foster, Evans, Gibson, Anderson, Fletcher, Tevez. All. Ferguson.
    Inter (4-3-2-1): Julio Cesar 7; Maicon 5,5, Cordoba 6,5, Samuel 6,5, Santon 5; Vieira 5 (1′ st Muntari 6), Cambiasso 6,5, Zanetti 6; Stankovic 6 (13′ st Adriano 6,5), Balotelli 6 (25′ st Figo 5,5); Ibrahimovic 6,5. A disp. Toldo, Rivas, Maxwell, Cruz. All. Mourinho.
    Marcatori: 4′ pt Vidic (M), 4′ st Ronaldo (M)
    Arbitro: Stark (Ger)
    Ammoniti: Rooney (M), Samuel (I)
    Fonte:sportmediaset

  • ITALIA-INGHILTERRA ATTO SECONDO

    ITALIA-INGHILTERRA ATTO SECONDO

    Juve,Roma e Inter fateci onore.

    champions-league-logoE’ opinione comune nello stivale italico “noi italiani nelle difficoltà tiriamo fuori l’orgoglio”, quella coppa del Mondo di Berlino è l’immagine piu alta del nostro modo di vivere.
    Domani e dopodomani contro i petroldollari russi e degli arabi c’è proprio bisogno dell’orgoglio e degli attributi italiani per far superare l’ostacolo inglese. Bookmakers, stampa inglese ed europea ci danno per spacciati ed i continui infortuni delle nostre big alla fine convincerebbero chiunque. La Juventus è sempre piu decimata, è di oggi la notizia che Sissoko è il 54° infortunio di stagione, ma chi scenderà in campo dovrà dare il 110%. Siamo sicuri che i big Nedved, Del Piero e Trezeguet daranno l’esempio, ma Ranieri ha tantissimi dubbi da risolvere visto che mancherà anche Marchionni per infortunio e quindi l’unica vera alternativa a Camoranesi sulla destra nel 4-4-2 tanto caro al mister. Alla fine crediamo che opterà per il tridente, ed Amauri e Iaquinta sono in ballottaggio per una maglia da titolare con il primo i bianconeri avranno un attacco pesante con Del Piero ad agire da fantasista, nel secondo caso Iaquinta verrebbe usato “alla Lippi” cioè sulla destra, pronto ad aiutare il centrocampo in fase di non possesso. Il Chelsea di Hiddink sembra un altra squadra rispetto a quella targata Scolari, adesso vince, sa soffrire e copre bene il campo. Lo stratega olandese recupera per la Champions due pedine importanti come Essien e Carvalho, ma perde il ritrovato Anelka, al suo posto dovrebbe giocare il francese Malouda in un 4-3-2-1 piu abbottonato.
    La Roma non sta meglio purtroppo, Spalletti dovrà reinventarsi il centrocampo viste le assenze di De Rossi,Pizarro e Perrotta, purtroppo dalle notizie dell’ultim’ora perde anche Cicinho che per l’infortunio chiude gia da adesso la stagione. Totti è in forte dubbio ma crediamo che alla fine il capitano, cosi come Aquilani stringeranno i denti e saranno in campo per portare Roma ai quarti.Per Arsene Wenger buone notizie dall’infermeria: Walcott, fuori da quattro mesi, ed Eduardo, reduce da uno stiramento muscolare, sono recuperati. Per la trasferta dell’Olimpico il tecnico dei Gunners conta di avere a diposizione anche Silvestre e Tourè. Mourinho recupera il gladiatore per la battaglia dell’Old Trafford, samuel è recuperato e sarà in campo insieme a Cordoba visti gli ennesimi infortuni di Materazzi e Burdisso, per quest’ultimo si prevede un lungo stop, Chivu non recupera. Per il resto la formazione sembra fatta, l’unico dubbio è se affidarsi ad Adriano o a Balotelli come partner di Ibra, con il giovane in vantaggio.Ferguson non sembra avere grossi problemi l’unico in dubbio potrebbe esser Ferdinand alle prese con un problema alla caviglia destra.

  • Orgoglio Mourinho, self control Ranieri, sarcasmo Spalletti

    Domani si torna in campo ma continuano le polemiche

    Claudio Ranieri non vuole più parlare della polemica con Mourinho: “Penso solo al derby, mi autocensuro, preferisco non dire ciò che penso”. Il tecnico bianconero vuole dedicare anima e corpo al derby di domani sera con il Torino:  “Siamo pronti per la stracittadina, le polemiche dei giorni scorsi non hanno influito minimamente sulla nostra marcia di avvicinamento. Ogni derby è affascinante e quello di Torino è molto atteso. Mi aspetto un avversario molto carico e molto aggressivo, e poi qui non contano le posizioni di classifica, come in tutti i derby: in quei novanta minuti si azzera tutto. E si lotta alla pari. Ci sono buoni giocatori nel Torino e li rispettiamo”.
    José Mourinho, alla vigilia della partita con il Genoa a Marassi, torna sulle polemiche scoppiate dopo Inter-Roma: “Io arrabbiato? No, anzi. Sono orgolioso di me. Quello che ho detto e’ quello che avrei voluto dire”. E a chi gli chiede se l’eventuale eliminazione dalla Champions League possa provocare un suo addio anticipato alla panchina nerazzurra (si parla del ritorno di Mancini) il tecnico risponde così: “Ho detto che tra 87 giorni saluterò tutti voi, solo perché le mie vacanze non saranno sicuramente in Italia. Insieme al mio staff, lavoro tutti i giorni per pianificare la prossima stagione e non lo faccio sicuramente per preparare qualcosa per un altro allenatore”.
    Luciano Spalletti risponde alle provocazioni di Mourinho: “Ci ha fatto una gufata pazzesca, dimostrazione di poca serenità”. Il tecnico giallorosso dice la sua sulle polemiche innescate nei giorni scorsi dall’allenatore dell’Inter: “Le parole di Mourinho mi hanno un po’ sorpreso, perché domenica dopo la partita mi ha abbracciato e augurato di qualificarci contro l’Arsenal, poi però ci ha fatto una gufata tremenda e cattiva parlando di zero titoli. Io so che se non arrivo quarto e non vinco niente avrò fallito a livello personale, ma lui con questo comportamento ha fatto vedere di aver perso sicurezza e serenità”.
    L’allenatore portoghese aveva inoltre invitato Udinese e Torino di presentarsi con la Primavera in campo contro Roma e Juventus in vista di uno scandalo che stava per arrivare: “E’ una grave offesa alla classe arbitrale, – ha detto Spalletti – è stata la sua frase più brutta perché ha fatto un’accusa precisa. Ha detto che io pago per andare in tv? Non mi sembra il caso di adire le vie legali. Posso dirgli solo che questo è il nostro campionato, difficile e carico di pressioni, questo lo so meglio di lui”.
    Infine sulla squalifica comminatagli dalla disciplinare per aver rivolto insulti al quarto uomo: “La squalifica è giusta, non dovevo avere quella reazione. E’ la terza squalifica della mia carriera e mi dispiace, ora si va avanti cercando di stare più attenti”.
    Tornando a parlare di calcio giocato, la prima squadra a scendere in campo domani alle 16 è proprio la Roma che vedrà di fronte l’Udinese all’Olimpico. Il tecnico giallorosso rinuncia a Totti con la speranza di recuperarlo per la sfida di ritorno con l’Arsenal; questi i convocati:  Aquilani, Artur, Baptista, Bertagnoli, Cicinho, De Rossi, Diamoutene, Doni, Filipe, Juan, Loria, Menez, Mexes, Montella, Motta, Panucci, Pizarro, Taddei, Tonetto, Vucinic.
    Alle 18 scende in campo l’Inter che, dopo la batosta subita in Coppa Italia contro la Sampdoria, torna a Marassi contro il Genoa di Gasperini.
    Mourinho predica prudenza: “Sarà una partita importante. Il Genoa gioca bene, in modo veloce e adattato alle caratteristiche dei suoi giocatori. È una squadra di gran qualità, gioca un bel calcio, senza pressione perché la loro unica pressione è solo quella di giocar bene. La loro attuale posizione in classifica li permetterà di arrivare in zona Uefa e, forse, anche in Champions League. Gioca con grande gioia e tranquillità e questo è positivo per loro”. Sulla formazione: “In difesa ci saranno gli stessi giocatori che c’erano in campo contro la Sampdoria, oltre a Nicolas Burdisso e Davide Santon, a centrocampo tornano Cambiasso e Stankovic, in porta Julio Cesar e in attacco ci sarà Ibrahimovic. A chiudere il sabato degli anticipi è la Juventus che vorrà fare suo il derby; Per quanto riguarda la squadra che intende mettere in campo, Ranieri dice: “Credo che tutti vorrebbero giocare queste partite e chiaramente chi non giochera’ magari sara’ deluso. Ma se ne fara’ una ragione”. Grygera non sarà del match a causa di un pestone, mentre Nedved, così come Chiellini, potrebbe essere in campo fin dal primo minuto.

  • Moggi: Mourinho ha paura

    L’ex direttore generale della Juventus continua a sparare a zero sul tecnico portoghese

    Luciano Moggi torna a parlare riguardo le polemiche che hanno interessato l’Inter e i presunti favori arbitrali di cui starebbe beneficiando. “Mourinho ha paura di perdere il campionato. Alla fine la squadra vincerà perché è superiore alle altre. Questo testimonia com’è fatto il calcio: esistono delle guerre tra le società che non hanno nulla a che vedere con gli arbitri. Nessun direttore di gara viene comprato, alle squadre forti arrivano i favori senza essere richiesti, spontaneamente. Il più forte resta sempre il più forte”. E aggiunge: “Prima all’Inter si utilizzava Telecom, adesso le polemiche escono spontaneamente. Poi guarda caso la Juve va a Roma contro la Lazio e nell’incertezza gli annullano un gol. I dirigenti della Juve stanno zitti perché sono educati, diventano simpatici mentre l’Inter, che nel frattempo vince, diventa una squadra antipatica a tutti, e oggi sta provando qualcosa di cui un tempo accusava i bianconeri. Bisogna essere forti anche in questo. E quando dicevo che mi difendevo…”.
    Poi un pensiero va al derby di campionato contro il Torino: “La Juve ha giocato ogni tre giorni, la sfida contro la Lazio non era fondamentale. E’ stata penalizzata in tutto, pure nel calendario, di più non si può. E’ chiaro comunque che il derby è una partita che sfugge a ogni pronostico”. E i granata? “Evidentemente Cairo non ha investito bene. E’ appassionato, sta facendo il possibile, ha perso il vizio di fare tutto da solo. Stanno cercando di risollevarsi e mi sembra che ci stiano riuscendo. Ma sabato la partita sarà complicata”.

  • Maldini:”ma lo Special One cosa ha vinto?”

    “Per ogni suo trofeo noi ne abbiamo vinti cinque”

    Se il Milan ha deciso di tener un profilo basso e non cotrobbatere alle parole di uno scatenato Mourinho, il suo capitano non è dello stesso avviso.  Maldini entra da difensore puro e sicuramente alimenteranno ancora le polemiche le sue esternazione anche se specifica che non vuol creare un botta e risposta con Mourinho e che a pare suo “è stato troppo duro nei confronti della Juve sopratutto”. Poi continua la bandiera del Milan “non credo che gli convenga metterla sul piano dei trofei vinti. Per quel che mi riguarda, nei miei anni di Milan, per una cosa che può aver vinto lui io ne ho vinte cinque“. Adesso attendiamoci la replica dello Special One o nuovi protagonisti in questa vicenda che sta surriscaldando troppo gli animi, in un momento delicato, di un campionato già chiuso da tempo.

  • Inter: Mancini per il dopo Mourinho

    Prende corpo sempre più il cambio in panchina a fine stagione

    Quasi un anno fa, nel maggio del 2008, Roberto Mancini e la sua Inter conquistavano, seppur a fatica, lo scudetto a Parma all’ultima giornata di campionato, grazie alla doppietta di Ibrahimovic. Dopo un paio di settimane, il divorzio con Massimo Moratti e l’arrivo di Mourinho sulla panchina nerazzura. Tecnico e presidente si lasciarono male: ai microfoni vennero rilasciate dichiarazioni pesanti e iniziò un lungo braccio di ferro sulla buonuscita di Mancini.
    Ora le cose potrebbero cambiare perchè  è circolata la notizia di un suo ritorno sulla panchina dell’Inter al posto del portoghese, che non ha nascosto di non gradire il calcio italiano.
    L’ipotesi, tutt’altro che remota, è agevolata dal fatto che Mancini è ancora stipendiato da Moratti e lo sarà fino al 2012 a 6 milioni di euro a stagione.
    La volontà del riavvicinamento è più del tecnico che della dirigenza nerazzurra, che pare avallare questa opportunità, considerato che Mourinho sembra avere le valigie pronte a fine stagione, destinazione Premier League.
    Stando a quanto riporta oggi la stampa, Liverpool, Manchester City e Chelsea sono in attesa di segnali da parte dello “Special One”, stufo delle troppe pressioni e del clima ostile a cui è sottoposto in Italia.
    C’è addirittura chi ipotizza un avvicendamento immediato tra i due tecnici, ma l’ipotesi sembra avere a che fare con il fantamercato. Coincidenza vuole che nella partita contro il Bologna, Mancini e Moratti fossero in tribuna a pochi metri di distanza l’uno dall’altro.
    Un’altra alternativa per il dopo Mourinho è l’allenatore della Fiorentina Cesare Prandelli, che è sempre più in rotta con la società e i tifosi viola.
    Per saperne di più bisognerà attendere il ritorno degli ottavi di Champions League contro il Manchester United.

  • I Doriani asfaltano le milanesi….

    Il Pibe de Bari dopo aver accentuato la crisi del Milan domenica in campionato si ripete in Coppa Italia contro i nerazzurri. Ovvio la competizione, le motivazioni sono diverse ma il tre a zero non può passare in secondo piano e per i doriani è una serie ipoteca sulla finale. L’uragano Mourinho forse voleva salvaguardare il suo lavoro e quello dei suoi giocatori con le sue dichiarazioni della settimana, ma i nerazzurri sembrano sempre nervosi, protestano per qualunque decisione arbitrale anche per le piu scontate e non decisive. La partita è stata un ennesima conferma che la corazzata nerazzurra non può far a meno dei suoi uomini migliori, le assenze di J. Cesar, Maicon,Cambiasso e Ibra si fanno sentire anche in coppa Italia. Disastrosa la prova di Rivas, ma anche Muntari sembra sempre piu avulso dalla manovra interista, Mancini ha cercato di mettersi in  mostra ma è ancor ben lontano dalle ottime prestazioni in giallorosso. Mazzarri( ieri squalificato) ha preparato la partita al meglio, mettendo in campo la migliore formazione possibile e facendo capire ancora una volta che la stagione opaca doriana è dovuta in primo luogo alla mancanza di una prima punta, infatti da quando Pazzini veste blucerchiato le prestazioni di tutta la squadra sono migliorate e i risultati iniziano a vedersi. I tifosi sono entusiasti del fantastico duo messo a loro disposizione dal presidente, Cassano-Pazzini si trovano alla perfezione ed a molti ricordano un altra coppia d’oro per i tifosi della Samp, quella leggendaria Vialli-Mancini… chi sa se riusciranno a percorrere anche loro la strada di chi regalò lo scudetto a doriani…

  • Coppa Italia:c’è Samp-Inter

    Anche se tutte le polemiche di questi ultimi giorni hanno messo la Coppa Italia in secondo piano, stasera a Marassi si affrontano per la seconda semifinale Sampdoria e Inter. Partita di grande importanza per i doriani, infatti gli uomini di Mazzarri in caso di passaggio del turno si troverebbero quasi sicuramente con un posto in Europa. E’ la partita che potrebbe cambiare il volto della stagione della squadra blucerchiata. «Vogliamo la finale, sarebbe prestigioso per noi e per i nostri tifosi andarci a giocare il trofeo all’Olimpico di Roma», ha detto ieri Angelo Palombo, presentando la sfida di Marassi. Walter Mazzarri è squalificato e stasera seguirà la sfida in tribuna, da una cabina solitamente riservata alle televisioni. Il tecnico blucerchiato propone la migliore formazione. Gli unici indisponibili sono gli squalificati Lucchini e Mirante e l’infortunato Delvecchio. Un piccolo dubbio in difesa, dove Raggi e Accardi sono in ballottaggio per una maglia, con il primo leggermente favorito. In attacco, spazio al genio di Cassano e alla vena realizzativa di Pazzini. In panchina Bellucci, ma non è escluso che nella ripresa, a seconda del risultato e dell’andamento del confronto, il romano possa entrare. Mourinho applica un mini turnover lasciando a casa in vista della Champions Ibrahimovic, Samuel, Burdisso, Chivu, Figo e Julio Cesar. Spazio quindi a Toldo( ha appena rinnovato il contratto fino al 2011) in porta, il rientrante Materazzi in difesa al fianco di Cordoba, Vierà a centrocampo con lo stacanovista Cambiasso e Muntari, in attacco possibile fiducia a Crespo dopo l’importantissimo gol di Domenica contro la Roma. J. Zanetti e Stankovic dovrebbero partire dalla panchina.

    SAMPDORIA (3-5-2): 1 Castellazzi; 16 Campagnaro, 28 Gastaldello, 5 Accardi; 20 Padalino, 21 Sammarco, 17 Palombo, 19 D. Franceschini, 3 Ziegler; 11 Bellucci, 99 Cassano.

    A disp. 90 Fiorillo, 84 Raggi, 29 Ferri, 88 Dessena, 46 Pieri, 10 Pazzini, 89 Marilungo. All. Mazzarri INTER (4-3-3): 1 Toldo; 13 Maicon, 2 Cordoba, 23 Materazzi, 6 Maxwell; 14 Vieira, 19 Cambiasso, 20 Muntari; 33 Mancini, 18 Crespo, 45 Balotelli.
    A disp. 22 Orlandoni, 24 Rivas, 4 J. Zanetti, 5 Stankovic, 11 Jimenez, 10 Adriano, 21 Obinna. All. Mourinho

    Arbitro Saccani, diretta Rai Uno ore 20:45