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  • Champions: l’Inter crolla nella ripresa, buon pari per il Napoli

    Champions: l’Inter crolla nella ripresa, buon pari per il Napoli

    Una serata non certo indimenticabile per le italiane in Champions League, una bella Inter per 45 minuti mette sotto il Borussia, va avanti sul due a zero ma poi crolla nella ripresa e si fa rimontare dai tedeschi che poi vincono 3-2. Va un pochino meglio al Napoli che al San Paolo contro il Salisburgo porta a casa un 1-1 che è utilissimo nella corsa verso gli ottavi.

    Come anticipato è stata un’Inter double face quella vista in Germania: autrice di un primo tempo spettacolare, con la gara sbloccata subito da Lautaro e col raddoppio sul finale di frazione di Vecino e totalmente dominata nella ripresa dal Borussia Dortmund che ha saputo accorciare subito le distanze e poi continuare a premere sino a trovare prima il pareggio e poi il sorpasso.

    Una sconfitta che però lascia sempre aperte le porte agli ottavi per gli uomini di Conte che però per esser certi del passaggio del turno dovranno fare 6 punti con Slavia Praga e Barcellona.

    Se l’Inter si lecca le ferite il Napoli mostra un sorriso forzato ma pur sempre un sorriso.

    Il pareggio siglato da Lozano al 42° in rimonta, dopo il rigore trasformato da Håland al 11°, non dà ai partenopei la certezza matematica della qualificazione ma rende la strada meno complicata ed in un periodo non certo brillantissimo, anche se stasera gli azzurri hanno creato tantissimo, l’uno ad uno contro il Salisburgo è un risultato da ritenere decisamente positivo.

     

    Veniamo al racconto delle italiane in questa serata di Champions League partendo dalla sfida al Signal Iduna Park tra Borussia Dortmund ed Inter.

    Pronti via e l’Inter la sblocca subito con Lautaro Martinez che sfrutta una difesa avversaria non perfetta e con una conclusione da dentro l’area porta avanti i suoi. Il Dortmund prova una reazione ma i gialloneri attuano un possesso palla piuttosto sterile. Al 17° primo brivido, Gotze calcia da centro area ma va troppo centrale per impensierire Handanovic. La partita la fanno i tedeschi ma negli ultimi 16 metri non riescono a rendersi insidiosi, l’Inter dal canto suo sa esser pericolosa con le ripartenze ed al 40° infatti con un gran contropiede iniziato da Brozovic,  Vecino trova il gol del 2-0. Il Borussia prova a reagire e nel recupero si rende pericoloso due volte. La rete però non arriva ed una bella Inter va al riposo col doppio vantaggio.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Al 51° il Borussia trova il gol del 1-2, passaggi rapidi rasoterra portano la palla ad Hakimi che colpisce male ma beffa Handanovic. Il gol carica i padroni di casa che spingono e mettono in difficoltà la retroguardia nerazzurra. Al 64° la spinta dei tedeschi porta al pareggio, Candreva e Brozovic pasticciano sulla rimessa in zona difensiva, Paco Alcacer ruba palla e la tocca per Brandt che batte Handanovic. Il Borussia spinge e continua a creare, l’Inter sembra in grande difficoltà. Al 77° il Dortmund la ribalta completamente, grande azione in velocità con la palla che arriva ad Hakimi, l’esterno dei gialloneri davanti ad Handanovic non sbaglia. L’Inter si risveglia dal torpore e si rilancia in attacco alla ricerca del pari. Al 90° bella occasione per Sensi che riesce ad arrivare al tiro ma colpisce debolmente. Il pari non arriva, finisce così, il Borussia Dortmund con una grande ripresa rimonta e ribalta l’Inter.

     

    BORUSSIA DORTMUND – INTER 3-2 (5° Lautaro Martinez (I), 40° Vecino (I), 51°, 77° Hakimi (B), 64° Brandt (B))

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Burki; Hakimi, Akanji, Hummels, Schulz; Witsel, Weigl; Sancho (82° Piszczek), Brandt, Hazard (88° Guerreiro); Gotze (64° Alcacer).

    Allenatore: Favre.

    Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, de Vrij, Skriniar; Candreva, Vecino (68° Sensi), Brozovic, Barella, Biraghi (66° Lazaro); Lautaro Martinez, Lukaku (73° Politano).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Biraghi (I), Skriniar (I), Candreva (I), Hazard (B).

     

     

    Veniamo ora alla sfida del San Paolo tra Napoli e Red Bull Salisburgo.

    La gara parte su buoni ritmi con una chance per parte, al 10° Koulibaly stende Hwang, è rigore, dal dischetto va Håland che spiazza Meret. Risposta immediata del Napoli con il solito inserimento di Callejon, il suo colpo di testa però colpisce il palo interno ed esce. Replica austriaca col tiro di Wober fuori di poco. Ci prova Insigne con l’inserimento al 21° ma il suo tocco non trova, di un niente, la porta. Altra palla gol per il Napoli, Insigne ha in sostanza un rigore in movimento ma calcia alto. Al 42° ci prova Fabian Ruiz col tiro a giro da fuori, palla che sorvola la traversa. Passa un minuto ed un gran rasoterra a fil di palo di Lozano riporta la gara in parità. Subito il pareggio gli austriaci si lanciano in attacco e si rendono molto pericolosi, il Napoli si salva e si va al riposo sul 1-1.

    Si riparte con un cambio per parte, nel Napoli entra Luperto per Mario Rui, nel Salisburgo dentro Mwepu per Pongracic. Al 54° un batti e ribatti in area rischia di costare caro al Napoli ma la conclusione di Hwang deviata finisce sul fondo. Per il Napoli ci prova Lozano, palla però alta al 57°. Al 74° un cross troppo profondo di Insigne finisce sulla traversa, poi sulla testa del portiere e alla fine termina in corner. La gara la fa il Salisburgo, il Napoli un po’ stanco sembra voler attendere accontentandosi anche del pareggio. Al 90° ci prova di testa il neo entrato Llorente ma la palla esce di poco sopra la traversa. Finisce così, in un momento non certo esaltante della stagione il Napoli porta a casa un prezioso pareggio nella corsa agli ottavi di Champions League.

     

    NAPOLI – RED BULL SALISBURGO 1-1 (11° rig. Håland (R), 43° Lozano (N))

    Napoli (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (46° Luperto); Callejon, Fabian Ruiz, Zielinski, Insigne; Lozano (86° Llorente), Mertens (73° Milik).

    Allenatore: Ancelotti.

    Salisburgo (5-3-2): Coronel; Kristensen, Pongracic (46° Mwepu), Onguene, Wober, Ulmer; Minamino (61° Hashimeru), Junuzovic, Szoboszlai; Hwang, Håland (75° Daka).

    Allenatore: Marsch.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Onguene (R), Zielinski (N), Pongracic (R).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata successi pesanti per Lipsia, 2-0 in casa dello Zenit, Valencia, 4-1 al Mestalla contro il Lille, e del Lione, 3-1 casalingo col Benfica. Finisce con uno spettacolare 4-4 la gara tra Chelsea ed Ajax.

    Nel girone del Napoli il Liverpool batte 2-1 il Genk mentre in quello dell’Inter il Barcellona si fa fermare, al Camp Nou, sullo 0-0 dallo Slavia Praga. 

     

  • Champions League: successi pesanti per Inter e Napoli

    Champions League: successi pesanti per Inter e Napoli

    Una serata di Champions decisamente positiva per il calcio italiano. Inter e Napoli avevano la necessità di ottenere un bel successo in gare tutt’altro che facili, e le due vittorie sono arrivate.

    I nerazzurri hanno battuto a San Siro il Borussia Dortmund, rilanciandosi nel proprio girone, i partenopei hanno espugnato la Red Bull Arena di Salisburgo mantenendo il primo posto del proprio gruppo.

    Nella gara di San Siro Lautaro Martinez ha proseguito il proprio momento positivo andando a sbloccare la gara nel primo tempo. Nella ripresa però il Toro ha fallito il rigore del possibile 2-0, niente di male, a firmare il raddoppio ci ha pensato Candreva in contropiede al 89°.

    Il Dortmund privo di due attaccanti fondamentali, nonostante un gran possesso palla, non è praticamente mai riuscito ad impensierire Handanovic, il portiere sloveno ha dovuto effettuare solo un grande intervento.

    Fuochi d’artificio invece a Salisburgo con il Napoli che è passato due volte in vantaggio, sempre con Mertens (superato Maradona nel numero di gol segnati in maglia Napoli), ma si è fatto sempre recuperare dal giovane fenomeno Håland. Il secondo pareggio è durato pochissimo, ci ha pensato Insigne a trovare il gol del 3-2 dopo meno di un minuto.

    Un gol di quel giocatore che era stato escluso nella gara di Genk, tribuna in Belgio, e che anche questa sera a Salisburgo è stato escluso dall’undici iniziale.

    Veniamo al racconto delle gare.

    Partiamo con la sfida di San Siro tra Inter e Borussia Dortmund.

    I primi minuti scorrono con ritmi bassi con il Borussia in possesso e l’Inter in attesa. I minuti scorrono ma le occasioni da gol latitano. Al 22° lancio di de Vrij per Lautaro Martinez che controlla e batte Burki. L’argentino pare partire sul limite del fuorigioco ed il VAR conferma, Inter in vantaggio. I tedeschi tengono palla ma non avendo un vero e proprio terminale offensivo non riescono ad impegnare la difesa nerazzurra. Sul finire del primo tempo grosso brivido per l’Inter con Handanovic bravo a deviare l’insidioso diagonale di Sancho. Si va al riposo con la squadra di Conte avanti per 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. L’Inter si fa subito pericolosa con un’azione corale non sfruttata al meglio da Candreva. Il Borussia prova ad alzare il ritmo ma l’Inter è brava a rallentare il gioco. Al 64° gran riflesso di Handanovic che riesce a respingere un bel tiro di Brandt. Sancho prova ad accendersi ma il suo tiro non impensierisce la difesa. Al 82° calcio di rigore per l’Inter per fallo di Hummels, dal dischetto va Lautaro ma Burki respinge. Il Dortmund spinge e per l’Inter si spalancano spazi, al 89° Brozovic lancia Candreva che davanti a Burki non può sbagliare. Finisce così, l’Inter conquista una vittoria pesante che la rilancia nella corsa agli ottavi di Champions.

     

    INTER – BORUSSIA DORTMUND 2-0 (22° Lautaro Martinez, 89° Candreva)

    Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, de Vrij, Skriniar; Candreva, Barella, Brozovic, Gagliardini, Asamoah (80° Biraghi); Lautaro Martinez (91° Borja Valero), Lukaku (62° Esposito).

    Allenatore: Conte.

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Burki; Hakimi, Akanji (74° Bruun Larsen), Hummels, Schulz; Delaney (65° Dahoud), Witsel; Sancho, Hazard (84° Guerreiro), Weigl; Brandt.

    Allenatore: Favre.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Brozovic (I), Barella (I), Godin (I), Weigl (B), Hummels (B), Candreva (I).

     

     

    Veniamo ora alla trasferta Champions del Napoli a Salisburgo.

    Parte subito forte il Napoli con la conclusione di Mertens deviata in corner da Stankovic. Alla prima occasione Håland colpisce ma il norvegese pare in fuorigioco, l’arbitro consulta il VAR ed annulla. Al 17° Ramalho si dimentica Mertens ed il belga con una forte conclusione batte Stankovic. La reazione degli austriaci ha sempre la firma di Håland ma Meret per due volte dice no. Al 32° il Salisburgo è costretto a sostituire il portiere Stankovic, infortunio muscolare per lui. Al 36° ancora strepitoso Meret sul gran tiro di Daka. Al 39° Malcuit stende Hwang, è rigore, dal dischetto va Håland che spiazza Meret. I padroni di casa si caricano e spingono ma non riescono a trovare il vantaggio, il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per i secondi 45 minuti. I primi a rendersi insidiosi sono gli austriaci con un bel colpo di testa di Daka. La squadra di Ancelotti sembra non riuscire a creare problemi al Salisburgo anche se pian piano gli azzurri crescono ed al 64° Mertens gira in porta il cross di Malcuit per il nuovo vantaggio. I partenopei sembrano poter gestire la gara perché il Salisburgo pare stanco ma su azione da corner, Koulibaly non ci arriva e Håland di testa pareggia. Neanche il tempo di esultare che gli austriaci tornano nuovamente sotto con Insigne che sfrutta l’ennesima disattenzione di Ramalho e riporta avanti il Napoli. Insigne avrebbe due contropiede per chiudere la gara ma in entrambi i casi non riesce a concretizzare. Il Salisburgo spinge, ci prova ma il muro azzurro tiene e così al fischio finale è gioia Napoli, i partenopei mantengono il primo posto nel proprio girone di Champions.

     

     

    RED BULL SALZBURG – NAPOLI 2-3 (17°, 64° Mertens (N), 39° rig., 72° Håland (R), 73° Insigne (N))

    Red Bull Salzburg (4-4-2): Stankovic (32° Coronel); Kristensen, André Ramalho, Wober, Ulmer; Daka (68° Ashimeru), Mwepu (89° Koita), Junuzovic, Minamino; Hwang Hee-Chan, Håland.

    Allenatore: Marsch.

    Napoli (4-4-2): Meret; Malcuit, Koulibaly, Luperto, Di Lorenzo; Callejon (80° Elmas), Allan, Fabian Ruiz, Zielinski; Lozano (65° Insigne), Mertens (76° Llorente).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Lozano (N), Malcuit (N), Håland (R), Llorente (N).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata vittorie di misura per Lipsia, 2-1 sullo Zenit, Chelsea, 1-0 in casa dell’Ajax e per il Benfica 2-1 sul Lione. Finisce in parità tra Lille e Valencia. Nel girone dell’Inter successo sofferto per il Barcellona a Praga. Nel girone del Napoli tutto facile per il Liverpool a Genk.

  • Champions: Napoli a reti bianche, Inter sconfitta amara

    Champions: Napoli a reti bianche, Inter sconfitta amara

    Serata davvero da dimenticare per le due italiane impegnate oggi in Champions, il Napoli non brillantissimo non è andato oltre lo 0-0 in casa del Genk mentre l’Inter dopo un grandissimo primo tempo chiuso avanti 1-0 al Camp Nou, ha subito la rimonta ed il sorpasso del Barcellona.

    Partiamo dal Napoli, gli azzurri di Carlo Ancelotti possono rimpiangere i legni colpiti ed un paio di grandissime occasioni sprecate da Milik ma poi nella ripresa non sono riusciti ad esser la bella squadra vista col Liverpool e a creare pericoli degni di nota verso la porta della squadra belga che, dopo il 2-6 di Salisburgo, mette così a segno il primo punto.

    Altra storia invece quella dell’Inter, gli uomini di Conte sono andati in vantaggio subito con la rete di Lautaro, hanno creato una grandissima quantità di palle gol, non hanno concesso niente al Barcellona ed hanno chiuso il primo tempo con un solo gol di vantaggio. Nella ripresa però il talento dei vari Vidal, Suarez e sopratutto Messi, è venuto fuori ed i Blaugrana sono riusciti a compiere una beffarda rimonta che li porta in testa al girone, con il Dortmund, a quota 4, lasciando i nerazzurri ad un solo punto.

    Veniamo al racconto della trasferta Champions in Belgio del Napoli.

    La partenza vede i padroni di casa giocare con grinta ed aggressività, cercando di impensierire la retroguardia del Napoli. Al 15° occasione incredibile per gli azzurri, incomprensione tra portiere e difesa belga, Callejon calcia al volo ma Coucke di riflesso tocca la palla sul palo, Milik si fionda sulla respinta ma il suo tiro trova Cuesta a ribattere. Risposta del Genk con il tocco probabilmente fortuito di Cuesta, su conclusione di Hrosovsky, che spiazza Meret ma finisce di poco sul fondo. Al 25° altro legno per il Napoli, Milik abbastanza libero da pochi metri centra la traversa con il colpo di testa. Al 38° ci prova Koulibaly ma il Genk salva sulla linea poi ancora chance per Milik, da ottima posizione il polacco manda alto di testa. Il Genk non sta a guardare e sul finire di tempo una bella conclusione da fuori di Berge, leggermente deviata, costringe Meret alla grande parata. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi e sono i belgi a rendersi subito pericolosi con un paio di conclusioni respinte dalla difesa di Ancelotti. Il Napoli non è brillante ma al 58° Callejon ha sul piede il pallone del vantaggio ma, vicino all’area piccola, calcia male in diagonale. Entrano prima Mertens poi Llorente per dare un po’ di sprint all’attacco ma gli azzurri non riescono ad esser incisivi. Al 83° brivido per il Napoli, Ito mette in mezzo, Allan scivola, Hagi calcia al volo ma per poco non trova la porta. Non succede molto altro, finisce 0-0 la sfida di Champions alla Luminus Arena.

     

    GENK – NAPOLI 0-0

    Genk (4-3-3): Coucke; Maehle, Cuesta Figueroa, Lucumi, Uronen; Berge, Hagi (91° Heynen), Hrosovsky; Ito, Samata, Bongonda (89° Paintsil).

    Allenatore: Mazzu.

    Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui (33° Malcuit); Allan, Fabian Ruiz, Elmas (59° Mertens); Callejon, Milik (72° Llorente), Lozano.

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Kovacs.

    Ammoniti: Ito (G), Milik (N), Fabian Ruiz (N).

     

    Veniamo ora alla partita del Camp Nou tra Barcellona ed Inter.

    Pronti via, non passano nemmeno 3 minuti che l’Inter passa in vantaggio, Lautaro è bravo ad involarsi sfruttando un rimpallo, regge l’urto di Lenglet e piazza il diagonale vincente. Il Barça comincia a prender il possesso del gioco ma nel primo quarto d’ora Handanovic non corre alcun rischio. Proprio al 15° ci prova di testa Griezmann, palla alta sopra la traversa. I Nerazzurri resistono all’assalto dei catalani e non disdegnano le ripartenze. Al 27° Candreva trova la conclusione vincente ma si alza la bandierina, è fuorigioco. L’Inter insiste e al 33° va vicina al raddoppio con la bella conclusione di Barella salvata in corner da Semedo. Passano 5 minuti e serve una gran parata di ter Stegen sul colpo di testa di Lautaro per evitare il 2-0 Inter. C’è solo una squadra in campo, al 39° ci prova Sensi ma il suo tiro a giro sorvola la traversa, non di molto. Il primo tempo si chiude con la squadra di Conte avanti “soltanto” per 1-0.

    Si riparte senza cambi e col Barcellona che prova a riversarsi in avanti. Valverde prova la mossa Vidal per cercare di rendere più vivace l’attacco blaugrana. La scelta porta i suoi frutti al 58° quando il cileno pennella per Suarez che al volo, dal limite, trova l’angolo basso. Il Barcellona si carica e sfiora il 2-1 con il tiro di Griezmann che colpisce l’esterno della rete. I padroni di casa accelerano e vanno al tiro con Dembelé al 67°, palla alta. L’Inter ha una grande chance in contropiede al 84° per trovare il vantaggio ma Politano spreca e sulla ripartenza Messi s’inventa una gran giocata, tocca per Suarez che controlla e batte Handanovic. Il gol è un colpo pesante per l’Inter, i blaugrana provano ad approfittarne ma il tiro di Messi è troppo debole per spaventare Handanovic. Finisce così, l’Inter esce sconfitta dal Camp Nou, un k.o. però immeritato visto il fantastico primo tempo giocato.

     

    BARCELLONA – INTER 2-1 (3° Lautaro Martinez (I), 58°, 85° Suarez (B))

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Lenglet, Semedo; de Jong, Busquets (52° Vidal), Arthur; Messi, Suarez, Griezmann (66° Dembelé).

    Allenatore: Valverde.

    Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, de Vrij, Skriniar; Candreva (71° D’Ambrosio), Barella, Brozovic, Sensi (79° Politano), Asamoah; Lautaro Martinez, Sanchez (66° Gagliardini).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Barella (I), Griezmann (B), Piqué (B), Sergi Roberto (B), Vidal (B), Sanchez (I).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata vittorie esterne di Chelsea, 2-1 a Lille, Ajax, 3-0 a Valencia, e Lione, 2-0 in casa del Lipsia. Vince anche lo Zenit che sul proprio campo ha battuto 3-1 il Benfica. Nel girone del Napoli vittoria sofferta per 4-3 del Liverpool contro il Salzburg. Nel girone dell’Inter successo in trasferta per 2-0 del Borussia Dortmund a Praga contro lo Slavia.

  • Champions: Barella salva l’Inter, il Napoli stende il Liverpool

    Champions: Barella salva l’Inter, il Napoli stende il Liverpool

    Esordio di Champions League dai due volti per le italiane impegnate nella giornata che ha segnato l’inizio della manifestazione.

    L’Inter di Antonio Conte non ha brillato ed ha rischiato di uscire sconfitta contro lo Slavia Praga nel match di San Siro, ci ha pensato Barella con una rete nel recupero a permettere ai nerazzurri di ottenere quantomeno un pareggio.

    Nel remake della sfida dello scorso anno tra Napoli e Liverpool si ha ancora lo stesso finale, nella scorsa stagione fu una rete di Insigne a regalare i 3 punti agli azzurri,quest’anno un rigore di Mertens e una rete di Llorente hanno permesso ad un buon Napoli di avere la meglio sulla squadra di Klopp.

     

    Veniamo al racconto della gara di San Siro.

    Partenza a ritmi bassi con gli ospiti che mostrano una maggiore freschezza. La prima chance per l’Inter capita al 12° sulla testa di de Vrij, palla alta. Pochi minuti dopo ci prova due volte Lautaro ma nel primo caso si fa anticipare dal portiere in uscita e nel secondo il suo diagonale esce di poco. Al 22° D’Ambrosio si fa trovare libero sotto porta ma il suo colpo di testa è respinto da Kolar. Lo Slavia Praga comincia a crescere e a rendersi insidioso. Il primo tempo si chiude comunque sullo 0-0.

    Ci si attende un’Inter più aggressiva ed invece i ritmi non cambiano ed anzi al 63° dopo una grande parata di Handanovic, Olayianka da due passi insacca il vantaggio ospite. La rete dei cechi abbatte ancora di più l’Inter che non riesce a reagire. Antonio Conte manda in campo Barella e Politano per provare a dare una scossa. Lo Slavia continua a rendersi insidioso e l’Inter continua a faticare. Al 92°, però arriva il gol del pari, Sensi pennella una punizione che colpisce la traversa, la palla torna in area e Barella in mischia è bravo a trovare il pertugio giusto. Nei restanti 6 minuti di recupero i nerazzurri ci provano ma non riescono a creare ulteriori occasioni, finisce con un deludente 1-1 l’esordio dell’Inter in Champions League.

     

    INTER – SLAVIA PRAGA 1-1 (63° Olayianka (S), 92° Barella (I))

    Inter (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Skriniar; Candreva (49° Lazaro), Sensi, Brozovic (72° Barella), Gagliardini, Asamoah; Lautaro Martinez (71° Politano), Lukaku.

    Allenatore: Conte.

    Slavia Praga (4-2-3-1): Kolar; Coufal, Kudela, Hovorka, Boril; Soucek, Husbauer; Masopust (79° Yusuf), Traore (60° Zeleny), Stanciu; Olayianka (85° Provod).

    Allenatore: Trpisovsky.

    Arbitro: Buquet.

    Ammoniti: Hovorka (S), Asamoah (I), Lautaro Martinez (I), Politano (I), Soucek (S).

     

    Passiamo ora al racconto della sfida del San Paolo tra il Napoli e i vincitori della scorsa Champions League, il Liverpool.

    La partenza è senza grandi sussulti, al 8° ci prova due volte Fabian Ruiz ma Adrian respinge in entrambi i casi, Lozano deposita in rete ma è in fuorigioco. Il pallino del gioco, senza però creare grosse occasioni, rimane in mano al Napoli anche se al 21° serve una bella parata di Meret per salvare sulla conclusione di Mané. I reds crescono ed al 44° hanno una grandissima occasione con Firmino che però di testa non riesce a trovare, di poco, lo specchio della porta. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte e dopo 5 minuti Mertens in acrobazia da due passi sembra poter portare avanti i suoi ma Adrian, con uno strepitoso riflesso, alza in corner. La gara viaggia sui binari dell’equilibrio, al 65° però un errore di Manolas permette a Salah di calciare da dentro l’area, bravissimo Meret a deviare. Gli uomini di Ancelotti sembrano accusare una certa fatica, il Liverpool sembra pronto ad approfittarne ma al 81° Henderson tocca Callejon in area, per l’arbitro è rigore, dal dischetto Mertens trasforma nonostante il tocco di Adrian. I reds cercano l’assalto finale per tentare di trovare almeno il pareggio ma nel recupero un errore di van Dijk permette a Llorente di battere Adrian e sigillare il successo dei partenopei. Finisce 2-0 per un Napoli, che come nella scorsa Champions, batte il Liverpool al San Paolo. 

     

    NAPOLI – LIVERPOOL 2-0 (81° Mertens, 92° Llorente)

    Napoli (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan (75° Elmas), Fabian Ruiz, Insigne (66° Zielinski); Lozano (69° Llorente), Mertens.

    Allenatore: Ancelotti.

    Liverpool (4-3-3): Adrian; Alexander-Arnold, van Dijk, Matip, Robertson; Milner (66° Wijnaldum), Henderson (87° Shaqiri), Fabinho; Salah, Firmino, Mané.

    Allenatore: Klopp.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Robertson (L), Milner (L), Llorente (N).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di questa prima serata di Champions spiccano i successi esterni di Valencia, 1-0 in casa del Chelsea, e Lipsia, 2-1 nello stadio del Benfica. L’Ajax travolge 3-0 il Lille mentre tra Lione e Zenit finisce 1-1. Nel girone dell’Inter al Signal Iduna Park finisce 0-0 tra Borussia Dortmund e Barcellona mentre in quello del Napoli spettacolare 6-2 del Salisburgo sul Genk.

  • Sorteggi Champions, parte la corsa verso la finale di Istanbul

    Sorteggi Champions, parte la corsa verso la finale di Istanbul

    Il giorno tanto atteso è arrivato, i Sorteggi Champions hanno iniziato a delineare la strada che le 4 squadre italiane dovranno percorrere per cercare di raggiungere la finale di  Istanbul. 

    L’urna di Montecarlo è stata agrodolce per le nostre quattro squadre ed ha previsto anche alcuni flashback di gare già vissute nelle scorse stagioni.

    I Sorteggi Champions odierni hanno deciso che la Juventus ritroverà l’Atletico Madrid già affrontato negli ottavi di finale 2018/19, il Napoli se la vedrà ai gironi nuovamente contro il Liverpool e l’Inter sfiderà di nuovo il Barcellona.

    Veniamo quindi ad un riepilogo del risultato dei Sorteggi Champions.

    La Juventus Campione d’Italia, oltre al già citato Atletico Madrid del Cholo Simeone, nel Gruppo D dovrà vedersela anche contro il Bayer Leverkusen, quarto nella scorsa Bundesliga, del talentuoso Kai Havertz e la Lokomotiv Mosca Campione di Russia.

    Oltre al déjà vu con il Liverpool, il Napoli di Carlo Ancelotti, posizionato nel Gruppo E, affronterà il Red Bull Salisburgo, nel quale ogni anno escono fuori giovani interessanti ed i Campioni del Belgio del Genk.

    Girone F davvero di ferro per l’Inter di Antonio Conte, oltre al Barcellona di Messi e Suarez, i nerazzurri sfideranno il sempre temibile Borussia Dortmund dove brilla la stellina di Jadon Sancho e lo Slavia Praga che sulla carta pare designata all’ultimo posto della classifica.

    Ci si aspettava il girone della morte per l’Atalanta ed invece Gasperini ed i suoi possono tutto sommato sorridere. Il Manchester City di Guardiola fa davvero paura ma Shakhtar Donetsk e Dinamo Zagabria sono sulla carta avversarie alla portata nel Gruppo C, se non ci sarà la qualificazione agli ottavi di Champions League si potrebbe comunque aprire un gustoso passaggio verso l’Europa League.

    Dunque sulla carta risultano gironi dal sapore dolce per Napoli (solo il Liverpool pare superiore ai partenopei), Juventus (i bianconeri partono favoriti con Leverkusen e Lokomotiv e quantomeno alla pari con l’insidioso Atletico) ed Atalanta (come già detto escluso il City possono giocarsela con le altre due) e un pizzico più amaro per l’Inter (che parte dietro al Barça ma che dovrà provare a battere il Bvb). Non sarà semplice calare il Poker agli ottavi ma non sembra nemmeno un’impresa impossibile.

    Negli altri gironi spiccano interessanti accoppiamenti come nel Gruppo A dove si affronteranno il Real ed il Psg oppure il Gruppo B che vedrà lo scontro tra Bayern Monaco e Tottenham.

    Gruppo equilibrato e senza un vero e proprio padrone sarà il G con Zenit, Benfica, Lione e Lipsia, così come il Gruppo H che ha come favorite Chelsea ed Ajax ma con interessanti sfidanti del calibro di Valencia e Lione.

     

    RIEPILOGO SORTEGGI CHAMPIONS

    GIRONE A: Psg, Real Madrid, Bruges, Galatasaray.

    GIRONE B: Bayern Monaco, Tottenham, Olympiacos, Stella Rossa.

    GIRONE C: Manchester City, Shakthar Donetsk, Dinamo Zagabria, Atalanta.

    GIRONE D: Juventus, Atletico Madrid, Bayer Leverkusen, Lokomotiv Mosca.

    GIRONE E: Liverpool, Napoli, Red Bull Salzburg, Genk.

    GIRONE F: Barcellona, Borussia Dortmund, Inter, Slavia Praga.

    GIRONE G: Zenit, Benfica, Lione, Lipsia.

    GIRONE H: Chelsea, Ajax, Valencia, Lille.

     

     

  • Europa League: avanza il Napoli, l’Eintracht elimina l’Inter

    Europa League: avanza il Napoli, l’Eintracht elimina l’Inter

    Serata dolce-amara per le due italiane impegnate in Europa League, il Napoli esce sconfitto per 3-1 dal campo del Salisburgo ma in virtù del 3-0 dell’andata passa il turno. Saluta la competizione invece l’Inter che cade a San Siro per 1-0 contro l’Eintracht Francoforte.

    Una partita non certo positiva quella dei partenopei, in totale emergenza difensiva, però con un finale dolce, tornano così alla mente le parole di un Ancelotti arrabbiato dopo il 3-0, con qualche rischio, nella gara di andata per le troppe occasioni concesse agli austriaci.

    Se a Napoli si può sorridere nonostante la sconfitta, a San Siro è stata una serata dall’umore nerissimo.

    La squadra di Spalletti, con molte assenze, è entrata in campo con l’approccio sbagliato ed è subito andata sotto contro l’Eintracht Francoforte.

    Il tempo per fare due reti non sarebbe neppure mancato ma i nerazzurri non hanno praticamente mai avuto la giusta qualità per rendersi pericolosi e riaprire il discorso qualificazione ai quarti di Europa League.

     

    Partiamo con il racconto della prima italiana impegnata nel ritorno degli ottavi di Europa League, il Napoli sul campo del Red Bull Salisburgo.

    Gli austriaci, costretti a rimontare 3 gol, provano a partire forte ma il Napoli dietro non concede molto, anzi dopo l’inizio favorevole ai padroni di casa sono gli azzurri a prendere il controllo. Al 14° gara, ma sopratutto qualificazione, si mettono in discesa, Mario Rui scambia con Zielinski e poi mette in mezzo, la difesa del Salisburgo pasticcia mettendo in pratica un flipper col pallone che giunge a Milik che da due passi segna. Il Napoli abbassa i ritmi, al 25° Allan perde un brutto pallone e viene subito punito da Dabbur che dribbla Chiriches e batte Meret per il gol del pari. Immediata risposta degli azzurri con un gran tiro di Fabian Ruiz che colpisce il palo. Lo stadio torna a caricare il Salisburgo che prova a spingere alla ricerca del 2-1. Ci prova Minamino al 43° con un’azione personale, il suo rasoterra esce di poco. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il copione della gara è lo stesso, Salisburgo che ci prova ma sbaglia molto e Napoli in controllo. Al 65° i padroni di casa al termine di una grande azione trovano il vantaggio con il perfetto inserimento di Gulbrandsen su cross di Ulmer. Il gol carica il Salisburgo che spinge per trovare anche la terza rete. Al 78° problema per Ancelotti che perde Chiriches per infortunio ed è perdita grave in quanto assenti Maksimovic e Koulibaly per squalifica. Al 87° gran giocata acrobatica di Dabbur, Meret è battuto ma il palo salva il Napoli. Nel primo minuto di recupero, Leitgeb è il più veloce a sbrogliare una mischia in area e a portare a tre le reti dei suoi. Finisce così, il Napoli esce sconfitto da Salisburgo per 3-1 ma porta a casa la qualificazione dei quarti di Europa League.

     

    RED BULL SALISBURGO – NAPOLI 3-1 (14° Milik (N), 25° Dabbur (R), 65° Gulbrandsen (R), 91° Leitgeb (R))

    Red Bull Salisburgo (4-4-2): Walke; Leiner, Ramalho, Onguené, Ulmer; Mwepu (59° Gulbrandsen), Samassekou, Wolf, Szoboszlai (74° Leitgeb); Dabbur, Minamino (86° Haaland).

    Allenatore: Rose.

    Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Chiriches (78° Malcuit), Luperto, Mario Rui; Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Zielinski (74° Diawara); Milik, Mertens (88° Younes).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Del Cerro Grande.

    Ammoniti: Onguené (R), Milik (N), Samassekou (R).

     

    Passiamo ora al match di San Siro tra Inter ed Eintracht Francoforte.

    Passano solo 3 minuti ed è subito brivido per l’Inter, Kostic calcia rasoterra costringendo Handanovic alla gran parata, sulla ribattuta contrasto Haller-Cedric e palla sulla traversa. Il gol però è solo rimandato perché al 5° de Vrij sbaglia il colpo di testa all’indietro, ne approfitta Jovic che col pallonetto scavalca Handanovic e sigla il vantaggio Eintracht. I nerazzurri non hanno una reazione veemente anzi sono i tedeschi a rendersi più pericolosi. L’Inter si vede al 24° con un tiro di Candreva che però va lontano dal bersaglio. Al 27° arriva il raddoppio dell’Eintracht firmato da Haller ma il guardalinee ha la bandierina alzata e l’arbitro annulla. Gli uomini di Spalletti guadagnano qualche corner ma senza rendersi pericolosi, al 39° Kostic sfrutta un errore di Vecino e si presenta da Handanovic, il portiere sloveno salva. Il primo tempo si chiude con l’Inter sotto per 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il copione è lo stesso del primo tempo, con i tedeschi in avanti e vicini al raddoppio con la conclusione da dentro l’area di Jovic deviata in corner. E’ un Inter che ci mette impegno ma non riesce a creare pericoli anzi serve sempre Handanovic a salvare su Haller. Spalletti sposta Skriniar a metà campo e lo slovacco si rende insidioso con un bel tiro, deviato, al minuto 71. Al 77° Kostic in contropiede, in netta superiorità numerica, perde il tempo giusto e spreca tutto. L’Inter resta in piedi grazie ai tanti contropiedi falliti dall’Eintracht. Al 91° altra gran parata di Handanovic su colpo di testa di Jovic. Non succede molto altro, finisce 1-0 per l’Eintracht che passa ai quarti mentre l’avventura in Europa League dell’Inter si chiude qua.

     

    INTER – EINTRACHT FRANCOFORTE 0-1 (5° Jovic)

    Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Skriniar, Cedric (62° Ranocchia); Vecino, Borja Valero (73° Esposito); Candreva, Politano (80° Merola), Perisic; Keita.

    Allenatore: Spalletti.

    Eintracht Francoforte (3-4-1-2): Trapp; Hasebe, Hinteregger, Ndicka; Da Costa, Rode (89° Paciencia), Willems (73° Stendera), Kostic; Gacinovic (59° De Guzman); Haller, Jovic.

    Allenatore: Hutter.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: D’Ambrosio (I), Borja Valero (I), Haller (E), Rode (E), Paciencia (E), Skriniar (I).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata tutto facile per il Chelsea di Sarri che vince 5-0 a Kiev contro la Dinamo. L’Arsenal compie la rimonta vincendo 3-0 in casa e ribaltando il 3-1 subito a Rennes. Un gol di Guedes al 93° permette al Valencia di trovare l’uno ad uno in casa del Krasnodar che vale la qualificazione. Il Villarreal, dopo il successo in trasferta, vince anche in casa ed elimina lo Zenit. Il Benfica, sconfitto 1-0 all’andata, ha bisogno dei supplementari per eliminare, vincendo 3-0, la Dinamo Zagabria. Clamorosa eliminazione del Siviglia, contro lo Slavia Praga gli andalusi replicano il 2-2 dell’andata, vanno subito avanti 3-2 nei supplementari ma si fanno rimontare e sorpassare con un gol di Traoré al 119°.

  • Europa League: Inter spreca un rigore, Napoli tutto in discesa

    Europa League: Inter spreca un rigore, Napoli tutto in discesa

    Nell’andata degli ottavi di Europa League l’Inter spreca una grande occasione fallendo un calcio di rigore, resiste poi agli attacchi dell’Eintracht e porta a casa lo 0-0. Tutto facile per il Napoli che, al San Paolo, con un secco 3-0 si sbarazza del Salisburgo.

    Un’Inter che come detto ha avuto la grossa chance nel primo tempo, con il rigore fallito da Brozovic, ed ha dimostrato una buona solidità difensiva nella ripresa. Al ritorno tra sette giorni a San Siro servirà un qualcosina in più, probabilmente servirà recuperare Icardi vista la squalifica di Lautaro Martinez.

    Decisamente positiva la serata del Napoli che cancella l’amarezza della sconfitta contro la Juventus e con le reti di Milik, Fabian Ruiz e l’autogol di Onguene batte tre a zero il Salisburgo. Un successo netto che mette in discesa il ritorno tra 7 giorni in Austria. Unico neo della serata il cartellino giallo che costerà la squalifica a Koulibaly.

     

    Veniamo al racconto della gara di andata degli ottavi di Europa League dei nerazzurri in casa dell’Eintracht.

    In partenza i tedeschi si rendono insidiosi con il pressing alto che va a disturbare il tentativo di costruzione da dietro dell’Inter. L’Eintracht cerca di provarci con qualche tiro da fuori ma senza impensierire Handanovic, al 21° grandissima occasione per l’Inter, Lautaro si procura un calcio di rigore, dal dischetto va Brozovic ma Trapp è bravo ad intuire e mettere in corner. La risposta Eintracht arriva alla mezz’ora con la giocata di Jovic salvata dalla difesa. La gara si mantiene sui binari dell’equilibrio e si va così al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Meglio l’Eintracht ad inizio ripresa, con Da Costa che al volo colpisce male guadagnando solo un corner dal quale arriverebbe anche il gol annullato però dalla posizione di fuorigioco di Haller. L’Inter è in difficoltà, i tedeschi ci credono, protestano per un mancato calcio di rigore e provano a rendersi pericolosi col colpo di testa di Jovic bloccato da Handanovic. Al 59° Spalletti perde Perisic per infortunio, dentro Candreva. Al 69° clamoroso palla gol per Hinteregger che sbuca sul secondo palo e tutto solo sbaglia il colpo di testa mettendo a lato. Al 87° grande protagonista ancora Handanovic bravo a tuffarsi e a respingere il rasoterra di Jovic. E’ un Inter in netta difficoltà, l’Eintracht però non riesce ad approfittarne ed il risultato non si sblocca. Dopo tre minuti di recupero arriva il fischio finale, tra sette giorni a San Siro si deciderà chi passerà ai quarti di Europa League.

     

    EINTRACHT FRANCOFORTE – INTER 0-0

    Eintracht Francoforte (3-4-1-2): Trapp; Hasebe, Hinteregger, Ndicka; Da Costa, Rode (77° Willems), Fernandes, Kostic; Gacinovic; Haller (80° Paciencia), Jovic.

    Allenatore: Hutter.

    Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano, Borja Valero (80° Cedric), Perisic (59° Candreva); Lautaro Martinez.

    Allenatore: Spalletti.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Kostic (E), Asamoah (I), Lautaro Martinez (I), Hasebe (E), Candreva (I), Fernandes (E).

     

    Veniamo ora al racconto della sfida del San Paolo tra Napoli e Salisburgo.

    La gara parte con ritmi alti con il Salisburgo che va per primo alla conclusione, al 4° minuto, con una buona giocata che porta al tiro di Wolf che Meret però controlla. Risponde il Napoli al minuto numero 8, palla recuperata e tiro di Ruiz deviato in corner dalla difesa. Al 10° però gli azzurri passano, Mertens serve Milik in profondità, il polacco supera il portiere e deposita in rete. La rete carica i partenopei che prendono in mano totale controllo del gioco. Gli austriaci troverebbero anche il pari con Daka al 16° la bandierina alta del guardalinee porta ad annullare la rete. Scampato il pericolo il Napoli si riporta avanti e con un gran tiro al volo di Fabian Ruiz, sigla il raddoppio. Il Salisburgo non si arrende e con un tiro da fuori di Leiner, deviato da Koulibaly, rischia di trovare il gol del 1-2. Il Napoli controlla i ritmi della gara, il Salisburgo cerca la pressione ma sostanzialmente non crea mai pericoli a Meret. Si va al riposo con gli uomini di Ancelotti avanti 2-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Passano due minuti e Dabbur ha subito una chance, Meret è bravo a respingere la conclusione. Si vede un Salisburgo diverso, più aggressivo, più intenso rispetto alla seconda parte del primo tempo. Al 53° risposta del Napoli con Mertens che spreca l’occasione di segnare il 3-0, Walke si salva. Il gol però è solo rimandato perché al 59° su un cross di Mario Rui, arriva Onguene che nel tentativo di salvare mette la palla di testa nella propria porta. Al 70° brivido per il Napoli, Ulmer è bravo a trovare il tiro da dentro l’area, il pallone finisce sull’esterno della rete. Passano 5 minuti ed un errore di valutazione di Ramalho permette a Milik di colpire, la palla supera Walke ma finisce sul fondo. Nel finale il Salisburgo cresce cercando quel gol che renderebbe possibile credere alla rimonta nella gara di ritorno. Nel primo minuto di recupero Meret si supera salvando la propria porta dalla conclusione di Gulbrandsen. Finisce così, il Napoli vince tre a zero e mette una seria ipoteca per il passaggio ai quarti di Europa League. 

     

    NAPOLI – RED BULL SALISBURGO 3-0 (10° Milik, 18° Fabian Ruiz, 59° aut. Onguene)

    Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Fabian Ruiz Zielinski (66° Diawara); Milik (81° Ounas), Mertens (72° Insigne).

    Allenatore: Ancelotti.

    Red Bull Salisburgo (4-4-2): Walke; Lainer, André Ramalho, Onguene, Ulmer; Schlager, Wolf, Samassekou, Junuzovic (62° Mwepu); Dabbur (75° Minamino), Daka (61° Gulbrandsen).

    Allenatore: Rose.

    Arbitro: Kulbakov.

    Ammoniti: Koulibaly (N), Schlager (R), Maksimovic (N), Ounas (N).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata l’Arsenal cade per 3-1 in casa del Rennes, pareggio casalingo del Siviglia per 2-2 con lo Slavia Praga. Sconfitta casalinga per lo Zenit, battuto 3-1 dal Villarreal. Tutto facile per il Chelsea che a Stamford Bridge batte 3-0 la Dinamo Kiev. Successi anche per Dinamo Zagabria, 1-0 al Benfica, e Valencia, 2-1 al Krasnodar.

  • Europa League: Salisburgo ed Eintracht per Napoli ed Inter

    Europa League: Salisburgo ed Eintracht per Napoli ed Inter

    L’urna di Nyon ha deciso di parlare tedesco per le due italiane qualificatesi agli ottavi di Europa League, saranno infatti Salisburgo ed Eintracht Francoforte le rivali scelte dal sorteggio odierno.

    Un sorteggio dal doppio volto: senza dubbio è stato molto positivo evitare le temibili Chelsea, Arsenal e Siviglia dall’altro però sono state pescate due avversarie che in questa edizione dell’Europa League hanno dimostrato di essere temibili per chiunque.

    Veniamo quindi a conoscere le due squadre che Napoli ed Inter si troveranno sul proprio cammino nelle gare degli ottavi di Europa League.

    Gli azzurri di Carlo Ancelotti sfideranno il Red Bull Salisburgo, gara di andata il 7 marzo al San Paolo e ritorno in Austria il 14 marzo, compagine che nella scorsa stagione eliminò la Lazio nei quarti di Europa League.

    La squadra guidata dal tecnico Marco Rose, rispetto alla scorsa stagione, ha perso giocatori di ottimo livello come Ćaleta-Car, Haidara, Berisha e Hwang Hee-Chan ma ha saputo mantenere una squadra vincente e di buona qualità.

    Pericolo numero uno è senza dubbio l’attaccante israeliano Munas Dabbur (22 gol in 33 presenze stagionali) da non sottovalutare le grandi qualità del centrocampista del Mali Samassékou, la spinta dell’esterno Lainer e il jolly giapponese Takumi Minamino che lo scorso anno segnò un gol all’Olimpico nella sconfitta 2-4 che però tenne aperte le speranze per la rimonta austriaca, poi avvenuta, al ritorno.

    Saranno invece i tedeschi dell’Eintracht Francoforte a giocarsi il passaggio del turno con i nerazzurri guidati da Luciano Spalletti, gara di andata il 7 marzo in Germania e ritorno a San Siro il 14 marzo.

    L’Eintracht, ben allenato da Hutter, in questa edizione dell’Europa League ha vinto con sei vittorie su sei il girone in cui era inserita anche la Lazio (contro i biancocelesti vittoria all’andata in Germania per 4-1 e successo 2-1 all’Olimpico) ed ha messo in mostra dei veri e proprio gioielli come i due attaccanti Jovic ed Haller autori di ben 36 gol in due nell’arco della stagione.

    Nella rosa dell’Eintracht figurano anche alcune vecchie conoscenze del calcio italiano come l’ex viola Rebic, De Guzman (che ha vestito le maglie di Napoli, Carpi e Chievo) e Gelson Fernandes (in Serie A con Udinese e Chievo).

     

    Il risultato dei sorteggi Europa League | © UEFA.com

    Per quanto riguarda gli altri accoppiamenti il Chelsea di Sarri affronterà la Dinamo Kiev, l’Arsenal se la vedrà con il sorprendente Rennes ed il Siviglia sfiderà lo Slavia Praga. Dinamo Zagabria-Benfica, Valencia-Krasnodar e Zenit-Villarreal completano il quadro degli ottavi di Europa League.

  • Europa League, tutto facile per Napoli ed Inter

    Europa League, tutto facile per Napoli ed Inter

    Napoli ed Inter rispettano le previsioni della vigilia e senza alcun problema eliminano rispettivamente Zurigo e Rapid Vienna ed ottengono il pass per gli ottavi di Europa League. 

    Il Napoli di Carlo Ancelotti, in un San Paolo con pochi tifosi, forte del 3-1 conquistato in Svizzera sette giorni fa, non rischia praticamente niente, batte 2-0 lo Zurigo con la rete di Verdi nel primo tempo ed il raddoppio di Ounas, che aveva servito un assist geniale in occasione del primo gol, nella ripresa.

    Vittoria ancor più semplice e con un risultato ancor più ampio per l’Inter che a San Siro, ancora orfana dell’ex capitano Icardi, non concede niente agli avversari e chiude la pratica dopo 19 minuti con le reti di Vecino e Ranocchia. Nel finale di gara si scatena Perisic che prima segna un gran gol e poi serve a Politano la palla per il definitivo 4-0.

    Superati questi due scogli non certo insuperabili, nerazzurri e partenopei attendono domani di conoscere la rivale nel sorteggio per gli ottavi di Europa League. Chelsea ed Arsenal sono da evitare ma attenzione anche ad Eintracht e Salzburg che potrebbero rivelarsi vere e proprie mine vaganti.

    Salutano a sorpresa la manifestazione il Betis Siviglia, sconfitto dal Rennes, ed il Bayer Leverkusen, eliminato dal Krasnodar.

     

    Partiamo dalla gara del San Paolo, valevole come ritorno dei sedicesimi di Europa League.

    Ritmi blandi ad inizio gara con gli svizzeri che provano a fare la gara nella speranza di riaprire il discorso qualificazione. La prima occasione capita però al quarto d’ora a Verdi, il suo tiro trova attento il portiere ospite. Ci prova anche Insigne al 25° ma il suo tentativo finisce alto oltre la traversa. Le chance sono tutte di marca partenopea, al 38° è Mertens a ricevere la palla su una azione da punizione, Brecher è bravo ad opporsi alla conclusione. Al 43° però il Napoli passa in vantaggio, Ounas pennella in area un pallone per Verdi che calcia al volo e supera Brecher. Si va al riposo sul 1-0 per i partenopei.

    Si riparte senza cambi e con una grande occasione per Khelifi che però, da buona posizione non trova la porta di Meret. Il Napoli controlla la partita, e reclama un calcio di rigore su Ghoulam che però non viene concesso dall’arbitro, senza creare grosse occasioni. Al 76° Mertens trova in profondità Ounas che entra in area e batte Brecher sul primo palo. Appena entrato ci prova Milik con una gran conclusione ma il portiere dello Zurigo si esibisce in una gran parata. Al 91° gran contropiede del Napoli guidato da Mertens, il belga serve Insigne che subito mette in mezzo, il tocco di Brecher manda leggermente fuori tempo Milik che, a porta vuota, non riesce a segnare.

     

    NAPOLI – ZURIGO 2-0 (43° Verdi, 76° Ounas)

    Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Chiriches (56° Luperto), Koulibaly, Ghoulam; Ounas (77° Milik), Diawara, Zielinski (66° Allan), Verdi; Mertens, Insigne.

    Allenatore: Ancelotti.

    Zurigo (4-4-2): Brecher; Winter, Bangura, Kryeziu, Kololli (82° Kharabadze); Khelifi, Sohm, Domgjoni, Schonbachler (65° Krasniqi); Odey (60° Zumberi), Ceesay.

    Allenatore: Magnin.

    Arbitro: Sidiropoulos.

    Ammoniti: Chiriches (N).

     

     

    Veniamo ora al match di San Siro tra Inter e Rapid Vienna.

    Parte un po’ distratta l’Inter che concede al Rapid di rendersi insidioso. Al 11° l’Inter, alla prima occasione buona passa in vantaggio, Candreva vede il suo tiro salvato dal difensore, il pallone arriva a Vecino che con un diagonale preciso infila la palla nell’angolo basso. Al 19° l’Inter archivia sostanzialmente la pratica con la gran conclusione al volo da fuori di Ranocchia. Al 22° è ancora protagonista Ranocchia, questa volta però un suo errore regala una chance a Pavlovic che però non sfrutta l’opportunità. I nerazzurri tengono in pugno la gara ed al 41° hanno la possibilità di trovare il 3-0 ma Candreva da pochi passi fallisce. Si va al riposo con l’Inter avanti 2-0.

    Si riparte senza cambi per i secondi 45 minuti. Sempre Ranocchia tra i protagonisti della serata, al 53° il difensore centrale colpisce di testa e non va poi così lontano dalla doppietta. La partita scorre via senza grandi sussulti sino al 69° quando è Perisic a provarci con l’azione in solitaria, il suo tiro esce di poco. Al 80° Perisic ci riprova e questa volta la sua giocata personale lo porta prima a saltare il portiere e poi a concludere con il colpo sotto che fa finire il pallone in fondo alla rete. Il croato al 87° si trasforma in assistman e serve in mezzo un pallone che Politano di prima calcia in rete. Finisce così, l’Inter batte 4-0 il Rapid Vienna e raggiunge gli ottavi di Europa League. 

     

    INTER – RAPID VIENNA 4-0 (11° Vecino, 19° Ranocchia, 80° Perisic, 87° Politano)

    INTER (4-2-3-1): Handanovic; Cedric, Ranocchia, Skriniar (77° Miranda), Asamoah; Vecino, Brozovic (62° Brozovic); Candreva, Nainggolan, Perisic; Martinez (66° Politano).

    Allenatore: Spalletti.

    RAPID VIENNA (4-2-3-1): Strebinger; Potzmann, Sonnleitner, Hofmann, Bolingoli-Mbombo (75° Schobesberger); Grahovac, Ljubicic; Murg, Knasmullner (64° Schwab), Ivan (64° Muldur); Pavlovic.

    Allenatore: Kuhbauer.

    Arbitro: Soares Dias.

    Ammoniti: Asamoah (I), Hofmann (R), Ranocchia (I).

     

  • Lautaro lancia l’Inter, brutto stop per la Lazio, Napoli ok

    Lautaro lancia l’Inter, brutto stop per la Lazio, Napoli ok

    Assente Icardi gli occhi erano tutti su Lautaro Martinez ed il Toro si è rivelato decisivo procurandosi e trasformando il rigore che è valso il gol vittoria per l’Inter nella trasferta di Europa League a Vienna.

    La Lazio paga dazio alla sfortuna, perde Luis Alberto, Parolo e Bastos per infortunio, e viene sconfitta per 1-0 all’Olimpico dal Siviglia.

    Tutto facile per il Napoli che sfrutta una papera del portiere per sbloccare la gara con Insigne a Zurigo e poi trova altre due reti, Callejon e Zielinski, che sommate al rigore siglato da Kololli, fissano il risultato sul 3-1 finale.

     

    Partiamo con il racconto dell’andata dei sedicesimi di Europa League dell’Olimpico tra Lazio e Siviglia.

    Primi minuti con la Lazio in difficoltà contro un Siviglia partito decisamente forte. Sono sempre gli spagnoli a fare la gara ed al 22° dopo una ripartenza Escudero trova Sarabia che col diagonale serve l’assist Ben Yedder che solo sul secondo palo tocca in rete. La Lazio risponde con una grossa chance con Marusic ma il portiere Vaclik è bravo ad intercettare il tiro. E’ solo un episodio perché il Siviglia torna a prendere in mano il match e a rendersi molto pericoloso. Prima della fine della prima frazione c’è anche tempo per un cambio di Inzaghi con Durmisi che prende il posto dell’infortunato Luis Alberto, si va al riposo con gli andalusi in vantaggio per 1-0.

    La ripresa si apre con un altro cambio per la Lazio, Parolo, caduto male dopo un contrasto ad inizio gara, è costretto a lasciare il posto a Cataldi. Al 57° Inzaghi è costretto al terzo cambio per infortunio, esce Bastos ed entra Luiz Felipe. Al 66° gran conclusione al volo da fuori di Escudero sulla traiettoria si fa trovare pronto Acerbi che salva a pochi passi dalla linea. I biancocelesti soffrono e ad ogni ripartenza sembra che gli spagnoli possano trovare il raddoppio. Nel finale la Lazio prova a crescere e con Lucas Leiva va vicino al pareggio, il pallone però non trova lo specchio. Al 89° clamoroso contropiede tre contro due sprecato dal Siviglia, si salva la Lazio. Finisce così, la Lazio in una serata sfortunata per gli infortuni di ben 3 giocatori, esce sconfitta ma limita comunque i danni e prova a tenere aperta la speranza di qualificarsi agli ottavi di Europa League.

     

    LAZIO – SIVIGLIA 0-1 (22° Ben Yedder)

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Bastos (57° Luiz Felipe), Acerbi, Radu; Marusic, Parolo (46° Cataldi), Lucas Leiva, Luis Alberto (45° Durmisi), Lulic; Caicedo, Correa.

    Allenatore: Inzaghi.

    Siviglia (3-5-2): Vaclik; Mercado, Kjaer, Sergi Gomez; Jesus Navas, Sarabia (83° Amadou), Banega, Vazquez, Escudero (75° Promes); André Silva, Ben Yedder (71° Munir).

    Allenatore: Machin.

    Arbitro: Vincic.

    Ammoniti: Radu (L), Banega (S), Correa (L), Mercado (S), Acerbi (L).

     

    Veniamo al racconto della sfida dei nerazzurri al loro debutto stagionale in Europa League.

    Partenza migliore dell’Inter che si rende insidiosa subito con un tiro cross di Cedric. Il tempo trascorre con la squadra di Spalletti che pian piano cresce e prende il dominio della gara, senza però riuscire a creare grosse occasioni. Al 38° sciocchezza di Thurnwald che commette un ingenuo fallo da rigore su Lautaro Martinez, dal dischetto il Toro non sbaglia. Sbloccata la gara l’Inter si costruisce altre chance, serve una grande risposta di Strebinger su conclusione ravvicinata di Lautaro per salvare il Rapid. I padroni di casa troverebbero anche il pareggio con Ivan ma l’azione è viziata da un netto fuorigioco di Schwab. Si va al riposo con gli ospiti avanti per 1-0.

    Il secondo tempo vede un Rapid che prova ad esser più propositivo. La partita scorre su ritmi bassi con l’Inter che ha meno possesso palla ma che in pratica non rischia niente. Al 66° austriaci pericolosi con la conclusione di prima di Knasmullner, strepitoso il riflesso di Handanovic che alza in corner. L’Inter si fa rivedere intorno al 74° con una bella giocata di Perisic, il croato dal fondo serve un gran pallone a Nainggolan ma il belga non trova la porta. La squadra di Vienna ci prova ma Handanovic non viene praticamente mai impegnato, finisce così, vince 1-0 l’Inter che tra una settimana a San Siro partirà in vantaggio per ottenere la qualificazione al turno successivo di Europa League. 

     

    RAPID VIENNA – INTER 0-1 (38° rig. Lautaro Martinez)

    Rapid Vienna (4-2-3-1): Strebinger; Potzmann, Sonnleitner, Hofmann, Bolingoli-Mbombo; Grahovac (64° Knasmullner), Ljubicic; Thurnwald (53° Schobesberger), Schwab, Ivan; Berisha (84° Murg).

    Allenatore: Kühbauer.

    Inter (4-2-3-1): Handanovic; Cedric, Miranda, De vrij, Asamoah; Vecino, Borja Valero; Politano (78° Candreva), Nainggolan (82° D’Ambrosio), Perisic; Lautaro Martinez.

    Allenatore: Spalletti.

    Arbitro: Stieler.

    Ammoniti: Sonnleitner (R), Hofmann (R), Berisha (R), Lautaro Martinez (I), Cedric (I), Potzmann (R), D’Ambrosio (I), Candreva (I).

     

     

    Veniamo alla gara delle 21, di questa serata di Europa League, con in campo il Napoli.

    La gara parte su ritmi bassi con le due squadre che non riescono a creare nessuna occasione pericolosa. Al 11° clamoroso errore del portiere dello Zurigo che in sostanza regala palla a Milik, il polacco appoggia ad Insigne che a porta vuota non può sbagliare. Subito il gol lo Zurigo cerca la reazione pressando altissimo ed al 16° si crea una buona chance con Kololli che però calcia a lato. Dopo un paio di buone conclusioni di Milik ed Insigne, arriva il raddoppio firmato da Callejon servito in area da Malcuit. Alla mezz’ora si rivedono gli svizzeri con una conclusione di Winter alta non di molto sopra la traversa. Passano 3 minuti ed è Zielinski col colpo di testa a sfiorare il 3-0. Il Napoli è totalmente in controllo della gara ed al 40° ci prova Milik da fuori, respinge Brecher. Il primo tempo si chiude coi partenopei avanti 2-0 al Letzigrund.

    Si riparte ed il Napoli ha subito la doppia occasione, prima con Zielinski, poi con Callejon di trovare il 3-0 ma Brecher salva. Gli uomini di Ancelotti provano a controllare mentre lo Zurigo tenta di creare qualche difficoltà dalle parti di Meret. Intorno al 70° il portiere degli svizzeri prova a farsi perdonare l’errore iniziale compiendo due grandi interventi prima su Milik poi su Koulibaly. Il gol però è nell’aria e al 77° Zielinski riceve al limite e piazza il tiro vincente. Al 82° Maksimovic commette fallo in area, è rigore e dal dischetto Kololli con il cucchiaio batte Meret. Il gol carica lo Zurigo che nel finale va due volte vicino al gol ma prima la traversa e poi Meret salvano la porta del Napoli. Finisce 3-1 per gli azzurri che vedono più vicino il passaggio agli ottavi di Europa League. 

     

    ZURIGO – NAPOLI 1-3 (11° Insigne (N), 22° Callejon (N), 77° Zielinski (N), 83° rig. Kololli (Z))

    Zurigo (3-4-3): Brecher; Nef, Bangura, Maxso; Untersee, Kryeziu, Domgjoni (46° Marchesano), Kharabadze; Winter (67° Ceesay), Odey (80° Khelifi), Kololli.

    Allenatore: Magnin.

    Napoli (4-4-2): Meret; Malcuit, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam (76° Luperto); Callejon, Allan (60° Diawara), Fabian Ruiz, Zielinski; Insigne (68° Ounas), Milik.

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Untersee (Z), Kryeziu (Z), Ghoulam (N), Diawara (N), Maksimovic (N), Nef (Z).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata, pirotecnico 3-3 tra Rennes e Betis Siviglia. Cade l’Arsenal, che finisce in 10 per il rosso a Lacazette, 1-0 in casa del Bate Borisov. Bene il Benfica che vince in casa del Galatasaray per 2-1. Vittoria in trasferta per il Chelsea di Sarri che batte 2-1 il Malmoe.