Tag: innocenzo mazzini

  • Radiazione Moggi, l’Alta Corte si prende un altro mese

    Radiazione Moggi, l’Alta Corte si prende un altro mese

    Sembrava dovesse arrivare nel giro di poche ore, poi di qualche giorno adesso invece si dovrà aspettare addirittura un altro mese, l’Alta Corte del Coni infatti dopo aver consigliato alla Federazione di attualizzare le prove sullo scandalo Calciopoli prima di decidere della radiazione di Moggi, Giraudo e Mazzini. Adesso, chiamata in causa direttamente ha deciso di chiedere nuovi riscontri.

    Giraudo insieme a Moggi e Capello | ©PACO SERINELLI/AFP/Getty Images

    “Ritenuta l’esigenza di integrare la documentazione esistente agli atti la Corte ha ordinato alle parti in causa l’espletamento di una serie di adempimenti istruttori, da effettuarsi entro il termine di 30 giorni”.

    L’ennesimo slittamento questa volta sembra sortire un effetto diverso nei tre radiati e nell’opinione pubblica che alla luce delle nuove intercettazioni e degli sviluppi del dibattimento nelle stanze del processo di Napoli chiede a gran voce una verità assoluta e una intera attualizzazione delle accuse che nel lontano 2006 stravolsero le gerarchie del nostro calcio. Non è escluso poi che per emettere un verdetto i componenti dell’Alta Corte abbiano deciso di temporeggiare in attesa che proprio da Napoli arrivi la sentenza di primo grado in modo da aver elementi probanti sulla condotta dei tre ricorrenti

  • Radiazione Moggi e Giraudo, oggi decide l’Alta Corte

    Radiazione Moggi e Giraudo, oggi decide l’Alta Corte

    Inizia questo pomeriggio il lungo periodo di sentenze che secondo le indiscrezioni dovrebbero stravolgere le carte in tavola e modificare colpiti e colpevole nello scandalo a Calciopoli nel 2006. L’Alta Corte del Coni è chiamata a dirimere il ricorso presentato da Moggi, Giraudo e Mazzini contro l’istanza di radiazione comminata ad hoc dalla Figc non tenendo conto dei nuovi sviluppi del processo in corso a Napoli.

    Moggi e Giraudo | Carlo Baroncini/AFP/Getty Images
    Le difese hanno chiesto ed ottenuto dall’Alta Corte di poter attualizzare il processo portando a discolpa dei propri clienti le nuove intercettazioni che dimostrano non l’esclusività delle telefonate tra dirigenti e designatori bensì una prassi consolidata che mirava a far pressioni. Nel caso di Moggi anche la sentenza di archiviazione del “famoso” sequestro di persona di Paparesta a Reggio Calabria ma sopratutto due casi che han fatto giurisprudenza: la radiazione di Enrico Preziosi poi conciliata con la Figc e quella di Walter Sabatini che poi fu tolta perchè giudicata tardiva. Resta da capire poi se la radiazione è valida solo per l’Italia o ha valore anche per la Fifa e in tal caso potrebbe violare il diritto del lavoro dando a Moggi, Giraudo e Mazzini la possibilità di continuare ulteriormente la battaglia con un ricorso alla Corte sui diritti dell’uomo di Strasburgo. E’ prevista la presenza di Moggi e Mazzini mentre per Giraudo ci saranno solo i suoi legali. La Figc continuerà a sostenere di aver agito rispettando le regole mentre resterà da valutare la posizione del Brescia che ha presentato istanza per la radiazione di Palazzi per aver indagato ed emesso sentenza su fatti prescritti. L’Alta Corte dovrebbe prendersi almeno 24 ore per decidere.

  • Calciopoli, nuova intercettazione coinvolge la Roma

    Calciopoli, nuova intercettazione coinvolge la Roma

    Ieri la bomba di Luciano Moggi con l’annuncio a radio Manà Manà di una nuova intercettazione che stravolgerà ulteriomente il processo a Calciopoli in corso a Napoli stabilendo in maniera chiara chi ha organizzato il presunto complotto ai danni della JUventus.

    Quest’oggi è iniziata a circolare in rete una intercettazione datata 10 maggio del 2005, fra un di­rigente della Roma e uno della Federcalcio. La società giallorossa al pari della Fiorentina in quel campionato era alle prese con una delicata posizione in classifica con il concreto rischio retrocessione. Dal contenuto dell’intercettazione si intuisce che anche i giallorossi organizzavano incontri per cercare appoggi e agganci

    Dirigente Roma: Ci vuole una per­sona di spessore…
    Dirigente Figc Ora come ora chi c’hanno in mente loro?”

    DR: Loro adesso non c’hanno in men­te… Come fai se non ti salvi?
    DF: Non c’è dubbio…

    DR: C’è sta poraccia sta’ così, secon­do me ha anche bisogno di qualche se­gnale dall’alto… ….sta’ a pezzi proprio… quindi secondo me se qualcuno gli dà un segnale di star tranquilla, di star se­rena la situazione è sotto controllo que­sta una boccata di ossigeno la pren­de… Secondo me un segnale bisogna pure darglielo…
    DF: Senti fa’ una cosa, quando si fa’ l’incontro con *** a Roma, mettiamo noi si faccia il pranzo, magari si va a pren­dere un caffé da Rosella Sensi…

    DR: Anche, per tranquillizzarla un po’…capito?
    DF Va bene dai te lo prometto, o mar­tedi o mercoledì..”

    Se l’incontro ci fu non è dato saperlo ma a questo punto è rivedibile in ottica diversa una intercettazione di Pradè e Mazzini di undici giorni dopo

    M. “Sono Innocenzo Mazzini, sono il tuo presidente…”
    P. “Mamma mia, ma come è possibile che non rispondo a te, ma scherzi. Con quello che stai facendo per noi. Non lo avevo sentito Innocenzo…Ce l’ho… Avevo il vibra….”

    M. “Dimmi un po’ come tu vai”
    P. “Eh, che ci devi da’… Lo sai che punto molto su di te eh?”

    M. “Oh, che devo fare di più?”
    P. “Niente, devo passare domani e poi c’è un grande futuro. E anzi, se passa­te domani mi piacerebbe tanto incon­trarti e paralrti. Anche la dottoressa Sensi. Incontrarci”

    M. “Comunque troverai un ambienti­no… Meno male che tu sei tutelato molto… Perché c’è un grande arbitro”
    P. “Quanto grande?”

    M. “Grandissimo…”
    P. “Vabbò…”

    M. “Per cui… Mi raccomando a te. De­terminazione, voglia, corsa….tutte co­se dovresti avere però non lo so se tu ce l’hai”
    P. “Non ce l’ho”

    M. “Però tielli insieme dai, forza”
    P. “D’accordo. Grazie Innocenzo”

    M. “Ci sentiamo settimana prossima a salvezza tocchiamoci le palle, va be­ne?”

    A questo punto il mistero sulla sparizione delle intercettazioni si allarga dall’Inter alla Roma continuando ad alimentare la teoria di un doppio peso nella gestione del processo omettendo la posizione di alcuni protagonisti.

  • Radiazione Moggi ricorre all’Alta Corte

    Radiazione Moggi ricorre all’Alta Corte

    Era praticamente annunciato sin dalla decisione del Consiglio Federale ma adesso è ufficiale. Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini continuano la loro battaglia contro la Figc e la radiazione prensentando ricorso all’Alta Corte di Giustizia. A darne l’ufficialità è prorpio l’ente attraverso un comunicato:

    “Moggi, Giraudo e Mazzini hanno presentato ricorso contro la FIGC avverso la decisione emessa dalla Corte di Giustizia Federale della FIGC il 9 luglio 2011 che ha confermato la decisione emessa dalla Commissione Nazionale Disciplinare della FIGC, con cui e’ stata inflitta la sanzione della preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC nei confronti dei suddetti soggetti”.

    Gli ex dirigenti bianconeri e il dirigente federale continuano la loro battaglia sicuri di poter stabilire la loro verità e sono disposti ad arrivare fino a Stasburgo per dimostrare che la radiazione comminatagli non è regolamentare ma un abuso di potere.

  • Moggi, ancora radiazione. Adesso l’Alta Corte

    Moggi, ancora radiazione. Adesso l’Alta Corte

    La Corte di Giustizia Federale della Figc non accetta il ricorso di Moggi, Giraudo e Mazzini confermando la radiazione. A nulla è valso dunque il lungo dibattito di ieri e l’arringa dei legali di big Luciano che attenendosi alle leggi sportive dell’epoca chiedevano la prescrizione.

    Sentenza comunque attesa dell’entourge dell’ex dg della Juventus che già ieri aveva annunciato il ricorso all’Alta Corte, per poi passare per il Tar fino alla Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo. Anche l’avvocato Prioresci non si dice sorpreso “la sentenza non ci meraviglia. Sono sentenze scritte prima, figlie di norme che non consentono di difendersi. La giustizia sportiva giudica le persone sulla base di sentenze rese. Ci si puo’ difendere da fatti contestati e non da sentenze”.

  • Radiazione? Moggi chiede la prescrizione

    Radiazione? Moggi chiede la prescrizione

    Lo scorso 15 giugno la Corte Federalle accogliendo totalmente le richieste del procuratore ferederale Palazzi ha deliberato per la radiazione di Luciano Moggi, Antonio Giraudo ed Innocenzo Mazzini. Ieri davanti alla Corte d’Appello i tre imputati di spicco del Processo a Calciopoli hanno continuato a ribadire la loro innocenza chiedendo però la prescrizione del procedimento di radiazione.

    La prescrizione, che in questi giorni è tornata alla ribalta e per molti è stata decisiva nel salvare l’Inter e Moratti da giusta penalizzazione e squalifica, torna alla ribalta ma questa volta per non uscire definitivamente dal mondo del calcio

    A difendere Moggi c’era ancora una volta l’ormai famoso avvocato Prioreschi che durante la sua arringa ha ribadito “Noi riteniamo che la radiazione per Moggi sia prescritta. I fatti di Calciopoli si sono aperti nel 2004/2005 e a seguito delle sentenze l’ultimo termine è quello del 30 giugno 2010. Ci rivolgiamo anche noi alla norma usata dal procuratore l’altro giorno. Il termine per noi era già decorso e questo è un principio e segnalo il caso Agricola come precedente. Chiediamo quindi che venga dichiarata la prescrizione per termini”. Sulla stessa linea anche gli avvocati di Mazzini e Giraudo.

    Immediata e tempestiva la replica di Palazzi “Questo non è un deferimento come le difese intendono. In questo caso bisogna tenere presente qual è il tema di questo procedimento, ossia l’aggiunta di sanzione in un caso di fatti particolarmente gravi”. Il nuovo codice di giustizia sportiva non ha disciplinato i casi ancora pendenti. Questa non è una norma ad personam ma riguarda altri 40 casi, è una norma transitoria e procedimentale. Non c’è stato un esaurimento del rapporto perché si tratta di fatti ancora pendenti. In più non esiste prescrizione per la radiazione per questo respingiamo questa tesi e qualora volessimo prendere in considerazione tale ipotesi i termini si esaurirebbero nel 2013 visto che il procedimento è stato aperto nel 2008″.

    Quest’oggi dovrebbe arrivare il verdetto che comunque stando alle indiscrezioni dovrebbe confermare la radiazione tanto che lo stesso Moggi ha anticipato la sua battaglia fino a Strasburgo, se sarà necessario.

  • Calciopoli, Palazzi: “Radiazione per Giraudo” ma Moggi ottiene la ricusazione

    Calciopoli, Palazzi: “Radiazione per Giraudo” ma Moggi ottiene la ricusazione

    Luciano Moggi vince il primo round del processo sulle radiazioni: ricusato il presidente della Commissione Disciplinare Sergio Artico e con lui i due giudici a latere, Gianfranco Tobia e Riccardo Andriani. I tre avevano già giudicato Moggi nell’ambito della sentenza sul caso delle sim svizzere nel 2008. Il codice impedisce ai giudici che si sono già pronunciati sull’incolpato di emettere un nuovo giudizio. La Disciplinare ammette l’opposizione di Palazzi, contro il codice, ma non ne tiene conto: giudizio sulla radiazione sospeso, dunque, e aggiornato a quando una nuova commissione disciplinare potrà decidere sulla ricusazione di Artico. Non si associa alla mossa di Moggi (oggi in aula per la prima volta da quando scoppiò Calciopoli nel 2006), Giraudo (assente) e i suoi legali non si associano alla ricusazione e Palazzi comincia la sua arringa. Per l’ex ad ancora una volta arriverà una sentenza, dopo la condanna presa a Napoli in sede penale dopo aver scelto il rito abbreviato.

    È un procuratore federale molto scatenato quello visto ieri a Roma, Stefano Palazzi ha chiesto la radiazione dell’ ex Ad della Juventus Antonio Giraudo e di Mazzini per i noti fatti del 2006.

    Il procuratore federale ha fatto due requisitorie ma in realtà ne ha preparata solo una, visto che quella per Mazzini è la fotocopia di quella effettuata per Giraudo e non solo, in questa requisitoria Palazzi fa riferimento alle memorie presentate da Moggi il cui giudizio risulta essere sospeso.

    L’ avv. Di Mazzini, Flavia Tortorella non è rimasta a guardare lo show del procuratore federale, attaccandolo duramente e dichiarandosi molto stupita in merito alla richiesta di radiazione di un soggetto dopo ben 4 anni e mezzo oltretutto senza contestazioni di singole violazioni e senza capi d’ imputazione, insomma – per l’ avvocatessa – un antecedente logico giuridico. L’ avvocato Tortorella contesta fermamente la legittimità della norma federale che porta al deferimento con la conseguenza che lo stesso risulta essere irrimediabilmente viziato: «Hanno modificato la norma perché era sbagliata. Nessun cittadino può rimanere sotto la mannaia di un altro cittadino per cinque anni. Oggi la preclusione te la da chi valuta il fatto e te la irroga immediatamente, senza attese snervanti e inumane. Questo è un “Bis in idem” (doppio giudizio, vietato dall’ordinamento, ndr), altro che esame nuovo sulla gravità del fatto, come sostiene Palazzi. Si doveva fare una norma transitoria, allora: non una norma ad uso e consumo del Consiglio Federale, ma una norma per le pendenze. E si fa nell’immediato: come mai il legislstore sportivo se sentiva il desiderio e necessità di prevedere queste preclusioni, di renderne giustizia non ha fatto una norma transitoria? Le risposte possono essere varie, ma non è qui che dobbiamo valutarle. Il deferimento poteva essere fatto in tanti modi: il Procuratore fa un passo indietro, richiama solo quella delibera di marzo. Perché la responsabilità dovrà ricadere sui singoli membri del consiglio federale e non sulla Procura: questa è una norma muta… E il Consiglio federale s’inventa chi deve giudicare, chi deve incardinarlo e il secondo grado di giudizio sarà lo stesso che giudicò radiati automaticamente i soggetti! Grande serenità di giudizio.

    Il difensore di Giraudo, Massimo Krogh, non entra nel merito, anzi, ritiene non rivedibile il giudizio sportivo… Punta tutto sulla buona condotta: «Cinque anni senza dire una parola, è come se lo avessimo messo alla prova: dopo la sentenza se ne è andato in Inghilterra. La sentenza ha avuto su di lui un effetto, gli ha detto, cerca di non ricadere in quei comportamenti per cui ti hanno condannato. Dopo la sentenza con la famiglia è addirittura espatirato. E allora che ha fatto in questi cinque anni per meritare la radiazione: la Procura si oppone perché questa è una pena progressiva e che la pena è obbligatoria. E invece no: se fosse così, a che serve la Disciplinare e noi oggi qui? Perché non ha deciso allora il presidente federale? Cosa ha fatto Giraudo per meritarsi l’aumento della pena? Il diritto europeo non consente l’irrogazione di una sanzione a tanto tempo dalla condanna: ma l’Italia è il Paese più redarguito per le condanne tardive. Il diritto europeo non consente una sanzione a cinque anni dal processo. La pena non è proporzionata perché Giraudo è totalmente al di fuori dal discorso delle schede preso in considerazione. Quelle schede e gli industriali hanno schede di questo tipo perché temono di essere spiati da competitori: nel calciomercato accade eccome. Eccessiva enfasi alle schede, ma si deve tenere conto che GIraudo fuori, c’è stata sentenza in cui lui non c’era. Per proporzionalità sanzione confliggerebbe con i principi dell’ordinamento. Dunque respingete la richiesta».

  • Radiazione Calciopoli: Moggi ricusa, Giraudo patteggia

    Radiazione Calciopoli: Moggi ricusa, Giraudo patteggia

    Si è tenuta ieri mattina la prima udienza della procedimento creato ad hoc dalla Figc e che aspira a decidere sulla possibile radiazione di Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini oltre ad altri personaggi entrati nel procedimento Calciopoli nel 2006.

    Proprio al Parco dei Principi, teatro del processo sportivo, si è tenuta la prima udienza, per Moggi l’unico dei tre ad esser presente arriva subito una prima vittoria, i suoi legali hanni chiesto ed ottenuto la ricusazione del presidente della Commissione Disciplinare, Sergio Artico, e con lui i due giudici a latere, Gianfranco Tobia e Riccardo Andriani che avevano già giudicato Moggi nell’ambito della sentenza sul caso delle sim svizzere nel 2008. Per big Luciano si allungano quindi i tempi e si avvicina sempre più al 14 luglio, data in cui termineranno i cinque anni di squalifica inflitti nel processo sportivo di Calciopoli del 2006.

    Diametralmente opposta la difesa di Giraudo e Mazzini, quest’ultimo difeso dall’avvocato Flavia Tortorella si è visto rigettare la richiesta di spostamento nonostante sulla leggittimità del procedimento lunedì è chiamata a deliberare l’Alta Corte del Coni. Stupito l’avvocato ha cosi commentato “Provo stupore assoluto per questa mancata sospensione. La norma approvata dalla Figc non sappiamo ancora se sia legittima e se lunedì l’Alta Corte l’annulla, avremo un contrasto assoluto con il Coni. È stata persa l’opportunità di dimostrare che la giustizia sportiva rispetta il normale corso del diritto”.

    Discutibile invece la strategia degli avvocati di Giraudo Massimo Krogh e Andrea Galasso, i due hanno in qualche modo ammesso le colpe del loro assistito (stile Zaccone per intenderci) chiedendo la clemenza per la buona condotta tenuta nei cinque anni di squalifica. “Cinque anni senza dire una parola, è come se lo avessimo messo alla prova: dopo la sentenza se ne è andato in Inghilterra – ha ricordato Krogh – . È addirittura espatriato. E allora che ha fatto in questi cinque anni per meritare la radiazione? Il diritto europeo poi non consente l’irrogazione di una sanzione a 5 anni dal processo. La pena non è proporzionata infine perchè è Giraudo è totalmente al di fuori dal discorso delle schede preso in considerazione

    La decisione sulla radiazione di Mazzini e Giraudo da parte della Procura federale guidata da Palazzi dovrebbe essere resa nota dalla Disciplinare tra quindici giorni, poi ci sarà l’appello sarà davanti alla Corte di giustizia federale a patto che l’Alta Corte lunedi non scombini i piani.

  • Radiazione Moggi, il grottesco ping pong tra Alta Corte e Disciplinare

    Radiazione Moggi, il grottesco ping pong tra Alta Corte e Disciplinare

    Come se non bastasse la giustizia sommaria fatta cinque anni orsono la Figc rischia anche questa estate di creare un altro spiacevole precedente che questa volta potrebbe davvero affossare il sistema calcio italiano. In molti nostri post abbiamo affrontato l’argomento criticando la decisione della Figc di voler nuovamente senteziare su chi cinque anni fu emesso un giudizio e una pena.

    Lo scudo contro Moggi, Giraudo e Mazzini e altri quaranti soggetti coinvolti nello scandalo Calciopoli non ha fatto storcere il naso solo ai diretti interessati e all’opinione pubblica ma anche all’Alta Corte del Coni che (con un pò di ritardo a dire il vero) ha deciso di vederci chiaro sul nuovo dibattimento chiedendo alla Figc tutta la documentazione.

    La riunione è stata fissata per il 23 maggio, il 19 si riunisce invece la Disciplinare della Figc per esaminare, appunto, la situazione di Moggi e soci ma a questo punto è probabile uno slittamento dell’udienza. La Figc però è costretta a far presto, questa estate infatti scadrà la squalifica e gli interessati potrebbero tornare a far calcio.

  • Calciopoli: Petrucci e la soluzione del giallo Paparesta nelle intercettazioni bollenti

    Calciopoli: Petrucci e la soluzione del giallo Paparesta nelle intercettazioni bollenti

    Si avvicina la data della ripresa del Processo a Calciopoli nelle stanze del Tribunale di Napoli ed aumenta l’attesa per scoprire il contenuto delle 100 telefonate sbobinate dal perito Nicola Penta e che proverebbero in maniera inconfutabile il coinvolgimento di altri soggetti importanti nello scandalo che nel 2006 destabilizzò la serie A.

    Stando alle indiscrezioni che girano sul web e raccolte quest’oggi da Fulvio Bianchi per Repubblica tra i nomi coinvolti ci sarebbe quello del presidente del Coni Giovanni Petrucci, l’allora direttore generale della Figc Francesco Ghirelli, e poi ancora il presidente della Lazio Lotito, Innocenzo Mazzini, Pierluigi Collina, Rosetti e Paparesta.

    Proprio la situazione di Gianluca Paparesta potrebbe togliere il coperchio al potere unico della Triade. L’arbitro, adesso opinionista Mediaset, fu coinvolto al centro della diatriba dopo quel famoso Reggina – Juventus condita da tanti suoi errori che favorirono i calabresi nella vittoria finale. Stando all’accusa l’ira di Moggi si abbattè sull’arbitro con un lungo stop, una serie di telefonate dimostrano invece che Paparesta non solo non fu fermato ma poteva beccare la Juve già ne turno successivo.

    Il primo ottobre davanti al giudice Casoria ci sarà Giancarlo Abete mentre sono stati rinviati al 12 Pierluigi Collina e Roberto Rosetti. Non si ancora quando voleranno a Napoli Moratti, Tronchetti Provera e Tavaroli.