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  • NFL: I Rams cedono ai Redskins la seconda scelta assoluta al Draft

    NFL: I Rams cedono ai Redskins la seconda scelta assoluta al Draft

    I Saint Louis Rams hanno comunicato di aver raggiunto un accordo di massima, per la cessione della loro seconda scelta assoluta al prossimo Draft 2012 ai Washington Redskins. La squadra della capitale si guadagna così il diritto di scegliere dopo gli Indianapolis Colts nell’ordine di chiamata dei giocatori universitari, mentre il team del Missouri, almeno a prima vista, fa un vero e proprio affare, prendendo in cambio la scelta numero 6 di quest’anno (dei Redskins) più quella del secondo giro. Lo scambio viene poi completato da altre 2 future scelte di Washington passate a Saint Louis, la prima del Draft 2013 e la prima di quello del 2014.

    I Redskins si sono mossi con decisione per avere la scelta dei Rams , battendo la concorrenza dei Clevelnad Browns, dopo il rifiuto di Peyton Manning (svincolatosi nei giorni scorsi dagli Indianapolis Colts) di giocare a Washington.

    L’obiettivo principale per la dirigenza giallo-bordeaux è diventato così il quarterback di Baylor Univesity Robert Griffin III, dato che è proprio il ruolo di quarterback quello maggiormente scoperto per la franchigia della capitale. Secondo molti analisti Griffin III non dovrebbe andare al di là della seconda scelta assoluta e siccome i Rams hanno già a roster un quarterback di grande talento come Sam Bradford hanno optato per la cessione del loro pick numero 2.

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    Già prenotato dagli Indianapolis Colts il fenomenale quarterback Andrew Luck da Stanford University, che sarà scelto come primo assoluto, per Washington è stato naturale salire di 4 posizioni per poter selezioanre Griffin.

    Pareri discordanti tra i giornalisti NFL: c’è chi dice che i Rams abbiano fatto un vero e proprio affare con tutte quelle scelte nei prossimi 3 Draft che potrebbero far diventare la squadra una vera e propria contender per il titolo e paralellamente Washington sarebbe destinata a stagioni perdenti vista la grande quantità di scelte perse per avere Griffin III.

    Altri invece scommettono sull’altletico quarterback di colore (vincitore dell’Heysman Trophy dell’ultima stagione NCAA) asserendo che il vero affare l’abbiano fatto i Redskins.

    Quel che è certo è che solo il tempo ci potrà dire chi avrà avuto ragione e chi invece torto.

  • NFL: Indianapolis Colts-Peyton Manning, fine di un amore lungo 14 anni

    NFL: Indianapolis Colts-Peyton Manning, fine di un amore lungo 14 anni

    Alzi la mano chi avrebbe scommesso un solo centesimo sul fatto che la partita tra Indianapolis Colts e New York Jets dell’8 gennaio 2011 e valida per il Divisional Round dei playoff NFL sarebbe stata l’ultima in maglia blu-navy per Peyton Manning. Eh già, sono passati esattamente 14 mesi da quel fatidico giorno in cui i Jets sbancarono il Lucas Oil Stadium (teatro un solo anno più tardi, ed è storia di qualche settimana fa, del 46esimo Super Bowl vinto dal fratellino di Peyton, ovvero Eli, e dai suoi Giants al cospetto dei Patriots), ponendo fine alla corsa in post season di Indianapolis che da possibile protagonista e da grande favorita vide infrangersi tutti i sogni di gloria e di riflesso anche quelli di Manning che puntava dritto a vincere per la seconda volta il Vince Lombardi Trophy. Poi il calvario, per il quarterback che ha scritto pagine memorabili della storia del football moderno, con l’infortunio al collo che lo ha costretto a subire numerose operazioni in Estate per cercare di tornare ai massimi livelli.

    In una conferenza stampa a tratti anche commovente, Payton Manning ed il proprietario dei Colts Jim Irsay hanno ufficializzato il divorzio. Peyton ha ringraziato tutto e tutti ed Irsay lo ha inserito a pieno merito nell’Olimpo dei più grandi, il suo numero 18 non sarà più indossato da nessun giocatore in maglia bianco e blu. Queste le sue parole più significative:

    “E’ stato un vero onore giocare a Indianapolis, sarò sempre uno dei Colts!”

    Pensiero che mette in luce anche la signorilità e la classe della persona anche al di fuori del rettangolo di gioco.

    14 mesi, da quel fatidico 8 gennaio 2011, in cui nella sua mente, il grande Peyton, ha rivissuto (complice la stagione di stop per l’infortunio)i 14 anni passati nello Stato dell’Indiana, di cui è diventato il simbolo incontrastato grazie al suo talento ed alle sue prodezze (fu scelto come numero 1 assoluto al Draft del 2008 da Indy). Con l’uniforme dei Colts è diventato famoso ed ha reso famosa la squadra, un binomio che sembrava inscindibile fino allo scorso anno ma che in queste ore ha avuto un epilogo che in molti davano per scontato da qualche giorno e per 4 motivi:

    1) L’età: gli anni passano per tutti e Manning si affaccia alla nuova stagione con 36 anni sul groppone.

    2) L’infortunio: l’integrità fisica è una delle componenti più importanti nel football visto che è uno degli sport più duri che ci siano al momento. Ovviamente i problemi ai nervi del collo (ben 4 le operazioni subìte da Peyton in tempi recenti) secondo alcuni potrebbero mettere fine anzitempo alla carriera (gloriosa) del numero 18.

    3) L’ingaggio: dare 28 milioni di dollari (uno degli ingaggi più alti tra tutti i giocatori NFL) per un atleta che non si reputa integro al livello fisico sono un azzardo, per quanto si possa essere affezionati all’uomo ed al professionista. La dirigenza dei Colts ha valutato anche questo aspetto.

    4) Andrew Luck: Indianapolis, che sceglierà per prima al prossimo Draft, ha già pronto l’erede, Luck, quarterback da Stanford University, talento in divenire e futura star della Lega. In molti dicono che Luck assomiglia tantissimo, come potenzialità e stile di gioco, all’illustre predecessore Manning, ecco perchè i Colts hanno inevitabilmente deciso di separarsi dalla loro Stella. Per aprire una nuova era, partendo ed avendo come base il giocatore che più assomiglia a colui che ha contribuito a rendere grande la franchigia nel corso dell’ultimo decennio.

    Peyton Manning | © Joey Foley/Getty Images

    Ovvio che sarà strano vedere i Colts e non scorgere il numero 18 tra i giocatori in campo, sarà strano pensare a Peyton Manning e doverlo immaginare con un’altra maglia indosso dopo le gesta compiute ad Indy. Un curriculum personale e di squadra di grande prestigio e di valore assoluto: per lui ci sono ben 11 partecipazioni al Pro Bowl, per 4 volte è stato nominato M.V.P. della stagione (record assoluto per un giocatore NFL), ha vinto il Super Bowl nel 2006 battendo in Finale con i Colts i Chicago Bears (perdendo poi nel 2009 un’altra finale contro i New Orleans Saints), per 2 volte ha condotto Indianapolis alla conquista del titolo di campione della Conference AFC e per 8 alla conquista del titolo Divisionale. E’ inoltre il leader di ogni tempo della franchigia nei passaggi da touchdown (399), nelle vittorie conseguite (141 a fronte di sole 67 sconfitte), nelle yard lanciate (quasi 55mila) e nei passaggi completati (4682). Numeri da far girare la testa , pesante eredità per Luck che si troverà sempre davanti l’ombra e l’eco del suo grande e forse inimitabile predecessore.

    Ora che il futuro di Manning sarà lontano da Indianapolis si è scatenata la caccia ai suoi servigi ed al suo talento: in lizza ci sono Arizona Cardinals, Seattle Seahwks, Washington Redskins, Tennessee Titans, Kansas City Chiefs ma soprattutto New York Jets e Miami Dolphins. Abbiamo lasciato per ultime queste 2 squadre perchè se Peyton andasse ai Jets sarebbe come vedere (per fare un esempio del nostro calcio) Del Piero all’Inter, oppure Zanetti alla Juventus oppure ancora Totti alla Lazio! I Dolphins invece (o meglio i tifosi di Miami) stanno mettendo su una vera e propria campagna mediatica per attirare il quarterback nella loro squadra, con campagne pubblicitarie, mega-cartelloni appesi in giro per la città ed addirittura un sito internet ad hoc. Una vera e propria mobilitazione che fa capire la grandezza di questo personaggio.

    Sono tanti gli esperti NFL che si chiedono se Peyton Manning sia il quarterback più forte della storia. Al quesito è molto difficile rispondere, ma per quello che si può dire il grande Peyton ci va molto ma molto vicino! E lui vuole dimostrarlo continuando a giocare ancora per tanti anni.

  • NFL: I voti della stagione. AFC

    NFL: I voti della stagione. AFC

    La stagione NFL è terminata il 5 febbraio 2012 con la vittoria dei New York Giants sui New England Patriots (21-17 il risultato finale) nel 46esimo Super Bowl giocato al Lucas Oil Stadium di Indianapolis. Vogliamo dare un voto alla stagione delle 32 squadre protagoniste del torneo 2011/2012, con una breve analisi per focalizzare meriti e demeriti di ogni team. Il nostro viaggio parte dalla Conference AFC. Nei prossimi giorni completeremo tutto con l’analisi della NFC.

    BALTIMORE RAVENS (record 12 vittorie e 4 sconfitte): 8,5. Ennesima stagione positiva per i Ravens, traditi dal loro kicker Billy Cundiff nella Finale di Conference che ha spalancato le porte del Super Bowl ai rivali dei Patriots. Meriterebbero molto di più dato che nelle ultime 5 stagioni Baltimore, risultati alla mano, è una delle migliori formazioni della NFL.

    BUFFALO BILLS (record 6 vittorie e 10 sconfitte): 5,5. Partiti fortissimo (5 vinte e 2 perse nelle prime 7 giornate, anche i Patriots, poi finalisti, tra le vittime illustri) i Bills si sono via via sgonfiati. Sarebbe stato auspicabile finire almeno con un record positivo (8-8) ma tutto sommato si è visto qualche segnale di risveglio in vista del futuro.

    CINCINNATI BENGALS (record 9 vittorie e 7 sconfitte): 7,5. Potrebbe sembrare un voto basso per una squadra approdata alla post season ma c’è da dire che i Bengals hanno anche avuto un calendario piuttosto agevole, costruendo le proprie fortune contro i team materasso. Indicativo il fatto che con le squadre dal record positivo Cincinnati abbia sempre perso (esclusi i Titans). Comunque il futuro potrebbe essere luminoso.

    CLEVELAND BROWNS (record 4 vittorie e 12 sconfitte): 4,5. Bruttissima la stagione dei Browns che dovranno nuovamente ripartire da 0. Servirà fare un buon Draft e tentare di prendere qualche grande free agent nel prossimo mercato, altrimenti si prospetteranno tempi durissimi.

    DENVER BRONCOS (record 8 vittorie ed 8 sconfitte): 8. Partiti male i Broncos si sono ripresi nella seconda parte di stagione quando Tim Tebow ha preso le redini della squadra, trascinata ai playoff. Il voto deriva anche dall’impresa contro i vice campioni degli Steelers, eliminati nel primo turno della post season.

    HOUSTON TEXANS (record 10 vittorie e 6 sconfitte): 8,5. Squadra di carattere i Texans, che sono riusciti per la prima volta nella loro storia a qualificarsi per la post season, nonostante, forse, questa sia stata l’annata più difficile per via dei numerosi infortuni che hanno privato Houston via via dei migliori giocatori (in primis il quarterback Schaub). Con forza e determinazione hanno dimostrato che tutto è possibile. Ovvio che con defezioni importanti prima o poi la corsa si sarebbe interotta, ma anche i Ravens hanno dovuto sudare per eliminarli. Stagione molto positiva.

    INDIANAPOLIS COLTS (record 2 vittorie e 14 sconfitte): 4. E’ normale che se il leader della squadra, un certo Peyton Manning, quarterback dalle qualità favolose, venga a mancare per tutto l’anno, i risultati possano essere disastrosi. Tuttavia i Colts hanno dimostrato di voler assolutamente l’ultimo posto nella Lega per costruire un futuro migliore (per prendere al prossimo Draft il fenomenale quarterback Andrew Luck), rinunciando a giocare per gran parte delle partite. Per questo tipo di scelta è ovvio che il voto ad Indianapolis sia altamente negativo.

    JACKSONVILLE JAGUARS (record 5 vittorie ed 11 sconfitte sconfitte): 4,5. Sulla stessa scia dei Colts troviamo i Jaguars. Annus Horribilis per loro, il futuro non promette nulla di buono.

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    KANSAS CITY CHIEFS (record 7 vittorie e 9 sconfitte): 6. Altra squadra falcidiata dagli infortuni (forse quella che ne ha avuto più di tutti) e che ha impedito a fior di campioni, messi KO in rapida sequenza, di mostrare il loro grande talento. Nonostante questo i Chiefs sono arrivati quasi ad un record positivo e si sono tolti la soddisfazione di battere, unici a riuscirci in regular season, gli imbattibili Packers di Rodgers. Con un pò più di fortuna li potremo rivedere ai playoff il prossimo anno.

    MIAMI DOLPHINS (record 6 vittorie e 10 sconfitte): 5. Avvio disastroso per Miami con 7 sconfitte di fila. Visto che il grande buco nel roster dei Dolphins è il ruolo di quarterback, in molti prevedevano una stagione da ultimi della classe per provare a prendere Luck al prossimo Draft. Ed invece nelle seguenti 9 giornate sono arrivate 6 vittorie e 3 sconfitte, un buon record che obbliga sostanzialmente a coprire il “need” con il prossimo mercato (Peyton Manning oppure Matt Flynn i maggiori indiziati a diventare quarterback dei “Delfini”).

    NEW ENGLAND PATRIOTS (record 13 vittorie e 3 sconfitte): 8,5. Grande stagione per i Patriots, caduti solo alla fine al cospetto dei Giants, molto più in forma, nel 46esimo Super Bowl. Probabilmente ci sarà spazio per un’altra stagione vincente prima di pensare in modo concreto a sostituire il fenomeno Tom Brady (gli anni avanzano per tutti). Mezzo voto in meno perchè nella Finale di Indianapolis la squadra ha dato la sensazione di giocare sotto tono, peccato perchè ciò è costato a New England la vittoria del campionato.

    NEW YORK JETS (record 8 vittorie ed 8 sconfitte): 4,5. Una squadra con il talento dei Jets non può permettersi di stare fuori dai playoff (anche perchè nell’anno precedente New York sfiorò il Super Bowl). Il team ha pagato l’involuzione di Sanchez, quarterback che sta facendo grandi passi da gigante, ma al contrario. Servono scelte forti e chiarezza nei movimenti di mercato per riprendere la marcia nel prossimo torneo.

    OAKLAND RAIDERS (record 8 vittorie ed 8 sconfitte): 6. Voto medio per una franchigia dal record in parità. Incredibile come Denver abbia potuto compiere il sorpasso, nella seconda parte di stagione, in una Division tutt’altro che irresistibile. Speriamo per i tifosi che tutto questo possa servire da insegnamento per il futuro.

    PITTSBURGH STEELERS (record 12 vittorie e 4 sconfitte): 7,5. Rispetto al passato gli Steelers hanno “toppato” nelle sfide contro le avversarie dirette (vedi Baltimore) e più in generale nelle gare dalla grande posta in palio (vedi Denver nel primo turno playoff). Serve trovare forze fresche per dare man forte alla vecchia guardia. Sarà comunque difficile per tutti affrontare Pittsburgh anche in futuro, il ciclo non è certo terminato in questi playoff.

    SAN DIEGO CHARGERS (record 8 vittorie ed 8 sconfitte): 4,5. Ad inizio anno dovevano essere i dominatori di una delle Division più accessibili dell’intera NFL. Ed invece per il secondo anno di fila i Chargers hanno dovuto assistere ai playoff dal divano di casa, questa volta beffati dai Broncos (lo scorso torneo dai Chiefs). Arrivati a questo punto a San Diego i dirigenti sono messi di fronte a scelte importanti. Vedremo come si muoverà la società.

    TENNESSEE TITANS (record 9 vittorie e 7 sconfitte): 7. Buon campionato per i Titans, cosa che non veniva pronosticata da molti. Servirebbe più talento nel ruolo di quarterback perchè negli altri reparti la squadra ha dimostrato di essere di ottimo livello per poter battagliare con tutti. Anche con un Johnson (runningback delle meraviglie) a mezzo servizio, Tennessee si è ben comportata. Bisogna completare l’opera con un Draft oculato e scelte di mercato ponderate.

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  • NFL, Chuck Pagano nuovo head coach degli Indianapolis Colts

    NFL, Chuck Pagano nuovo head coach degli Indianapolis Colts

    Gli Indianapolis Colts hanno deciso su chi puntare in vista della prossima stagione, quella del riscatto, dopo l’orrendo 2011 che ha visto la franchigia biancoblu chiudere all’ultimo posto nella NFL con sole 2 vittorie a fronte di ben 14 sconfitte. Il nuovo allenatore sarà Chuck Pagano, 51 anni, che lascia così il posto di defensive coordinator ai Baltimore Ravens per diventare il 18esimo head coach nella storia di Indy.

    Pagano succede a Jim Caldwell, che era in carica dal 2009 e nei 3 anni ai Colts ha fatto registare in 48 partite un record positivo di 26 vittorie e 22 sconfitte, ma l’ultima disastrosa annata non gli è stata perdonata dal proprietario Jim Irsay che lo ha licenziato qualche giorno fa facendo piazza pulita anche tra i collaboratori dato che i fratelli Polian hanno subìto la medesima sorte venendo esonerati dai loro compiti dirigenziali. Nonostante la nomina del nuovo General Manager, Ryan Grigson, si vocifera che la decisione di affidare il team a Pagano sia arrivata direttamente dallo stesso Irsay che probabilmente metterà il suo zampino anche nella chiamata della prima scelta assoluta al prossimo Draft (che i Colts possiedono in virtù dell’ultimo posto in campionato) e pare ormai scontato che vedremo il fortissimo e talentuoso quarterback Andrew Luck con la maglia di Indianapolis nella prossima stagione.

    Indianapolis Colts | © Andy Lyons/Getty Images

    I Colts sono in piena ricostruzione avendo azzerato praticamente tutto il coaching staff (che sarà completato nei prossimi giorni dopo la nomina di Pagano come capo allenatore) e sono attese importanti decisioni anche per quanto riguarda il parco giocatori visto che alcune pedine chiave sono in scadenza di contratto ed alcuni Big (lo storico quarterback Peyton Manning su tutti) sono in attesa di novità per quanto riguarda la permanenza nell’Indiana.

    La scelta di Pagano è stata accolta favorevolmente da analisti e tifosi dato che sotto la sua guida la difesa dei Ravens è stata la terza migliore in assoluto nella Lega e l’ex D.C. di Baltimore sembra l’uomo giusto per rivitalizzare una squadra disastrosa nel reparto arretrato.

  • NFL, i Bucs esonerano Morris. Indianapolis licenzia il GM Polian

    NFL, i Bucs esonerano Morris. Indianapolis licenzia il GM Polian

    Il cosiddetto “Black Monday” (che storicamente è il giorno in cui avvengono i licenziamenti dopo l’ultimo turno della regular season NFL) anche quest’anno ha fatto vittime illustri nella Lega. E’ quindi tempo di grandi cambiamenti per le squadre rimaste fuori dai playoff che provano con determinati aggiustamenti a risollevarsi in vista del prossimo campionato.

    Raheem Morris, Tampa Bay Buccaneers | © Jamie Squire/Getty Images

    E’ quanto accaduto a Tampa Bay dove nella giornata di ieri è arrivato il licenziamento dell’head coach Raheem Morris che dopo aver guidato lo scorso anno i Buccaneers ad un soffio dalla post season con un record di 10 vittorie e 6 sconfitte (lo stesso dei Packers che poi vinsero il Super Bowl) nell’ultimo torneo ha deluso ogni aspettativa mettendo assieme appena 4 vittorie (tra l’altro nelle prime 6 giornate) a fronte di 12 sconfitte (di cui 10 consecutive, la peggiore striscia perdente attualmente in NFL). Assieme a Morris la dirigenza dei Bucs ha fatto fuori tutto il coaching staff facendo capire in pratica di voler ripartire da 0 nella prossima stagione. Per la successione si fanno i nomi di Jeff Fisher e Bill Cowher, i 2 allenatori che offrono maggiori garanzie e che al momento sono liberi da qualsiasi impegno. I Glazer, proprietari del team, si prenderanno qualche giorno per effettuare la migliore scelta.

    Cambio anche a Saint Louis dove i Rams hanno licenziato l’head coach Steve Spagnuolo e con lui fa le valigie anche il General Manager Billy Devaney. La squadra del Missouri ha chiuso al penultimo posto la regular season con sole 2 vittorie e ben 14 sconfitte. Per sostituire Spagnuolo i nomi sono i soliti, ovvero Fisher (in vantaggio) e Cowher ma non è da trascurare l’ipotesi Jon Gruden. Il proprietario Stan Kroenke ha inoltre comunicato che il prossimo General Manager dei Rams sarà un giovane, chiudendo le porte in pratica a tutti quei dirigenti esperti e con molti anni di militanza nella Lega che si erano offerti di ricoprire l’incarico.

    Notizia di contorno che potrebbe riguardare proprio Saint Louis è il forte interessamento dei Miami Dolphins proprio per Jeff Fisher. La dirigenza della franchigia della Florida starebbe vagliando l’opportunità di lasciare la guida tecnica della squadra  in mano all’head coach ad interim Todd Bowles che ha ottenuto discreti risultati in questo finale di campionato dopo aver preso il posto di Sparano sulla panchina verdearancio. Ma c’è chi spinge per avere un allenatore con grande carisma ed un curriculum di livello e Fisher avrebbe le caratteristiche ideali per ricoprire l’incarico.

    Cambiamenti epocali invece ad Indianapolis dopo l’orrenda stagione dei Colts che ha portato in dote al team il peggior record della Lega con 2 vittorie e 14 sconfitte. L’infortunio al collo di Peyton Manning (out tutta la stagione) ha inciso profondamente sulle sorti del campionato per Indy, ma a pagare per tutti non è stato l’allenatore in questo caso (Jim Caldwell è rimasto al suo posto) ma i fratelli Bill Polian e Chris Polian, rispettivamente vice Presidente e General Manager dei Colts. La decisione è stata presa direttamente dal Proprietario della franchigia Jim Irsay che ha spiegato poi tutto in conferenza stampa. Alla base della decisione potrebbe (forse) esserci la troppa amicizia tra i fratelli Polian e Peyton Manning, quarterback e Stella della squadra, un rapporto di fiducia che avrebbe potuto portare General Manager e vice Presidente a non selezionare al prossimo Draft (con la prima scelta assoluta che hanno i Colts) il talentuosissimo quarterback da Stanford University Andrew Luck, secondo molti esperti di NFL un giocatore che se inserito in un determinato contesto potrebbe diventare il più forte nel suo ruolo nei prossimi anni. La permanenza dei Polian avrebbe messo a rischio questa scelta dato che con ogni probabilità avrebbero continuato a dare fiducia al rientrante 35enne Manning in cabina di regia. Il sospetto che la decisione di Irsay sia stata presa per questo motivo è forte anche per quello che il Proprietario ha dichiarato subito dopo:

    Sulle questioni importanti per la squadra, tra cui quella della selezione della prima scelta assoluta e del futuro di Peyton Manning io ho l’ultima parola! è sempre stato così in passato e così sarà sempre in futuro!“.

    Intanto proprio Manning in un’intervista si è dichiarato sorpreso e dispiaciuto per il licenziamento dei fratelli Polian, rifiutandosi però di parlare del suo futuro.

    Per quanto riguarda le altre squadre NFL, nelle prossime ore potrebbero cadere altre teste che allungherebbero la già lunga lista di allenatori disoccupati.

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  • NFL: Indianapolis ci prende gusto, Texans battuti 19-16

    NFL: Indianapolis ci prende gusto, Texans battuti 19-16

    Dopo una stagione deludente, per via dell’infortunio del quarterback Peyton Manning che ha privato la squadra del leader e della principale arma offensiva, che ha fatto segnare 13 sconfitte consecutive in 13 giornate di regular season, gli Indianapolis Colts prendono gusto alla vittoria e dopo aver battuto settimana scorsa i Tennessee Titans cancellando lo 0 dalla casellina dei successi stagionali, si ripetono nell’anticipo del 16esimo turno NFL battendo per 19-16 gli Houston Texans con un touchdown di Reggie Wayne a soli 19 secondi dalla fine del match. La seconda affermazione stagionale permette di raggiungere in classifica generale Minnesota e Saint Louis, anch’esse a quota 2 vittorie, ed una prima scelta assoluta al Draft (che si terrà ad aprile) che prima sembrava assicurata ora non sembra così tanto certa visto che probabilmente le 3 squadre chiuderanno con il medesimo record e dovrà tenersi conto di diversi fattori per stabilire quale team avrà a disposizione il diritto di chiamare per prima alla selezione dei prospetti universitari. A questo punto risalgono prepotentemente le quotazioni dei Vikings e dato che la formazione gialloviola ha un enorme buco nel ruolo di quarterback non è da escludere che per loro possa esserci il fenomeno Andrew Luck, quarterback fenomenale di Stanford University che qualche settimana fa si è dichiarato per il Draft del 2012. La sconfitta è pesante invece per Houston (10 vittorie e 5 KO) che in 9 anni di apparizioni al Lucas Oil Stadium (sede del prossimo Super Bowl tra l’altro) non è mai riuscita a vincere collezionando ben 9 sconfitte di fila. Sarebbe stata importante una vittoria per cercare di entrare in una delle prime 2 posizioni della AFC Conference e poter evitare di giocare il wild card game, cosa alquanto gradita visti i numerosi infortuni per i texani che avrebbero avuto quasi una ventina di giorni per cercare di recuperare qualche giocatore. Invece con il KO di Indianapolis sfumano quasi definitivamente (a meno di clamorosi stravolgimenti in questa e nella prossima giornata) le possibilità di evitare il primo turno dei playoff.

    Reggie Wayne, Indianapolis Colts | © Joe Robbins/Getty Images

    Parte bene Houston, la cui difesa provoca una palla persa all’attacco dei Colts sulle 20 yard di Indianapolis, e segna il touchdown del 7-0 con il solito Arian Foster. Accorcia le distanze per i padroni di casa un field goal del kicker Adam Vinatieri dalle 23 yard, poco dopo, risponde allo stesso modo Houston che ristabilisce le distanze con il piazzato dalle 44 yard di Neil Rackers. Il secondo quarto è avaro di emozioni con le difese che prevalgono sugli attacchi e così si registra solo un altro field goal, per Indianapolis, segnato sempre da Vinatieri dalle 32 yard che fissa il risultato sul 10-6 quando le squadre rientrano negli spogliatoi per la pausa lunga.

    Il secondo tempo riparte così come si era concluso, con un altro field goal, questa volta di Houston che porta il risultato sul 13-6. La sfida tra Rackers e Vinatieri non termina qui perchè ancora il kicker dei Colts risponde presente e porta i suoi compagni sul 13-9. Si va al quarto periodo ed ancora Vinatieri segna per Indianapolis il 13-12. Rackers ristabilisce le distanze con i 3 punti del 16-12 dopo un’altra palla persa dell’attacco dei Colts nella propria metà campo ma le emozioni devono ancora arrivare: restano 2 minuti ed il quarterback Dan Orlovsky mette in piedi un ottimo drive che si conclude con il già citato touchdown di Wayne a soli 19 secondi dalla fine del match che regala la “W” ai padroni di casa.

    Orlovsky lancia per 244 yard totali ed 1 touchdown, bene il ricevitore Wayne con 106 yard e la marcatura della vittoria. Ottima prova anche in difesa per i Colts che dopo aver subìto il touchdown non hanno concesso più nulla se non field goal dalla distanza (grande prova di Mathis con 2 sack). Per i Texans prova molto timida del quarterback Yates che lancia per sole 132 yard lasciando tutto il lavoro al runningback Foster (per lui 158 yard su corsa ed 1 touchdown).

    Indy mantiene un piccolo vantaggio su Rams e Vikings per l’ultimo posto della Lega che permetterebbe di avere la prima scelta assoluta e scegliere Luck al Draft (ma tutto si deciderà all’ultima giornata), per Houston occasione buttata al vento dopo aver controllato la partita quasi fino alla fine.

    RISULTATI NFL SEDICESIMA GIORNATA

    Indianpolis Colts-Houston Texans 19-16
    Baltimore Ravens-Cleveland Browns sabato ore 19:00
    Buffalo Bills-Denver Broncos sabato ore 19:00
    Carolina Panthers-Tampa Bay Buccaneers sabato ore 19:00
    Cincinnati Bengals-Arizona Cardinals sabato ore 19:00
    Kansas City Chiefs-Oakland Raiders sabato ore 19:00
    New England Patriots-Miami Dolphins sabato ore 19:00
    New York Jets-New York Giants sabato ore 19:00
    Pittsburgh Steelers-Saint Louis Rams sabato ore 19:00
    Tennessee Titans-Jacksonville Jaguars sabato ore 19:00
    Washington Redskins-Minnesota Vikings sabato ore 19:00
    Detroit Lions-San Diego Chargers sabato ore 22:00
    Dallas Cowboys-Philadelphia Eagles sabato ore 22:00
    Seattle Seahawks-San Francisco 49ers sabato ore 22:00
    Green Bay Packers-Chicago Bears domenica ore 2:30
    New Orleans Saints-Atlanta Falcons Monday Night ore 2:30

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 11-3
    New York Jets 8-6
    Buffalo Bills 5-9
    Miami Dolphins 5-9

    AFC North Division
    Pittsburgh Steelers 10-4
    Baltimore Ravens 10-4
    Cincinnati Bengals 8-6
    Cleveland Browns 4-10

    AFC South Division
    Houston Texans 10-5
    Tennessee Titans 7-7
    Jacksonville Jaguars 4-10
    Indianapolis Colts 2-13

    AFC West Division
    Denver Broncos 8-6
    Oakland Raiders 7-7
    San Diego Chargers 7-7
    Kansas City Chiefs 6-8

    NFC East Division
    Dallas Cowboys 8-6
    New York Giants 7-7
    Philadelphia Eagles 6-8
    Washington Redskins 5-9

    NFC North Division
    Green Bay Packers 13-1
    Detroit Lions 9-5
    Chicago Bears 7-7
    Minnesota Vikings 2-12

    NFC South Division
    New Orleans Saints 11-3
    Atlanta Falcons 9-5
    Carolina Panthers 5-9
    Tampa Bay Buccaneers 4-10

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 11-3
    Arizona Cardinals 7-7
    Seattle Seahawks 7-7
    Saint Louis Rams 2-12

    IN ROSSO LE QUALIFICATE AI PLAYOFF

  • NFL: Impresa Chiefs e Packers KO. Primo sorriso per i Colts

    NFL: Impresa Chiefs e Packers KO. Primo sorriso per i Colts

    15esima giornata della regular season NFL con molti risultati sorprendenti: i Green Bay Packers campioni in carica e fino ad ora unico team imbattuto perdono a Kansas City e dicono addio alla “perfect season”, risorge Indianapolis che ottiene il primo successo stagionale contro i Tennessee Titans. Washington sbanca il campo dei New York Giants, i Chargers hanno la meglio sui Baltimore Ravens.

    Kansas City Chiefs | © Jamie Squire/Getty Images

    Iniziamo la nostra analisi della sconfitta dei Packers a Kansas City (19-14), un risultato a dir poco sorprendente visto il cambio di panchina per la franchigia del Missouri lunedì scorso necessario dopo i pessimi risultati stagionali. Ed invece i Chiefs compiono il miracolo nel match più difficile in assoluto, con Green Bay che in pratica era imbattuta da un anno (ultimo KO lo scorso 19 dicembre 2010 contro i Patriots) collezionando in questo periodo 19 risultati utili consecutivi. Male il quarterback dei gialloverdi Aaron Rodgers, forse con la testa già alla post season, che non riesce a far segnare al suo attacco neanche un punto nel primo tempo. I Chiefs segnano 12 punti da field goal con il kicker Succop, ed un touchdown con Battle. Esordio positivo in maglia biancorossa per il quarterback Kyle Orton che lancia per 299 yard. Dopo la debacle di settimana scorsa sul campo dei Jets, ecco una vittoria che fa ben sperare i tifosi di Kansas City in vista del futuro, soprattutto quando rientreranno i numerosi infortunati nella prossima stagione. Intanto il nuovo head coach Romeo Crennel si gode il primo, prestigioso successo della sua gestione.

    Carolina vince a Houston per 28-13 grazie al solito show del suo quarterback Cam Newton, Reggie Bush invece guida l’attacco dei Miami Dolphins contro i Buffalo Bills, battuti per 30-23, per lui ben 217 yard guadagnate su corsa ed un touchdown da 76 yard.

    Primo sorriso stagionale per i derelitti Colts che dopo 13 sconfitte consecutive riescono ad onorare la stagione vincendo contro gli irriconoscibili Tennessee Titans (27-13): inarrestabile Donald Brown, 161 yard di guadagno ed un touchdown da ben 80 yard. Per i Titans poco da salvare in una giornata da dimenticare assolutamente.

    Affermazione esterna dei Cincinnati Bengals a Saint Louis (20-13) grazie al wide receiver A.J. Green che riceve per 115 yard complessive, Seattle continua a credere al sogno playoff e sbanca il Soldier Field di Chicago grazie ad una prestazione tutta cuore e grinta (38-14). I Seahawks raggiungono i Giants e proprio i Bears a quota 7 vittorie e 7 sconfitte (ma sono messi meglio visto che contro le 2 rivali in questione hanno vinto gli scontri diretti in stagione, peraltro in trasferta) ma davanti hanno ancora Lions e Falcons (al momento le ultime 2 squadre teoricamente qualificate ai playoff della NFC), e dovranno sperare in 2 KO di Atlanta e Detroit nelle ultime 2 partite e di riflesso vincere le loro (contro Niners e Cardinals), un impresa però ai limiti dell’impossibile.

    Rotondo successo dei New Orleans Saints sul campo dei Vikings (42-20): in pratica non c’è partita con il quarterback Drew Brees che continua a stupire e ad inseguire il record di yard lanciate in una singola stagione detenuto dal grande Dan Marino. Il quarterback chiude con 5 touchdown pass (2 per il solo Moore) e 412 yard lanciate. Difesa dei Saints magistrale, assente invece quella di Minnesota.

    Sorpresa anche a New York dove i Giants si fanno battere dai Redskins senza più obiettivi stagionali (23-10 il finale): Eli Manning sotto tono, lancia 3 intercetti che rischiano seriamente di compromettere la corsa ai playoff del suo team.

    Serve l’overtime ai Cardinals per avere la meglio sui Cleveland Browns (20-17): ospiti avanti per 17-7 nell’ultimo quarto ma rimontati da Arizona che impatta sul 17-17 e va al supplementare dove decide un field goal di Feely dopo un gran ritorno di punt del solito Patrick Peterson che porta l’ovale a ridosso della end zone di Cleveland. Per i Cardinals è il quarto successo consecutivo che tiene ancora vive le speranze playoff.

    Più facile del previsto l’affermazione degli Eagles contro i Jets (45-19): tutto merito del runningback LeSean McCoy autore di 3 touchdown su corsa con 102 yard complessive di guadagno, buono il ritorno da starter del quarterback Vick che realizza anche un touchdown personale, ma per Philadelphia (6 “W” ed 8 KO) sarà difficile scalzare Dallas dalla vetta della NFC East Division per accedere ai playoff.

    Largo successo dei Patriots a Denver (41-23) che interrompono la serie di 6 vittorie di fila dei Broncos: questa vola Tim Tebow non può nulla contro lo strapotere di Tom Brady, 320 yard lanciate per 2 touchdown. Con questa sconfitta la formazione del Colorado inizia a sentire il fiato sul collo dei Chargers che trionfano con un netto 34-14 sui Baltimore Ravens e si rimettono in corsa per la post season. Perde una grande occasione invece Oakland, che viene rimontata negli ultimi minuti di gioco dai soliti Lions: avanti per 27-14, Detroit piazza 2 drive fantastici, l’ultimo in meno di 2 minuti per i punti del sorpasso del 28-27, mettendo in mostra il fantastico duo Stafford-Johnson, con il quarterback che colleziona 391 yard di passaggio e 4 touchdown e “Megatron” autore di 2 touchdown con ben 214 yard ricevute. Decisivo anche il defensive tackle Suh che riesce a deviare il field goal del kicker dei Raiders Janikowski dalle 65 yard che avrebbe dato il contro-sorpasso ad Oakland e sarebbe stato il calcio piazzato più lungo messo a segno nella storia della NFL (il record è sempre dello stesso Janikowski con 63 yard, segnato proprio in questa stagione).

    La giornata si chiuderà con il Monday Night tra San Francisco e Pittsburgh.

    Leggi anche:

    RISULTATI NFL QUINDICESIMA GIORNATA

    Atlanta Falcons-Jacksonville Jaguars 41-14
    Tampa Bay Buccaneers-Dallas Cowboys 15-31
    Buffalo Bills-Miami Dolphins 23-30
    Chicago Bears-Seattle Seahawks 14-38
    Houston Texans-Carolina Panthers 13-28
    Indianapolis Colts-Tennessee Titans 27-13
    Kansas City Chiefs-Green Bay Packers 19-14
    Minnesota Vikings-New Orleans Saints 20-42
    New York Giants-Washington Redskins 10-23
    Saint Louis Rams-Cincinnati Bengals 13-20
    Oakland Raiders-Detroit Lions 27-28
    Arizona Cardinals-Cleveland Browns 20-17 (overtime)
    Denver Broncos-New England Patriots 23-41
    Philadelphia Eagles-New York Jets 45-19
    San Diego Chargers-Baltimore Ravens 34-14
    San Francisco 49ers-Pittsburgh Steelers Monday Night ore 2.30

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 11-3
    New York Jets 8-6
    Buffalo Bills 5-9
    Miami Dolphins 5-9

    AFC North Division
    Pittsburgh Steelers 10-3
    Baltimore Ravens 10-4
    Cincinnati Bengals 8-6
    Cleveland Browns 4-10

    AFC South Division
    Houston Texans 10-4
    Tennessee Titans 7-7
    Jacksonville Jaguars 4-10
    Indianapolis Colts 1-13

    AFC West Division
    Denver Broncos 8-6
    Oakland Raiders 7-7
    San Diego Chargers 7-7
    Kansas City Chiefs 6-8

    NFC East Division
    Dallas Cowboys 8-6
    New York Giants 7-7
    Philadelphia Eagles 6-8
    Washington Redskins 5-9

    NFC North Division
    Green Bay Packers 13-1
    Detroit Lions 9-5
    Chicago Bears 7-7
    Minnesota Vikings 2-12

    NFC South Division
    New Orleans Saints 11-3
    Atlanta Falcons 9-5
    Carolina Panthers 5-9
    Tampa Bay Buccaneers 4-10

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 10-3
    Arizona Cardinals 7-7
    Seattle Seahawks 7-7
    Saint Louis Rams 2-12

    IN ROSSO LE QUALIFICATE AI PLAYOFF

  • Andrew Luck pronto ad entrare nella NFL

    Andrew Luck pronto ad entrare nella NFL

    Andrew Luck, fenomenale quarterback di Stanford University, in un’ intervista rilasciata ieri ha dichiarato di essere pronto ad entrare nel mondo della NFL. Dunque a meno di clamorosi ed irrealistici ripensamenti la giovane “Stella” si dichiarerà per il Draft del 2012 nonostante abbia ancora un anno di università per completare i suoi studi in architettura. Ad onor del vero il quarterback di Stanford avrebbe potuto benissimo dichiararsi anche per la selezione del 2011 ma ha preferito continuare il suo percorso collegiale ed incamerare un anno di esperienza in più a livello di football NCAA per farsi trovare più preparato in vista della chiamata di una squadra professionistica.

    Andrew Luck, probabile prima scelta assoluta al Draft NFL 2012 | © Ezra Shaw/Getty Images

    Luck nella giornata di ieri è stato inserito tra i finalisti del prestigioso Heisman Trophy, uno dei più  importanti riconoscimenti visto che decreta ogni anno il miglior giocatore del football a livello di università. Nella passata stagione il numero 12 di Stanford è arrivato secondo dietro a Cameron Newton (vincitore dell’edizione 2010/2011, poco prima che i Carolina Panthers ne facessero la prima scelta assoluta al Draft).

    L’entrata nella NFL da parte di Luck sarà un evento storico: in passato pochi atleti sono stati osannati come lui dato che il giovane quarterback ha tutte le carte in regola e le potenzialità per diventare uno dei più grandi giocatori di sempre della storia della Lega. Negli ultimi 15, se non addirittura 20 anni, solo Peyton Manning ha avuto così tanti onori che il giocatore degli Indianapolis Colts (sua unica squadra in carriera, chiamato come prima scelta assoluta nel Draft del 1998) ha poi ampiamente meritato disputando finora 12 stagioni superlative vincendo per 4 volte il titolo di M.V.P. stagionale e portando la sua squadra alla vittoria di un Super Bowl (4 febbraio 2007, 29-17 sui Chicago Bears) e ad una finalissima poi persa (7 febbraio 2010, 31-17 in favore dei New Orleans Saints). Proprio il grave infortunio al collo di Manning, avvenuto all’inizio di questa stagione e che lo ha messo KO per tutto il campionato, potrebbe far incrociare il suo destino, quello dei Colts e quello di Andrew Luck dato che al momento (e molto probabilmente anche a fine torneo) Indianapolis si ritroverà con la prima scelta assoluta per il Draft 2012 visto l’orrido record di 0 vittorie e 12 sconfitte ottenuto in stagione. Luck è destinato ad essere scelto proprio in quella posizione quindi i Colts si ritroveranno “in casa” il quarterback del futuro, quello del dopo Manning che tra un paio di stagioni dovrebbe smettere per limiti di età. Fare parte di una squadra prestigiosa con il grande Peyton come mentore potrebbe fare solo bene a Luck che avrebbe modo di crescere con calma e ripercorrere le orme del suo illustre predecessore in tutto e per tutto (come accaduto anche ad Aaron Rodgers dei Green Bay Packers, attualmente il migliore quarterback, cresciuto per un paio di anni alle spalle dell’immenso Brett Favre) e di capire i trucchi del mestiere necessari in una Lega competitiva come la NFL. Le basi ci sono tutte e sono ottime: quest’anno, finora, Luck ha lanciato per 3170 yard totali con 35 touchdown pass a fronte di soli 9 intercetti.

    Luck non ha specificato però se farà o meno un annuncio ufficiale della sua decisione di voler essere inserito nella lista degli eleggibili per il prossimo Draft. Ma annuncio o no la NFL è pronta ormai ad accogliere un’altra luminosissima “Stella” !

  • NFL, Denver sbanca San Diego. Brady trascina i Patriots contro gli Eagles

    NFL, Denver sbanca San Diego. Brady trascina i Patriots contro gli Eagles

    Dopo i 3  anticipi del Thanksgiving Day, la 12esima giornata della regular season NFL lascia in dote le importanti vittorie dei Denver Broncos, in overtime sul difficile campo dei San Diego Chargers (tra l’altro importanti rivali divisionali) e dei New England Patriots che guidati da un superbo Tom Brady hanno la meglio sui Philadelphia Eagles, come al solito incostanti in questa stagione ed ora veramente ad un passo dalla clamorosa eliminazione dai playoff, cosa inimmaginabile dopo il sontuoso mercato estivo e le tante attese di inizio anno da parte di tifosi e dirigenza.

    Tom Brady, New England Patriots | © Jim Rogash/Getty Images

    Gli Atlanta Falcons battono per 24-14 i Vikings ed approfittano al meglio dell’assenza del miglior giocatore di Minnesota, il running back Adrian Peterson. In evidenza il quarterback di Atlanta Matt Ryan che lancia 3 touchdown ai suoi compagni.

    Il sentitissimo derby dell’Ohio va ai Cincinnati Bengals che hanno la meglio per 23-20 dei Cleveland Browns: i padroni di casa, sotto per 20-10 sul finire del terzo quarto reagiscono meravigliosamente e grazie al touchdown di Gresham ed ai 2 field goal del kicker Nugent (l’ultimo ad una manciata di secondi dalla fine del match) capovolgono il punteggio in loro favore. I protagonisti sono i 3 uomini offensivi di Cincinnati ovvero il quarterback Dalton (270 yard lanciate ed un touchdown), il running back Benson (106 yard su corsa con un touchdown) ed il wide receiver Green (110 yard di ricezione).

    Ancora una sconfitta per gli Indianapolis Colts che cedono in casa ai Carolina Panthers per 27-19: i risultati disastrosi di quest’annata porteranno la squadra dell’Indiana ad avere la prima scelta assoluta nel prossimo Draft, pare improbabile infatti che i Colts riusciranno a vincere qualche partita da qui in avanti dato che restano da giocare appena 5 gare.

    La sfortuna continua ad abbattersi su Houston: dopo aver perso i suoi uomini di punta nell’arco della regular season fin qui disputata (ultimo il perno della squadra, il quarterback Scaub solo 2 settimane fa) nella gara di Jacksonville i Texans devono registrare l’ennesimo infortunio, quello del sostituto di Schaub, ovvero Matt Leinart, che si è rotto al clavicola sinistra in uno scontro di gioco nel secondo periodo. Stagione finita anche per lui ed i texani ora dovranno dare fiducia al terzo quarterback, il debuttante Yates, che avrà sin da subito una grande responsabilità sulle spalle. Per la cronaca la partita contro i Jaguars è stata vinta per 20-13 (grazie al divario scavato da Houston proprio nel primo tempo) ma ben presto potrebbero arrivare tempi bui.

    I Jets si riscattano dal brutto KO di settimana scorsa contro Denver e vincono (28-24) una partita emozionante fino all’ultimo secondo contro i rivali divisionali dei Buffalo Bills: match sostanzialmente sempre in equilibrio, poi ad un minuto dalla fine Sanchez pesca Santonio Holmes in end zone per i punti del 28-24. Fitzpatrick prova a costruire un drive vincente nel poco tempo rimasto e ci riuscirebbe pure se i suoi ricevitori non si lasciassero sempre sfuggire via dalle mani i comodi palloni che il numero 14 dei Bills recapita loro. Mark Sanchez lancia 4 touchdown in sole 180 yard di passaggio, il rivale Fitzpatrick si ferma a quota 3 (con 264 yard complessive). Da segnalare l’ottima prova di Plaxico Burress con 1 touchdown ed alcune ricezioni miracolose  che hanno salvato la gara di New York.

    Arizona espugna Saint Louis per 23-20: partita combattuta soprattutto a livello di special team con i Rams che segnano per primi con un punt return di Miller mentre i Cardinals rispondono nel terzo quarto in modo identico con il rookie Peterson. Il vero eroe della partita è però il running back dei Cardinals Wells che produce ben 228 yard ed 1 touchdown mentre il quarterback Skelton delude con 114 yard di lancio e la macchia di 2 intercetti ad opera di Laurinaitis ei Hood. Decisivo ai fini del risultato il kicker Feely con il field goal a 3 minuti dalla fine del match.

    Ancora una pessima prova di Josh Freeman condanna i Buccaneers alla sconfitta sul campo dei Titans: il quarterback nei momenti topici dimostra di non essere a posto mentalmente (un intercetto ed una palla persa negli ultimi 120 secondi di gioco) e permette alla difesa di Tennessee di avere buon gioco contro un attacco che sembra spaesato. Ultimo quarto orrendo per Tampa Bay che subisce 13 punti e viene superata dagli avversari (che erano sotto per 17-10 all’ultimo riposo). Mattatore del match è il running back dei Titans Chris Johnson (190 yard su corsa) che mette a ferro e fuoco la tenera difesa dei Bucanieri.

    Oakland batte Chicago e mantiene la testa della propria Division: a fare la differenza per i Raiders è il kicker Sebastian Janikowski. Il polacco realizza ben 6 field goal ed in pratica regge da solo il peso dell’attacco dei californiani stabilendo il nuovo record di franchigia per calci piazzati realizzati in un match dopo aver eguagliato ad inizio anno quello del field goal più lungo della storia (63 yard). Decisivi anche i 3 intercetti subìti dal quarterback dei Bears Hanie (sostituto dell’infortunato Cutler, out per tutta la stagione).

    Washington trionfa a Seattle per 23-17 ed interrompe la striscia negativa di 6 sconfitte consecutive: i Redskins passano in vantaggio ma subiscono ben 17 punti a cavallo tra secondo quarto ed inizio quarto periodo. Sembra finita sul 17-7 con una manciata di minuti sul cronometro ma Washington trova 2 touchdown (di Helu ed Armstrong) ed un field goal del kicker Gano e capovolge il punteggio.

    Lezione di gioco dei Patriots e di Tom Brady a Philadelphia: New England trionfa per 38-20 pur partendo male (0-10). Poi un super Brady (per lui 361 yard su lancio e 3 touchdown regalati ai comapgni) annienta le residue speranze playoff degli Eagles. Eccellente la prestazione del duo di ricevitori Patriots Branch-Welker che superano entrambi abbondantemente le 100 yard di ricezione (con Welker autore per giunta di 2 touchdown). Nel meraviglioso attacco degli ospiti brilla anche il running back Green-Ellis che segna 2 touchdown. Non bastano agli Eagles le 400 yard lanciate di Young (sostituto dell’infortunato Vick).

    Continuano a stupire i Broncos che sbancano San Diego per 16-13 dopo l’overtime: è sempre il quarterback Tim Tebow il protagonista soprattutto con il suo gioco di corsa (ben 67 yard guadagnate). I 3 punti decisivi sono del kicker Prater con il field goal dalle 37 yard. I Chargers con la sesta sconfitta consecutiva dicono addio alla post sesson, Denver invece continua a tallonare i Raiders in classifica.

    Successo prezioso e sudato quello di Pittsburgh su Kansas City (13-9): decide negativamente la prova del quarterback dei Chiefs Palko con 3 intercetti subìti. Il rivale Roethlisberger, invece, pur con un infortunio, svolge bene seppur al minimo indispensabile il suo compito e guida la sua squadra al successo.

    La giornata si chiuderà con il Monday Night tra New Orleans Saints e New York Giants.

    RISULTATI NFL DODICESIMA GIORNATA

    Detroit Lions-Green Bay Packers 15-27
    Dallas Cowboys-Miami Dolphins 20-19
    Baltimore Ravens-San Francisco 49ers 16-6
    Atlanta Falcons-Minnesota Vikings 24-14
    Cincinnati Bengals-Cleveland Browns 23-20
    Indianapolis Colts-Carolina Panthers 19-27
    Jacksonville Jaguars-Houston Texans 13-20
    New York Jets-Buffalo Bills 28-24
    Saint Louis Rams-Arizona Cardinals 20-23
    Tennessee Titans-Tampa Bay Buccaneers 23-17
    Oakland Raiders-Chicago Bears 25-20
    Seattle Seahawks-Washington Redskins 17-23
    Philadelphia Eagles-New England Patriots 20-38
    San Diego Chargers-Denver Broncos 13-16 (overtime)
    Kansas City Chiefs-Pittsburgh Steelers 9-13
    New Orleans Saints-New York Giants Monday Night ore 2.30

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 8-3
    New York Jets 6-5
    Buffalo Bills 5-6
    Miami Dolphins 3-8

    AFC North Division
    Baltimore Ravens 8-3
    Pittsburgh Steelers 8-3
    Cincinnati Bengals 7-4
    Cleveland Browns 4-7

    AFC South Division
    Houston Texans 8-3
    Tennessee Titans 6-5
    Jacksonville Jaguars 3-8
    Indianapolis Colts 0-11

    AFC West Division
    Oakland Raiders 7-4
    Denver Broncos 6-5
    Kansas City Chiefs 4-7
    San Diego Chargers 4-7

    NFC East Division
    Dallas Cowboys 7-4
    New York Giants 6-4
    Philadelphia Eagles 4-7
    Washington Redskins 4-7

    NFC North Division
    Green Bay Packers 11-0
    Chicago Bears 7-4
    Detroit Lions 7-4
    Minnesota Vikings 2-9

    NFC South Division
    New Orleans Saints 7-3
    Atlanta Falcons 7-4
    Tampa Bay Buccaneers 4-7
    Carolina Panthers 3-8

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 9-2
    Seattle Seahawks 4-7
    Arizona Cardinals 4-7
    Saint Louis Rams 2-9

  • NFL, vola San Francisco. Disastro Eagles

    NFL, vola San Francisco. Disastro Eagles

    La decima giornata della regular season NFL sorride decisamente ai San Francisco 49ers che con la vittoria ottenuta contro i temibili New York Giants sono a soli 2 successi dalla matematica qualificazione alla post season. Week end disastroso invece per Philadelphia (battuta in casa dai non irresistibili Cardinals ed ora a forte rischio playoff), Buccaneers (demoliti a domicilio dai Texans) e Colts che infilano la decima sconfitta consecutiva (a fronte di nessuna “W” tra l’altro) ed entrano di diritto nel libro nero della NFL diventando l’ottava squadra (nelle ultime 25 stagioni) ad avere un record così poco edificante.

    Vernon Davis, San Francisco 49ers | © Ezra Shaw/Getty Images

    Nell’anticipo della decima giornata i Raiders espugnano il Qualcomm Stadium di San Diego (24-17) e battendo i rivali divisionali si portano in testa alla AFC West Division, posto che vale la qualificazione ai playoff.

    I Saints sbancano Atlanta in overtime (23-26): non basta ai Falcons la rimonta nei minuti finali dei tempi regolamentari che annulla il divario di 10 punti, al prolungamento è un field goal dei kicker Kasay a regalare la vittoria a New Orleans a cui manca solo qualche vittoria per conquistare il pass verso la post season.

    Il tanto criticato Chris Johnson guida i Titans ad un rotondo successo sul campo dei Panthers (30-3). Il running back di Tennessee corre per 130 yard e realizza un touchdown in una gara senza storia fin dal principio.

    Niente da fare per i coraggiosi Bengals al cospetto degli esperti Steelers, Pittsburgh si impone a Cincinnati per 24-17 e con la contemporanea sconfitta dei Ravens a Seattle si riappropria del primo posto divisionale seppur con una partita giocata in più.

    I Browns perdono malamente in casa contro i Rams sbagliando a 2 minuti dal termine il field goal della vittoria (errore del long snapper Pontbriand). Saint Louis ringrazia e porta a casa il match (13-12 il finale). Per gli ospiti ottima la prova del running back Steven Jackson con 128 yard guadagnate.

    Nessun problema per i Cowboys contro i Bills, larga affermazione per 44-7 con il quarterback Tony Romo in evidenza che gioca in pratica ai limiti della perfezione e chiude con 23 passaggi completati su 26 lanci totali,  270 yard e 3 touchdown per i compagni.

    Nuova sconfitta per i Colts contro i non irresistibili Jacksonville Jaguars (3-17). Il KO spinge Indianapolis sempre di più verso il peggior record della Lega, buono però per avere la prima scelta assoluta al prossimo Draft, che con tutta probabilità sarà quell’Andrew Luck che ora servirebbe come il pane ai disastrati Colts e che sarà l’erede designato di Peyton Manning nel ruolo di quarterback.

    Importante vittoria dei Broncos a Kansas City (17-10): grazie all’equilibrio nella propria divisione (la già citata AFC West Division) ora anche Denver potrebbe aspirare al primo posto divisionale che vorrebbe dire post season.

    Miami dopo il brutto avvio di campionato (7 KO di fila) si prende la seconda vittoria stagionale infliggendo ai Redskins la quinta sconfitta consecutiva (20-9): protagonista dell’incontro il running back Reggie Bush autore di 2 touchdown.

    Incredibile (e nuovo) crollo interno per i Philadelphia Eagles: le “Aquile” dopo un buon primo tempo chiuso sul 14-7 subiscono l’ennesima rimonta nel quarto periodo (riuscendo a segnare solo un misero field goal). Gli Arizona Cardinals ringraziano la generosità degli avversari e con Larry Fitzgerald (2 touchdown per lui) e Doucet ribaltano completamente il match (21-17). Buona prova per il quarterback di riserva dei Cardinals, Skelton, che lancia per 315 yard con 3 touchdown e la macchia di 2 intercetti (di cui uno riportato in end zone da Asante Samuel), prova orribile per il suo dirimpettaio Michael Vick, 16 su 34 nei lanci, la miseria di 128 yard di passaggio e 2 intercetti. Per i biancoverdi il fallimento è ora dietro l’angolo, per evitarlo bisognerà vincere tutte le rimanenti 7 partite e sperare in qualche risultato favorevole delle avversarie dirette.

    Massacro degli Houston Texans sul campo dei Tampa Bay Buccaneers: i texani si impongono con il risultato di 37-9, con un touchdown dopo soli 10 secondi di gioco che indirizza la partita sui binari giusti. Ordinaria amministrazione per il quarterback Matt Schaub che regala ai suoi runningback ben 4 touchdown (2 per Arian Foster, uno a testa per Tate e Ward). Ottima prova per la difesa di Houston con 4 sack e 3 intercetti ai danni di un irriconoscibile e sempre più confusionario Josh Freeman. Buccaneers sempre più giù in classifica, la bella favola dello scorso anno ed i propositi di inizio anno per un campionato di vertice sono già un lontano e sbiadito ricordo.

    Cadono a sorpresa i Ravens a Seattle (22-17), KO che costa a Baltimore la testa della propria divisione in favore degli Steelers. Per i Seahawks giornata di gloria per il kicker Hauschka che con 5 field goal realizzati pareggia il record della franchigia.

    Chicago si vendica di Detroit, infligge un pesante passivo agli avversari divisionali (37-13) e li raggiunge in classifica a quota 6 vittorie e 3 sconfitte. E’ il terzo quarto che segna irrimediabilmente il match grazie ai 17 punti dei Bears (14 provengono da intercetti ritornati in end-zone). Male per i Lions il quarterback Stafford autore di 329 yard lanciate ma con ben 4 intercetti all’attivo.

    Importante affermazione per i Patriots sul campo dei Jets: nel perentorio 37-16 da segnalare il ritorno a grandi livelli del quarterback Tom Brady (329 yard di lancio con 3 touchdown), di Rob Gronkowski (2 touchdown) e della prestazione del difensore Andre Carter autore di 4,5 sack su Mark Sanchez.

    Chiudiamo con la squadra più in forma del campionato (assieme ai Packers primi in classifica), ovvero i San Francisco 49ers: al Candlestick i New York Giants cadono per 27-20 ed i Niners ottengono la settima vittoria di fila (8-1 il record complessivo) grazie ai touchdown nel finale di Davis e Hunter. Inutile il drive finale di Eli Manning che non sortisce i risultati sperati. Ora San Francisco è a sole 2 partite vinte dalla matematica qualificazione ai playoff.

    La giornata si concluderà stanotte con il Monday Night tra i numeri 1 della Lega, i Packers campioni del Mondo, ed i Minnesota Vikings chiamati ad un impresa davvero proibitiva al Lambeau Field di Green Bay.

    RISULTATI NFL DECIMA GIORNATA

    San Diego Chargers-Oakland Raiders 17-24
    Atlanta Falcons-New Orleans Saints 23-26 (overtime)
    Carolina Panthers-Tennessee Titans 3-30
    Cincinnati Bengals-Pittsburgh Steelers 17-24
    Cleveland Browns-Saint Louis Rams 12-13
    Dallas Cowboys-Buffalo Bills 44-7
    Indianapolis Colts-Jacksonville Jaguars 3-17
    Kansas City Chiefs-Denver Broncos 10-17
    Miami Dolphins-Washington Redskins 20-9
    Philadelphia Eagles-Arizona Cardinals 17-21
    Tampa Bay Buccaneers-Houston Texans 9-37
    Seattle Seahawks-Baltimore Ravens 22-17
    Chicago Bears-Detroit Lions 37-13
    San Francisco 49ers-New York Giants 27-20
    New York Jets-New England Patriots 16-38
    Green Bay Packers-Minnesota Vikings Monday Night ore 2:30 italiane

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 6-3
    Buffalo Bills 5-4
    New York Jets 5-4
    Miami Dolphins 2-7

    AFC North Division
    Pittsburgh Steelers 7-3
    Cincinnati Bengals 6-3
    Baltimore Ravens 6-3
    Cleveland Browns 3-6

    AFC South Division
    Houston Texans 7-3
    Tennessee Titans 5-4
    Jacksonville Jaguars 3-6
    Indianapolis Colts 0-10

    AFC West Division
    Oakland Raiders 5-4
    San Diego Chargers 4-5
    Kansas City Chiefs 4-5
    Denver Broncos 4-5

    NFC East Division
    New York Giants 6-6
    Dallas Cowboys 5-4
    Philadelphia Eagles 3-6
    Washington Redskins 3-6

    NFC North Division
    Green Bay Packers 8-0
    Detroit Lions 6-3
    Chicago Bears 6-3
    Minnesota Vikings 2-6

    NFC South Division
    New Orleans Saints 7-3
    Atlanta Falcons 5-4
    Tampa Bay Buccaneers 4-5
    Carolina Panthers 2-7

    NFC West Division
    San Francisco 49ers 8-1
    Seattle Seahawks 3-6
    Arizona Cardinals 3-6
    Saint Louis Rams 2-7