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  • Incidente Vidal: ritiro della patente ma Nazionale salva

    Incidente Vidal: ritiro della patente ma Nazionale salva

    La decisione del tribunale cileno sull’incidente avvenuto ad Arturo Vidal, la scorsa notte, è arrivata qualche minuto fa e certamente la sentenza è stata decisamente più leggera di quello che sarebbe potuto attendere per il centrocampista della Juventus e della nazionale del Cile.

    Vidal infatti non sarà arrestato ma è stato condannato alla sospensione della patente per 120 giorni, tempo necessario per compiere ulteriori indagini, e al momento del suo rientro in Italia dovrà recarsi al consolato cileno a Milano per l’obbligo mensile di firma.

    Una punizione decisamente leggera se si pensa a ciò che è accaduto.

    Nel suo giorno libero durante le sfide di Coppa America Vidal, come riportano diversi video proposti dalle varie testate giornalistiche, si sarebbe recato a passare una serata con la moglie ad un casinò e poi messosi al volante della sua Ferrari si è schiantato contro altre vetture, uscendone illeso lui così come la moglie.

    L'auto di Vidal dopo l'incidente | Foto Twitter
    L’auto di Vidal dopo l’incidente | Foto Twitter

    Al momento del controllo della polizia però il tasso alcolemico del centrocampista cileno era nettamente fuori dai limiti consentiti e per questo c’era stato l’immediato fermo.

    La lieve condanna della giustizia sarebbe potuta rivelarsi soltanto un cucchiaio di zucchero di fronte all’amarissimo calice del possibile allontanamento di Vidal dalla nazionale, per questa Coppa America, che si gioca proprio in Cile.

    L’articolo 19 del regolamento interno della nazionale roja infatti recita così:

    “I convocati della selezione cilena di calcio dovranno osservare in tutti i momenti, prima, durante e dopo ogni partita, una condotta in linea con l’immagine del Paese, attendendosi a comportamenti decorosi, buon costume e disciplina che questa comporta”.

    Vidal tra l’altro non è nuovo a qualche uscita sbagliata fuori dal campo nel periodo della nazionale. Nel 2011 infatti lui e altri 4 compagni rientrarono in ritardo e ubriachi nel ritiro della nazionale. La “Bravata” costò ai 5 cileni 10 giornate di squalifica.

    Poco fa però è arrivata la notizia tanto attesa da Vidal e da tutti i tifosi cileni che oggi si erano presentati dinanzi al tribunale per manifestare e chiedere di non allontanare il calciatore dalla nazionale. Il Ct del Cile Jorge Sampaoli ha infatti deciso di tenere il centrocampista in gruppo, come si legge nelle sue parole.

    Arturo non è riuscito a controllarsi durante il suo riposo ma è un giocatore di valore e si tratta di un errore non determinante. Non è stato un errore così grande così come si è cercato di far credere. Di sicuro ne parleremo all’interno del gruppo, ma non escluderò nessuno per un errore del genere.

    Dunque la Coppa America di Vidal continua, la decisione però sicuramente lascerà polemiche.

  • Cosimo Caliandro muore in tragico incidente

    Cosimo Caliandro muore in tragico incidente

    Quotidiano.net
    Lutto per il mondo dell’atletica, e dello sport italiano, per la tragica scomparsa di Cosimo Caliandro, mezzo fondista Azzurro pugliese, avvenuta a soli 29 anni. Un incidente stradale la causa del tragico avvenimento, accaduto nel paese dell’atleta, Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi:  Caliandro viaggiava sulla sua motocicletta Yamaha R6 sulla strada statale 167, nei pressi del quartiere dove è nato e cresciuto, quando si è scontrato contro un autoarticolato frenando di colpo e perdendo il controllo della sua moto ma non riuscendo ad evitare la caduta per molti metri sull’asfalto e battendo la testa contro il paraurti del mezzo pesante. Una caduta rovinosa, che gli ha causato la morte sul colpo, per schiacciamento del torace e frattura del collo. Cosimo Caliandro lascia una moglie e due figli: una vita spezzata da un incidente stradale è sempre una tragedia che lascia sgomento e dispiacere, ma nel caso di un giovane atleta è doveroso ricordarne almeno i successi. Uno su tutti, il più importante e di prestigio, la medaglia d’oro agli Europei indoor in Inghilterra, a Birmingham nel 2007, nei 300 metri. Una corsa, la sua, che si è interrotta bruscamente e tragicamente; in questi casi non resta che esprimere il più sentito cordoglio ai familiari, così come si legge in una nota della Fidal: “Ai familiari va il più sentito cordoglio da parte di tutto il mondo dell’atletica italiana”. Nel corso del Meeting Primo Nebiolo, svoltosi ieri sera a Torino, poco dopo la diffusione della tragica notizia, si è osservato un minuto di silenzio in sua memoria.