Tag: igor budan

  • La legge dell’ex. Amauri punisce il Palermo

    La legge dell’ex. Amauri punisce il Palermo

    Classifica vista Europa. La sfida Parma-Palermo finisce 2-1 e per i ducali iniziano a concretizzarsi i sogni europei. Buona prova dei ducali che superano di misura i siciliani grazie alla rete nei minuti finali di Amauri che approfitta di una papera di Benussi (scelto da Gasperini al posto dell’insicuro Ujkani). I ragazzi di Donadoni confermano l’ottimo cammino casalingo e mantengono l’ottavo posto con 29 punti conquistati nel girone d’andata. La squadra gialloblu non si può più nascondere e l’obiettivo non può più essere la salvezza. Al contrario, il Palermo non riesce ad uscire dal brutto periodo, chiudendo il girone con la penultima posizione in classifica. Urgono rinforzi, anche se per dovere di cronaca bisogna dare merito ad un super Mirante, decisivo nel tenere vivo il risultato per i padroni di casa.

    Succede tutto nella ripresa, con il gol del momentaneo vantaggio ducale con Belfodil, abile a sfruttare un buco difensivo in occasione di un calcio d’angolo. La reazione del Palermo è importante, e il pareggio arriva all’85’ con Igor Budan (probabilmente alla sua ultima partita con i siciliani). Quando la partita sembrava concludersi con un punto per parte, ecco arrivare il gol vittoria dell’ex Amauri, bravissimo a proteggere palla in area e insaccare in mezza rovesciata con la complicità di Benussi che non trattiene il pallone.

    Amauri esulta per il 2-1 del Parma © Claudio Villa/Getty Images
    Amauri esulta per il 2-1 del Parma © Claudio Villa/Getty Images

    Ottavo posto – A Parma si continua a sognare l’Europa. Le ottime prestazioni della squadra, la classifica positiva e un campionato abbastanza livellato, permettono ai ducali di sperare nel ritorno in una competizione europea. Il torneo è ancora lungo, ma sognare non costa nulla!

    Retrocessione – Tempi bui per il Palermo. Penultimo posto e un girone di ritorno da giocare a mille all’ora per poter centrare una salvezza che al momento sembra difficilmente realizzabile, viste le vittorie di squadre come Sampdoria, Pescara e Genoa anche contro formazioni superiori sulla carta.

    PAGELLE PARMA-PALERMO
    Amauri 7 – Entra nel secondo tempo e firma il gol vittoria. L’italo-brasiliano nonostante l’utilizzo con il contagocce risulta essere sempre determinante per il Parma. Ritrovato.
    Mirante 7 – Decisivo in varie circostanze, il portiere gialloblu conquista la scena soprattutto nell’occasione capitata sui piedi di Ilicic che indirizza il pallone all’incrocio. L’estremo difensore del Parma vola e devia in angolo.
    Benussi 5 – Preferito ad Ujkani dopo le varie papere dell’albanese. Riesce a far meglio (in senso negativo), regalando il gol vittoria ad Amauri. Si accelera per l’arrivo di Sorrentino dal Chievo Verona?
    Ilicic 7 – Gli concedo mezzo voto in più per la sua ritrovata condizione fisica e mentale. E’ tornato il giocatore che ha meravigliato Palermo in coppia con Pastore. Classe, velocità e fantasia. Serve la sua inventiva per uscire dalla crisi. Gasperini lo sa e gli concede fiducia illimitata

    TABELLINO PARMA-PALERMO 2-1
    Parma (4-3-3): Mirante 7; Benalouane 6 (56′ Santacroce 6), Paletta 6, Lucarelli 6, Gobbi 6.5; Marchionni 6, Musacci 5 (56′ Acquah 6), Parolo 6.5; Biabiany 5, Belfodil 6.5, Sansone 5.5 (77′ Amauri 7). Allenatore: Donadoni
    Palermo (3-4-2-1): Benussi 5; Von Bergen 5, Aronica 6, Garcia 5.5; Morganella 6, Kurtic 5.5 (80′ Malele 6), Barreto 6, Sanseverino 6.5 (68′ Anselmo 5); Ilicic 7, Brienza 6; Dybala 5 (84′ Budan 6.5). Allenatore: Gasperini
    Marcatori: 63′ Belfodil (Par), 85′ Budan (Pal), 92′ Amauri (Par)

    Azioni salienti della gara Parma-Palermo
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  • Palermo in lutto, morta la figlia di Igor Budan

    Palermo in lutto, morta la figlia di Igor Budan

    Palermo e l’intero mondo del calcio si tinge di nero per la prematura scomparsa di Amber, figlia di Igor Budan, giocatore croato in forza alla formazione rosanera siciliana. Nella notte di oggi la figliola dell’attaccante è stata colpita da una menengite fulminante che non ha lasciato alcuna speranza alla creatura che aveva compiuto da poco i due anni di vita. La bimba era stata infatti il frutto dell’amore tra il calciatore e la moglie Dina, i quali avevano deciso di mettere al mondo una sorellina per la loro primogenita Viktoria, ed era quindi nata Amber il 15 marzo 2010 proprio a Palermo.

    Nei giorni precedenti alla tragica notte di oggi un virus comune aveva colpito la bimba ma le condizioni andavano sempre peggiorando e quindi nella giornata di ieri Igor Budan aveva deciso di lasciare Varese, dove il club palermitano si era riunito per fare le dovute visite pre ritiro, e di ritornare a Palermo per stare vicino alla moglie nelle cure della figlia; purtroppo però nella notte le cose sono degenerate e non c’è stato più nulla da fare per salvare la piccola.

    Igor Budan © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Il Palermo, che ha ricevuto la notizia proprio dal calciatore nella mattinata di oggi durante le prove fisiche, ha voluto stringersi nelle condoglianze per la famiglia annunciando il lutto sul proprio sito con queste poche ma sentite parole: Il presidente Maurizio Zamparini e l’intera famiglia rosanero si stringono attorno ad Igor Budan per la prematura scomparsa della figlia Amber.

    Inutile nascondere il dolore che affligge l’intero club in questo momento particolare e soprattutto il presidente rosanero, il quale aveva scoperto il talento croato quando era ancora a Venezia e che è da sempre legatissimo ad Igor Budan unico rimasto fedele al Palermo, e per il quale ha voluto ritagliare un posto come dirigente una volta che il calciatore terminerà la sua carriera sportiva.

  • Siena – Palermo 4-1, le pagelle. Destro si Miccoli no

    Siena – Palermo 4-1, le pagelle. Destro si Miccoli no

    Siena Palermo finisce 4-1. Bella vittoria del Siena del mister Giuseppe Sannino contro un Palermo decisamente sottotono anche se, a parziale giustificazione della truppa rosanero, pesa l’espulsione dopo nemmeno 2’ di gioco di Federico Balzaretti per un fallo considerato da ultimo uomo alquanto discutibile. Decidono il poker di gol messi a segno dai bianconeri con Terzi, su rigore, Bogdani, Rossettini e Franco Brienza su calcio di punizione dopo l’iniziale vantaggio degli ospiti firmato da Igor Budan.

    Siena

    Destro 7,5 al talento ex Inter non fa assolutamente sentire la mancanza di Emanuele Calaiò, manca soltanto il gol in una prestazione veramente da incorniciare, incubo dell’allegra difesa rosanero impreziosisce la sua ottima prestazione con l’assist al bacio per il gol del 2-1 di Bogdani.

    Brienza 7 l’ex di turno ha punito eccome la sua ex squadra con la pennellata su Rossettini e la punizione del 4-1 finale.

    Palermo

    Fabrizio Miccoli ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Miccoli 5,5 questa volta il capitano rosanero non riesce ad incidere con il suo piede destro fatato anche se, comunque nel gol di Budan, riesce a mettere sempre il suo zampino.

    Aguirregaray 4,5 l’oggetto misterioso della campagna acquisti estiva del presidente Zamparini riesce a dare risposta ai tanti perché del suo mancato utilizzo, impazzisce dietro Destro non riuscendo mai a combinarne una giusta in tutta la partita.

    Munoz 4,5 stesso discorso di cui sopra, impacciato e perennemente in ritardo nelle chiusure, sicuramente non sfruttata al meglio l’occasione concessagli dall’infortunio di Silvestre.

    Viviano 5 l’ex portiere del Bologna non ripete l’ottima prestazione fornita contro la Lazio della scorsa settimana non uscendo in occasione del terzo gol senese e piazzando malissimo la barriera sulla punizione di Franco Brienza.

    Le Pagelle di Siena Palermo

    SIENA (4-4-2): Pegolo 6; Vitiello 6,5, Terzi 7, Rossettini 7, Del Grosso 6,5 (dal 36′ s.t. Belmonte s.v.); Giorgi 6 (dal 16′ s.t. Reginaldo 6), Gazzi 6, Vergassola 6,5, Brienza 7; Destro 7,5 (30′ s.t. Mannini 6), Bogdani 6,5. (Farelli, Pesoli, Parravicini, Gonzalez). All.: Sannino.

    PALERMO (4-3-1-2): Viviano 5; Pisano 5, Silvestre s.v. (11′ p.t. Munoz 4,5), Mantovani 5, Balzaretti 5; Bertolo 5,5, Donati 5, Barreto 5; Ilicic s.v. (9′ p.t. Aguirregaray 4,5); Budan 6, Miccoli 5,5 (20′ s.t. Vazquez 5). (Tzorvas, Della Rocca, Zahavi, Mehmeti). All.: Mutti.

    HIGHLIGHTS SIENA PALERMO 4-1

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  • Vittoria 4-1 per il Siena su un Palermo decimato e sfortunato

    Vittoria 4-1 per il Siena su un Palermo decimato e sfortunato

    Siena Palermo valida per la 25esima giornata di Serie A, finisce 4-1 per i padroni di casa. Il Palermo di Bortolo Mutti, che ha giocato in dieci tutta la partita, esce quindi sconfitto dal Franchi di Siena subendo una sonora sconfitta dai padroni di casa bianconeri. Vantaggio iniziale dei siciliani con Budan e poi il poker senese firmato da Terzi, Bogdani, Rossettini e Brienza.

    Pesa ovviamente sul risultato finale l’espulsione di Federico Balzaretti dopo nemmeno un 1’ per un fallo considerato ingiustamente dall’arbitro da ultimo uomo e punito con il naturale cartellino rosso.

    La gioia senese ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Le previsioni della vigilia risultano azzeccate con Sannino che si affida davanti al duo Destro – Bogdani supportati da Brienza con il Palermo che schiera gli stessi undici della vittoria per 5-1 contro la Lazio la scorsa settimana.

    I primi 15’ sono pirotecnici con il Palermo che nemmeno dopo un minuto è ridotto in dieci uomini a causa dell’espulsione inflitta a Balzaretti per un fallo da ultimo uomo su Mattia Destro lanciato in contropiede. L’espulsione risulta essere forse un po’ eccessiva considerando che Balzaretti non era l’ultimo uomo a causa del recupero di Miccoli. Il Palermo non si fa tramortire dal brutto inizio e passa addirittura in vantaggio con Budan che incorna di testa tutto solo su corner di Fabrizio Miccoli. Al 23’ episodio dubbio in area di rigore rosanero con Brienza che anticipa Aguirregaray con il difensore argentino che forse sfiora l’attaccante bianconero provocando il rigore trasformato da Terzi per il pareggio senese. Il Palermo non rinuncia ad attaccare nonostante l’uomo in meno ma è il Siena che completa la rimonta con Bogdani che insacca su meraviglioso assist di Mattia Destro sull’ennesima disattenzione della difesa rosanero. Nel finale del primo tempo Rischio per il Siena con Rossettini che rischia seriamente l’autogol. Finisce la prima frazione con il Siena in vantaggio su un Palermo ridotto in dieci dopo nemmeno 1’ di gioco.

    Il secondo tempo si apre con il terzo gol per il Siena, incredibile quello che succede in area rosanero dove su palla ferma in area vi sono più giocatori del Siena che del Palermo con l’appoggio facile facile di Rossettini in rete, con anche qualche complicità di Viviano che non esce dalla sua porta in maniera tempestiva. Il gol spegne qualsiasi velleità di rimonta del Palermo che comunque recrimina per un rigore non concesso su un fallo subito da Bertolo per poi capitolare definitivamente sulla punizione di Brienza per il 4-1 finale. La successiva mezz’ora di gioco non regala più nulla con il Palermo, più intento a non prendere la goleada ed il Siena che si accontenta dell’ampio vantaggio acquisito.

    Come al solito quindi Palermo dalle due facce, splendido in casa e bruttissimo in trasferta anche se pesa moltissimo, in questa sconfitta, l’espulsione ingiusta di Balzaretti ad inizio partita. Molto bene invece il Siena di mister Giuseppe Sannino che ha risposto alla grande alle due sconfitte patite negli ultimi due incontri, nel recupero del match rinviato per neve contro il Catania e nella scoppola, proprio per 4-1, subita a Lecce la scorsa settimana.

  • Highlights Cesena – Inter 1-2. Super Pazzini

    Grazie ad uno straordinario Pazzini l’Inter riesce a ribaltare il risultato nei 5 minuti di recupero del secondo tempo: l’attaccante ex Sampdoria infatti con due perle da vero centravanti al 91′ e 95′ punisce un Cesena che aveva assaporato la vittoria e i 3 punti fino al novantesimo, con il gol di Budan, che avrebbero decisamente tirato fuori il club romagnolo dalla zona calda della classifica. Con questo successo l’Inter rimanda la festa scudetto del Milan che, in caso di passo falso nerazzurro a Cesena, oggi pomeriggio a San Siro con il Bologna avrebbe potuto festeggiare il suo 18esimo scudetto.

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  • Le pagelle di Cesena – Inter 1-2: Pazzini in panchina? Roba da Pazzi

    Le pagelle di Cesena – Inter 1-2: Pazzini in panchina? Roba da Pazzi

    Pagelle Inter

    Maicon 6,5 partita a due facce come l’Inter, dove praticamente non riesce mai ad essere incisivo nel primo tempo e invece ritrova la falcata e il dribbling nella ripresa. Prova a servire le punte con qualche cross ma Pazzini due volte schiaccia di testa e la mette di poco a lato. Poi nell’ultimo minuto di recupero prende il pallone dalla trequarti e pennella un cross perfetto per la testa del Pazzo, che punisce Antonioli e porta i 3 punti a casa per i nerazzurri. Mezzo voto in più per l’assist!

    Ranocchia 5 Pessima la sua prestazione. E si capisce fin da subito quando nei primi minuti si lascia sgusciare via alle spalle Giaccherini lanciato a rete da solo contro Castellazzi. Non bastasse sbaglia molti appoggi facili e soffre la presenza di un gigante come Budan. Tant’è che sul cross di Ceccarelli si ‘scansa’ quasi ciccando la palla di testa (colpevole anche Lucio) lasciando proprio Budan da solo in area libero di segnare. Brutto finale di stagione per lui

    Eto’o 6 Oggi non è in giornata e si nota quando si intestardisce nei dribbling, cercando spazi e spunti che non gli riescono mai. Qualche volta  è anche troppo egoista, quando prova la conclusione a rete senza cercare i compagni meglio posizionati. Si fa perdonare nel finale quando trova la zampata vincente servendo l’assist perfetto per Pazzini in area. È anche suo il merito della rimonta.

    Pazzini 8 Se qualche maligno avesse pensato dopo il lungo digiuno dal gol del Pazzo, che forse non fosse stato proprio l’acquisto del secolo in casa nerazzurra, oggi si sarà ricreduto. Pazzini è un giocatore fantastico e straordinario, ma c’è da capire che il suo habitat naturale è l’area di rigore, e chiedergli di giocare lontano da essa è un crimine puro. Entra nella ripresa e con una doppietta stende il Cesena e ribalta la partita da solo! Un appunto a Leonardo: Come si fa a tenere in panchina un giocatore così decisivo?

    Pandev 4,5 Inguardabile. Dovrebbe essere lui l’uomo ch sostituisce Sneijder e che dovrebbe essere il tramite tra centrocampo e attacco. Non gli riesce praticamente niente, e la cosa più assurda è che chiunque abbia visto la partita non si è accorto se abbia giocato o no. Quando esce per infortunio viene da chiedersi:’ ah ma c’era anche lui in campo?’. Altro appunto a Moratti stavolta: ‘ è proprio necessario tenerlo?’

    Pagelle Cesena

    Budan 6,5 Lotta e sgomita per tutto il primo tempo con Ranocchia, facendolo impazzire e mettendolo in seria difficoltà. Praticamente gli arriva una palla buona nella ripresa e lui la trasforma in rete. Come re Mida tutto quello che tocca diventa oro. Purtroppo per lui quel gol non servirà a nulla ai fini della partita.

    Giaccherini 6 La potenza è nulla senza controllo recitava il testimonial si una nota marca di pneumatici. Bhè vallo a dire a Giaccherini quando non riesce a controllare il pallone in corsa lanciato a rete solo contro Castellazzi. Sfortunato in quell’occasione non demorde e azzanna la fascia come un demonio. Velocissimo e sempre pericoloso per gran parte della partita. Affonda nel finale insieme ai suoi per aver sprecato troppe energie.

    Ceccarelli 6,5 Oggi il suo compito è quello di sostituire Santon, tenuto in panchina proprio contro la sua ex squadra. Scelta azzeccata da Ficcadenti, con Ceccarelli che tira fuori una buona prestazione sotto tutti i punti di vista. Il terzino del Cesena si fa notare soprattutto per gli inserimenti offensivi, e entra di diritto nel gol del Cesena, poiché l’assist per Budan parte dai suoi piedi.

    Jimenez 5,5 Gioca una quantità di palloni indescrivibile, è lui il centro nevralgico dell’azione dei bianconeri, ma oggi non risulta essere così decisivo come altre volte. Sente la partita più di tutto, in particolar modo per il trattamento che gli ha riservato la dirigenza interista. Vuole vendetta ma non la trova, e alla fine la partita gli lascia anche l’amaro in bocca.

  • PazzInter a Cesena. Doppietta di Pazzini e festa rossonera rimandata

    PazzInter a Cesena. Doppietta di Pazzini e festa rossonera rimandata

    Pazza Inter è  davvero l’aggettivo che meglio si addice alla squadra di Leonardo, e solo un ‘Pazzo’ avrebbe potuto risolvere una partita come quella di oggi. Praticamente sconfitta contro un Cesena tutto cuore e corsa fino al 91’ la squadra nerazzurra caricata dalla voglia di rivincita e di tornare al gol di Pazzini riesce a ribaltare un risultato in meno di 4 minuti e portare a casa 3 punti fondamentali per restare ancorati al secondo posto in classifica. Per i più maliziosi c’è anche il fattore festa rovinata in casa rossonera, poiché anche se domani il Milan vincesse non basterebbero i 3 punti per l’assegnazione matematica dello scudetto.

    Vediamo nel dettaglio lo svolgimento della partita.

    Novità nella formazione prevista inizialmente per Leonardo che schiera il macedone Goran Pandev al posto di Kharja nel ruolo di trequartista, e Milito in avanti lasciando Pazzini in panchina. Anche Ficcadenti cambia la punta centrale preferendo Budan a Malonga.

    PRIMO TEMPO- Comincia con coraggio, entusiasmo e aggressività  il Cesena, sfruttando un costante movimento dei centrocampisti e arrivando con molta facilità a ridosso della linea difensiva nerazzurra. Brivido per i padroni di casa al 6’ quando Parolo serve in verticale un pallone perfetto a Giaccherini  che involato a rete controlla male e si fa anticipare per un soffio in uscita da Castellazzi.  La partita vede un Cesena che gioca con molta velocità e molti inserimenti dei centrocampisti, mentre l’Inter adotta una manovra troppo lenta e prevedibile, soffrendo  fin troppo l’aggressività in fase di pressing dei bianconeri.

    Il primo squillo interista arriva all’11 su una conclusione da fuori area di Thiago Motta di poco a lato.

    Poche idee per i nerazzurri che fanno girare moltissimo la palla  senza trovare mai lo spazio utile per gli inserimenti delle punte, continuando a soffrire moltissimo il pressing altissimo degli uomini di Ficcadenti, che agendo in questo modo limitano il gioco interista. Si arriva alla mezz’ora di una partita che non ha regalato grandi emozioni con l’Inter che sembra aver preso le misure al Cesena, ma non riesce a velocizzare la manovra per cercare l’affondo decisivo. Fischio di Valeri con un minuto di recupero e le squadre vanno a riposo con il punteggio di 0 a 0 di un primo tempo noioso.

    SECONDO TEMPO– Squadre che rientrano in campo sotto la pioggia con gli stessi uomini del primo tempo. Torna a spingere il Cesena e al 2’ è Jimenez a provare un tiro da posizione defilatissima dopo una finta di cross, trovando Castellazzi pronto a chiudere sul primo palo. Leonardo con il passare dei minuti inizia a pensare di far entrare Pazzini per risolvere i problemi offensivi della sua squadra. È ancora il Cesena a rendersi pericolosa in un azione di ripartenza sfruttando la velocità di Giaccherini, che in area trova il colpo di testa di Budan ma la palla va alta sopra la traversa.

    Non passa molto tempo e all’11 il Cesena lancia l’affondo decisivo per portarsi in vantaggio. Il gol arriva quando Ceccarelli sulla fascia serve un cross che manda a vuoto Lucio e Ranocchia, trovando in area Budan, che deve solo appoggiare in rete e battere Castellazzi. Pessimo l’errore dei due centrali che praticamente stendono un tappeto rosso all’attaccante bianconero. Risultato: Cesena 1 Inter 0, con lo scudetto che inizia a tingersi di rossonero.

    Al 34’ Ceccarelli in maniera goffa sugli sviluppi di un calcio d’angolo mette di testa il pallone nella propria rete, ma l’arbitro annulla perché aveva già fermato il gioco spiegando come la palla su corner era già uscita.

    Pazzini è l’unico dei nerazzurri che  nel finale si rende pericoloso, soprattutto con un paio di colpi di testa, ma senza trovare lo specchio della porta. Al 46’ arriva la beffa per il Cesena, ed è proprio il Pazzo a riportare i suoi sul pareggio. Splendido il cross di Eto’o e Pazzini in spaccata al volo tocca la palla realizzando un gol da attaccante puro. A un minuto dal fischio finale succede l’impossibile con Maicon che crossa e trova in area nuovamente Pazzini, con l’ex doriano che stacca altissimo e di testa mette il pallone in rete ribaltando la partita. Fischio finale con un’altra rimonta interista e festa scudetto per il Milan da rimandare.

  • Un tris di colpi per il Cesena: arrivano Budan, Rozenhal e Benalouane

    Un tris di colpi per il Cesena: arrivano Budan, Rozenhal e Benalouane

    Cesena attivissimo sul mercato. La squadra romagnola neopromossa in Serie A e autrice di una buonissima prestazione all’esordio in campionato all’Olimpico fermando la Roma sullo 0-0, ha infatti messo a segno un tris di colpi che aumenterà la qualità della rosa a disposizione del tecnico Ficcadenti.

    Il dg dei bianconeri Luca Mancini ha esordito in mattinata con l’acquisto del difensore 24enne Benalouane fino a poche ore prima in procinto di firmare per la Juventus e prelevato dal Saint Etienne. Poi è stata la volta di un altro difensore, l’ex laziale Rozenhal nella passata stagione all’Amburgo per terminare, al momento, con l’acquisto della possente punta Igor Budan del Palermo in prestito.
    Il tutto arriva con la notizia della conferma della stella Giaccherini: l’esterno, a detta del presidente Campedelli, non si muoverà dalla Romagna, almeno per questa stagione.

  • Serie A: magia di Miccoli e Juve ko contro il Palermo, prima sconfitta per Zaccheroni

    Serie A: magia di Miccoli e Juve ko contro il Palermo, prima sconfitta per Zaccheroni

    Arriva la prima sconfitta della gestione Zaccheroni alla Juventus nel posticipo della 26esima giornata di Serie A contro il Palermo che espugna l’Olimpico di Torino per 2-0 grazie ad un’invenzione geniale di Miccoli e ad un erroraccio di Grygera che consente a Budan di siglare il raddoppio. Vittoria che vale doppio quella dei rosanero che scavalcano la Juventus al quarto posto che vuol dire qualificazione in Champions League.
    Dopo 2 pareggi e 2 vittorie anche Zaccheroni deve assaporare il gusto amaro della sconfitta, inchinandosi ad un Palermo che ha saputo attendere e colpire nel momento giusto.

    Dopo un buon avvio di gara, la Juventus riesce a mantenere il pallino del gioco per tutto il primo tempo ma, a parte un colpo di testa di Trezeguet uscito di un soffio e una conclusione telefonata di Diego, molto deludente stasera, per Sirigu da ottima posizione, i bianconeri evidenziano ancora una volta l’incapacità di concretizzare sottoporta e dimostrano di non avere idee sul piano del gioco. Il primo tempo è tutto qui.
    Nella ripresa sale in cattedra Pastore con le sue giocate che mettono in difficoltà e non poco centrocampisti e difensori della Juventus che devono fermarlo spesso con le cattive; il fantasista argentino ha l’opportunità di portare in vantaggio i siciliani con un rapido contropiede ma Manninger è attento compiendo una prodezza. E’ il preludio al gol che arriva al 60′ con Miccoli che si traveste per una sera da Del Piero beffando il portiere austriaco con una parabola a giro imparabile all’incrocio dei pali. La Juventus sbanda e dopo un gol in mischia di Cannavaro annullato per fuorigioco di Del Piero trovatosi sulla traiettoria della palla, arriva l’errore di Grygera che sbaglia un retropassaggio a Manninger consentendo a Budan, appena entrato in campo, di saltare il portiere bianconero e di depositare facilmente in rete, passando dalla panchina alla gioia del gol nel giro di pochi secondi. La Juventus può recriminare per un rigore non concesso per fallo di Bovo su Diego quando le due squadre erano ancora sullo 0-0.

    Missione compiuta per il Palermo che ottiene il quarto posto in classifica, Delio Rossi può ritenersi soddisfatto della prova dei suoi; Zaccheroni deve riordinare subito le idee della sua squadra perchè sabato c’è un altro match importante a Firenze contro la Fiorentina.

    Il tabellino
    JUVENTUS – PALERMO 0-2
    60′ Miccoli, 81′ Budan
    JUVENTUS (4-3-1-2): Manninger; Grygera, Cannavaro, Chiellini, De Ceglie (80′ Grosso); Candreva, Felipe Melo, Sissoko; Diego (89′ Zebina); Del Piero (80′ Paolucci), Trezeguet.
    A disposizione: Pinsoglio, Legrottaglie, Marrone, Immobile.
    Allenatore: Zaccheroni.
    PALERMO (4-3-1-2): Sirigu; Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Migliaccio (86′ Blasi), Liverani, Nocerino; Pastore; Miccoli (80′ Budan), Hernandez (69′ Cavani)
    A disposizione: Benussi, Goian, Bertolo, Simplicio.
    Allenatore: Rossi
    Arbitro: Valeri
    Ammoniti: Candreva (J), Cassani (P), Sissoko (J)

  • Serie A: Che Napoli! Super Palermo, rinasce la Samp

    In attesa del big match di questa sera la 21° giornata nelle gare della domenica pomeriggio regalava importanti match in zona Europa. Il Napoli nonostante le assenze ed un attacco spuntato supera il Livorno di Serse Cosmi in trasferta inanellando il 13° risultato di una stagione strepitosa. Protagonisti di giornata sono il laterale Maggio che si traveste da Van Basten per batter il napoletano De Lucia e il portierone De Sanctis abile ad ipnotizzare Lucarelli sul calcio di rigore. Nel finale c’è la gioia anche per Cigarini.

    Il Palermo si scatena tra le mura amiche contro un irriconoscibile Fiorentina. Indovina la mossa Hernandez Delio Rossi, il giovane punteros fa impazzire la retroguardia viola e segna la prima doppietta in serie A. Nella seconda parte gioia anche Budan per il tre a zero finale. Il Genoa torna alla vittoria grazie alla coppia d’attacco PalacioCrespo. Buona la reazione degli uomini di Gasperini al cospetto dell’Atalanta di Bortolo Mutti.

    Torna alla vittoria la Sampdoria sul campo dell’Udinese. La scelta di escludere Cassano da parte di Del Neri risulta vincente ma sulla vittoria finale c’è una topica di Russo che non concede un rigore nel finale per un fallo su Sanchez.Vince in rimonta il Bologna di Franco Colomba allontanandosi dalla zona calda della classifica. E’ ancora Gimenez con una doppietta ad esser decisivo. Buon pari del Cagliari a Siena, adesso Malesani rischia e del Chievo a Roma con la Lazio.

    RISULTATI, MARCATORI E CLASSIFICA 21° GIORNATA