Tag: igli tare

  • Lazio: dall’Argentina in arrivo Santiago Gentiletti

    Lazio: dall’Argentina in arrivo Santiago Gentiletti

    Si prospetta un nuovo arrivo in casa Lazio. Il direttore sportivo Igli Tare ha praticamente definito la trattativa che porterà Santiago Gentiletti dal San Lorenzo alla Lazio andando a puntellare ulteriormente la difesa come richiesto dal mister Stefano Pioli. Al club, che da poco ha conquistato la Copa Libertadores, andranno i 2 milioni di euro richiesti dalla cluasola rescissoria e il giocatore firmerà un contratto triennale con opzione per il quarto.

    Il difensore, classe 1985 con passaporto italiano, un metro e ottantadue di altezza, grande personalità, è un difensore che all’occorrenza può fare anche il centrocampista. , esordisce nel calcio vestendo la maglia del Gimnasia La Plata dove completa tutta la trafila nelle divisioni giovanili fino a esordire in prima squadra nel 2004. Dopo quattro stagioni non è riuscito ancora a conquistare il posto da titolare e, visto che è un difensore propenso ad assimilare cartellini, questo fatto ha indotto il club a cederlo in Cile: prima al Provincial Osorno e poi all’Higgins, in quest’ultimo club di appartenenza c’è la sua consacrazione, Gentiletti ha giocato tutto il campionato ad ottimi livelli tanto da riuscire a essere nuovamente convocato in Nazionale: questa volta con la maglia dell’Argentinos Junior.

    Nel 2011 ha avuto la possibilità di giocare il Europa con la maglia del Brest in Francia, Gentiletti in questa esperienza transalpina non è ancora pienamente maturo e non riesce a ricucirsi lo spazio sufficiente ad essere riconfermato; per lui si prospetta un nuovo ritorno in Argentina, questa volta per vestire la maglia del San Lorenzo. Qui trova la sua definitiva consacrazione diventando titolare fisso giocando sia da centrale difensivo che anche come terzino sinistro.

    I giocatori argentini sono soliti avere dei soprannomi, parole che si portano dietro per tutta la loro carriera: Santiago da bambino era chiamato “el Chueco, ovvero una persona con le punta dei piedi leggermente all’indietro al punto da sembrare una circonferenza.

    Gentiletti è pronto per riprovare l’avventura europea, questa volta nel calcio italiano: lo aspetta la Lazio, lo aspetta Stefano Pioli. Tocca ora al Chueco convincere il mister.

  • Lazio, la rivoluzione partirà dalla difesa

    Lazio, la rivoluzione partirà dalla difesa

    La Lazio del patron Claudio Lotito, sempre più contestato dai tifosi, avendo perso ogni velleità di classifica pensa già al futuro e cercherà nell’estate una bella scossa sul mercato con la speranza di ricompattare l’ambiente e ridare verve ad un gruppo che mai come in questa stagione è apparso così spento.

    Edy Reya che si era auto-confermato tecnico biancoceleste anche per la prossima stagione sicuramente non avrà preso bene l’interessamento della Lazio verso Sinisa Mihajlovic, tuttavia ha dato alcune linee guida per la finestra di mercato prossima. La rivoluzione partirà dalla difesa, infatti Federico Marchetti, Lorik Cana, Luis Cavanda e Michael Ciani sono i quattro nomi eccellenti che probabilmente saranno sacrificati per fare un po’ di cassa e permettere i nuovi innesti.

    Federico Marchetti | Foto Twitter | Il Pallonaro
    Federico Marchetti | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Inoltre sono quasi certi  i non rinnovi di Biava e di Dias che così giungono alla naturale scadenza dei rispettivi contratti e i mancati riscatti di Kakuta e di Postiga che torneranno ai club di appartenenza. Possibile inoltre un prestito per Perea, per farlo crescere visto che non ha convinto molto in questa stagione.

    Poi ci sono le sirene che suonano per alcuni gioiellini. Senad Lulic, accostato spesso alla Juventus, ha già manifestato la sua volontà di, in caso di club a lui gradito, voler andare via e la sensazione è che in caso di un’offerta congrua la Lazio alla fine lo lascerà andare. Proprio con i bianconeri c’è una pista rimasta aperta da gennaio per fare in modo che Quagliarella possa vestire biancoceleste e Lulic il bianconero, anche i due valori di mercato collimano (10 milioni) anche se il centrocampista bosniaco ha giocato decisamente di più della punta juventina.

    Onazi è richiestissimo da più parti e siamo certi che non lascerà la Lazio se non per un’offerta che preveda tanto cash, si profila una mini-asta quindi.

    Insomma la mission di Lotito è chiara da sempre, vendere, a tanto, e comprare a poco tenendo sempre il bilancio del club in positivo e questo ha sempre permesso di tenere in linea di galleggiamento il barcone che però perde consensi dalle curve.

    In entrata i biancocelesti si sono già mossi eccome, oltre all’affaire Quagliarella, che si sa come inizia ma non si sa come andrà a finire, e all’acquisto di Djordjevic, sono già stati presi diversi contatti soprattutto per la difesa, reparto dal quale partirà la rivoluzione biancoceleste.

    La Lazio cercherà di prendere Astori cercando di difendersi dall’altissima concorrenza ma i nomi “caldi” sono anche quelli di Martin Hinteregger, difensore centrale del Salisburgo di 21 anni che con un paio di milioni si potrebbe prendere, Fabian Schar poderoso difensore del Basilea che però costa caro e con gli svizzeri coltiva ambizioni europee ed infine si batte anche la pista belga per il gigante Alexander Scholz del Lokeren che è molto giovane e sarebbe un’operazione low-cost.

    A centrocampo la Lazio segue da anni, senza mai affondare la zampata vincente, il giovane centrocampista centrale svizzero Granit Xhaka del Borussia Monchengladbach che costa non meno di 10-12 milioni, oppure si battono le alternative Hunt del Werder Brema che potrebbe arrvare a parametro zero, ma che ha un ingaggio elevato e su cui si sono posati gli occhi di qualche club di Premier League.

    Inoltre, sempre per il centrocampo, l’entourage di Tare sembra aver posato lo sguardo per Jonathan Pitroipa, ala destra del Rennes non più giovanissimo che farebbe da alternativa in caso di improvvise offerte indecenti per Candreva o solo per sostituirlo.

    Insomma per la Lazio il mercato è iniziato in anticipo, cercando di bruciare la concorrenza, ricostruendo e svecchiando la rosa a cominciare dalla difesa. Sarà un’estate calda per Igli Tare e Claudio Lotito, ma prima di ogni tipo di congettura sarà necessario scegliere e definire la guida tecnica.

  • L’exploit di Pektovic: la Lazio è tornata una big?

    L’exploit di Pektovic: la Lazio è tornata una big?

    E’ arrivato a Formello fra l’indifferenza generale. Un allenatore come tanti, si pensava fosse un normale tecnico visto e considerando che allenava il Sion. In breve tempo, Vladimir Pektovic ha azzittito critici e diffidenti con un grandissimo inizio di campionato. Grazie alla rivoluzione, sia per quanto riguarda la parte strategica, sia per quanto concerne la modalità del lavoro, Pektovic è riuscito a far volare ancora una volta l’aquila biancoceleste. Addirittura, dopo la vittoria di sabato in rimonta contro il Cagliari, il neo allenatore della Lazio ha eguagliato i risultati ottenuti da un mostro sacro come Erikson. Perchè quindi non sognare?

    L’AQUILA VOLA – Pektovic è un allenatore che di solito predilige il gioco offensivo anche se in questa stagione ha ottenuto i migliori risultanti con un 4-5-1, trovando in Miro Klose la punta di diamante della squadra. Intelligente e razionale, l’ex tecnico del Sion è in grado di far cambiare pelle alla Lazio in base all’avversario che c’è da affrontare. Sabato contro il Cagliari, per esempio, la vittoria è arrivata con un modulo inedito che vedeva la difesa ridursi di un uomo e passare a tre giocatori. Con la sua filosofia, Pektovic ha portato la Lazio a lottare per le prime posizioni ed attualmente i biancocelesti si trovano al secondo posto solitari a cinque lunghezze dalla Juventus. Forse parlare di scudetto può essere una follia ma anche pronosticare una Lazio in questa posizione lo era prima dell’inizio del campionato. La Juventus è certamente più completa della Lazio ma l’allenatore Pektovic ci metterà del suo fino alla fine per mettere i bastoni fra le ruote alla squadra di Conte. Da sottolineare che contro le grandi la Lazio ha fatto sempre bene: vittoria con Roma, Inter, Milan, pareggio con la Juventus a Torino e uniche sconfitte con Napoli e Fiorentina. Niente male. Comunque sia, i tifosi biancocelesti si godono i meritati 39 punti ed una difesa che incassa pochissimi gol.

    CATANIA K.O – Intanto la Lazio continua la sua marcia anche in Tim Cup. L’avversario di serata, il Catania di Maran, regge solo un tempo. Nella ripresa i biancocelesti legittimano il vantaggio ottenuto alla mezz’ora con Radu, grazie ad una pregevole doppietta del Profeta Hernanes. Finisce 3-0 per la Lazio che adesso attende ai quarti di finale la vincente dello scontro fra Juventus e Milan. Al termine della partita, come riportato da CalcioNews24.com, queste le parole di Pektovic, contento per la vittoria sul Catania: “Abbiamo meritato questa vittoria, nel primo tempo abbiamo meritato ma nel secondo abbiamo fatto molto bene.  Abbiamo iniziato con i 3 dietro, poi siamo passati al 4-4-1-1 e poi nuovamente a 3. Floccari ha giocato benissimo. Nelle ultime partite Hernanes aveva un po’ faticato ma oggi nel secondo tempo quando è stato più vicino alla porta è stato devastante. Juve o Milan? E’ lo stesso, adesso possiamo preparare la gara e pensare al campionato”. Da sottolineare che con la vittoria ottenuta ieri, Pektovic ottiene il tredicesimo risultato utile consecutivo fra campionato e coppe. Unico nodo in casa Lazio è la questione relativa a Mauro Zarate, imprigionato nella capitale ma praticamente tagliato fuori da tutti i progetti. Qualche giorno fa ha parlato così il presidente Claudio Lotito, come riportate da Lazionews.eu: ““Non bado a queste cose, non seguo i social network. Io non rispondo perché sono i dipendenti che devono rispondere alle scelte della società e non la società che deve rispondere alle loro frasi”.

  • Roberto Di Matteo, fra la Storia e la Lazio

    Roberto Di Matteo, fra la Storia e la Lazio

    Il toto allenatore in casa Lazio è già iniziato per trovare un degno successore di Edi Reja, che ha chiuso definitivamente il suo capitolo sulla panchina biancoceleste, e gli uomini del presidente Claudio Lotito sembra si stiano muovendo in maniera decisa per convincere Roberto Di Matteo a sedere sulla panchina laziale nella prossima stagione. Di certo, il pensiero dell’attuale mister del Chelsea in queste ore non sarà rivolto al futuro, bensì all’immediato presente, che significa per lui finale di Champions League contro il Bayern Monaco, a Monaco di Baviera, in programma proprio questa sera all’ Allianz Arena. Un appuntamento da brividi per il giovane allenatore, che ha già scritto un pezzo di storia del club londinese di Abramovich eliminando il colosso Barcellona in semifinale, e che punta a realizzare l’impresa di una vita proprio nella tana dei tedeschi, lasciando il suo nome di “mister precario” impresso negli annali del calcio Europeo.

    Nonostante l’impresa fin qui realizzata, però, sembra ormai chiaro che il magnate russo non abbia intenzione di confermarlo alla guida dei blues per la prossima stagione, indipendentemente dal risultato della finalissima di questa sera, lasciandosi tentare da soluzioni di maggiore esperienza per la prossima stagione, con in testa Fabio Capello: per tal motivo, dunque, gli emissari laziali guidati da Igli Tare vogliono mostrare ancora una volta tutto il loro apprezzamento ed il loro interesse nei suoi confronti e, questa sera, assisteranno allo stadio di Monaco alla finalissima.

    In tal senso, dunque, Roberto Di Matteo sembra aver ben captato l’interessamento laziale e, durante la conferenza stampa di ieri in preparazione della finale, si è detto ben predisposto in merito ad un suo ritorno in “Patria”, dichiarandosi possibilista ad un suo ritorno alla Lazio, considerando anche il suo passato da calciatore in maglia biancoceleste dal 1993 al 1996, per ben tre stagioni: “Ora penso alla finale di Champions, certo mi sento italiano e sarebbe bello tornare in Italia. Sono aperto a diverse soluzioni…” Soluzioni che, dunque, potrebbero riportarlo nel nostro campionato, riportandolo ad una realtà “diversa” rispetto a quella inglese, dove gli allenamenti settimanali sulla tattica sono più intensi e, di certo, anche le pressioni dell’ambiente esterno.

    Roberto Di Matteo | © AFP/GettyImages

    Un messaggio piuttosto chiaro rivolto all’indirizzo della Lazio ma anche del presidente del Chelsea, con il quale Di Matteo rivela di “non aver ancora parlato”: l’incontro avverrà di certo nei prossimi giorni e, a seconda degli umori-post finale, potrebbe anche rivelare qualche sorpresa.

    Tuttavia, Roberto Di Matteo ha comunque tracciato un punto fermo, precisando chiaramente che un eventuale ritorno in Italia, lasciando la Premier League che è divenuta la sua seconda casa, non sarebbe affatto una seconda scelta.

    Inoltre, la soluzione Lazio sarebbe, come detto, un vero e proprio tuffo nel suo passato, un’esperienza che Di Matteo ricorda con molto piacere, affermando che “a Roma mi sentivo a casa mia”, facendo poi riferimento, in particolare, a Gascoigne che ebbe modo di conoscere da compagno di squadra quando militava proprio nella Lazio di quegli anni: “Ero molto giovane quando sono approdato alla Lazio e c’era già Gascoigne, stella del calcio europeo. Era un bel personaggio, una persona singolare, scherzava sempre e dovevi stare attento. Era un calciatore di grandissimo talento”.

    Da domani, Roma potrebbe divenire nuovamente casa sua.

  • Calcioscommesse, Ilievski parla di Sculli, Signori e Serie A truccata

    Calcioscommesse, Ilievski parla di Sculli, Signori e Serie A truccata

    Altra puntata del calcioscommesse, stavolta particolarmente inquietante. Nei giorni scorsi Repubblica ha raggiunto in Macedonia Ilievski, che insieme a Gegic fa parte del cosiddetto gruppo degli zingari. Sconcertanti le dichiarazioni del latitante numero uno dello scandalo scommesse, che fra gli altri tira in ballo il calciatore del Genoa Sculli e Beppe Signori. Ilievski stravolge ciò che si era pensato fino ad oggi, addossando ogni colpa agli stessi calciatori di Serie A e B. Le procure di Cremona e Bari avranno senz’altro letto quanto sostenuto dallo “Zingaro” e le indagini potrebbero avere una svolta clamorosa nei prossimi giorni.

    NOI? NO, I CALCIATORI – Ilievski è come una trota che risale il fiume controcorrente. A chi gli dice che con la sua organizzazione combinava le partite in Italia, risponde che in realtà sono gli stessi calciatori fra di loro a truccarle, per poi vendere le informazioni a chi come lui cerca delle “dritte” sicure per investire grosse somme di denaro. Durante l’intervista chiarisce come ci siano 30 calciatori realmente affidabili, di cui il 90% gioca in Serie B, ed il restante 10% nella massima serie. Oltre alle percentuali tira in ballo anche i nomi di alcuni di questi ed elenca nel dettaglio le squadre.

    SCULLI – E’ Giuseppe Sculli il primo nome tirato in ballo da Ilievski, durante l’intervista rilasciata a Repubblica presso la cittadina di Skopje. In relazione alla partita Lazio-Genoa (conclusasi con il risultato di 4-2), lo Zingaro spiega come a truccare la partita sia stato lo stesso ex giocatore biancoceleste “insieme ad altri suoi amici di Genova”. Secondo quanto affermato da Ilievski, non sarebbe quindi coinvolto il vice-capitano della Lazio Mauri, come sospettato dagli stessi inquirenti.

    RISPOSTA LAZIO – Ferma la condanna della società laziale in merito alle affermazioni dello Zingaro, con il direttore sportivo Tare che si dice assolutamente sereno e tranquillo, riponendo grande fiducia nelle decisioni che da qui a poco verranno prese dalle procure di Cremona e Bari.

    SIGNORI – E’ poi il turno di Beppe Signori, al quale viene affibbiato l’appellativo di boss del calcioscommesse in Italia. Dichiarazioni che vanno prese con le pinze, trattandosi di semplici confidenze rilasciate ad un giornalista e non di atti processuali. Lo stesso legale dell’ex attaccante biancoceleste ha tenuto a precisare che il proprio assistito non ha mai incontrato né parlato con Ilievski, rimanendo a completa disposizione della magistratura affinché venga dimostrata la sua totale estraneità ai fatti. L’avvocato di Signori ha poi minacciato di querelare qualsiasi testata che avesse accostato il nome della bandiera del Bologna allo scandalo scommesse.

    massimo cellino | © Enrico Locci/Getty Images

    SEI SQUADRE “AFFIDABILI” – Infine Ilievski ha dichiarato di aver scommesso sulle partite di alcune squadre in particolare, grazie alle quali (citando testualmente) avrebbe fatto “un mucchio si soldi”. Queste squadre sono Sampdoria, Cagliari, Siena, Chievo, Lecce, Bari. Anche in questo caso dichiarazioni da prendere con le molle, e smentite che non si sono fatte attendere. In particolare si registra l’amarezza con cui il presidente sardo Cellino ha appreso l’intervista di Repubblica, ricordando come anche in passato Ilievski avesse fatto il nome della società rossoblu, con le indagini della procura che già allora avevano dato un esito completamente negativo.

    Spetterà ora agli inquirenti se credere o meno alle parole che giungano da Skopje. In caso venissero confermate, per la Serie A si tratterebbe forse del punto più basso mai raggiunto nella sua storia.

  • Alfaro colpo Lazio e Genoa, Udinese bruciata

    Alfaro colpo Lazio e Genoa, Udinese bruciata

    Emiliano Alfaro è il nuovo attaccante della Lazio. L’acquisto dell’attaccante uruguaiano è una grossa sorpresa perché il calciatore 23enne era dato a un passo dall’Udinese. I Pozzo sono stati bruciati sulla linea del traguardo dall’accoppiata Lotito-Preziosi, con i due presidenti che si sono accordati su una comproprietà del calciatore che approderà per i prossimi 6 mesi all’Olimpico.

    emiliano alfaro | © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    L’operazione si aggira intorno ai 3 milioni di euro. E’ stato lo stesso direttore sportivo biancoceleste Igli Tare a portare a termine la trattativa lampo con il Liverpool di Montevideo, ormai ex squadra dell’attaccante classe ’88. Alfaro quindi si va ad aggiungere ad una celebre lista di uruguaiani che militano nel campionato italiano. Ciò a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dalla nazionale “Celeste” negli ultimi anni. I nomi di Cavani, Gargano, Ramirez, Hernandez raccontano dell’enorme potenziale su cui il ct Oscar Tabarez può contare. Ricordiamo che l’Uruguay è la squadra rivelazione dell’intero panorama calcistico. Il terzo posto nel Mondiale sudafricano del 2010 sembrava soltanto un caso, ma gli scettici si sarebbero ricreduti poco più tardi quando la “Celeste” guidata dall’ex tecnico di Milan e Cagliari riuscì nell’impresa di vincere la Coppa America (per la 15^ volta nella sua storia, record assoluto) battendo in finale il Paraguay 3-0.

    Alfaro è una classica seconda punta, molto veloce e agile, capace di realizzare 40 gol con la maglia del Liverpool di Montevideo su un totale di 100 presenze (dal 2006 fino ad oggi). L’unica esperienza estera del calciatore è quella che risale alla stagione del 2010, quando il San Lorenzo di Diego Simeone lo prese in prestito. In Argentina l’attaccante classe ’88 non riesce a ripetere le buone prestazioni fin lì disputate in patria, dove poi ritorna a splendere nel torneo di Apertura del 2011, quando realizza 7 gol e tre assist nelle dodici partite disputate.

    LA SCHEDA

    Nome: Emiliano Alfaro Toscano
    Data di nascita: 28 aprile 1988
    Ruolo: attaccante
    Nazionalità: Uruguay
    Squadra d’appartenenza: Liverpool di Montevideo
    Altezza: 173 cm
    Peso: 69 kg
    Costo cartellino: 6 milioni di euro

    LE MIGLIORI GIOCATE DI EMILIANO ALFARO, VIDEO

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”117589″]

  • Lazio: piacciono Cana e Ziegler, ma si punta anche su un colpo ad effetto

    Lazio: piacciono Cana e Ziegler, ma si punta anche su un colpo ad effetto

    Agguantando il quarto posto in classifica, la Lazio è ora artefice del proprio destino per quanto riguarda la qualificazione alla prossima Champions League. In caso di raggiungimento dell’ambito traguardo, come lo stesso ppresidente Lotito ha promesso, sarà tempo di rinforzare l’organico, mantenendo i “big” e puntando su giocatori di qualità che permettano di affrontare al meglio la prossima stagione.

    In proposito, si è espresso anche Igli Tare, direttore sportivo biancoceleste, confermando la volontà di rinforzare la squadra, non tirandosi indietro di fronte alle possibilità che il mercato potrà offrire, puntando, soprattutto, su giocatori che si integrino al meglio con il sistema di gioco di Reja, così com’è stato quest’anno nel caso dell’acquisto di Giuseppe Sculli.

    Inoltre, Tare non esclude la possibilità di un “grande arrivo”, con i nomi di Gilardino e di Klose in pole position per l’attacco, sottolineando che “se alla Lazio si associano dei nomi importanti è un chiaro sintomo che la società sta ritornando ad essere una grande squadra”.

    Inoltre, i biancocelesti appaiono fortemente interessati anche al centrocampista del Marsiglia Lorik Cana per il quale la Lazio offrirebbe circa 8 milioni di euro.

    A rivelarlo ufficialmente è stato lo stesso presidente Claudio Lotito, che ha dichiarato di apprezzare particolarmente Cana per la sua duttilità tattica – capace di giocare sia in difesa che a centrocampo – ed anche per la prontezza fisica e per la sua esperienza, dando mandato ad Igli Tare di trattare l’acquisto del suo connazionale, agendo d’anticipo rispetto ad altri club europei interessati al centrocampista albanese: “Tare si sta occupando direttamente di questa situazione, la richiesta è alta, ma sono fiducioso che troveremo una soluzione. Stiamo lavorando affichè Cana possa giocare nella Lazio”.

    Inoltre, la Lazio è fortemente interessata anche al 23 enne svizzero Reto Ziegler della Sampdoria, in scadenza di contratto a fine stagione, al quale in passato era interessato anche il Milan. I rossoneri, nella seduta di riparazione del mercato, erano certi del buon esito dell’operazione a fronte di un esborso di 2,8 milioni di euro, ma lo svizzero, poco prima della firma sui contratti, rifiutò il trasferimento al Milan – in aperto disaccordo con il suo procuratore Giuseppe Bozzo. In proposito, sembrava che il mancato trasferimento dello svizzero in rossonero, a seguito dell’accaduto, dovesse essere connesso ad un suo passaggio alla Lazio già Gennaio. Nel mercato di riparazione, però, l’accordo con la Sampdoria non si riuscì a trovare, rimandando l’operazione.

    Negli ultimi giorni, il club biancoceleste sembra aver ritrovato un forte interessamento nei confronti dello svizzero che si libererà a paramentro zero a fine stagione. Infatti, in merito all’affare Ziegler, anche il direttore sportivo Igli Tare ha confermato l’interessamento dei biancocelesti, elogiando le caratteristiche tecniche di Reto Ziegler e sottolineando che la sua condizione contrattuale potrebbe rappresentare un fattore in più per l’interessamento della Lazio nei suoi confronti: “ Ziegler è un giocatore con delle caratteristiche importanti, vedendo lo stato contrattuale che ha con la Sampdoria potrebbe essere un giocatore che riguarda la Lazio, da qui alla fine si vedrà. Se la Lazio raggiungerà un accordo con un giocatore, nel momento opportuno verrà comunicato. Vi prego di avere un po’ di fiducia e pazienza”.

  • Sculli – Lazio, fumata grigia. S’inserisce la Fiorentina

    Sculli – Lazio, fumata grigia. S’inserisce la Fiorentina

    Si è bloccata improssivamente l’operazione che doveva portare Sculli alla Lazio. Quando i tasselli sembravano messi tutti al loro posto è arrivata una brusca frenata da parte del presidente del Genoa Enrico Preziosi che ha preferito prendersi un pò di tempo prima di effettuare lo scambio di prestiti con la società biancoceleste con Bresciano che sarebbe approdato così in Liguria.
    Il ds laziale Tare stamattina dall’Hotel Hilton di Fiumicino dove era in programma l’incontro di metà stagione tra arbitri, dirigenti e allenatori di Serie A, si era detto fiducioso per il buon esito della trattativa e che le voci riguardanti un rifiuto di trasferimento di Bresciano erano assolutamente false.

    Infatti pare che a complicare la trattativa sia stato l’inserimento in extremis della Fiorentina alla ricerca di un esterno d’attacco. Corvino sarebbe pronto ad offrire 3 milioni cash mentre Lotito contava in uno scambio alla pari. La posizione del presidente del Grifone potrebbe sbloccarsi se il numero uno biancoceleste decidesse di pareggiare l’offerta viola considerati gli ottimi rapporti esistenti tra i due rinforzati dall’affare Floccari.
    Sculli, richiesto espressamente dal tecnico Reja per dotarsi di una valida alternativa in attacco oltre ai già presenti Zarate, Floccari, Rocchi e Kozak, in questa stagione è rimasto ai margini della rosa genoana dopo l’ottima annata dello scorso anno che lo avevano portato ad un passo dal trasferimento all’Inter.

  • Lazio scatenata: dopo Floccari in arrivo Canini. Tare intanto blocca il giovanissimo Vilkaitis

    Lazio scatenata: dopo Floccari in arrivo Canini. Tare intanto blocca il giovanissimo Vilkaitis

    Giornate frenetiche per il presidente Lotito alle prese con le sedute in camera di consiglio per gli arbitrati dei dissidenti Pandev e Ledesma e dall’altro alla ricerca dei colpi necessari per far risollevare le sorti della sua Lazio.
    sergio-floccari
    Il primo colpo è stato effettuato e sembra che questa volta il presidente Lotito abbia visto bene perchè il Sergio Floccari che conosciamo non è sicuramente quello visto all’ombra della Lanterna e con un allenatore che realmente crede in lui come Ballardini può sicuramente tornare ad esser il terribile cecchino conosciuto nelle passate stagioni bergamasche.

    Per la difesa sembra in dirittura d’arrivo dal Cagliari Michele Canini, il giovane difensore prodotto del vivaio atalantino è chiuso in Sardegna dall’esplosione di Astori e dall’ormai imminente arrivo di Ariaudo e dovrebbe accettare di buon grado il trasferimento alla Lazio. Ci sono da limare alcuni dettagli con Cellino che vorrebbe la comproprietà mentre Lotito è per il prestito oneroso piu diritto di riscatto in estate.

    Per il centrocampo pare che il prestito di Cigarini alla fine si farà e non dipenderà dal passaggio di Christian Ledesma al Napoli, per l’attacco ci potranno esser ulteriori colpi solo e soltanto se Lotito riuscirà a piazzare Cruz, sul Giardinero c’è l’interesse dell’Espanyol e Tommaso Rocchi richiesto da Delio Rossi in Sicilia.

    Si continua a monitorare Maxi Lopez mentre Tare è riuscito a bloccare un giovane di belle speranze, il difensore lituano Aurimas Vilkaitis, classe 1993, che già nelle scorse settimane era stato avvistato nel quartier generale di Formello.

  • Calciomercato, la Juventus ha scelto: Ledesma e Rafinha i rinforzi di mercato

    Anche se il presidente Jean Claude Blanc ha escluso ogni possibilità di intervenire sul mercato a gennaio, la Juventus deve obbligatoriamente rinforzarsi e sferrare almeno un paio di colpi.
    In giro si fanno tanti nomi ma i maggiori candidati a vestire la maglia bianconera sono il centrocampista della Lazio Cristian Ledesma e il terzino destro dello Schalke Rafinha; per loro è già stato messo a disposizione dalla proprietà un budget di 15 milioni di euro.
    Rafinha, già inseguito a lungo ad agosto, è stato ad un passo dalla Juventus che aveva chiuso la trattativa per 8 milioni di euro ma poi l’affare è saltato all’ultimo momento. Ora i dirigenti bianconeri possono approfittare della situazione che si è venuta a creare con la sua squadra per strapparlo ad un costo più basso della sua normale valutazione che si aggira intorno ai 10 milioni. Il difensore brasiliano infatti non si è presentato in ritito con lo Schalke e nessuno, compreso l’allenatore del club di Gelsenkirchen Felix Magath, sa dove sia finito. Dalla Germania scrivono che Rafinha troverà l’accordo con la Juve nei prossimi giorni.

    Capitolo centrocampo: urge un regista che sappia dettare i tempi di gioco e dare qualità in mezzo al campo. Nei giorni scorsi è tornato d’attualità il nome di Gaetano D’Agostino dell’Udinese, abbandonato ad agosto dalla Juventus per le pretese economiche del presidente Pozzo che non voleva liberarlo per una cifra inferiore a 20 milioni di euro per poi virare definitivamente su Felipe Melo, molto deludente in questo inizio di stagione, e pagandolo addirittura 5 milioni in più. Ma il vero obiettivo è Ledesma che sta vivendo la stessa situazione del suo ex compagno di squadra Goran Pandev, riuscito a svincolarsi dal club di Lotito e libero di giocare altrove.
    Ledesma aspetta di conoscere le decisioni dell’arbitrato ma la Juventus ha già fatto pervenire un’offerta sul tavolo biancoceleste di 5 milioni di euro per non vedersi soffiare il centrocampista da eventuali inserimenti di altri club e Lotito, se non vuole rischiare di perdere un altro pezzo pregiato della sua rosa a costo zero, è obbligato ad accettare anche se il direttore sportivo della Lazio Igli Tare smentisce:

    A me non risulta alcuna offerta da parte della Juventus, penso che questa sia una notizia falsa anche perchè io non so nulla di una cosa del genere. Poi tra l’altro è mia abitudine non commentare cose non certe perchè la Lazio è una società quotata in borsa. Se è possibile che Ledesma venga ceduto prima della sentenza per evitare che si svincoli come ha fatto Pandev? Non saprei, perchè da quello che so io non è ancora stata fissata alcuna sentenza: tengo a precisare però che il mercato è aperto a tutto, quindi non posso escludere nulla“.