Tag: Ibrahimovic

  • Ligue1: Bordeaux vetta solitaria, frenata Psg, risveglio Monaco

    Ligue1: Bordeaux vetta solitaria, frenata Psg, risveglio Monaco

    La 3° giornata della Ligue1 ha sorriso al Bordeaux che continua a viaggiare a punteggio pieno e che conquista la vetta della classifica in solitaria.

    Prosegue il momento non certo brillante del Psg che senza l’infortunato Ibrahimovic è costretto allo 0-0 in casa del fanalino Evian, bene il Monaco che finalmente conquista i primi punti.

    Veniamo al racconto di questa terza giornata

    La giornata si è aperta con l’anticipo del venerdì nel quale il Psg, orfano di Ibrahimovic, non è riuscito a trovare il gol in casa del fanalino di coda Evian. I parigini hanno anche rischiato essendo rimasti in 10 per l’espulsione di Cabaye. L’Evian con questo punto cancella lo zero in classifica mentre il Psg prosegue con la sua partenza a rilento fatta di due pari esterni ed una vittoria casalinga.

    La gioia dei calciatori del Bordeaux
    La gioia dei calciatori del Bordeaux

     

    Il Bordeaux continua la marcia a punteggio pieno. In casa del Nizza il successo arriva in rimonta, al vantaggio dei padroni di casa con Bosetti al minuto 12, rispondono i girondini con le reti di Diabate al 32° dal dischetto, di Maurice-Belay al 47° e di Sertic al 55°. Il  Bordeaux prova così a candidarsi concretamente come sorpresa della stagione e come diretta rivale per contendere il successo alle due favorite Psg e Monaco.

     

     

    I gol nella ripresa di Delaplace e Kjaer consentono al Lille di sconfiggere 2-0 il Lorient e digerire l’amarezza della sconfitta casalinga nel preliminare Champions con il Porto.

    Vittoria in trasferta per il Caen che trova due volte il gol negli ultimi 7 minuti e sconfigge 2-0 il Reims.

    Il Montpellier ottiene un buon successo sul campo amico ai danni del Metz, i gol arrivano al 44° di ognuno dei due tempi, nel primo va a segno Tiene, nel secondo Camara.

    All’Olympique basta il gol di Gignac al 46° per battere 1-0 in trasferta il Guingamp e portare a casa il primo successo per il Loco Bielsa.

    Successo anche per il Bastia che si sbarazza del Tolosa per 1-0 grazie alla rete di Boudebouz che trasforma dagli undici metri al 24°.

    Nel posticipo domenicale prosegue la crisi del Lione che dopo la sconfitta casalinga nel playoff di Europa League con i rumeni dell’Astra, perdono nuovamente tra le mura amiche, una sconfitta per 1-0 con il Lens firmata da Nomenjanahary.

    Il St.Etienne rallenta e non ottiene la terza vittoria su tre, il match casalingo con il Rennes si chiude sullo 0-0.

    Nell’ultima gara di giornata si rialza il Monaco ed il merito è dell’uomo sul mercato Radamel Falcao che trova il gol vittoria in casa del Nantes.

     

    RISULTATI 3° GIORNATA

     

    Evian – PSG 0-0

    Guingamp – Olympique Marsiglia 0-1 (46° Gignac)

    Bastia – Tolosa 1-0 (24° rig. Boudebouz)

    Lille – Lorient 2-0 (58° Delaplace, 74° Kjaer)

    Montpellier – Metz 2-0 (44° Tiene, 89° Camara)

    Nizza – Bordeaux 1-3 (12° Bosetti (N), 32° rig. Diabate (B), 47° Maurice-Belay (B), 55° Sertic (B))

    Reims – Caen 0-2 (83° Kante, 90° Bazile)

    Lione – Lens 0-1 (11° Nomenjanahary)

    St. Etienne – Rennes 0-0

    Nantes – Monaco 0-1 (45° Falcao)

     

    CLASSIFICA DOPO 3 GIORNATE

    Bordeaux 9, St.Etienne e Lille 7, Caen e Montpellier 6, Psg 5, Rennes, Nantes, Nizza, Olympique Marsiglia, Bastia e Lorient 4, Lione, Tolosa, Lens, Guingamp e Monaco 3, Metz 2, Reims e Evian 1

  • Pallone d’Oro 2013 3 gli italiani solo Balotelli “rischia” i 23

    Pallone d’Oro 2013 3 gli italiani solo Balotelli “rischia” i 23

    Quanto vale il Pallone d’Oro? Serve per premiare il miglior giocatore dell’ultima stagione o il miglior giocatore in assoluto? Del Piero qualche tempo fa rispose alla domanda di un giornalista sul Pallone d’Oro con un altra domanda: “Maldini ha mai vinto il Pallone d’Oro? No? E allora non è un premio” (altro…)

  • Ibrahimovic ringrazia ma resta al Milan: “Qui sto bene”

    Ibrahimovic ringrazia ma resta al Milan: “Qui sto bene”

    Si chiude ogni tipo di trattativa con il Paris Saint Germain. Il talento svedese infatti spiega “Ringrazio il Paris Saint Germain, ma resto al Milan”. L’attaccante del Milan non ha quindi nessuna intenzione di lasciare i rossoneri. Zero i dubbi che circondano il fuoriclasse, al contrario di quanto si era detto nei giorni scorsi.La sintonia con Galliani sembra infatti essere massima e Zlatan Ibrahimovic ha dichiarato di sentirsi in ottima forma per continuare a calcare il campo di San Siro e regalare altrettante emozioni ai tifosi rossoneri.
    Tutto ok anche con l’allenatore Allegri; nonostante la sintonia non sia alla pari di quella con Galliani tra Ibra e l’allenatore sembra esserci del gran rispetto che porterà ad una grande prossima stagione.

    Nel frattempo lo svedese si è aggregato alla sua squadra in vista degli Europei che si svolgeranno in Polonia e Ucraina.

    zlatan-ibrahimovic | © Gabriele Maltinti/Getty Images
    L’attaccante del Milan dovrà sfatare in questo torneo il fardello che si porta sulle spalle di essere un giocatore poco decisivo nei match che contano con la Nazionale.

    Detto fatto Ibra non ha perso tempo, cominciando già dalle qualificazioni con il piede giusto: in questo percorso verso Euro 2012 il suo apporto è stato infatti a dir poco fondamentale, mettendo a segno 5 gol in 8 partite.

    Importante è stato anche l’apporto di Zlatan Ibrahimovic nel match amichevole di ieri contro la Serbia dove lo svedese ha messo a segno la rete della vittoria. Dal dischetto Ibra ha magnificamente superato il portiere serbo siglando il 2-1 finale.

    Inutile nascondere le ambizioni in questo Europeo: la punta di diamante della Svezia in conferenza stampa ha infatti dichiarato:
    “Per me vincere questo Europeo, forse, varrebbe più di tutti i titoli che ho vinto fino ad oggi. Vincere con il proprio paese è speciale, anche perchè è sempre un onore giocare per la propria nazionale. Sarebbe fantastico poter vincere con questa maglia e poi tornare a casa e festeggiare con i tifosi”.

  • Inter Milan, Allegri sceglie Robinho

    Inter Milan, Allegri sceglie Robinho

    Il derby della Madonnina è alle porte, Inter Milan si affrontano stanotte nella penultima giornata di Serie A. Ad inizio anno in tanti avevano pronosticato che sarebbe stata la sfida decisiva del campionato. Attese confermate, sebbene nessuno poteva immaginare che in realtà la lotta scudetto avrebbe avuto come protagonisti Juventus e Milan, con i nerazzurri fuori dal discorso tricolore. Stramaccioni vuole vincere sia per credere ancora nel terzo posto ma sopratutto per la riconferma in panchina nella prossima stagione. Dall’altra parte c’è un Diavolo che sogna l’insperato sorpasso ai bianconeri a 180′ minuti dalla fine. Comunque vada sarà un derby ad altissima tensione, e in situazioni come queste le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

    ZANETTI GIOCA – Dopo lo stop di Parma che ha posto fine alla serie di sei risultati utili consecutivi, l’Inter di Stramaccioni vuole tornare a vincere. L’ex tecnico della Primavera nerazzurra schiera i suoi uomini con un 4-3-1-2. Tra i pali c’è Julio Cesar, che pare abbia risolto il problema al gomito che lo affligge da più di un mese. In difesa spazio alla coppia centrale Lucio-Samuel, con Maicon e Nagatomo esterni. A centrocampo, come ricordato anche nella giornata di ieri, mancherà Stankovic, operatosi al tendine d’Achille. La linea dei tre sarà composta da Cambiasso, il neo arrivato Guarin e capitan Zanetti, in dubbio negli ultimi giorni. Sulla trequarti confermatissimo Sneijder, galvanizzato dopo le recenti prestazioni. In attacco, al fianco del bomber Milito, Stramaccioni non ha ancora deciso se dare un’opportunità a Zarate oppure confermare dal primo minuto Ricky Alvarez. Al momento l’ex biancoceleste sembra in leggero vantaggio sul connazionale. Soltanto panchina per Pazzini.

    robinho | © Claudio Villa/Getty Images

    ROBINHO O CASSANO – Tra i 21 convocati di Allegri non figurano Antonini, Emanuelson e Seedorf, che si vanno ad aggiungere agli indisponibili Pato, Thiago Silva ed Inzaghi. L’unica buona notizia per il tecnico livornese è il rientro di Abate sulla corsia di destra. In difesa, al fianco di Nesta, dovrebbe giocare il colombiano Yepes, con Mexes che verosimilmente si accomoderà in panchina. A sinistra è ipotizzabile l’utilizzo di Bonera, di gran lunga favorito rispetto al giovane De Sciglio (unica soluzione di riserva rimasta). Per stasera torna in mezzo al campo dal primo minuto l’olandese Van Bommel, probabilmente al suo ultimo derby milanese, che giocherà insieme a Nocerino e Sulley Muntari. Come trequartista agirà Boateng. Ancora da svelare invece chi sarà la spalla di Ibrahimovic. Robinho o Cassano? Nell’immediata vigilia del match il brasiliano viene dato come favorito, anche se non è da escludere che Allegri possa giocarsi la carta Cassano da inizio gara.

    I PRECEDENTI – All’andata il derby venne vinto dagli uomini di Ranieri per 1-0, grazie alla rete del Principe Milito. Il ko dello scorso gennaio confermò le difficoltà del Milan negli scontri con le prime sette della classifica, dai quali i rossoneri hanno raccolto quest’anno pochissimi punti (5 durante il girone d’andata e 8 in quello di ritorno, 13 punti su 33 disponibili). Da quando Allegri è sulla panchina del Milan, i rossoneri hanno ottenuto cinque successi in sei occasioni, compresa la vittoria in Supercoppa Italiana ad inizio stagione. Lo stesso Stramaccioni può vantare due vittorie in altrettanti derby con la Primavera nerazzurra.

    Probabili formazioni Inter Milan, 37 giornata Serie A
    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo, Cambiasso, Zanetti, Guarin, Sneijder, Milito, Zarate.
    Panchina: Castellazzi, Ranocchia, Cordoba, Faraoni, Obi, Alvarez, Pazzini. Allenatore: Stramaccioni
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Yepes, Bonera, Van Bommel, Muntari, Nocerino, Boateng, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Mexes, De Sciglio, Ambrosini, Gattuso, Maxi Lopez, Cassano. Allenatore: Allegri

  • Convocati Barcellona Milan, c’è Pato manca Van Bommel

    Convocati Barcellona Milan, c’è Pato manca Van Bommel

    Le polemiche di sabato sera al Massimino, la Juventus a -2 non possono distrarre troppo il Milan di Massimiliano Allegri in vista del match di martedì sera al Camp Nou di Barcellona per la partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League. Come abbiamo avuto più volte modo di scrivere i rossoneri, così come i catalani, sono stati sfortunati nel sorteggio ma come ha dimostrato la partita dell’andata in un doppio confronto è tutto possibile e lo 0-0 dell’andata lascia praticamente aperta ad ogni risultato la qualificazione. Il Milan arriva alla partita dell’anno con l’assenza pesante di Thiago Silva e quella di Van Bommel ancora alle prese con i problemi alla schiena ma anche con la consapevolezza di esser cresciuta notevolmente da inizio stagione avendo maturato una propria identità. Barcellona Milan deve esser la partita perfetta, per batter i catalani infatti non basta un colpo estemporaneo di Ibra o una fiammata di Boateng bensì una prova corale e ovviamente tanta tanta fortuna.

    Pato convocato per Barcellona Milan | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Rispetto alla partita di mercoledì scorso a San Siro Allegri può senza ombra di dubbio sorridere per aver recuperato Abate che sicuramente partiranno titolari ma anche Pato e Maxi Lopez che pur partendo dalla panchina aumenteranno il peso specifico dell’attacco garantendo alternative durante i novanta minuti. La formazione del Milan al Camp Nou dovrebbe esser con Abbiati in porta, difesa con Abate e Antonini esterni mentre in mezzo con Nesta non escluderei la conferma di Bonera autore di due partite maiuscole contro Barcellona e Catania e dato in grandissima forma. Capitan Ambrosini stringerà ancora una volta i denti impadronendosi del parte centrale del centrocampo, Nocerino e Seedorf saranno le due mezzale mentre Boateng fungerà da trequartista alle spalle di Ibrahimovic e Robinho. Difficilmente Pato giocherà dal primo minuto anche se le notizie che arrivano da Milanello lo danno in grande condizione psicofisica.

    La Champions League e Ibrahimovic. Ogni partita di Champions League può esser l’occasione giusta per Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese pur avendo fatto passi da gigante rispetto al passato non riesce ancora a togliersi di dosso il marchio di “piccolo” nelle partite che contano. Il Camp Nou potrebbe esser la volta buona? Il Milan e tutti i suoi tifosi lo sperano.

    Barcellona più offensivo? Rispetto alla gara d’andata anche Pep Guardiola sembra orientato a far qualche cambio per Barcellona Milan. Non è escluso che il tecnico catalano faccia ricorso alla difesa a tre sopperendo così alle assenze sull’out sinistro ma è comunque abbastanza preventivabile l’utilizzo di Iniesta tra i tre di centrocampo a discapito di Keita e l’inserimento di un terzo attaccante a completare il tridente con Sanchez e Messi.

    Questi i 23 convocati da Allegri per Barcellona Milan:
    Abbiati, Amelia, Piscitelli, Abate, Antonini, Bonera, De Sciglio, Mesbah, Mexes, Nesta, Zambrotta, Yepes, Ambrosini, Aquilani, Boateng, Emanuelson, Nocerino, Seedorf, El Shaarawy, Ibrahimovic, Maxi Lopez, Pato, Robinho.

  • Juventus Milan Coppa Italia, a Roma nel segno di Del Piero e Vucinic

    Juventus Milan Coppa Italia, a Roma nel segno di Del Piero e Vucinic

    Che sarebbe stata una partita importantissima lo avevano fatto capire i due tecnici alla vigilia, Juventus e Milan si sono dati battaglia per ben 120′, regalando emozioni a tutti i tifosi. Alla fine ad uscire col sorriso dallo Juventus Stadium è Antonio Conte che porta i suoi ragazzi in finale di Coppa Italia migliorando le statistiche (2 vittorie e 2 pareggi) a suo favore contro il rivale Allegri.
    In uno stadio che come prevedibile ha registrato il tutto esaurito è la Juventus che si dimostra più squadra compatta e tenace, grazie al prezioso lavoro dei singoli, grazie ad un capitano che risponde sempre nel migliore dei modi quando il Mister lo chiama. Grazie a quello che si sta rivelando l’uomo in più di queste ultime partite e che risponde al nome di Mirko Vucinic.

    Allegri prova a giocarsi il tutto per tutto recuperando un febbricitante Ibrahimovic, affidandosi all’esperienza di Seedorf e alla sicurezza difensiva di Thiago Silva. Conte invece parte con Alex Del Piero e Mirko Vucinic, affidando la regia del centrocampo a Pirlo con Giaccherini e Vidal a supporto. In difesa si rivede Chiellini.

    Vucinic e Del Piero protagonisti di Juventus Milan Coppa Italia | ©Getty Images

    Al fischio d’inizio è il Milan che prova a fare la partita per ribaltare il risultato d’andata mentre i bianconeri sviluppano il gioco sulle ripartenze. Per il primo guizzo della gara si dovrà aspettare il 20′, quando è Ibrahimovic ad impensierire Storari con un tentativo di cross che si trasforma poi in tiro. Il portiere tocca quel tanto per far cambiare traiettoria al pallone. Al 28′ capovolgimento di fronte, Pirlo lancia Lichtsteiner dalla trequarti, lo svizzero crossa per il capitano che si fa trovare pronto e superando Amelia ribadisce in rete. E’ l’1-0 che accende gli animi dei tifosi sugli spalti, quello di Allegri che reclama per il modo in cui Del Piero si libera di Mexes e soprattutto accende quello dell’undici di Conte che a testa bassa continua a spingere per trovare il colpo del ko. I rossoneri soffrono sopratutto le ripartenze di Vucinic, infatti dai suoi piedi partono tutte le occasioni più importanti della gara. Il Milan accusa il colpo e si non contiene il nervosismo, ne sono prova i brutti interventi di Aquilani su Vucinic e di Muntari su Lichtsteiner. Al 45′ si va negli spogliatoi con la Juventus in vantaggio per 1-0 e la qualificazione in pugno.

    Nella ripresa è tutta un’altra partita. Ibrahimovic non rientra dagli spogliatoi e al suo posto ritroviamo Maxi Lopez. Ma al 6′ è Mesbah che, dimenticato da Pepe, trova la rete del pareggio con un colpo di testa su cross di Mexes. La Juventus sembra accusare il colpo, il Milan trova lo spirito giusto per la rimonta pur non essendo mai veramente pericoloso. Anzi al 68′ è ancora la Juve a rendersi pericolosa con Vucinic il cui tiro va fuori di poco. Al 73′ Conte decide di concedere la standind ovation a Del Piero, acclamato e applaudito da tutto lo stadio che intonerà fino alla fine del match “Un Capitano…”. A prendere il posto del numero 10 sarà Borriello. Allegri risponde alla mossa del collega prelevando Aquilani per Nocerino. All’81’ toccherà a Maxi Lopez impietrire lo Juventus Stadium: dribbling su Bonucci dal limite gran tiro sotto il sette che diventa imparabile per Storari. Allo scadere la palla che potrebbe chiudere il match è per Borriello che sfuma una ghiotta occasione di contropiede concludendo su Amelia. Sul capovolgimento di fronte è Inzaghi a impensierire i 40mila supporters della Vecchia Signora ma il suo tiro viaggia per tutta l’aria piccola bianconera prima di essere spazzata via dalla difesa. I 90′ si chiudono con il vantaggio rossonero.

    L’inizio dei supplementari è tutto per la Juventus che dimostra ancora una volta quanto ha a cuore prenotare la finale a Roma. Va vicina al gol in due occasioni, la prima con Marchisio che sciupa una ribattuta di Amelia su gran tiro di Vucinic, e la seconda con Giaccherini che si fa anticipare in uscita da Amelia. A questo punto è ancora Vucinic che sale in cattedra siglando la rete del 2-2 che da l’accesso alla finale: il montenergino riceve palla sulla trequarti e con un gol capolavoro da 30 metri trova la strada per il boato dello Juventus Stadium. Il Milan è battuto, non nel risultato, non nella qualificazione alla Finale del Cup Tim, ma nella resistenza tra le due squadre a non mollare mai. I rossoneri sono stati cinici come al solito nello sfruttare le due occasioni ghiotte, la Juventus, nel confermarsi una sciupona in fase offensiva dimostra ancora una volta di avere grande forza, carattere e cuore.

    Video Juventus Milan Coppa Italia highlights Youtube
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  • Cesena Milan 1-3, segna Muntari gioie per Emanuelson e Robinho

    Cesena Milan 1-3, segna Muntari gioie per Emanuelson e Robinho

    La trasferta al Manuzzi per l’undici di Allegri poteva nascondere tantissime insidie derivanti dall’appagamento dopo la bellissima vittoria in Champions League, dalle tantissime assenze in difesa e a centrocampo, e per ultimo dalla squalifica di Ibrahimovic. Invece, Cesena Milan è stata la conferma che il periodo nero della squadra di Allegri è ormai passato e proprio nei momenti di difficoltà il tecnico livornese adesso sa di poter contare su una panchina lunga, di qualità e pronta a caricarsi il Milan sulle spalle. La facilità con cui ha condotto la partita dimostrano ancora una volta la bontà delle scelte di Allegri ma anche la lungimiranza di Galliani nella gestione della campagna acquisti con Emanuelson, Mesbah, Muntari e per non dimenticare Nocerino trasformati da acquisti di basso profilo a pedine importanti e fondamentali per l’economia della squadra.

    Cesena Milan, la partita. Allegri conferma tutte le indiscrezioni della vigilia preferendo Mesbah ad Antonini in difesa e rilanciando Bonera al fianco di Thiago Silva per sopperire alla contemporanea assenza di Mexes e Nesta. Ambrosini dà riposo a Van Bommel in mediana mentre la novità più grossa è il debutto di Sulley Muntari nel ruolo di mezzala sinistra.

    Muntari gol al debutto Cesena Milan | ©Getty Images
    In avanti con Maxi Lopez c’è Robinho. Nel Cesena Arrigoni abbandona l’idea della difesa a tre schierando Rossi esterno sinistro di difesa. L’avvio di partita è un monologo rossonero subito pericolosa con una bella incursione di Ambrosini ipnotizzato da Antonioli e una girata di Muntari uscita di poco a lato. La superiorità tecnica e tattica si concretizza alla mezzora con un perentorio uno due che indirizza la partita verso la conclusione. Muntari brinda all’esordio ribadendo in rete una goffa respinta di Antonioli su un siluro di Thiago Silva ed appena due minuti dopo Emanuelson firma la sua prima rete in campionato con un bel sinistro dalla distanza. Il Cesena prova qualche sussulto ma per tutto il primo tempo i suggerimenti per Iaquinta e Mutu sono preda della difesa rossonera. La ripresa parte con i padroni di casa più propositivi ma ci pensa Robinho a placare la voglia di rivalsa mettendo a segno la rete che chiude definitivamente il match. Nel finale, poi, PUdil beffa Abbiati per il 3-1 finale.

    Il Milan effettua dunque il controsorpasso sulla Juventus arrivando allo scontro diretto in piena forma e con la consapevolezza di aver definitivamente inserito nel progetto giocatori interessanti quali Emanuelson e Mesbah, di aver trovato in Maxi Lopez un punto di riferimento quando manca Ibrahimovic ma sopratutto di aver ritrovato Robinho fondamentale per scardinare le difese avversarie.

  • Milan Napoli 0-0, espulso Ibrahimovic. Robinho spreca

    Milan Napoli 0-0, espulso Ibrahimovic. Robinho spreca

    Finisce a reti inviolate il big match fra Milan Napoli. I rossoneri non approfittano del mezzo passo falso della Juve contro il Siena. Robinho sbaglia un incredibile occasione nei minuti iniziali del secondo tempo. Espulso Ibrahimovic per uno schiaffo ai danni di Aronica, con la concreta possibilità che lo svedese possa saltare la sfida scudetto contro la Juventus in campionato. Il Napoli non ha la forza di prendere in mano l’iniziativa e il risultato non cambia.

    Primo tempo equilibrato a San Siro, con i rossoneri che riescono a tenere il pallone fra i piedi e gli ospiti che si rendono pericolosi grazie alla velocità di Lavezzi. Il primo tiro in porta arriva al 18′ ed è Hamsik a sparare un tiro violentissimo che Abbiati respinge in angolo. Passano pochi minuti ed una grave incomprensione della coppia Mexes-Abate permette a Lavezzi di trovarsi a tu per tu con il portiere avversario ma l’argentino vanifica tutto sbagliando lo stop. Il Milan fa fatica a creare pericoli alla retroguardia azzurra, con Robinho che appare ancora una volta in giornata no. Nel finale Abbiati, in collaborazione con Abate, regalano il pallone a Cavani, ma il Matador completa la sagra degli errori calciando malissimo.

     

    Il secondo tempo registra subito l’occasione più clamorosa della partita per i rossoneri. Binho completamente solo davanti a De Sanctis manda a lato. Fischi copiosi sull’attaccante brasiliano piovono dagli spalti di San Siro. E’ un Milan più pimpante quello della ripresa. Seedorf scocca un tiro velenoso dal limite che sfiora la traversa. Al 60′ è Ibrahimovic ad andare vicinissimo al gol, ma De Sanctis si supera. Tre minuti più tardi l’episodio che potrebbe cambiare il corso della partita e il destino del campionato. Il bomber svedese, nervoso per tutti i primi 45′ minuti, scarica la propria rabbia su Aronica colpendolo con uno schiaffo. L’arbitro Rizzoli non vede nulla, De Sanctis corre verso l’assistente di linea che segnala l’accaduto all’arbitro il quale non può far altro che espellere l’attaccante rossonero.

    Il Napoli potrebbe approfittare dell’inferiorità numerica del Milan ma non trova la forza o il coraggio per impensierire la squadra di Allegri, tranne in un’occasione che vede protagonista Cavani, il quale sbaglia un facile colpo di testa davanti ad Amelia (subentrato all’inizio del secondo ad Abbiati, rimasto negli spogliatoi a causa dell’ennesimo problema muscolare di questa stagione). Il Milan continua ad avere il controllo sul match però non riesce a sbloccare il risultato neanche nel finale, quando Maxi Lopez è subentrato a Robinho senza incidere più di tanto. Tensione alle stelle nei minuti conclusivi, con Allegri che viene espulso per proteste. La squadra di Mazzarri può cautamente sorridere, considerate le sconfitte di Lazio, Inter e Udinese, mentre i rossoneri si rammaricano per la ghiotta occasione sprecata.

  • Il Pallonaro ospite al Gran Galà del Calcio 2011

    Il Pallonaro ospite al Gran Galà del Calcio 2011

    La serata si è svolta al teatro “Dal Verme” di Milano ed è stata condotta dal trio Michele Criscitiello, Dan Peterson ed Alessia Ventura.
    Prima di andare in onda è stato premiato il calciatore Piovaccari come capocannoniere della scorsa stagione in serie b quando militava nel Cittadella.
    La diretta è iniziata con l’inno nazionale durante il quale ci siamo alzati tutti ed è stato un momento commovente. Subito dopo sono saliti sul palco i presidenti Abete e Petrucci ed anche Tommasi e Albertini in qualità di rappresentanti dell’associazione calciatori e della Lega calcio.

    Dopo è iniziata la premiazione della formazione top 11 del 2011. Come portiere ha vinto Handanovic dell’Udinese mentre i 4 difensori premiati sono stati Maggio, Thiago Silva, Ranocchia (ex aequo con Nesta) ed Armero. Qui c’è stata una scenetta simpatica con Alessia Ventura, Thiago silva ed Armero che hanno ballato “Ai se tu pego” il tormentone del momento.

    Gran Galà del calcio 2011
    Come centrocampisti sono stati premiati Boateng (al quale sono state fatte alcune domande sul suo ruolo in campo),Hamsik e Thiago Motta (pari merito con Marchisio).
    Thiago motta alla domanda se resterà all’inter ha risposto che “Parigi è una bella città” scatenando voci di una probabile cessione al Psg di Ancelotti. Hamsik e Marchisio non erano presenti alla premiazione per motivi personali.

    Tra gli attaccanti premiati Di Natale, Cavani e Ibrahimovic, quest’ultimo molto acclamato dal pubblico di fede milanista. Dopo la top 11 ci sono state altre premiazioni come ad esempio il premio per la miglior società del 2011 per i risultati e per il bilancio vinto dall’Udinese e ritirato dal presidente Pozzo.

    Miglior giocatore dello scorso campionato di serie b è stato El Sharawy che giocava nel Padova, premiato anche per lo spot del 2011 di “Nivea for men “.

    Poi è stata la volta di Massimiliano Allegri come miglior allenatore del 2011 e di Fabio Capello che ha ricevuto il premio della critica direttamente da Italo Cucci che era uno dei componenti della giuria.

    E’ salito sul palco anche Rino Gattuso, acclamatissimo dal pubblico, poichè in collaborazione con il presidente di Radio Italia ha donato 30.000 euro alla fondazione Milan.

    In chiusura sono stati premiati i calciatori Farina (Gubbio) e Pisacane (Ternana) che si sono resi protagonisti per aver denunciato un tentativo di corruzione per il calcio scommesse

    LE IMMAGINI DEL GRAN GALA’ DEL CALCIO 2011

  • Cagliari Milan, le pagelle. Ibracadabra, sette polmoni Nainggolan

    Cagliari Milan, le pagelle. Ibracadabra, sette polmoni Nainggolan

    La differenza ieri in Cagliari Milan l’ha fatta ancora una volta Zlatan Ibrahimovic, lo svedese ha nascosto ancora una volta i difetti rossoneri caricandosi sulle spalle la squadra e portandola al nuovo sorpasso sulla Juventus capolista. Il Milan arriva alla sosta stremato con un bel bottino in campionato frutto di 9 vittorie e 2 pareggi nelle ultime undici partite e numeri da record sia in attacco che in difesa e qualche lacuna da risolvere a centrocampo e sopratutto in difesa. Ballardini invece dimostra coraggio ma viene tradito ancora una volta dai suoi attaccanti il cui rapporto con il gol è notoriamente pessimo, Cellino farebbe bene ad intervenire. Analizziamo Cagliari Milan attraverso le pagelle:

    Pagelle Cagliari
    Agazzi: 5 Poco lucido in avvio ha molte responsabilità sul gol del vantaggio rossonero. Poi si riscatta ma la frittata oramai è fatta.
    Pisano: 6 E’ costretto all’autogol poi presidia bene la sua zona
    Canini: 5 Di solito è un punto di riferimento per i compagni, ieri ha sbandato
    Astori: 5,5 Il duello con Ibra è difficile per chiunque, lui ci mette impegno ma si concede qualche svarione.
    Agostini: 6 Tanto cuore il capitano, la presenza di Bonera sulla sua fascia di competenza gli agevola il compito.
    Ekdal: 6 Primo tempo interessante, cala nella ripresa.
    Cossu: 6,5 Per decidere di arretrare di 30 metri il proprio raggio d’azione devi aver coraggio e grinta, sopratutto se di fronte c’è il Milan. Ci mette tanto cuore, fa circolare bene la palla ma quello che stupisce in positivo è l’agonismo.
    Nainggolan: 7 Che giocatore. E’ un motorino instancabile con buone qualità tecniche chi riuscirà a portarlo via da Cagliari farà un affare.
    Thiago Ribeiro: 5,5 Si presenta con un palo, poi tanto fumo e poco arrosto.
    Ibarbo: 6 Il ragazzo ha qualità notevoli appena completerà l’ambientamento in terra sarda diverrà un punto di forza.
    Larrivey: 4,5 El Bati, El Tanque in Argentina sono troppo generosi con i soprannomi importanti.

    Pagelle Milan

    Zlatan Ibrahimovic decide Cagliari Milan | ©Getty Images
    Abbiati: 6,5 si riprende il suo posto tra i pali e mantiene la porta immacolata. Sicuro nei tiri da lontano sbaglia ancora qualche rinvio con i piedi.
    Bonera: 4,5 Allegri non pretende nulla dai lui in fase di spinta ma sicuramente chiede maggiore sicurezza alla difesa, bene distratto e svagato perde palloni ingenui e crea pericoli per il Milan anche dalle rimesse.
    Mexes: 6 Il biondo francese sta crescendo e riacquistando sicurezza.
    Thiago Silva: 7 E’ impressionante la sua capacità di guidare i reparti. Non sbaglia un solo intervento
    Taiwo: 5,5 L’avvio faceva presagire ad una svolta poi però l’ex Marsiglia cade ancora una volta nella solita timidezza che lo porta ad esser impreciso.
    Ambrosini: 4,5 Forse più di tutti gli altri ha bisogno della sosta. Il capitano non è riuscito ancora a trovare la giusta condizione, corre male e spesso a vuoto
    Aquilani: 6 Il duello con Nainggolan prima e con Cossu poi lo fanno apprezzare anche sotto il punto di vista della corsa e dell’agonismo.
    Nocerino: 6,5 Pisano gli nega la gioia del record ma lui conferma ancora una volta di esser in gran forma.
    Boateng: 5 Serata no per il Boa insolitamente lento e svogliato
    Ibrahimovic: 7,5 Si inventa un assist da prestigiatore poi concede il bis tirando fuori dal cilindro un gol dal nulla. Letale
    Robinho: 6 Alla fine son suoi i due assist nella mente di tutti resta però l’ennesimo gol mangiato.
    Pato: 6 Berlusconi lo coccola, Allegri lo pungola. Deve metterci tanto del suo per riconquistare un posto in pianta stabile.

    Tabellino Cagliari Milan 0-2
    4′ Pisano (C) autogol; 15′ st Ibrahimovic (M)
    Cagliari (4-3-3): Agazzi 5; F.Pisano 6 (34′ st Gozzi sv), Canini 5,5, Ariaudo 6 (17′ st Perico 6), Agostini 6; Ekdal 6 (34′ st Rui Sampaio sv), Cossu 6,5, Nainggolan 6,5; Thiago Ribeiro 5,5, Larrivey 4,5, Ibarbo 6. A disp.: Avramov, Dametto, Ceppelini, Murru. All.: Ballardini.
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6,5; Bonera 4,5, Méxes 6, Thiago Silva 7, Taiwo 5,5; Aquilani 6,5, Ambrosini 4,5 (39′ st Van Bommel sv), Nocerino 6,5; Boateng 5; Ibrahimovic 7,5, Robinho 6 (29′ st Pato 6). A disp.: Amelia, Antonini, Emanuelson, Seedorf, El Shaarawy. All.: Allegri.

    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: Ambrosini (M), Cossu (C), Bonera (M), Larrivey (C)

    Video highlights Cagliari Milan
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