Tag: hungaroring

  • Capolavoro Hamilton. Kimi beffa Vettel, Alonso 5°

    Capolavoro Hamilton. Kimi beffa Vettel, Alonso 5°

    Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio d’Ungheria, decima prova del Mondiale 2013 di Formula 1. Sul circuito dell’Hungaroring il pilota britannico ha ripetuto la splendida prestazione dello scorso anno al volante della McLaren centrando il quarto successo in carriera sul tracciato ungherese, il primo a bordo del suo nuovo team, la Mercedes. Un capolavoro cominciato con un giro da favola nelle qualifiche del sabato, dove Lewis ha strappato di forza una pole position che sembrava saldamente nelle mani del favoritissimo Vettel, e continuato con un dominio netto per i 70 giri di gara in cui nessuno è riuscito a tenergli testa. Al contrario di quello che ci si aspettava alla vigilia il gran caldo non ha influito sul degrado degli pneumatici della W04 che sta entrando di prepotenza nella lotta per entrambi i titoli iridati, e ciò ha permesso all’anglo-caraibico di poter sfruttare al meglio il suo stile di guida e spingere fino al limite; ne sa qualcosa Webber, beffato per ben due volte alla curva 3 con un fenomenale sorpasso all’esterno che ha permesso al pilota dell Mercedes di avere pista libera davanti a sè e imprimere il proprio ritmo.

    Lewis Hamilton
    Lewis Hamilton © Mark Thompson/Getty Images

    Tutto ciò che invece non è riuscito a Sebastian Vettel, il grande favorito per la vittoria del GP  e invece vera delusione del week-end. Il campione tedesco non è riuscito a replicare alla grande prestazione di Hamilton nelle qualifiche ed ha finito per essere beffato anche da Kimi Raikkonen, che grazie ad una sosta in meno è riuscito a scavalcare il tre volte campione del mondo in carica e a prendersi la seconda posizione finale. Al finlandese infatti è bastato tenere il suo ritmo di gara con una Lotus particolarmente in forma e come sempre dolcissima sulle gomme per far si di ritrovarsi davanti alla Red Bull numero 1; le caratteristiche tortuose del circuito che non favoriscono di certo i sorpassi hanno poi fatto il resto con Vettel che le ha tentate davvero tutte pur di scavalcare il finnico che ora è diventato il primo avversario anche nella classifica generale.

    Il tedesco invece è stato sfortunato nelle dinamiche di gara che per ben due volte lo hanno visto uscire dai pit-stop alle spalle della McLaren di Button, duello in cui il pilota della Red Bull ha avuto anche il danneggiamento dell’ala anteriore in seguito ad un contatto con il posteriore della McLaren numero 5 che ha fatto da tappo favorendo l’allungo dell’ex compagno di squadra Hamilton.

    Quarto posto per Mark Webber, autore davvero di una bella gara in risposta ai problemi avuti nelle qualifiche del sabato al Kers che lo hanno fatto qualificare in decima posizione. L’australiano, partito con una strategia di pneumatici diversa rispetto ai primi, ha recuperato diverse posizioni portandosi a ridosso delle posizioni di vertice e classificandosi davanti a Fernando Alonso, centrando l’obiettivo del team Red Bull di classificare entrambe le monoposto davanti allo spagnolo.

    Per il pilota della Ferrari invece è arrivata l’ennesima delusione portata dalla scarsa competitività della F138. Le novità aerodinamiche apportate per questo GP non hanno funzionato e in casa Ferrari si sta cercando di compiere un passo indietro per raddrizzare la situazione. La Rossa non ha mai avuto il passo per lottare per la vittoria e in più si è commesso l’errore nelle libere di concentrarsi sul giro singolo e non sul passo gara segno che le idee a Maranello sono tutt’altro che chiare. E sarebbe potuta andare ancora peggio se non fosse stata comminata una penalità a Romain Grosjean, a cui è stato inflitto un drive throught per un contatto a metà gara con Button. Il pilota francese, che oggi aveva il passo per lottare per la vittoria, si è portato nel finale nella scia dell’asturiano che tuttavia è stato bravo a non lasciare spiragli per un sorpasso portando a casa almeno il quinto posto.

    Settimo Jenson Button, che ha davvero sgomitato per ottenere oggi il miglior risultato possibile. L’inglese è stato autore di una gara generosa che lo ha portato a chiudere davanti alla Ferrari di Felipe Massa. A punti anche l’altra McLaren di Sergio Perez che ormai ha recuperato la distanza in classifica costruttori dalla Force India, e Pastor Maldonando che ha regalato il primo punto stagionale alla Williams. Fuori Nico Rosberg a pochi giri dal termine della gara per la rottura del motore Mercedes. Sfortunatissimo il pilota tedesco che dopo il contatto con Massa ad inizio gara si è ritrovato a centro gruppo perdendo molto terreno dai primi.

  • Hamilton e Raikkonen al top, Alonso limita i danni

    Hamilton e Raikkonen al top, Alonso limita i danni

    Il GP d’Ungheria sul tracciato dell’Hungaroring ha restituito al Mondiale uno dei suoi protagonisti assoluti, quel Lewis Hamilton che aveva totalizzato solamente quattro punti negli ultimi tre Gran Premi e che grazie alla vittoria di ieri torna prepotentemente in corsa per la lotta al titolo. Per l’inglese è la seconda vittoria stagionale davanti ad una Lotus in crescita gara dopo gara e che sta dimostrando con entrambi i suoi piloti di essere la vettura meglio bilanciata in questo campionato.

    Chi può sorridere è Fernando Alonso, che nel giorno del suo 31esimo compleanno allunga in classifica Mondiale sul diretto inseguitore Mark Webber, che con l’ottava posizione passa da 34 a 40 punti di distacco dalla vetta, nonostante lo spagnolo non ha corso una delle sue gare più esaltanti. Ma è anche cosi che si vincono i campionati e quest’anno per il pilota della Ferrari sembra poter girare tutto per il meglio, ma il Mondiale è ancora lungo.

    Le pagelle ai protagonisti del GP d’Ungheria

    Hamilton 9,5: dopo un mese di luglio disastroso e tre gare praticamente all’asciutto di punti il campione inglese si riscatta alla grande dimostrando già dal venerdi di essere il favorito assoluto su uno dei suoi circuiti preferiti. Realizza una pole strepitosa, poi gestisce la gara da maestro restando praticamente in testa dall’inizio alla fine salvo nei momenti del valzer dei pit-stop. La seconda vittoria stagionale, terza sul circuito ungherese, lo rilancia anche in ottica Mondiale ma ora serve più continuità.

    Raikkonen 9: è l’unico che prova ad animare una gara priva di emozioni. Nonostante una partenza non perfetta il finlandese non si scompone e giro dopo giro diminuisce il gap dai primi culminando la sua incredibile rimonta con il sorpasso da campione ai danni del suo più giovane compagno di squadra, come a dire “qui il più forte sono io”, se ancora ci fosse bisogno di dimostarloFosse stato un altro circuito avrebbe anche potuto pensare al sorpasso su Hamilton e alla vittoria ma con una Lotus coìi manca davvero poco.

    Grosjean 8: nella prima parte di gara è l’unico che tiene il passo di uno scatenato Hamilton e dopo i primo pit-stop, a differenza di pneumatici, si mette in testa la felice idea di provare a prenderlo. Peccato che all’ultima sosta subisce il sorpasso di Raikkonen che forse lo intimorisce un pochino e da quel momento si limita senza neanche troppi problemi a gestire gli attacchi di un mai pericoloso Vettel. Comunque più che positivo.

    Lewis Hamilton © Drew Gibson/Getty Images

    Lotus 9,5: chi se lo sarebbe mai aspettato a inizio stagione? Oltre ad essere molto bella la E20 è anche terribilmente efficace, velocissima in rettilineo e molto ben bilanciata in curva, inoltre è la vettura che tratta meglio le gomme. Manca soltanto la vittoria che potrebbe arrivare già nei prossimi GP sui velocissimi tracciati di Spa e Monza.

    Vettel 7: la configurazione del tracciato non lo mette nelle condizioni di effettuare sorpassi anche perchè davanti a lui c’erano McLaren e Lotus, non proprio le ultime arrivate. Il tedesco comunque dimostra a pista libera di avere il passo per stare con i primi ma il gioco dei pit-stop lo penalizza. Prova a inventarsi una strategia nel finale che però non è efficace e porta a casa soltanto la magra consolazione del giro più veloce in gara e 2 punticini rosicchiati ai danni di Alonso.

    Alonso 7: sa già dal venerdi che dovrà correre in difesa perchè gli avversari vanno forte. Detto fatto Nando svolge il suo compitino limitandosi a controllare Webber che  per sua fortuna nelle qualifiche si classifica alle sue spalle. Non spinge più di tanto conoscendo i limiti della Ferrari su questo circuito e alla fine se ne va in vacanza con il vantaggio incrementato sui suoi diretti rivali. Non male.

    Button 5,5: parte quarto, alla partenza si ritrova terzo e alla fine chiude sesto. Un mezzo passo indietro rispetto alla gara di una settimana fa ad Hockenheim, chiusa al secondo posto. Forse avrebbe potuto scavalcare Alonso che era più lento di lui, ma lui non fa nulla per provarci.

    Webber 6,5: rispetto alle qualifiche disastrose del sabato rimedia in parte, recuperando dall11esima posizione fino all’ottava piazza finale. Ma non basta perchè Alonso, arrivato sesto, gli prende altri 6 punti, e se vuole puntare al Mondiale non può permettersi gare come queste.

    Massa 5: all’Hungaroring la Ferrari ha faticato più del previsto ma lui come al solito ci ha messo del suo. Dopo la brillante gara a Silverstone si è nuovamente un pò perso, infatti proprio per questo la Ferrari è scesa al quarto posto nel mondiale costruttori.

    Senna 7,5: nessuno ne parla ma zitto zitto il nipote di Ayrton si prende la soddisfazione di tenersi dietro i più quotati Webber e Massa che hanno mezzi meccanici sicuramente superiori ai suoi. Ma gara dopo gara accumula punti su punti portandosi in classifica Mondiale a ridosso di Massa, distante ora un solo punto e sul suo compagno di squadra Maldonado, che nonostante abbia vinto una gara è lontano ora solo 5 lunghezze.

    Schumacher 4: da dimenticare la gara del Kaiser che prima resta fermo sulla griglia di partenza probabilmente per un suo errore, poi subisce un drive through per eccesso di velocità nella corsia box terminando la sua gara con l’ennesimo ritiro stagionale. Sicuramente non può essere solo questione di sfortuna e questa volta Michael ci ha messo molto del suo.

    Hungaroring 2: semplicemente non se ne può più di tracciati dove è impossibile effettuare sorpassi. Una delle gare più noiose della stagione.

  • Hamilton vince all’Hungaroring davanti alle Lotus. 5° Alonso

    Lewis Hamilton ha vinto meritatamente il Gran Premio di Ungheria, teatro dell’11esimo appuntamento stagionale e ultimo prima della pausa estiva che terrà i piloti lontano dalle piste per un mese. Il pilota della McLaren conferma l’ottimo feeling con il circuito dell’Hungaroring dove ha già vinto altre due volte, nel 2007 e nel 2009, andandoci vicino anche lo scorso anno, e centrando questa volta il suo terzo successo sulla pista ungherese, portandosi ad una sola lunghezza dal primatista assoluto del circuito, Micheal Schumacher fermo a quota 4.

    Il campione inglese ha resistito alla grande agli attacchi delle due Lotus, che si sono divisi i compiti per cercare di infastidirlo; è toccato infatti prima a Grosjean, che nella prima parte di gara con le gomme morbide è stato l’unico pilota a mantenere il suo ritmo di gara, e successivamente a Raikkonen, che grazie ad una strategia capolavoro è arrivato a giocarsi la vittoria alle spalle dell’anglo-caraibico. Hamilton è stato però bravo a mantenere il comando della corsa e dopo aver mantenuto la pole position iniziale e aver gestito benissimo la gara fino alle battute finali ha conquistato il suo secondo successo stagionale che lo porta a quota 20 centri totali in carriera. Cosi l’inglese può tornare a sperare anche in ottica Mondiale anche se i punti di distacco dall’attuale leader Alonso sono ancora tanti, ben 47.

    Come detto alle spalle del pilota della Freccia d’Argento si è piazzata la Lotus di un grande Kimi Raikkonen, che non si è scomposto quando alla partenza ha perso la quinta posizione in favore di Alonso, e ha mantenuto la lucidità per affrontare la sua strategia di gara. Grazie al miglior trattamento che la Lotus riserva alle sue gomme il finlandese è riuscito ad inanellare una serie impressionante di giri veloci prima del suo ultimo pit-stop, ed è riuscito prima a superare con un grande sorpasso di forza all’uscita della corsia dei box il suo compagno di squadra, per poi avvicinarsi pericolosamente ai tubi di scarico della McLaren di Hamilton. Ma la tortuosità della pista magiara non ha permesso al pilota finlandese di sferrare l’attacco decisivo all’inglese nonostante il suo distacco dal leader dopo la rimonta si era stabilizzato sotto il secondo, e quindi con la possibilità anche di aprire il dispositivo dell’ala mobile sul rettilineo. Alla fine il distacco che ha separato i primi due piloti era di un solo secondo.

    Lewis Hamilton © ATTILA KISBENEDEK/AFP/GettyImages

    Completa una grande giornata per il team di Enstone la terza posizione di Romain Grosjean, autore di una grande gara terminata meritatamente con il podio, ma con la macchia di essersi perso un pò nel finale dopo il sorpasso del più esperto compagno di squadra che lo ha anche forse un pò intimorito. Da quel momento in poi il francese si è limitato soltanto a gestire la gara e a mantenere la posizione su Sebastian Vettel, senza comunque troppi affanni. Il tedesco ha provato a inventarsi qualcosa pur di guadagnare qualche posizione cercando di imitare la stessa strategia della McLaren nel GP del Canada  a Montreal, montando le gomme soft nel finale e cercare di guadagnere terreno sugli avversari che avevano le gomme medie già ampiamente sfruttate. Ma questa volta la scelta non ha pagato e pur non perdendo nessuna posizione il campione del mondo non è andato oltre la quarta piazza.

    Il quinto posto è tutto di Fernando Alonso che rispetto alla partenza è stato in grado di guadagnare una posizione ai danni dell’altra McLaren di Jenson Button. Il pilota spagnolo che proprio oggi compiva 31 anni, non ha festeggiato al meglio il suo compleanno, ma nonostante una gara incolore è riuscito a portare ancora una volta punti importantissimi per il Mondiale incrementando a 40 punti il vantaggio in classifica sul diretto rivale Mark Webber, soltanto ottavo oggi seppur dopo una bella rimonta dall’11esima posizione, ma perdendone due su Vettel.

    Per Button invece un mezzo passo indietro rispetto alla bella gara di Hockenheim chiusa al secondo posto, considerando che partiva dalla quarta posizione ed ha chiuso sesto alle spalle del ferrarista dopo essere stato per gran parte di gara terzo a lottare per il podio. Per l’inglese non ha pagato la strategia (strana) di tre soste che nella parte centrale della gara lo ha relegato per molti giri dietro la Williams di Bruno Senna facendogli perdere di fatto le possibilità del podio. Grazie comunque ai suoi 8 punti la McLaren ritorna seconda nella classifica costruttori a 53 punti di distacco dalla Red Bull, tallonata dalla ottima Lotus, attualmente terza forza del campionato ad un solo punto di distacco. Perde terreno la Ferrari che scivola al quarto posto con 189 punti.

    Anche perchè Felipe Massa è autore della solita gara a dir poco opaca chiusa con la nona posizione finale e dunque i suoi 2 punti non sono certo d’aiuto per la classifica costruttori. Davanti a lui buona gara per la Williams di Bruno Senna, che ha chiuso ottavo e ha dimostrato che gara dopo gara sta crescendo di consistenza. Chiude la top-ten l’unica Mercedes superstite di Nico Rosberg, che salva la faccia al team in un week-end in cui tutto per gli uomini della casa di Stoccarda tutto è andato storto. Ne è la dimostrazione la “gara non gara” di Michael Schumacher, che poco prima della partenza resta fermo sulla griglia per un ancora sconosciuto problema sulla sua vettura per poi beccarsi un drive throught dopo un solo giro di corsa per aver superato il limite di velocità nella corsia box durante il suo primo cambio gomme. A quel punto la gara si era ormai compromessa e si è conclusa al giro 61 con l’ennesimo e inevitabile ritiro per problemi alla W03.

    Dopo questa tappa il circus andrà in vacanza per oltre un mese. Si riprenderà infatti il 2 settembre giorno in cui si terrà il prossimo appuntamento del Mondiale sul bellissimo circuito di Spa-Francorchamps.

    ORDINE D’ARRIVO GP UNGHERIA – 1. Hamilton (McLaren), 2. Raikkonen (Lotus), 3. Grosjean (Lotus), 4. Vettel (Red Bull), 5. Alonso (Ferrari), 6. Button (McLaren), 7. Senna (Williams), 8. Webber (Red Bull), 9. Massa (Ferrari), 10. Rosberg (Mercedes), 11. Hulkenberg (Force India), 12. Di Resta (Force India), 13. Maldonado (Williams), 14. Perez (Sauber), 15. Kobayashi (Sauber), 16. Ricciardo (Toro Rosso), 17. Vergne (Toro Rosso), 18. Kovalainen (Caterham), 19. Petrov (Caterham), 20. Pic (Marussia), 21. Glock (Marussia), 22. De La Rosa (Hispania)

    CLASSIFICA PILOTI – Alonso 164, Webber 124, Vettel 122, Hamilton 117, Raikkonen 116, Rosberg 77, Button 76, Grosjean 76, Perez 47, Kobayashi 33, Maldonado 29, Schumacher 29, Di Resta 27, Massa 25, Senna 24, Hulkenberg 19, Vergne 4, Ricciardo 2

    CLASSIFICA COSTRUTTORI – Red Bull 246, McLaren 193, Lotus 192, Ferrari 189, Mercedes 106, Sauber 80, Williams 53, Force India 46, Toro Rosso 6

  • Pole di Hamilton all’Hungaroring. Alonso sesto

    Pole di Hamilton all’Hungaroring. Alonso sesto

    Lewis Hamilton ha conquistato la pole position del Gran Premio d’Ungheria, 11esimo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Sul circuito dell’Hungaroring il pilota della McLaren ha conquistato il miglior tempo fermando il cronometro sul tempi di 1:20.953, tempo a dir poco sensazionale in quanto l’anglo-caraibico è stato l’unico a scendere sotto il muro dell 1:21.

    Hamilton si è confermato velocissimo dopo i tre turni di prove libere che tra ieri e oggi lo avevano candidato come serio pretendente alla pole position, e infatti anche in tutte e tre le manche di qualifica il campione del mondo 2008 ha praticamente dominato gli avversari portando a casa la sua terza pole position stagionale, 21esima della carriera, e regalando alla McLaren la 150esima pole della sua gloriosa storia.

    Alle spalle del pilota inglese troviamo Romain Grosjean, che completa cosi un’inedita prima fila. Il pilota della Lotus è stato autore di un’ottima qualifica e pur pagando quasi quattro decimi dalla McLaren di Hamilton sul giro secco, è comunque da tenere d’occhio per quanto riguarda il passo di gara, che sembra molto efficace. Il francese ha scalzato dal secondo posto, e dunque dalla prima fila, il campione del mondo in carica Sebastian Vettel che deve accontentarsi di piazzare la sua Red Bull in terza posizione ad un soffio dalla vettura nero-oro di Grosjean, un grande passo avanti comunque rispetto alle disastrose prove libere di ieri.

    Lewis Hamilton © ATTILA KISBENEDEK/AFP/GettyImages

    In quarta posizione si è classificato Jenson Button, meno efficace del compagno di squadra che ha ottenuto la pole position, ma pur sempre competitivo con una McLaren che dopo gli aggiornamenti della settimana scorsa ad Hockenheim è ritornata nelle posizioni di vertice. L’inglese farà coppia con Vettel in seconda fila ma parte staccato di 6 decimi dalla vetta e con qualche problemino di troppo in vista del passo di gara.

    Kimi Raikkonen sulla seconda Lotus aprirà la seconda fila in quinta posizione, proprio davanti alle due Ferrari di Fernando Alonso, che partirà appaiato a lui in sesta posizione, e Felipe Massa, che aprirà subito dopo la quarta fila. Per le Rosse di Maranello è un mezzo passo indietro rispetto al GP di Germania visto i distacchi abissali, quasi vicino al secondo, che sull’asciutto distanziano i due piloti dalla prima posizione, ma il probabile arrivo della pioggia in gara potrebbe fortemente scombussolare i piani di tutti i team e favorire i piloti che hanno scelto un assetto intermedio.

    Buona qualifica anche per la Williams che ha piazzato entrambi i piloti nella top-ten con Pastor Maldonado che ha chiuso in ottava posizione ed è riuscito a centenere il suo distacco anche sotto il secondo. Più staccato Bruno Senna che ha pagato un secondo e tre decimi di ritardo dal miglior tempo assoluto. Le due Williams scatteranno davanti all’ottimo Nico Hulkenberg che con un buon tempo chiude la top-ten con la sua Force India spinta dal motore Mercedes.

    Delusione invece per Mark Webber, che ha confermato di non avere un grande feeling con il circuito ungherese chiudendo le sue qualifiche già nella seconda manche classificandosi in 11esima posizione. Stesso discorso per gli uomini della Mercedes, che su un circuito molto lento e  tecnico come quello dell’Hungaroring non hanno modo di sfruttare il grande potenziale del propulsore Mercedes. Proprio per questo motivo Nico Rosberg domani scatterà dalla 13esima posizione mentre il compagno di squadra Michael Schumacher partirà addirittura 17esimo, praticamente ultimo del secondo gruppo.

  • Dominio Hamilton nelle prime libere all’Hungaroring. Quinto Alonso

    Dominio Hamilton nelle prime libere all’Hungaroring. Quinto Alonso

    Lewis Hamilton è stato il dominatore assoluto della prima giornata di prove libere disputatasi sul circuito dell’Hungaroring, che domenica sarà teatro del GP d’Ungheria, 11esima prova del Mondiale di F1. Il campione inglese ha chiuso al comando entrambe le sessioni di giornata chiudendo con il miglior crono di 1:21.995 fatto segnare nel pomeriggio dopo la pausa pranzo nonostante la sessione fosse stata disturbata all’inizio dall’arrivo della pioggia.

    Il pilota della McLaren ha migliorato di quasi un secondo il tempo della mattina precedendo l’ex pilota delle Frecce d’Argento, ora in forza all Lotus, Kimi Raikkonen, che ha chiuso con un distacco ridottissimo dall’anglo-caraibico, solo 185 millesimi di ritardo. Nella prima sessione il finlandese aveva chiuso solo con l’ottava posizione a oltre un secondo di ritardo.

    Terzo tempo per la sorprendente Williams di Bruno Senna che ha preceduto le due Ferrari di Felipe Massa e Fernando Alonso, apparse comunque a proprio agio anche sul circuito ungherese dopo il trionfo dello spagnolo ad Hockenheim nello scorso GP di Germania. Alle spalle delle due Rosse invece mezzo passo indietro per Jenson Button, che dopo il secondo posto della mattina ad un solo decimo dal compagno di squadra, passa nel pomeriggio alla sesta piazza a oltre sette decimi di ritardo dalla vetta davanti all’ottima Force India di Paul di Resta.

    Lewis Hamilton © Tom Gandolfini/AFP/GettyImagesSolito lavoro oscuro per la Red Bull che ha preferito concentrarsi sul lavoro per la lunga distanza e non sulla prestazione singola anche se la lattina volante è apparsa più in difficoltà rispetto alle altre uscite stagionali. Nella prima sessione infatti le due monoposto di Milton Keynes si sono classificate in 13esima posizione con Mark Webber e in 15esima con Sebastian Vettel, migliorando poi nel pomeriggio grazie all’ottava posizione del tedesco, mentre si è dimostrato sempre in difficoltà l’australiano che ha addirittura peggiorato la sua posizione scalando alla 14esima piazza. Chiudono la top-ten la seconda Lotus di Romain Grosjean e la prima Mercedes di Michael Schumacher davanti proprio al suo compagno di team Nico Rosberg.

    Da notare che tutti i tempi della seconda sessione sono stati fatti registrare con condizioni di pista assolutamente asciutta prima che la pioggia irrompesse sul circuito per il terzo GP consecutivo congelando di fatto tutte le posizioni. Una delle poche scuderia a girare anche in condizioni da bagnato è stata proprio la Ferrari con Massa e Alonso che hanno montato le gomme da bagnato e provato una sorta di stop and go al pit stop ai box. La Red Bull invece potrebbe aver trovato delle difficoltà dopo l’abolizione delle mappature utilizzate in Germania che garantivano una migliore stabilità della vettura e una migliore profusione dei gas di scarico al posteriore, che sono state vietate dalla Federazione dopo i controlli del week-end scorso. Ma come sempre le indicazioni del venerdi contano poco e niente. Già dalle libere di domani mattina potremo capire qualcosa di più sui reali valori in campo prima della battaglia per la pole di domani pomeriggio, che come a Monaco vale quasi una mezza vittoria.

  • F1, le pagelle del Gp d’Ungheria

    F1, le pagelle del Gp d’Ungheria

    Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio d’Ungheria 2011. Button 10: è in gare dalle condizioni incerte e variabili come queste che si esalta e riesce a dare il meglio di sè stesso, è il più abile a decifrare il meteo e ad interpretare i repentini cambiamenti delle condizioni della pista. Non a caso le sue vittorie sono arrivate qui e in Canada in due Gran Premi segnati da capricci metereologici. E’ l’unico pilota a non aver mai commesso neanche una piccola sbavatura, guida pulita e decisa.

    © Mark Thompson/Getty Images
    Vettel 6.5: il leader della classifica iridata si impegna solo a gestire nel migliore dei modi la corsa senza portare oltre il limite la sua Red Bull onde evitare brutte sorprese. Subisce i sorpassi dei piloti McLaren ma alla fine arriva un secondo posto che rafforza la sua leadership nel Mondiale, sveste i panni del cannibale per indossare quelli del calcolatore. Un passo deciso verso il secondo titolo iridato. Alonso 7: l’aveva detto che da qui alla fine del Mondiale avrebbe guidato al limite tentando il tutto per tutto in ogni gara con maggiore probabilità di incappare in errori, una strategia pienamente condivisibile ma effettivamente qualche rischio di troppo, specialmente nella prima parte di gara, se lo prende e inutilmente. Lo spagnolo, al terzo podio consecutivo, sta facendo i miracoli e la pausa estiva arriva nel momento più opportuno per consentirgli di ricaricare le pile e affrontare la seconda metà di stagione da assoluto protagonista. Hamilton 5: è la sempluce media aritmetica tra il 10 della prima parte di gara, dove da dimostrazione che è lui il pilota più forte attualmente in circolazione in Formula 1 sorpassando e staccando il padrone del Mondiale 2011 Vettel mica uno qualsiasi, e lo 0 della seconda parte di gara, dove prima commette un errore imperdonabile alla chicane che lo manda in testacoda quando aveva ormai la gara in pugno, poi azzarda strategia montando gomme intermedie alle prime innocue gocce di pioggia cadute sull’asfalto ungherese che lo costringono a rimontare gomme slick, facendo mea culpa nel dopo gara, e infine beccandosi un drive-through per aver effettuato una manovra pericolosa mentre recuperava la vettura dal testacoda precedente dimostrando di possedere ancora delle lacune in termini di lucidità e di andare in men che non si dica “nel pallone”, motivi per il quale, in controtendenza con quanto scritto sopra, non è ancora lui il pilota più forte in Formula 1. Divina la sua guida, sembra che navighi sull’acqua, poteva ripetere il trionfo del Nurburgring di sette giorni fa. Croce e delizia. McLaren 10: zitta zitta è tornata al vertice dopo aver toccato il fondo nel Gran Premio di casa a Silverstone. Da allora due vittorie in altrettante gare con entrambi i piloti, a dimostrazione che la vettura è equilibrata e gode di ottima salute. Se non fosse stato per la strategia azzardata di Hamilton ora staremmo parlando di una doppietta delle Frecce d’Argento. Webber 5: pomeriggio anonimo con quel mezzo che si ritrova tra le mani. Che il suo sarà un weekend difficile lo si capisce sin dalle libere del venerdì, confermato dal deludente sesto posto in griglia ottenuto nelle qualifiche e proseguito in gara dove giunge quinto con un ritardo pesante dai primi. Massa 6: il buon Felipe per la prima volta in stagione riesce a qualificarsi con un piazzamento migliore rispetto al compagno di squadra Alonso. E’ già questa è una notizia, ma in gara siamo alle solite rischiando in un fuori pista il danneggiamento serio dell’ala posteriore che lo avrebbe costretto al ritiro. Un punto in più va per il giro più veloce della gara che arriva con gomme nuove e macchina quasi scarica di carburante. Di Resta 7.5: il primo dei “mortali”, conquista un ottimo settimo posto grazie ad una corsa e una strategia perfetta. Lo scozzese della Force India è una delle poche note liete della stagione 2011. Mercedes 4: “rimandata a settembre” diremmo se ci trovassimo in un contesto scolastico. A meno di clamorosi e improbabili recuperi prestazionali in questo mese di agosto, la stagione della casa di Stoccarda è da bocciare. Hungaroring 10: recentemente riconosciuto come uno dei più soporiferi del Mondiale di Formula 1 per la sua tradizionale monotonia data dalla tortuosità del tracciato, oggi il circuito situato sulle colline ungheresi alla periferia della capitale Budapest ha regalato mille emozioni e colpi di scena, tanti sorpassi e tanti pit stop come non si erano mai visti prima d’ora (ben 88 in totale, record in Formula 1). Il meteo ci ha messo del suo creando scompiglio in un GP dove si attendevano le tradizionali temperature roventi di questo periodo dell’anno.

  • F1: classifica piloti e costruttori dopo il GP d’Ungheria

    F1: classifica piloti e costruttori dopo il GP d’Ungheria

    Cresce il vantaggio in classifica piloti per Sebastian Vettel dopo il secondo posto conquistato all’Hungaroring nel Gran Premio d’Ungheria. Nonostante infatti la vittoria sia andata a Jenson Button, il tedesco della Red Bull ha guadagnato altri 8 punti rispetto al più immediato inseguitore, il compagno di box Mark Webber che termina la sua gara in quinta posizione. Occasione sciupata per Lewis Hamilton, in testa per oltre metà Gran Premio, che ha gettato al vento la vittoria sbagliando totalmente strategia. Sul gradino più basso del podio è salito Fernando Alonso. In classifica Vettel guida con 234 punti seguono, racchiusi in soli 15 punti, Webber (149), Hamilton (146), Alonso (145) e Button (134).

    In classifica costruttori Red Bull imprendibile raggiunge quota 383 punti, poi McLaren e Ferrari staccate rispettivamente di 103 e 168 punti.

    CLASSIFICA PILOTI

    Pos. Pilota Team Pt.
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 234
    2. WEBBER RED BULL RENAULT 149
    3. HAMILTON McLAREN MERCEDES 146
    4. ALONSO FERRARI 145
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES 134
    6. MASSA FERRARI 70
    7. ROSBERG MERCEDES 48
    8. HEIDFELD RENAULT 34
    9. PETROV RENAULT 32
    10. SCHUMACHER MERCEDES 32
    11. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 27
    12. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 18
    13. BUEMI
    TORO ROSSO FERRARI 12
    14. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI 9
    15. PEREZ
    SAUBER FERRARI 8
    16. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES 8
    17. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH 4
    18. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT 0
    19. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH 0
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT 0
    21. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH 0
    22. DE LA ROSA
    SAUBER FERRARI 0
    23. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH 0
    24. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH 0
    25. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH 0
    26. RICCIARDO
    HISPANIA COSWORTH 0
    27. CHANDHOK
    LOTUS RENAULT 0

    CLASSIFICA COSTRUTTORI

    Pos. Team Pt.
    1. RED BULL RENAULT 383
    2. McLAREN MERCEDES 280
    3. FERRARI 215
    4. MERCEDES 80
    5. RENAULT
    66
    6. SAUBER FERRARI
    35
    7. FORCE INDIA MERCEDES
    26
    8. TORO ROSSO FERRARI
    22
    9. WILLIAMS COSWORTH
    4
    10. VIRGIN COSWORTH
    0
    11. LOTUS RENAULT
    0
    12. HISPANIA COSWORTH
    0
  • Button vince all’Hungaroring. Alonso sul podio

    Button vince all’Hungaroring. Alonso sul podio

    Pazza gara quella corsa sul circuito dell’Hungaroring, valevole per il Gran Premio d’Ungheria, 11esima prova del mondiale di Formula 1. Le condizioni meteo hanno fatto un pò da protagoniste durante la corsa, cosi come in tutto il week-end, andando a penalizzare o ad avvantaggiare alla fine, alcuni piloti piuttosto che altri.  

    © Mark Thompson/Getty Images
    Chi sorride più di tutti è Jenson Button, che festeggia nel migliore dei modi la sua 200esima gara della sua carriera in Formula 1 andando a conquistare la sua seconda vittoria stagionale, 12esima in totale, proprio sul circuito che ben 5 anni fa gli ha regalato la gioia del primo trionfo nel circus. All’inglese, oltre che al circuito, devono evidentemente portare bene anche queste condizioni di meteo variabile in gara, dato che, come già successo a Montreal proprio in questa stagione, ha approfittato al meglio dell’ incertezza e delle insidie della pista sfruttando la sua freddezza nei momenti clou della gara. Freddezza che è invece mancata al compagno di squadra Lewis Hamilton, che, dopo aver superato Vettel nelle battute iniziali ha avuto per metà gara la vittoria in pugno, per poi rovinare tutto alla fine dapprima con un testacoda alla chicane che ha permesso a Button e Vettel di recuperare tutto lo svantaggio, e poi con l’azzardo di montare gomme intermedie quando la pioggia è ritornata a cadere sul circuito. Scelta sbagliata quella dell’inglese, perchè l’intensità della pioggia cala improvvisamente, penalizzando non solo la sua McLaren, ma anche Webber, che era rientrato con lo stesso intento. La giornata nera del campione del mondo 2008 si chiude con il drive-through per aver effettuato un 360 gradi dopo il testacoda alla chicane, provocando una situazione di pericolo per i piloti che stavano accorrendo. Il suo ultimo acuto è dato dal sorpasso in fase di doppiaggio ai danni dell’australiano,quinto al traguardo, che gli permette di chiudere almeno con la quarta posizione.   In definitiva il week-end ungherese, che era iniziato con qualche problema di troppo, ha detto bene anche a Sebastian Vettel, che ritorna a casa con un vantaggio incrementato nei confronti dei principali avversari. Il tedesco, con la seconda posizione conquistata, può permettersi il lusso di amministrare da qui alla fine grazie al grande vantaggio accumulato nella prima parte di stagione, quando la sua Red Bull era imbattibile.  
    ©: Mark Thompson/Getty Images
    In terza posizione Fernando Alonso, che in una gara non proprio esaltante per lui sfrutta gli errori di Webber ed Hamilton conquistando almeno la consolazione del podio. Non ha pagato la scelta dello spagnolo di montare gomme supersoft, che si sono usurate in fretta, costringendolo ad una sosta in più per montare le gomme morbide. Felipe Massa chiude in sesta posizione. L’unico episodio in cui è stato protagonista è stato il testacoda all’inizio della corsa al secondo curvone in cui è andato a sbattere contro le barriere danneggiano l’ala posteriore. Per il resto il brasiliano non è molto d’aiuto al compagno di squadra in quanto è sempre l’ultimo pilota dei primi sei.   Dietro ai protagonisti, c’è stata una gara a parte. Da notare ancora una volta l’ottima prove della Force India, settima con Paul Di resta, ma ad un giro dal vincitore. A seguire Buemi, Rosberg ed Alguersuari che chiudono la top-ten. Ancora una volta deludente la prestazione delle Mercedes, nonostante la buona partenza, con Rosberg che certamente per i suoi 100 GP si aspettava qualcosa di più dell’ottavo posto, e con Michael Schumacher, che dopo essere ritornato in testa ad un Gran premio seppur per poche curve, è stato costretto al ritiro dopo un testacoda. Paura e ritiro anche per Heidfeld, costretto a parcheggiare la sua Renault fuori dalla pista proprio all’uscita della pit, dopo che la vettura ha preso fuoco nella parte tanto discussa degli scarichi frontali. Il Gran premio d’Ungheria, ultimo prima della pausa estiva, ha visto una McLaren in netta crescita, che deve mangiarsi le mani per la manovra azzardata di Hamilton, che avrebbe potuto regalare la doppietta alla Freccia d’Argento. La Ferrari che compie mezzo passo indietro rispetto alla Germania e la Red Bull sempre costante. Il ritorno alle corse che avverrà tra un mese, il 28 agosto, sul bellissimo circuito di Spa, in Belgio potrà sicuramente dirci di più sui reali valori in campo. Meteo permettendo.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. BUTTON McLAREN MERCEDES 1h46:42.337
    2. VETTEL RED BULL RENAULT +3.588
    3. ALONSO FERRARI +19.819
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES +48.338
    5. WEBBER RED BULL RENAULT +49.742
    6. MASSA FERRARI +1:23.176
    7. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    8. BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    9. ROSBERG MERCEDES +1 GIRO
    10. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    11. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1 GIRO
    12. PETROV RENAULT +1 GIRO
    13. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +2 GIRI
    14. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +2 GIRI
    15. PEREZ SAUBER FERRARI +2 GIRI
    16. MALDONADO WILLIAMS COSWORTH +2 GIRI
    17. GLOCK VIRGIN COSWORTH +4 GIRI
    18. RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +4 GIRI
    19. D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +5 GIRI
    20. LIUZZI HISPANIA COSWORTH +5 GIRI
    21. KOVALAINEN LOTUS RENAULT RIT
    22. SCHUMACHER MERCEDES RIT
    23. HEIDFELD RENAULT RIT
    24. TRULLI LOTUS RENAULT RIT

  • F1, pole di Vettel all’Hungaroring, Alonso solo 5°

    F1, pole di Vettel all’Hungaroring, Alonso solo 5°

    A Budapest Sebastian Vettel torna in pole position dopo un digiuno durato solo due gare. Il campione del mondo in carica e leader della classifica iridata nelle qualifiche valide per il Gran Premio d’Ungheria ha strappato la pole, l’ottava in stagione e la sua 23esima in Formula 1, ad Hamilton per un solo decimo facendo segnare il miglior tempo all’ultimo tentativo disponibile fermando il cronometro sull’1:19.815 su un asfalto ungherese insidioso e che domani in gara metterà a dura prova gli pneumatici Pirelli.  

    © DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images
    In prila fila al fianco di Vettel partirà appunto Lewis Hamilton, l’unico pilota che è riuscito a preservare un treno di gomme super soft in vista della gara di domani, e unico insieme al tedesco capace di scendere sotto il muro dell’1:20 (1:19.978). L’inglese è sembrato molto sicuro di sè e della competitività della sua McLaren, che con Jenson Button apre la seconda fila, apparsa in gran forma già nelle libere di ieri ma, si sa, la gara ha sempre una storia a sè soprattutto se domani le temperature dell’asfalto dovessero aumentare. Questo potrebbe avvantaggiare le Ferrari di Felipe Massa e Fernando Alonso, rispettivamente quarto e quinto tempo a mezzo secondo dalla pole, capace di sfruttare al meglio le gomme fornite dalla casa milanese in condizioni di pista “più calda”. Lo spagnolo in particolare non è risultato incisivo come in passato nel Q3 beffato anche dal compagno di squadra brasiliano che gli ha tolto la seconda fila.   Qualifiche difficili per Mark Webber che con la seconda Red Bull fa il sesto tempo beccamdosi quasi 7 decimi da Vettel: l’australiano dovrà inventarsi qualcosa per poter lottare per la vittoria domani in gara. Seguono Nico Rosberg, Adrian Sutil, Michael Schumacher e Sergio Perez che chiude la top ten. Confermano il weekend travagliato le Renault che domani scatteranno dalla 12esima e 14esima posizione con Vitaly Petrov e Nick Heidfeld.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1:19.815
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:19.978 +0.163
    3. BUTTON McLAREN MERCEDES 1:20.024 +0.209
    4. MASSA FERRARI 1:20.350 +0.535
    5. ALONSO FERRARI 1:20.365 +0.550
    6. WEBBER RED BULL RENAULT 1:20.474 +0.659
    7. ROSBERG MERCEDES 1:21.098 +1.283
    8. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 1:21.445 +1.630
    9. SCHUMACHER MERCEDES 1:21.907 +2.092
    10. PEREZ SAUBER FERRARI NO TIME
    11. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES Q2
    12. PETROV RENAULT Q2
    13. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    14. HEIDFELD RENAULT Q2
    15. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    17. MALDONADO WILLIAMS COSWORTH Q2
    18. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q1
    19. KOVALAINEN LOTUS RENAULT Q1
    20. TRULLI LOTUS RENAULT Q1
    21. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22. LIUZZI HISPANIA COSWORTH Q1
    23. RICCIARDO HISPANIA COSWORTH Q1
    24. D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH Q1
  • F1 Ungheria, il venerdì è di Hamilton

    F1 Ungheria, il venerdì è di Hamilton

    Lewis Hamilton si ripete anche nel pomeriggio monopolizzando le prove libere del venerdì sul circuito dell’Hungaroring di Budapest dove domenica si correrà il Gran Premio d’Ungheria, ultimo appuntamento prima della lunga pausa estiva (si riprenderà tra un mese esatto il 28 agosto in Belgio a Spa Francorchamps).  

    © ATTILA KISBENEDEK/AFP/Getty Images
    Il pilota della McLaren, vincitore dell’ultimo GP al Nurburgring, abbassa di oltre due secondi il tempo stabilito in mattinata fermando il cronometro in 1:21.018 precedendo la Ferrari di Fernando Alonso di due decimi. Lo spagnolo, che sta vivendo un ottimo periodo di forma, è in grande spolvero nonostante le basse temperature registrate sull’asfalto ungherese e le premesse per una buona qualifica domani e un’altrettanta gara ci sono tutte. Terzo tempo per la seconda McLaren di Jenson Button staccata da quella del compagno di scuderia di 3 decimi, poi le due Red Bull di Mark Webber e Sebastian Vettel che pagano mezzo secondo da Hamilton.   Sesto tempo per Felipe Massa che non riesce ad essere incisivo e aggressivo come Alonso tra le strette curve “destra-sinistra” dell’Hungaroring. Dietro il brasiliano le due Mercedes di Nico Rosberg e Michael Schumacher, chiudono la top ten le Force India di Paul Di Resta e Adrian Sutil. Attardate le due Renault con Nick Heidfeld che fa segnare il 14esimo tempo e Vitaly Petrov il 17esimo.