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  • Brasile 2014: gruppo E con Svizzera, Francia, Ecuador e Honduras

    Brasile 2014: gruppo E con Svizzera, Francia, Ecuador e Honduras

    Nei Campionati del Mondo di calcio 2014 il gruppo E sarà composto da Svizzera, Francia, Ecuador e Honduras.

    Questo sarà il terzo mondiale consecutivo al quale parteciperà la squadra allenata dal tecnico Ottmar Hitzfeld, il quale al termine dell’avventura in Brasile lascierà, come già ampiamente annunciato. La nazionale elvetica potrebbe ricoprire in Sudamerica un ruolo di outsider: negli ultimi anni gli elvetici sono cresciuti tanto e vantano una rosa solida che può far male a chiunque. L’obiettivo è il superamento del turno e la qualificazione agli ottavi di finale.

    Gruppo e

    SVIZZERA

    A guidare la nazionale Svizzera a Brasile 2014 c’è dal 2008 c’è Ottmar Hitzfeld. Il tecnico tedesco, con 19 trofei nella propria bacheca, è l’allenatore tedesco più vincente della storia; guida una nazionale di ottima tecnica, solida in difesa ma al quale manca l’uomo gol per eccellenza.

    La porta sarà difesa dall’estremo difensore del Wolfsburg Diego Benaglio. Insieme a lui le alternative Roman Bürki e Yann Sommer.

    La difesa ha il suo motorino instancabile nel terzino della Juventus Stephan Lichtsteiner, inesauribile cursore della fascia destra; in mezzo Johan Djourou e Steve von Bergen jolly difensivo: nello scacchiere a tre può giocare in ogni posizione; Ricardo Rodriguez difensore del Wolfsburg da ossevare: ha esordito in nazionale maggiore prima ancora di vestire la maglia dell’Under 21.

    A centrocampo Tranquillo Barnetta sarà il totem in spogliatoio: può essere utilizzato come esterno sinistro o destro di centrocampo e come centrocampista offensivo. I tre centrocampisti del Napoli sono quelli che nella rosa possideono le migliori qualità; a Gökhan Inler saranno affidate le chiavi del centrocampo elvetico con Valon Behrami il quale fa della duttilità e dell’imprevedibilità le sue armi migliori. Il napoletano Blerim Dzemaili è un centrocampista di interdizione che, grazie all’ottimo tiro, è anche bravo in fase offensiva.

    In avanti da osservare attentamente Granit Xhaka, classe 1992, vincitore del Mondiale under 17 e Xherdan Shaqiri: esterno di destra dotato di grande velocità, dribbling e ottime qualità balistiche: può essere impiegato in vari ruoli della fascia destra, anche se il meglio lo si ottiene schierandolo da trequartista; abile anche nei calci piazzati ha all’attivo una ottima media realizzativa. Hitzfeld chiede al centravanti della Real Sociedad Haris Seferovic i gol: prima punta dal grande fisico, dotato di buona tecnica, forte nel gioco aereo e con l’istinto del gol.

    Ecco la lista dei convocati:

    Portieri: Diego Benaglio (Wolfsburg), Roman Bürki (Grasshopper), Yann Sommer (Basilea)

    Difensori: Johan Djourou (Amburgo), Michael Lang (Grasshopper), Stephan Lichtsteiner (Juventus), Ricardo Rodriguez (Wolfsburg), Fabian Schär (Basilea), Philippe Senderos (Valencia), Steve von Bergen (Young Boys), Reto Ziegler (Sassuolo)

    Centrocampisti: Tranquillo Barnetta (Eintracht Francoforte), Valon Behrami (Napoli), Josip Drmic (Norimberga), Blerim Dzemaili (Napoli), Gelson Fernandes (Friburgo), Mario Gavranovic (Zurigo), Gökhan Inler (Napoli), Admir Mehmedi (Friburgo)

    Attaccanti: Haris Seferovic (Real Sociedad San Sebastian), Xherdan Shaqiri (Bayern Monaco), Valentin Stocker (Basilea), Granit Xhaka (Borussia Mönchengladbach)

    Riserve: Portiere: Marwin Hitz (Augusta). Difensori: Timm Klose (Wolfsburg), Silvan Widmer (Udinese). Centrocampisti e attaccanti: Eren Derdiyok (Bayer Leverkusen), Fabian Frei (Basilea), Pajtim Kasami (Fulham), Pirmin Schwegler (Eintracht Francoforte)

    FRANCIA

    selezione-di-francia-gruppo eLa Francia è arrivata seconda nel suo girone di qualificazione ai Mondiali dietro alla Spagna e hanno ottenuto il pass per i Mondiali superando nel doppio spareggio l’Ucraina. Questa sarà la quindicesima partecipazione alla fase finale di un Mondiale.

    Didier Deschamps arriva al suo primo Mondiale da allenatore non con un ambiente tranquillo. Ha fatto molto discutere la scelta del C.T. di non convocare Samir Nasri reduce dalla vittoria in Premier League con il Manchester City: “motivi disciplinari e per la salute del gruppo” queste sono state le motivazioni che il C.t. ha rilasciato alla stampa. Sarà il campo, come sempre, l’arbitro supremo a dire se la scelta di Deschamps sarà fruttuosa oppure no.

    In porta il titolare sarà Hugo Lloris, aggregati a lui Steve Mandanda e Mickaël Landreau.

    In difesa l’esperienza di Patrice Evra, il centrale del Liverpool Mamadou Sakho è dotato di grande forza fisica, bravo nel gioco aereo lo rendono uno dei difensori più forti della sua età. Occhio al centrale del Real Madrid Raphaël Varane il quale non ha trovato molto spazio nel suo club causa difensori più blasonati, ma che in questo Mondiale può farsi valere dato i suoi 1.91 cm che lo rendono possente fisicamente. Reduce da una buona stagione nelle fila del Newcastle Mathieu Debuchy il quale ha iniziato la sua carriera nel ruolo di centrale di centrocampo e anche di regista davanti alla difesa. Col tempo è stato portato al ruolo di terzino destro che tuttora ricopre nel suo club. Sulla fascia destra la spinta i cross e la propensione offensiva di Bacary Sagna.

    A centrocampo ci si aspetta la definitiva consacrazione di Paul Pogba reduce da una stagione fantastica con la maglia della Juventus, sarà lui il valore aggiunto di Deschamps nel centrocampo francese. Cabaye in questa stagione ha giocato poco nel Psg causa troppa concorrenza in mezzo, ma nel Mondiale troverà le motivazioni per rendersi protagonista. Mathieu Valbuena ha disputato una buona stagione nelle fila del Olympique Marsiglia.

    In attacco i pezzi pregiati si chiamano Karim Benzema e Franck Ribéry: il primo fresco campione d’Europa con il Real Madrid è una prima punta che può essere impiegato anche da secondo terminale offensivo o da esterno nel tridente; possiede una pregevole tecnica di base, grandi doti nel controllo di palla, nel tiro e ottimo colpo di testa. Olivier Giroud ha realizzato poche reti nella sua stagione con la maglia dell’Arsenal ma ha qualità indiscusse.

    Ecco l’elenco dei convocati da parte del C.t. Didier Deschamps:

    PORTIERI: Hugo Lloris (Tottenham), Steve Mandanda (Marsiglia), Mickaël Landreau (Bastia)

    DIFENSORI: Raphaël Varane (Real Madrid), Mamadou Sakho (Liverpool), Mathieu Debuchy (Newcastle), Laurent Koscielny (Arsenal), Lucas Digne (Psg), Eliaquim Mangala (Porto), Bacary Sagna (Arsenal), Patrice Evra (Manchester United)

    CENTROCAMPISTI: Yohan Cabaye (Psg), Paul Pogba (Juventus), Blaise Matuidi (Psg), Moussa Sissoko (Newcastle), Clément Grenier (Lione), Rio Mavuba (Lilla), Mathieu Valbuena (Marsiglia)

    ATTACCANTI: Karim Benzema (Real Madrid), Franck Ribéry (Bayern Monaco), Antoine Griezmann (Real Sociedad), Olivier Giroud (Arsenal), Loïc Rémy (Newcastle)

    ECUADOR

    L’Ecuador partirà per il Brasile con piche speranze di ottenere buoni risultati, squadra composta da molti giocatori che militano in Sudamerica non possiede in rosa giocatori di livello mondiale. Si presenta dopo la mancata partecipazione del 2010

    La nazionale è guidata da Reinaldo Rueda tra le mura amiche non ha conosciuto la sconfitta lungo tutto il percorso di qualificazione: solo l’Argentina di Leo Messi è passata indenne riuscendo a strappare un pareggio. Più complicato il cammino esterno segnato da diverse sconfitte ma anche un fondamentale pareggio strappato a Montevideo in casa dell’Uruguay: quella partita ha permesso di chiudere il girone al quarto posto. Rueda è commissario tecnico dal 2010.

    In porta ci sarà Alexander Dominguez con lui riserve Maximo Banguera e Adrian Bone.

    La linea difensiva prevede Juan Carlos Paredes, Jorge Guagua, Frickson Erazo, Walter Ayovì dovrebbero essere i quattro titolari.

    A centrocampo di maggior talento è Luis Antonio Valencia, l’ala del Manchester United si è messo il luce negli anni in Prenier League per la sua velocità e i suoi dribbling: il punto di riferimento sarà lui. In mediana la presenza di rilievo sarà rappresentata da Cristhian Noboa il quale unisce quantità e qualità: i recenti campionati russi disputati hanno dato al centrocampista la necessaria caratura internazionale.

    In attacco Jefferson Montero è una punta esterna, largo a sinistra, con licenza di offendere oggi si ritrova in Messico nel Monarcas Morelia, ma anche lui ha trascorso buona parte della sua vita calcistica nel campionato spagnolo. Felipe Caicedo attualmente all’Al Jazira cerca il rilancio.

    Portieri: Maximo Banguera (Barcellona, Ecuador), Alexander Dominguez (LDU), Adrian Bone (El Nacional).

    Difensori: Jorge Guagua, Gabriel Achilier e Oscar Baguì (Emelec), Juan Carlos Paredes (Barcellona, Ecuador), Frickson Erazo (Flamengo), Walter Ayovì (Pachuca) e Cristian Ramirez (Fortuna Dusseldorf).

    Centrocampisti: Pedro Quinonez (Emelec), Luis Fernando Saritama (Barcelona, Ecuador), Carlos Gruezo (Stoccarda), Antonio Valencia (Manchester United), Segundo Castillo (Al Hilal), Cristhian Noboa (Dinamo Mosca) e Renato Ibarra (Vitesse).

    Attaccanti: Armando Wila (Universidad Catolica), Jefferson Montero (Morelia), Jaime Ayovì (Tijuana), Fidel Martínez (Tijuana), Enner Valencia (Pachuca), Joao Rojas (Cruz Azul) e Felipe Caicedo (Al Jazira).

    HONDURAS

    Sulla carta l’Honduras è una squadra con la rosa meno forte nella competizione. Terza qualificazione al Mondiale nella sua storia; nelle due precedenti edizioni giocate si sudamericani si sono fermati entrambe le volte al primo turno: in totale nella sua storia Mondiale l”Honduras vanta tre pareggi e tre sconfitte. Nel corso delle qualificazioni Mondiali della zona Concacaf l’Honduras è arrivata terza ed ha anche ben figurato nelle gare più importanti contro Stati Uniti e Messico.

    In panchina la nazionale è guidata dal colombiano Luis Fernando Suarez il quale è C.t dal 2011 quando subentrà al messicano Juan de Dios Castilo. La sua avventura può ritenersi positiva dopo avere portato la nazionale al Mondiale brasiliano, senza scordarsi gli ottimi risultati della Gold Cup 2011 quando usci ai supplementari contro il Messico e nell’edizione successiva del 2013 quando usci in semifinale per mano degli Usa.

    Noel Valladares sarà chiamato a difendere la porta della nazionale. In alternativa Donis Escober e Luis Lopez Fernandez.

    Il reparto arretrato avrà Brayan Beckeles come terzino destro, dall’altro lato una delle stelle della nazionale ovvero Emilio Izaguirre. In mezzo ci saranno Maynor Figueroa, centrale dell’Hull City e Victor Bernardez.

    In mediana ci sarà Wilson Palacios, il mediano dello Stoke City fungerà da diga, con lui opereranno Luis Garrido e Roger Espinoza. Ma gli occhi di tutti gli osservatori saranno su Andy Najar, giovane classe 1993 che milita nell’Anderlecht: in Belgio gli è stata affidata la fascia destra. Veloce e brevilineo, ottimo dribbling ma anche senso tattico, dotato di una grande visione di gioco. Oscard Boniek possiede le qualità giuste per poter sfruttare il contropiede: la tattica impiegata dovrebbe essere quella del catenaccio con ripartenze.

    Nonostante ci sia molta fiducia intorno a lui da parte dei tifosi Jerry Bengston non è un attaccante di livello, essendo un vero e proprio panchinaro nel New England.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Luis Fernando Suarez:

    Portieri: Noel Valladares (Olimpia), Donis Escober (Olimpia), Luis Lopez Fernandez (RCD Espana)

    Difensori: Brayan Beckeles (Olimpia), Arnold Peralta (Rangers), Emilio Izaguirre (Celtic), Oscar Garcia (Houston Dinamo), Maynor Figueroa (Hull City), Victor Bernardez (San Jose Earthquakes), Sergio Mendoza (Usac)

    Centrocampisti: Osman Chavez (Qingdao Jonoon), Juan Montes (Motagua), Luis Garrido (Olimpia), Roger Espinoza (Wigan), Jorge Claros (Motagua), Wilson Palacios (Stoke City), Oscard Boniek (Houston Dinamo), Andy Najar (Anderlecht), Marvin Chavez (Colorado Rapids)

    Attaccanti: Jerry Bengtson (New England Revolution), Jonny Palacios (Olimpia), Carlo Costly (Veria), Mario Martinez (RCA Espana)

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A
    Girone B
    Girone C
    Girone D
    Girone E
    Girone F
    Girone G
    Girone H

     

  • Lazio qualificata ma che vergogna

    Lazio qualificata ma che vergogna

    Lazio-Tottenham finisce 0-0 e qualifica i biancocelesti al fase ad eliminazione diretta di Europa League. Una partita quasi a senso unico per gli uomini di Petkovic, che soffrono inizialmente qualche sortita offensiva degli inglesi (concedendo anche una rete, poi annullata per fuorigioco inesistente) prima di prendere in mano la situazione e schiacciare i ragazzi di Villas-Boas nella propria metà campo. Prestazione importante contro una squadra di alto livello tecnico che conta giocatori ambiti dalle maggiori squadre europee. Grande emozione per i tifosi laziali  che hanno potuto salutare l’idolo Paul Gascoigne, presente allo stadio Olimpico su invito del presidente Lotito, che ha concesso all’ex centrocampista biancoceleste la passerella sotto la curva del tifo caldo laziale.

    LA PARTITA – E’ stata la sfida tra Kozak e Lloris. Il primo crea almeno quattro-cinque occasioni da rete, il secondo neutralizza tutto. L’attaccante biancoceleste è sembrato da subito in gran forma. Voglia di lottare, corsa e movimenti che hanno messo in difficoltà la difesa inglese. Il portiere francese invece si è superato più volte per sopperire ai buchi dei suoi compagni di reparto. Nell’insieme, una Lazio superiore dal punto di vista delle idee e del gioco, capace di tenere palla a centrocampo prima di verticalizzare improvvisamente alla ricerca del taglio giusto della punta ceca. Non inganni il risultato finale, la partita è stata bella ed è mancato soltanto il gol.

    Lazio-Tottenham
    Azione di gioco in Lazio-Tottenham © Giuseppe Bellini/Getty Images

    LE SCELTE – Mentre Petkovic conferma le scelte della vigilia, il suo collega-avversario Villas-Boas lascia in panchina Lennon e Defoe, privando la sua squadra di due velocisti che avrebbero messo in difficoltà la retroguardia biancoceleste. Il solo Bale ha potuto far poco contro l’organizzazione difensiva della Lazio e Adebayor è lontano anni luce dall’attaccante che abbiamo apprezzato ai tempi dell’Arsenal.

    VERGOGNA – Siamo nel 2012 (quasi 2013) eppure negli stadi continua a sentirsi di tutto. Intorno al 10′ dalla Curva Nord (tifosi laziali) si alzato un coro “Juden Tottenham, Juden Tottenham“, seguito qualche minuto dopo dall’esposizione di uno striscione “Free Palestina“. Il tutto si potrebbe ricollegare all’aggressione avvenuto alla vigilia in un pub romano ai danni dei tifosi del Tottenham, considerata la squadra degli ebrei di Londra. La Uefa starebbe analizzando la situazione.

    PAGELLE LAZIO-TOTTENHAM

    Kozak 7: Croce e delizia dell’attacco laziale. Giocatore capace di creare tantissime occasioni da rete, ma altrettanto abile a finalizzarne zero! Tiene alta la squadra con il suo imperioso fisico e fa respirare i compagni.
    Cavanda 6.5: Torna titolare e deve affrontare un cliente scomodo come Bale. Riesce ad annullarlo e si spinge in avanti più di quanto potessimo pensare alla vigilia.
    Ledesma 6.5: Organizza il centrocampo, sempre in posizione pronto ad aiutare i compagni in fase di contenimento e in fase di costruzione. Sbaglia qualche lancio di troppo.
    Lloris 7.5: Se la partita finisce 0-0 gran merito va dato al portiere francese autore di almeno quattro parate decisive. Magnifica quella su Ciani che colpisce di testa a botta sicura su calcio d’angolo trovando la risposta dell’estremo difensore ex Lione.
    Adebayor 5: L’unica azione degna di nota dell’ex Arsenal si sviluppa sulla fascia destra, trovando un buon cross per il taglio di Bale anticipato ottimamente da Biava. E’ solamente fuori forma?
    Sandro 6: Il brasiliano si limita al compitino. Distruggere l’azione avversaria e servire il pallone al giovane Carroll per ripartire in avanti. Commette qualche fallo di troppo.

    TABELLINO LAZIO-TOTTENHAM 0-0
    Lazio (4-1-4-1): Marchetti 6.5; Cavanda 6.5, Biava 6.5, Ciani 6.5, Radu 7; Ledesma 6.5; Mauri 6, Gonzalez 6, Hernanes 6 (69′ Ederson 6.5), Lulic 5.5 (79′ Candreva 6.5); Kozak 7 (79′ Floccari 6). Allenatore: Petkovic 7
    Tottenham (4-5-1): Lloris 7.5; Walker 6.5, Caulker 6, Vertonghen 6, Naughton 6; Dempsey 5.5 (64′ Defoe 5.5), Sigurdsson 5 (64′ Lennon 6), Carroll 6 (77′ Dembelé 6), Sandro 6, Bale 6; Adebayor 5. Allenatore: Villas-Boas 5.5

    Ecco l’azione del gol annullato a Bale al 4′
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  • Svezia-Francia 2-0, Ibrahimovic in gol. Francesi secondi

    Svezia-Francia 2-0, Ibrahimovic in gol. Francesi secondi

    Allo Stadio Olimpico di Kiev Svezia-Francia termina 2-0 con le reti di Ibrahimovic e Larsson. Nell’altra partita che chiudeva il gruppo D, l’Inghilterra ha battuto per 1-0 gli ucraini grazie al gol del rientrante Wayne Rooney e quindi gli inglesi chiudono come primi del girone e affronteranno ai quarti di finale l’Italia di Cesare Prandelli. I francesi invece apparsi poco brillanti per tutta la partita cedono il passo alla Svezia già eliminata e chiudono da secondi a 4 punti il girone D di Euro 2012. Ad attendere i francesi adesso nei quarti di finale ci sarà la Spagna campione del mondo e d’Europa in carica e i ragazzi di Laurent Blanc dovranno ritrovare la giusta verve per poter almeno contrastare le offensive delle furie rosse.

    PRIMO TEMPO – Il ct francese Laurent Blanc lascia in panchina Cabaye e Menez, entrambi a segno nella vittoria con l’Ucraina, e li rimpiazza con Yann M’Vila e Hatem Ben Arfa. Confermati nella formazione transalpina i due diffidati ovvero Mexes e Debuchy. Parte meglio la Svezia che nei primi 5 minuti si rende pericolosa con Toivonen e Sebastian Larsson. La Francia prova a scuotersi trascinata dalla classe di Franck Ribery, che va vicino al gol del vantaggio al 7′. Grande occasione per la Svezia al 10′ quando Toivonen complice l’errore di Mexes si invola verso Lloris, lo supera ma da posizione decentrata colpisce il palo. Nella fase centrale del primo tempo le due squadre non danno vita a grandi occasioni anche perchè ai francesi il pari va più che bene. Al 34′ gran tiro mancino di Ben Arfa che vola alto di poco sopra la traversa mentre al 42′ prova a sbloccarsi dalla distanza Karim Benzema, ancora a secco ad Euro 2012, ma il suo tiro esce di molto a lato. Sul finale di primo tempo ci prova Ribery a bucare la rete svedese ma il tiro dell’attaccante Bayern viene deviato in angolo. Il primo tempo termina a reti bianche con una Francia molto compassata e la Svezia che ha avuto la miglior occasione con il palo di Ola Toivonen.

    Zlatan Ibrahimovic in azione © JONATHAN NACKSTRAND/AFP/GettyImages

    SECONDO TEMPO – Il secondo tempo inizia con il primo cambio per la formazione svedese. Entra l’ex romanista Wilhelmsson al posto di Bajrami. Al 50′ Karim Benzema scalda il piede e dal limite dell’area fa partire un destro che termina di poco a lato. Al 54′ arriva il vantaggio svedese e a siglarlo è  Zlatan Ibrahimovic, che con una mezza rovesciata appena dentro l’area di rigore segna uno dei gol più spettacolari di questi Europei in Polonia e Ucraina. Il vantaggio galvanizza gli svedesi che cinque minuti dopo vanno vicini al raddoppio per ben due volte prima con Wilhelmsson e poi con Mellberg. La Francia appare molto frastornata e allora Blanc corre ai ripari sostituendo il giovane Ben Arfa con l’esperto Malouda. Col passare dei minuti la Francia riprende le redini del gioco in mano e al 64′ va vicino al pareggio con un tiro di Samir Nasri. 3 minuti dopo arriva l’ammonizione per Philippe Mexes, che era diffidato e salterà i quarti di finale. Allo scoccare del 70esimo minuto arriva la sventola di M’Vila che crea qualche grattacapo al portiere svedese Isaksson. Al 77′ il tecnico Blanc si gioca la carta Jeremy Menez, che entra al posto di Samir Nasri mentre il ct svedese Hamren sostituisce Svensson e Toivonen rispettivamente con Holmen e Wernbloom. Proprio l’ex romanista Menez va vicino al gol dell’1-1 all’82esimo minuto prima che il suo tecnico decida di giocarsi l’ultimo cambio con l’ingresso di Olivier Giroud (probabile erede di Van persie all’Arsenal) al posto di M’Vila. L’attaccante del Montpellier si presenta subito con un’incornata da calcio d’angolo che fa tremare i tifosi svedesi, che però al 90′ gioiscono per il raddoppio di Sebastian Larsson che sigla il 2-0 finale. Francia ko, chiude seconda il gruppo D e per punizione affronterà le furie rosse spagnole.

    SVEZIA-FRANCIA 2-0

    Svezia (4-2-3-1): Isaksson 6,5; Granqvist 6,5, Mellberg 7, J.Olsson 6, M.Olsson 6; Svensson6 (33′ st Holmen sv), Kallstrom 6; Larsson 7; Toivonen6,5 (33′ st Wernbloom sv), Bajrami 5,5(1′ st Wilhelmsson 7,5); Ibrahimovic 8. A disposizione: Elmander, Wiland, Hansson, Lustig, Antonsson, Safari, Hysen, Elm, Rosenberg. Allenatore: Hamren.

    Francia (4-2-3-1): Lloris 6,5; Debuchy 6, Rami 6, Mexes 5, Clichy 6; Diarra 5,5, M’Vila 6 (37′ st Giroud sv); Ben Arfa 6 (14′ st Malouda 6), Nasri 6 (32′ st Menez 6,5), Ribery 6,5; Benzema 5,5. A disposizione: Mandanda, Carrasso, Reveillere, Koscielny, Evra, Valbuena, Matuidi, Cabaye, Martin. Allenatore: Blanc.

    Arbitro: Pedro Proença (POR)

    CLASSIFICA FINALE GRUPPO D

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO SVEZIA-FRANCIA 2-0 (54’Ibrahimovic, 90′ Sebastian Larsson)

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  • Mondiali 2010: Il Messico inguaia la Francia

    Mondiali 2010: Il Messico inguaia la Francia

    La Francia vice-campione del Mondo è ad un passo dall’eliminazione dopo che la squadra del C.T. Domenech ha perso contro il Messico per 2-0. La squadra transalpina ha giocato una partita scialba, non all’altezza delle aspettative, ma grande merito va ad un Messico molto vivace e creativo.

    L’inizio del match è di marca francese, con Ribery e Malouda che impegnano più volte la retroguardia messicana con le loro giocate veloci e imprevedibili. Il Messico, almeno nella prima frazione, gioca prendendo gli avversari in contropiede, e si dimostra più incisiva dei francesi, nonostante la prima frazione si concluda senza reti.

    Nel secondo tempo Domenech manda in campo Gignac al posto di Anelka.La Francia va meglio: incide di più e tira in porta. Ma anche il collega messicano Aguirre non sta a guardare e mette in campo Hernandez al posto di Juarez e dopo pochi minuti anche il veterano Blanco al posto di Guillermo Franco. Al 19′ arriva la doccia fredda per i transalpini: passaggio filtrante sul filo del fuorigioco di Marquez per Hernandez che supera Lloris e mette dentro l’1-0 per la squadra centroamericana. I “Blues” accusano il colpo e non impegnano mai seriamente il portiere messicano Perez, anzi, al 34′ il Messico guadagna un calcio di rigore per un fallo di Abidal e che Blanco trasforma dopo una lunga rincorsa. Il 2-0 è un macigno per la Francia, che è incapace di reagire, ormai rassegnata alla sconfitta, e al fischio finale è delirio per i tifosi messicani presenti sugli spalti. La Francia è inguaiata pesantemente, e dopo il fallimento di Euro 2008, anche il Mondiale potrebbe finire con un’eliminazione prematura, ancora ai gironi.

  • Buffon – Juventus, addio a fine stagione?

    Tira aria di divorzio tra Gigi Buffon e la Juventus. Al termine della gara persa contro l’Inter, il portiere bianconero ha fatto intendere che il suo futuro a Torino non è più certo come sembra:

    Il fatto che io resti o meno non dipende dal piazzamento della squadra. Venti giorni fa la società ha fatto un comunicato, e lì c’è scritto il mio futuro. Basta leggere tra le righe“.

    Il comunicato in questione riferiva, tra le altre cose, che la permanenza di Buffon non era in discussione ma si capiva che nel caso fosse arrivata un’offerta vantaggiosa per il numero uno si sarebbe valutata con molta attenzione. Manchester City e Manchester United hanno fatto già sapere di essere interessate all’acquisto, bisogna vedere se entrambe siano disposte a pagare una cifra importante per il suo cartellino che non viene valutato meno di 35 milioni di euro.
    Il dopo Buffon alla Juventus si chiama Lloris, il giovane portiere del Lione che sta facendo più che bene in questa stagione. Bisognerà capire però quanto il presidente del club transalpino sia disposto a trattare.
    Intanto i tifosi bianconeri cominciano davvero a temere la cessione di una delle sue bandiere più gloriose.

  • Gourcuff è il miglior giocatore francese del 2009

    Gourcuff è il miglior giocatore francese del 2009

    Yoann Gourcuff
    E’ senza ombra di dubbio il più grande rimpianto della dirigenza milanista degli ultimi dieci anni e il peggior errore di valutazione di Carlo Ancelotti nella sua gloriosa gestione milanista, stiamo parlando di Yoann Gourcuff che da quando ha fatto il ritorno in patria ha dimostrato in toto il suo valore trascinando il Bordeaux di Laurent Blanc a vincere il titolo francese nella scorsa stagione e agli ottavi di Champions League in quella attuale.

    Dopo le vittorie arrivano i riconoscimenti, l’ex fantasista rossonero è stato eletto giocatore francese dell’anno superando di gran lunga Anelka e Lloris sul podio. I riconoscimenti per il Bordeaux non sono finiti, Laurent Blanc ha invece ricevuto il premio di allenatore dell’anno superando il tecnico dell’Arsenal Arsene Wenger.

    Ecco la classifica:

    Gourcuff (Bordeaux 127 punti)
    Nicolas Anelka (Chelsea, 72)
    Hugo Lloris (Lione, 61)
    Thierry Henry (Barcellona, 55,5)
    Franck Ribéry (Bayern Monaco, 42)
    André-Pierre Gignac (Tolosa, 26)
    Lassana Diarra (Real Madrid, 25,5)
    Patrice Evra (Manchester United, 24)
    Karim Benzema (Lione e Real Madrid, 23)
    Jérémy Toulalan (Lione)
    Eric Abidal (Barcellona, 16)