Tag: hugo campagnaro

  • Pescara: ecco Campagnaro e Cocco

    Pescara: ecco Campagnaro e Cocco

    Il Pescara, nelle ultime ore di mercato prende Hugo Campagnaro, che riparte dalla Serie B da svincolato, attivissima la società allenata da Massimo Oddo che prende anche, a titolo definitivo, la punta Andrea Cocco e l’esterno offensivo Cristian Galano, a titolo temporaneo dal Bari. La società veneta persa Cocco si consola tesserando Nicola Pozzi, ex Sampdoria e Parma, il quale ha sottoscritto un contratto biennale mentre il difensore Kevin Magri, classe 1995, si è trasferito a titolo temporaneo alla Paganese.

    Hugo Campagnaro, neo acquisto del Pescara.
    Hugo Campagnaro, neo acquisto del Pescara.

    Il Brescia ha chiuso con il Como il diritto alle prestazioni sportive di Lorenzo Andrenacci, portiere, a titolo temporaneo e Vincenzo Camilleri, difensore classe 1992, rimasto senza squadra in seguito al fallimento della Reggina lo scorso giugno. Il Como prende, in prestito dal Palermo, l’attaccante Accursio Bentivegna e, a titolo definitivo, Zan Benedicic, centrocampista offensivo che nella passata stagione era al Leeds. L’Avellino ha ufficializzato l’arrivo di Nicolas Napol, centravanti belga di proprietà dell’Atalanta: arriva in prestito con diritto di riscatto e controriscatto e prende Samuel Bastien, centrocampista classe 1996 in prestito con diritto di riscatto dall’Anderlecht.

    La Ternana ha comunicato di aver acquistato Damiano Zanon, l’ex esterno destro di Pescara, Bari e Frosinone si è legato alla Ternana con un contratto annuale con opzione per la stagione successiva. In prestito secco dall’Udinese, Davide Marsura è un giocatore del Brescia; il Novara ha ceduto Valerio Foglio al Mantova e prende a titolo temporaneo, Fabrizio Poli dal Carpi, Cristian Dell’Orco si trasferisce in piemonte dal Sassuolo; due grossi colpi  per la Virtus Entella che ha prelevato Bruno Petkovic dal Catania rinforzando ulteriormente il proprio reparto offensivo e Francesco Caputo, dal Bari, in prestito con diritto di riscatto.

    Il Cesena riabbraccia Hordur Magnusson, difensore centrale, che arriva in prestito dalla Juventus, tessera il terzino destro Filippo De Col, in prestito dallo Spezia, con diritto di riscatto e cede il giovane Matteo Gasparoni, il trasferimento avverrà in prestito, all’Atalanta rinforzando cosi il settore giovanile della società orobica. Va alla Sampdoria, in prestito con diritto di riscatto, Alejandro Rodriguez.

    L’Ascoli ha tesserato, in prestito dal Bari, l’attaccante Salvatore Caturano e Milan Milanovic, in prestito dal Palermo. La Pro Vercelli acquista dall’Ascoli Mattia Mustacchio e il portiere Mirko Pigliacelli, in prestito dal Pescara; il Livorno ha acquistato in prestito con diritto di riscatto, dalla Juventus, l’attaccante Cristian Bunino; ufficiale anche Paolo Bellemo, a titolo temporaneo dalla Fiorentina.

    Lo Spezia ha rescisso, consensualmente, il contratto con il difensore Matija Katanec. Il Bari piazza due colpi: Riccardo Maniero a titolo definitivo dal Catania  e Alessandro Rosina, il fantasista arriva dal Catania in prestito con diritto di riscatto e obbligo di opzione.

    Il Lanciano ha tesserato due giocatori: Ryan Bradley Hiwat  dal Carpi e Ricardo Bagadur. dalla Fiorentina, entrambi approdano in prestito oltre agli svincolati Michele Rigione e Luca Di Matteo, entrambi dal Teramo e, a titolo temporaneo, ecco Guido Marilungo dall’Atalanta e Raffaele Pucino dal Chievo Verona.

    Ante Budimir è un nuovo giocatore del Crotone, attaccante bosniaco, in prestito dal St. Pauli. La Salernitana ha prelevato i difensori Gianluca Ferraro dalla Paganese e Giovanni De Angelis dall’Urbetevere a titolo definitivo ma il gran colpo è in attacco con l’approdo di Alfredo Donnarumma, classe 1990, l’attaccante di Torre Annunziata, capocannoniere della passata Lega Pro, si è svincolato dal Teramo. Il Crotone ha tesserato a titolo temporaneo il centrocampista classe 1999 Francesco Buono dal Campitello.

  • Lazio-Napoli 1-1, passo falso campano. Fuga Juve

    Lazio-Napoli 1-1, passo falso campano. Fuga Juve

    Passo falso partenopeo all’Olimpico di Roma nella sfida Lazio-Napoli, valevole per la 24esima giornata del campionato di Serie A. Un pareggio raggiunto nei minuti finale per i ragazzi di Mazzarri che vedono così la Juventus portarsi a +5 in classifica, dopo la convincente vittoria tra le mura amiche contro la Fiorentina. Solo 1-1 alla fine dell’incontro, risultato che scontenta entrambe le compagini, i padroni di casa perché dopo aver dominato gran parte del match tornano a casa con un solo punto, che non gli permette di dormire tranquillo (in caso di vittorie di Milan e Inter si avvicinerebbe ad un solo punto), mentre per gli ospiti un punto che non basta per inseguire la Juventus, sempre più padrona di questo campionato. Il sogno di Cavani e compagni di rimanere aggrappati a tre punti fino allo scontro diretto svanisce.

    LA PARTITA – Ritmi alti fin da subito con la Lazio che schiaccia nella propria metà campo il Napoli, impotente davanti ai continui attacchi capitolini. Dopo appena dieci minuti, padroni di casa in vantaggio con la rete di Floccari che viene servito in area da uno strepitoso Konko, l’attaccante laziale al centro area ha tutto il tempo per stoppare la palla e piazzarla. Quinto gol nelle ultime sei partite e bomber Klose già dimenticato. I biancocelesti non si fermano e continuano a pressare a tutto campo gli avversari che rischiano di soccombere alla mezz’ora con il palo colpito dal solito Floccari. Il Napoli a questo punto reagisce e Cavani risponde alla punta laziale colpendo anche lui un legno.

    La girata al volo di Campagnaro per la rete del pareggio campano © Paolo Bruno/Getty Images
    La girata al volo di Campagnaro per la rete del pareggio campano © Paolo Bruno/Getty Images

    Nella ripresa il Napoli (a causa dell’infortunio di Behrami) si schiera con un super offensivo 3-4-3 con il trio Insigne, Pandev e Cavani in attacco e Hamsik sulla linea del centrocampisti. I partenopei alzano il ritmo ma non si rendono pericolosi dalle parti di Marchetti. Al contrario è la Lazio a continuare a far la partita e spreca varie occasioni per chiudere l’incontro. A dieci minuti dalla fine arriva la sveglia per i campani. Prima Inler impegna il portiere laziale poi Campagnaro, su azione da calcio d’angolo , si inventa una girata con il pallone che termina la corsa sotto il sette. 1-1 e partita finita? No! Nei minuti di recupero, Floccari fa tremare il pubblico di fede azzurra con un colpo di testa che termina la corsa sulla traversa.

    UN PUNTO PER UNO – Un pareggio che non serve a nessuno. Il Napoli deve lasciar strada all’ennesima mini fuga della Juventus, che si porta a +5 in classifica proprio nella settimana di Champions. Per la Lazio continua il periodo grigio, con risultati alternati ed un terzo posto sempre più messo in discussione dal recupero prodigioso del Milan.

    PAGELLE LAZIO-NAPOLI
    Hernanes 8 – Premiamo il coraggio del brasiliano che recupera a tempo di record da un trauma cranico (non c’è da scherzarci) e pur con il caschetto protettivo decide di scendere in campo nella sfida che può valere una stagione.
    Floccari 7.5 – Preoccupati per l’assenza di Klose? Nessun problema. C’è Sergio tutto fare che in sei partite si porta a casa cinque reti. Media invidiabile e tifosi laziali che possono tirare un sospiro di sollievo.
    Zuniga 5 – Il colombiano non entra mai in partita. Disorientato dall’ottimo Candreva e dalla spunta offensiva del terzino Konko. Non incide come suo solito.
    Campagnaro 7 – In scadenza di contratto, un piede e mezzo all’Inter. Eppure l’argentino dimostra grande attaccamento alla maglia e realizza la rete del pareggio. Il futuro non è a Napoli, ma il difensore ha promesso massimo impegno.

    TABELLINO LAZIO-NAPOLI 1-1
    Lazio (4-1-4-1): Marchetti 7; Konko 7, Biava 6, Dias 6, Radu 6; Ledesma 6.5; Candreva 7, Gonzalez 6 (90′ Saha sv), Hernanes 8 (72′ Cana 5.5), Mauri 6 (63′ Lulic 5.5); Floccari 7.5. Allenatore: Petkovic 6.5
    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 7, Cannavaro 5.5, Gamberini 5; Mesto 5.5 (50′ El Kaddouri 6), Behrami 5.5 (47′ L. Insigne 7), Inler 6.5, Zuniga 5 (80′ Calaiò sv); Hamsik 6; Pandev 5.5, Cavani 6. Allenatore: Mazzarri 5.5
    Marcatori: 11′ Floccari (L), 87′ Campagnaro (N)

    I gol del match Lazio-Napoli
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”170257″]

  • La lista dei parametro zero a giugno 2013

    La lista dei parametro zero a giugno 2013

    In un mercato sempre più povero di soldi e privo di idee, con una programmazione in alcuni casi quasi ridicola (si inizia seguendo i giovani e si finisce comprano l’over 30), i parametri zero sono ossigeno puro per i direttori sportivi italiani (e non solo). Arrivati a gennaio, con l’apertura del calciomercato invernale, si pensa anche a rafforzare la squadra per il prossimo anno, gettando le basi per gli acquisti a costo zero dei giocatori in scadenza contrattuale. I nomi più importanti arrivano dall’Inghilterra e uniti in una sola squadra, formerebbero una formazione titolare da primi posti (perlomeno in Serie A). Probabilmente nella lista che poco più sotto analizzeremo, ci saranno dei giocatori che da oggi al primo febbraio troveranno l’accordo con l’attuale società di appartenenza per il rinnovo del contratto. Ecco il mercato a costo zero.

    Vediamo insieme le occasioni a parametro zero in Europa…

    Italia

    Hugo Campagnaro, pezzo pregiato a costo zero © Marco Luzzani/Getty images
    Hugo Campagnaro, pezzo pregiato a costo zero © Marco Luzzani/Getty images

    Nel massimo campionato italiano troviamo tre interessanti portieri in scadenza di contratto. Il più famoso (ed esperto) è Abbiati, ormai ai saluti finali con il Milan. Per lui si prospetta un’avventura all’estero, anche se non viene escluso un trasferimento in una squadra di media-bassa classifica. Disponibili a parametro zero troviamo anche Andujar (Catania) e Consigli (Atalanta), che avranno più mercato in Italia grazie al minore ingaggio rispetto al portiere rossonero.

    Discreti elementi in difesa, dove spicca su tutti Campagnaro. Il difensore del Napoli ha dichiarato di non voler rinnovare con i partenopei e su di lui si scatenerà un’asta. Anche intorno a Diakitè c’è buon mercato, con Genoa, Juve e Fiorentina pronte ad approfittare del mancato accordo tra il francese e la Lazio. Meno appetibili ma dal buon rendimento, troviamo Cesar e Andreolli del Chievo e Marchese del Catania.
    Tripletta a centrocampo con la corsa e l’agonismo di Perez (Bologna), Tissone (Sampdoria) e Flamini (Milan). Difficilmente avranno difficoltà a trovare un’altra società per l’anno prossimo.
    In attacco il genio e la follia di Fabrizio Miccoli e la forza fisica di Rolando Bianchi. Se il primo ha qualche possibilità di rinnovare con il Palermo, il capitano granata dovrà quasi sicuramente cercarsi una squadra per le prossime stagioni.

    Inghilterra

    Walcott, pezzo da novanta a parametro zero © Clive Mason/Getty Images
    Walcott, pezzo da novanta a parametro zero © Clive Mason/Getty Images

    Per gli inglesi proviamo a fare un gioco diverso. Creiamo una formazione titolare con i giocatori in scadenza. In porta troviamo l’ex viola Boruc (Southampton). Difesa a quattro composta dai due esterni Kolo Toure (City) e Cole (Chelsea), Rio Ferdinand (United) e Squillaci (Arsenal) come centrali difensivi. A centrocampo spazio alla velocità lungo le fasce di Arshavin (Arsenal) e Malouda (Chelsea). In mezzo al campo il dinamismo di Mahamadou Diarra (Fulham) e la tecnica di Lampard (Chelsea). In attacco si punta sul pezzo da novanta Walcott (Arsenal) in coppia con Di Santo (Wigan). Niente male direi, tutto a costo zero. In panca troviamo giocatori del calibro di Senderos (Fulham), Benayoun (Chelsea), Carlton Cole (West Ham) e il Pallone d’Oro 2001 Owen (Stoke).

    Spagna

    Giocatori importanti in scadenza anche nella Liga. Spiccano su tutti Ricardo Carvalho (Real Madrid), Saviola (Malaga) e Llorente (Athletic Bilbao). Il difensore portoghese potrebbe finire la carriera in Portogallo, ma anche l’ipotesi Milan non è da escludere. Per l’attaccante spagnolo invece sembra certo il suo passaggio alla Juventus a giugno. L’italiano Lanzaro (Real Saragozza) potrebbe tornare nel Bel Paese, mentre ha mercato ovunque il giovanissimo centrocampista classe ’93 del Bilbao Ruiz de Galarreta che al momento è fermo ai box per la rottura del legamento crociato.

    Altre Nazioni

    Anche Moussa Sissoko è in scadenza di contratto © REMY GABALDA/AFP/Getty Images
    Anche Moussa Sissoko è in scadenza di contratto © REMY GABALDA/AFP/Getty Images

    In Germania con il contratto in scadenza a giugno 2013 ci sono il portiere Rensing (Leverkusen), i difensori Schwaab (Leverkusen) e Boka (Stoccarda). A centrocampo spazio ad una vecchia conoscenza del calcio italiano, Kuzmanovic (Stoccarda) e due esperti come Tymoshchuk (Bayern Monaco) e Kehl (Dortmund), quest’ultimo alle prese con varie noie muscolari. In attacco si può acquistare a costo zero un tridente di tutto rispetto formato da Cacau (Stoccarda), Marica (Schalke) e Klasnic (Mainz).
    Pezzi da novanta anche in Francia con il brasiliano Nenè (Psg) e i centrocampisti Bodmer (Psg) e Moussa Sissoko (Tolosa). Tra Belgio e Portogallo troviamo due giocatori di qualità in scadenza contrattuale come Mbokani (Anderlecht) e Hugo Viana (Braga). Il primo, attaccante, è stato osservato in occasione della doppia sfida di Champions contro il Milan da parecchie squadre europee, mentre il secondo, centrocampista, ha visto la sua carriera scivolare via tra alti e bassi.

    Lampard, Walcott e Llorente sono sicuramente i giocatori più interessanti. La stella dei Blues è al centro di una sfida tra Lazio e Inter. L’esterno inglese e l’attaccante spagnolo sono sotto osservazione da parte della Juve. Ed infine il Milan potrebbe mettere a segno il doppio acquisto Carvalho – Nenè.

  • Scambio Silvestre-Campagnaro, ecco perchè si farà

    Scambio Silvestre-Campagnaro, ecco perchè si farà

    Quest’oggi si conoscerà il destino di Paolo Cannavaro e Gianluca Grava in merito alla sentenza del filone napoletano di calcioscommesse che li vede coinvolti per omessa denuncia. Per loro il procuratore federale Stefano Palazzi aveva chiesto nove mesi di squalifica, ma è probabile si decida per uno stop più morbido, di sei mesi. In ogni caso, nove o sei che siano, la squalifica probabile costringerà il Napoli a rivolgersi al mercato di riparazione – mai come stavolta il termine è appropriato – per colmare i vuoti in difesa.Il bisogno principale è, dunque, di difensori centrali e potrebbe profilarsi uno scambio Silvestre-Campagnaro con l’Inter, con il primo che approderebbe alla corte di Mazzarri e il secondo a quella di Stramaccioni.

    Tuttavia, come detto, il Napoli necessita nell’immediato di difensori e, quindi, non sarebbe conveniente privarsi subito di Campagnaro. Per questo motivo, l’operazione potrebbe prevedere uno scenario diverso dai soliti scambi e modularsi in due passaggi: l’ immediato arrivo di Silvestre all’ombra del Vesuvio ed una partenza di Hugo Campagnaro in direzione Milano soltanto a Giugno, a fine stagione.

    Scambio Silvestre-Campagnaro, si farà | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Scambio Silvestre-Campagnaro, si farà | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Sarebbe proprio questa la condizione necessaria (e sufficiente) per il buon esito della trattativa tra Napoli ed Inter che al momento sembra molto ben avviata anche con il benestare dei due interessati, e sembra che il club di Moratti voglia acconsentire al trasferimento differito di Campagnaro, anche perchè il suo arrivo all’Inter sembra essere caldeggiato direttamente dal dirigente nerazzurro Fassone (ex dirigente del Napoli, ndr) molto vicino al calciatore argentino con il quale ha avuto modo di lavorare nella sua esperienza al Napoli.

    Dal canto suo, invece, Silvestre sarebbe molto lieto di lasciare Milano considerando il poco spazio finora concessogli da Stramaccioni ed in virtù del fatto che nel Napoli di Mazzarri avrebbe un ruolo da titolare – seppur “supplente” – che potrebbe rilanciare le sue quotazioni ai livelli della sua buona esperienza a Catania.

    L’operazione dello scambio Silvestre-Campagnaro, dunque, sembra avere tutte le carte in regola per concludersi positivamente.

  • Napoli, scelte Mazzarri fanno discutere. Insorgono le “riserve”

    Napoli, scelte Mazzarri fanno discutere. Insorgono le “riserve”

    La sconfitta maturata sul campo della Juventus ha evidenziato tutti i limiti di un Napoli che sembra aver finito la benzina. A dire la verità questa sensazione si era avuta già nel match degli ottavi di finale di Champions League perso 4 a 1 contro il Chelsea. Una squadra stanca, completamente lontana da quella che ad inizio stagione faceva faville in Champions e che fa difficoltà anche a tirare in porta, va completamente in tilt sui calci piazzati e non riesce nemmeno a giocare in velocità sulle fasce come spesso accaduto. I tre tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani sembrano irriconoscibili rispetto a qualche tempo fa: mai pungenti, visibilmente stanchi, incapaci anche solo di mettere ansia alle difesa avversaria.

    In difesa invece la spia di Aronica sembra segnare il rosso fisso da tempo mentre Cannavaro e Campagnaro non riescono più ad esprimersi su buoni livelli. A questi va aggiunto il nervosismo di Zuniga, ieri sera espulso per una gomitata rifilata a Chiellini ma anche le precarie condizioni di Maggio, recordman di sostituzioni nel primo tempo nel corso dell’ultimo mese. Detto ciò una domanda sorge spontanea: perché Mazzarri da inizio stagione continua ad affidare il Napoli sempre ai soliti undici senza mai far rifiatare qualcuno di essi? Il caso più lampante è quello di Maggio: spesso lo si sta facendo giocare non al top, e ciò gli sta causando infortuni su infortuni. Magari Dossena non avrà la stessa spinta, ma se non gli viene mai data fiducia non può dimostrare appieno le proprie potenzialità.

    In avanti il trio delle meraviglie ha fatto gli straordinari ma in panchina c’è un Pandev che a livello di esperienza probabilmente ha qualcosina in più degli altri, e spesso quest’anno ha trovato anche la rete. Perché non dargli spazio? Eppure sembra poter essere assolutamente in grado di sostituire uno dei tre tenori. Senza dimenticare l’oggetto misterioso Edu Vargas , arrivato a gennaio quasi come il bomber che avrebbe consentito agli azzurri di fare il salto di qualità ed invece relegato a riserva. Peggio di quanto accaduto a Lucarelli, il cui apporta è praticamente nulla. Eppure i suoi gol in Serie A negli anni scorsi li ha fatti.

    Walter Mazzarri © Giuseppe Bellini/Getty Images

    A centrocampo il discorso non cambia di molto: Dzemaili , soffiato in estate ad un’agguerrita concorrenza non ha avuto mai quella fiducia che si è conquistato sul campo con buone prestazione negli spezzoni di gara che gli sono stati riservati. Di Dossena invece abbiamo detto. Ma il caso più curioso appare quello difensivo: Aronica quest’anno non ha convinto quasi nessuno. Ed invece continua a giocare titolare mentre il nazionale argentino Fernandez continua a stare fuori. Ma quest’ultimo ogni qualvolta è stato chiamato in causa ha fatto sempre la sua ottima figura. Sempre fuori anche Fideleff e Britos, quest’ultimo autore di un grandissimo campionato lo scorso anno al Bologna e a cui in estate si erano interessati diversi club tra cui la Juventus.

    In sintesi, rispetto allo scorso anno, l’unico volto nuovo tra gli undici intoccabili è Inler. Detto ciò una domanda sorge spontanea: a cosa sono serviti i rinforzi messi a disposizione dalla società all’allenatore nel corso delle finestre di mercato visto che giocano sempre i soliti undici? Che spreco di risorse vi è stato in questo senso visti alcuni investimenti importanti come quello che ha portato Edu Vargas in Campania? Se lo è chiesto anche il presidente Aurelio De Laurentiis il quale dopo la netta sconfitta patita allo Juventus Stadium ha “ordinato” a Mazzarri di dare spazio, in questo finale di stagione, ai giovani fino a 22 anni con qualche altro elemento di massimo 27 anni. Finalmente Mazzarri cambierà l’intoccabile undici? Staremo a vedere.

  • Napoli in delirio, l’Inter crolla a San Siro. Nerazzurri furiosi con Rocchi

    Napoli in delirio, l’Inter crolla a San Siro. Nerazzurri furiosi con Rocchi

    Dopo 17 anni il Napoli torna a violare il San Siro nerazzurro battendo l’Inter nell’anticipo serale della sesta giornata di Serie A. Gli azzurri di Mazzarri, che stanno sfatando tutti i tabù, hanno travolto la Beneamata per 3-0 con le reti di Campagnaro, nel primo tempo, e di Maggio e Hamsik nella ripresa, risultato questo che proietta i partenopei in vetta alla classifica del campionato in solitaria con 10 punti in attesa delle altre gare in particolare di quella di domani sera allo Juventus Stadium tra bianconeri e Milan. Una sconfitta bruciante per la squadra di Ranieri che possono recriminare per un pessimo arbitraggio del direttore di gara Rocchi il quale, con alcune decisioni completamente errate, ha condizionato, senza nulla togliere alla gara del Napoli, l’esito della gara.

    © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Senza il Matador Cavani, infortunatosi alla caviglia nella gara di Champions con il Villarreal nonostante abbia provato a stringere i denti fino all’ultimo, il Napoli si presenta con l’ex Pandev di punta con a supporto i soliti Lavezzi e Hamsik pronti a creare scompiglio nella retroguardia avversaria mentre tra le fila dei nerazzurri Pazzini recupera e va a prendersi le chiavi dell’attacco davanti a Forlan e Alvarez pronti a svariare su tutto il fronte offensivo. L’Inter è più carica e grintosa e interpreta meglio degli avversari la prima mezz’ora di gioco caratterizzata da ritmi altissimi che porta spesso le due squadre a spezzarsi in due: Pazzini è un cliente scomodo per Cannavaro e compagni mentre Maicon, al suo esordio stagionale, sembra essere tornato quello di un tempo proponendosi spesso e volentieri in avanti tenendo sotto pressione Zuniga e Aronica che stazionano da quelle parti. L’attaccante ex Sampdoria è l’uomo più pericoloso dei nerazzurri e dopo un paio di buone occasioni potrebbe festeggiare anche il suo secondo centro stagionale se non fosse che al momento del tiro dalla distanza di Zanetti, che De Sanctis non trattiene, non si trovasse al di là della linea difensiva napoletana. La svolta del match però arriva nei minuti seguenti quando Rocchi prima ammonisce per un fallo inesistente a centrocampo Obi e poi toglie il secondo giallo allo stesso, con conseguente cartellino rosso, per un fallo, questa volta sì evidente, ma fuori l’area di rigore che l’arbitro Rocchi invece giudica dentro: doppia beffa, penalty e Inter in dieci uomini a 5 minuti dal termine del primo tempo. Dagli undici metri va Hamsik che però si fa ipnotizzare da Julio Cesar ma sulla respinta Campagnaro è il più lesto di tutti a ribadire in rete per il vantaggio partenopeo. Nella ripresa in panchina non si vede più un inviperito Claudio Ranieri, espulso per eccessive proteste nei confronti del direttore di gara  mentre le squadre stavano rientrando negli spogliatoi tra i fischi di tutto San Siro. Con un uomo in meno e con un Alvarez che gira a vuoto, il Napoli ha vita facile e trova il raddoppio al 55′ con l’immenso Maggio che brucia un fulmine come Nagatomo anticipando sia il nipponico che Julio Cesar in uscita: 2-0 e partita che viene messa definitivamente in ghiacciaia da Hamsik che, partito sul filo del fuorigioco e smarcato da un assist di Lavezzi, mette dentro la palla del 3-0 che chiude definitivamente la contesa. L’Inter subisce la prima sconfitta stagionale della gestione Ranieri dopo le due vittorie consecutive ottenute con Bologna e Cska Mosca che avevavo allontanato un pò la crisi di inizio stagione. La classifica dei nerazzurri si fa così critica con solo 4 punti all’attivo conquistati in cinque gare giocate che equivalgono il quint’ultimo posto, ma questa volta l’alibi c’è e si chiama Rocchi. Tutt’altro l’umore in casa Napoli che, dopo aver battuto il Milan, vince stasera la sua seconda sfida scudetto dell’anno davanti a 6 mila supporters in trasferta. Mazzarri, che oggi festeggiava i 50 anni, sa di avere per le mani la squadra giusta quest’anno, a tratti devastante, per tentare di arrivare a quel sogno che si chiama scudetto. L’euforia è al massimo storico, alle pendici del Vesuvio non si respirava quest’aria dai mitici tempi di Diego Armando Maradona. E, si sa, chi ben incomincia è già a metà dell’opera…. LE PAGELLE Video Inter – Napoli 0-3 [jwplayer config=”240s” mediaid=”98607″]

  • Cesena-Napoli 1-3, spettacolo al Manuzzi. Video

    Cesena-Napoli 1-3, spettacolo al Manuzzi. Video

    Esordio con tre punti per la squadra di Walter Mazzarri che supera un buon Cesena per 3-1 con reti di Lavezzi, intervallata dal momentaneo pareggio di Guana nel primo tempo e di Campanaro e Hamsik nella ripresa. Nella prima gara di serie A disputata su un campo sintetico, il Napoli si presenta al Manuzzi di Cesena con una novità, fuori Hamsik e tridente d’attacco formato da Santana-Cavani-Lavezzi, con l’uruguaiano punto di riferimento avanzato nel 3-4-2-1 di Mazzarri e la coppia argentina a supporto, subito dietro. Giampaolo, dal canto suo, disegna un Cesena a trazione anteriore anche se viene inizialmente lasciato in panchina l’ex juventino Martinez sostituito da Candreva con la coppia d’attacco formata da Mutu ed Eder.

    ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
    Pronti via e subito gol per i partenopei che bucano la rete con Lavezzi dimenticato incredibilmente da tutta la difesa bianconera su una rimessa laterale da centrocampo. Il gol subito non scompone però la squadra di Giampaolo che minuto dopo minuto prende sempre più campo con sugli scudi Candreva ed Eder ed al 24’ corona gli sforzi profusi proprio con Eder che serve una palla d’oro al centro dell’area napoletana con Guana pronto a ribadire alle spalle di De Sanctis. Primo tempo a ritmi altissimi con azioni continue da ambedue le compagini, al 36’ il pocho semina il panico nella difesa bianconera, chiede il triangolo con Santana, viene accontentato ma sul più bello manda a lato una palla invitante mangiandosi un gol praticamente fatto. Il primo tempo si chiude con due azioni del Cesena, la prima con Mutu che, servito ancora splendidamente da Eder, tira in bocca a De sanctis ignorando Candreva tutto solo in area e la seconda con proprio Candreva che, defilato, impegna il portiere azzurro in una difficile respinta con i pugni. Il secondo tempo si apre con gli stessi 22 del primo tempo ma, ovviamente, si iniziano ad abbassare i ritmi e ad aumentare i falli. Partita molto nervosa nella ripresa che cambia con l’espulsione di Benaoluane che, ammonito pochi minuti prima, ferma un probabile assist per Cavani con un tocco di mano evidentissimo. Mazzarri inserisce subito Hamsik e poco dopo anche Pandev con il Napoli che raggiunge il vantaggio su azione da calcio d’angolo con assist di Hamsik per Campagnaro che da due passi insacca. Giampaolo tenta le carte Bogdani e Martinez per tentare di riacciuffare almeno il pareggio, ma è ancora il Napoli che prima si divora con Pandev a porta vuota il gol del 3-1, per poi insaccarlo con il suo giocatore simbolo e vera e propria anima, Marek Hamsik che su respinta della difesa bianconera, esplode un sinistro terrificante che pietrifica il giovane Ravaglia. Buon esordio per il Napoli di Mazzarri che ha faticato nel primo tempo grazie ad un ottimo Cesena che però ha dovuto fare i conti con il proprio difensore, il francese Benalouane che prima si dimentica di Lavezzi, in occasione del primo gol del Napoli  e poi si fa espellere con due gialli in 5 minuti. Video Highlights Youtube [jwplayer config=”240s” mediaid=”95600″]

  • Campagnaro non era ubriaco, alcol test negativo

    Campagnaro non era ubriaco, alcol test negativo

    Dopo tanti episodi negativi nell’ultimo mese, dall’incidente che lo ha coinvolto alla morte del suo amico che viaggiava con lui, alla morte delle altre due persone coinvolte che viaggiavano nella macchina che si è scontrata con il suv Toyota del calciatore, all’accusa di omicidio colposo, giunge una buona notizia per Hugo Campagnaro, il giocatore argentino del Napoli divenuto noto, appunto, per una tragica vicenda assolutamente non calcistica.

    © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Gli alcol test svolti, relativi alla notte del 9 giugno scorso, quella dell’incidente accaduto nei pressi di Cordoba, a settecento chilometri da Buenos Aires, hanno infatti evidenziato un tasso alcolemico di 0.34 grammi per litro e, dunque, ben al di sotto della soglia fissata dello 0.5 sopra la quale scatta la sanzione penale. Ecco perchè, dopo tale riscontro, come rivela lo stesso legale del calciatore, è possibile escludere la circostanza che l’incidente sia stato causato dal tasso alcolemico del giocatore, come si pensava, invece, nei giorni scorsi. Anche il pm Walter Guzman ha confermato tale riscontro, precisando che il livello alcolemico accertato dalle analisi è “irrilevante” dal punto di vista penale. Nonostante ciò, Hugo Campagnaro resta comunque ancora indagato almeno fino a quando non sarà stata chiarita la dinamica esatta del tragico scontro, anche se è libero dopo aver pagato la cauzione richiesta, e dovrà restare a disposizione della giustizia argentina per fornire ultriori chiarimenti. Una notizia positiva, dunque, ma di fronte a quanto accaduto assume soltanto i connotati di una magra consolazione.

  • Campagnaro, rischia il carcere. E’ accusato di omicidio colposo

    Campagnaro, rischia il carcere. E’ accusato di omicidio colposo

    Se le condizioni fisiche dopo il terribile incidente che lo ha coinvolto la scorsa settimana, insieme ad altre tre persone, stanno migliorando, di certo le condizioni psicologiche per Hugo Campagnaro non possono essere che negative. Il pm Walter Guzman ha richiesto l’ incriminazione per omicidio colposo, ed una richiesta di cauzione pari a circa 340 mila euro per poter rimanere in stato di libertà: tale decisione è stata presa per consentire a Campagnaro di proseguire la sua attività, ma è necessaria la garanzia che la cauzione venga pagata entro sette giorni.

    Hugo Campagnaro | © Giuseppe Bellini/Getty Images
    L’aggravante dell’ imputazione consiste nel fatto che l’ incidente abbia causato tre vittime, l’amico che era con lui in macchina e un’ agente di polizia ed una guardia carceraria dell’altra vettura coinvolta nello scontro, e che la condotta di Campagnaro alla guida del veicolo, il suv della Toyota, non fosse appropriata, anche se non sono ancora stati resi noti gli esiti delle analisi del sangue che devono rivelare il tasso alcolemico del calciatore. Inoltre, a rendere la posizione del difensore del Napoli ancora meno favorevole, è la rivelazione della sorella della poliziotta deceduta che l’entourage di Campagnaro avrebbe offerto dei soldi alla famiglia delle vittime in cambio del loro silenzio, per tentare di fermare l’ iter dell’ azione giudiziaria. I parenti delle vittime, però, naturalemente non hanno accettato tale offerta ed, anzi, hanno voluto manifestare tutta la loro comprensibile rabbia, in disaccordo con la decisione di evitare che il calciatore finisca in carcere: i parenti delle vittime, infatti, vorrebbero la detenzione per il difensore del Napoli che tornato in Argentina dall’Italia per le vacanze, già tre anni fa, avrebbe investito due persone provocando la morte di una di queste.

  • Campagnaro dimesso, ma ora rischia imputazione

    Campagnaro dimesso, ma ora rischia imputazione

    Hugo Campagnaro sta bene, e ha lasciato l’ ospedale Centrale di Rio Cuarto a due giorni daall’ incidente autombilistico che lo ha coinvolto insieme ad altre tre persone, che sono decedute.

    Attraverso il sito ufficiale del Napoli, Campagnaro ha voluto ringraziare tutti i tifosi che gli sono stati vicini, e soprattutto i compagni, il Presidente De Laurentiis ed il Mister, che gli hanno manifestato affetto e vicinanza, aiutando con il supporto morale profuso anche i suoi familiari.

    Nonostante il sospiro di sollievo per le sue condizioni nettamente migliorate, però, per il difensore ora c’è un grande macigno che incombe: oltre al peso della morte del suo più caro amico, infatti, dovrà affrontare le conseguenze dell’ accaduto, dal punto di vista penale. Potrebbe, infatti, essere incriminato di omicidio colposo se venisse confermato che il conducente del suv Toyota Hilux coinvolto nello scontro era proprio lui: per questo nei prossimi giorni verranno compiuti i rilievi del caso per verificarlo.

    Lunedì prossimo il magistrato Walter Guzman interrogherà il calciatore, anche per accertarsi dell’ eventuale tasso alcolemico troppo elevato per il calciatore, che avrebbe potuto causare l’ incidente.

    Nel caso affermativo, per Hugo Campagnaro scatterebbe l’ imputazione.