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  • NBA: Denver Nuggets vittoriosi contro i Lakers

    NBA: Denver Nuggets vittoriosi contro i Lakers

    Carmelo AnthonyIl match clou della notte NBA è stato sicuramente quello giocato a Denver tra i Nuggets padroni di casa e i campioni in carica dei Los Angeles Lakers, secondo scontro stagionale di quella che è stata la finale della Western Conference della passata stagione. Il primo faccia a faccia (a Los Angeles) aveva sorriso ai gialloviola. La rivincita dei Nuggets però non ha tardato ad arrivare.

    Dopo un primo quarto equilibrato chiuso sul 28-26 Lakers e una piccola rimonta di Denver nel secondo periodo (58-56), a fare la differenza è il ritorno in campo per la ripresa: nel terzo parziale i californiani segnano solo 8 punti permettendo alla franchigia del colorado di operare un super-break e di fuggire via con 23 punti di vantaggio (87-64). Per i Lakers trovare la via del canestro è difficile anche nell’ultimo periodo e così Denver si impone 105-79, una gran brutta botta per i detentori del titolo NBA.

    Individualmente è stato un pò deludente Bryant che ha segnato 19 punti ma prendendosi molti tiri, più consistente invece la prova del giovane centro Andrew Bynum che ai 19 punti segnati ha aggiunto 15 rimbalzi, confermandosi una solida realtà. Inspiegabile però come nella ripresa la squadra di coach Phil Jackson abbia segnato solo 23 punti! una miseria, che alla fine è costata la vittoria.Per i padroni di casa da segnalare il solito Carmelo Anthony da 25 punti, aiutato da un ottimo J. R. Smith da 20 punti. Ma è stata molto buona la prova di tutti i Nuggets, da Billups a Nenè, passando per il rookie Ty Lawson. D’altronde per battere i Lakers serve sempre qualcosa di straordinario.

  • NBA: James trascina i Cleveland Cavaliers al successo contro i Miami Heat

    NBA: James trascina i Cleveland Cavaliers al successo contro i Miami Heat

    LeBron JamesSul parquet di Miami, gli Heat hanno ospitato i Cleveland Cavaliers. La sfida non era solamente tra le 2 franchigie ma ha visto scontrarsi anche 2 tra i giocatori piu’ forti in NBA (ai quali, tra l’altro, in Estate scade il contratto).
    Ad assistere al match anche il miglior giocatore di pallacanestro di tutti i tempi, ovvero Michael Jordan.

    La partita è stata sempre in bilico fino a metà del terzo quarto con un susseguirsi di parità di punti e leggeri vantaggi, soprattutto di Cleveland. Ma qui i Cavs hanno operato un leggero strappo, e a cavallo del quarto periodo sono riusciti ad avere anche una decina di punti margine. Miami ha provato a ricucire il margine e poteva anche riuscirci perchè a 3 minuti dalla fine Wade ha portato il risultato sul 103-99 per gli ospiti. Ma nel possesso successivo LeBron James ha dimostrato a tutti (se ce ne fosse bisogno ancora una volta) perchè è chiamato “the King”: bomba da 3 punti e discorso chiuso, la partita in archivio.

    Miami ha cercato più che ha potuto di combattere contro i più quotati avversari. Facendo leva sul suo asso è riuscita ad esprimere un buon basket, segno che questa squadra cresce giorno dopo giorno e non è solo individualità. Ad aiutare Wade (che chiude con 36 punti) ci hanno pensato l’ottimo Beasley (anche lui in crescita, con 24 punti) e Jermaine O’Neal che segna 15 punti e prende 9 rimbalzi. Per i Cavs oltre al solito James da 34 punti ottima spalla si è dimostrato Mo Williams che sta tornando sui livelli dello scorso anno (25 punti). Sorpresa invece per la prestazione di J. J. Hickson che partito titolare mette 18 punti. Sono 15 invece i punti per Shaquille O’Neal, grande ex della partita che qui a MIami, assieme a Wade, condusse gli Heat al titolo NBA. Cleveland si sta ritrovando dopo la brutta partenza, bisogna continuare così per poter ambire ai traguardi che competono a questa franchigia.

  • NBA: Ai Los Angeles Lakers il big match contro i Phoenix Suns

    NBA: Ai Los Angeles Lakers il big match contro i Phoenix Suns

    Kobe BryantIl big match della notte NBA è stata la sfida al vertice tra i Los Angeles Lakers e i Phoenix Suns. Da testare erano soprattutto le capacità della squadra dell’Arizona di poter competere coi gialloviola non solo per il predominio della Pacific Division ma anche per i vertici NBA.

    La partita non è mai stata in discussione con i Lakers che sono partiti subito forte e hanno preso un bel margine di vantaggio che hanno aumentato in ogni quarto di gioco. Questi i parziali a testimonianza del dominio della squadra di casa: 31-24, 28-21, 33-26, 29-31 per il 121-102 finale.

    Phoenix rimandata al prossimo test. Se la squadra bluarancio ben si era comportata sul parquet di Boston, espugnandolo con una grande prestazione, a Los Angeles gli errori sono stati molti. Stoudemire è stato nullo con soli 8 punti frutto di un pessimo 2/15 al tiro.Si sono distinti solo Nash (13 punti), Dudley (14) e infine Amundson e Clark con 10 punti e 9 rimbalzi a testa. Los Angeles,che ha avuto il solito Bryant (29 punti) e uno straordinario Andrew Bynum (26 punti, 15 rimbalzi e 3 stoppate) non sembra risentire affatto dll’infortunio di un giocatore cardine come Gasol. Tutto scorre liscio durante le partite e ben si capisce come mai siano proprio loro i campioni. Boston al completo era stata battuta dai Suns, a domicilio. I californiani invece nonostante l’importante assenza dell’ala-centro spagnola hanno avuto il pieno controllo della partita. Sarà dura per tutti riuscire a spodestare i campioni.

  • NBA: Altra sconfitta per i New York Knicks. Gallinari deludente

    NBA: Altra sconfitta per i New York Knicks. Gallinari deludente

    Danilo GallinariPartita molto emozionante quella disputata al Madison Square Garden tra i New York Knicks padroni di casa e gli Utah Jazz. Alla fine a vincere sono i Jazz, tra la delusione del pubblico newyorkese.

    Utah che parte fortissimo come testimoniano i primi 2 quarti di gioco: 25-18 e 23-13. Al riposo New York è sotto di 17 (48-31). E la musica non sembra cambiare neanche nel terzo dove la squadra di Salt Lake City riesce, nei primi minuti, ad arrivare anche sul + 21 (massimo vantaggio della partita). Ma un time-out chiamato da Mike D’Antoni riorganizza le idee Knicks. La difesa diventa più dura, l’attacco torna a pungere e il periodo si chiude sul 78-64 con 7 punti recuperati. Nell’ultimo quarto gran recupero New York che giunge fino alla parità negli ultimi 2 minuti di gioco. Utah però stringe i denti, si riporta avanti di 2 e l’ultimo possesso Knicks non va a bersaglio per un errore del rookie Toney Douglas. Finisce 95-93, con molti rimpianti per Gallinari e compagni.

    Utah ha dato prova, in larghi tratti della partita, di essersi ripresa dal momento buio, ma ha accusato un pò di paura sul finire del match, quando New York è riuscita a ricucire lo svantaggio. Ma è riuscita a portare a casa il risultato pur mancando l’apporto di Deron Williams (16 assist ma solo 5 punti e 7 palle perse). Boozer straordinario con 23 punti e 14 rimbalzi. Ancora di più Kirilenko (tornato ai giorni migliori) che aggiunge 23 punti, 6 assist e altrettanti rimbalzi con un buon 5/8 da 3. In molti frangenti è stato “Kiria” a tenere a galla Utah dal recupero avversario. New York ha accumulato uno svantaggio importante tirando in modo scriteriato da 3 nei primi 2 quarti (0/12). Col passare del tempo le cose sono migliorate ma non è bastato: Utah non è mai stata in svantaggio, i Knicks sono riusciti solo a pareggiare per un attimo. Il migliore è stato Douglas con 23 punti (ma su di lui pesa l’errore finale). Gallinari ha deluso: solo 7 punti per lui e l’impressione di non saper incidere, in questo match, come avrebbe potuto e dovuto. Strada lunga per i Knicks che ora sono ad una vittoria e 7 sconfitte.

    Guarda gli highlights di New York Knicks – Utah Jazz

  • NBA: i Toronto Raptors si fermano a San Antonio [highlights]

    NBA: i Toronto Raptors si fermano a San Antonio [highlights]

    Manu GinobiliMolto bella la partita disputata tra San Antonio Spurs e Toronto Raptors. Un match giocato da ambo le parti ad alti ritmi, ma alla fine a spuntarla sono i texani per 131-124.

    L’equilibrio regna sovrano nei primi 2 quarti, chiusi il primo 32-31 Raptors e il secondo 32-31 Spurs. Si va al riposo sul 53-53. Toronto capisce che può farcela e alla fine del terzo periodo si porta avanti 95-93. Poi pero’ sale in cattedra un grande Ginobili che trascina al successo gli “Speroni” e condanna Toronto ad un’amara sconfitta. Per Ginobili sono 36 i punti a referto, 24 per Jefferson, 22 per George Hill. Miglior marcatore Raptors, come al solito, è Chris Bosh con 32 punti ai quali aggiunge 10 rimbalzi. Per il nostro Andrea Bargnani prova sostanziosa da 17 punti in 35 minuti di gioco.

    San Antonio riesce a fare sua una sfida che in altri frangenti avrebbe perso. Le assenze erano molto importanti, Duncan e Parker sono i cardini della squadra, ma la reazione del gruppo è stata da 10 e lode. Ginobili si è fatto trovare sempre pronto (fantastico 6/8 da 3) dimostrandosi un buon leader alternativo in attesa dei ritorni degli infortunati illustri. Toronto sicuramente avrebbe dovuto approfittare delle assenze Spurs ma i margini di crescita per questa squadra ci sono tutti. E la crescita passa anche dalle mani di Bargnani che, vista la sua atipicità nel ruolo di centro, sfruttando pure il suo tiro da fuori, potrebbe diventare un pericolo per tutte le star NBA.

    Guarda gli highlights di San Antonio Spurs – Toronto Raptors

  • NBA: Sorpresa Oklahoma City Thunder, battuti gli Orlando Magic [highlights]

    NBA: Sorpresa Oklahoma City Thunder, battuti gli Orlando Magic [highlights]

    Kevin DurantLa sorpresa NBA della notte viene direttamente da Oklahoma City, dove i Thunder padroni di casa sono riusciti a battere (e in bello stile) gli Orlando Magic, squadra tra le più accreditate per la vittoria finale del campionato. Sorprende il divario tra le due formazioni, di ben 28 punti!.
    Infatti dopo un primo quarto molto equilibrato (25-23 Magic), gli altri 3 sono stati tutti appannaggio di Oklahoma con parziali pesanti: 30-19, 26-13, 23-17 che hanno dato il risultato finale di 102-74.
    Giornata storta per tutti i Magic, a partire da Howard (20 punti ma tanti errori) per finire con la panchina, che finora era stata sempre l’arma in più di Orlando. Per Oklahoma 28 punti di Durant e una prova di squadra ineccepibile.

    La dirigenza dei Thunder sta probabilmente vedendo i frutti del lavoro iniziato nel 2007, quando la franchigia era a Seattle, denominazione Sonics, nel momento in cui con la scelta numero 2 del draft ’07 venne chiamata la stella dall’Università del Texas, Kevin Durant. Ogni anno sono stati affiancati a questo talento tante altre giovani potenziali stelle: lo stesso anno di Durant è stato selezionato Jeff Green, il successivo Russell Westbrook, nell’ultimo James Harden. Una squadra talentuosa come forse non ce ne sono in NBA, in attesa che tutti questi potenziali campioni esplodano come ha già fatto Durant (che è giunto al suo terzo anno e già potrebbe essere selezionato per l’all-star team di febbraio), un futuro roseo per Oklahoma, un futuro da incubo per chi ha permesso,nella città di Seattle, che la franchigia fosse spostata, soprattutto se gli ex Sonics arriveranno a vincere qualcosa di importante. Ci sarebbe solo da mangiarsi le mani e farsi travolgere dal rimorso che qualcosa in più, per trattenere i verdesmeraldo-giallooro, poteva essere fatto.

    Guarda gli highlights di Oklahoma City Thunder – Orlando Magic

  • Ligue 1: highlights Lione – Marsiglia 5-5. Festival del gol al Gerland [video]

    Incredibile altalena di emozioni questa sera nel big match della 13 Giornata. Una partita tra due squadre al vertice non si pensava potesse far scaturire dieci reti elogio al gioco d’attacco ma che mette in seria discussione l’opertato delle difese. Lione subito in vantaggio grazie a Pjanic dopo 3′. Il pari del Marsiglia, firmato da Diawara al 12° minuto è durato appena tre giri d’orologio quando Govou è riuscito a siglare il 2-1. Cheyrou trova il goal del pari e ad inizio ripresa è stato Konè a portare in vantaggio i marsigliesi è poi Brandao a portare la squadra di Deshamps sul doppio vantaggio. La Partita sembra concluso ma non per Lisandro Lopez che con una doppietta riporta in parità i padroni di casa. Il Gerland esplode al 90′ per il 5-4 di Bastos ma al 94′ l’autorete di Toulalan regala il pareggio al Marsiglia