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  • Milan Juve 1-1, le pagelle. Bonucci flop, Robinho super

    Milan Juve 1-1, le pagelle. Bonucci flop, Robinho super

    Finisce con molte polemiche, con una rissa negli spogliatoi a fine primo tempo e una a fine partita, il match clou che valeva una stagione. Non ci sono vincitori nè vinti (ma forse ci saranno solo vinti) nello scontro tra Milan e Juve allo stadio San Siro. Finisce con il risultato fissato sull’1-1 siglato da Nocerino, su svarione difensivo di Bonucci, e da Matri a 10 minuti dal termine a cui qualche minuto prima era stato invalidato un gol in posizione regolare. La partitissima al vertice sarà ricordata come la peggiore diretta da Tagliavento e dal suo assistito Romagnoli.

    PAGELLE MILAN JUVENTUS

    Abbiati 7: Ha salvato il vantaggio dei rossoneri per quasi tutta la partita, prima stendendosi sul tiro di Estegarribia, poi con un miracolo su Quagliarella e infine si deve arrendere due volte su Matri, nella prima delle due occasioni dell’attaccante bianconero ci mette una pezza Tagliavento che annulla ingiustamente il gol su segnalazione di Romagnoli.

    Mexes 5: Era in dubbio fino alla fine, sempre attento e in anticipo su Borriello e Quagliarella, si merita l’insufficienza per il gesto poco elegante e sportivo ai danni di Borriello.

    Thiago Silva 6: Attento anche il brasiliano in difesa con interventi sempre puliti e puntuali almeno fino al gol del pareggio di Matri che d’astuzia lo anticipa.

    Muntari 6.5: E’ una piacevole scoperta il centrocampista che dopo il gol del debutto in campionato con la maglia rossonera contro il Cesena, avrebbe segnato stasera anche la sua seconda rete se solo Romagnoli e Tagliavento avessero visto bene.

    Nocerino 7: Firma anche la rete nello scontro diretto contro la Juve anche se nel gol ha ben pochi meriti visto che è tutta opera di Bonucci. Ma il centrocampista dimostra di essere ormai una certezza.

    Robinho © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Robinho 7,5: E’ il migliore nelle fila rossonere. Le sue accelerazioni mettono in difficoltà i bianconeri, da lui partono tutte le migliori azioni del Milan. Prezioso anche il suo contributo in difesa in soccorso dei compagni.

    Pato 4,5: Se non fosse per le telecamere Sky non ci saremmo neanche accorti della sua presenza. Non è mai in partita e dopo 45 minuti viene rilevato da El Shaarawy.

    Allegri 6.5: Nonostante le numerose assenze prepara la partita al meglio riuscendo per più di 60 minuti a metter sotto l’imbattibile rivale.

    Buffon 7: Sul gol di Nocerino non ha colpe, la deviazione di Bonucci lo inganna. E’ al 26′ che il numero uno si supera. Prima respingendo sul colpo di testa di Muntari e poi sullo stesso riesce ad “ingannare” arbitro e guardalinee anche grazie alla sua repentina rimessa in gioco.

    Barzagli 7: E’ l’uomo in più di questa Juve. Anche quando il reparto difensivo viene messo a dura prova come in questo caso, riesce a salvare i compagni da situazioni imbarazzanti.

    Bonucci 3: Commentare la sua prestazione è compito difficile. Un errore che ha messo in salita la partita già dal 15′, un errore al cui ne erano preceduti e susseguiti di altri simili.

    Pepe 6,5: A lui Conte preferisce Estigarribia, ma la sua panchina durerà solo 45 minuti. Con lui in campo si vede il cambiamento della Vecchia Signora. Serve l’assist del gol di Matri.

    Pirlo 6: Meno faro illuminate del solito è l’unico a centro campo che rimane lucido e che tenta di creare qualche spunto. Non è aiutato dalla coppia d’attacco che fa poco movimento avanti.

    Borriello 5: Conte lo preferisce a Matri ma la sua scelta non si rivelerà felice. Si fa sempre anticipare dai centrali difensivi rossoneri e alla fine rimedia anche un pugno da Mexes.

    Matri 7.5: Costretto a partire dalla panchina, l’attaccante entra, mette in rete il primo pallone che tocca anche se sarà poi annullato e poi replica siglando la definitiva rete del pari.

    Conte 5.5: Non sono state felici le sue scelte soprattutto in attacco dove i pochi movimenti non davano punti di riferimento ai centrocampisti. Ha dalla sua parte quella di aver effettuato i cambi giusti, Pepe-Matri che siglano il pareggio con assist e gol.

    Arbitro Tagliavento 3: Segna negativamente la partitissima della 25′ giornata. Vede il gol di Muntari ma non lo convalida sulla segnalazione del guardalinee, non sanziona qualche fallo e annulla la rete siglata da Matri. Sicuramente sentiremo parlare ancora per molto di questo Milan – Juve.

    MILAN (4-3-1-2): Abbiati 7; Abate 6,5, Mexes 5, Thiago Silva 6, Antonini 6; Nocerino 7, Van Bommel 6.5, Muntari 6,5; Emanuelson 6,5 (27′ st Ambrosini 5); Pato 4,5 (1′ st El Shaarawy 6), Robinho 7,5. A disposizione: Amelia, Bonera, Yepes, Mesbah, Inzaghi. All.: Allegri 6,5

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 7, Bonucci 4, Chiellini 6; Lichtsteiner 5, Vidal 5, Pirlo 6, Marchisio 5,5, Estigarribia 5,5 (1′ st Pepe 6,5); Quagliarella 5,5 (24′ st Matri 7,5), Borriello 5 (9′ st Vucinic 6). A disposizione: Storari, Caceres, Giaccherini, Del Piero. All.: Conte 5,5

    HIGHLIGHTS MILAN JUVE 1-1

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  • Marsiglia Inter 1-0, le pagelle. Zarate flop

    Marsiglia Inter 1-0, le pagelle. Zarate flop

    Continua anche fuori dal territorio nostrano la spirale negativa innescata da Ranieri e dalla sua Inter. Stavolta non bastano i nove undicesimi della squadra capace di vincere tutto con Mourinho, (con le uniche novità davanti di Zarate e Forlan) poiché nonostante i nerazzurri abbiano ritrovato certi equilibri tattici, davanti la porta è mancato quel cinismo necessario a chiudere la partita, come si era visto contro la Lazio e nel derby. Inter brutta senza dubbio, ma che certamente non ha subito il gioco dei francesi, e che di controparte non ha imposto il proprio, pensando fin troppo a non prendere gol e ad essere eccessivamente prudente. L’immagine della partita è la solita: Julio Cesar rimane inoperoso fino al 92’, quando devia in corner una conclusione di Ayew. Dallo stesso angolo scaturirà nell’ultimo minuto di recupero la zuccata dell’attaccante ghanese a sancire la fine della partita. Perdere così fa davvero male, perché l’Inter dopo averci provato, ha di fatto rinunciato a giocarsi le proprie carte, accontentandosi di un pareggio contro un Marsiglia tutt’altro che insuperabile, per ritrovarsi in fin dei conti con un pugno di mosche in mano e tantissimo amaro in bocca. Pensare di potersela giocare a San Siro con questo dettame tattico e questa sterilità offensiva è più che un’utopia.

    PAGELLE MARSIGLIA

    Mandanda 6 compie un intervento strepitoso nei primissimi minuti per negare il gol sulla zampata al volo di Forlan. Poi si fa trovare sempre ben posizionato, riuscendo a neutralizzare le altre conclusioni nerazzurre senza pericolo. Fortunato nel finale sulla conclusione da due passi centralissima di Stankovic.

    Azpilicueta 6,5  Parte con il freno a mano tirato, ma poi nella ripresa mostra il meglio di se spingendo moltissimo e mettendo in seria difficoltà la retroguardia nerazzurra.

    Nkoulou 6  Difensore roccioso che tiene a bada Forlan e Zarate chiudendo quando può lo spazio con i centimetri e il fisico

    Ayew 7 Praticamente assente per tutto il primo tempo nel finale della partita si accende e inizia a prendere la mira con un paio di colpi di testa di poco fuori. Al minuto 92 dribbla Nagatomo e fa partire un gran tiro dal limite, su cui Julio Cesar devia in corner. All’ultimo respiro, colpevole la dimenticata marcatura di Chivu non può sbagliare e sul cross del calcio d’angolo da due passi colpisce di testa e punisce i nerazzurri.

    Mauro Zarate | © BORIS HORVAT/AFP/Getty Images

    PAGELLE INTER

    Chivu 4,5 Davvero è inspiegabile come un difensore possa avere certi cali di concentrazione a 30 secondi dalla fine della partita. È come se il romeno fosse già negli spogliatoi con la testa, perché la mancata marcatura su Ayew nel finale non fa altro che accentuare quanto poca attenzione ci sia in fase difensiva in queste ultime uscite per i nerazzurri. Da segnalare un inutile fallo a centrocampo che gli costerà la squalifica per il match di ritorno.

    Cambiasso 7 Il Cuchu dopo diverse partite da voto mediocre, torna a essere quel giocatore fondamentale per il centrocampo nerazzurro, lottando e ringhiando in mediana, senza contare l’innumerevole numero di palloni recuperati e la corsa messa a disposizione della squadra. Buone idee anche in fase di costruzione con gli ottimi assist sprecati per Zarate e Forlan. La nota positiva della serata.

    Sneijder 5,5 Doveva essere l’uomo in più, il trascinatore della squadra, e invece in campo ti trovi solo il fantasma del giocatore che solo due anni fa meritava di vincere il Pallone d’oro. Sbaglia numerosi appoggi, e tanti controlli, evidenziando una tranquillità che gli manca da tempo. L’addio a giugno sembra cosa fatta.

    Forlan 5,5 Tanta corsa, molto movimento e tanto sacrificio per il bene della squadra. Ma schierato da prima punta a uno come lui si chiede solo il gol e come dimostrano le ultime prestazioni sembra aver dimenticato come si faccia a segnare.

    Zarate 4,5 Esaurisce il suo credito verso Ranieri. Prova a saltare l’uomo con le solite giocate, che puntualmente non gli riescono, perdendo palla  o facendosela rubare senza creare mai qualcosa di buono.

    VIDEO HIGHLIGHTS MARSIGLIA INTER 1-0

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  • Genoa Chievo 0-1, le pagelle. Sorrentino paratutto, Thereau letale

    Genoa Chievo 0-1, le pagelle. Sorrentino paratutto, Thereau letale

    Il Genoa perde la terza partita consecutiva subendo ancora una sconfitta scaturita da ingenuità difensive, restando fermo a trenta punti in classifica ed incrinando, probabilmente, la posizione del suo tecnico in panchina. Il fattore Marassi, che finora aveva in qualche modo “salvato” la stagione dei rossoblu, disastrosi in trasferta ma competitivi in casa, è venuto meno sgretolando un’ulteriore certezza del Grifone.

    Il Chievo, invece, conquista una vittoria fondamentale in trasferta, con gol di Cyril Thereau, alla sua quinta rete stagionale, che batte Frey e, soprattutto, la difesa genoana, sempre più distratta e pasticciona, la più perforata del campionato di Serie A. Nel Chievo in grande evidenza il portiere Sorrentino, decisivo soprattutto nell’occasione più netta per il Genoa, con Jankovic: il portiere gialloblu merita la palma di migliore in campo con la sua parata su Jankovic che vale quanto un gol realizzato.

    Le pagelle di Genoa Chievo

    Genoa

    Frey 6 Incolpevole in occasione del gol subìto, un portiere del suo calibro non merita una difesa tanto distratta a “proteggerlo”. Attento nelle altre occasioni, dove è bravo a farsi trovare pronto

    Marco Rossi 5 Il capitano del Genoa non è un difensore: questa può essere un’attenuante, ma la sua prestazione non è all’altezza, arriva in ritardo su gol di Thereau

    Granqvist 5 Distratto e svagato, non dà garanzie sufficienti soffre molto la presenza di Pellissier e Thereau

    Kaladze 5.5 Nervoso, poco preciso, goffo quando prova ad andare nell’area avversaria come saltatore. Rimedia anche il cartellino giallo

    Constant 5.5 Potrebbe proporsi di più, invece resta troppo statico e non riesce a pungere a dovere

    Veloso 5.5 Prova qualche tiro da fermo, qualche inserimento e qualche cross. Nulla di più

    Biondini 6 Il centrocampo rossoblu tiene il pallino del gioco, con un possesso palla complessivo di circa trenta minuti. Tutto ciò, però, non porta punti. Anche lui finisce la gara ammonito, ma è uno dei più reattivi dei suoi

    Kucka 5 Ancora una volta, molto sottotono: dà spesso l’impressione di girare a vuoto

    Jankovic 6 E’ sua la migliore occasione per il Genoa, parata in maniera provvidenziale da Sorrentino che gli nega la gioia del gol. Prova qualche buona azione confezionando assist per Palacio

    Palacio 5.5 Oggi non brilla, non segna ed inventa poco, ad eccezione del perfetto assist per Jankovic, poi neutralizzato da Sorrentino

    Sculli 5 Nervoso e confusionario: litiga con Sardo, protesta in più circostanze e rimedia un’inutile cartellino giallo

    Chievo

    Sorrentino 7 Il migliore in campo; sempre attento ed impeccabile, straordinario nella parata su tiro di Jankovic, realizzata da terra, quando sembrava ormai battuto. In forma “Europea”

    Sardo 6 Gara attenta e precisa, senza sbavature: un po’ nervoso, soprattutto sul finire del primo tempo. Ci prova in un’occasione con il suo tiro da fuori

    Andreolli 6 Preciso e lucido in molte  circostanze, chiude bene su Palacio, rendendogli la vita difficile. Anche lui rimedia il cartellino giallo

    Acerbi 6 Nel complesso, porta a termine una buona gara

    Dramè 5.5 Anche lui appare troppo nervoso in campo, rimediando l’ammonizione da diffidato

    Rigoni 6 Qualche errore di troppo, che denota poca precisione in fase di impostazione. Rimedia con la grinta

    Luciano 5.5 Non sempre nel vivo del gioco, non sempre propositivo sulla fascia. Sostituito al 75′ da Vacek

    Cruzado 6 Il suo ruolo ibrido non è di facilissima interpretazione, ma la sua gara è sufficiente. Esce al 76′ sostituito da Nicolas Frey, fratello del portiere Genoano Sebastian, quando Mimmo Di Carlo decide di puntellare la sua retroguardia

    Bradley 6.5 Gara di buona grinta e grande intensità per lo statunitense, rimedia, però, una pesante ammonizione

    Thereau 6.5 Autore del gol decisivo, che regala al Chievo la vittoria ed i tre punti pesanti. E’ sempre vivace e nel vivo del gioco confermando che l’intesa con Pellissier è ottima

    Pellissier 6 Non segna, ma si rivela prezioso anche come assist-man; è suo, infatti, il passaggio decisivo per la rete dello 0 a 1 di Thereau

    HIGHLIGHTS GENOA CHIEVO 0-1

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  • Champions League, Milan Arsenal 4-0 le pagelle. Effetto Boateng

    Champions League, Milan Arsenal 4-0 le pagelle. Effetto Boateng

    Partita d’altri tempi, un Milan sorprendente anche per i suoi stessi tifosi. Un 4-0 che suona come condanna definitiva per l’Arsenal. Ibrahimovic è spettacolare, ma anche Boateng e Robinho sono protagonisti di un match dominato in lungo e largo dai rossoneri. Disfatta su tutti i fronti per gli inglesi. In Inghilterra non si assisteva ad una sconfitta di tali proporzioni dal 1958. Walcott evanescente, Henry dice addio al club che l’ha fatto diventare leggenda, Van Persie l’unico a provarci.

    Le pagelle di Milan Arsenal 4-0 (andata degli ottavi di Champions League)

    MILAN

    Abbiati 7: nel secondo tempo compie due autentici miracoli sulle conclusioni dell’attaccante olandese Van Persie, che avrebbero potuto riaprire i giochi per un’eventuale rimonta dell’Arsenal nel ritorno in Inghilterra.

    Abate 6,5: il terzino destro rossonero offre un’attenta prestazione difensiva, risultando però un po’ troppo timoroso in fase offensiva al momento di crossare.

    Mexes 7: ottima prova del difensore francese, che riesce a fermare Van Persie in più di un’occasione, mostrando a volte un po’ troppo i muscoli e venendo graziato dall’arbitro nel finale.

    Thiago Silva 8: autentico fuoriclasse della difesa milanista. Al posto delle scarpe sembra avere delle molli ultra-resistenti, non sente la fatica e continua a scattare fino al 90′, insuperabile.

    Antonini 7,5: una delle note più positive della magica notte di San Siro. Corre a tutto spiano sulla corsia di sinistra, annichilisce Walcott nel primo tempo, andando addirittura vicino al gol in due occasioni.

    Van Bommel 7,5: Pellegatti  l’ha soprannominato Magister football, ed oggi il campione olandese fornisce una prestazione maiuscola per la causa rossonera, ergendo un muro invalicabile davanti la difesa e proponendo ottimi assist ai compagni.

    kevin prince boateng | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    Nocerino 6,5: l’ex rosanero non trova il gol, rimandando così alla prossima partita la sua prima marcatura nel torneo internazionale. Compie una gara di sacrificio aiutando l’intera squadra a conquistare preziosi palloni a centrocampo.
    Emanuelson 7: Allegri lo schiera mezz’ala sinistra, il suo ruolo naturale, e l’olandese ex Ajax lo ripaga con la migliore prestazione da quando è arrivato nel Milan lo scorso anno. Egoista nel finale ma quest’oggi i tifosi del Diavolo perdonano ogni cosa. (Seedorf s.v. 12′ giocati)

    Boateng 8,5: il Boa conquista l’Europa. Prova immensa sotto il profilo atletico ed una tecnica immensa che permettono al ghanese di segnare gol come quello di questa sera che ha qualcosa di magico. Ambrosini 6 (25′ s.t.)

    Robinho 8: il brasiliano si sveglia dal letargo. Meglio tardi che mai qualcuno avrà detto all’uscita dello stadio. Binho firma una doppietta stagionale nel match più importante della stagione. Pato s.v.(40′ s.t.)

    Ibrahimovic 9: uno schiaffo alle polemiche. Prova da leader, una rarità se si considera il passato del bomber di Malmoe. Trascina i rossoneri al successo fornendo deliziosi assist ai compagni e causando innumerevoli pericoli alla retroguardia dei Gunners. Segna il definitivo 4-0 su rigore.

    ARSENAL

    Koscielny 4: un incubo che perseguiterà a lungo il ragazzo francese. Non ci capisce più nulla fin dai primi minuti di gara. Esce per infortunio alla fine del primo tempo, forse un bene tutto sommato. Djourou 4,5 (44′).

    Song 4,5:  il centrocampista dei Gunners dovrebbe in teoria spezzare le offensive del Milan, ma la realtà si dimostra ben lontana rispetto all’ideale di partita immaginato da Arsene Wenger.

    Ramsey 4,5: naufraga insieme al resto della squadra. Il fatto che non segni ispira una fiducia ritrovata all’interno dello spettacolo internazionale, meno fra i tifosi inglesi, che rimarranno a lungo scioccati dopo la prestazione offerta dalla squadra questa sera a San Siro.

    Walcott 4: che il tabù sia stato cancellato oggi lo dimostra la prova incolore dell’ala destra inglese. L’inconsistenza della sua prova costringe Wenger alla sostituzione del calciatore inglese alla fine del primo tempo.

    Henry 5: l’addio alla sua squadra del cuore non poteva essere peggiore. Entrato ad inizio ripresa al posto di uno spento Walcott non riesce quasi mai a rendersi pericoloso. Goodbye campione.

    Van Persie 6: il gioiellino olandese è l’unico a provarci nella disfatta generale dell’Arsenal. La giornata no dei Gunners viene decretata nel secondo tempo da uno strepitoso Abbiati che compie due autentici miracoli nei confronti dell’attaccante.

    Altri giocatori: Szczesny 5,5, Sagna 4,5, Vermaelen 4,5, Gibbs 4, (21′ s.t. Chamberlain 5), Arteta 4,5, Rosicky 5.

    HIGHLIGHTS MILAN ARSENAL 4-0

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  • Champions League, Bayer Leverkusen Barcellona 1-3. Doppio Sanchez

    Champions League, Bayer Leverkusen Barcellona 1-3. Doppio Sanchez

    Quarti di finale praticamente già in tasca per il Barcellona di Pep Guardiola che supera 3-1 in trasferta il Bayer Leverkusen nell’andata degli ottavi di finale di Champions. Protagonista della serata l’ex Udinese Sanchez, autore delle prime due reti dei blaugrana, intervallate dal gol di Kadlec che aveva pareggiato momentaneamente i conti. Nel finale Messi ha sigillato quest’importante vittoria, e al ritorno i tedeschi, per passare il turno, avranno bisogno di vincere 3-0 al Camp Nou. Una missione quasi impossibile.

    Il tecnico dei tedeschi Dutt, costretto a rinunciare a Ballack, Sam, Derdiyok, Adler e Barnetta, schiera una formazione rimaneggiata con qualche sorpresa rispetto a quanto preventivato alla vigilia. Il 4-2-3-1 iniziale vede Leno in porta, Corluka sulla destra e Kadlec a sinistra, con Schwaab e Friedrich al centro della difesa. A centrocampo il tandem a protezione del reparto arretato formato da Reinartz e Rolfes, con Castro che insieme a Bender e Renato Augusto agisce dietro l’unica punta Schurrle. Solo panchina per l’atteso Kiessling.
    Guardiola invece non rinuncia al proprio 4-3-3, ma non mancano le sorprese. Con Piquè, Xavi e Villa fuori causa il tecnico catalano schiera Valdes in porta, Dani Alves e Adriano esterni di difesa, con Puyol e Abidal centrali. Il trio di centrocampo è formato da Mascherano, Busquets e Iniesta mentre Sanchez, Messi e Fabregas giocano in attacco.

    Alexis Sanchez | © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

    Non è il solito Barcellona quello che ha violato il BayArena: vuoi per le assenze di due pilastri come Piquè e Xavi, vuoi per il momento un po’ particolare che stanno attraversando gli uomini di Guardiola, vuoi per la tattica piuttosto difensivistica dei tedeschi. E il primo tempo, senza grosse occasione da rete, rispecchia tutto ciò. Il Barcellona tiene il possesso palla ma il bunker tedesco regge, tanto che a parte un tiro alto di Adriano non c’è alcuna conclusione verso la porta di Leno. Al 41’ però il risultato, un po’ a sorpresa, si sblocca. E’ Messi ad imbeccare Sanchez il quale fa passare la palla sotto le gambe del portiere per l’1-0.

    Nella ripresa, dopo appena 7’, i tedeschi, alla prima vera conclusione in porta, trovano il pareggio. A spianargli la strada è un maldestro rinvio di Puyol che di testa apparecchia per Corluka il quale serve Kadlec che in area insacca per il momentaneo 1-1. Ma è un fuoco di paglia: appena 3’ dopo infatti Fabregas lancia Sanchez il quale batte Leno e riporta i suoi in vantaggio. Guardiola intanto inserisce Thiago Alcantara per Iniesta con un Bayer quasi disorientato che però sfiora il 2-2: è il 19’ quando Castro, di sinistro, centra il palo della porta difesa da Valdes il quale in maniera impercettibile riesce a deviare. Pedro nel frattempo rileva Adriano e il Barcellona pareggia il conto dei pali: incursione di Messi dalla destra, saltati due avversari e delizioso pallonetto che però centra il legno. Dutt tenta il tutto per tutto inserendo Kiessling il quale ci prova poco dopo ma Valdes è attento. Dall’altra parte pericolosi Dani Alves e Thiago Alcantara. Nel finale però ecco il gol che spegne ogni ardore dei teutonici: quando manca 1’ alla fine Dani Alves, a tu per tu con Leno, appoggia per Messi che insacca per il 3-1 finale.

    LE PAGELLE DI BAYER LEVERKUSEN BARCELLONA 1-3

    Sanchez 8: Sino al momento era a secco in Champions. Si rifà con gli interessi e non solo per le due reti, ma anche per una gara generosa che lo vede protagonista, in più frangenti, anche in difesa
    Messi 7,5: L’azione in cui è andato a centrare il legno è da standing ovation. Serve un assist importante a Sanchez e nel finale Dani Alves gli da la possibilità di timbrare ancora una volta il cartellino. Il tutto nonostante un primo tempo, come il resto della squadra, un po’ sottotono-
    Busquets 5,5: Continua il momento non troppo positivo del centrocampista che sbaglia diversi palloni. Ciò è reso evidente anche dal fatto che i suoi compagni di reparto non commettono tali e tante ingenuità.
    Fabregas 7: L’assist per Sanchez è davvero molto importante nell’economia della partita, considerando che quel gol spegne gli ardori dei tedeschi. Ma non sempre è continuo.
    Kadlec 6,5: Se in fase difensiva vive una serata difficile per via della rapidità di Dani Alves, in avanti prova a fare qualcosina e riesce anche a segnare quel gol che per qualche minuto fa prendere coraggio ai tedeschi.
    Leno 6,5: Non ha colpe sui gol e anzi, evita che il passivo, nella ripresa, diventi molto più pesante per i suoi.
    Castro 6,5: Quel tiro fortissimo per poco non rimette, per la seconda volta, in equilibrio la partita. In assenza di giocate degli attaccanti, fa il possibile.
    Schurrle 4,5: Fa meglio Kiessling nel quarto d’ora in cui è in campo rispetto a lui. Sarà che non gli arrivano tanti palloni, ma lui fa poco per andare a prenderseli.

    HIGHLIGHTS BAYER LEVERKUSEN BARCELLONA 1-3

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  • Liga, il Real Madrid vola a +10 sul Barcellona grazie a super Ronaldo

    Liga, il Real Madrid vola a +10 sul Barcellona grazie a super Ronaldo

    Il Real Madrid di Mourinho sembra intenzionato a voler fare sul serio, senza concedersi nessuna distrazione e per poter mettere “fieno in cascina”, approfittando delle difficoltà delle dirette concorrenti, in particolar modo degli acerrimi rivali blaugrana. Pertanto, i blancos madrileni, ieri hanno archiviato la pratica Levante, e con i tre punti conquistati hanno portato a più dieci il loro vantaggio in classifica sul Barcellona.

    Una vittoria, quella delle merengues, sotto il segno di Cristiano Ronaldo, che pare rinato, e che ieri ha trascinato i suoi alla vittoria per 4-2, conquistata in rimonta, dopo esser andato sotto di una rete siglata da Cabral. E’ stato del portoghese il rigore che ha riportato la gara in parità sul finire del primo tempo, consentendo alle merengues di affrontare il ritorno dagli spogliatoi con un diverso spirito: ma è nella ripresa che Crisitiano Ronaldo si scatena, realizzando prima il gol del vantaggio, poi la rete del 3-1 che vale la sua personale tripletta. Il 3-2 per il Levante è stato firmato da Konè, ma a nulla è valso, soprattutto alla luce delle notevoli difficoltà della sua squadra, in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo a causa dell’espulsione di Vicente Iborra; a completare il tabellino, poi, è giunto il 4-2 del francese Benzema, che ha fissato il risultato finale.

    Con la vittoria conquistata, al termine della 23 esima giornata della Liga, il Real Madrid si porta a quota 58 punti, a più dieci dal Barcellona di Pep Guardiola, a quota 48, che è stato fermato nell’anticipo del sabato, dall’Osasuna, subendo in trasferta all’Estadio Reyno de Navarra una sconfitta per 3-2, la seconda stagionale per i blaugrana. Una sconfitta meritata, considerando il doppio vantaggio con il quale l’Osasuna è giunto al riposo, con doppietta di Dejan Lekic; nel secondo tempo, è l’ex Udinese Alexis Sanchez ad accorciare le distanze, ma Raul Garcia porta il risultato sul 3-1, rendendo vano il gol finale di Cristian Tello.

    Al terzo posto, stabile, il Valencia, che vince agevolemente contro lo Sporting Gijon con reti di Sofiane Feghouli, Alberto Botia su autorete, e la doppietta di Jonas Oliveira.

    HIGHLIGHTS REAL MADRID LEVANTE 4-2

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  • Udinese Milan 1-2, le pagelle. El Shaarawy versione Maxi

    Udinese Milan 1-2, le pagelle. El Shaarawy versione Maxi

    PAGELLE UDINESE MILAN 1-2

    Handanovic 5: Certo non si può criticare il valore del portiere in sè per una sola partita storta, ma le responsabilità sulle due reti milaniste appaiono lampanti, nel primo caso respinge male proprio sui piedi di Lopez e sul secondo prende gol con troppa leggerezza sul palo di sua competenza.

    Benatia 5,5: come tutta la sua squadra disputa una prima frazione ad altissimo livello non concedendo mai niente all’avversario, nella ripresa si perde e lascia troppi spazi agli avanti rossoneri, rischiando anche di subire il colpo del 2-1 subito dopo aver preso il pareggio, cincischiando in area.

    Isla 7: solita partita tutta cuore, grinta e qualità, ha una buona occasione che non sfrutta qualche minuto dopo il vantaggio di Di Natale. E’ costretto ad uscire per un brutto infortunio e il filtro di centrocampo ne risente lasciando spazi di cui, nella prima frazione i mediani rossoneri, non avevano goduto.

    Armero 6,5: motorino inesauribile si fa trovare sia in zona d’attacco sia in difesa.   ha qualche buona occasione per mettere i risultati in ghiaccio, non sfruttata per la troppa frenesia. Complice la stanchezza cala nel finale e s’innervosisce rischiando un po’ troppo.

    Di Natale 7: Diciassettesimo gol stagionale, numeri impressionanti per il mini-bomber napoletano, una rete che purtroppo vale poco visto come si è conclusa la partita. Esce per un problema muscolare e la squadra ne risente.

    Udinese (3-5-1-1): Handanovic 5; Benatia 5,5, Danilo 6, Domizzi 6; Basta 6, Isla 7 (16′ st Pasquale 5,5), Pazienza 6 (43′ st Torje sv), Fernandes 6, Armero 6,5; Abdi 6; Di Natale 7 (30′ st Floro Flores sv). A disposizione: Padelli, Coda, Ferronetti, Pereyra.

    Amelia 7: incolpevole sul vantaggio dei friulani, compie interventi importanti che frustrano in più occasioni le velleità degli attaccanti di casa, è merito suo se la barca di Allegri non affonda nel gelo di Udine.

    Thiago Silva 5,5: non è il solito muro invalicabile e per una volta si concede una serata normale, ha la colpa di mettere il piede sulla conclusione di Di Natale, ingannando di fatto Amelia.

    Ambrosini 6,5: capitano indomito, si carica sulle spalle il peso del centrocampo, lotta su ogni pallone mostrando i denti in più di un’occasione, suona la carica nella ripresa e i suoi lo seguono senza fiatare.

    Maxi Lopez 7,5: entra e di fatto cambia la gara, porta maggior peso in attacco, sigla la rete del pari facendosi trovare pronto sulla respinta di Handanovic e offre un ghiotto assist al suo compagno di reparto El Sharaawy, forse questa prestazione gli regalerà più minuti a disposizione nel prossimo impegno di campionato. Sostituire Ibra non è facile ma l’argentino si districa alla grande.

    El Sharaawy 7: il ragazzo ha qualità da vendere e nel primo tempo è l’unico a dannarsi l’anima per cercare di combinare qualcosa di rilevante in area friulana. Nella ripresa propizia il gol del pari con un tiro velenoso mal respinto e sigla la rete della vittoria, secondo gol di fila e seconda rete ai friulani, evidentemente ha un feeling particolare con gli uomini di Guidolin. Pare già pronto per palcoscenici importanti come quelli che offre la Champions.

    Milan (4-3-1-2): Amelia 7; Abate 6, Mexes 5,5, Thiago Silva 5,5, Mesbah 5,5; Emanuelson 5, Ambrosini 6,5, Nocerino 5,5 (21′ st Maxi Lopez 7,5); Seedorf 4,5; El Shaarawy 7, Robinho 5 (43′ st Bonera sv). A disposizione: Roma, Zambrotta, Antonini, Cristante, Inzaghi.

    HIGHLIGHTS UDINESE MILAN 1-2

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  • Cagliari Palermo 2-1, le pagelle. Ibarbo è Bolt, naufragio Ilicic

    Cagliari Palermo 2-1, le pagelle. Ibarbo è Bolt, naufragio Ilicic

    Per il Cagliari strepitosa prestazione offensiva di Ibarbo, che sull’erba del Sant’Elia incanta il pubblico rossoblu sverniciando tutti i calciatori che provano a competere con lui in velocità. Ancora in gol Pinilla, ex illustre della partita. Ottima prova anche per Agazzi. I rosanero recriminano per l’opaca prestazione dei due trequartisti, Ilicic-Zahavi, con Budan completamente fuori partita.

    Pagelle Cagliari Palermo 2-1

    Ibarbo 7,5: fa impazzire la retroguardia del Palermo e i supporter rossoblu. Da applausi la sua sgroppata che sventa un pericoloso contropiede dello sloveno Ilicic nel primo tempo, Viviano gli nega il gol infortunandosi. Impressionante in occasione del gol di Pinilla, quando un’accelerazione stile Usain Bolt brucia l’erba del Sant’Elia e permette a Pinilla di insaccare a porta vuota.

    Pinilla 7: prima del suo arrivo il reparto offensivo del Cagliari era quello più in difficoltà. Da quando il cileno è atterrato in Sardegna 5 gol in tre partite per la squadra rossoblu, due portano la sua firma. Forza e istinto da autentico uomo d’area, Ballardini gongola.

    Agostini 7: fra i migliori in campo tra le fila del Cagliari, sempre disponibile alla sovrapposizione, diventando la locomotiva del treno sardo composto da Nainggolan e Ibarbo. Merita il suo primo gol in Serie A.

    Agazzi 7: sempre attento l’estremo difensore rossoblu, mezzo miracolo nel primo tempo sulla conclusione di Ilicic indirizzata sull’angolino di destra della propria porta. Autentica prodezza anche nel secondo tempo sul colpo di testa ravvicinato del neo entrato Hernandez. Ha la maturità e i numeri per essere considerato ormai l’erede di Marchetti.

    Nainggolan 6,5: dopo le ultime vicende che hanno accostato il suo nome a quello della Juventus e le prestazioni deludenti che lo avevano accompagnato durante tutto il mese di gennaio e questo inizio di febbraio, il belga torna ad essere il guerriero del centrocampo rossoblu. Corre, pressa, dialoga con Ibarbo, tira dalla distanza. Tutte qualità che hanno spinto Conte e Marotta a considerarlo come prima scelta per il prossimo mercato estivo.

     

    Viviano 6,5: tiene in partita i suoi compagni di squadra nel primo tempo grazie al miracolo su Pinilla all’11° minuto e il salvataggio sul colpo di testa ravvicinato dello scatenato Ibarbo. Poi si infortuna ma rimane in campo. In occasione dell’1-0 del Cagliari non risulta particolarmente efficace in uscita. Non può nulla sul secondo gol di Dessena.

    Bertolo 6: Mutti lo sostituisce dopo la rete di Pinilla con Migliaccio e l’argentino non la prende bene. Comprensibile, anche perché fino a quando rimane in campo il centrocampista rosanero è uno dei pochi a creare pericoli alla retroguardia rossoblu. Probabilmente si sarà richiesto perché sia toccato a lui e non a Ilicic.

    Hernandez 6: da vivacità all’attacco rosanero, sostituendo l’israeliano Zahavi (4,5), impalpabile per tutto il match. Trasforma il calcio di rigore che riapre la partita. La sua velocità e freschezza sono una panacea per i tifosi del Palermo, che tornano in Sicilia con l’ennesima sconfitta in trasferta ma con la consapevolezza di poter contare nel girone di ritorno sul talento dell’attaccante uruguaiano.

    Balzaretti 5: una serata da incubo per il terzino sinistro della Nazionale di Prandelli. Fa la conoscenza di Ibarbo che lo ridicolizza in occasione della rete del vantaggio sardo, quando il colombiano gli prende un metro nel giro di pochi cm, potendo così servire quasi indisturbato il cileno Pinilla al centro.

    Ilicic 5: non è il peggiore, ma poco ci manca. Agazzi gli nega il gol che avrebbe cambiato la partita durante il primo tempo, ma è l’unico lampo in tutta la serata di Cagliari per il trequartista sloveno. Subisce l’onta del cambio negli ultimi 15 minuti di partita, quando Mutti lo richiama in panchina tentando la carta Vazquez.

    Tabellino Cagliari Palermo

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 7, Perico 6, Canini 6, Astori 6,5, Agostini 7, Dessena 6, Conti 6 (65′ Ekdal 6), Nainggolan 6,5, Cossu s.v. (6′ Ibarbo 7,5), Thiago Ribeiro 6,5 (84′ Ariaudo s.v.), Pinilla 7.
    Panchina: Avramov, Gozzi, Ceppelini, Larrivey. Allenatore: Ballardini 7

    Palermo (4-3-2-1): Viviano 6,5, Pisano 5,5, Silvestre 5,5, Mantovani 5, Balzaretti 5, Bertolo 6 (60′ Migliaccio 5,5), Donati 5,5, Barreto 5, Zahavi 4,5 (60′ Hernandez 6), Ilicic 5, Budan 4,5 (69′ Vazquez 5).
    Panchina: Tzorvas, Munoz, Aguirregaray, Della Rocca. Allenatore: Mutti 5

    HIGHLIGHTS CAGLIARI PALERMO 2-1

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  • Cagliari Roma 4-2, le pagelle. Thiago Ribeiro esaltante

    Cagliari Roma 4-2, le pagelle. Thiago Ribeiro esaltante

    Il Cagliari porta casa tre punti meritati contro una Roma disorganizzata e confusionaria. Grande vittoria della tattica pragmatica di mister Ballardini contro il virtuosismo incompiuto di Luis Enrique. Un Cagliari inizialmente timido diventa gigante davanti ad una Roma davvero troppo piccola. Il tasso tecnico non conta quando organizzazione perfetta e motivazioni fanno la differenza. Questo è Cagliari Roma: la voglia di concretezza contro l’esigenza di una rivoluzione forzata e forse fuori luogo.

    PAGELLE CAGLIARI

    Agazzi 6,5 Un rinvio sbagliato che regala a Borini il gol del 2-1 per la Roma seguito da un intervento a dir poco miracoloso sullo stesso attaccante giallorosso nella fase cruciale del match.

    Pisano 6 Copre con grande attenzione e non disdegna qualche insidiosa discesa.

    Canini 6 Soffre quanto giusto le sortite offensive giallorosse ma nei tempi degli interventi è sempre puntuale.

    Astori 6 Qualche sbavatura, ma nel complesso dà sempre grande sicurezza alla retroguardia isolana.

    Agostini 6,5 Non concede nulla sulla fascia di competenza ed è capace di dare un grande apporto alle ripartenze della sua squadra.

    Conti 6,5 Come al solito è il metronomo del centrocampo, in più mette in campo la voglia di fare contro l’ex del cuore.

    Dessena 6 Una partita di grande sacrificio sempre alla caccia del recupero palla e del passaggio smarcante.

    Nainggolan 7 Le sirene della Juventus gli hanno fatto bene: grande quantità unita all’intelligenza del passaggio semplice e del disimpegno di qualità.

    Cossu 7 Sempre in costante movimento per accalappiare palle da smistare o per fare il passaggio vincente come succede quando fa il lancio perfetto per Pinilla nel gol del 2-2.

    Thiago Ribeiro | © Enrico Locci/Getty Images

    Thiago Ribeiro 8 Contro la Roma si esalta. Il primo gol è fantastico: staffilata da fuori aerea sulla quale il vice campione del mondo Stekelenburg non può nulla. Il secondo in contropiede è ugualmente di pregevole fattura con un tiro dalla traiettoria imprendibile.

    Pinilla 7 Lotta e sgomita. Fa un lavora oscuro che riesce a valorizzare col gran bel gol del momentaneo pareggio.

    Ibarbo 7,5 Entra e fa la differenza come quei giocatori delle migliori squadre. E’ straripante su un certo  Juan che non lo riesce a contenere e fa praticamente da solo il gol che per Ekdal, solo davanti al portiere, diventa fin troppo facile.

    Ekdal 6,5 Entra ma non si nota nella bella gara colletiva del Cagliari. Ha il merito di siglare il gol del definitivo 4-2.

    Ballardini 7,5 La sua squadra non comincia col consueto piglio casalingo, ma dopo aver trovato la giocata del vantaggio con Thaigo Ribeiro e dopo aver scoperto un piccolo avversario se lo divara come fanno le grandi squadre. Il Cagliari di Ballardini è concreto, organizzato e coraggioso.

    PAGELLE ROMA

    Stekelenburg 5,5  Nel colabrodo della difesa romanista l’unica pecca è il primo gol sul quale,nonostante la potenza del tiro, poteva fare qualcosina in più.

    Rosi 4,5 Spinge in modo molto disordinato, difende male e poco e fallisce il potenziale 3-3: bocciato.

    Juan 5,5 Oltre al gol segnato è il leader della difesa e dove può mette una pezza, ma la difesa giallorossa si posiziona sempre male. Nel finale crolla e Ibarbo lo irride.

    Kjaer 4,5 Soffre la stessa impreparatezza di reparto  del compagno brasiliano, ma dalla sua non ha da offrire classe e serenità. Non è in grado di impostare l’azione ed è insicuro negli interventi.

    Jose Angel 4,5 Come si suol dire nè carne nè pesce. Mediocre in difesa come in attacco.

    Gago 5 Una partita all’insegna del passaggio scontato. Quando prova la giocata perde palla e il Cagliari va in gol in contropiede.

    Simplicio 5,5 Per il brasiliano una prestazione incolore con qualche sprazzo di lucidità, ma è troppo poco.

    Pjanic 5 Una punizione insidiosa da registrare. Il resto è noia: non sa incidere quando sarebbe l’uomo deputato a dare fantasia e cambio di ritmo.

    Lamela 4,5 E’ praticamente inesistente, il suo ricordo è legato ad azioni potenziali e mai compiute.

    Totti 5 E’ lo spettro del grande campione che tutti conoscono. Passaggi clamorosamente sbagliati e incredibile lentezza. L’unica palla illuminante che regala non viene sfruttata a dovere da Rosi e poteva valere il pareggio.

    Borini 6,5 Sembra l’unico superstite del cosidetto “progetto”. E non solo per il gol siglato, ma anche e soprattutto per il grande impegno profuso. Corre tanto e forse troppo dato che poi sotto rete non è sempre lucido.

    Greco 4,5 Entra e peggiora la situazione di una Roma allo sbando.

    Bojan Krkic 4 E’ incapace di far svoltare la sua squadra. Il suo ingresso, nonostante le potenzialità del calciatore, provoca solo ulteriore smarrimento.

    Luis Enrique 4 La sconfitta della Roma è prima di tutto la sua sconfitta. Una squadra incredibilmente involuta che nel giro di dieci giorni è tornata alle impasse di inizio stagione. Ritmi lenti, possesso sterile, timidezza sotto porta e imprecisione uniti ad una preoccupante fragilità difensiva. La sensazione è che la squadra non segua più il mister.

    HIGHLIGHTS CAGLIARI ROMA 4-2

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  • Inter Palermo 4-4, le pagelle. Milito e Miccoli eroi nel ghiaccio

    Inter Palermo 4-4, le pagelle. Milito e Miccoli eroi nel ghiaccio

    Partita che dal punto di vista dello spettacolo regala la massima intensità mostrando a pieno a chi non fosse mai stato innamorato di questo sport la bellezza e l’imprevedibilità del calcio. Volendo fare un’analisi dal punto di vista tattico, rimane più di qualche dubbio sulla solidità difensiva della retroguardia nerazzurra, prima con Ranocchia, poi con Lucio entrambi superati dalla velocità e dalla bravura di uno stratosferico Miccoli in serata di grandi numeri. Dopotutto se una partita regala così tante reti ed emozioni non è solo merito degli attaccanti, ma soprattutto demerito delle difese che lasciano troppo spazio di movimento a due giocatori micidiali in area come Milito e Miccoli.

    PAGELLE INTER

    Julio Cesar 5 Inevitabilmente se ne prendi 4 in una sola partita un minimo di responsabilità ricadono sul portiere e anche in questo caso non c’è eccezione che regga. Incolpevole sul primo gol, sul secondo rimane immobile sul diagonale di Miccoli, convinto che la palla finisca fuori. Sul terzo nuovamente poche colpe, ma nel finale si fa nuovamente beffare dalla stessa conclusione di Miccoli non riuscendo a tuffarsi in tempo. Ricorda la partita contro il Tottenham con Bale al posto di Miccoli.

    Nagatomo 6 Parte frenato nel primo tempo, si riscatta nella ripresa spingendo moltissimo sulla sua fascia, riuscendo a guadagnarsi con astuzia il rigore del 2 a 2. Nota negativa quando si fa bruciare da Miccoli sul colpo di testa che porta il Palermo sul 3 a 3.

    Ranocchia 5 Non una serata perfetta, soprattutto quando uno con le sue leve lunghe deve vedersela contro uno scatenato piccoletto come Miccoli.  Si fa sorprendere dalla velocità del numero dieci rosanero sul gol del 2 a 1, quando Miccoli lo porta a spasso in area e poi lo beffa calciando sul palo opposto. Stesso scherzetto con Lucio, anche lui autore di una prova da dimenticare.

    Sneijder 6+ Parte bene e prova con qualche conclusione a sbloccare il risultato. Ranieri cambia modulo e lui finisce esterno a sinistra, senza sfigurare mai, anzi, servendo palloni e cambi di gioco col goniometro. Nel finale di primo tempo gli manca il cinismo sottoporta quando avrebbe potuto calciare invece di provare l’assist anticipato dall’intervento miracoloso di Balzaretti. Difficile da spiegare e soprattutto da digerire il cambio fatto da Ranieri sul 3-3.

    Milito 8,5 Il Principe è ufficialmente tornato ai suoi livelli, trasformando come Re Mida faceva con l’oro ogni pallone toccato in gol. Pokerissimo stasera per lui, anzi cinque addirittura i gol segnati volendo contare quello annullato dall’arbitro sul cross di Maicon finito fuori dalla linea di fondo campo. Anche in questo caso inspiegabile la sua sostituzione da parte di Ranieri sul 4-4, togliendo dal campo l’uomo con più voglia di vincere tra i suoi.

    Fabrizio Miccoli | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    PAGELLE PALERMO

    Munoz 4,5 Sbaglia ingenuamente l’intervento su Nagatomo nella ripresa, trattenendolo per la maglia in area dopo essersi fatto superare in velocità, regalando di fatto il rigore del 2-2 all’Inter.

    Mantovani 5,5 Buona la sua prova all’inizio, quando si inserisce con il tempo perfetto in area, approfitta del liscio di Pazzini, si libera dalla marcatura e realizza il gol dell’1-0 per il Palermo. Soffre come tutto il suo reparto sui gol realizzati da Milito.

    Balzaretti 6,5 Partita da incorniciare, dove riesce nel primo tempo a salvare il risultato sulla linea di porta anticipando l’assist di Sneijder per Cambiasso, e poi nella ripresa quando mette dentro un pallone forte e teso per il colpo di testa di Miccoli.

    Miccoli 9 In una parola devastante. Quando vede Julio Cesar si trasforma e mette i panni del cecchino implacabile, realizzando una tripletta con 3 tiri in porta. Si toglie la soddisfazione di segnare anche di testa e vista la sua altezza non è poco. Chapeaux per gli altri due gol realizzati con coefficiente di difficoltà molto elevati. Legittima il titolo di Romario del Salento!

    HIGHLIGHTS INTER PALERMO 4-4

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