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  • Juventus – Milan 2-2, le pagelle. Genio Vucinic, male Ibra

    Juventus – Milan 2-2, le pagelle. Genio Vucinic, male Ibra

    La Juve torna in finale di Coppa Italia a distanza di 8 anni dall’ultima volta, pareggiando 2-2 con il Milan nella semifinale di ritorno giocata allo Juventus Stadium. I bianconeri passano con Del Piero ma nella ripresa il Milan riesce a ribaltare il risultato e a ristabilire la parità con il 2-1 conquistato dalla Juve all’andata con Mesbah e Maxi Lopez portando la gara ai supplementari. Negli extra time la squadra di Conte trova il gol qualificazione con una splendida conclusione di Vucinic dalla distanza. Gran bella partita Juventus Milan, con le due squadre disposte a tutto in campo pur di superarsi e primeggiare in una stagione che le vede assolute protagoniste. La Vecchia Signora alla fine del match può vantarsi di aver mantenuto l’imbattibilità grazie all’eurogol di Vucinic e fregiarsi di aver nettamente vinto il confronto con il Milan nel 2012. La Juve in finale attende la vincente dell’altra semifinale Napoli – Siena, andata 1-2 in programma questa sera.

    Juventus – Milan 2-2, la partita

    PAGELLE JUVENTUS

    Storari 6,5 – Sui gol è incolpevole, ma ha il merito di farsi trovare pronto e preparato in tutti gli altri interventi.

    Lichtsteiner 6 – Meno lucido del solito sbaglia qualche appoggio e nn sempre riesce a chiudere dalle sue parti, stanco viene sostituito. (Dal 91’ Caceres 6,5 – Molto meglio del compagno si vede sia in fase difensiva ma è pericoloso anche quando attacca).

    Bonucci 5,5 – L’errore sul gol di Maxi Lopez macchia la sua prova fino a quel momento senza sbavature.

    Chiellini 6 – Anche lui sbaglia sul gol di Lopez ma in compenso si rende protagonista di moltissime chiusure in tutte le zone del campo, molto bene su Ibrahimovic.

    De Ceglie 6 – Pochissimi errori molta corsa ma si vede quasi solamente in difesa, infatti appoggia poco la manovra d’attacco.

    Pirlo 7 – Doveva essere un giocatore finito, a 33 anni e con quasi tutte le partite disputate da titolare in questa stagione tra campionato, Coppa Italia e Nazionale fornisce palloni con la solita classe e anche nei supplementari non si ferma mai.

    Vidal 6,5 – Molta sostanza, motorino infaticabile recupera moltissimi palloni è il primo a fare pressing, finisce zoppicando.

    Giaccherini 6,5 – Corre e gioca in tutte le parti del campo sia a sinistra sia a destra che al centro, fondamentale per gli schemi di Conte, ha il demerito di mangiarsi un gol solo davanti ad Amelia.

    Pepe 5,5 – Perde Mesbah in occasione dell’1-1 e sbaglia molti appoggi, non riesce mai a mettere un cross al centro dell’area avversaria, non è in grande forma e si vede. (Dal 63’ Marchisio 6 – Mette ordine a centrocampo, cerca qualche inserimento senza fortuna).

    Mirko Vucinic © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Vucinic 8 – Sigla un gol fantastico e regala la finale alla sua Juventus, delizia la platea con giocate di classe, a volte si intestardisce e perde qualche pallone ma se lo va a riconquistare, finalmente è un giocatore ritrovato.

    Del Piero 6,5 – Non tradisce le attese, lotta come un leone e sigla l’ennesimo gol al Milan, finchè rimane in campo non sbaglia un pallone, fa salire la squadra e la fa rifiatare nel momento del bisogno, esce tra gli applausi generali del pubblico presente . (Dal 74’ Borriello 4,5 – Al novantesimo minuto solo davanti ad Amelia si mangia il gol che avrebbe evitato i supplementari e non si rende utile nei seguenti 30 minuti di extra time).

    Allenatore Conte 6,5 – Disegna bene la squadra da mandare in campo, tranne il black out del secondo tempo indovina tutte le mosse compreso il 4-4-2 del finale che ha congelato il risultato.

    PAGELLE MILAN

    Amelia 7 – Salva il risultato in almeno un paio di circostanze su Giaccherini e su Borriello.

    Antonini 5,5 – Spinge poco e spesso viene saltato da Vucinic sulla sua corsia.

    Mexes 5,5 – In occasione del gol di Del Piero si lascia andare con molta leggerezza, cresce con il passare dei minuti ma spesso va in confusione; ha dalla sua un grande giocatore come Thiago Silva che ne limita i danni.

    Thiago Silva 7 – E’ sicuramente il migliore in campo dei rossoneri, non sbaglia mai un intervento e chiude in tutte le zone della difesa, eroico rimane in campo zoppicando.

    Mesbah 6,5 – Sigla un bel gol sfuggendo a Pepe e beffando tutta la retroguardia bianconera, poche volte va in affanno chiude in difesa e si propone in attacco, acquisto azzeccato.

    Muntari 6 – Inizia bene pressando tutti e tutto, ma piano piano diventa poco lucido ci prova sempre dalla distanza con pochissima fortuna.

    Seedorf 6,5 – Molti giovani hanno tanto da imparare da questo fuoriclasse che, al rientro da un infortunio, rimane in campo per 120 minuti sempre con la stessa classe; in campo si vede pure l’uomo perché è sempre il primo a chiedere scusa sui falli commessi, lui si che è lontano dalla provocazione.

    Aquilani 5 – Nervosissimo e spesso ridicolizzato in mezzo al campo, Vucinic gli nasconde il pallone e lui lo scalcia da tergo, fallo di frustrazione è sicuramente il peggiore in campo del Milan (Dal 68’ Nocerino 6 – Meglio del compagno ma non decisivo come al solito).

    Emanuelson 6,5 – Il primo tempo è un disastro, nel secondo tempo cambia posizione e cambia marcia alla partita.

    Ibrahimovic 5 – Poco incisivo come del resto tutto il Milan nel primo tempo, viene sostituito e la partita cambia in bene per i rossoneri (Dal 46’ M. Lopez 6,5 – In un solo colpo si beve la difesa bianconera e porta in vantaggio il Milan, molto più mobile di Ibrahimovic, ci prova in tutte le maniere).

    El Shaarawy 5,5 – Un passo indietro rispetto alle ultime gare disputate non incide mai. (Dal 78’ Inzaghi 5,5 – Tanta grinta, non basta, si accascia al suolo facendo temere il peggio, per fortuna sono solo crampi allo stomaco).

    Allenatore Allegri 5 – Cerca di fare pretattica facendoci rimanere con il dubbio Ibrahimovic dal primo minuto, il risultato è pessimo, si gioca troppo presto le sostituzioni finendo la partita con Inzaghi e Thiago Silva a mezzo servizio, un grande allenatore non dovrebbe fare questi errori da principiante, invece delle solite lamentele dovrebbe fare il mea culpa.

    JUVENTUS MILAN 2-2 VIDEO YOUTUBE

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  • Roma – Genoa 1-0, Osvaldo ‘fredda’ il Grifone

    Roma – Genoa 1-0, Osvaldo ‘fredda’ il Grifone

    Seconda vittoria consecutiva per la Roma che nel Monday Night della 28esima giornata di Serie A supera il Genoa rilanciandosi a ridosso del terzo posto; la zona Champions League, che solo fino a due giornate sembrava ormai impossibile da raggiungere con la sconfitta nel derby che aveva portato la Lazio a +10 sui cugini, torna ad essere a portata di mano e distante solo 4 punti.

    Così come successo nell’ultimo turno di campionato a Palermo, i giallorossi riescono a sbloccare la gara nei primissimi minuti di gioco, infatti al 3′ è Osvaldo, che rientrava dalla squalifica, a portare in vantaggio la Roma: Greco lancia l’attaccante italo-argentino, in posizione millimetrica di fuorigioco, verso l’area di rigore, il quale punta Marco Rossi e con un preciso rasoterra diagonale batte Frey. Ottava rete stagionale e primo centro nel 2012 per il centravanti giallorosso che poco dopo si divora la palla del 2-0 che avrebbe chiuso virtualmente la partita. Orfana di Totti, la Roma gestisce bene il vantaggio nel primo tempo concedendo poco al Genoa di Marino con il suo lungo fraseggio in mezzo al campo. A differenza delle uscite precedenti però si è vista una squadra più prudente e meno votata all’attacco con i due terzini, fondamentali per il gioco di Luis Enrique, Taddei, preferito a Rosi, e Josè Angel più bassi del solito e parsa molto più attenta a non commettere leggerezze soprattutto a centrocampo per non farsi trovare scoperta nella eventuale ripartenza dell’avversario.

    Nella ripresa la gara regala tante emozioni, sia da una parte che dall’altra. Marino crede nel pareggio e inserisce prima Jankovic per il deludente Rossi e poi Jorquera per Belluschi per dare più peso e fantasia all’attacco rossoblu e mettere in difficoltà la retroguardia giallorossa. Luis Enrique risponde togliendo uno spento Lamela per Bojan, cambio azzeccato perchè l’ex attaccante del Barcellona si rivela una spina nel fianco del Genoa mettendosi subito in mostra sfiorando il 2-0 da buona posizione angolando troppo il suo sinistro. La grande occasione però capita a Palacio, proprio il nuovo entrato Jorquera libera con un assist preciso al centro dell’area l’attaccante argentino che sciupa clamorosamente il punto del pari calciando la sfera sulla traversa. La Roma chiude in attacco, ci provano Marquinho, Osvaldo e Bojan ma Frey è sempre attento evitando ai suoi un passivo più pesante.

    Pablo Daniel Osvaldo © Paolo Bruno/Getty Images

    Buone notizie per i giallorossi vengono dalla difesa che per la seconda volta consecutiva riesce a non prendere reti, il nuovo atteggiamento difensivo di Luis Enrique ha dato più equilibrio al reparto arretrato che andava spesso in tilt. Ora servirà trovare continuità nei risultati, troppo altalenanti, per poter continuare ad ambire in un piazzamento Champions ma non sarà facile perchè sabato pomeriggio i giallorossi andranno a fare visita al Milan primo della classe e lanciato verso la conquista dello scudetto. Per il Genoa invece la classifica comincia a farsi preoccupante con una difesa che è la peggiore del torneo con 49 gol subiti in 28 partite disputate e con una vittoria che manca ormai da quasi due mesi. Il prossimo impegno casalingo contro una Fiorentina che sta attraversando una profonda crisi, sarà determinante per il futuro di Marino la cui panchina si fa sempre più rovente.

    PAGELLE ROMA – GENOA

    ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg 6.5; Taddei 6, Kjaer 6.5, Heinze 6.5, José Angel 6; Gago 6 (88′ Simplicio s.v.), De Rossi 6, Greco 6.5 (74′ Marquinho 6); Lamela 5.5 (59′ Bojan 7); Osvaldo 6.5, Borini 5.5. Allenatore: Luis Enrique 6

    GENOA (4-3-1-2): Frey 7.5; M. Rossi 4.5 (46′ Jankovic 6), Kaladze 5, Carvalho 5.5, Moretti 6; Mesto 6, Biondini 6.5, Veloso 6; Belluschi 5 (65′ Jorquera 6); Gilardino 5, Palacio 6. Allenatore: Marino 5.5

    HIGHLIGHTS ROMA – GENOA

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  • Udinese – Napoli 2-2 le pagelle.Ci pensa Cavani

    Udinese – Napoli 2-2 le pagelle.Ci pensa Cavani

    Partita importante per la lotta alla Champions, Udinese – Napoli si chiude con un pareggio che non accontenta più la squadra ospite, soprattutto per come è arrivato, sotto di due gol, infatti, gli uomini di Mazzarri dopo aver fallito un rigore con Cavani riescono a riequilibrare le sorti della partita con lo stesso Matador autore di una doppietta.

    Udinese

    Handanovic 6,5: il portierone slovacco è ormai un affermato pararigori anche ieri sera riesce ad ipnotizzare Cavani che gli spara addosso il tiro dal dischetto, ma poi lo punisce con una doppietta sul quale il numero uno friulano nulla può.

    Domizzi 5,5: stesso errore commesso in coppa, ci viene da pensare che sia un vizio, salta con le braccia larghe e concede un rigore agli avversari, poi non pago fa un entrataccia su Vargas al limite dell’area dalla cui punizione scaturirà il punto del 2-1, una serata rovinata da questi due episodi e che costano due punti alla propria squadra.

    Pasquale 6,5: sgroppa sulla fascia e offre deliziosi assist ai propri compagni, ingaggia uno splendido duello con Zuniga e lo vince, deve chinarsi anche lui alla forza del Matador.

    Pinzi 7: lotta su ogni pallone, sigla la rete del vantaggio con un facile tocco di piatto, propizia quella del secondo vantaggio e per poco non sigla la terza rete, di certo una prestazione da incorniciare per il centrocampista romano.

    Di Natale 6,5: forse stanco delle fatiche di coppa trova comunque il modo di mettere la propria firma sulla partita siglando la rete del doppio vantaggio, esce e la squadra subisce il pareggio, la sostituzione alla luce di quanto successo siamo sicuri che gli avrà lasciato un po’ di amaro in bocca.

     

    Edinson Cavani| © Dino Panato/Getty Images

    Napoli

    Britos 5: poco autoritario, spesso in balia degli avversari e in sofferenza nelle ripartenze in velocità della squadra di casa, deve sicuramente migliorare.

    Zuniga 5,5: all’89° ha la palla buona per la vittoria ma trova sulla sua strada Handanovic, per il resto della partita soffre da matti la sfida con Pasquale che lo surclassa quasi sempre in velocità e lucidità.

    Inler 6: il suo ritorno da ex non è dei migliori, senza infamia e senza lode la sua prestazione certo da lui ci si aspetta e si vuole molto di più.

    Dzemaili 6,5: schierato prima al posto di Hamsik poi nella sua più naturale posizione di centrocampista centrale, lo svizzero ex Parma non delude compiendo una gara d’ordine sempre attento a tamponare gli attacchi friulani, soffre come tutta la squadra i primi 60 minuti poi prova a suonare la carica con qualche sortita che lo porta anche alla conclusione.

    Cavani 7: se non fosse per il rigore fallito il voto sarebbe decisamente più alto, ma il Matador si fa nettamente perdonare siglando in 4 minuti la doppietta che vale il pareggio, prima con una splendida punizione dal limite e poi con una rasoiata di sinistro da dentro l’area di rigore.

    Udinese (3-5-1-1): Handanovic 6,5; Coda 5, Domizzi 6, Danilo 6; Pereyra 6 (41′ st Ekstrand sv), Pinzi 7, Pazienza 6, Asamoah 6, Pasquale 6,5; Fabbrini 5; Di Natale 6,5 (28′ st  Floro Flores 5,5). A disp.: Padelli, Fernandes, Armero, Abdi, Torje.

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 5,5, Cannavaro 6, Britos 5 (19′ st Vargas 5); Zuniga 5,5, Gargano 6 (9′ st Hamsik 6), Inler 6, Dossena 5,5; Dzemaili 6,5; Pandev 5, Cavani 7. A disp.: Rosati, Aronica, Fideleff, Fernandez, Ammendola.

     

    Highlights Udinese-Napoli

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  • Inter – Atalanta 0-0, le pagelle. Milito spreca un altro rigore

    Inter – Atalanta 0-0, le pagelle. Milito spreca un altro rigore

    Inter praticamente nulla in campo oggi conto l’Atalanta di Colantuono. Partita senza emozioni e senza reti, dove i nerazzurri riescono nuovamente a sprecare un’occasione ghiottissima per rosicchiare punti alla Lazio per la rincorsa al terzo posto in classifica. È proprio il bomber della squadra, il Principe Diego Milito a sprecare il match ball nel primo tempo, sbagliando dopo l’errore di Chievo, il secondo rigore consecutivo. La partita, oltre al rigore fallito da Milito e al mancato penalty non concesso da Gava su un evidente fallo di Lucio ai danni di Gabbiadini, non regala ulteriori emozioni, con lo stesso presidente Moratti che lascia il suo posto in tribuna d’onore già nel finire di primo tempo. Un segnale che potrebbe tradursi, nella fine della pazienza e della fiducia nei confronti di Ranieri?

    Pagelle Inter

    Lucio 4,5 Reo di aver di fatto regalato il gol in Champions League a Brandao contro l’OM, avrebbe l’occasione buona per riscattare quanto di brutto fatto vedere in coppa e invece dopo un buon inizio, nel finale stende in area Gabbiadini da dietro. Gava non vede, e viene graziato su un episodio che probabilmente sarebbe risultato determinante nell’andamento del match.

    Diego Milito © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Maicon 5,5 Irriconoscibile. Il Colosso, come lo chiamavano i suoi tifosi è solo un ricordo del terzino destro più forte del mondo. Al limite gli si potrebbe concedere l’appellativo di terzino destro più forte di Appiano Gentile. Svogliato, poca corsa, e una quantità infinita di cross sbagliati, questa la fotografia del suo match.

    Poli 6 Non delude le aspettative, svolgendo in maniera discreta il suo compito. Coprendo, ripartendo, e servendo buoni palloni ai compagni di reparto. Ci prova da lontano ma trova una pronta risposta di Consigli.

    Zanetti 6,5 Evergreen. Gli anni passano per tutti, meno che per lui. Assoluto migliore in campo, con 39 primavere alle spalle. Da segnalare una progressione palla al piede dalla difesa con cui salta mezza squadra avversaria fino ad arrivare nei pressi dell’area atalantina.

    Milito 4,5 Involuzione totale di un giocatore che sembrava recuperato sotto ogni punto di vista. Tralasciando il secondo rigore fallito consecutivamente, gioca un match all’insegna degli errori, sbagliando tutto o quasi. Forse, accusa le fatiche del match di Champions, e vista l’età non può caricarsi da solo il peso dell’attacco nerazzurro come faceva in passato.

    Pagelle Atalanta

    Consigli 7 Il migliore dei suoi, con un paio di ottimi interventi a sventare il vantaggio nerazzurro.  Poi nega la gioia del gol a Milito dagli undici metri, con l’intuizione dell’angolo e la realizzazione di una parata che vale quanto un gol (+ 3 per chi gioca al Fantacalcio)

    Bellini 5,5 Ingenuo nell’abbraccio su Pazzini che di fatto si regala il rigore ai nerazzurri. Trattenuta fin troppo evidente in un momento cruciale della partita.

    Schelotto 6,5 Buona prova dell’argentino, nella fase di ripartenza, con le sue accelerazioni mette in seria difficoltà il reparto difensivo nerazzurro.

    Moralez 6 Stesso discorso per il Frasquito, che insieme a Schelotto, sfruttando gli spazi lasciati liberi da un’Inter gettata in avanti, crea scompiglio e pericoli sulle corsie laterali con i suoi spunti individuali.

    Gabbiadini 6,5 Entra per sostituire l’infortunato Marilungo, e ha subito un’ottima occasione per portare i suoi in vantaggio, con un gran colpo di testa neutralizzato da una bella parata di Julio Cesar. Si libera di Lucio e poi si fa stendere in area, senza trovare l’occhio dell’arbitro Gava che non gli concede il rigore e fa semplicemente segno di continuare.

    Video Inter Atalanta

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  • Catania – Lazio 1-0, le pagelle

    Catania – Lazio 1-0, le pagelle

    La gara fra Catania e Lazio, alla vigilia, era un importante banco di prova per i biancocelesti, proiettati brillantemente, finora, in zona Champions League: la Lazio di Reja, però, ha fallito la seconda partita consecutiva, con una sconfitta che ha evidenziato stanchezza fisica e confusione mentale, difetto di personalità ed eccessivo nervosismo. Il Catania di Montella, invece, vola in zona Europa League, avendo ormai superato la “quota salvezza”, approdando a 41 punti, al settimo posto in classifica, in coabitazione con Roma ed Inter. Un grande risultato per gli uomini di Montella, che hanno confermato ancora una volta grande spirito di gruppo e determinazione, riuscendo a capitalizzare alla perfezione la rete di vantaggio realizzata da Legrottaglie, al suo quarto centro stagionale, rivelatosi uno dei migliori in campoin assoluto.

    Le Pagelle della gara:

    Catania:

    Carrizo 6.5 Sul finire del primo tempo compie un vero e proprio miracolo su Mauri, anche se comunque l’arbitro Romeo aveva annullato già per fuorigioco: lui, comunque, c’erae per il resto della gara si mostra sicuro ed attento

    Bellusci 6.5 Ottima gara, crescendo soprattutto nella ripresa, quando riesce a prendere perfettamente le misure a Candreva

    Legrottaglie 7.5 Gara perfetta, senza alcuna sbavatura: autorevole al centro della difesa, chiude benissimo in ogni situazione, neutralizzando ogni pericolo proveniente da un attaccante di peso come Klose. All’ 80′ si avventura in area laziale sul calcio d’angolo battuto da Lodi, e riesce a colpire perfettamente di controbalzo, infilando alle spalle di Marchetti il suo quarto centro stagionale, mostrando ancora una volta un eccezionale senso del gol.

    Spolli 7 Anche lui molto sicuro, senza sbavature ed incetezze anche se la gara viene macchiata da un cartellino giallo rimediato

    Marchese 6 Nel primo tempo si propone con qualche buona iniziativa sulla fascia, poi si limita a presidiare la zona, portando a termine una gara comunque positiva

    Izco 6 Solita grinta, buona determinazione: poca precisione a volte, ma la sua generosità compensa

    Lodi 6.5 Uno come lui è sempre nel cuore del gioco: è suo l’assist su corner che vale la rete di Legrottaglie, è suo l’autopalo che nel finale rischia di regalare il pareggio alla Lazio: nel complesso, però, la sua gara è positiva

    Almiron 6.5 Il suo ritorno dà una spinta in più al tasso qualitativo del centrocampo etneo: potrebbe sbloccare il risultato al 35′, ma non trova il tempo giusto per il tiro con Marchetti battuto. Comunque, gara di spessore

    Vincenzo Montella | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Gomez 6 Spinge, si invola, dribbla e mette in difficoltà Scaloni, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa cala, soprattutto per intensità

    Bergessio 7 Ottima prestazione, di grade brio: si rende pericoloso soprattutto su colpo di testa in anticipo su Dias

    Barrientos 6.5 In partita, nel vivo del gioco: la sua luce regala un assit eccezionale ad Almiron che, però, non viene sfruttato a dovere. Viene sostituto per un acciacco verso la metà del secondo tempo

    Lazio:

    Marchetti 6 Non sempre perfetto, si lascia superare in alcune situazioni, in particolare in occasione dell’iniziativa di Almiron: incolpevole sulla rete di Legrottaglie

    Scaloni 5 Soffre troppo le iniziative degli etnei che passano nella sua zona di competenza ed, in particolare, i dribbling di Gomez

    Biava 5.5 La difesa laziale non è impeccabile ma è sua la distrazione principale sul gol realizzato da Legrottaglie, nonostante i meriti del difensore catanese

    Dias 6 Una buona prestazione, con lucidità e determinazione

    Radu 6 Gioca con buona intensità e grinta, nel complesso una gara sufficiente

    Brocchi 5 Si nota soprattutto una difficoltà fisica da parte sua, non riuscendo a mostrare la solita intensità

    Ledesma 6 Non brilla particolarmente, ma la sua prestazione non è negativa

    Candreva 6 Inizia bene la gara, ma non riesce a profondere la stessa intensità fino alla fine: viene sostituito nel finale da Kozak

    Hernanes 4.5 Il peggiore dei suoi, spento e mai in partita

    Mauri 5.5 Una buona iniziativa sul finale del primo tempo, anche se era in fuorigioco, poi rimane a galla, ma non brilla

    Klose 4.5 Neutralizzato dalla difesa etnea, non è mai pericoloso

    HIGHLIGHTS CATANIA – LAZIO 1-0

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  • Fiorentina – Juventus 0-5, le pagelle. Vucinic trascinatore, Cerci combinaguai

    Fiorentina – Juventus 0-5, le pagelle. Vucinic trascinatore, Cerci combinaguai

    Si respira ottimismo in casa Juventus all’indomani della bella e schiacciante vittoria contro la Fiorentina per 5-0. In un Franchi gremito per quella che era la partitissima contro un’acerrima nemica, ad aprire le danze ci pensa Vucinic che al 16′ trova la via del gol dopo aver sfiorato il palo al 6′. Quella di ieri è stata la partita del montenegrino autore, oltre che della prima rete, anche di pregevoli assist per i compagni che si sono poi tramutati in rete. A segno anche Vidal, Marchisio, che ritrova al strada del gol dopo il 4 Dicembre, Pirlo e il neo acquisto Padoin. Con la vittoria al Franchi la Juventus tiene il passo del Milan che nell’anticipo di sabato ha battuto il Parma per 2 reti a 0. Per la Fiorentina invece le cose si mettono male con il rischio di essere invischiata nella lotta retrocessione che si fa più reale.

    JUVENTUS

    Buffon 6,5: Determinante su un tiro di Lazzari deviato sul palo, per il resto spettatore non pagante.
    Lichtsteiner 6: Controlla molto bene Vargas, sbaglia qualche cross e si fa ammonire ingenuamente salterà la sfida contro l’Inter.
    Caceres 6,5: Chiude e imposta molto bene, sempre in anticipo.
    Bonucci 6,5: Non fa vedere mai la palla ad Amauri, bene in coppia con Caceres.
    De Ceglie 6,5: Dal suo rientro non ha più steccato una partita, bene sia in fase di spinta che in quella di ripiegamento.
    Vidal 7,5: Motorino infaticabile, recupera tantissimi palloni e non ne butta via nessuno, segna un gol di potenza (Dal 70’ s.t.) Padoin 6,5: Basta un minuto dal suo ingresso in campo per timbrare il suo primo gol in maglia bianconera e il quinto della sfida.
    Pirlo 7,5: La “solita” geometria in campo, smista palloni per tutti i compagni ed in ogni direzione sempre precisi. E’ lui a dettare i ritmi della partita, impreziosisce la sua prestazione con un gol.
    Marchisio 6,5: Finalmente torna al gol e torna ad essere il giocatore di inizio stagione, buona notizia in vista del finale di campionato.
    Pepe 6,5: Corre su e giù per tutto il campo, ma spesso quando deve crossare sbatte contro i difensori viola e sbaglia qualche appoggio di troppo, comunque è in netta ripresa.
    Matri 5,5: Spesso si trova fuori posizione sbaglia quasi tutti i palloni che gli arrivano, a porta vuota sbaglia il tap-in dopo il palo di Vucinic. (Dal 60’ s.t.) Quagliarella 6: Qualche buon fraseggio con i compagni, per il resto partecipa alla festa finale.
    Vucinic 8: Questa è la sua vittoria, la migliore da quando è a Torino. Sigla un gol, colpisce un palo e fornisce due assist ai compagni per altrettanti gol. Che questa partita sia la svolta per lui? (Dal 69’ s.t.) Borriello 6: Vale lo stesso discorso di Quagliarella, anche perché la Juventus dopo il gol del 0 a 5 segnato al 71’ ha quasi smesso di attaccare.

    Allenatore: Conte 8: A Firenze i tifosi viola lo aspettavano con le parrucche lui gli ha fatto venire i capelli bianchi, è tutto merito suo se la squadra in questa parte di stagione così delicata non si è smarrita.

    Mirko Vucinic © Gabriele Maltinti/Getty Images

    FIORENTINA

    Boruc 5: Insufficiente la sua prova viene trafitto da tutte le parti.
    Cassani 4,5: Viene annientato da Vucinic e De Ceglie.
    Natali 4: E’ il peggiore in difesa, non ne azzecca una, serata da dimenticare.
    Nastasic 5: Nonostante la giovane età è il migliore del reparto, comunque poco viste le potenzialità a sua disposizione.
    Pasqual 5: Cerca spesso il fondo senza risultati apprezzabili.
    Cerci 3,5: Con lui in campo la Juventus aveva già colpito un palo e segnato un gol, ma la sua evitabilissima espulsione ha segnato il destino dei compagni.
    Olivera 4: Non si nota mai in campo (Dal 46’ s.t.) De Silvestri 5: Non poteva essere lui a cambiare la partita.
    Montolivo 4,5: Anche in una partita come questa dovrebbe per lo meno dare una scossa ai compagni, ma il ragazzo manca di grinta ed in campo totalmente assente.
    Lazzari 5,5: Ci prova un paio di volte con tiri dalla distanza in un’occasione sullo 0 a 3, Buffon in collaborazione con il palo gli negano la gioia del gol.
    Vargas 4,5: Sullo 0 a 5 inizia a dare la caccia alle caviglie degli avversari, quando la Juve smette di giocare lui inizia a correre.
    Amauri 4: In teoria dovrebbe spaccare il mondo, praticamente non tira una sola volta in porta in 90’ minuti di gioco.

    All. Rossi 4,5: L’espulsione di Cerci ha sicuramente rovinato i piani del tecnico, ma anche in 11 uomini la sua formazione non aveva fatto nulla, mentre i bianconeri avevano già schiacciato la Fiorentina nella propria metà campo viola e segnato un gol e colpito un palo.

    Arbitro: Bergonzi 6,5: Non sbaglia nulla anche se i giocatori nonostante il risultato e la storica rivalità sportiva si sono comportati bene e hanno facilitato il suo compito.

    HIGHLIGHTS FIORENTINA – JUVENTUS

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  • Udinese – Az Alkmaar 2-1. Eliminazione e rammarico per i bianconeri

    Udinese – Az Alkmaar 2-1. Eliminazione e rammarico per i bianconeri

    Non ce la fa l’Udinese a compiere l’impresa nell’ottavo di finale di ritorno contro l’Az Alkmaar. Il 2 a 1 del Friuli infatti non consente di ribaltare il ko dell’andata quando i bianconeri persero per due reti a zero in terra olandese. Ma resta tanto rammarico alla formazione di Guidolin, avanti di due reti e di un uomo dopo appena 15’ ma che nonostante tutto si è dovuta arrendere agli uomini di Veerbek. A nulla è bastata cosi la doppietta di Di Natale visto che il gol di Falkenburg ha rimesso pienamente in carreggiata gli ospiti che nella ripresa hanno anche fallito il rigore della tranquillità, considerando che hanno sofferto in lungo e in largo durante il match. Un ko che fa perdere all’Italia la terza squadra in Europa nel giro di tre giorni. Una settimana davvero negativa dunque.
    Guidolin schiera la formazione prevista alla vigilia con un solo cambio: dentro Pazienza, in panchina Abdi. Titolare invece Di Natale, al quale sono affidate le chiavi dell’attacco friulano. Dall’altra parte Veerbek deve fare a meno di Maertens e Benshop, ma anche lui schiera l’undici previsto prima del match.

    Di certo vede complicarsi maledettamente le cose dopo appena 53 secondi quando Viergever stende Floro Flores sulla linea dell’area di rigore. L’arbitro Mazic estrae il cartellino rosso all’indirizzo del giocatore olandese e assegna un penalty che Di Natale trasforma. Guidolin poco dopo perde per stiramento Benatia sostituito da Pasquale ma al 15’ arriva il raddoppio: cross del neo entrato per Di Natale che sigla il raddoppio a centro area. Il match è nettamente in mano agli uomini di Guidolin che tuttavia al 31’ subiscono il gol olandese: la difesa dei friulani si addormenta e Falkenburg ne approfitta insaccando la palla all’angolino della porta difesa da Handanovic. Adesso servirebbero due gol per passare il turno, cosa possibile poiché i friulani continuano a macinare gioco.

    Udinese © Dino Panato/Getty Images

    Nella ripresa i bianconeri cingono d’assedio la difesa olandese che si salva più volte per il rotto della cuffia, e l’Udinese dal canto suo spreca parecchia. L’Az regge e al 18’ avrebbe anche la chance di pareggiare a causa di un intervento falloso in area di rigore avversaria ad opera di Domizzi: dal dischetto Elm spreca mandando alto. Fabbrini e Abdi per Ferronetti e Pazienza: sono questi i cambi con cui Guidolin prova a dare maggiore vigore alla manovra offensiva nel finale di gara, ma serve a poco: l’Az tiene e accede al turno successivo. Il pubblico del Friuli, tuttavia, applaude i propri beniamini per un’impresa solo sfiorata.

    Le pagelle di Udinese Az Alkmaar 2-1:
    Di Natale 8: Anima e cuore di quest’Udinese. E’ lui a siglare i due gol della speranza, ma regala diverse giocate deliziose sfiorando anche il tris. Peccato per l’andata quando giocò solo lo scorcio finale di match.
    Handanovic 7: Solita sicurezza. Chiamato in causa due volte risponde alla grande, e non era facile in una gara del genere quando subisci pochi tiri in porta.
    Domizzi 5: Sul gol subito si addormenta, nella ripresa commette il fallo da rigore che poi Elm sbaglierà: una serata veramente negativa la sua.
    Pasquale 6,5: Ottimo impatto sulla partita. E non era facile essendo entrato dopo appena 11’.
    Falkenburg 6,5: Toglie le castagne dal fuoco ai suoi. Un gol che riconferma il buon momento che sta vivendo e che lancia l’Az ai quarti.
    Elm 5: Se ne parla un gran bene ma rigore sbagliato a parte non lo si nota propria. Se l’Az subisce tanto è anche colpa sua.
    Altidore 6: Gioca una partita di grosso sacrificio: i compagni di squadra fanno leva su di lui per respirare un po’.
    Viergever 4: Rischia di complicare maledettamente le cose ai suoi con quel fallo ad inizio gara. Nel caso in cui fosse arrivata l’eliminazione poteva essere tranquillamente indicato come maggiore arteficie.

    HIGHLIGHTS UDINESE – AZALKMAAR 2-1

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    Udinese (3-5-2): Handanovic 7; Benatia sv (11′ Pasquale 6,5), Domizzi 5, Ekstrand 5,5; Ferronetti 5,5 (21′ st Fabbrini 6,5), Pazienza 6,5 (33′ st Abdi 6), Pinzi 6,5, Asamoah 6, Armero 6; Floro Flores 6,5, Di Natale 8. In panchina: Padelli, Neuton, Battocchio, Fabbrini, Marsura. Allenatore: Guidolin 6
    Az Alkmaar (4-3-2-1): Alvarado 5,5; Marcellis 6, Moisander 5,5, Viergever 4, Poulsen 6; Maher 5,5, Falkenburg 6,5 (38′ st Ortiz), Elm 5; Beerens sv (11′ Klavan 6), Holman 5,5 (32′ st Gudmundsson sv); Altidore 6. In panchina: Heijblok, Johansson, Reijnen, Boymans. Allenatore: Verbeek 6,5

  • Inter – Marsiglia 2-1, le pagelle. Milito illude, Lucio fa la frittata

    Inter – Marsiglia 2-1, le pagelle. Milito illude, Lucio fa la frittata

    L’Inter saluta la Champions League in attesa di giorni migliori. Al Marsiglia, forte dell’1-0 dell’andata, basta anche il 2-1 con il quale si è concluso il match per qualificarsi ai quarti di finale della coppa dalle grandi orecchie. Dopo l’eliminazione ai quarti della paassata stagione, quest’anno il cammino dei nerazzurri termina prima agli ottavi.

    Inter – Marsiglia, la partita

    PAGELLE INTER – MARSIGLIA

    INTER

    Maicon 6: con la sua consueta grinta cerca di spronare i compagni a fare meglio, va avanti e dietro sulla fascia ma si vede che non è al meglio della condizione, non arriva quasi mai sul fondo come richiesto da Ranieri. Da tutto quel che può.

    Lucio 4.5: a fronte di una partita attenta in difesa e pienamente sulla sufficienza, sul suo voto pesa come un macigno il liscio di testa al 92′ che consentirà a Brandao di siglare il gol qualificazione. Combina lui la frittata.

    Nagatomo 5: ci capisce poco o nulla sulle avanzate di Azpilicueta e sugli affondi di Amalfitano, soprattutto nel primo tempo dove il nipponico concede vita facile ai due del Marsiglia. Meglio nella ripresa.

    Zanetti 6: il cuore del capitano questa volta non basta, anche un lottatore come   lui alla fine deve arrendersi. Avrebbe l’opportunità anche di riempire la sua casella assist se Sneijder non si fosse divorato la prima clamorosa palla gol.

    Sneijder 5: di sicuro la sua mente sarà ancora ferma al minuto 8 quando avrebbe potuto angolare quel tiro anzichè spararlo addosso a Mandanda cambiando la storia della partita, della qualificazione e, forse, della stagione dell’Inter. Che l’olandese si dia da fare non c’è dubbio ma la prestazione fornita in campo non è alla sua altezza. Ci si aspettava di più considerando anche il suo recente stato di forma. Esce nella ripresa per un problema muscolare.

    Diego Milito © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Milito 6.5: si fa perdonare l’errore sottoporta dei primissimi minuti del primo tempo con il gol ad un quarto d’ora dal termine del match che fa esplodere San Siro e che rimette in corsa l’Inter. Sfortunatamente il suo gol sarà soltanto illusorio e non decisivo.

    Forlan 4.5: un fantasma, si nota solo per una torsione di testa nel primo tempo con la palla che esce di non molto a lato. Troppo poco per un giocatore del calibro dell’uruguagio nella partita decisiva della stagione. Esce tra i fischi del proprio pubblico per far posto a Pazzini.

    Pazzini 6.5: rabbioso su ogni pallone per la panchina, entra in campo con la giusta carica che riesce a svegliare i suoi compagni di squadra. Cerca e procura il calcio d’angolo da cui scaturisce il gol di Milito servito tra l’altro da un suo decisivo rimpallo ed è l’ultimo ad arrendersi: anche quando Brandao a 60 secondi dal termine spegne le speranze nerazzurre, lui trova ancora la forza e la voglia per procurarsi un calcio di rigore che servirà solo per le statistiche ma non per la qualificazione.

    MARSIGLIA

    Mandanda 7.5: un felino nel primo tempo quando dice no prima a Sneijder e, qualche giro di lancette più tardi, a Milito salvando il risultato. Se il Marsiglia è ai quarti gran parte del merito è suo.

    Azpilicueta 7: sfonda sulla destra dove stravince il duello con Nagatomo. Insieme ad Amalfitano è una costante spina nel fianco dell’Inter, riuscendo inoltre a tenerlo lontano dalla porta difesa da Mandanda.

    Diawara 6.5: alcune imprecisioni ma anche dei grandi recuperi.

    Diarra e Mbia 6.5: dopo lo sbandamento inziale, cominciano a prendere le misure ai nerazzurri formando una vera e propria diga a centrocampo, calano nei minuti finali ma la loro gara resta comunque positiva.

    Valbuena 6.5: rientrava da un infortunio rimediato in nazionale, nel primo tempo porta a spasso la retroguardia nerazzurra che lo segue come un’ombra. La sua tenuta fisica precaria gli permette di andare di poco oltre i tre quarti di gara.

    Brandao 7: entra a due minuti dal termine al posto di Remy e segna il gol qualificazione approfittando del regalo concessogli da Lucio. Freddo davanti a Julio Cesar, anche se gioca una manciata di secondi non si poteva non dargli un 7 per il significato del gol.

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 6; Maicon 6, Lucio 4.5, Samuel 6, Nagatomo 5; Poli 6 (74′ Cambiasso 5.5), Stankovic 6, Zanetti 6; Sneijder 5 (68′ Obi 5.5); Milito 6.5, Forlan 4.5 (58′ Pazzini 6.5).
    Allenatore: Ranieri 5.5

    MARSIGLIA (4-2-3-1): Mandanda 7.5; Azpilicueta 7, Diawara 6.5, N’Koulou 6, Morel 6; Diarra 6.5, Mbia 6.5; Amalfitano 6.5, Valbuena 6.5 (76′ Cheyrou 5), A. Ayew 5.5 (94′ Bracigliano sv); Remy 6 (88′ Brandao 7).
    Allenatore: Deschamps 6.5

    HIGHLIGHTS INTER – MARSIGLIA 2-1

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  • Genoa – Juventus 0-0, le pagelle. De Ceglie motorino

    Genoa – Juventus 0-0, le pagelle. De Ceglie motorino

    E’ finita a reti inviolate la partita tra Genoa e Juventus, una partita che ha lasciato dietro non poche polemiche per i torti arbitrali subiti, specie dalla Juventus, che questa volta però ha deciso di rifugiarsi dietro il silenzio stampa.
    La Juventus recrimina per due calci di rigore non concessi da Rizzoli, uno per una plateale trattenuta ai danni di Matri ma il primo a fare il fallo sarebbe stato l’attaccante bianconero, l’altra per un tocco di mano di Sculli; inoltre è stato annullato un gol in posizione regolare a Pepe per un fuorigioco inesistente. Il Genoa, per bocca del suo presidente recrimina invece per un presunto fallo da rigore di Pirlo su Rossi ma il centrocampista della Nazionale Italiana colpisce prima il pallone e poi la gamba del genoano.

    Per fortuna esiste il calcio giocato in campo dalle due formazioni che hanno regalato non poche emozioni e tanta intensità, ai punti la Juventus avrebbe sicuramente meritato la vittoria viste le tantissime occasioni da rete create in tutti i 90′ di gioco. Occasioni che si sono infrante sul muro del bravissimo Frey decisivo in almeno un paio di occasioni e dove non sono bastate le parate del portiere o i salvataggi dei difensori ci hanno pensato i legni della porta a fermare la Juventus con Vucinic che colpisce un palo e una traversa e Pepe. Lo stesso Pepe si vedrà annullare un gol per un fuorigioco inesistente.

    Oltre al portiere Frey il Genoa ha potuto contare sulla grandissima prova di Biondini e di Rossi che ormai ci ha abituato a essere sempre il migliore in campo quando gioca contro la Juventus, sarebbe così anche nelle altre partite sarebbe davvero da pallone d’oro.
    Per la Juventus oltre a Buffon, buona la prova dei due centrali di difesa, Vidal e Caceres, ma anche di De Ceglie, il solito Pirlo e Vucinic che oggi in campo è letteralmente salito in cattedra prendendo le redini del gioco.

    JUVENTUS

    Buffon 6,5: Salva in apertura su Palacio, e in altre circostanze come al solito ci mette una pezza.

    Lichtsteiner 6: Questa volta corre per tutti i novanta minuti ma accompagna poco l’azione.

    Caceres 6,5: Tiene bene le redini della difesa, sempre puntuale nelle chiusure.

    Vidal 6,5: Un solo errore in tutta la partita, quasi sempre in anticipo sugli attaccanti avversari.

    De Ceglie e Palacio © Gabriele Maltinti/Getty Images

    De Ceglie 7,5: Corre tantissimo appoggia l’azione in attacco e aiuta i difensori. Una spina nel fianco per i Genoani.

    Giaccherini 6,5: Nella prima parte di gara sembra imprendibile, cala con il passare dei minuti. (dal 42’st Borriello sv)

    Marchisio 6,5: Sfiora la rete in qualche occasione anche lui pare in crescita ma è ancora lontano dal giocatore di inizio stagione.

    Pirlo 7: Si prende la responsabilità di avviare l’azione con i soliti lanci precisi, si sacrifica in mezzo al campo e sfiora il gol.

    Pepe 6,5: E’ l’attaccante in più della Juventus, ha le occasioni più nitide e segna pure un gol regolare annullato, colpisce il palo ma questa volta non si parla di sfortuna ma di “gol divorato”. (dal 26’st Elia 5: Al limite dell’imbarazzante la sua prestazione, entra ma sbaglia praticamente tutti i movimenti oltre a faticare sulla posizione da tenere in campo)

    Vucinic 7: Il solito Vucinic per ogni giocata buona ne realizza un’altra non buona, ma almeno oggi non aveva l’aria del giocatore svogliato. Dai suoi piedi partono le giocate migliori e colpisce una traversa a portiere battuto.

    Matri 5,5: Qualche tiro che va a sbattere sui difensori avversari, un’attaccante deve segnare.(dal 30’st Del Piero 6: Inventa qualche buona giocata)

    GENOA

    Frey 8: Para tutto quello che c’è da parare sennò ci pensa la fortuna.

    Rossi 7: Chiude tutti i varchi si lancia alla ricerca del gol.

    Carvalho 6,5: Buona prova in difesa poche disattenzioni.

    Kaladze 6,5: Limita i danni in difesa e si divora un gol.

    Moretti 6,5: Deve limitare Pepe e ci riesce alla grande.

    Jankovic 5,5: Sbaglia qualche ripartenza appoggia poco l’azione (dal 61’st Costant 5,5 -Entra per difendere lo zero a zero).

    Kucka 5: Corre a vuoto si vede solo su calcio di punizione e per qualche fallo.

    Biondini 7,5: Recupera una gran quantità di palloni e corre in ogni zona di campo. (dal 88’st Belluschi, sv)

    Sculli 5: Non era in perfette condizioni fisiche e si vede. (dal 46’st Mesto 6 – Si preoccupa della fase difensiva).

    Gilardino 6,5: Pochi palloni ma li sfrutta tutti.

    Palacio 6,5: Si vede poco ma quando è in possesso palla crea sempre panico agli avversari.

    Arbitro Rizzoli 4,5 – Come direbbe Nicchi è in buona fede, ma è anche un’arbitro scarso per la serie A.

    HIGHLIGHTS GENOA – JUVENTUS 0-0

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  • Lazio – Bologna 1-3, le pagelle. Matuzalem ingenuo, Diamanti trascinatore

    Lazio – Bologna 1-3, le pagelle. Matuzalem ingenuo, Diamanti trascinatore

    Successo meritato, quello del Bologna, all’Olimpico di Roma. Tra gli emiliani in evidenza Gillet, Khrin e Diamanti: il primo blinda il punteggio, gli altri due invece regalano giocate eccezionale. Male la Laziom in particolare dietro, e gli unici a crederci sembrano essere Mauri e Klose.

    Lazio
    Diakitè 5: Un serata da dimenticare per lui: in costante difficoltà gli avversari gli sfuggono da tutte le parti.
    Garrido 5: Non ne combina una giusta, perde palloni importanti e in più non riesce a spingere in alcun modo.
    Matuzalem 4: Ingenuità gigantesca nel caso dell’espulsione. Con la squadra sotto di due gol, spegne ogni speranza con un’ora di anticipo.
    Mauri 6: Sebbene non giochi in una posizione a lui congeniale si adatta bene ed è l’unico dei suoi ad impensierire il portiere avversario Gillet..
    Gonzalez 4.5: Quando la squadra ricomincia a crederci lui spegne ogni speranza con un cartellino rosso che lascia i suoi in nove. Per il resto fa poco o nulla.
    Klose 6: Predica nel deserto: prova a fare qualcosa di buono ma gli arrivano pochi palloni giocabili.

    Alessandro Diamanti e Miroslav Klose © Paolo Bruno/Getty Images

    Bologna
    Gillet 7: Ancora una bella prova per il portiere francese che si esalta, in particolar modo, su Mauri nel corso della ripresa.
    Portanova 6.5: Giornata dove corre pochi pericoli e si toglie anche la soddisfazione di bucare la squadra per la quale da sempre fa il tifo.
    Khrin 7: Il suo gol permette al Bologna di mettere in cassaforte la vittoria, ma nel complesso dimostra tanta qualità distribuendo bei palloni all’indirizzo dei compagni di squadra.
    Ramirez 6.5: Si procura l’espulsione di un avversario e gioca una gara dove regala anche belle incursioni.
    Diamanti 7: E’ il trascinatore dei suoi. Realizza un gol a porta sguarnita, centra una traversa e con le sue giocate manda completamente in tilt la difesa di Edy Reja.

    Lazio-Bologna, le pagelle del match
    Lazio
    (4-2-3-1): Marchetti 5,5; Zauri 5 (1′ st Alfaro 5), Diakité 5, Dias 5, Garrido 5; Ledesma 5,5, Matuzalem 4; Gonzalez 4. 5, Hernanes 5,5 (42′ st Kozak sv), Mauri 6 (27′ st Candreva 5,5); Klose. In panchina: Bizzarri, Salustri, Sbraga, Zampa. Allenatore: Reja 5,5
    Bologna (3-4-2-1): Gillet 7; Raggi 6, Portanova 6,5, Antonsson 6; Garics 6, Krhin 7, Mudingayi 6, Rubin 6; Ramirez 6.5 (39′ st Taider sv), Diamanti 7 (22′ st Kone 6); Acquafresca 6,5 (32′ st Di Vaio sv). In panchina: Agliardi, Sorensen, Cherubin, Pulzetti. Allenatore: Pioli 7

    HIGHLIGHTS LAZIO – BOLOGNA 1-3

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