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  • Serie B, momento no per il Torino. Vincono Verona, Sassuolo e Reggina

    Serie B, momento no per il Torino. Vincono Verona, Sassuolo e Reggina

    Si ferma ancora il Torino che impatta uno a uno con la Juve Stabia. Ne approfitta così il Verona che fa suo il derby contro il Vicenza per 2 a 0, ma anche il Sassuolo che compie l’impresa contro l’Albinoleffe, rimontando due gol e vincendo 3 a 2. Non falliscono l’appuntamento con la vittoria nemmeno Reggina, Empoli e Modena, mentre la Sampdoria è fermata sul nulla di fatto dall’Ascoli. Pari con tanti gol invece nelle sfide Grosseto-Cittadella e Gubbio-Crotone.

    JUVE STABIA-TORINO 1-1: Juve Stabia e Torino si dividono la posta in palio. Gialloneri vicinissimi al gol sin da subito con Sau, Danilevicius ed Erpen, ma al 20’ ecco la chance più grossa, ancora con Sau, che incoccia la traversa. Al 34’ ecco il gol del vantaggio campano: cross di Erpen e tiro al volo di Sau che trafigge Benussi. Immediata la risposta granata: dopo 6’ infatti cross di Darmian e colpo vincente di Sgrigna. Nella ripresa Torino vicino al vantaggio con Glik il quale colpisce il palo mentre poco dopo Sgrigna impegna severamente Colombi. Non accade più nulla: muovono la classifica entrambe, ma per il Torino continua il periodo non troppo positivo.

    VERONA-VICENZA 2-0: Il Verona continua nel suo magic moment e supera nel derby il Vicenza per 2 a 0. Non c’è storia con la squadra di Mandorlini che domina in lungo e in largo chiudendo il match nei primi 25’. Al 19’ il vantaggio con Gomez che insacca sotto la traversa. Il raddoppio poco dopo: colpo di testa del solito Gomez sul primo palo dove Abbate è lesto a mettere alle spalle di Frison. A questo punto il Verona non ha problemi ad amministrare con il Vicenza che non riesce in alcun modo a riaprire il match.

    ALBINOLEFFE-SASSUOLO 2-3: Incedibile rimonta per il Sassuolo che sotto di due reti rimonta e in pieno recupero piazza il colpo vincente in casa dell’Albinoleffe. Un match ricchissimo di emozioni: al 20’ il vantaggio dei bergamaschi con Previtali con un bel tiro dal limite. Appena 9’ dopo ecco il raddoppio siglato da Laner il quale sfrutta al meglio una combinazione con Foglio. Ad inizio ripresa il Sassuolo potrebbe accorciare le distanze ma Missiroli si fa parare un calcio di rigore da Offredi. Tutto sembra volgere al peggio per gli emiliani, specie quando al 20’ l’arbitro assegna un penalty all’Albinoleffe per un fallo di Longhi su Cisse. Dal dischetto però Cocco calcia addosso a Pomini. Da qui la resurrezione del Sassuolo: appena 4’ dopo infatti Bruno raccoglire un cross dalla sinistra e deposita in rete. Al 31’ Germinale spreca il 3-1 e così al 34’ ci pensa Longhi a pareggiare i conti con un’azione simile a quella che ha permesso di accorciare le distanze. In pieno recupero il gol di Troianiello che beffa i lombardi.

    Alessio Viola © Maurizio Lagana/Getty Images

    REGGINA-LIVORNO 2-1: Vittoria in rimonta per la Reggina che grazie a due prodezze di Alessio Viola e Montiel supera un Livorno che si era illuso dopo il gol di Paulinho. Calabresi che dunque continuano a sperare nei playoff. Parte meglio la formazione di Gregucci che si fa subito pericolosa con uno scatenato Vuola. A 22’ però passano i toscani: tiro cross di Salviato sul quale Paulinho si fa trovare pronto trafiggendo di testa Zandrini. Pronta la reazione della Reggina ed è Viola, l’uomo più attivo degli amaranto, a trovare il pari al 33’: cross di Rizzo e l’attaccante di Taurianova si esibisce in una sforbiciata che manda in delirio il pubblico. Sul finire di tempo gli amaranto di casa reclamano un rigore per un fallo su Ragusa mente gli ospiti ci provano con Siligardi. Comincia la ripresa e il Livorno rischia la frittata quando il proprio portiere esce male dei pali e per poco non c’è l’autogol. Gregucci intanto inserisce Montiel ma è il Livorno, al 27’, a mancare il vantaggio: Luci si trova a tu per tu con Zandrini ma calcia a lato. Gol fallito, gol subito: al 31’ Montiel lascia partire un siluro che si insacca per il 2 a 1. Tanti cambi nel finale ma il risultato resta immutato: fa festa solo la Reggina.

    SAMPDORIA-ASCOLI 0-0 : Termina senza gol la sfida tra Sampdoria e Ascoli. La squadra di Iachini rallenta cosi la propria corsa verso i playoff nonostante abbia disputato un buon match. Ci mette quasi mezz’ora la formazione blucerchiata a farsi viva dalle parti del portiere bianconero con Pozzi, ma senza fortuna. Al 37’ Eder imbecca Pozzi il quale tuttavia vede respingersi il tiro da Guarna. Prima della fine del tempo ci prova Renan ma non centra il bersaglio grosso. Le cose sembrano complicarsi per l’Ascoli nella ripresa quando Ciofani viene espulso per doppia ammonizione. Samp che protesta per un rigore non assegnato a Eder e al 17’ Costa centra in pieno il palo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nel finale ci prova anche Pellè ma Guarna è insuperabile: finisce 0 a 0.
    GUBBIO-CROTONE 3-3 : Pirotecnico 3 a 3 tra Gubbio e Crotone. Padroni di casa tre volte avanti, ma i calabresi non hanno mai mollato riuscendo a fermare gli umbri. Nel primo tempo Gubbio che passa al 35’ con Ciofani. Il pareggio dei pitagorici arriva al 22’ della ripresa con Sansone, abile a sfruttare una dormita della retroguardia della squadra di Simoni. Al 24’ Boisfer sfrutta al meglio un’azione di calcio d’angolo, ma appena 5’ dopo Calil pareggia. Ad 1’ dalla fine Cottafava trova il gol del 3 a 2 con un bel colpo di testa ma in pieno recupero Donnarumma atterra Vinetot e dal dischetto Calil non fallisce per il definitivo 3-3.

    MODENA-NOCERINA 2-0: Modena implacabile. Ancora una vittoria per la squadra di Bergodi, che stavolta fa bottino pieno contro la Nocerina. Match che si sblocca nella ripresa: al 10’ Dalla Bona lascia partire un tiro da fuori area con la palla che si piazza alle spalle di un Concetti tutt’altro che irresistibile. Merino manca di poco il pareggio colpendo la traversa, mentre nel finale De Franco colpisce il palo in un’azione di mischia. Prima del 2 a 0 messo a segno da Signori il quale parte sulla sinistra prima di accentrarsi ed insaccare la palla nell’angolino alto.

    GROSSETO-CITTADELLA 2-2: Avanti di due gol a fine primo tempo, il Grosseto si fa rimontare dal Cittadella e non riesce a conquistare l’intera posta in palio. Toscani avanti dopo un quarto d’ora con Sforzini, il quale dimostra grande tempismo nel raccogliere l’assist di Lupoli. Alla mezz’ora il raddoppio di Caridi su rigore dopo un fallo commesso da Ciancio su Lupoli. Nella ripresa Busellato, con un gran tiro, riapre subito i giochi, e nemmeno l’espulsione di Di Carmine frena l’impeto dei veneti che trovano il pareggio su rigore segnato da Di Roberto per in fallo di mani di Sciacca, espulso. Nel finale non accadrà più nulla.

    EMPOLI-BARI 1-0: Seconda vittoria di fila per l’Empoli che batte di misura il Bari. A decidere il match il gol di Maccarrone arrivato alla mezz’ora della prima frazione si gioco con un sinistro preciso che ha permesso di superare Lamanna. Prima della rete però giocano meglio gli ospiti che tuttavia non riescono a concretizzare. Dopo il gol però i toscano potrebbe raddoppiare, prima con Tavano che colpisce il palo e poi cin un’occasione sventata da Regini sulla linea di porta. Nella ripresa i pugliesi hanno la chance per rimettersi in carreggiata: fallo di mani di Ficagna in area e penalty ma dal dischetto Bogliacino calcia a lato. L’Empoli rischia poco o nulla, e anzi Dimitru colpisce il palo che poteva valere il raddoppio. Prima della fine rosso al barese Garofalo per fallo su Maccarone.

  • E’ morto Germano Mosconi, il giornalista famoso su Youtube

    E’ morto Germano Mosconi, il giornalista famoso su Youtube

    Il primo marzo 2012 passerà alla storia sicuramente per l’improvvisa morte di Lucio Dalla ma a condividere la morte con il cantante e tifoso bolognese c’è anche Germano Mosconi giornalista veronese divenuto famoso sul web per una serie di imprecazioni blasfeme comparse in rete qualche anno fa. Stimato professionista aveva numeroso seguito nel triveneto lanciando al successo Telenuovo e il Nuovo Veronese, cronista delle grandi imprese dell’Hellas Verona ha collaborato con la Gazzetta dello Sport e raccontato le imprese sportive dei tanti campioni veronesi. Appassionato di golf è stato il primo a presentare al grande pubblico Matteo Manassero anticipandone il successo, nel 2005 ha curato per qualche tempo le relazioni esterne del Verona.

    Germano Mosconi esempio e guida per i tanti giovani che negli anni si sono affiancati a lui per conoscere il giornalismo deve però gran parte del suo successo mediatico ad una serie di video misteriosamente apparsi in rete che lo ritraevano in una serie di fuori onda conditi da parolacce ed espressioni blasfeme. I video riscossero cosi tanto successo che a Germano Mosconi furono dedicate tante pagine Facebook e spazi sui forum dei giovani. Questo tipo di successo però lo ha sempre mortificato, malato da tempo lascia la moglie Elsa e la figlia Margherita.

  • Torino bloccato a Cittadella, il Sassuolo lo aggancia in vetta

    Torino bloccato a Cittadella, il Sassuolo lo aggancia in vetta

    Dopo l’anticipo che ha visto Sampdoria e Livorno pareggiare 1-1 e in attesa dei posticipi tra Brescia e Nocerina domani e tra Reggina e Padova lunedì, oggi si sono disputate altre otto gare. Rallenta il Torino, bloccato sul pari dal Cittadella. Ne approfittano Sassuolo, Verona e Pescara che vincono tutte con due gol di scarto rispettivamente su Vicenza, Juve Stabia ed Empoli. E per i neroverdi di Pea è così riuscito l’aggancio al primo posto ora condiviso con i granata di Ventura. Alle loro spalle, ad un solo punto, il Pescara, mentre a due lunghezze ecco il Verona. Un campionato apertissimo dunque, anche nella zona calda, dove punti pesanti sono stati quelli portati a casa dall’Ascoli, dal Modena e dal Varese. Andiamo a vedere partita per partita cosa è accaduto.

    Ascoli-Gubbio 2-1 – Successo nei minuti conclusivi per i bianconeri che con questi tre punti fanno dei passi in avanti importanti per ciò che riguarda la zona salvezza. A decidere il match ad 1’ dalla fine Falconieri con un bel colpo di testa. Tra i padroni di casa esordio per Scalise che si mette subito in mostra servendo un bel pallone per Papa Waigo che manda alto. A 7’ dal termine della prima frazione l’episodio che sblocca il match: su cross di Soncin il portiere Donnarumma esce molto male servendo l’accorrente Papa Waigo che da due passi non può far altro che depositare in rete. Nella ripresa Simoni si gioca la carto Mastronunzio ed è il Gubbio a fare la partita. La prima occasione del secondo tempo capita però a Papa Waigo il quale si vede respingere l’insidia da Donnarumma. La risposta ospite sta tutta su un tiro di Graffiedi che centra la traversa. Al 25’ il pari: Bazzoffia, ben servito da Boisfer, supera Guarna e insacca in rete. Al 44’ il gol di testa di Falconieri, subentrato a Soncin, fa esplodere lo stadio marchigiano che trema quando Mazzoffia si avvicina alla porta bianconera, ma Guarna non si fa sorprendere. Ascoli che resta in dieci per il rosso a Falconieri ma il punteggio non cambia.

    Bari-Modena 0-1 – Colpaccio del Modena che nonostante una prova non eccezionale vìola il “San Nicola” contro un Bari che veniva da cinque risultati utili di fila. La gara si decide già nei primi minuti quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Di Gennaro è Petre, lasciato colpevolmente solo, ad insaccare di testa in rete alle spalle di Lamanna. Il Bari non reagisce come ci si aspetterebbe facendosi vivo solamente con Caputo e Scavone. Ed è invece il Modena a sfiorare il raddoppio con Stanco proprio in chiusura di tempo. Nella ripresa gli ingressi di Castillo e Bogliacino non svegliano il Bari che si fa vivo con Galano per due volte, ma senza trovare lo speccio della porta. L’ultima occasione è targata Stoian, ma Caglioni si oppone. Alla fine fa festa solo il Modena.

    Ventura in vetta al campionato di serie B |©Maurizio Lagana/Getty Images

    Cittadella-Torino 1-1 – Si ferma la capolista che impatta a Cittadella e si fa raggiungere in vetta dal Sassuolo. Rientra Gasparetto tra i locali mentre Ventura mette in campo i suoi con un modulo piuttosto offensivo ma lasciando fuori sia Bianchi che l’ultimo arrivato Meggiorini. Ad inizio gara locali pericolosi con Maah, ma Coppola manda la palla in corner. Sugli sviluppi dello stesso la palla termina sui piedi di Gasparetto che insacca. Al primo affondo però il Torino non perdona, trovando il gol del pareggio: lo firma Antenucci, bravo a chiudere nel migliore dei modi un’azione corale con un grande sinistro che fulmina Cordaz. Surraco sfiora il sorpasso granata poco prima della mezz’ora e poco dopo Antenucci avrebbe un’altra palla buona ma non la sfrutta. Nella ripresa tre i momenti veramente importanti: al 21’ l’arbitro, con il portiere granata Coppola a terra dopo uno scontro con De Cesare, ferma il gioco con Di Nardo pronto a calciare a rete a porta sguarnita. Proteste dei tifosi di casa. Alla mezz’ora invece il neo entrato Meggiorini ci prova in diagonale sfiorando il palo. In chiusura Iori imbecca Antenucci che però si vede respingere la conclusione da un sontuoso Cordaz.

    Crotone-Varese 1-2 – Importantissima affermazione esterna in chiave salvezza per il Varese che passa all’”Ezio Scida” di Crotone per 2-1. Per i lombardi è il sesto exploit lontano dalle mura amiche in questa stagione. Per Menichini invece l’esonero sembra essere dietro l’angolo. E’ di Pettinari, per gli ospiti, la prima occasione, ma la palla esce fuori sfiorando il palo. A 4’ dal termine del primo tempo il vantaggio della squadra lombarda: punizione del solito Pettinari sfruttata al meglio dal gigante Terlizzi che insacca. De Luca poco dopo potrebbe affossare un Crotone confuso ma di testa spreca. Nella ripresa il Varese chiude virtualmente il match al 24’ quando usufruisce di un rigore susseguente ad un fallo su De Luca. Dal dischetto Carrozza non sbaglia. Il Crotone reagisce ma il gol arriva troppo tardi con Florenzi al 47’.

    Empoli-Pescara 0-2 – Colpaccio della squadra di Zdenek Zeman che si avvicina ulteriormente alla vetta della classifica, distante appena una lunghezza adesso. Per l’Empoli invece terzo ko di fila e situazione che comincia a preoccupare. Nel primo tempo non si registrano grosse emozioni con gli abruzzesi che, dovendo fare a meno di Immobile, puntano tutto sulla rapidità di Insigne il quale tiene in costante apprensione la retroguardia toscana creando anche due occasioni. Nella ripresa però il risultato si sblocca: dopo 2’ infatti Maniero di testa infila Pelagotti. Al 7’ è invece Insigne a raddoppiare sfruttando nel migliore dei modi un assist di Nielsen, all’esordio. La squadra di Zeman non ha problemi a contenere gli attacchi avversari e l’Empoli tra l’altro resta in nove per i due rossi inflitti dall’arbitro a Gorzegno e Tonelli.

    Grosseto-Albinoleffe 1-0 – Match incerto sino alla fine ma è il Grosseto a spuntarla dopo un digiuno tra le mura amiche che durava da tre mesi. Nel primo tempo meglio gli ospiti che falliscono il vantaggio con Cocco e Girasole. Nella ripresa però la squadra di Viviani resta in superiorità numerica per via del rosso inflitto dall’arbitro a Luoni e trovano pochi minuti dopo il gol con Alfageme che di sinistro ha sfruttato al meglio un pallone arrivato sugli sviluppi di una punizione calciata da Ronaldo. Poco dopo ci prova Cocco ma senza fortuna, cosi come Foglio alla mezz’ora. Caridi manca il raddoppio ma gli assalti dei lombardi sono inutili: per il Grosseto tre punti ma anche tanti fischi dei tifosi.

    Sassuolo-Vicenza 4-2 – Tantissimi gol e grande festa finale per il Sassuolo che trascinato dal suo bomber Sansone aggancia il primo posto in classifica in coabitazione con il Torino. Nessuna pietà dunque per un Vicenza che dopo aver resistito per quasi un tempo è stato costretto ad arrendersi. Gara che si sblocca infatti al 42’ con Sansone, ma prima ancora per i veneti ci aveva provato Paolucci con una traversa centrata al 23’. Il gol del Sassuolo però fa pendere l’ago della bilancia tutto da una parte e nella ripresa ancora il bomber neroverde trova il gol al 5’. Abbruscato prova a riaprire la partita, ma un sontuoso Sansone la richiude poco dopo. Dopo aver sfiorato più volte il 4-1, la formazione di Pea si vede pericolosamente avvicinare dal Vicenza con Rigoni al 45’, ma in pieno recupero Gazzola mette la gara in ghiaccio. E adesso i tifosi emiliani sognano.

    Verona-Juve Stabia 2-0 – Successo e due punti guadagnati sul Torino per il Verona di Mandorlini che dopo il ko con il Pescara si riprende alla grande battendo un’insidiosa Juve Stabia. Per i campani invece sfuma un’occasione di guadagnare terreno in chiave playoff. Il trainer gialloblù può contare nuovamente su Halfredsson e Gomez, assenti pochi giorni fa nella gara in Abruzzo. Ma non è tutto facile per i veneti, anzi. La squadra di Braglia infatti si fa spesso viva con Sau, Mezzavilla e Zito, reclamando anche un rigore per un brutto intervento di Maietta su Sau. Lo 0-0 si sblocca grazie a Scaglia su suggerimento di un grande D’Alessandro. Nella ripresa i locali spingono ancora di più trovando il 2-0 con Pichlmann che scavalca due avversari e insacca.

  • Coppa Italia: Lazio Verona 3-2, decisivo Hernanes allo scadere

    Coppa Italia: Lazio Verona 3-2, decisivo Hernanes allo scadere

    Finisce con una vittoria sofferta della Lazio sul Verona all’Olimpico il primo ottavo di Coppa Italia, disputatosi ieri sera sul campo dell’Olimpico. Dopo esser passata in doppio vantaggio con le reti di Dias e Rocchi, i biancocelesti si sono fatti rimontare nel giro di tredici minuti (Berrettoni e D’alessandro a segno per i veneti). Quando l’ombra dei supplementari sembrava destinata a concretizzarsi, il brasiliano Hernanes decide di estrarre dal cilindro una perla su calcio di punizione che vale il passaggio ai quarti di finale della competizione.

    hernanes | © Paolo Bruno/Getty Images

    Reja aveva chiesto ai suoi uomini una prova d’orgoglio dopo la cocente sconfitta subita al Franchi contro il Siena non meno di tre giorni fa. Difficilmente il tecnico goriziano potrà essere soddisfatto del gioco mostrato durante tutto l’arco dei 90′, e la palese difficoltà mostrata in avvio di match nell’esprimere quel carattere richiesto alla vigilia. Nel primo tempo è il centrale difensivo Dias a sorprendere la retroguardia difensiva del Verona e insaccare da due passi per il momentaneo vantaggio di 1-0 al 44′. Nella ripresa sale in cattedra il capitano laziale Rocchi che al 57′ realizza la seconda rete dell’incontro sfruttando la deviazione del terzino avversario Pugliese. La partita sembra avviarsi verso la vittoria scontata della squadra più quotata, ma il Verona di Mandorlini sorprende i padroni di casa riuscendo a capovolgere l’inerzia del match andando a impattare in soli 13′. Ci pensa prima Berrettoni con un bel colpo di testa in area a segnare il gol che riaccende le speranze venete dopo tre minuti esatti dal gol di Rocchi. A completare l’opera è poi D’alessandro che sfrutta l’assist del suo compagno di squadra Berrettoni e insacca indisturbato alle spalle di Bizzarri. Quando ormai Mandorlini pregustava già l’idea dei supplementari arriva la punizione telecomandata di Hernanes. L’ex San Paolo al 91′ trova un jolly pazzesco dal limite dell’area che buca l’incolpevole Rafael.

    La Lazio ai quarti troverà la vincente dell’altro ottavo di finale che vedrà opporsi i campioni d’Italia del Milan e il Novara di Attilio Tesser. Per Reja l’imperativo categorico è ritrovare in fretta la squadra che prima della sosta natalizia riusciva a volare in campionato, capace anche di qualificarsi ai sedicesimi di Europa League. Il Verona invece può ritenersi comunque molto soddisfatto per aver messo alle corde un club qualitativamente di gran lunga superiore, portando l’esperienza positiva all’Olimpico nelle partite che la vedranno protagonista nella serie cadetta.

    IL CALCIO DI PUNIZIONE STRAORDINARIO DI HERNANES CHE HA DECISO L’INCONTRO:

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  • Hellas Verona 2011 da incorniciare, Halfreddson tra i migliori

    Hellas Verona 2011 da incorniciare, Halfreddson tra i migliori

    E’ stata una delle più grosse sorprese sin qui. Partito per disputare una stagione di transizione, l’Hellas Verona attualmente è in piena lotta per il salto di categoria, secondo ad appena 3 punti dalla vetta ed è approdato anche agli ottavi di finale di Coppa Italia. In estate, riconfermato Mandorlini, la squadra ha subito poche variazioni con gli acquisti sul fotofinish di Bjelanovic e Lepiller in attacco e di Mareco nel reparto arretrato. A questi si aggiungono i giovani Tachtsidis, Natalino e Alibec prelevati dall’Inter e D’Alessandro dalla Roma. Tra i riconfermati Halfreddson, in assoluto probabilmente il migliore nell’anno solare 2011 tra gli scaligeri.

    Hellas Verona |©Dino Panato/Getty Images

    La stagione: Che sarà una stagione ricca di soddisfazioni lo si capisce già in estate con i gialloblù che eliminano in trasferta prima Vicenza e poi Sassuolo. Il ko interno all’esordio con il Pescara però sembra riportare tutti sulla terra, ma la reazione c’è con due successi di fila. Poi però un mese e mezzo molto buoi, con appena un successo in otto gare. Il match di Cittadella però segna la svolta: da quel momento in poi ecco la poderosa risalita dei veronesi che incamerano 8 vittorie di fila, 9 se si aggiunge a queste l’ennesimo exploit in Coppa, stavolta in casa del Parma, che vale l’ottavo di finale con la Lazio. La striscia di vittorie si blocca prima della pausa con il Varese, ma il cammino resta soddisfacente. Se come detto Halfredsson è diventato l’uomo simbolo, c’è da dire che tutto il gruppo ha contribuito alla grande alla risalita, e il fatto che non ci sia un veronese tra i primi nella classifica marcatori è un segnale.

    Il mercato: L’assenza di un bomber in grado di garantire tanti gol sta orientando la dirigenza gialloblù a muoversi in tal senso. Piace molto Jeda: l’attaccante sembra debba lasciare il Novara, e considerato che il Torino ha mollato il giocatore, gli scaligeri potrebbero approfittarne. In alternativa c’è Piovaccari, ma qui la concorrenza sembra essere davvero tanta. In uscita esclusa una partenza del talento calabrese Natalino, sul quale c’era stato un forte interessamento dello Spezia.

  • Sorpasso Hellas, il Verona espugna Bari. Video

    Sorpasso Hellas, il Verona espugna Bari. Video

    Terza vittoria consecutiva e classifica che inizia a diventare importante. Continua il sogno dell’Hellas Verona che questa volta fa in trasferta la sua vittima illustre approfittando di un Bari con troppe defezioni per esser competitivo. L’undici di Mandorlini entra di diritto in zona play-off superando proprio il Bari in classifica e raggiungendo la Samp a quota 22 in settima posizione. La partita giocata ieri al San Nicola alle 19 ha visto in campo due moduli speculari, Torrente deve far di necessità virtù rimodulando difesa e centrocampo per via delle defezioni Donati, Garofalo, Forestieri, Bogliacino, De Paula e Polenta e ripropone in attacco in tridente atipico con Marotta vertice con Caputo a supporto.

    Una formazione dell'Hellas |Getty Images
    Il primo tempo è bello per intensità ed occasioni con il Bari bravo a far girare palla mentre gli ospiti si fanno apprezzare nelle ripartenze. Dopo due spunti di Caputo è Mareco ad aver una ghiotta occasione, Sini per anticipare Abbate chiama la Lamanna al miracolo, sulla respinta Mareco centra il palo a porta vuota. La partita vive sempre sugli stessi dettami tattici, il Bari con uno sterile possesso palla tenta di controllare il match, gli ospiti invece, confermando di esser una squadra da trasferta, fanno male ad ogni occasione utile. E’ infatti Lamanna al 35′ a tener ancora in partita i suoi superandosi su Gomez. Nella ripresa il Bari cala e il Verona spreca due ghiotte occasioni con Russo e Gomez. Torrente è costretto a cambiare Scavone e Ceppitelli, con Stoian e Masi riuscendo forse a placare le velleità del Verona. Mandorlini però gioca ancora una volta il jolly inserendo l’eroe della partita contro il Brescia, Pilchmann questa volta non segna ma spizza il pallone per il gol vittoria firmato dal positivo Abbate. Il Bari tenta l’assalto finale ma senza troppe convinzione rimediando l’ennesima sconfitta al San Nicola. Bari-Pescara 0-1 video highlights Youtube [jwplayer config=”180s” mediaid=”103966″]

  • Hellas Verona-Nocerina 1-1, Hallfredsson regala il pari. Video

    Hellas Verona-Nocerina 1-1, Hallfredsson regala il pari. Video

    Mandorlini | ©Getty Images
    Nella vigilia la partita tra Hellas Verona e Nocerina veniva vista come l’occasione giusta di riscatto e di rilancio per una delle due squadre, i padroni di casa forse hanno sottovalutato la forza dell’avversario entrando in campo molli e dando ancora una volta la sensazione di involuzione rispetto alla bella realtà di inizio stagione. Mandorlini senza Bjelanovic cambia qualcosa dando due maglie da titolare a Pugliese ed Esposito con Scaglia Tachtsidis a fargli posto, in avanti invece con Ferrari ci sono D’Alessandro e Gomez. Dopo pochi giri di orologio si intuisce però che all’Hellas manca di filtro a centrocampo e i molossi muovono palla con facilità innescando l’indemoniato Farias. L’occasione migliore del primo tempo capita sui piedi di Catania che ispirato da Farias da ottima posizione calcia alto. Nella ripresa tutti si aspettano la reazione dei padroni di casa ma è Mareco a stravolgere la partita causando un calcio di rigore sul solito Farias. Dal dischetto Castaldo trafigge Rafael. Sotto di un gol e con i primi mugugni del pubblico l’undici di Mandorlini inizia a carburare anche se l’unico pericolo per Gori arriva su un bel tiro da fuori di Russo. A quindici dalla fine arriva però il pareggio con Ferrari che serve Hallfredsson e il centrocampista non sbaglia. L’assalto finale degli scaligeri non porta al vantaggio anzi l’occasione più pericolosa è per Marsili ma Rafael sventa il pericolo. Un pari smuove la classifica ma scontenta tutti. [jwplayer config=”60s” mediaid=”101354″]

  • Verona-Padova 2-2, al Bentegodi vince lo spettacolo. Video

    Verona-Padova 2-2, al Bentegodi vince lo spettacolo. Video

    Finisce in parità il derby veneto tra Verona e Padova al Bentegodi valevole per il quinto turno del campionato cadello. Davanti a ventimila supporter le due squadre danno vita ad una partita bellissima, vissuta sempre al massimo e con tanti contenuti interessanti. L’undici di Mandorlini rivoluzionato rispetto alle scorse apparizioni gioca un primo tempo di grande spessore mettendo in seria difficoltà la capolista e chiudendo meritatamente in vantaggio per due a uno. La ripresa, invece, legittima la forza del Padova di Dal Canto che riacciuffa il pari e va vicinissimo al colpaccio.

    Aniello Cutolo
    La partita parte subito al massimo, il Verona sembra padrone del centrocampo ma ad esser pericolosi sono gli ospiti con una beffarda inzuccata di Cacia. I gialloblu passano però alla prima occasione per merito di uno scatenatissimo Gomez bravo a saltare Legati e servire un assist d’oro a Russo per il vantaggio. Il Padova reagisce da capolista e trova il pari con il fischiatissimo ex Cutolo con palombella bellissima dalla distanza. L’attaccante eccede nei festeggiamenti causando la reazione e la conseguente espulsione del sempre focoso Mandorlini. Il Verona trova ancora una volta la forza per reagire sempre sull’out sinistro dove Legati sembra esser l’anello debole della difesa. Il gol questa volta però porta la firma di D’Alessandro con un bel tiro al volo. Nella ripresa il Padova entra con un altra faccia in campo confezionando il pari ancora grazie all’invenzione di Cutolo questa volta in versione assistman per la magia di Cacia. Nel finale lo stesso attaccante va vicinissimo al vantaggio. [jwplayer config=”240s” mediaid=”96537″]

  • Hellas corsaro, il Cittadella blocca il Toro. Video

    Hellas corsaro, il Cittadella blocca il Toro. Video

    Si è conclusa la seconda giornata di serie B con i posticipi di ieri sera tra il Toro di Ventura e il Cittadella all’Olimpico e la prima della Juve Stabia davanti al proprio pubblico contro l’Hella Verona di Mandorlini.

    © Claudio Villa/Getty Images
    I tifosi granata dimostrano di aver gradito questa volta gli sforzi di Cairo per trattenere Bianchi e Ogbonna ma la partita si conclude con uno scialbo pareggio frutto di troppe disattenzioni sotto porta. Il Cittadella salito a Torino non è disposto a far da vittima sacrificale e punge, spesso in contropiede, il Toro sbagliando sotto porta occasioni ghiottissime. I granata creano pure tantissimo grazie alla fantasia di Oduamadi ma capitan Bianchi ha ancora le polveri bagnate sprecando almeno due occasioni. I gol arrivano nel finale e sono frutto della casualità Sgrigna dal lancio dalle retrovie coglie impreparata la difesa padovana e trova il gol da posizione defilata con la complicità del portiere. Il Pari è immediato e porta la firma di Di Roberto con un tapin goffo sotto porta. [jwplayer config=”120s” mediaid=”94108″] Reagisce l’Hellas alla sconfitta interna rovinando la festa di Castellamare. E’ suggestivo il colpo d’occhi che regalano i tifosi ma l’undici di Mandorlini dimostra di poter recitare un ruolo da protagonista insediando chi alla vigilia partiva con i favori del pronostico. Ospiti in vantaggio subito con bomber Ferrari pareggio di Mbakogu e gol vittoria di Halfredsson. [jwplayer config=”60s” mediaid=”94110″]

  • Hellas, Juve Stabia, Salernitana e Atletico storie di vincitori e sconfitti

    Hellas, Juve Stabia, Salernitana e Atletico storie di vincitori e sconfitti

    Le scene dei finali di campionato sembrano tutte uguali: un verdetto, quasi sempre decisivo ed inappellabile, una squadra che esulta, una squadra che piange, delusa per la sconfitta, o per la mancata vittoria che dir si voglia.

    tifosi hellas | immagine dal web
    Le scene si somigliano tutte, che siano riferite a promozioni in serie A, in Serie B, in Lega Pro o in Eccellenza. Che siano la vittoria di un trofeo Europeo, o la conquista della salvezza. Il campo emana il suo giudizio, i protagonisti lo accolgono, esternando tutte le loro emozioni, scaricando la tensione accumulata, lo stress preparatorio alla gara, le speranze riposte, i sogni della notte prima. Il calcio, per molti, è anche questo, è anche un po’ poesia: malinconia o gioia irrefrenabile. Ecco che, quindi, anche due partite di play off valide per la promozione in serie B possono assumere un valore speciale, per i giocatori in campo ma anche per i tifosi di Hellas Verona e Juve Stabia. Due storie totalmente diverse: la prima, una nobile decaduta, con in bacheca anche uno scudetto; la seconda, una squadra operaia che – prima d’ora – si era affacciata in serie B soltanto in un’ occasione, peraltro lontanissima nel tempo, 60 anni fa, nel campionato 1950-51. La prima, l’Hellas Verona, era la squadra della città scaligera, la squadra che nel campionato 1984-85 si laureò Campione d’Italia, guidata da Osvaldo Bagnoli in panchina e partecipando, nella stagione seguente, anche alle fasi finali della Coppa dei Campioni. Una squadra capace di raggiungere, poi, anche due finali di Coppa Italia, senza però agguantare, poi, il trofeo. Una squadra che, però, agli inizi degli anni 2000 – parallelamente all’ascesa in Serie A del Chievo Verona, quartiere della città – ha iniziato un lento ed inesorabile declino, con la retrocessione in serie B nel 2002, nonostante una squadra di primo livello, con giocatori importanti quali Camoranesi, Gilardino, Mutu, Oddo e Paolo Cannavaro ed un allenatore esperto come Alberto Malesani. Seguirono, poi, gli anni bui della serie cadetta, lottando per non retrocedere per diverse stagioni e, poi, perdendo anche la serie B nel campionato 2006/2007. La promozione ottenuta ieri, quindi, è uno squarcio di luce, uno spiraglio per i tifosi scaligeri, che hanno ritrovato dopo quattro stagioni quella serie B perduta, che gli consente – perlomeno – di sognare il “gran ritorno”, e la rivincita nel Derby contro il Chievo. La Juve Stabia, invece, nonostante non possa vantare trofei in bacheca, nè un passato prestigioso, è stata accompagnata nella sua avventura-promozione da un tifo calorosissimo, che solo la gente del Sud può offrire: un sostegno incondizionato, di una cittadina operaia – afflitta dai tanti problemi legati alla Ficantieri ed alla difficile situazione dei suoi lavoratori. Ecco perchè, nel loro piccolo, i giocatori della Juve Stabia hanno voluto celebrare la vittoria con un messaggio di solidarietà e di vicinanza agli operai: “Castellammare è Fincantieri”. Una cittadina che, nonostante tutto, si è lasciata travolgere dall’entusiasmo, dai caroselli di auto e moto, dall’esplosione di gioia di fronte ai maxischermi posizionati sul lungomare e nei pressi dello stadio Menti, dalla partecipazione di un tifoso d’eccellenza, come Fabio Quagliarella che, nonostante stesse partecipando al ricevimento per il matrimonio di Bonucci, chiamava continuamente suo padre per ricevere informazioni sulla squadra, alla quale è legatissimo. L’altra faccia della medaglia, invece, sono le sconfitte: Salernitana ed Atletico Roma. Tanta delusione per il mancato traguardo raggiunto, qualche momento di tensione nelle rispettive tifoserie,  ma la consapevolezza di aver realizzato comunque un cammino importante fino alle due finali play off, nelle quali – per entrambe le squadre – è mancata la lucidità necessaria per compiere l’impresa. La serie B, per loro, dovrà attendere ancora anche se, dopo la delusione di quest’anno, certamente la Salernitana tenterà il prossimo anno di tornare nella serie cadetta, dopo aver assaporato anche la serie A in passato. Per l’Atletico Roma, invece, terza squadra della Capitale, di recente fondazione – nel 1998 con il nome di Cisco Roma – la serie B sarebbe un mondo inesplorato, un’avventura nuova da intraprendere. Per Atletico Roma e Salernitana, appuntamento al prossimo anno, per Hellas Verona e Juve Stabia, invece, la festa può continuare.