Tag: hedo turkoglu

  • NBA: Turkoglu vuole lasciare i Raptors

    Hedo Turkoglu ha espresso il desiderio alla dirigenza dei Toronto Raptors di voler lasciare la squadra per poter giocare da qualche altra parte nella NBA.

    L’ala turca infatti è stufa dei Raptors e vorrebbe uscire dal contratto già da questo primo di luglio. Le motivazioni sono scontate: non c’è mai stato feeling con coach Jay Triano, incapace di capire come sfruttare le doti del turco ma soprattutto di dargli la voglia di battersi fino allo stremo delle forze per la franchigia canadese.
    Queste le parole di Turkoglu ad un’emittente del suo Paese:

    • Le circostanze in cui mi son trovato mi hanno fatto perdere l’entusiasmo per il gioco e per la città. Sono 10 anni che gioco in NBA ed è la prima volta che il pubblico di casa mi contesta“.

    Poi ha proseguito:

    • Spero che si possa trovare una soluzione al più presto…!“.

    Lasciando intendere quale sia il suo desiderio e le sue reali intenzioni per la prossima stagione.
    Nella scorsa estate si pensava che gli Orlando Magic avessero fatto una stupidata a darlo via a Toronto e che i Raptors avessero fatto il colpaccio: ma niente di tutto ciò è successo, Turkoglu ha vissuto un’annata da comprimario in Canada (chiusa con 11.3 punti, 4.60 rimbalzi e 4.1 assist) i Magic hanno perso invece un punto di riferimento che l’acquisto di Vince Carter non è riuscito a colmare. Evidente il fatto che da ambo le parti ci sia stato un peggioramento della situazione. Magari se il matrimonio fosse continuato i Magic avrebbero ottenuto nuovamente una Finale NBA da giocare, e Turkoglu sarebbe stato il solito protagonista come nello scorso anno! Magari si potrebbe pensare ad uno scambio tra Raptors e Magic per riportare il turco in Florida e far tornare Carter, dopo tanti anni lontano dalla franchigia che lo lanciò nel basket che conta e al grande pubblico NBA, in Canada. Non sarebbe un’idea disprezzabile e forse sarebbe la migliore soluzione per tutti!

  • NBA: i Toronto Raptors di Bargnani vincono a New Orleans [highlights]

    NBA: i Toronto Raptors di Bargnani vincono a New Orleans [highlights]

    Andrea BargnaniAlla New Orleans Arena il calendario NBA metteva contro i Toronto Raptors ed i New Orleans Hornets. Hornets che proseguono nella ricerca di un’identità visti gli innumerevoli alti e bassi di questo inizio di stagione e che non sono mancati neanche nella partita contro i Raptors.
    Toronto invece si è mostrata una squadra coriacea e compatta, capace di non affondare nei momenti delicati ed è riuscita, alla fine, grazie a queste armi a portare a casa la partita.

    I primi due quarti sono stati equilibrati,con qualche timido tentativo di allungo da ambo le parti, ma sempre ben contenuto dalla squadra avversaria. Il sostanziale equilibrio, poi, si rispecchiava anche nel risultato del primo tempo, 51-49 Hornets. Ma il break decisivo Toronto lo mette a segno nel terzo tempo (34-14), un + 20 che non lascia più scampo ai “calabroni” della Louisiana.

    Finisce così 107-90, con un grande Bosh (quest’anno sempre più leader) da 27 punti, ai quali vanno aggiunti i 16 a testa per Turkoglu e Calderon. Buona anche la prova di Andrea Bargnani che contribuisce al successo con 14 punti e 9 rimbalzi. Prova sostanziosa, magari non eccellente come nelle ultime uscite, ma sicuramente una prestazione da elogiare.
    Per gli Hornets l’unico a salvarsi è il solito Chris Paul (21 punti, 7 rimbalzi e 18 assist). Poi il buio, con 16 punti del panchinaro Brown. Hornets che di partita in partita dimostrano di saper fare in modo eccezionale il “passo del gambero”.

    Guarda gli highlights di New Orleans Hornets – Toronto Raptors

  • NBA: Bargnani (26 punti) non evita la sconfitta dei suoi Toronto Raptors contro gli Orlando Magic

    NBA: Bargnani (26 punti) non evita la sconfitta dei suoi Toronto Raptors contro gli Orlando Magic

    Andrea BargnaniLa prima partita in programma della giornata NBA è stata Toronto Raptors-Orlando Magic. Match molto interessante da vedere per poter capire se i progressi fatti vedere dal nostro connazionale Andrea Bargnani, in queste prime giornate di regular season, sono stati effettivi o dovuti solo a fattori casuali.
    Sicuramente la prestazione del “Mago” è stata dai due volti. Ma andiamo per ordine: dopo un inizio giocato punto a punto, sono 2 “bombe” di Ryan Anderson a portare Orlando sul più 5 (17-12) a metà primo quarto. Quando mancano 2 minuti, invece, è un altro tiro da 3 di J. J. Redick a portare gli ospiti sul 24-18. Alla festa del tiro da 3 punti vuole partecipare anche Nelson che con un 2 su 2 chiude il quarto e fa viaggiare i Magic a più 8 (36-28).
    A questo punto Anderson (3/4 da 3 per 9 punti), Redick (2/3 da 3 e 8 punti) e Nelson (9 punti con 2/2 dalla lunga distanza) hanno già dei numeri impressionanti.
    Tra i canadesi si salva Bosh con 10 punti e in parte Jack con 5. Male Bargnani (4 punti), ancora peggio Belinelli, senza segnare.

    Nel secondo quarto Orlando parte fortissimo e dopo appena 5 minuti è sul più 22 (54-32), tirando sempre con percentuali altissime. Ma qui i Raptors reagiscono e senza Bargnani e Belinelli operano un parziale di 12 a 3 che li porta sul 57-46. Si arriva all’intervallo con il risultato che recita Toronto 53, Orlando 64. Redick ha già 18 punti e la squadra della Florida tira con il 56% da oltre l’arco.
    Per Toronto Bosh porta alla causa 18 punti e 9 rimbalzi. Le cifre dei 2 italiani rimangono invece immutate. E qui le cose cambiano perchè Bargnani rientra in campo con uno spirito diverso, gioca più deciso e aggressivo, e permette ai suoi di rosicchiare un punticino nel terzo quarto chiuso sul 91-81.

    Nell’ultimo parziale il “Mago” si scatena, anche grazie ad una precisione chirurgica dalla lunga distanza(4/5) e, sempre col contributo di Bosh, riesce a portare Toronto fino al meno 4. A riprendere la partita per Orlando ci pensa Dwight Howard che con un paio di canestri e altrettanti rimbalzi, sia in attacco che in difesa, permette ai Magic di allungare nuovamente e condurre in porto il risultato. 125-116 il risultato finale con Howard che chiude a 24 punti e 11 rimbalzi, 30 per Nelson, 27 per Redick e 20 per Anderson. Top scorer di serata è però Chris Bosh di Toronto con 35 punti, 16 rimbalzi ed un inusuale 2/2 da 3. Dietro di lui Bargnani con 26 (ed un ottimo secondo tempo) e Turkoglu 19. Per Belinelli tanti punti quanto il suo numero di maglia, purtroppo 0.

    Se c’è spazio per una considerazione ci sarebbe da dire che la forza degli Orlando Magic è veramente devastante visto che avevano fuori 3 dei 5 titolari, ovvero Carter, Lewis e Pietrus, e non hanno minimamente accusato l’assenza delle loro stelle, su un campo dove pochi giorni prima i Raptors avevano “sbranato” i Cavaliers di “King James” al gran completo, squadra favorita (secondo la maggior parte degli addetti ai lavori), assieme ai Los Angeles Lakers, nella corsa al titolo NBA.

  • NBA: Bargnani, Belinelli e Gallinari. Che trio!

    NBA: Bargnani, Belinelli e Gallinari. Che trio!

    Belinelli, Gallinari e BargnaniEsordio memorabile per gli Italiani in NBA, i tre moschettieri Andrea Bargnani, Danilo Gallinari e Marco Belinelli rispondono bene alle aspettative, anzi fanno forse ancora meglio delle previsioni dopo la comunque ottima pre-season in cui soprattutto “Il Mago” aveva già fato bene sperare.

    Grazie ai 28 punti di Andrea Bargnani e ai 10 di Marco Belinelli, i Toronto Raptors battono Cleveland Cavaliers (101-91). Il duo italiano oltre che una mossa per attrarre la folta comunità dei cittadini originari dell’Italia sembra quindi funzionare anche dal punto di vista tecnico regalando la prima vittoria ai Raptors contro i Cavs che alla vigilia dell’apertura della stagione si presentavano tra i favoriti del campionato, il tutto anche grazie al supporto di Hedo Türkoğlu e di Chris Bosh e nonostante la tripla doppia di LeBron James.

    Ma su tutti c’è la prestazione maiuscola di Andrea che comincia con una schiacciatona lungo la linea di fondo quando sono trascorsi appena 15 secondi dall’inizio e, poi, non si ferma più. Il suo “score” personale dice 29 minuti e mezzo giocati, 11 su 15 dal campo (2 su 3 da tre punti), 4 su 4 nei tiri liberi e cinque rimbalzi. Una delle sue migliori prestazioni da quando è in America.

    Il suo connazionale Belinelli invece gioca quasi 20 minuti e mette a referto 10 punti con il 50% dal campo (4 su 8 ) 1 rimbalzo e 1 assist. Ottima la sua prova considerando che l’anno scorso a Golden State si divideva tra panchina e tribuna. Per lui questa può essere la stagione del rilancio.

    A New York Gallinari sfodera una prestazione con la p maiuscola ma questo non è bastato ad evitare la sconfitta dei suoi Knicks contro i Miami Heat: per il “Gallo” 22 punti in 28 minuti in cui mette a segno 7 “bombe” su 13 tentativi. Straordinario. Inoltre l’ex Armani Jeans Milano impreziosisce la sua prestazione catturando 6 rimbalzi (3 offensivi e 3 difensivi).

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    Di seguito gli highlights di Toronto Raptors – Cleveland Cavaliers

    Di seguito gli highlights di Miami Heat – New York Knicks

  • NBA: inizia la stagione 2009/2010

    NBA: inizia la stagione 2009/2010

    NBAMartedì 27 Ottobre 2009 è iniziata la 64esima stagione del campionato NBA, quello relativo alla stagione 2009/2010.
    Anche questa stagione vedrà lottare per il titolo, o almeno sperare in un buon risultato, 30 squadre impegnate ognuna in 82 partite, in un campionato che si concluderà il 14 Aprile 2010.

    In questo campionato farà l’esordio Blake Griffin, prima scelta dei Los Angeles Clippers al Draft NBA 2009, ala grande proveniente da Oklahoma Sooners.
    L’annuale All-Star Game si terrà il 14 Febbraio 2010 al Cowboys Stadium di Arlington in Texas, la casa dei Dallas Mavericks.

    La stagione NBA 2009/2010 eguaglia quella2006/2007 nel record di 83 giocatori internazionali, di cuiBelinelli, Gallinari e Bargnani tre italiani: Andrea BargnaniIl Mago” e Marco Belinelli che figurano nel roster dei Toronto Raptors, e Danilo Gallinari che fa parte delle file dei New York Knicks.

    Per quanto riguarda scambi di giocatori nelle formazioni, riadattamenti dei roster, nuovi arrivi c’è un bel pò da dire.
    Tra gli scambi più importanti figura sicuramente quello che vedrà Shaquille O’Neal al fianco di LeBron James nei Cleveland Cavaliers, operazione che secondo molti vedrà finalmente King James messo nelle condizioni di poter vincere l’anello simbolo del titolo NBA, il tutto rafforzato dalla firma per il team di Cleveland da parte di Anthony Parker.
    O'Neal e JamesShaquille O’Neal arriva ai Cavs in uno scambio con i Phoenix Suns che ha visto coinvolti anche Sasha Pavlović e Ben Wallace, quest’ultimo poi approdato ai Detroit Pistons.
    Il centro/ala grande Emeka Okafor giocherà con i New Orleans Hornets che lo hanno scambiato con i Charlotte Bobcats per il centro Tyson Chandler.
    I Dallas Mavericks per arrivare a Shawn Marion hanno fatto un giro a quattro con Orlando Magic, Memphis Grizzlies e Toronto Raptors, proprio quest’ultimi hanno guadagnato l’arrivo di Hedo Türkoğlu.
    Vince Carter e Ryan Anderson passano agli Orlando Magic che in cambio mandano ai New Jersey Nets ben tre giocatori: Rafer Alston, Courtney Lee e Tony Battie.

    Per completezza citiamo alcune operazioni che a nostro avviso sono da non sottovalutare, come l’arrivo di Rasheed Wallace ai Boston Celtics, la firma di Ron Artest per i Los Angeles Lakers. Due buoni acquisti anche quelli fatti dai Portland Trail Blazers nella scelta di Juwan Howard e Andre Miller, anche i San Antonio Spurs fanno due buone scelte in Antonio McDyess e Theo Ratliff.

    Per quanto riguarda i “vecchi” sembra che Jason Kidd a 36 anni abbia deciso di chiudere la carriera con i Dallas Mavericks, almeno da ciò che indica il suo impegno contrattuale per i prossimi tre anni. Invece il trentasettenne Grant Hill molto probabilmente chiuderà con i Phoenix Suns che lo hanno fermato per i prossimi due anni.

    Michael JordanPer gli amanti dei numeri quest’anno il Salary Cap è fissato a $57.700.00, quindi le franchige NBA dovranno fare i conti con questo tetto massimo, circa un milione di dollari meno dello scorso anno.

    Quella di quest’anno è anche la stagione che per la prima volta vedrà nella NBA Hall Of  Fame Michael Jordan, John Stockton, David Robinson e Jerry Sloan.

    Chiudiamo questa presentazione con i soliti pronostici, le favorite di quest’anno vedono i L.A. Lakers, i Cleveland Cavaliers, i Boston Celtics, i San Antonio Spurs, i Denver Nuggets, gli Orlando Magic e i Portland Trail Blazers. Ma c’è un campionato davanti, aspettiamo qualche partita e poi sicuramente avremo le idee più chiare.
    Intanto buon campionato NBA 2009-10.

    Theo Ratliff
  • Finale NBA 2009: I Lakers vincono gara 4 e sono ad un passo dal loro 15esimo titolo

    Finale NBA 2009: I Lakers vincono gara 4 e sono ad un passo dal loro 15esimo titolo

    C’è stato bisogno ancora di un overtime come in gara 3 ma questa volta il vincitore è diverso: i Los Angeles Lakers vincono 99-91 ad Orlando e sono ad un passo dal loro 15esimo titolo Nba.
    Gara 4 è equilibrata nel primo quarto, nel secondo i Magic prendono un buon margine di vantaggio grazie ai canestri Finale Nba gara 4di Turkoglu (25 punti e 5 rimbalzi) e all’ottima prestazione di Howard che segna 16 punti, cattura ben 21 rimbalzi e chiude con 9 stoppate (incredibile!) agli avversari
    Nel terzo periodo si ha la rimonta californiana che passa addirittura avanti con le due bombe da tre e il canestro in contropiede di Ariza (16 punti, 9 rimbalzi, e 3/4 da tre); la franchigia della Florida però non si arrende e tiene fino a quando passa nuovamente in vantaggio con il gioco da tre punti (canestro più fallo) di Howard.
    A 1’34” dalla fine Orlando conduce per 87-82: sembra fatta per la squadra di Stan Van Gundy ma una tripla di Derek Fisher (12 punti) a 4” dal termine da il pareggio ai gialloviola sull’87-87 che significa overtime.
    Nel tempo supplementare Orlando mantiene un punto di vantaggio ma Bryant (32 punti, 7 rimbalzi e 8 assist) segna con un tiro dei suoi e poi è ancora Fisher a mettere la bomba del +3 a 30” dalla fine. Turkoglu prova a pareggiare dall’arco ma la palla va a sbattere sul ferro e gara 4 si chiude sul 99-91; i Lakers sono avanti 3-1 nella serie e potrebbero conquistare l’anello domenica quando, ancora all’ “Amway Arena”, si disputerà gara 5.

    FINALE NBA 2009 GARA 4

    Orlando-L.A.Lakers 91-99
    Orl Turkoglu 25, Howard 16, Pietrus 15, Alston 11, Lewis 6, Redick 6
    Lak Bryant 32, Ariza 16, Gasol 16, Fisher 12, Odom 9
    L.A.Lakers guidano la Finale 3-1

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    Il cammino delle due squadre:

    Finali

    Eastern Conference

    Cleveland-Orlando 2-4

    Western Conference

    L.A.Lakers-Denver 4-2

    Semifinali

    Eastern Conference

    Cleveland-Atlanta 4-0
    Boston-Orlando 3-4

    Western Conference

    L.A.Lakers-Houston 4-3
    Denver-Dallas 4-1

    Primo turno

    Eastern Conference

    Cleveland-Detroit 4-0
    Boston-Chicago 4-3
    Orlando-Philadelphia 4-2
    Atlanta-Miami 4-3

    Western Conference

    L.A.Lakers-Utah 4-1
    Denver-New Orleans 4-1
    San Antonio-Dallas 1-4
    Portland-Houston 2-4

  • Finale NBA 2009: Orlando riapre la finale. Battuti i Lakers

    Finale NBA 2009: Orlando riapre la finale. Battuti i Lakers

    Gli Orlando Magic riaprono la serie della Finale Nba 2009 battendo per 108-104 sul parquet amico dell’ “Amway Arena” i Los Angeles Lakers e conquistano la loro prima vittoria in una Finale Nba.
    Gara 3 rimane equilibrata fino al terzo quarto quando i campioni della Eastern Conference prendono un pò di Finale Nba gara 3vantaggio portandosi a +8 sui gialloviola, ma Bryant nei minuti finali riporta i suoi sul 99 pari. Alla fine però risultano decisivi i punti di Pietrus e Lewis e l’imprecisione dei californiani dalla lunga distanza che ora guidano la serie 2-1.
    Orlando ha mandato in doppia cifra tutto il suo quintetto: Howard (21 punti, 14 rimbalzi e 5/6 dal campo) ha dominato sia nella sua area che in quella avversaria, Lewis (21 punti, 5 rimbalzi, 5 assist e 3/6 da tre) ha bombardato da ogni punto del campo, Alston (20 punti, 4 assist e 8/12 dal campo) è stato ordinato e ha dettato i tempi della squadra, Turkoglu (18 punti, 7 assist, 6 rimbalzi e 7/12 dal campo) sempre prezioso quando c’è da affidare il tiro importante e Pietrus (18 punti) ottimo sesto uomo.
    Ai Lakers non bastano i 31 punti e gli 8 assist di Bryant e i 23 punti con 9/11 dal campo di Gasol per portare a casa il successo. Da notare che lo spagnolo ha preso solo 3 rimbalzi per far capire come Howard sia stato dominante sotto canestro.
    Gara 4 è in programma domani notte ancora ad Orlando: i Magic devono assolutamente vincere perchè altrimenti il titolo Nba prenderà la via di Los Angeles.

    FINALE NBA 2009 GARA 3

    Orlando-L.A.Lakers 108-104
    Orl Howard 21, Lewis 21, Alston 20, Turkoglu 18, Pietrus 18
    Lak Bryant 31, Gasol 23, Ariza 13, Odom 11, Farmar 11
    L.A.Lakers guidano la Finale 2-1

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    Il cammino delle due squadre:

    Finali

    Eastern Conference

    Cleveland-Orlando 2-4

    Western Conference

    L.A.Lakers-Denver 4-2

    Semifinali

    Eastern Conference

    Cleveland-Atlanta 4-0
    Boston-Orlando 3-4

    Western Conference

    L.A.Lakers-Houston 4-3
    Denver-Dallas 4-1

    Primo turno

    Eastern Conference

    Cleveland-Detroit 4-0
    Boston-Chicago 4-3
    Orlando-Philadelphia 4-2
    Atlanta-Miami 4-3

    Western Conference

    L.A.Lakers-Utah 4-1
    Denver-New Orleans 4-1
    San Antonio-Dallas 1-4
    Portland-Houston 2-4

  • Finale NBA 2009: I Lakers battono Orlando all’overtime. Ora la serie è sul 2-0

    Finale NBA 2009: I Lakers battono Orlando all’overtime. Ora la serie è sul 2-0

    In Gara 2 della Finale Nba 2009 i Los Angeles Lakers battono nuovamente gli Orlando Magic per 101-96 dopo un tempo supplementare e ora guidano la serie 2-0, ipotecando il 15esimo titolo Nba della loro storia.
    Partita diversa da gara 1 giocata punto a punto in cui i Magic sprecano troppo in particolar modo nel finale. Punteggio Finale Nba gara 2sull’88 pari e con meno di un secondo da giocare: rimessa Orlando molto lunga che trova Cortney Lee sotto canestro che sbaglia il tap-in vincente; si va al supplementare.
    I gialloviola prendono il sopravvento e conquistano un buon margine di vantaggio nei minuti finali con il canestro più fallo di Pau Gasol che porta i suoi a +6 a 1’14” dal termine. Orlando risponde con una bomba di Rashard Lewis che riporta i suoi a -3 ma i Lakers, mandati sistematicamente al tiro dalla lunetta dagli avversari, non sbagliano e portano a casa gara 2. Statistiche vogliono i Lakers con un record di 38 vinte e 1 persa quando sono in vantaggio nella serie per 2-0; sarà ancora così o i Magic sfateranno questo tabù?
    Nei californiani ottime le prestazioni di Bryant (29 punti, 8 assist e 4 rimbalzi), Gasol (24 punti, 10 rimbalzi e 3 assist) e Odom (19 punti, 8 rimbalzi e 3 stoppate) mentre per la franchigia della Florida si sono messi in evidenza Lewis (34 punti, 11 rimbalzi, 7 assist e 6/12 da tre), Turkoglu (22 punti, 6 rimbalzi e 4 assist) e Howard (17 punti, 16 rimbalzi, 4 assist, 4 stoppate e 4 palle recuperate).
    Per gara 3 si vola da una parte all’altra della costa americana: domani notte si giocherà ad Orlando.

    L.A.Lakers-Orlando 101-96
    Lak Bryant 29, Gasol 24, Odom 19, Fisher 12, Ariza 8
    Orl Lewis 34, Turkoglu 22, Howard 17, Redick 5, Alston 4, Gortat 4, Nelson 4
    L.A.Lakers guidano la Finale 2-0

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    Il cammino delle due squadre:

    Finali

    Eastern Conference

    Cleveland-Orlando 2-4

    Western Conference

    L.A.Lakers-Denver 4-2

    Semifinali

    Eastern Conference

    Cleveland-Atlanta 4-0
    Boston-Orlando 3-4

    Western Conference

    L.A.Lakers-Houston 4-3
    Denver-Dallas 4-1

    Primo turno

    Eastern Conference

    Cleveland-Detroit 4-0
    Boston-Chicago 4-3
    Orlando-Philadelphia 4-2
    Atlanta-Miami 4-3

    Western Conference

    L.A.Lakers-Utah 4-1
    Denver-New Orleans 4-1
    San Antonio-Dallas 1-4
    Portland-Houston 2-4

  • Finale NBA 2009: ….qui Orlando Magic

    Finale NBA 2009: ….qui Orlando Magic

    Dopo aver parlato dei Los Angeles Lakers analizziamo la sfidante al titolo di campione Nba, gli Orlando Magic: la squadra allenata brillantemente e, talvolata anche troppo severamente, da coach Stan Van Gundy ha sorpreso tutti, non perchè sia arrivata in Finale ma per essere stata la squadra che ha giustiziato l’Mvp della stagione LeBron Orlando MagicJames e i suoi Cleveland Cavaliers nella Finale della Eastern Conference.
    I Magic in stagione regolare si sono aggiudicati il titolo della Southeast Division e si sono piazzati al terzo posto nella Eastern Conference con un record di 59 successi e 23 incontri persi (.720) tra cui hanno fatto registrare una buon ruolino di marcia in trasferta vincendo 27 delle 41 partite lontano dall’ “Amway Arena“, risultando così la seconda franchigia, insieme ai Boston Celtics e ai Cleveland Cavaliers, ad espugnare più parquet nemici in questa stagione.
    La squadra si basa su un equilibrio tra difesa (93.7 punti subiti in media) e attacco (98.5 punti segnati) con Dwight Howard che è il migliore difensore della Nba con 2.22 stoppate di media a partita (terzo della Lega), 13.8 rimbalzi (primo posto), ma anche un eccellente realizzatore con 20.6 punti a partita. Ma la vera arma micidiale di Orlando è il tiro da tre punti con gli specialisti Rashard Lewis, Hedo Turkoglu, JJ Redick e Mickael Pietrus tutti sopra il .390 dall’arco.
    Nei playoff si è trovata a giocare contro i Philadelphia 76ers al primo turno in cui nelle prime tre gare ha sofferto e non poco Andrè Iguodala e soci andando sotto addirittura nella serie per 2-1; gara 4 è stata la svolta non solo per la serie contro Philadelphia ma anche per il resto di tutti i playoff: la franchigia della Florida hanno chiuso la serie 4-2, poi in semifinale di conference hanno incontrato i campioni uscenti di Boston che senza Kevin Garnett sembrano vulnerabili. La serie è stata combattutissima e i Magic si sono trovano a gara 6 sotto nella serie per 3-2: Howard si è ricordato di essere stato eletto miglior difensore della Lega e ha segnato 23 punti, cattura 22 rimbalzi e ha distribuito 3 stoppate; in gara 7 è stato ancora più devastante: ha segnato poco (12 punti) ma ha preso 16 rimbalzi e ha stoppato per 5 volte. Vittoria Orlando e finale di Conference contro i favoriti per eccellenza Cleveland Cavaliers di sua maestà LeBron James che sono arrivati in finale senza una sconfitta nei playoff; fatale per loro gara 1 persa di un solo punto (106-107), salta il fattore campo, in gara 4 il finale è stato di un’intensità senza precedenti con la squadra di Van Gundy che ha trionfato e poi ha chiuso la pratica in gara 6 (4-2 la serie).
    Per quanto riguarda le statistiche individuali il miglior realizzatore della squadra è Howard con 20.6, seguito da Lewis a 17.7 e Turkoglu a 16.8; il roster è completato dall’ ex Houston Rafael Alston, chiamato a sostituire l’infortunato Jameer Nelson nel ruolo di play, da Courtney Lee e da Marcin Gortat.
    Gli Orlando Magic mancano completamente d’esperienza perchè è una squadra giovane in cui nessuno o quasi ha partecipato alle fasi finali dei playoff; l’uomo con più esperienza è sicuramente Hedo Turkoglu che raggiunse la finale della Western Conference quando giocava nei Sacramento Kings nel 2001/2002 proprio contro i Los Angeles Lakers che poi vinsero l’ anello“. La franchigia della Florida respirò l’aria della Finale Nba soltanto una volta nella stagione 1994/1995 quando l’allora stella della squadra era un certo Shaquille O’Neal ma persero la serie 4-0 contro i campioni in carica degli Houston Rockets, mentre coach Van Gundy si era fermato ad una sola finale di Conference quando guidava i Miami Heat nella stagione 2004/2005.
    Ora mettiamo da parte le parole e godiamoci lo spettacolo: Los Angeles Lakers-Orlando Magic per il titolo di campione Nba 2008/2009: non perdetevi lo show delle Finali Nba, noi lo seguiremo come sempre cercando di raccontarvi la Finale partita per partita, darvi un pò di statistiche e perchè no anche qualche video.

    Vi lasciamo il programma della Finale Nba 2009:

    GARA 1 a Los Angeles giovedì 4 giugno ore 21:00 locali (4:00 del mattino ora italiana);
    GARA 2 a Los Angeles domenica 7 giugno ore 20:00 locali (3:00 del mattino ora italiana);
    GARA 3 ad Orlando martedì 9 giugno ore 21:00 locali (2:00 del mattino ora italiana);
    GARA 4 ad Orlando giovedì 11 giugno ore 21:00 locali (2:00 del mattino ora italiana);
    GARA 5 (eventuale) ad Orlando;
    GARA 6 (eventuale) a Los Angeles;
    GARA 7 (eventuale) a Los Angeles;

    Clicca qui per visualizzare l’articolo che riguarda i Los Angeles Lakers