Tag: harry Redknapp

  • Tottenham, accordo con Villas Boas

    Tottenham, accordo con Villas Boas

    E’ proprio strano il destino. Il prossimo allenatore del Tottenham Hotspur sarà con molta probabilità Andrè Villas Boas che erediterà la panchina lasciata vacante da Harry Redknapp. Lo Special Two ha trovato l’accordo con gli Spurs e firmerà un contratto triennale con la squadra che ha terminato quarta nell’ultima Premier League. Chissà cosa staranno pensando i tifosi del Tottenham, che non vedranno la loro squadra giocare in Champions League proprio per colpa dell’ex squadra di Villas Boas. Sicuramente avrebbero preferito che lo Special Two fosse rimasto fino al termine della stagione ad allenare i blues visto che probabilmente adesso staremmo parlando di un Tottenham quarto e qualificato per la Champions League 2012/2013 e un Chelsea non campione d’Europa. Ma la storia non si cambia e quindi adesso parliamo del futuro di Andrè Villas Boas, che ritornerà a sedere su una panchina di un club inglese senza dover nemmeno cambiare città.

    Andre Villas Boas © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    La prossima avventura dell’ex tecnico del Porto inizierà ancora in una squadra di Londra, precisamente il Tottenham e per il tecnico portoghese dopo il flop sulla panchina blues c’è la possibilità di dimostrare che le vittorie ottenute 2 anni fa sulla panchina del Porto non sono un caso isolato ma la dimostrazione delle qualità di un allenatore alquanto carismatico. Certo è che non allenerà i vari Drogba, Lampard, Terry e così via ma questo potrebbe essere un vantaggio visto il feeling mai nato nella sua esperienza infelice al Chelsea proprio con i senatori dello spogliatoio blues.

    Tuttavia lo Special Two avrà a disposizione grandi campioni come Gareth Bale, Rafael Van der Vaart e Luka Modric e anche grazie al loro apporto tenterà di riportare gli Spurs nella massima competizione europea per club che ha visto il Tottenham arrivare fino ai quarti di finale nella stagione 2010/2011. Dopo il benservito riservatogli da Abramovic nello scorso mese di marzo e dopo aver visto i suoi ex giocatori rinsavire e salire sul gradino più alto d’Europa, lo Special Two è pronto a servire la sua vendetta. I prossimi derby di Londra tra Chelsea e Tottenham si preannunciano infuocati e a sfidarsi saranno Villas Boas e il suo ex vice Roberto Di Matteo, colui che ha costruito le sue fortune sulle macerie della gestione del portoghese.

  • Il Barcellona all’assalto di Bale

    Il Barcellona all’assalto di Bale

    A Barcellona la stagione 2011/2012 verrà ricordata non solo per le cocenti delusioni raccolte nella Liga e in Champions League ma anche come la fine dell’era Guardiola. Il prossimo 25 maggio l’allenatore più vincente della storia catalana con 13 successi, saluterà Messi e compagni dopo la finale di Coppa del Re contro l’Athletic Bilbao; ma in casa Barça già si comincia a pensare al prossimo futuro per consegnare nelle mani di Tito Vilanova, successore di Guardiola, una squadra ancora più forte che possa iniziare un altro ciclo glorioso almeno quanto quello degli ultimi anni.

    ARRIVA BALE – Il presidente blaugrana Sandro Rosell è pronto a regalarsi Gareth Bale, 22enne nazionale gallese in forza al Tottenham e ambito da mezza Europa. Il centrocampista, autore di 9 reti in Premier League quest’anno, dovrebbe essere il primo colpo per il dopo Guardiola e andrebbe a rinforzare una squadra che già si attesta stellare.

    Gareth Bale © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    Secondo il “Marca”, autorevole giornale spagnolo, il Barcellonasarebbe pronto a versare nelle casse inglesi ben 40 milioni di euro pur di assicurarsi le prestazioni dell’ala gallese a cui verrebbe offerto un contratto quinquiennale da 5 milioni netti a stagione. Stiamo parlando di cifre altissime ed in questo momento alla portata di pochissimi club nel mondo; se poi a questo aggiungiamo il fascino che genera di sè il club catalano possiamo anticipare il buon esito della trattativa.

    Non sembrerebbe però dello stesso parere l’allenatore del Tottenham Harry Redknapp che smentisce prontamente l’indiscrezione di “Marca”: “Non penso che ci sia un minimo di verità, assolutamente”. Il Barcellona tuttavia sembra essere molto vicino all’acquisizione del talento gallese che rappresenterebbe l’acquisto top dell’estate e andrebbe a fare il palio con i due colpi fatti registrare dal club catalano durante la scorsa estate quando alla corte di Guardiola arrivarono Cesc Fabregas e Alexis Sanchez. A dimostrazione che quando il Barça chiama è difficile non rispondere.

  • Hodgson ct Inghilterra, Redknapp beffato

    Hodgson ct Inghilterra, Redknapp beffato

    Il successore di Fabio Capello sulla panchina della Nazionale di Sua Maestà  Elisabetta II sarà mister Roy Hodgson: un inglese doc, nello stile e nell’aspetto. Una decisione ancora non ufficializzata, ma ormai realmente molto probabile, considerando che il tecnico è giunto in mattinata negli uffici della federazione britannica per discutere gli accordi contrattuali che dovrebbero prevedere un accordo quadriennale in scadenza nel 2016, in virtù del quale Hodgson guiderebbe la Nazionale Inglese agli Europei 2012 e 2016 ed ai Mondiali Brasiliani del 2014.

    La conferma ufficiale potrebbe giungere nelle prossime 48 ore, ma fonti interne alla federazione hanno già confermato che “Roy è l’unico tecnico che abbiamo contattato, e siamo nei tempi stabiliti per la scelta del nuovo commissario tecnico”, chiudendo, così, definitivamente la porta alle voci che volevano l’attuale mister del Tottenham – Harry Redknapp– come il più papabile tecnico dell’Inghilterra ai prossimi Europei di Polonia ed Ucraina.

    Roy Hodgson | © Getty Images

    La pista, inizialmente battuta, è stata, però, abbandonata soprattutto per ragioni economiche, considerando che il club londinese pretendeva il pagamento di una clausola rescissoria da 10 milioni di sterline per lasciar andar via il suo tecnico, oltre alla scarsa esperienza internazionale del coach del Tottenham.

    La scelta è ricaduta, così, su un tecnico esperto e navigato, dall’altro dei suoi 64 anni, che ha già guidato le Nazionali di Svizzera (dal 1992 al 1995), Emirati Arabi (dal 2002 al 2004) e Finlandia, (dal 2006 al 2007) oltre che molti club svedesi, inglesi (Blackburn, Fulham e, attualmente, il West Bromwich Albion con contratto in scadenza a Giugno) ed anche italiani (Udinese ed Inter). Un’esperienza senz’altro di lungo corso, ma non esattamente costellata da grandi traguardi raggiunti: una scelta che appare sicuramente di rottura rispetto a quella che aveva portato all’ingaggio di Don Fabio Capello e che, probabilmente, non sarà graditissima ai big della Nazionale, fra cui Wayne Rooney e Rio Ferdinand che, all’indomani delle dimissioni di Capello lo scorso 8 Febbraio, avevano espresso chiaramente la loro preferenza per Redknapp esponendosi apertamente con dei messaggi su Twitter.

  • Premier League, cade il City e lo United vola in vetta

    Premier League, cade il City e lo United vola in vetta

    La ventottesima giornata di Premier League è la giornata del sorpasso del Manchester United sui cugini del City di Mancini. Il “derby” per il primato in classifica è andato in scena oggi pomeriggio alle ore 15.00, lo United in casa contro il West Bromwich Albion e il Manchester City in trasferta sul campo della mina vagante Swansea. Gli uomini di Ferguson all’Old Trafford dominano la squadra di Hodgson vincendo per 2-0 con doppietta di Wayne Rooney. Il risultato non è mai stato in discussione, e nel primo tempo i Red Devils scaldano i motori prima provandoci con Welbeck che di testa va di poco alto e poi Rooney da due passi sbaglia la rete del vantaggio. Rete che arriva però poco dopo al minuto 36′ con Rooney, che è bravo ad anticipare il portiere ospite con un tocco da due metri dalla porta su tiro-cross di Hernandez.

    La prima frazione di chiude sull’1-0 e nella ripresa il copione è lo stesso, con lo United in attacco e vicinissimo al raddoppio prima con Hernandez che colpisce il palo dal limite con una gran conclusione e poi con Welbeck. che dopo uno svarione della difesa del WBA a porta vuota calcia al lato. Per il raddoppio si deve aspettare il 71′, quando Youngs penetra in area e dopo una trattenuta cade in area, per l’arbitro è rigore e Rooney raddoppia spiazzando il portiere e segnando il suo ventesimo gol in campionato, portandosi a 5 lunghezze da Van Persie.

    Il Mannchester City cade malamente contro lo Swansea, offrendo forse la peggior prestazione stagionale. Mancini è costretto a schierare una difesa di emergenza con Savic e Kolou Tourè come centrali a rimpiazzare i titolari Lescott e capitan Kompany, però per il resto la formazione è quella titolare, con il solito 4-2-3-1, con Silva, Yaya Tourè e Nasri a supporto dell’unica punta Balotelli, con Aguero e Dzeko in panchina.

    Ferguson e Mancini | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    La partita sembra subito in salita per i Citizens, quando al 6′ Hart stende Routledge in area, sul dischetto va Sinclair ma Hart è super è mantiene il risultato invariato sullo 0-0. Il City però sembra imballato incapace di creare gioco e di trovare la profondità con il solito palleggio, così Mancini corre ai ripari al 37′ togliendo Barry in mezzo al campo, inserendo Aguero e arretrando Yaya Tourè davanti alla difesa. Il cambio non da i risultati sperati e il match diventa noioso e non succede praticamente niente fino al 60′ quando Balotelli chiede rigore per una spinta in area ma l’arbitro lascia correre. Mancini fa scaldare Dzeko e Johnson e quando sembra il momento dell’esterno inglese il City perde palla a centrocampo con Savic, all’ennesimo errore stagionale, lo Swansea riparte veloce sulla destra con Routledge che pennella un cross perfetto per il neoentrato Moore che insacca di testa. Mancini va su tutte le furie e mette nella mischia finalmente Dzeko e Johnson, il City prova il grande assedio finale senza però trovare il pareggio, vedendosi anche annullare per fuorigioco a Richards. Ora il Manchester United vola primo in classifica della Premier League a 67 punti, più uno sul City che scala al secondo posto dopo praticamente essere stato in testa tutta la stagione.

    In zona Champions League il Chelsea dopo l’esonero di Andres Villas-Boas, torna a sorridere vincendo in casa per 1-0 contro lo Stoke con rete di Didier Drogba, vero trascinatore dei Blues. La squadra di Di Matteo ha meritato la vittoria sfiorando il vantaggio un paio di volte nel primo tempo, prima con Terry di testa e poi con Ivanovic stampa sulla travesrsa un gran destro da appena dentro l’area. Il gol vittoria è arrivato al 68′, con Mata che fornisce l’ennesimo assist stagionale per Drogba, che è freddo a saltare il portire e a depositare la palla in rete per il gol vittoria. Rimanendo a Londra ma spostandosi nella parte nord, continua il momento no del Tottenham, che da quando i giornali inglesi danno Redknapp sulla panchina dell’Inghilterra dopo le dimissioni di Fabio Capello, non riesce più a trovare il ritmo in campionato. Sabato è arrivata un’altra sconfitta, la terza consecutiva dopo Arsenal e Manchester United, questa volta sul campo dell’Everton per 1-0 con gran gol del croato Jelavic. Gli Spurs sono sempre ancorati al terzo posto, ma i Gunners sono a meno 4 e nel monday night contro il Newcastle all’Emirates Arena vincendo si possono avvicinare molto pericolosamente, e il Chelsea è a quota 49 e in probabile fase di rilancio. Chi sembra fuori dai giochi Champions League sembra nuovamente il Liverpool che perde ancora, stavolta contro il Sunderland. I Reds hanno ora un ritardo di 10 punti e non sembra proprio che con la condizione attuale possano rimontare.

    Nelle zone basse della classifica QPR e Wolverhampton perdono ancora e vanno a fare compagnia al Wigan in zona retrocessione, mentre il Bolton riesce a tirarsi fuori dalla zona caldissima vincendo appunto contro il QPR in uno scontro diretto delicatissimo con reti di Platley e Klasnic, per la squadra di Briatore è andato a segno l’ex laziale Cissè.

  • Altra ‘Balotellata’, Balotelli a rischio prova tv per calcio a Parker

    Altra ‘Balotellata’, Balotelli a rischio prova tv per calcio a Parker

    Ormai Mario Balotelli ci ha abituato alle sue bravate, siano esse inerenti al suo comportamento in campo che al di fuori della sua professione. Ieri però Super Mario è tornato ad essere Bad Mario, è uscita fuori quella sua parte del carattere repressa e che ogni tanto si ripresenta.

    Mario Balotelli | © Paolo Bruno/Getty Images

    Ieri pomeriggio in occasione di uno dei due big match della 22esima giornata di Premier League, Manchester City – Tottenham, partita terminata 3-2 per i Citizens grazie proprio ad un calcio di rigore decisivo trasformato proprio da Balotelli, l’attaccante della nazionale italiana, forse nervoso e frustrato per la rimonta subìta dai londinesi (da 2-0 a 2-2), a sei minuti dal termine si è reso protagonista di un brutto gesto nei confronti di Scott Parker. Nel tentativo di calciare a rete dalla distanza, il tiro di Mario viene murato dall’intervento in scivolata proprio di Parker, nello slancio l’attaccante italiano rifila intenzionalmente un calcio all’avversario colpendo con i tacchetti dei suoi scarpini il capo del giocatore del Tottenham, rimasto poi a terra per qualche minuto dolorante ma, per fortuna, ripresosi senza riportare particolari conseguenze.

    Balotelli si rende conto di averla combinata grossa e si pente andando a sincerarsi delle condizioni di Parker. Il gesto però non è piaciuto affatto al tecnico degli Spurs Harry Redknapp che nelle interviste post partita non assolve il calciatore italiano esprimendo tutto il suo disappunto:

    Non è la prima volta che Balotelli fa certe cose e sono sicuro che non sarà l’ultima. Scott è stato colpito due volte. Se la prima volta è stata accidentale, nella seconda lo colpisce alla testa causandogli un taglio. Non mi piace vedere reazioni di questo tipo e sono sorpreso che il collaboratore dell’arbitro non abbia visto nulla“.

    E la rabbia del tecnico del Tottenham aumenta ancora di più considerato che poi sarà lo stesso calciatore ex Inter a risultare decisivo per l’esito finale dell’incontro, procurandosi e trasformando il calcio di rigore al 94′ fissando il risultato sul definitivo 3-2.

    Per Balotelli, che era stato già ammonito appena entrato in campo per un fallo su Assou-Ekotto, sarebbe stato il secondo cartellino giallo e il conseguente rosso. Qualcuno invoca la prova tv per sanzionare Mario, non nuovo a questo tipo di “colpi di testa”. Se si dovesse ricorrere alla prova televisiva, potrebbe rischiare una squalifica fino a 5 giornate. Mancini non ha commentato l’accaduto poichè non presentatosi in sala stampa.

    IL VIDEO

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  • Tottenham – Real Madrid, le probabili formazioni

    Tottenham – Real Madrid, le probabili formazioni

    Ha bisogno di una impresa il Tottenham questa sera per aver la meglio sul Real Madrid e continuare ad alimentare il sogno Champions. Il 4-0 conseguito all’andata dall’undici di Mourinho mette quasi al sicuro il passaggio del turno ma come ribadito in conferenza stampa dal tecnico portoghese il calcio non è scienza esatta e per questo i Galatticos devono evitare di considerare la pratica già archiviata.

    Redknapp e il Tottenham vorranno comunque far bella figura davanti al proprio pubblico vendendo cara la pelle e dimostrando che la gara del Bernabeu è stata solo un incidente di percorso. I padroni di casa scenderanno in campo senza lo spilungone Crouch ma comunque con un modulo spregiudicato con Van der Vaart in cabina di regia e Defoe a far coppia in attacco con Pavlyuchenko.

    Mourinho schiera la migliore formazione possibile con Ozil e Di Maria a completare il terzetto con Cristiano Ronaldo alle spalle di Adebayor. In panchina Kaka e Higuain che potrebbero però trovare spazio durante la partita per migliorare la condizione in vista del rush finale.
    LE PROBABILI FORMAZIONI

    Tottenham (4-4-2): Gomes, Corluka, Kaboul, Dawson, Assou-Ekotto, Jenas, Modric, Bale, Van der Vaart, Pavlyuchenko, Defoe. All: Redknapp. A disp.: Cudicini, Lennon, Bassong, Huddlestone, Kranjcar, Sandro, Pienaar

    Real Madrid (4-2-3-1):
    Casillas, Sergio Ramos, Albiol, Carvalho, Marcelo, Xabi Alonso, Khedira, Di Maria, Ozil, C. Ronaldo, Adebayor. All: Mourinho. A disp.: Adan, Benzema, Arbeloa, Garay, Granero, Kakà, Higuain

  • Troppo Real: il Tottenham affonda al Bernabeu

    Troppo Real: il Tottenham affonda al Bernabeu

    Il Real di Mourinho “mata” il Tottenham di Bale e ipoteca il passaggio in semi-finale di Champions League, con lo “Special One” che adesso potrebbe bissare il successo dello scorso anno. Fondamentale l’acquisto di Gennaio Adebayor, fortemente voluto dal tecnico portoghese e autore di una prestazione maiuscola.

    CALCIO D’INIZIO – Passano appena 4 minuti ed il Real è gia in vantaggio: calcio d’angolo dalla destra e Adebayor che stacca meglio di tutti con il pallone che si insacca alle spalle del portiere. Al 7′ ammonito Peter Crouch, cartellino si rivelerà decisivo nel proseguo della gara. I “Blancos” dominano e al 9′ è Marcelo che va vicino al gol con un tiro da fuori. Il Tottenham fatica a costruire contro un Real messo benissimo in campo e al 15′ arriva il colpo di grazia con la seconda ammonizione per Crouch a causa di un’entrataccia su Marcelo. Con gli inglesi in 10 il Real inizia il suo assedio nella metà campo avversaria con Ronaldo e Marcelo tra i più attivi ma con gli “Spurs” che si salvano. Si sommano i calci d’angolo per gli spagnoli con Gomes costretto agli straordinari. Al 29′ si vedono finalmente in attacco anche i giocatori di Redknapp con Van der Vart servito direttamente dal portiere ma chiuso perfettamente da Carvalho. Un minuto dopo è Bale a farsi pericolo, con un bel tiro di sinistro che finisce sull’esterno della rete. Al 33′ Sergio Ramos in tuffo riesce a mettere in mezzo un bel pallone per Adebayor che però a pochi metri dalla porta non trova la deviazione vincente. Bale è come al solito incontenibile ma è da solo non riesce a cambiare la partite. Finisce il primo tempo con il giallo di un tocco di mani di Dawson non ravvisato dall’arbitro.

    SECONDO TEMPO – Il Tottenham cambia subito con Defoe dentro al posto di Van der Vart. La partita ricomincia sulla falsa riga del primo tempo con il Real che assedia l’area avversaria soprattutto con Ronaldo e l’attivissimo Marcelo. All’8′ è Assou-Ekotto che prova a spaventare Casillas con la palla a lato di poco. Ma i blancos raddoppiano al 12′: cross di Ronaldo per Marcelo che crossa e trova Adebayor solo in aria che di testa segna il 2-0. La partita diventa a senso unico con il Real che non esce più dalla metà campo degli inglesi. Al 25′ pezzo di bravura di Ronaldo che da solo supera tutta la difesa ma il suo tiro si infrange sul corpo di un avversario. Al 27’arriva il 3-0 con un tiro stupendo di Di Maria che la mette sotto l’incrocio. Al 30′ entra Higuain per Adebayor che esce tra gli applausi. Due minuti dopo si vede anche Kakà al posto di Di Maria. Al 43′ arriva anche la firma dell’asso portoghese Ronaldo che su cross di Kakà mette alle spalle di Gomes per la 4a volta nella serata. Fischio finale e Real virtualmente in semi-finale.

    REAL MADRID – TOTTENHAM 4-0
    4′ e 57′ Adebayor, 72′ Di Maria, 86′ C.Ronaldo

    REAL MADRID Casillas; Ramos, Pepe, Carvalho, Marcelo; X.Alonso, Khedira; Di Maria, Ozil, C.Ronaldo; Adebayor (a disp. Adan, Garay, Arbeloa, Granero,L.Diarra, Kakà, Higuain). All. Mourinho
    TOTTENHAM (4-4-1-1) Gomes; Corluka, Gallas, Dawson, Assou-Ekotto; Lennon, Sandro, Modric, Bale; van der Vaart (46′ Defoe); Crouch (a disp. Cudicini, Bassong, Jenas, Kranjcar, Huddlestone, Pavlyuchenko). All. Redknapp.

    Ammoniti: Crouch (T)
    Espulso: Crouch (T) al 16′

  • Real Madrid – Tottenham: le probabili formazioni, subito Ronaldo e Bale

    Real Madrid – Tottenham: le probabili formazioni, subito Ronaldo e Bale

    Dopo aver perduto l’imbattibilità casaliga durata 9 anni Mourinho deve affrontare al Bernabeu il Tottenham della stella Bale, già individuato come uno degli obiettivi del mercato blanco per la prossima stagione. Lo “Special One” vede allontanarsi la possibilità di vincere la Liga e allora punta i fari sulla Champions League e sul fatto che il Real Madrid non arrivava ai quarti da un bel pò di tempo. Gli inglesi dal canto loro non hanno niente da perdere contro i più blasonati rivali spagnoli e giocheranno la partita senza la pressione di chi è obbligato a vincere.

    PROBABILI FORMAZIONI – Il tecnico portoghese ritrova due giocatori fondamentali come Xabi Alonso e Cristiano Ronaldo e schiererà il suo Real secondo il classico 4-2-3-1 con Adebayor favorito sul Higuain per una maglia da titolare. In panchina pronto a dare una mano ci sarà Kakà. Redknapp punta tutto sulla classe di Bale e Van der Vart e sull’esperienza di Crouch. In difesa dubbio Gallas con Bassong pronto a giocare dal primo minuto.

    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas, Sergio Ramos, Pepe, Carvalho, Marcelo, Xabi Alonso, Khedira, Di Maria, Ozil, C. Ronaldo, Adebayor. A disposizione: Adan, Arbeloa, Garay, Diarra, Granero, Kakà, Higuain

    Allenatore: Mourinho

    Tottenham (4-4-2): Gomes, Corluka, Dawson, Gallas, Assou-Ekotto, Lennon, Sandro, Modric, Bale, Van der Vaart, Crouch. A disposizione: Cudicini, Bassong, Huddlestone, Jenas, Kranjcar, Pavlyuchenko, Defoe

    Allenatore: Redknapp

  • Ronaldo e Bale ci saranno, Mou sfida l’amico Redknapp

    Ronaldo e Bale ci saranno, Mou sfida l’amico Redknapp

    La vittoria dello Sporting Gjon l’avrà sicuramente fatto arrabbiare ancor di più dopo aver visto il gol viziato da un fallo di mano di Piquè che ha permesso al Barcellona di allungare, ma Josè Mourinho questa volta è meno polemico e concentrato sulla sfida contro il Tottenham dell’amico Redknapp.

    Lo Special One ha solo elogi per il tecnico degli Spurs aguradongli di raggiungere la finale qualora non dovesse riuscirci lui e sopratutto la panchina della Nazionale inglese “Harry Redknapp è un amico e sono felice per lui, perché quando ero in Inghilterra lui non ha avuto le occasioni che avrebbe meritato. Se non arriveremo in finale, mi auguro che ci riesca lui e credo che avrebbe le carte in regola per mettersi alla prova con la panchina della nazionale inglese.”. Parole importanti anche per Van der Vaart “ha fatto bene a scegliere il Tottenham. Mi fa piacere vedere i giocatori felici e credo che lui ora lo sia. Certo, lui avrebbe fatto comodo anche a noi, ma lui ha fatto la sua scelta e noi la nostra, puntando su Ozil”.

    Sospiro di sollievo per Mou che ritrova Marcelo, Kaka e sopratutto Cristiano Ronaldo per la partita di domani sera. Ancora out invece Benzema.

    E’ contento anche Redknapp per aver recuperato Bale e fiducioso di poter ottenere un risultato positivo nonostante la superiorità e il blasone del Real Madrid.

  • La Maserati di Balotelli presa a sprangate

    La Maserati di Balotelli presa a sprangate

    I guai non sembrano finire mai per Mario Balotelli. Dopo le recenti bravate del ragazzo, con l’episodio delle freccette al centro sportivo del Manchester City, e la rissa sfiorata  nel ristorante con l’accompagnatore della escort Jenny Thompson ( implicata nello scandalo che ha coinvolto Wayne Rooney) arriva la notizia dalla stampa britannica che qualcuno abbia voluto dare una “lezione” al giovane bizzoso talento italiano.

    Secondo il “Sun” noto giornale britannico, la Maserati bianca da 80 mila sterline del giocatore del City è stata danneggiata da ignoti con una spranga di ferro. I meccanici dell’officina a cui Mario avrebbe consegnato la macchina per le riparazioni avrebbero riportato al giornale, che i danni sarebbero stati causati da diverse sprangate su gran parte della carrozzeria. Ci sono voluti due interi giorni di lavoro per riparare le ammaccature alla fiancata, al tetto e al fascione anteriore, senza contare la verniciatura.

    “Un amico di Mario ha portato la Maserati in officina mercoledì – riporta una fonte non meglio specificata sulle pagine del Sun -, e ha cercato di fare in modo che non trapelasse nulla. Ma non è stato così. Evidentemente Balotelli ha dato fastidio a qualcuno a Manchester, e quel qualcuno ha deciso di vendicarsi in quel modo. Ci sono segni sulla fiancata sinistra, sul tetto, sul retro e piccoli danni anche sull’anteriore”.

    Toni più bassi in casa del Manchester City, dove la versione edulcorata della vicenda riporta una dichiarazione che abbassa i toni della vicenda:“Balotelli ha portato la sua macchina a riparare dopo che era stata danneggiata“, queste le parole di un portavoce del Manchester City. La polizia da parte sua fa sapere che Balotelli non ha sporto denuncia.

    Balotelli ormai è chiaro a tutti non sta vivendo l’esperienza fantastica e meravigliosa che si aspettava con il cambio di maglia, e l’approdo in terra inglese. Più che molti estimatori, ha attirato verso di sé le ire e le critiche di molti giocatori e anche dei tecnici rivali. Non bastassero le continue arrabbiature di Roberto Mancini, Mario è stato definito da Harry Redknapp, attuale allenatore del Tottenham come: “spaventoso e arrogante” -rincarando la dose – “Balotelli è sempre triste e dovrebbe imparare a sorridere – ha detto il tecnico del Tottenham – . Sembra che odi ogni minuto di quello che fa. Non ho mai visto nessuno comportarsi così, è spaventoso. Non so se qualcuno riuscirà davvero a cambiarlo, aveva dei problemi anche all’Inter e credo che gli altri giocatori non sopportassero il suo modo di fare. Di certo, è triste vedere un ragazzo che guadagna tutti quei soldi e che fa un lavoro che dovrebbe adorare, comportarsi come se stesse facendo un lavoro di routine. Segna un gol e ha quell’espressione arrogante in faccia: il ragazzo dovrebbe rendersi conto di quanto fortunato sia ad essere nella posizione in cui è”.

    Altre foto pubblicate dal Sun ritraggono il tecnico del City Roberto Mancini col dito indice alzato verso un Balotelli immobile, in un episodio dove il giovane giocatore italiano avrebbe commesso un intervento troppo duro su Tevez e il Mancio avrebbe perso la pazienza. Queste le ultime dichiarazioni di Mancini in merito a Mario:  “Ha venti anni, e a quell’età i ragazzi ne fanno di cazz…Ma è ora che capisca i suoi errori, che pensi a dimostrare le sue immense doti sul campo e a lasciar perdere tutto quello che è fuori dal campo. Altrimenti mette a rischio la sua carriera”. Aggiungendo come continuando con questo modo di fare “Mario diventerà un bersaglio per chiunque, in Inghilterra, a cominciare dagli arbitri. Io con lui ho avuto infinita pazienza, e a Manchester tutti l’hanno aiutato a dare il suo meglio. È ora che si renda conto di quanto sia importante per lui giocare in Premier”.