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  • Anche la famosa “Haka” ha un prezzo. I Maori la vendono agli All Blacks

    Anche la famosa “Haka” ha un prezzo. I Maori la vendono agli All Blacks

    Devo dire che nell’ era della globalizzazione mi ero abituato un po’ a tutto, ma vedere vendere una danza non è sicuramente roba di tutti i giorni.

    La danza in questione è la famosissima “Haka” e cioè il “benvenuto”  che la nazionale neozelandese di rugby, i c.d. “All Blacks”, riservono all’ inizio di ogni match alla squadra avversaria. Sicuramente non tutti erano a conoscenza, compreso chi vi scrive, che la tanto famosa danza è stata oggetto di contesa legale tra la tribù dei Maori e la federazione di rugby neozelandese per la detenzione del copyright. Tale contesa è giunta ad una conclusione, gli All Blacks possono continuare a intimidire gli avversari con la haka Ka Mate, in quanto la federugby neozelandese ha siglato un memorandum d’intesa con la tribù maori Ngati Toa, che lo scorso anno aveva compiuto i passi formali per ottenere i diritti in relazione a quattro versi che accompagnano la danza.

    i dettagli dell’ operazione economica non sono stati resi noti tuttavia, la stampa neozelandese, non esclude che la tribù possa ricevere una parte dei proventi commerciali derivanti dallo sfruttamento della Ka Mate. «Abbiamo sempre sostenuto l’esecuzione della Ka Mate da parte gli All Black», dice Riki Wineera, presidente della Te Runanga o Toa Rangatira Incorporated, l’organismo che rappresenta gli Ngati Toa.
    «Siamo orgogliosi -aggiunge- che la Ka Mate abbia un peso importante nella cultura neozelandese. Ma al di là di questo, la Ka Mate è un taonga (termine che nella cultura maori indica un bene prezioso non solo in senso materiale, ndr) e noi abbiamo l’obbligo di proteggerla», aggiunge prima di chiarire che la Ka Mate potrà essere utilizzata da ogni team neozelandese «in occasioni appropriate».

     

  • Rugby: gli All Blacks passano a San Siro ma l’Italia non delude

    Gli All Blacks battono a San Siro l’Italia per 20-6, in una partita in cui la nostra Nazionale esce a testa alta dopo aver combattuto ad armi pari per 80 minuti.
    Parte subito forte Craig Gower che al 4′ fa subito centro portando la squadra in vantaggio per 3-0. Luke McAlister porta il risultato in parità al 7′ e, sette minuti più tardi, sono ancora gli All Blacks a raddoppiare sul 6-3.
    L’Italia ci prova, gioca senza timori, senza dare segni di cedimento chiudendo la prima parte della partita sul risultato di 14-3.
    Si riprende il gioco con un errore di Gonzalo Garcia che rimediando un cartellino giallo, lascia i compagni in inferiorità numerica per 10 minuti. Ma gli azzurri non demordono e al 58′ Gower riporta il risulatto sul 17-6. La partita si chiude su un punteggio di 20-6 tra gli oltre 80.000 spettatori che possono dire di aver visto l’Italia in vantaggio (anche se per poco) sugli All Blacks.
    Prima dell’inizio della  partita il pubblico ha intonato in festa l’inno di Mameli, mentre un silenzio tombale ha accompagnato la durata della “haka”, la tradizionale danza del popolo maori che vi proponiamo di seguito