Tag: guido marilungo

  • Serie B: andata al Cesena, Latina battuto 2-1

    Serie B: andata al Cesena, Latina battuto 2-1

    Nell’andata della finale play off del campionato di Serie B successo del Cesena allo stadio “Manuzzi“. Gli uomini di Pierpaolo Bisoli sconfiggono per 2-1 il Latina: decidono i colpi di testa di Massimo Volta e Guido Marilungo; ma Juri Cisotti all’89’ riapre  tutto in vista del match di ritorno di mercoledi sera allo stadio “Francioni“.

    Il Latina ha patito la solita vecchia legge del gol: gol sbagliato-gol subito, perchè all’inizio della gara ha preso il comando delle operazioni creando diverse palle gol. A quel punto si è svegliata la squadra di mister Bisoli trovando due reti da palla inattiva.

    Serie BNon manca pero il coraggio del Latina che riapre il discorso qualificazione nel finale grazie a Cisotti. Mercoledi sera allo stadio “Francioni” si assisterà a una partita da sconsigliare ai deboli di cuore; entrambe hanno speso molto sia a livello fisico che a livello mentale, ma a questo punto non si può più mollare neanche un centimetro.

    Volta e Marilungo hanno alimentato le speranze dei romagnoli ma il gol nel finale del Latina ha comportato che i laziali potranno salire in Serie A vincendo con un solo gol di scarto dato il miglior piazzamento al termine della stagione regolare.

    In avvio è il Latina a partire fortissimo: Laribi si divora un gol e Jonathas non trova la misura del pallonetto per poi riprovarci da fuori area, La prima risposta del Cesena è arrivata grazie a Defrel, ma è De Feudis il più pericoloso colpendo la traversa. Il vantaggio dei romagnoli arriva al 48′ quando Coppola dalla destra spinge per Volta il quale di testa realizza il vantaggio.

    Nella ripresa arriva subito il 2-0 per opera di Marilungo su palla proveniente da corner e sponda di Cascione. Coppola fallisce il tris con un tiro a colpo sicuro. Jonathas, dall’altra parte, impegna severamente Coser costretto ad esaltarsi subito dopo su Cisotti, Il miracolo non basta perchè a un minuto dalla fine lo stesso Cisotti piazza il pallone dell’1-2- dal limite.

  • Atalanta Bologna, formazioni. Tiribocchi per Denis, Ramirez out

    Atalanta Bologna, formazioni. Tiribocchi per Denis, Ramirez out

    Atalanta Bologna sarà il match che aprirà il turno domenicale nell’ormai partita dell’ora di pranzo che piace a pochi e che tutti non vorrebbero mai giocare. Sfida comunque molto interessante all’”Atleti Azzurri d’Italia” con un pareggio che potrebbe accontentare tutte e due le squadre anche se la mentalità mostrata dalle due compagini in questo campionato, non è stata per nulla rinunciataria.

    Settimana nera per Stefano Colantuono che dopo Guido Marilungo (stagione finita a causa della rottura dei legamenti crociati del ginocchio destro), dovrà rinunciare anche al “Tanque” Denis per ben tre settimane.

    Colantuono si ritrova quindi con gli attaccanti contati in vista della sfida con il Bologna. Il tandem offensivo sarà composto dal promettente Under21 Gabbiadini e dall’intramontabile “Tir” Tiribocchi, le uniche due punte rimaste. In difesa si è allenato precauzionalmente a parte Bellini, per non sollecitare troppo la caviglia dolorante, spazio quindi a Thomas Manfredini e Guglielmo Stendardo, con Peluso e Raimondi sulle fasce. A centrocampo Carmona affiancherà Cigarini, mentre Schelotto e Moralezspingeranno sulle corsie esterne.

    Simone Tiribocchi ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Stefano Pioli mette in guardia i suoi giocatori che sono a quattro punti dalla salvezza, il tecnico ripudiato dal presidente Zamparini deve fare a meno di Gaston Ramirez che durante tutta la settimana ha evidenziato dei problemi muscolari anche se gli esami a cui si è sottopoto l’uruguaiano non hanno riscontrato lesioni gravi. Kone quindi partirà titolare che insieme a Diamanti formerà il duo alle spalle di capitan Di Vaio. La mediana sarà quella titolare mentre in difesa possibile ballottaggio fra Rubin e Morleo con il secondo in vantaggio.

    PROBABILI FORMAZIONI ATALANTA BOLOGNA

    Atalanta (4-4-2): Consigli; Raimondi, Stendardo, Manfredini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Carmona, Moralez; Gabbiadini, Tiribocchi. A disp.: Frezzolini, Ferri, Lucchini, Cazzola, Bonaventura, Carrozza, Ferreira Pinto. All.: Colantuono

    Bologna (3-4-2-1): Gillet; Raggi, Portanova, Antonsson; Pulzetti, Perez, Mudingayi, Morleo; Kone, Diamanti; Di Vaio. A disp.: Agliardi, Rubin, Cherubin, Crespo, Khrin, Taider, Acquafresca. All.: Pioli

  • Atalanta – Roma 4-1, Denis asfalta Luis Enrique

    Atalanta – Roma 4-1, Denis asfalta Luis Enrique

    Una Atalanta in formato europeo calpesta una Roma piccola piccola all’Atleti Azzurri d’Italia con tripletta di Denis più Marilungo e Borini per la Roma. Per i giallorossi l’ennesimo pomeriggio di pura follia nel quale non ci sono aspetti positivi, ma solo errori marchiani in campo e fuori.

    Si comincia dal pre-partita quando Daniele De Rossi appare in tribuna: scelta tecnica da parte di Luis Enrique, poi si mormora provvedimento disciplinare, alla fine l’allenatore mischia le carte nelle interviste post-partita ed emerge un quadro confuso che non risolve nulla. Ha chiarito la situazione solo Franco Baldini, ai microfini di Mediaset Premium a match concluso, dicendo con nettezza che l’esclusione è dovuta ad un lieve ritardo di De Rossi nelle riunione tecnica prima della partita e che la società ha avallato la scelta del mister. Sta di fatto che l’assenza del numero 16 pesa enormemente in una squadra, la Roma, che sembra totalmente priva di personalità e di freschezza fisica e mentale. Il classico possesso palla enriquiano è inesistente, la difesa un panetto di burro e la grinta fuori dal dizionario giallorosso.

    Questa Roma sbiadita e flaccida impatta contro la solita splendida Atalanta che ha voglia di correre e di dimostrare, che lotta su ogni palla e che morde le caviglie all’avversario senza perdere lucidità e manifestando un invidiabile tasso tecnico nei suoi uomini. German Denis su tutti squarcia la diga di carta romanista con giocate di grande velocità e intelligenza e soprattutto con una freddezza sotto porta da rapace di alto livello. Ma i bergamaschi non sono solo l’argentino, sono squadra compatta e organizzata, specchio del carattere combattivo di mister Colantuono.

    German Denis © Marco Luzzani/Getty Images

    PRIMO TEMPO – Pronti via e dopo 3 minuti Marilungo sfrutta la prateria della retroguardia giallorossa e senza trovare opposizione da parte di Rosi e Juan si presenta davanti a Stekelenburg il quale fa un miracolo deviando il tiro dell’atalantino sulla parte interna del palo. La Roma è nel caos totale e al 10′ arriva il vantaggio orobico con Marilungo che copia e incolla l’azione precedente ma stavolta buca il portiere romanista. L’Atalanta è completamente padrona della partita con la Roma che tiene un pò più la palla, ma il risultato sono soltanto due tiri sbilenchi di Marquinho. Così i ragazzi di Colantuono possono fare il gioco di contropiede che amano e infatti Denis raddoppia al minuto 19 dopo un bel triangolo con Maxi Moralez nella difesa di sale romanista.

    L’Atalanta si difende in modo perfetto e dà l’impressione di poter segnare su ogni palla persa dai romanisti che girano la palla in modo troppo lento e scontato. Al 36′, però, una Roma in lieve risalita accorcia le distanze con un tiro centrale di Borini sul quale Consigli fa una papera clamorosa. La prima frazione di gioco si conclude con la Roma gettata in un forcing disordianato, ma vivace. Maxi Moralez al 48′ rischia per una gomitata su Rosi, ma Romeo lo grazia col giallo per proteste.

    SECONDO TEMPO – La reazione d’orgoglio di fine primo tempo della Roma svanisce nel secondo dopo soli 2 minuti quando Heinze sbaglia su Marilungo concedendo l’ennesimo contropiede, concluso poi con l’assist per Denis che insacca da due passi: è 3-1 ed  è la fine virtuale del match. I giallorossi sbagliano ogni giocata e si fanno divorare dal nervosismo: Osvaldo al 9′ sgambetta Cigarini a palla lontana e si prende il cartellino rosso da parte dell’arbitro che ammonisce anche l’atalantino per un buffetto di reazione, usando probabilmente due pesi e due misure.

    Sta di fatto che l’Atalanta sta divorando la Roma sotto ogni profilo e la prospettiva per i giallorossi non è rosea. Infatti la Roma stanca e nevrotica subisce il quarto gol ad opera del mattatore Denis che al 21′ sfrutta uno svarione di Cassetti e dopo 30 metri palla al piede supera Stekelenburg con un dolce scavetto. I ragazzi di Luis Enrique sono ormai completamente inermi e menano calci di frustrazione. La ciliegina, si fa per dire, è l’espulsione di Cassetti al 37′ per offese al guardalinee, forse un pochino troppo permaloso in una partita dall’esito ormai certo e già dai nervi tesi. L’Atalanta vince 4-1.

  • Atalanta Genoa 1-0, Marilungo decisivo nel finale

    Atalanta Genoa 1-0, Marilungo decisivo nel finale

    Un gol di Marilungo a 11’ dalla fine permette all’Atalanta di ritornare alla vittoria nel recupero di campionato contro il Genoa. Per i rossoblù di Marino, dopo il pesante ko di Catania, un’altra sconfitta che acuisce il momento negativo. Una partita dai due volti quella andata in scena all’Atleti Azzurri d’Italia: primo tempo senza grosse emozioni, ripresa più vivace che oltre al gol decisivo ha visto anche un legno per parte con Kucka e Denis.

    Colantuono rispetto alla vigilia varia solo un elemento: non c’è Moralez nell’undici titolare infatti. Al suo posto Carrozza. Nel 4-4-2 proposto dal tecnico neroazzurro davanti a Consigli difesa formata da Lucchini e Peluso esterni, Stendardo e Manfredini centrali. Cigarini, recuperato nonostante nei giorni scorsi avesse accusato uno stato febbrile, giostra con Brighi in mezzo al campo mentre Schelotto e Carrozza agiscono sull’esterno. In avanti Gabbiadini fa coppia con Denis. Dall’altra parte tutto come previsto per Marino, eccezion fatta per l’impiego dal primo minuto di Kucka. Nel 4-3-2-1 davanti a Frey c’è una difesa formata da Rossi e Constant esterni, Granqvist e De Carvalho centrali. A centrocampo Veloso e Biondini giocano in mezzo con Kucka. Sculli e Jankovic agiscono dietro l’unica punta Palacio.

    Luca Cigarini | © Marco Luzzani/Getty Images

    Chi si aspetta una partita vibrante ed emozionante come quella dell’andata si sbaglia: il primo tempo infatti è soporifero, tanto che i due bomber Denis e Palacio ci provano solo da fuori mentre Gabbiadini su punizione trova pronto Frey. Fanno qualcosina in più i padroni di casa con l’esordiente Carrozza, ma occasioni da rete col contagocce.

    Nel secondo tempo sono gli ospiti però a venire fuori, colpendo subito una traversa con Kucka che su calcio d’angolo stacca imperiosamente ma non centra il bersaglio grosso. Risponde poco dopo Denis, il quale prima trova pronto Frey poi prende in pieno il palo. Colantuono però vuole una scossa, tanto da inserire Bonaventura e Marilungo al posto di Schelotto e Gabbiadini. Dall’altra parte Belluschi subentra ad uno spento Veloso. E il match finalmente decolla. L’Atalanta vorrebbe anche un rigore per un fallo di mano di De Carvalho su un tentativo di intervento di Denis. Prima l’arbitro accorda un calcio d’angolo, poi addirittura una rimessa dal fondo, tanto da far imbufalire i padroni di casa che a questo punto ci mettono maggiore determinazione. E al 34’ trovano il vantaggio: Denis appoggia per Marilungo il quale con un tiro preciso all’angolino supera Frey. Gli ingressi di Jorquera e Ze Eduardo non cambiano le sorti di un match che l’Atalanta riesce a gestire sino alla fine, facendo esplodere l’entusiasmo dei tifosi e di Colantuno. Un successo accolto come una liberazione dopo un momento difficile. Ancora una trasferta con ko annesso per il Grifone: fuori casa il rendimento sin qui è stato davvero pessimo.

    PAGELLE ATALANTA

    Carrozza 7: Era al debutto ma è apparso tutt’altro che emozionato. Una spina nel fianco per il Genoa, una dolce scoperta per l’Atalanta e un attestato di merito per Colantuono che ha creduto in lui.

    Marilungo 7 : Entra e segna, dopo una ventina di minuti, un gol decisivo. Una bella vetrina per lui e una sicurezza in più per il trainer orobico.

    Schelotto 5,5: Non è il giocatore ammirato altre volte. Troppo discontinuo nel periodo in cui è in campo. Tanto che il tecnico se ne accorge e lo sostituisce.

    Denis 6,5: Non segna ma colpisce un palo e fornisce un assist. El Tanque ormai è un pericolo costante per tutte le difese avversarie.

    PAGELLE GENOA

    Veloso 5,5: Dovrebbe fare la differenza, e la fa, ma al contrario. Troppo impacciato, non riesce a dare mai la marcia in più che servirebbe ai suoi.

    Palacio 5,5: Anche lui non entusiasta. Poche volte pericoloso, quasi mai nel primo tempo. E se non gira al meglio lui, sono dolori.

    Kucka 6,5: Tra i pochi a salvarsi tra i suoi. Colpisce anche una traversa, ma più in generale è molto attivo nel corso dei 90’

    Sculli 5,5: Dovrebbe giocare in appoggio alla punta ma alla stessa non fornisce mai palloni importanti e lui alla conclusione ci va davvero poche volte.

  • Posticipo Serie B: Atalanta – Novara, la Dea prova la fuga

    Posticipo Serie B: Atalanta – Novara, la Dea prova la fuga

    Scontro al vertice nel posticipo di Serie B della 30a giornata: a sfidarsi saranno infatti l’Atalanta capolista e la sorpresa Novara che nonostante il periodo non brillantissimo (2 pareggi e una sconfitta nelle ultime 3 gare) è ancora al terzo posto ed in piena lotta per la promozione. In caso di vittoria la “Dea” si porterebbe a +5 sul Siena secondo e potrebbe iniziare una fuga che la potrebbe portare dritta in Serie A. Ma i ragazzi di Tesser vogliono continuare a stupire e se fossero loro ad aggiudicarsi il bottino pieno stasera raggiungerebbero i toscani sul secondo gradino del podio.

    Per i bergamaschi saranno assenti Doni (24 presenze e 6 gol in stagione), Pettinari, Talamonti e Raimondi. A guidare l’attacco nerazzurro saranno Tiribocchi (ballottaggio con Ruopolo) e il neo arrivato Marilungo. Rosa al completo per i piemontesi che si affideranno alla coppia delle meraviglie BertaniGonzalez per cercare si scardinare la difesa avversaria. Dubbio tra Motta e Pianardi per il ruolo di trequartista.

     

    PROBABILI FORMAZIONI
    ATALANTA (4-4-2): Consigli; Bellini, Capelli, Manfredini, Peluso; Padoin, Barreto, Carmona, Bonaventura; Tiribocchi, Marilungo. A disposizione: Frezzolini, Ferri, Delvecchio, Ferreira Pinto, Ceravolo, Basha, Ruopolo.

    Allenatore: Colantuono

    NOVARA (4-3-1-2): Ujkani; Morganella, Ludi, Centurioni, Gemiti; Marianini, Porcari, Rigoni; Motta; Bertani, Gonzalez. A disposizione: Fontana, Gheller, Lisuzzo, Parola, Scavone, Pinardi. Rubino.

    Allenatore: Tesser

  • Marilungo regala 3 punti d’oro all’Atalanta contro il Pescara (1-0)

    Marilungo regala 3 punti d’oro all’Atalanta contro il Pescara (1-0)

    Un buon Pescara, combattivo e ben messo in campo, paga a caro prezzo l’unica disattenzione commessa e consegna l’intera posta in palio alla capolista Atalanta che coglie l’ottavo risultato utile consecutivo (una sola rete incassata nel 2011): si spiega così l’1-0 maturato a Bergamo nella quarta giornata del girone di ritorno in virtù della rete firmata da Guido Marilungo.

    Confermate le indiscrezioni della vigilia sul fronte formazioni, con Di Francesco che lancia il baby Giacomelli (esordio in B per lui) dal primo minuto (Gessa in panchina, Bonanni parte da destra con il ‘Piccolo Principe’ sull’out opposto) mentre Colantuono scioglie in favore di Ceravolo il dubbio sulla linea mediana che lo vedeva in ballottaggio con Bonaventura (Ferri sostituisce l’indisponibile Bellini). Spetta ai padroni l’onere di condurre e danze con gli ospiti che, schierati con un 4-5-1 modificabile in fase di possesso in un atipico 4-3-3, rintuzzano gli attacchi bergamaschi per poi cercare di condurre pericolose ripartenze. Primo tempo di buon livello ma che no regala occasionissime ad entrambe le compagini e squadre al riposo sul risultato di 0-0. Al rientro delle squadre in campo, Di Francesco schiera Gessa in luogo di Bonanni, vittima di una botta che lo costringe ad alzare bandiera bianca.

    Al 10’ l’Atalanta sblocca il risultato con la complicità di una colossale dormita collettiva dei biancazzurri: i bergamaschi battono rapidissimamente una punizione dalla propria trequarti, palla a Marilungo che a tu per tu con Pinna trafigge il portiere pescarese con un preciso quanto facile pallonetto. Dopo 55 minuti di sostanziale equilibrio, dunque, la capolista lombarda passa in vantaggio più per demeriti altrui che per meriti propri.

    Il Pescara non demorde e cerca di rimettersi in carreggiata, ma l’Atalanta sembra non patire eccessivamente il ritorno di fiamma abruzzese. Al triplice fischio del Direttore di gara, il Pescara esce sconfitto da Bergamo al termine di una gara ben disputata ma sulla quale ha inciso in modo ineluttabile l’ingenuità commessa sul gol griffato da Marilungo.

    Atalanta-Pescara 1-0
    Reti: 10’ st Marilungo (A)

    Atalanta: Consigli, Raimondi, Troest, Capelli, Ferri , Ceravolo (19’ st Delvecchio) , Carmona, Barreto, F.Pinto, Tiribocchi (27’ st Ruopolo), Marilungo (40’ st Doni). All. Colantuono
    Pescara: Pinna, Zanon, Olivi, Mengoni, Petterini, Ariatti (32’ st Stoian), Cascione, Tognozzi, Bonanni (1’st Gessa), Giacomelli (13’ st Soddimo), Sansovini. All. Di Francesco.
    Aebitro: Sig. Gallione di Alessandria.
    Ammoniti: Gessa , Olivi, Mengoni (P)
    Note: all’andata, Pescara-Atalanta 0-2. Olivi,diffidato, salterà la gara interna con il Varese poiché ammonito al 31’st. Recuperi, 0’ pt e 6’st

  • Guido Marilungo, colpaccio dell’Atalanta

    Guido Marilungo, colpaccio dell’Atalanta

    Ha appena conquistato la vetta del campionato cadetto e sta cercando i rinforzi giusti per non mollarla fino al termine della stagione. L’Atalanta crede alla serie A e per ovviare all’infortunio di Ruopolo ha ingaggiato il baby talento della Sampdoria Guido Marilungo.

    Per arrivare all’attaccante dell’Under 21 la società bergamasca ha sborsato ben 5 milioni di euro facendo comunque un investimento anche per il futuro. Marilungo lo scorso anno contribuì con 13 reti alla risalita del Lecce in serie A e adesso cercherà la seconda promozione consecutiva con la speranza che valga la definitiva consacrazione.

  • Samp corsara a Cesena, senza Cassano risorge Pazzini

    Samp corsara a Cesena, senza Cassano risorge Pazzini

    Lo scorso anno Gigi Del Neri e Marotta decisero di metter a riposo Cassano inanellando cinque vittorie consecutive, quest’anno la situazione del barese sembra ancor più grave ma il risultato per i doriani è comunque positivo.

    Di Carlo sceglie Pozzi come vice Cassano con Guberti (oggi deludente) e Koman sugli esterni. Ficcadenti ritrova Nagatomo e schiera Jimenez a supporto del tandem Bogdani-Giaccherini. Il Cesena gioca una grande partita comandando il gioco facendo rivivere a tratti le grandi verticalizzazioni di inizio stagione. La Samp predilige il contropiede rendendosi pericoloso con Pazzini e Koman.

    Sono tante le occasioni non sfruttare dai padroni di casa sopratutto con Bogdani e Giaccherini e quando la partita sembrava incanalata sul pari uno spunto sulla destra di Marilungo permette a Pazzini di liberare, finalmente, la gioia del gol dando una gioia ai tifosi doriani dopo una settimana altamente tribolata.

    IL TABELLINO
    CESENA-SAMPDORIA 0-1
    Cesena (4-3-3):
    Antonioli 6; Ceccarelli 6.5, Benalouane 6, Pellegrino 6, Nagatomo 7; Appiah 7, Colucci 6, Parolo 6.5; Giaccherini 7, Bogdani 6, Jimenez 6.5 (39′ st Schelotto sv). A disp.: Cavalieri, Paonessa, Lauro, Gorobsov, Piangerelli, Malonga. All.: Ficcadenti
    Sampdoria (4-4-2): Curci 6.5; Zauri 6.5, Gastaldello 6, Lucchini 5,5, Accardi 5 (28′ st Ziegler sv); Koman 6.5, Tissone 5.5, Palombo 6, Guberti 5 (20′ st Mannini 6); Pozzi 6 (28′ st Marilungo 6.5), Pazzini 7.
    A disp.: Da Costa, Volta, Dessena, Poli. All.: Di Carlo
    Arbitro: Celi
    Marcatori: 47′ st Pazzini
    Ammoniti: Benalouane, Colucci (C); Tissone (S)

  • Under 21: azzurrini in Bielorussia senza De Silvestri e Schelotto

    Under 21: azzurrini in Bielorussia senza De Silvestri e Schelotto

    Gli azzurrini di Pierlugi Casiraghi domani pomeriggio dovranno difendere in Bielorussia i due gol di vantaggio della partita d’andata evitando spiacevoli colpi di scena e staccando quindi il biglietto per l’Europeo del prossimo anno.

    Il lavoro del tecnico, messo in discussione prima dell’estate, inizia a farsi vedere e l’Italia dimostra la qualità e coesione di un tempo facendo ben sperare anche in prospettiva con molti ragazzi pronti ad arricchire la Nazionale maggiore dando alternative e scelte a Prandelli.

    Rispetto alla gara d’andata Casiraghi dovrà rivoluzionare il settore destro a causa delle assenze di De Silvestri e Schelotto appiedati dal giudice sportivo per un turno. L’esterno del Cesena sarà sostituito da Mustacchio, man of the match contro il Galles, più difficile la sostituzione del capitano con Ariaudo e Rispoli in ballottaggio.

    Per il resto dovrebbe esser confermata la formazione di Rieti anche se Destro, non al meglio, potrebbe esser sostituito da Marilungo al rientro dopo aver scontato la squalifica.

  • Calcio: Top 10 dei migliori talenti italiani under 23

    Il Pallonaro presenta la lista dei 10 migliori talenti italiani Under 23, vale a dire i migliori calciatori nostrani nati a partire dal 1 Gennaio 1987. La palma di Top Player è stata attribuita a SuperMario Balotelli, la punta tutta genio e sregolatezza sia dentro che fuori dal campo che rappresenta la croce e la delizia del popolo interista; ai suoi fianchi nell’ideale podio si posizionano Giuseppe Rossi e Davide Santon ,ossia due punti fermi della Nazionale Azzurra del domani.

    1 Mario Balotelli ( attaccante, classe 1990,Inter). Sin da giovanissimo ha fatto vedere mirabilie sul rettangolo verde esordendo nella stagione 2005/06 in C1 al Lumezzane tra i professionisti, prima di passare nelle giovanili nerazzurre. Sotto la gestione Mancini ha contribuito con gol e giocate d’autore alla conquista di numerosi allori mentre con Mourinho ha un rapporto molto difficile. Se riuscisse a limitare alcuni eccessi caratteriali potrebbe diventare un autentico Big del calcio europeo.

    2 Giuseppe Rossi (attaccante, classe 1987, Villareal). Cresciuto nel Parma, questo italo-americano ha cercato e trovato fortuna fuori dalla Stivale Tricolore prima in Inghilterra (Manchesterd Utd, Newcastle) e poi in Spagna (Villareal). Seconda punta dallo spiccato senso del gol e dai mezzi tecnici da primo della classe: il C.T. Lippi lo ha già inserito nel giro della Nazionale Maggiore nella quale si candida a rivestirne i panni del leader per i prossimi due lustri.

    3 Davide Santon (difensore, classe 1991, Inter). Terzino che gioca indifferentemente tanto a sinistra quanto a destra, è definito il ‘Maldini Nerazzurro’: come il celebre Paolo, infatti, ha esordito giovanissimo si in un top club siain Nazionale ma,, vista la società di appartenenza forse sarebbe più opportuna la definizione di ‘Novello Facchetti’. Predestinato.

    4. Andrea Ranocchia (difensore, classe 1988, Bari). Esordisce giovanissimo nell’Arezzo imponendosi come una delle rivelazioni del campionato di Serie B targato 2006-07. Entrato in orbita Genoa, ha completato il suo iter di maturazione a Bari; attualmente infortunato, pare sia destinato con ogni probabilità a ringiovanire la difesa dell’Inter. Fisico impressionante e senso dell’anticipo sono le sue migliori caratteristiche.

    5 Antonio Candreva (centrocampista, classe 1987, Juventus). Centrocampista in grado di giocare indifferentemente come interno o come esterno nella linea mediana del campo, rende al meglio quando può giostrare come trequartista; ha avuto esperienze inoltre come vertice basso del rombo di centrocampo. Un vero e proprio jolly, insomma, che ha già esordito in Nazionale (Italia-Olanda 0-0 del 14-11-09). Lodigiani,Ternana,Udinese e Livorno le tappe del suo cammino prima di sbarcare nella Torino bianconera.

    6 Leonardo Bonucci (difensore, classe 1987, Bari). Con Ranocchia non solo rappresenta la coppia centrale del Bari e quella rivelazione dell’attuale stagione calcistica ma probabilmente il futuro tandem difensivo della Nazionale (Giorgio Chiellini permettendo). In comproprietà tra Bari e Genoa, ha attirato su di sé le attenzioni di Milan e Juventus: quale di queste due Big si accaparrerà le sue prestazioni?

    7 Sebastian Giovinco (trequartista, classe 1987, Juventus). Per mezzi tecnici ha davvero pochi rivali ma nelle ultime due stagioni tra scarso impiego e problemi fisici sembra aver interrotto la sua ascesa (condizionata anche dalle pessime annate della sua Juventus). Soprannominato la ‘Formica Atomica’, avrebbe bisogno di tornare in provincia dopo l’ottima stagione di Empoli (2007/08 con 6 gol) per trovare spazio con continuità e rinverdire la fama dei ‘piccoletti terribili’..

    8 Alberto Paloschi
    (attaccante, classe 1990, Parma). Esordio con gol dopo diciassette secondi dal suo ingresso in campo con la casacca del Milan, vale a dire che anche lui è un predestinato. Pupillo di Superpippo Inzaghi, ricorda il suo celebre estimatore per opportunismo, senso del gol e per quella caratteristica di giocare sempre e comunque sul filo del fuorigioco. Il futuro è suo.

    9 Salvatore Sirigu (portiere, classe 1987, Palermo). E’ l’uomo delle due isole: nato in Sardegna, si è imposto in Sicilia in quel di Palermo. Condottiero dei rosanero che tra calciatori esperti (Liverani,Miccoli,Simplicio e Bresciano) e giovani dal futuro assicurato (Kjaer,Cavani,Hernandez e Pastore) sogna davvero in grande… Che sia lui il nuovo Buffon?

    10 Robert Acquafresca (attaccante, classe 1987, Genoa). Attaccante davvero spietato, capitalizza al meglio la mole di gioco prodotta dal suo team. Ovunque sia stato (Treviso e Cagliari in particolare) ha lasciato ottimi ricordi. Da tempo si vocifera i di un approdo in un top club, appuntamento per ora rimandato.

    Menzioni per il talentuoso pescarese Marco Verratti (trequartista classe 1992), i doriani Poli e Fiorillo (rispettivamente centrocampista classe 1989 e portiere classe 1990), le punte Marilungo (classe 1989, attualmente in forza al Lecce), Immobile ( classe 1990, Juventus) e Danti (classe 1989,Cosenza)