Tag: guglielmo stendardo

  • Stendardo salva la Dea. Il Cagliari si porta a +3 dalla B

    Stendardo salva la Dea. Il Cagliari si porta a +3 dalla B

    Un punto per parte e tutti felici. Atalanta-Cagliari, gara valida per la 21esima giornata di Serie A, è terminata 1-1 con l’autogol dell’ex Canini e il pareggio di Stendardo. Match iniziato con trenta minuti di ritardo rispetto alle altre partite in programma il pomeriggio a causa delle condizioni critiche degli spalti che per qualche ora hanno rischiato di far rinviare la gara. Infatti, il clima gelido di questo fine settimane ha ghiacciato le tribune compromettendo la sicurezza del pubblico. Alla fine la gara si è giocata regolarmente e ha offerto un discreto spettacolo nonostante un terreno da gioco in pessime condizioni che non permetteva un gioco fluido e palla bassa. Il pareggio va bene ad entrambe le formazioni, che smuovono la classifica e si allontanano dal zona retrocessione grazie alla sconfitta del Genoa.

    LA PARTITA – Come detto poco sopra, gara ampiamente condizionata dalle condizioni del campo da gioco. Match subito in salita per i padroni di casa che dopo appena due minuti si ritrovano sotto per l’effetto di un autogol dell’ex Michele Canini, che su passaggio in area di Sau (dopo una prodigiosa fuga) intercetta il pallone e con un rimpallo al limite del comico mette la sfera nella propria porta. La reazione dell’Atalanta è aggressiva ma davanti a se trova una difesa sarda ben organizzata ed un Agazzi preciso e attento quando chiamato in causa. La Dea fa la partita, il Cagliari cerca di ripartire in contropiede grazie ai velocisti Sau e Ibarbo con quest’ultimo sempre raddoppiato. Il pareggio dei nerazzurri arriva al decimo della ripresa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo Stendardo approfitta della marcatura a zona della formazione ospite e supera Agazzi con una bella girata di testa che finisce la corsa sul secondo palo. Le due squadre cercano il gol vittoria e l’espulsione all’80’ di Giorgi (doppia ammonizione) sembra favorire i sardi che non approfittando dell’uomo in più e si accontentano del punto che gli permette di portarsi a +3 dal Genoa.

    L'azione da gol di Stendardo © Maurizio Lagana/Getty Images
    L’azione da gol di Stendardo © Maurizio Lagana/Getty Images

    GLI EX – Tanti ex nelle file dell’Atalanta. Ferri, Canini e Biondini in campo, più Matheu in panchina.

    MINI CRISI & CONFERMA – Due punti nelle ultime sei gare per l’Atalanta. Quattro punti nelle ultime due gare per il Cagliari. La Dea ha aperto a fine 2012 una piccola crisi che l’ha vista crollare in classifica, mentre per i sardi un 2013 importante che gli ha permesso di sollevarsi e ritrovarsi fuori dalla zona retrocessione.

    PAGELLE ATALANTA-CAGLIARI

    Biondini 7.5 – Cuore e polmoni. Si rivede il giocatore che si è fatto conoscere proprio a Cagliari. Prodigioso il recupero in velocità su Sau lanciato a rete. Ritrovato.
    Nainggolan 7.5 – Solito giocatore tuttofare. Viene schierato da trequartista ma non disdegna interventi di interdizione. Tanta corsa e ottime giocate.
    Pinilla 5 – Cercasi Pinigol! Entra nel secondo tempo, tiene troppo palla. Si, fa delle buone giocate ma non è più l’attaccante cileno che ha trascinato il Cagliari alla salvezza nella metà della scorsa stagione.
    Cigarini 6.5 – Regista a tutto campo. Piedi buoni e tanta fantasia. Tiene in ordine il centrocampo atalantino, dando equilibrio alle giocate dei padroni di casa.

    TABELLINO ATALANTA-CAGLIARI 1-1
    Atalanta (4-3-2-1): Consigli 6; Ferri 6, Canini 5.5, Stendardo 7, Brivio 6.5; Biondini 7.5 (72′ Cazzola 6), Cigarini 6.5, Giorgi 5.5; Moralez 6 (52′ Parra 6.5), Bonaventura 7; Denis 5.5 (92′ Radovanovic sv). Allenatore: Colantuono 5.5
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 6.5; Pisano 6.5, Rossettini 6, Astori 7, Avelar 6.5; Dessena 6.5, Conti 6.5, Ekdal 7; Nainggolan 7.5 (82′ Thiago Ribeiro 5); Ibarbo 7, Sau 7 (68′ Pinilla 5). Allenatore: Pulga-Lopez 6
    Marcatori: 2′ Canini (aut) (C), 56′ Stendardo (A)

    I gol di Atalanta-Cagliari
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  • Stendardo vuole fare l’avvocato, Colantuono lo multa

    Stendardo vuole fare l’avvocato, Colantuono lo multa

    Il calcio non è tutto. Episodio eclatante quello di ieri, che ha visto come protagonista il difensore dell’Atalanta Gugliemo Stendardo. L’ex calciatore della Lazio, nonostante sia stato convocato regolarmente da Stefano Colantuono per il match di Coppa Italia contro la Roma, ha deciso di disertare l’appuntamento per presentarsi all’esame di Stato per la professione di avvocato in corso di svolgimento a Salerno, dove è prevista una tre giorni di prove scritte. Un caso che farà sicuramente discutere quello di Stendardo. Il giocatore con la sua scelta alquanto inusuale ha forse tracciato una strada diversa, per certi versi nuova, sulla quale molti altri calciatori potrebbero effettivamente trovare spazio per quella che è a tutti gli effetti una seconda vita.

    UNA MAGLIA DA TITOLARE– Guglielmo Stendardo sarebbe dovuto partire da titolare nella sfida contro la Roma, al posto dell’argentino Matheu, lo stesso che ha ricevuto la gomitata da Osvaldo nel corso del secondo tempo della partita. Invece, mentre i suoi compagni di squadra si dirigevano verso la capitale, Stendardo era già a Salerno pronto per l’esame di Stato.

    UC Sampdoria v Atalanta BC - Serie A
    Stendardo salta Roma-Atalanta per fare l’esame di Stato da avvocato | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    RABBIA COLANTUONO – Il tecnico dell’Atalanta al termine del match dell’Olimpico ha ribadito la propria amarezza di fronte al caso Stendardo, sottolineando come calciatori e tecnico debbano rispettare il contratto sottoscritto con la società ed essere quindi a disposizione della stessa.

    TEMPISTICA – Colantuono ha inoltre criticato la tempistica con cui Stendardo ha scelto di abbandonare la squadra. Non solo infatti il difensore salterà la Roma, ma è sicura la sua assenza anche per la gara di campionato contro la Juventus domenica prossima.

    PERCHE’ NON FRA UN ANNO? – Sempre l’allenatore degli orobici si è chiesto il motivo di tanta fretta mostrato da Stendardo, che all’età di 31 anni ha davanti a sé verosimilmente altri 2-3 anni di attività professionistica come calciatore, sottolineando come l’esame di Stato per diventare avvocati si tiene ogni anno.

    MULTA – Inevitabile quindi la multa ai danni di Guglielmo Stendardo, che gli verrà comminata al suo rientro a Bergamo. Oltre alla multa il calciatore potrebbe anche saltare la prossima partita di campionato per scelta esclusivamente disciplinare imposta dall’alto. A questo punto Stendardo si augura almeno di superare l’esame, per evitare la proverbiale beffa.

  • Lazio vs Roma: Stendardo porta Toni in Tribunale

    Lazio vs Roma: Stendardo porta Toni in Tribunale

    Non si accennano a placare le polemiche post derby. Il gesto di Totti non è andato giù all’ambiente laziale e dopo lo sfogo post partita di Reja è toccato a capitan Rocchi attraverso le pagine del Corriere dello Sport bacchettare il gesto del capitano giallorosso considerato come una mancanza di rispetto.

    Ma è anche Stendardo a rincarare la dose e addirittura preannunciando possibili azioni legali contro Toni per lo scontro che ha provocato la rottura del setto nasale. Il bomber campione del mondo aveva lanciato messaggi di scuse nei confronti del difensore nel post partita ma è lo stesso Stendardo a replicare: “Non accetto le sue scuse. Perché non è la prima volta che lui entra così, solo che in questa occasione mi sono fratturato il naso. Se uno cerca il gol, deve trovar­lo in un altro modo. Non facendo male agli avversari. Con Toni suc­cede spesso. E’ il suo modo di giocare”

    Stendardo rincara la dose mettendo in dubbio la casualità del gesto di Luca Toni “Io ero in netto anticipo, davanti a lui. E mi ha visto benissimo che stavo andan do di testa. Ha provato lo stesso a ti rare… Mi ha ridotto così e possiamo dire che ha pure condizionato il derby, il mister è stato costretto subito a una sostituzione. Sto valutando con i miei legali. Intanto denuncio il suo modo di giocare. E’ gioco peri­coloso. E già un’altra volta era suc­cesso

  • Serie A: Reja e Ledesma rilanciano la Lazio. Aria di crisi a Parma

    Serie A: Reja e Ledesma rilanciano la Lazio. Aria di crisi a Parma

    La tormentata settimana in casa Lazio si è conclusa con una boccata d’ossigeno portata dai nuovi innesti di Reja e Ledesma voluti da Claudio Lotito per dar una sterzata al campionato. La prima vittoria della gestione Reja arriva sul campo del Parma di Guidolin che dopo il buon pari nel recupero contro l’Inter è costretta a cedere ancora una volta l’intera posta agli avversari.

    Reja sceglie Ledesma in panchina a preferisce capitan Rocchi a Zarate in avanti, la partita è soporifera nel primo tempo e gli unici spunti sono dettati dai macroscopici errori dell’inadeguato De Marco. Alla mezzora è Biabiany ad aver l’occasione di regalar il vantaggio ai suoi ma sbaglia clamorosamente.

    Ripresa che si apre con lo sfortunato Paloschi costretto ad alzar bandiera bianca dopo solo tre minuti dall’ingresso. La Lazio con Floccari segna una rete limpidissima, con il pallone respinto dentro la porta da Paci di braccio ma l’arbitro lascia correre, ma è Stendardo ad evitare l’ingiustizia con un gran colpo di testa. De Marco che perde ulteriormente il controllo espellendo Jimenez per qualche parola di troppo, pare, al guardalinee. La Lazio fa né fa tesoro e trova il gol del 2-0, grazie a una combinazione Floccari-Zarate che porta al gol l’argentino (mancava dal 27 settembre), che spegne così i pericoli di pericolosi strascichi legati alla direzione del fischietto ligure.

    IL TABELLINO
    Parma – Lazio 0-2 23′ st Stendardo, 43′ st Zarate
    PARMA (4-3-1-2):
    Mirante 6; Paci 5.5, Panucci 5.5, Lucarelli 5.5, Zaccardo 6; Morrone 5, Galloppa 5 (37′ D. Zenoni sv), Antonelli 6; Jimenez 5; Bojinov 5 (1′ st Paloschi sv, 8′ st Lanzafame 5.5), Biabiany 5. A disp: Pavarini, Dellafiore, Castellini, Lunardini. All. Guidolin

    LAZIO (3-5-2): Muslera 6; Biava 6, Stendardo 7, Radu 6; Lichtsteiner 6, Brocchi 6, Ledesma 6.5, Mauri 6 (37′ st Firmani st), Kolarov 5.5; Rocchi 5,5 (21′ st Zarate 6.5), Floccari 6. A disp: Berni, Siviglia, Firmani, Baronio, Hitzlsperger. All. Reja

    ARBITRO: De Marco di Chiavari
    AMMONITI: Morrone (P), Muslera (L)
    ESPULSO: Jimenez per proteste (P)

  • Zarate: parole da leader ma rimpiange Pandev

    Mauro Zarate è senza dubbio il valore aggiunto della Lazio, il presidente Lotito per accaparrarsi le sue prestazione ha sborsato una bella cifra ma l’argentino dimostra sia in campo che fuori e dai microfoni di radioradio.it rassicura i tifosi sulla sua permanenza in maglia celeste. Pur se non potrà esser in campo nel match contro l’Inter per squalifica l’argentino si dice fiducioso per la sua Lazio pronosticando un pari con la rete di capitan Rocchi.

    “Ce la giocheremo. Anzi, sono convinto che finirà 1-1 e segnerà Tommaso Rocchi: il nostro capitano ha bisogno di questo gol”.

    “Di serie B non voglio sentire parlare – rassicura il giocatore argentino – Ai tifosi dico di stare tranquilli ed esserci vicini. Io ho scelto la Lazio per voi, con orgoglio. E’ vero, sarei potuto andare alla Roma, ma sono felice di indossare la maglia della Lazio: questo club è il primo dove voglio rimanere per tanti anni”

    A proposito della Roma, Zarate rispedisce al mittente qualche critica che gli è piovuta addosso dall’altra sponda del Tevere:“Totti dice che non sono un campione? Degli altri non parlo, parlo solo di me stesso. Io amo il calcio e non sono uno che vuole farsi odiare dai romanisti. Anzi, quando mi incontrano mi fanno i complimenti, per Totti con i laziali non è così. Dite che con lui avrei potuto formare una coppia mondiale? Secondo me Pandev-Zarate sarebbe stata più forte“.

    “Dal mercato di gennaio mi aspetto quello che si aspettano tutti. Si deve intervenire e mi auguro che si facciano gli interventi giusti che insieme alla società si è deciso di fare. Non cambia niente, ora che ci sono anche Stendardo e Firmani. Ci sono delle problematiche e quindi non è detto che tutto quello che pensiamo di fare si possa realizzare. Un uomo per reparto? Più o meno si”

  • Stendardo-Pierelli: lui, lei e l’altra

    Qualche settimana fa erano stati paparazzati insieme sulla spiaggia leccese di Marina di Mancaversa mentre si scambiavano bacie e carezze come due perfetti innamorati, ora sono stati “beccati” al mare ad Agropoli in compagnia di una terza persona. Stiamo parlando della nuova coppia dell’estate: lei è Alessandra Pierelli, ex corteggiatrice di Uomini e Donne, lui è Guglielmo Stendardo, difensore del Lecce appena retrocesso in Serie B. I due sono stati fotografati dal settimanale “Novella 2000” mentre si godevano la giornata al mare insieme ad una misteriosa mora; fin qui nulla di strano se non fosse che mentre la bella Alessandra sembra impegnata a prendere il sole, il calciatore e la ragazza misteriosa si baciano sulle labbra e lui le palpa anche il seno.
    Stendardo si giustifica sostenendo che la mora in questione è sua sorella. Voi gli credete?
    In ogni caso sembra che il calciatore se la stia proprio spassando…

    Guarda le foto di Guglielmo Stendardo, Alessandra Pierelli e la misteriosa mora

  • Alessandra Pierelli: é Guglielmo Stendardo il suo nuovo amore

    Alessandra Pierelli: é Guglielmo Stendardo il suo nuovo amore

    Pare proprio che la showgirl Alessandra Pierelli voglia fare collezione di calciatori…ma non di figurine! Dopo la love story che l’ha portata ad un passo dall’altare con il giocatore ex Cisco Roma Giancarlo Pantano, ecco che siscopre la relazione tra l’ex corteggiatrice di “Uomini e Donne” e il difensore del Lecce Guglielmo Stendardo.
    I due sono stati paparazzati sulla spiaggia leccese di Marina di Mancaversa mentre si scambiavano baci ed effusioni amorose come testimoniano le foto apparse sul settimanale “Visto“.
    La Pierelli si aggiudica così il premio “primo topless dell’estate 2009“.

    Guarda le foto di Alessandra Pierelli in topless