Tag: gp valencia

  • Marquez e Kent inarrestabili a Valencia

    Marquez e Kent inarrestabili a Valencia

    Marc Marquez e Danny Kent hanno vinto le rispettive gare della Moto 2 e Moto 3 nell’ultimo appuntamento stagionale del Motomondiale nel Gran Premio della Comunità Valenciana. Grande rimonta per lo spagnolo che dall’ultima posizione è risalito fino al primo posto mentre l’inglese della Ktm ha beffato il compagno di squadra Sandro Cortese proprio all’ultima curva. Risultati che di fatto non hanno modificato l’esito dei due campionati, già scritti a Phillip Island con i trionfi dello spagnolo e del tedesco

    MOTO 2 – Si è confermato campione assoluto Marc Marquez. Lo spagnolo , che tra qualche giorno compierà il salto di qualità nei test in sella alla Honda ufficiale non si è fatto distrarre di un minimo dal suo prossimo passaggio alla classe regina al posto di Stoner e ha dimostrato grande mentalità restando concentrato anche nell’ultima gara dell’anno con il titolo mondiale già in tasca dal GP d’Australia. Partito dalla 33esima e ultima posizione ha compiuto una rimonta leggendaria che resterà negli annali della storia del motociclismo, lanciandosi in una rincorsa alla prima posizione guidando sul bagnato come se fosse sull’asciutto.

    Già in partenza in una sola curva il pilota della Suter era scalato fino a metà classifica, poi ha impresso alla gara un ritmo insostenibile per gli avversari che nulla hanno potuto per contrastare la sua fame di vittoria, che lo ha portato a conquistare il nono successo stagionale. Il primo degli sconfitti è stato Julian Simon, secondo al traguardo, che già stava assaporando la possibilità di vincere il suo primo GP in Moto 2, ma che si è visto guadagnare ben tre secondi negli ultimi quattro giri. Terzo l’ex e ultimo campione della 125 Nico Terol, che dopo un anno passato a navigare nelle retrovie ha conquistato il suo primo podio nella classe intermedia, completando un terzetto tutto spagnolo nella gara di casa, mentre per trovare il primo degli italiani dobbiamo scendere sino alla 11esima posizione dove troviamo Andrea Iannone.

    Una prestazione da fenomeno questa di Marquez che nonostante la superiorità netta della moto ha dimostarto di essere di gran lunga il pilota migliore della categoria e che di certo potrà ben figurare anche in MotoGP dove l’anno prossimo prenderà il posto di Stoner, al quale somiglia molto per potenzialità e stile di guida. Forse proprio per questo in Honda staranno fregandosi le mani per aver preso la copia esatta del campione australiano, colui che avrà il duro compito di non far rimpiangere la sua assenza.

    MOTO 3 – Danny Kent ha invece vinto l’ultima gara della classe minore, la Moto 3. Il pilota inglese ha ottenuto la seconda vittoria stagionale, dopo quella conquistata a Motegi non senza polemiche nel post-gara con Sandro Cortese, beffando all’ultima curva proprio il compagno di squadra, che nell’ultimo giro ha sperperato il vantaggio di un secondo sugli inseguitori scegliendo una tattica troppo conservativa sull’asfalto bagnato.

    Il pilota tedesco, comunque già campione del mondo di categoria da Phillip Island, ha chiuso la sua esperienza in Moto 3 con un secondo posto visto che dall’anno prossimo effettuerà il salto di qualità nella classe Moto 2. Terzo gradino del podio per il pilota tedesco Zulfahmi Khairuddin. Fuori dai primi dieci tutti gli italiani, primo dei quali è Niccolo Antonelli in 13esima posizione. Beffa per Romano Fenati 18esimo, che è stato battuto da Alex Rins per il premio rookie of the year, assegnato  ai migliori giovani piloti al primo anno di attività nel campionato.

  • Pedrosa vince l’ultimo atto a Valencia. Lorenzo out e Rossi 10°

    Pedrosa vince l’ultimo atto a Valencia. Lorenzo out e Rossi 10°

    Daniel Pedrosa ha vinto il Gran Premio della Comunità Valenciana, teatro del 18esimo appuntamento del mondiale che oggi ha chiuso il campionato della MotoGP. Sul circuito di Valencia il pilota della Honda ha centrato il suo settimo successo della stagione e ha così chiuso nel migliore dei modi la sua annata più positiva nella classe regina con la pole position e la vittoria nel GP di casa, nonostante la sconfitta nel Mondiale due settimane fa sul circuito di Phillip Island.

    L’ultimo appuntamento della stagione ha regalato grandi emozioni come poche volte in questa stagione, già da inizio gara, dichiarata bagnata dai commissari. Tutti i piloti hanno cosi optato per le gomme rain, tranne Jorge Lorenzo che ha deciso di montare sin dalla partenza la gomma da asciutto. Scelta poi copiata appena dopo il giro di ricognizione da Daniel Pedrosa, Nicky Hayden e Cal Crutchlow, che sono rientrati ai box per cambiare gomme quindi sono stati costretti a partire dalla pit-lane.

    All’inizio però la gomma slick non è sembrata essere efficace sul circuito reso umido dalla pioggia caduta in mattinata e il neo campione del mondo è stato infatti risucchiato a centro gruppo mentre ha sorpreso la partenza di Aleix Espargaro, ritrovatosi incredibilmente primo e con un secondo di vantaggio sugli avversari dopo appena un giro di gara. Anche la Ducati, che con condizioni di asfalto incerto si è sempre comportata bene, si è ritrovata all’inizio con due piloti nelle prime due posizioni, Hector Barbera secondo e Valentino Rossi terzo.

    Ma la prestazione della gomma da bagnato su un tracciato che ha cominciato via via ad asciugarsi è cominciata a scadere permettendo a Lorenzo di recuperare tutto il vantaggio perso a inizio gara e di ritrovarsi primo dopo soli quattro giri, mentre tutti gli altri che avevano montato gomma rain sono rientrati per il cambio moto. Gli unici ad aver tratto vantaggio da questa situazione sono stati Lorenzo, ritrovatosi primo con largo margine, Pedrosa che si è gettato all’inseguimento del connazionale e il duo formato da Crutchlow e Nakasuga mentre Hayden con pari pneumatici ha faticato a trovare il ritmo dei primi. In realtà in Ducati anche dopo il cambio gomme si è faticato a trovare un trend accettabile ed entrambi i piloti hanno continuato a girare su tempi come su pista bagnata e di fatto la gara del team di Borgo Panigale è finita lì, con Hayden caduto dopo pochi giri e Rossi che è stato doppiato dai primi piloti.

    Quindi il leit motiv della gara è stato il solito duello tra Lorenzo e Pedrosa, con il pilota della Honda capace di rimontare dall’ultima posizione fino a portarsi negli scarichi del maiorchino, ma le condizioni del circuito sono rimaste comunque molto difficili. Proprio per questo motivo i due padroni di casa sono stati portati all’errore, uno senza conseguenze da parte di Pedrosa che è arrivato lungo ad una curva perdendo un pò di contatto con il leader della classifica, l’altro invece fatale per Lorenzo, che nel tentativo di doppiare la Crt di Ellison è finito sull’umido ed è stato protagonista di una spettacolare quanto pericolosissima caduta che al giro numero 13 lo ha messo fuori gioco. Caduta che per fortuna non ha avuto conseguenze fisiche mentre la Yamaha giaceva li al suo fianco completamente distrutta. Stessa sorte del maiorchino anche per Stefan Bradl, caduto mentre era in lotta per la terza posizione con le Yamaha di Crutchlow e Nakasuga, mentre per Pedrosa si è trattato di gestire al meglio la gara fino alla fine pur con qualche brivido di troppo dovute alle condizioni insidiose del tracciato.

    E mentre la gara si era avviata cosi verso un epilogo che ormai sembrava consolidato ecco nel finale la sorpresa, con Crutchlow che ancora una volta ha buttato al vento una bella gara con una caduta nei giri finali che gli ha tolto la gioia del podio, sarebbe stato il secondo di questa stagione.  Così alle spalle di un imprendibile Pedrosa ha chiuso un grandissimo Nakasuga al suo primo podio in carriera davanti a Casey Stoner che ha dato il suo addio alle corse chiudendo al terzo posto superando negli ultimi giri Alvaro Bautista, quarto ai piedi del podio. Lo spagnolo del team Gresini, nonostante la beffa per aver perso il terzo posto, si è comunque preso la soddisfazione di aver chiuso il mondiale in quinta posizione, alle spalle dei magnifici quattro ma davanti a Valentino Rossi dal quale in questa ultima gara doveva difendere un vantaggio che ammontava a otto punti.

    Per il pesarese invece non c’è stata proprio gara se non per i primi quattro giri che avevano fatto sperare al team bolognese per un qualcosa di positivo, speranza che è andata via via spegnendosi con il passare dei giri. Un brutto epilogo che però dovrà essere dimenticato in fretta perchè già da mertedi inizierà una nuova avventura, il tanto desiderato

    Daniel Pedrosa © JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images

    , con i test che segneranno l’antipasto di quella che sarà la nuova stagione del Motomondiale. Stagione che si presenterà senza Casey Stoner, che ha salutato il mondo delle corse con il terzo posto.

    Tornando alla classifica dei tempi è da segnalare la gara di Michele Pirro, quinto davanti ad Andrea Dovizioso, che da martedi sarà in sella alla Ducati, e a Karel Abraham in settima posizione. Davanti a Rossi anche le altre due Crt di Danilo Petrucci e James Ellison, mentre Aleix Esparagaro che era partito a razzo nei primi giri della gara ha chiuso appena fuori dalla top-ten, in 11esima posizione ma ha vinto il suo piccolo Mondiale chiudendo come primo dei piloti Crt.

  • Pole e record per Pedrosa nel Gp di Valencia. Rossi 11°

    Pole e record per Pedrosa nel Gp di Valencia. Rossi 11°

    Ultima qualifica dell’anno nel segno di Daniel Pedrosa. Lo spagnolo ha infatti conquistato la pole position del Gran Premio della Comunità Valenciana, che domani calerà il sipario alla stagione 2012 del motomondiale, firmando il giro migliore in 1:30.844, tempo che oltre ad essere il migliore di sessione diventa anche il nuovo record della pista frantumando di circa due decimi quello precedente che apparteneva a Valentino Rossi e che resisteva dal 2006.

    Nonostante la sconfitta per aver perso il campionato proprio la gara scorsa a Phillip Island il pilota della Honda non si è perso d’animo e ha dato un chiaro segnale di forza proprio nella sua Valencia conquistando la sua quinta pole position stagionale, pole che mancava dal GP di Misano Adriatico, girando sotto il muro dell’1:31 e rifilando distacchi pesanti a tutti gli avversari. Primo dei quali è proprio Jorge Lorenzo, diventato campione per la seconda volta nella classe regina in Australia, che non è riuscito a tenere il passo del connazionale nonostante fino0 a pochi minuti dalla fine sembrava avere tute le carte in regola per portare a casa la prima posizione.

    La Yamahadel campione del mondo ha sofferto, almeno in qualifica, l’ultimo intermedio dove invece l’accelerazione della Honda ha fatto la differenza.

    Daniel Pedrosa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Particolare che però non è bastato a Casey Stoner che nonostante la sua solita guida aggressiva non è riuscito a regalare alla Honda la doppietta provvisoria. L’australiano, dominatore assoluto a Phillip Island, non ha nessuna intenzione di regalare la passerella al compagno di squadra, ci tiene a far bene nell’ultima gara della sua carriera ed è per questo uno dei maggiori candidati per la vittoria nonostante la caviglia sia ancora in disordine.

    In seconda fila troviamo le due Yamaha Tech 3 di Cal Crutchlow, in quarta posizione, e Andrea Dovizioso, sesto, divisi dall’ex campione del mondo della Moto 2 Stefan Bradl con la Honda del team Lcr. Il britannico è sembrato più a suo agio con il circuito spagnolo mentre il forlivese ha già la testa ai prossimi test in programma martedi in sella alla sua nuova moto, la Ducati.

    Alle spalle di Dovizioso troviamo la prima delle Ducati, quella di Nicky Hayden staccato di sette decimi dall’italiano e di un secondo e sei decimi dalla vetta. Lo statunitense è stato bravo a tenere dietro la Honda di Alvaro Bautista, che partirà in ottava posizione davanti al duo spagnolo formato da Hector Barbera e Aleix Espargaro.

    Il pilota della Art ha chiuso la classifica dei migliori deieci e si è preso la soddisfazione di tenersi alle spalle la Ducati di Valentino Rossi, in netta difficoltà sul tracciato spagnolo. Il pesarese, all’epilogo della sua deludente avventura in Ducati, partirà dalla quarta fila avendo ottenuto l’11esimo crono ma forse la sua testa è già proiettatata ai test di martedi nei quali risalirà in sella alla “sua” M1 per prepararsi al meglio alla sua stagione in Yamaha.

    Randy De Puniet ha chiuso 14esimo davanti alla Ducati di Karel

    Abraham mentre Nakasuga, sostituto dell’infortunato Ben Spies, partirà 16esimo alle spalle di Michele Pirro, migliore degli italiani con le Crt, e davanti a Danilo Petrucci, 17esimo. Claudio Corti proveniente dalla classe Moto 2 ha chiuso lla classifica in 22esima e ultima posizione.

  • Valentino Rossi, tempo di bilanci prima dell’ultima in Ducati

    Valentino Rossi, tempo di bilanci prima dell’ultima in Ducati

    Domenica prossima a Valencia sarà l’ultima tappa di un’avventura dalla quale ci si attendeva tanto, che avrebbe potuto rappresentare un binomio perfetto per le due ruote italiane: Valentino Rossi e la Ducati, però, non hanno soddisfatto le aspettative nonostante gli intenti fossero ben diversi. Eppure, “sono stati bene insieme” così come lo stesso pilota di Tavullia ha dichiarato, sottolineando che, per questo, “l’addio di domenica sarà duro“. Le difficoltà del passo d’addio sono soprattutto dal punto di vista emozionale, lasciando un team con cui si è passato tanto tempo insieme, con una bella atmosfera ed ottime persone con cui condividere momenti importanti anche fuori dalle piste.

    L’ultima tappa di ogni viaggio, però, porta inevitabilmente con sè i bilanci consuntivi che non possono essere positivi in termini di risultati ottenuti, al punto da indurre lo stesso Valentino Rossi ad affermare che la scelta della Ducati è stata la prima decisione sbagliata della sua carriera, evidenziando che l’unico pilota ad essere in grado di “andare veloce e renderla competitiva è stato Stoner, al quale faccio i complimenti” perchè gli altri che ci hanno provato non ne sono usciti bene. Nel momento di trarre le somme, però, il nove volte campione del mondo non è ancora in grado di capire le reali cause del suo flop in Ducati e, soprattutto, di comprendere le reali differenze fra la gloriosa esperienza di Casey Stoner e quella degli altri piloti in Ducati, compresa la propria.

    Valentino Rossi, infatti, pur ritenendo positiva dal punto di vista umano e relazionale l’esperienza biennale che sta per concludersi, non si nasconde dietro vani alibi e, con la consueta schiettezza che lo contraddistingue da sempre, si sofferma su alcuni particolari negativi del percorso in Ducati. Il tutto è fotografato, in particolare, da un’affermazione dello stesso Rossi, che utilizza per la prima volta la parola “frustrante” associandola alla difficoltà di portare avanti lo sviluppo della moto e di risolvere le problematiche sempre nuove che non hanno permettesse di raggiungere un’idonea competitività, sottolineando che nella prossima gara di Valencia la sua Ducati Demosedici potrebbe avere “più o meno gli stessi problemi di due anni fa”, dando quasi la sensazione di “aver perso tempo”, nonostante si sia sempre dato il massimo.

    Valentino Rossi, a Valencia l’ultima gara in Ducati | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Parole di delusione, dunque, ma tale sensazione non dovrà offuscare l’ultima gara insieme, cercando di concludere nel migliore modo possibile un’esperienza complessa per poi tuffarsi – da martedì prossimo – nel ritorno in Yamaha, laddove tutto è stato possibile e laddove ritroverà, dopo due anni, la sua M1: ci sarà tanto da lavorare per migliorarla e riplasmarla in conformità alle sue caratteristiche ma per il pilota di Tavullia la nuova sfida che inizierà (anzi, ricomincerà) ha già i toni dell’elettrizzante. Per lui non è ancora tempo di pensare al ritiro, perchè – in una scala di valori – la fatica non supera ancora il piacere di correre. A tal proposito, inevitabile un riferimento al recente ritiro di Max Biaggi, suo storico rivale in pista e fuori, al quale Valentino rivolge solo pensieri positivi in ricordo delle sfide in gara: “ho splendidi ricordi dei duelli con lui, sono dispiaciuto perchè non me l’aspettavo ma pensandoci a mente fredda Max ha fatto bene a ritirarsi da campione”. 

    Per Vale, invece, c’è ancora una chance da sfruttare per il rilancio: la Yamaha lo attende e lui pare non veda l’ora di ritrovarla, ma prima c’è da pensare alla gara di Valencia.

  • MotoGP, le pagelle del GP di Valencia

    MotoGP, le pagelle del GP di Valencia

    Le pagelle ai protagonisti del GP di Valencia 2011 Stoner 9: non gli diamo il massimo dei voti perchè dilapida un vantaggio abissale costruito per oltre metà gara facendosi recuperare da Spies e Dovizioso. In teoria non aveva niente da perdere e un momento di rilassamento in condizioni di asfalto particolarmente difficili ci sta pure. Riprende la sua marcia quando Spies gli balza davanti perchè l’idea di perdere una vittoria che sembrava conquistata già nei primi giri proprio non gli va giù. Una spalancata di gas sull’ultimo rettilineo quanto basta per sverniciare Spies. Spietato

    Casey Stoner e Ben Spies | © Javier Soriano/Getty Images
    Spies 9: arriva in Spagna non al top della condizione e nessuno lo da come candidato alla vittoria. L’inizio di gara sembra confermare il pronostico, ma cresce con il passare dei giri e per di più sembra non curarsi dell’arrivo della pioggia guidando come fosse sull’asciutto. Recupera e supera Stoner ma si scioglie all’ultima curva perdendo la traiettoria ideale, quando la seconda vittoria della stagione sembrava a portata di ruota, la stessa che al traguardo lo ha diviso da Stoner. Dovizioso 8,5: nella battaglia iniziale dimostra a Pedrosa che il terzo posto è solo roba sua. Come sopra, una volta domato lo spagnolo, guida con Spies all’inseguimento di Stoner come fosse sull’asciutto, ma alla fine preferisce non forzare per mantenere posizione in gara e nel mondiale. Bravo il Dovi, ma almeno un mezzo voto in meno per non averci provato. Crutchlow 8: ottiene la miglior prestazione della stagione complice lo strike di Bautista che fa fuori Rossi, Hayden e De Puniet. Però è bravo a mantenere i nervi saldi nel momento peggiore della gara, quando la pioggia ha cominciato a farsi insistente, e come premio si permette il lusso di arrivare davanti a Pedrosa, che di questo circuito è un maestro. Pedrosa 6: sufficienza stiracchiata per “Camomillo” che fallisce proprio nel giorno in cui doveva dimostrare alla Honda di essersi meritato la riconferma ai danni di Dovizioso, che gli soffia la terza posizione nel mondiale. L’inizio di gara è incoraggiante ma il prosieguo è a dir poco incolore. Non gli si chiedeva di vincere, la seconda posizione gli sarebbe bastata ma per lo spagnolo attualmente anche quella è un’utopia. Nagasuka-Hayes 7,5: le due wild-card viaggiano a coppia, la loro bravura, complice il disastro di Bautista li mette in condizione di arrivare fra i primi. Alla vigilia nessuno si sarebbe aspettato questo risultato, che rimane comunque prestigioso. Rossi sv: aveva una gran voglia di correre, chiudere la stagione in pista magari onorando al meglio la memoria di Simoncelli lottando con i primi. Per tanti motivi ne avrebbe avuto la possibilità e di sicuro non meritava di archiviare la stagione in questo modo. Essere stato coinvolto in un altro incidente dopo quello di Sepang di sicuro non è stato gradevole, ma per fortuna non ci sono state conseguenze. Dovrà avere la forza di dimenticare questa stagione con poche note positive e molte negative e ritornare più forte l’anno prossimo. Siamo convinti che la voglia non gli mancherà. Capirossi 10 alla carriera: Loris ci lascia con tre titoli mondiali, due in 125, nel 1990 e 1991, e uno in 250 nel 1998. Tutto suo il record di più giovane campione del mondo nel motomondiale a 17 anni al suo esordio. Manca quello più prestigioso nella classe regina, ma le tante emozioni che Loris ci ha regalato in tutti questi anni compensano in qualche modo questo spazio lasciato vuoto nella sua personale bacheca. Chiudere con il gesto di correre con il 58 di Simoncelli al posto del suo leggendario 65, compagno di tante battaglie è da grande uomo oltre che da grande pilota. Chapeau e grazie Capirex

  • Rossi: “Sic, mica potevo arrivarti davanti…”

    Rossi: “Sic, mica potevo arrivarti davanti…”

    Tanta commozione nel post-gara da parte di tutti i piloti, che dopo aver dato il massimo in pista nell’ultimo appuntamento stagionale nel GP a Valencia hanno ricordato Marco Simoncelli. “Quello che è successo a Marco è stato terribile, non ci sono parole adeguate per descrivere questi momenti, ma questo ci ha avvicinati tutti nel paddock e questo è importantissimo“. Queste sono state le parole del vincitore della corsa Casey Stoner, che nel dopo gara ha espresso la sua grande emozione per la scomparsa di SuperSic. Anche Andrea Dovizioso, dopo aver espresso la sua felicità per aver conquistato il terzo posto nel mondiale rivolge uno spontaneo ma significativo saluto al suo connazionale: “sono felicissimo per il terzo posto conquistato, lottare con Pedrosa che qui è sempre andato fortissimo non è stato facile ma ci sono riuscito. Ciao Sic“.

    Marco Simoncelli e Valentino Rossi | ©Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Infine Valentino Rossi, che a fine gara mostra una t-shirt con dedica a SuperSic, trova la forza di scherzare e sdrammatizzare alla sua maniera anche le situazioni e i momenti più difficili: “questa maglietta volevo indossarla nel giro d’onore, mi spiace non poterci essere arrivato. Quando gira cosi non c’è niente da fare, è una fortuna che questo anno sia finito”. Sulla gara e sulla caduta che lo ha visto incolpevole protagonista con Bautista il Dottore ammette: “E’ un peccato perchè oggi avrei potuto fare una bella gara, sono partito bene, ma allo stesso tempo sono stato sfortunato“. “Grazie” a questa caduta Rossi chiude a pari punti con il suo amico di sempre, ma dietro in classifica generale a causa dei peggior piazzamenti nei confronti dell’amico scomparso, ma è proprio nelle parole che il pesarese dedica a Simoncelli che possiamo capire lo spirito che legava i due piloti: “L’ho fatto apposta a cadere – dice sorridendo Valentino – cosi come nelle ultime gare a non arrivare a fare punti, mica potevo arrivargli davanti. Diciamo che questo è stato il mio tributo nei suoi confronti, arrivargli dietro, ed è bello cosi“. L’ultimo saluto anche da parte di Loris Capirossi, che oggi con il 58 di Marco Simoncelli sul cupolino ha chiuso la sua carriera nel mondo delle corse dopo 22 anni. Il campione italiano rammaricato a fine corsa, anche se sappiamo tutti che non avrebbe potuto fare di più: “Mi scuso con Marco, avrei dovuto fare di più per lui. La sua assenza mi pesa molto, e oggi è stata la gara più difficile della mia carriera per ovvi motivi. E’ stato un onore aver corso con il suo numero, ma ora è arrivato il momento di dire basta, sono felice cosi“.

  • Stoner beffa Spies al fotofinish. Rossi subito out

    Stoner beffa Spies al fotofinish. Rossi subito out

    Casey Stoner su Honda si aggiudica l’ultimo appuntamento stagionale del motomondiale sul circuito di Valencia. Il campione del mondo centra la 12esima vittoria stagionale dettando legge per gran parte della corsa ma l’arrivo della pioggia a poche tornate dalla fin ha rimescolato le carte regalando un finale thrilling a tutti gli spettatori: la pista umida ha infatti costretto l’australiano a rallentare il passo, consentendo al duo Spies-Dovizioso, che impegnato nel duello corpo a corpo sembrava non essersi accorto dell’arrivo della pioggia, di recuperare tutto lo svantaggio.

    Casey Stoner e Ben Spies | © JAVIER SORIANO/Getty Images
    Cosi la gara, che sembrava finita già in partenza, si riaccende improvvisamente. Pedrosa, dopo aver lottato per tutta la gara con Dovizioso e Spies, comincia a perdere terreno e viene superato da Crutchlow, anche Dovizioso, sicuro della terza posizione rallenta per non rischiare nulla conservando la terza posizione in gara e nel mondiale e lascia la scena a Stoner e Spies. L’americano supera Stoner e sembra involarsi verso la vittoria ma sul rettilineo del traguardo il motore della Honda fa la differenza, regalando la vittoria al canguro per soli 15 millesimi. Grande gara dunque per il texano, arrivato in Spagna non al top della condizione per la caduta di Phillip Island e capace di tenere testa all’extra-terrestre Stoner, anche se rimane comunque il rammarico per non essere riuscito ad ottenere la seconda vittoria stagionale. Come detto sul podio termina anche il Dovi, che chiude la sua avventura con la Honda con il terzo posto nel mondiale. Dall’anno prossimo sarà in sella alla Yamaha Tech3. Bene anche le due Yamaha delle wild-card Nakasuga e Hayes, che oggi sostituivano rispettivamente gli infortunati Jorge Lorenzo e Colin Edwards, in sesta e settima posizione. Gara molto sfortunata invece per Valentino Rossi, che archivia la sua stagione percorrendo si e no soltanto 200 metri di gara prima di essere centrato in pieno da Alvaro Bautista, che con la sua scivolata provoca una carambola che coinvolge le altre due Ducati di Hayden e De Puniet. Chiusura peggiore per il Dottore non poteva esserci, oltre ad aver chiuso l’annata senza neanche una vittoria, non riesce ad omaggiare al meglio la memoria del Sic, come lui stesso e tutti ci auguravamo. Anche il caso ha voluto che Rossi chiudesse la sua stagione a pari punti in classifica con il suo grande amico. Loris Capirossi chiude la sua carriera con la nona posizione. Il campione italiano, che correva con il numero 58 di Marco Simoncelli, saluta cosi tutti con il miglior piazzamento stagionale.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   STONER HONDA 48:18.645
    2.   SPIES YAMAHA +0.015
    3.   DOVIZIOSO HONDA +5.936
    4.   CRUTCHLOW YAMAHA +8.718
    5.   PEDROSA HONDA +9.321
    6.   NAKASUGA YAMAHA +23.818
    7.   HAYES YAMAHA +33.118
    8.   ABRAHAM DUCATI +37.952
    9.   CAPIROSSI DUCATI +48.953
    10.   ELIAS HONDA +52.501
    11.   BARBERA DUCATI +1:06.519
    12.   AOYAMA HONDA +1:08.760
    12.   DE PUNIET DUCATI RIT
    14.   BAUTISTA SUZUKI RIT
    15.   ROSSI DUCATI RIT
    16.   HAYDEN DUCATI RIT
  • Michele Pirro vince nel nome di Sic. Bradl campione

    Michele Pirro vince nel nome di Sic. Bradl campione

    Michele Pirro vince l’ultimo appuntamento della stagione sul circuito Ricardo Tomo della Comunità Valenciana nel giorno del ricordo al suo compagno di team Marco Simoncelli. Il pilota pugliese, che ha corso con il volto di SuperSic sulla sua carena, ha sfruttato al meglio la pole conquistata il sabato, riuscendo a leggere molto bene le difficili condizioni del tracciato reso umido dalla pioggia e che ha tradito molti piloti, non sbagliando niente e ottenendo la sua prima vittoria nel motomondiale regalando al suo team principal Fausto Gresini la gioia della vittoria. Cosi come era accaduto nel 2003 con la morte di Daijiro Kato poi commemorata da Sete Gibernau con la vittoria nel GP successivo, anche oggi il team ha vinto la gara dopo le due settimane seguenti la morte dl povero Simoncelli.

    Michele Pirro | © JAVIER SORIANO/Getty Images
    Forse è per questo che al traguardo lo stesso Gresini scoppia in lacrime non riuscendo a trattenere la commozione, abbracciato da tutti quanti erano vicini a lui in quel momento. Insieme a Pirro sul podio un ritrovato Mika Kallio, che mancava nelle posizioni di vertice da un bel pò di tempo, e Dominique Aegerter. Alle loro spalle Anthony West, Kenny Noyes, e Yonny Hernandez. La sfida a distanza fra Andrea Iannone e Alex De Angelis per il terzo posto è stata vinta dall’italiano che pur chiudendo fuori dalla top-ten, in 11esima posizione, ha preceduto il sammarinese, in 12esima posizione. L’assenza di Marc Marquez ha invece consegnato in anticipo la vittoria del mondiale a Stefan Bradl, caduto nelle prime battute di gara, una caduta che però non ha riportato conseguenze nè fisiche, nè morali. Il tedesco si aggiudica cosi il suo primo titolo mondiale. Tra le tante cadute anche quelle di Mattia Pasini, Simone Corsi e Yuki Takahashi, autore di una grande gara che fino a quel momento lo aveva portato in prima posizione con il compagno Pirro in seconda. Una doppietta del team Gresini sarebbe stato certamente il modo più bello per ricordare il compagno Marco Simoncelli. Ordine d’arrivo 1 51 MICHELE PIRRO MORIWAKI GRESINI RACING MOTO2 46:22.205 2 36 MIKA KALLIO SUTER MARC VDS RACING TEAM +6.150 3 77 DOMINIQUE AEGERTER SUTER TECHNOMAG-CIP +6.363 4 13 ANTHONY WEST MZ-RE HONDA MZ RACING TEAM +8.843 5 9 KENNY NOYES FTR AVINTIA-STX +9.229 6 68 YONNY HERNANDEZ FTR BLUSENS-STX +9.926 7 63 MIKE DI MEGLIO TECH 3 TECH 3 RACING +10.115 8 19 XAVIER SIMEON TECH 3 TECH 3 B +10.385 9 76 MAX NEUKIRCHNER MZ-RE HONDA MZ RACING TEAM +13.018 10 60 JULIAN SIMON SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +13.685 11 29 ANDREA IANNONE SUTER SPEED MASTER +14.686 12 15 ALEX DE ANGELIS MOTOBI JIR MOTO2 +15.200 13 16 JULES CLUZEL SUTER NGM FORWARD RACING +18.428 14 44 POL ESPARGARO FTR HP TUENTI SPEED UP +19.177 15 71 CLAUDIO CORTI SUTER ITALTRANS RACING TEAM +20.356 16 4 RANDY KRUMMENACHER KALEX GP TEAM SWITZERLAND KIEFER RACING +26.031 17 12 THOMAS LUTHI SUTER INTERWETTEN PADDOCK MOTO2 +27.160 18 18 JORDI TORRES SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +33.813 19 25 ALEX BALDOLINI MORIWAKI DESGUACES LA TORRE G22 +46.003 20 54 KENAN SOFUOGLU SUTER TECHNOMAG-CIP +49.635 21 40 ALEIX ESPARGARO PONS KALEX PONS HP 40 +1:12.187 22 64 SANTIAGO HERNANDEZ FTR SAG TEAM +1:14.567 23 38 BRADLEY SMITH TECH 3 TECH 3 RACING +1:15.394 24 39 ROBERTINO PIETRI SUTER ITALTRANS RACING TEAM +1:16.767 25 82 ELENA ROSELL SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +1:19.893 26 6 JOAN OLIVE FTR AEROPORT DE CASTELLO +1:22.339 27 95 MASHEL AL NAIMI MORIWAKI QMMF RACING TEAM 1 Lap 28 61 OSCAR CLIMENT MIR RACING TEAM CLIMENT 1 Lap 29 96 NASSER HASAN AL MALKI MORIWAKI QMMF RACING TEAM 1 Lap 30 45 SCOTT REDDING SUTER MARC VDS RACING TEAM 1 Lap

  • Il video del tributo a Marco Simoncelli

    Il video del tributo a Marco Simoncelli

    Cosi come annunciato nei giorni scorsi questa mattina è andato in scena il tributo a Marco Simoncelli, l’ultimo saluto al campione di Coriano, nellu’ltimo appuntamento stagionale del motomondiale. Tutte le moto uscite dai box sono state guidate dal campione del mondo 500 Kevin Schwants, che li ha guidati per un giro fino al traguardo.

    Tributo a Marco Simoncelli | © JAVIER SORIANO/Getty Images
    Alla fine della parata tutti si sono schierati sulla griglia di partenza mentre sulla torre di controllo vi è stata posta una gigantografia di Marco. Cosi il minuto di silenzio è stato sostitutito dal rumore dei fuochi d’artificio e dal rombo dei motori. Potete vedere il video sul sito di Sky

  • 125, Vinales conquista Valencia, Terol campione

    125, Vinales conquista Valencia, Terol campione

    E’ Nico Terol il nuovo e ultimo campione della classe 125. Lo spagnolo si è potuto considerare campione dopo soli 3 giri della gara in virtù della caduta dell’unico pretendente al titolo Johann Zarco, che aveva 20 punti di svantaggio sul leader della classifica e che aveva come unico risultato utile la vittoria per tenere aperte le sorti del mondiale.

    Nicolas Terol | © Paul Crock / Getty Images
    La caduta del francese ha facilitato i compiti a Terol, che da quel momento in poi ha potuto correre senza alcuna pressione, compiendo anche una grande rimonta che lo ha portato a festeggiare il titolo sul secondo gradino del podio. A rovinare parzialmente la giornata del pilota del team Martinez ci ha pensato il connazionale Maverick Vinales, che sotto gli occhi del “capo-team” Paris Hilton va a conquistare il Gran Premio di casa, bissando il successo ottenuto due settimane fa in Malesia, e dopo aver vinto anche in Olanda e in Francia. Una crescita notevole quella di Vinales durante la stagione che lo porterà l’anno prossimo a lottare per il titolo mondiale nella nuova categoria Moto3. L’ottavo di litro infatti ha fatto l’ultima comparsa nel motomondiale proprio qui nel GP a Valencia e dall’anno prossimo lascerà spazio alla nuova classe, che sarà di cilindrata 250 a quattro tempi. Sul podio insieme ai primi due anche Hector Faubel che completa un podio tutto spagnolo. In quarta posizione Efren Vasquez con la Derbi, ed è buona anche la gara di Luigi Morciano che porta la sua Aprilia in nona posizione. Caduto mentre era in terza posizione Sandro Cortese, cosi come il poleman Danny Webb con la Mahindra Racing. Ordine d’arrivo 1 25 MAVERICK VINALES APRILIA BLUSENS BY PARIS HILTON RACING 41:44.138 2 18 NICOLAS TEROL APRILIA BANKIA ASPAR TEAM 125CC +3.216 3 55 HECTOR FAUBEL APRILIA BANKIA ASPAR TEAM 125CC +7.460 4 7 EFREN VAZQUEZ DERBI AVANT-AIRASIA-AJO +14.560 5 94 JONAS FOLGER APRILIA RED BULL AJO MOTORSPORT +18.451 6 23 ALBERTO MONCAYO APRILIA ANDALUCIA BANCA CIVICA +36.472 7 39 LUIS SALOM APRILIA RW RACING GP +52.614 8 31 NIKLAS AJO APRILIA TT MOTION EVENTS RACING +1:00.138 9 3 LUIGI MORCIANO APRILIA TEAM ITALIA FMI +1:00.253 10 96 LOUIS ROSSI APRILIA MATTEONI RACING +1:03.258 11 60 MANUEL TATASCIORE APRILIA PHONICA RACING +1:09.892 12 77 MARCEL SCHROTTER MAHINDRA MAHINDRA RACING +1:12.741 13 19 ALESSANDRO TONUCCI APRILIA TEAM ITALIA FMI +1:18.337 14 71 JOHN MCPHEE APRILIA RACING STEPS FOUNDATION KRP +1:18.434 15 30 GIULIAN PEDONE APRILIA PHONICA RACING +1:20.580 16 50 STURLA FAGERHAUG APRILIA WTR-TEN10 RACING +1:21.155 17 52 DANNY KENT APRILIA RED BULL AJO MOTORSPORT +1:27.770 18 56 PETER SEBESTYEN APRILIA MATTEONI RACING +1:33.406 19 34 DANIEL RUIZ HONDA LARRESPORT +1:34.593 20 53 JASPER IWEMA APRILIA ONGETTA-ABBINK METAAL +1:34.832 21 40 MARCO COLANDREA APRILIA WTR-TEN10 RACING 1 Lap 22 10 ALEXIS MASBOU KTM CARETTA TECHNOLOGY 1 Lap 23 86 KEVIN HANUS HONDA TEAM HANUSCH 1 Lap 24 84 JAKUB KORNFEIL APRILIA ONGETTA-CENTRO SETA 1 Lap 25 63 ZULFAHMI KHAIRUDDIN DERBI AIRASIA-SIC-AJO 3 Laps