La manovra pericolosa di Schumacher in Ungheria nei confronti dell’ex compagno di squadra in Ferrari Barrichello è costata al tedesco della Mercedes una penalità di 10 posizioni in griglia da scontare nel prossimo Gran Premio del Belgio che si correrà sul bellissimo circuito di Spa-Francorshamp.
Oggi Schumi ha chiesto pubblicamente scusa, con colpevole ritardo, a Barrichello per quanto accaduto. Il sette volte campione iridato al termine della gara aveva valutato con molta superficialità l’accaduto ma a mente fredda è tornato sui suoi passi facendo ammenda:
“La manovra è stata troppo dura, chiedo scusa. Non volevo mettere in pericolo Barrichello. Subito dopo la corsa ero ancora preso dalla situazione, poi dopo aver rivisto le immagini dell’episodio che mi ha coinvolto con Rubens, devo dire che gli steward hanno preso la decisione giusta. La mia manovra nei suoi confronti è stata troppo dura. Ovviamente volevo rendergli difficile il sorpasso, gli ho mostrato chiaramente che non volevo lasciarlo passare. Se guardiamo la situazione in maniera razionale, non stavo cercando di danneggiarlo con la mia manovra, se ha avuto questa sensazione mi dispiace. Non era mia intenzione“.
Barrichello, che in fase di sorpasso ha rischiato di andare a schiantarsi contro il muretto dei box per la manovra di chiusura di Schumacher, ha rivissuto ai microfoni nel dopo gara quegli attimi che potevano essergli fatali:
“Per fortuna il muro a un certo punto è finito, ero arrivato a pochi millimetri dallo schianto. Adoro correre, ma quello che è successo è stato decisamente troppo. La manovra contro di me è la più pericolosa che abbia mai visto, se Michael vuole andare in paradiso prima di me, faccia pure. Io non voglio andarci“.
Il malessere che sta vivendo Schumacher in questo momento è evidente e può portare a questi gesti sconsiderati. Il tedesco non pensava di trovare una Mercedes da titolo ma neanche così poco competitiva; certo che una manovra del genere non può essere giustificata in nessun modo e le scuse sono il minimo che si può fare.
La vittoria di Webber e della Red Bull nel Gran Premio d’Ungheria [leggi l’articolo] consente al pilota australiano e alla scuderia austriaca di balzare in vetta alla classifica piloti e costruttori. Hamilton infatti è costretto al ritiro e non prende neanche un punto, Vettel, Alonso lo tallonano. La classifica è cortissima con 5 piloti racchiusi in soli 20 punti (la vittoria è 25).
Inizia sotto il segno delle “lattine volanti” il GP d’Ungheria. Le monoposto di Milton Keynes hanno mostrato un dominio imbarazzante rispetto agli avversari, e prenotano la doppietta in vista della gara di domani (scontri in famiglia permettendo).
Sebastian Vettel è stato autore di un giro fenomenale in 1:18.773, l’unico in grado di scendere sotto il muro dell’ 1.19, a soli tre decimi dal record del circuito che resiste dal 2004.
Mark Webber è stato l’unico a tenere il passo del compagno di squadra, senza però impensierirlo più di tanto. Sono 4 infatti i decimi che separano i due piloti Red Bull.
In seconda fila le due Ferrari di Alonso e Massa staccati a oltre un secondo, cosi come il leader del mondiale Lewis Hamilton, piazzatosi quinto.
Seguono Rosberg, a oltre 2″, e le due Renault di Petrov e Kubica che viene battuto in qualifica per la prima volta in stagione dal compagno di squadra.
Schumacher chiude in 14esima posizione. Male Button che non supera la Q2.
Confessione shock di Felipe Massa durante un’intervista alla radio brasiliana Jovem Pan; il pilota della Ferrari, che quest’anno ha saltato tutta la seconda parte della stagione per l’incidente occorsogli nel Gran Premio d’Ungheria, ha dichiarato che se non fosse stato per la Formula 1 sarebbe entrato nel giro della droga: “Le amicizie sono importanti. E avere un obiettivo nella vita, che per me era lo sport, è stato importante. Conoscevo persone che facevano uso di droghe e io potevo entrare in questo giro, ma non l’ho fatto perchè per me non era importante. Non ho mai usato droghe per aiutarmi“.
Poi Massa, dopo aver parlato del suo passato, conclude: “Sono pronto a tutto, la cosa più importante è correre. Sono al 100%, il recupero è stato buono, sono tornato a fare palestra, a correre sui kart, in F1. L’operazione è stata seria. Potevo perdere la vista. Ero pronto per correre a Valencia ma mia moglie mi ha detto di non andare“.
A Budapest nel Gran Premio di Ungheria il campione del Mondo in carica Lewis Hamilton torna a ruggire andando a centrare la sua prima vittoria stagionale, alle sue spalle Kimi Raikkonen, autore di una bellissima e incoraggiante prestazione e sul gradino più basso del podio il pilota più in forma del momento Mark Webber.
Alla partenza Fernando Alonso parte dalla pole position e mantiene la sua posizione alla prima curva, seguito da Webber, Hamilton e Raikkonen; il pilota della Renault impone il suo ritmo e nei primi giri guadagna un buon margine sull’australiano della Red Bull. Hamilton capisce che lo spagnolo potrebbe andare in fuga e, aiutato dal Kers, sorpassa Webber, mettendosi alla caccia del battistrada.
Il primo a rientrare ai box è proprio Alonso che però, al suo rientro in pista, accusa dei problemi ad una ruota montata male ed è costretto ad effettuare un altro pit stop (si ritirerà poco dopo).
Hamilton a questo punto comincia a sfornare record giro dopo giro aumentando il distacco dagli inseguitori; Webber e Raikkonen si fermano contemporaneamente ai box e il ferrarista riesce a sopravanzare l’australiano.
Dopo il primo giro di pitstop Hamilton si ritrova al comando davanti a Raikkonen, Webber, Kovalainen, Rosberg, Glock, Trulli, Button, Piquet e Nakajima. Le posizioni sono rimaste stabili fino al 44mo giro, quando Kovalainen ha dato inizio alla seconda tornata di pitstop, seguito da Raikkonen.
Da li in poi le posizioni si congelano e il pilota inglese può finalmente sfogare tutta la sua rabbia per un campionato in ombra per lui e per la McLaren che già dal Gran Premio di Germania di 2 settimane fa aveva mostrato enormi progressi.
Gara anonima per il leader del Mondiale Jenson Button che giunge settimo al traguardo e vede diminuire il proprio vantaggio da Mark Webber ora a 18.5 punti.