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  • Sykes pole e record a Monza. In prima fila le Aprilia, 5° Melandri

    Sykes pole e record a Monza. In prima fila le Aprilia, 5° Melandri

    Tom Sykes ha conquistato la Superpole del Gran Premio d’Italia sul circuito brianzolo di Monza, quarto appuntamento del Mondiale Superbike 2013. Al tempio della velocità il pilota britannico  si è confermato re indiscusso del giro secco piazzando la sua Kawasaki Zx10R davanti a tutti fermando il cronometro sul tempo di 1:41.223, tempo che gli è valso lo strepitoso record della pista che persisteva dal 2011 e che apparteneva a Max Biaggi.

    Tom Sykes
    Tom Sykes © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Risultato del tutto inaspettatto quello del britannico perchè su questo circuito Aprilia e Bmw si erano mostrate le moto da battere sin dalle libere del venerdì. E infatti le due RSV4 si sono piazzate entrambe in prima fila, con Eugene Laverty che ha lottato per tutta la sessione con la Ninja per la prima posizione, dovendosi accontentare alla fine soltanto del secondo posto seppur di soli 78 millesimi e della magra consolazione di aver ottenuto il record di velocità con i 336km/h; il compagno di squadra e leader del mondiale Sylvain Guintoli si è piazzato immediatamente alle sue spalle in terza posizione chiudendo la prima fila e mostrando la grande competitività, non solo su questo circuito, della moto di Noale.

    Bene anche Johnatan Rea che aprirà la seconda fila, bravo ad inserirsi tra i piloti di testa con la Honda del team Pata. Alle sue spalle la prima delle Bmw con Marco Melandri, un pò più in difficoltà rispetto alle libere, davanti all’Aprilia clienti di Davide Giugliano. La terza fila sarà invece aperta dalla coppia Suzuki composta da Jules Cluzel che si è confermato ancora una volta più veloce del suo compagno di squadra Leon Camier, divisi da due decimi. A dimostrazione delle difficoltà della Bmw la nona posizione di Chaz Davies, che nelle libere del venerdi aveva anche distrutto la sua S1000RR alle curve di Lesmo, mentre ha chiuso la top-ten l’altra Aprilia clienti di Michel Fabrizio.

    Giornata da dimenticare per la Ducati. L’alfiere di punta della casa di Borgo Panigale Carlos Checa ha deciso, di comune accordo con la clinica mobile, di non partecipare alla gara a causa di un fastidio alla spalla riacutizzatosi nelle prime libere del venerdi che lo costringerà ad osservare tra le due e le tre settimane di riposo e a rientrare presumibilmente nella prossima gara a Donington, mentre la seconda Panigale, quella di Ayrton Badovini, non è andata oltre la 12esima posizione, alle spalle della Kawasaki di Loris Baz.

  • Lewis Hamilton conquista Monza, Alonso terzo

    Lewis Hamilton conquista Monza, Alonso terzo

    Lewis Hamilton e la sua McLaren dettano legge a Monza. Sul circuito italiano il pilota inglese domina dall’inizio alla fine precedendo sul traguardo il sorprendente messicano Sergio Perez che a pochi giri dal termine supera Fernando Alonso, autore di una grande rimonta dalla decima posizione in griglia. Quarto Felipe Massa, autore di un’ottima prova: al via beffa Jenson Button resistendo per quasi 20 giri agli attacchi dell’inglese, ma con una McLaren così superiore c’è poco da fare. Quinto Kimi Raikkonen il quale precede Michael Schumacher su Mercedes. Clamoroso ritiro di entrambe le Red Bull, già in difficoltà dalle prime libere del venerdì, che chiudono così un week end pessimo: Vettel ha accusato problemi all’alternatore e al 47° giro ha parcheggiato la sua vettura in fondo al rettilineo del traguardo, chiudendo così in malo modo la sua giornataccia, in virtù anche del drive through inflittogli dai commissari per una manovra ai limiti del regolamento mentre stava battagliando con Fernando Alonso, mandandolo un pò furbescamente sull’erba. Mark Webber si è ritirato in seguito ad un testacoda all’uscita della variante Ascari, danneggiando così il fondo della vettura e   lasciando il Gran Premio a soli 2 giri dal termine.

    Hamilton parte bene e alla prima chicane mantiene la prima posizione, dietro di lui Massa supera Button e si piazza alle spalle del numero 4, mentre Alonso guadagna subito due posizioni per poi agguantare il sesto posto dopo appena un giro, piazzandosi dietro Vettel in bagarre con Schumacher per la quarta posizione. Nei giri successivi Vettel fatica un pò a sorpassare il tedesco 7 volte Campione del Mondo ma dopo un paio di tentativi andati a vuoto grazie soprattutto alla notevole velocità di punta della Mercedes riesce a scavalcarlo, mantenendo sempre un sottile margine di vantaggio su Alonso.

    All’ottavo giro il francese Vergne va in testacoda sul rettilineo finale che però non ha conseguenze spiacevoli per il pilota, se non quello di dover abbandonare l’auto e porre fine alla sua gara. Al 20° giro Button esce forte alla prima variante e sul rettilineo e alla Curva Grande sorpassa il brasiliano autore fin lì di una gara impeccabile, Alonso e Vettel rientrano contemporaneamente ai box al 21esimo giro ma al ferrarista non riesce di poco la manovra per sopravanzare il tedesco in pit e per pochi centimetri deve riaccodarsi alla Red Bull del bi-Campione del Mondo. Entra anche Button ma il suo pit stop non è dei migliori, ma grazie ad un buon margine di vantaggio accumulato nei giri precedenti, riesce a mantenere il terzo posto, venendo scavalcato dal solo Perez che ancora non aveva effettuato il cambio gomme. Rientra  Hamilton, anch’egli sopravanzato dalla Sauber, ma si riprenderà l a posizione pochi giri dopo, grazie anche al calo delle gomme del messicano.

    Lewis Hamilton © Andrew Hone/Getty Images

    Nelle retrovie Alonso cerca di superare Vettel alla Curva Grande ma il tedesco chiude la traiettoria mandando lo spagnolo leggermente fuori pista, beccandosi un drive through dalla direzione di gara ma ancor prima subendo il sorpasso del ferrarista. Al 34esimo giro esce di scena a sorpresa Jenson Button appiedato dalla sua McLaren per un problema dovuto al pescaggio della benzina. Sorprendentemente Alonso è terzo dopo una gara tutta in salita e riesce a guadaganare la seconda piazza dopo il sorpasso “agevole” sul compagno di squadra, Felipe Massa.

    Hamilton ormai in fuga è saldamente in testa mentre a stupire è ancora Perez che inanella una serie pazzesca di giri veloci dovuta ad una strategia oculata ed efficace: si sbarazza dapprima di Raikkonen, per poi avvicinare Massa, il quale viene superato agevolmente, e poi Fernando Alonso. Il messicano è secondo, Hamilton viene avvisato via radio del pericolo in quanto il pilota della Sauber guadagnava quasi un secondo a giro sull’inglese con una decina scarsa di giri da effettuare, nelle retrovie entrambe le Red Bull alzano bandiera bianca (non accadeva dal Gp di Corea 2010), Hamilton vince e stravince, Perez ottiene una straordinaria ed impensabile seconda posizione , Alonso si accontenta della piazza d’onore che visti i guai di sabato pomeriggio sono oro colato, in virtù anche dei ritiri di Vettel e Webber, Raikkonen si conferma costantemente a punti ed è terzo nella classifica iridata. Lewis Hamilton rosicchia così qualche punto al pilota di Oviedo diventando così il suo nuovo antagonista. Il ferrarista ha ancora un ampio margine in ottica campionato, ma con una McLaren così nulla è impossibile. Del resto Alonso 7 giorni fa in Belgio disse di temere più l’inglese che Vettel. Siamo nel rush finale, che il duello abbia inizio.

  • Lorenzo domina al Mugello. Quinto Rossi

    Lorenzo domina al Mugello. Quinto Rossi

    Jorge Lorenzo vince il Gran Premio d’Italia sul circuito del Mugello. Lo spagnolo si aggiudica la sua quinta vittoria della stagione proprio al giro di boa del campionato, alla nona tappa del Mondiale dando un segnale forte agli avversari che lo seguono nella cvlassifica iridata. Il pilota della Yamaha riscatta, anche se non per colpa sua, le qualifiche di ieri in cui ha dovuto rinunciare alla pole per un problema elettronico sulla sua M1, dominando la gara dall’inizio alla fine forte di un passo gara inarrivabile per gli avversari messo in mostra sin dalle libere del venerdi.

    Questa volta non basta la solita paretenza razzo di Daniel Pedrosa che deve accontentrasi della seconda posizione a oltre cinque secondi di ritardo sul traguardo dal connazionale. Il pilota della Honda prova per tutta la gara a stare nei tubi di scarico del maiorchino che si prende la prima posizione dopo sole due curve e impiega poco per accumulare un vantaggio rassicurante nei confronti della concorrenza. La gara si spacca subito in due tronconi con Lorenzo a fare l’andatura, Pedrosa ad inseguire e Andrea Dovizioso e Stefan Bradl a lottare per la terza posizione. Più indietro Casey Stoner deve battagliare con Nicky Hatden che dopo le prime battute di gara abbasstanza arrembanti deve cedere il passo ai piloti più veloci. Hecto Barbera, scattato terzo perde la posizione anche nei confronti di Valentino Rossi e Cal Crurchlow. Ben Spies come al solito trova più difficoltà del previsto e subisce il sorpasso tanto inaspettato quanto clamoroso della CRT di Randy De Puniet.

    Jorge Lorenzo © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    Contro questo Lorenzo è praticamente impossibile competere  e il vantaggio nei confronti di Pedrosa aumenta con il passare dei giri, lo spagnolo della Honda ragiona in ottica mondiale accontentandosi della seconda posizione che comunque gli fa perdere altri cinque punti nei confronti del rivale in classifica Mondiale. La lotta per la terza posizione la vince ancora una volta Andrea Dovizioso, bravo a recuperare su Stefan Bradl e a superarlo nel momento decisivo di gara. Il forlivese conferma ancora una volta il suo ottimo periodo di forma bissando il risultato del Sachsenring conquistando il suo secondo podio consecutivo e quarto stagionale, unico pilota di un team clienti ad esserci riuscito.   Bradl invece devve accontentarsi della quarta posizione ma il tedesco campione del mondo della Moto 2 cresce ad ogni garae sta dimostrando che l’ottima prestazione nel GP di casa non è stato un episodio isolato.

    Alle loro spalle in quinta posizione un convincente Valentino Rossi, che nel GP in cui ha vinto più di ogni altro pilota, sette successi in 16 anni di carriera, non poteva non fare bella figura. Il campione di Tavullia dopo una grande rimonta dalla 12esima posizione riesce ad arrivare sino ai piedi del podio, ad un secondo dalla terza posizione di Dovizioso. Per il Dottore si tratta del miglior risultato della stagione sull’asciutto , bisognerà vedere se il Mugello resterà un episodio isolato oppure si darà una continuità ai progressi mostrati oggi. La risposta a Laguna Seca nel prossimo GP degli Stati Uniti in programma il 29 luglio.

    Alle spalle di Valentino Rossi la Yamaha di Cal Crutchlow, stretto nella morsa delle Ducati ufficiali con Nicky Hatden in settima posizione. Ottavo un deludente Casey Stoner autore di un diritto nella ghiaia a metà gara che lo porta fuori dalla lotta per le prime posizioni. Per l’australiano si tratta molto probabilmente dell’addio definitivo alle sue speranze mondiali e alla riconferma come campione del mondo prima del suo ritiro a fine stagione.

    Chiudono la top -ten la Ducati Pramac di Hector Barbera e Alvaro Bautista con la Honda del team Gresini ritornata bianca in memoria di Marco Simoncelli. Soltanto 11esimo Ben Spies, sempre più in crisi di risultati, davanti soltanto alle CRT guidate da Randy De Puniet con il quale lotta per tutta la gara. Bandiera nera invece per Michele Pirro, rientrato ai box da una zona illegale nelle prime fasi di gara per un problema alla moto.

  • Jorge Lorenzo domina le libere al Mugello

    Jorge Lorenzo domina le libere al Mugello

    Nelle prove libere del venerdì al Mugello, teatro domenica del Gran Premio d’Italia, dominio assoluto di Jorge Lorenzo che fa sua sia la prima sessione che la seconda. Sul circuito toscano il pilota spagnolo ha portato la sua Yamaha davanti a tutti ipotecando la pole position di domani. Al mattino Por Fuera ha fermato il cronometro sull’1:48.141 mettendosi davanti le due Honda Hrc di Casey Stoner e Dani Pedrosa, fresco di rinnovo contrattuale con la casa giapponese, staccati rispettivamente di mezzo secondo e 7 decimi.

    Quarto tempo per Nicky Hayden con la prima delle Ducati, il pilota statunitense, che ha pagato 8 decimi, è sì lontano dal leader ma molto vicino alle due Honda ufficiali. Seguono le due Yamaha clienti Tech3 di Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso, il forlivese ha preceduto di soli 36 millesimi Valentino Rossi che ha chiuso a sua volta con un 1:49.074 che gli è valso il settimo miglior tempo della mattinata. In difficoltà invece Ben Spies e Stefan Bradl: il secondo pilota ufficiale Yamaha non è andato oltre il nono tempo mentre il tedesco campione in carica della Moto2 della Honda del team LCR va a chiudere la top ten.

    Jorge Lorenzo © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Nelle libere del pomeriggio Jorge Lorenzo si è ripetuto stampando in pratica lo stesso tempo ottenuto la mattina migliorandolo di un niente, 1:48.076 contro 1:48.141. Ma se nella prima sessione il distacco dal suo più immediato inseguitore era abissale, in questa lo spagnolo campione del mondo 2010 ha preceduto di soli 31 millesimi Pedrosa e di 81 un Hayden in palla e che potrebbe inserirsi nella lotta al podio. Gran tempo anche quello di Hector Barbera a poco meno di due decimi dal leader e che ha fatto meglio di Dovizioso e Stoner a testimonianza che la Ducati al Mugello può dire la sua. Il pilota di punta di casa Borgo Panigale, Valentino Rossi, però non è riuscito a replicare il tempo fatto registrare dai compagni di marca terminando la sessione con il nono tempo alle spalle del duo Yamaha Spies e Crutchlow. Il Dottore deve sobbarcarsi quasi un secondo di ritardo da Lorenzo. Decimo e undicesimo tempo per la Honda LCR di Bradl e quella Gresini di Alvaro Bautista, mentre a guidare il plotone delle CRT è Aleix Espargaro con la ART del team Aspar.

  • Superbike, Guintoli firma la Superpole a Monza. Sesto Biaggi

    Superbike, Guintoli firma la Superpole a Monza. Sesto Biaggi

    Sylvain Guintoli conquista a sorpresa la pole position del Gran Premio d’Italia che domani ospiterà il quarto appuntamento della stagione 2012 della Superbike. A Monza la maggiore protagonista è stata la pioggia caduta abbondante in mattinata e che ha reso molto insidioso il tracciato brianzolo rimescolando di fatto le carte in tavola.

    La pista bagnata infatti ha favorito la Ducati, bicilindrica a differenza di tutte le altre moto derivate di serie, e che aveva dimostrato di essere poco veloce in tutte le sessioni di prova precedenti, dominate dalle BMW ufficiali e satelliti. La pioggia e il conseguente abbassamento dei tempi ha favorito la casa di Borgo Panigale e Guintoli, che, reduce da una vittoria e un secondo posto nella gara di settimana scorsa ad Assen si toglie la soddisfazione di portare a casa la prima Superpole in carriera, proprio nel “Tempio della Velocità”.

    Sylvain Guintoli © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Al secondo posto la Kawasaki Ninja di Tom Sykes costretto ad abdicare dopo aver conquistato le prime tre pole della stagione. Il britannico firma il record di velocità fermando il tachimetro sui 339,5 km/h, velocità di punta mai raggiunta prima dalle due ruote ma si ferma però a ben sette decimi dalla Ducati Effembert di Guintoli, precedendo al terzo posto Marco Melandri, unico con la BMW in grado di confermarsi nelle prime posizioni. Al quarto posto chiude la prima fila l’altra Ducati di Carlos Checa, che in gara spera nell’aiuto della pioggia per portare a casa un piazzamento importante, cosa che sull’asciutto risulterebbe assai improbabile.

    Apre la seconda fila la Honda di Johnatan Rea mentre l’altro pretendente al titolo Max Biaggi partirà in quinta posizione, alle spalle di Sykes e davanti alla Ducati di Jakub Smrz. Buona prestazione per Davide Giugliano, che in condizioni critiche è riuscito a portare la sua moto fino all’ultima sessione di qualifica, la Superpole 3, anche se non è riuscito a fare meglio dell’ultima piazza, cioè l’ottavo posto.

    Nona posizione per John Hopkins con la Suzuki mentre l’Aprilia di Eugene Laverty chiude la classifica dei migliori dieci con il decimo tempo. Appena fuori dalla top-ten la BMW di Michel Fabrizio, seguito da Leon Camier e dall’altra BMW di Ayrton Badovini. Soltanto 14esimo invece Leon Haslam

  • Superbike, doppietta Checa a Imola, Biaggi giù dal podio

    Superbike, doppietta Checa a Imola, Biaggi giù dal podio

    Carlos Checa conquista le due manche della Superbike sul circuito di Imola, teatro del Gran Premio d’Italia valevole come  secondo round del Mondiale 2012. Lo spagnolo di casa Ducati ha la meglio in entrambe le gare su Tom Sykes, poleman di giornata con la Kawasaki, Leon Haslam e Max Biaggi che monopolizzano le prime quattro posizioni.

    GARA 1 – Si parte con temperature leggermente più basse rispetto alla Superpole di ieri, Sykes parte subito bene, seguito a ruota da Checa, Biaggi e Haslam. Subito fuori invece Davide Giugliano, campione Superstock e attuale compagno di Checa, “spinto” nella ghiaia da Leon Camier, costrtetti ad abbandonare la corsa dopo appena due curve.

    Davanti il duello è tra la ritrovata Kawasaki di Tom Sykes e Carlos Checa, con il britannico che non ha problemi a comandare per oltre metà gara ma che poi è costretto a fare i conti con il degrado degli pneumatici che consentono allo spagnolo, maestro nella gestione della gara,  di raggiungerlo e sorpassarlo. La “verdona” riesce poi a respingere gli attacchi di un’arrembante Leon Haslam, riuscendo a chiudere alle spalle di Checa. Quarto posto per Max Biaggi che parte bene perdendosi poi sul più bello, mostrando un passo non abbstanza sufficiente per lottare per la vittoria.

    Quinto posto per Eugene Laverty che precede il suo ex compagno in Yamaha Marco Melandri. Entrambi sono stati protagonisti di due belle rimonte dopo due dritti nelle fasi iniziali della gara, che molto probabilmente ne hanno compromesso la lotta per il podio. Al settimo posto la seconda Kawasaki di Joan Lascorz, che precede Lorenzo “Zorro” Zanetti,  capace di lottare a lungo per la quinta posizione e bravo a chiudere comunque tra i primi dieci piloti, davanti al più blasonato Johnatan Rea, in difficoltà con la sua Honda CBR, e a Niccolò Canepa. 15esima posizione per la BMW di Ayrton Badovini, ritirato Michel Fabrizio.

    Carlos Checa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Attimi di paura nei primi giri della gara per la caduta di Sylvain Guintoli. Il pilota della Ducati clienti del team Effembert, dopo un dritto, è stato sbalzato dalla sua moto dopo aver toccato l’erba sintetica del cordolo e nella caduta è stato centrato in pieno dalla Aprilia dell’incolpevole Chaz Davies, che per fortuna colpisce  soltanto la moto del francese, uscito miracolosamente illeso dall’incidente che avrebbe potuto avere sicuramente conseguenze più gravi.

    GARA 2 – Come nella prima manche, dopo le fasi concitatissime della partenza, la lotta per la vittoria si restringe a soli quattro piloti, con Sykes a fare l’andatura, e Checa e Biaggi ad inseguire, mentre Haslam, dopo una prima parte di gara in sordina riesce a rimontare e a raggiungere il gruppetto dei primi tre.

    Ancora una volta il campione della Ducati Althea sfrutta il calo di prestazione delle gomme Pirelli sulla Kawasaki di Sykes per prendersi la prima posizione e amministrare l’ultima parte di gara, mentre il britannico, dopo aver lasciato riposare un pò le gomme sfruttate al massimo all’inizio per scappare da Checa, riprende a girare con un passo accettabile respingendo tutti gli attacchi di Haslam, che anzi, ha il suo bel da fare nel finale per tenere a bada Max Biaggi, che però non ha il guizzo giusto per raggiungere il terzo posto che sarebbe valso il gradino più basso del podio.

    Praticamente identico risultato di gara 1 per le prime quattro posizioni, mentre al quinto posto risale bene Johnatan Rea, che rimedia il nono posto deludente della prima manche con una gara di alto livello, nonostante la sua Honda CBR non sembra il massimo della competitività. Gara opposta invece per Marco Melandri, che in gara 2, nonostante lotti per 3/4 di gara per la quinta posizione, non riesce ad andare oltre il decimo posto. Il ravennate sembra fare ancora tanta fatica con una moto che in mano al compagno di squadra (Haslam) sembra di tutt’altra fattura. La stagione di Macio non è iniziata nel migliore dei modi ma c’è ancora tutto il tempo per recuperare.

    Sfortuna per Davide Giugliano, costretto ad arrendersi a pochi metri dal traguardo a causa di un cedimento tecnico della sua Ducati mentre lottava per la sesta posizione con Eugene Laverty, proprio come Michel Fabrizio, che aggiunge alla sua collezione un altro ritiro.

    Con la doppia vittoria odierna Checa conquista la vetta solitaria del campionato portando a quota tre le vittorie stagionali, dopo quella ottenuta in gara 2 in Australia, a Phillip Island. Segue Biaggi a quattro punti di distanza, tallonato a soli due punti da Sykes. Più staccati Haslam e Melandri.

     

  • Superbike, le classifiche. Checa ad un passo dal titolo

    Superbike, le classifiche. Checa ad un passo dal titolo

    Vittoria e terzo posto nel Gran Premio d’Italia svoltosi a Imola e Carlos Checa si avvicina al titolo iridato. Mancano solo 3 punti ormai al ducatista per vincere il suo primo titolo Mondiale in Superbike, irraggiungibile anche per Marco Melandri e Max Biaggi che ce l’ha messa tutta in questa stagione per contrastare il dominio dello spagnolo.

    In classifica costruttori Ducati vicina al suo 17esimo titolo marche. Aprilia e Yamaha si giocheranno la piazza d’onore.

    CLASSIFICA PILOTI

    Pos. Pilota Team Pt.
    1. CHECA DUCATI 417
    2. MELANDRI YAMAHA 320
    3. BIAGGI APRILIA 281
    4. LAVERTY YAMAHA 256
    5. HASLAM BMW 187
    6. CAMIER APRILIA 171
    7. GUINTOLI DUCATI 158
    8. HAGA APRILIA 155
    9. BADOVINI BMW 147
    10. FABRIZIO SUZUKI 141
    11. REA HONDA 138
    12. SYKES KAWASAKI 127
    13. LASCORZ
    KAWASAKI 125
    14. SMRZ
    DUCATI 118
    15. CORSER
    BMW 71
    16. XAUS HONDA 49
    17. BERGER
    DUCATI 45
    18. ROLFO
    KAWASAKI 39
    19. AITCHISON
    KAWASAKI 36
    20. HOPKINS
    SUZUKI 20
    21. VERMEULEN
    KAWASAKI 14
    22. TOSELAND
    BMW 13
    23. LANZI
    BMW 10
    24. WATERS
    SUZUKI 8
    25. SANDI
    DUCATI 7
    26. POLITA
    DUCATI 5
    27. BAIOCCO
    DUCATI 4
    28. KIRKHAM
    SUZUKI 3
    29. VENEMAN
    BMW 3
    30. FORES
    BMW 2
    31. KISPATAKI
    HONDA 1
    32. STARING
    KAWASAKI 1
    33. LOWES
    HONDA 1
    34. LAI HONDA 1

    CLASSIFICA COSTRUTTORI

    Pos. Team Pt.
    1. DUCATI 441
    2. APRILIA 376
    3. YAMAHA 375
    4. BMW 232
    5. KAWASAKI
    192
    6. HONDA
    162
    7. SUZUKI
    158
  • Superbike: Rea e Checa vincono ad Imola

    Superbike: Rea e Checa vincono ad Imola

    Con la vittoria in gara 2, la 12esima in stagione e la 17esima in carriera, e il terzo posto della prima manche del Gran Premio d’Italia Carlos Checa è a soli 3 punti dalla conquista del suo primo titolo mondiale in Superbike e della sua lunghissima carriera di motociclista. Sul tracciato di Imola lo spagnolo della Ducati allunga ulteriormente in classifica sul più immediato inseguitore Marco Melandri, che oggi termine le due manche in ottava e sesta posizione, portando il suo vantaggio a 97 punti quando mancano solo gli appuntamenti in Francia, a Magny Cours, e in Portogallo, a Portimao.

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    In gara 1 si era affermato Jonathan Rea, tornato finalmente competitivo con la sua Honda dopo l’infortunio che ne ha condizionato il rendimento stagionale, che aveva prevalso su un grandissimo Noriyuki Haga. Solo un guaio al motore della sua Honda che lo ha costretto al ritiro non gli ha permesso di fare la doppietta sul circuito bolognese dove la Ducati è di casa. Il giapponese dell’Aprilia clienti, ma la prima vista l’assenza forzata di Max Biaggi ancora convalescente per una microfrattura al piede, torna a casa con due secondi posti e rinvigorito dopo la delusione del Nurburgring, caduto, seppur con condizioni della pista estreme e impossibili, quando era comodamente al comando della corsa nei giri finali. In gara 2 completa il podio l’Aprilia ufficiale di Leon Camier, compagno di squadra di Biaggi. Per quanto riguarda gli italiani, Melandri (Yamaha) ha chiuso con un sesto e ottavo posto, Ayrton Badovini (Bmw) nono e decimo mentre Michel Fabrizio è caduto nella prima manche e si è ritirato per un problema al cambio della sua Suzuki nella seconda. La Superbike non si ferma, settimana prossima c’è il Gran Premio di Francia a Magny Cours per il penultimo appuntamento della stagione che potrebbe incoronare re della Superbike Carlos Checa a quasi 39 anni. LE CLASSIFICHE

  • Superbike, Checa in pole a Imola

    Superbike, Checa in pole a Imola

    Carlos Checa ha conquistato la superpole a Imola dove domani si correrà il secondo Gran Premio d’Italia della stagione (dopo Monza). Il pilota della Ducati infila l’ottava pole in Superbike con il tempo di 1:47.196 e potrebbe già festeggiare il titolo Mondiale con due Gran Premi d’anticipo considerando che Max Biaggi non correrà per la frattura rimediata al Nurburgring ed è ormai fuori dai giochi e il rivale più accreditato, Marco Melandri, è rimasto fuori dall’ultima sessione e partirà dalla terza fila in nona posizione. Se il centauro della Ducati dovesse vincere entrembe le gare domani e il ravennate fare peggio del quinto posto per lo spagnolo sarà iride.

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    In prima fila con Checa partiranno Jonathan Rea, in grande spolvero con la sua Honda e pienamente recuperato dall’infortunio preceduto di soli 78 millesimi, Noriyuki Haga (il migliore dei piloti Aprilia) e Tom Sykes con la prima Kawasaki attardati di due decimi. Seconda fila aperta da Eugene Laverty (Yamaha ufficiale), poi seguono le due Bmw di Leon Haslam e Ayrton Badovini con la Ducati di Sylvain Guintoli a chiudere i top eight. Come dicevamo Melandri partirà nono mentre Michel Fabrizio con l’unica Suzuki scatterà dall’11esima piazza. Domani appuntamento con gara 1 alle 12:30, seconda manche a partire dalle 15:30.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. CHECA DUCATI 1:47.196
    2. REA HONDA 1:47.274 +0.078
    3. HAGA APRILIA 1:47.442 +0.246
    4. SYKES KAWASAKI 1:47.468 +0.272
    5. LAVERTY YAMAHA 1:47.929 +0.733
    6. HASLAM BMW 1:48.081 +0.885
    7. BADOVINI BMW 1:48.234 +1.038
    8. GUINTOLI DUCATI 1:48.416
    9. MELANDRI YAMAHA S2
    10. CAMIER APRILIA S2
    11. FABRIZIO SUZUKI S2
    12. BERGER DUCATI S2
    13. SMRZ DUCATI S1
    14. SANDI DUCATI S1
    15. CORSER BMW S1
    16. POLITA DUCATI S1
    17. AITCHISON KAWASAKI
    18. LASCORZ KAWASAKI
    19. BAIOCCO DUCATI
    20. XAUS HONDA
    21. ROLFO KAWASAKI
    22. FORES BMW
  • F1, Vettel in pole a Monza. Alonso 4°

    F1, Vettel in pole a Monza. Alonso 4°

    Previsioni rispettate: sarà Sebastian Vettel a partire in pole position domani nel Gran Premio d’Italia. A Monza il tedesco ha firmato con il crono di 1:22.275 la sua decima pole stagionale, e la 25esima in carriera da quando corre in Formula 1, risultato straordinario anche per la Red Bull che ottiene la 13esima pole in altrettante qualifiche disputate dall’inizio della stagione.

    © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    In prima fila al fianco del campione del mondo partirà Lewis Hamilton, che alla vigilia sembrava l’unico in grado di interrompere la striscia positiva della scuderia austriaca e che invece si è dovuto accontentare del secondo miglior tempo a 450 millesimi da Vettel, complice anche un errore nei minuti finali che lo ha costretto ad abortire il suo ultimo tentativo. Ad aprire la seconda fila Jenson Button con la seconda McLaren con prestazioni vicinissime al compagno di team: l’inglese infatti è a soli 52 millesimi da Hamilton e domani, considerando la sua grande costanza in gara, potrebbe inserirsi nella lotta alla vittoria. Seconda fila acciuffata con le unghie da Fernando Alonso che di più proprio non poteva fare: lo spagnolo, sfruttando la scia di Felipe Massa(sesto), ha chiuso le qualifiche con un buon 1:22.841 che gli è valso il quarto miglior tempo. Tra la morsa delle due Ferrari partirà Mark Webber che ha un pò deluso le aspettative. Vanno a chiudere la top ten le due Renault e le due Mercedes: Vitaly Petrov scatterà dalla settima piazza in griglia seguito da Michael Schumacher e Nico Rosberg, che ha effettuato un solo tentativo con gomme a mescola dura preservando un treno di gomme morbide per la gara così come Bruno Senna che ha deciso di non scendere in pista per l’ultima e decisiva sessione non facendo nessun giro cronometrato. Force India e Williams le prime delle escluse con Paul Di Resta (11°), Adrian Sutil (12°), Rubens Barrichello (13°) e Pastor Maldonado (14°). Fuori nel Q1 i due piloti italiani di casa, Jarno Trulli partirà 19esimo mentre Vitantonio Liuzzi in 24esima posizione chiude la griglia di partenza. Domani appuntamento per il Gran Premio d’Italia alle 14:00.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1:22.275
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:22.725 +0.450
    3. BUTTON McLAREN MERCEDES 1:22.777 +0.502
    4. ALONSO FERRARI 1:22.841 +0.566
    5. WEBBER RED BULL RENAULT 1:22.972 +0.697
    6. MASSA FERRARI 1:23.188 +0.913
    7. PETROV RENAULT 1:23.530 +1.255
    8. SCHUMACHER MERCEDES 1:23.777 +1.502
    9. ROSBERG MERCEDES 1:24.477 +2.202
    10. SENNA RENAULT NO TIME
    11. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES Q2
    12. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    13. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH Q2
    14. MALDONADO WILLIAMS COSWORTH Q2
    15. PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    16. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    17. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    18. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q1
    19. TRULLI LOTUS RENAULT Q1
    20. KOVALAINEN LOTUS RENAULT Q1
    21. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22. D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH Q1
    23. RICCIARDO HISPANIA COSWORTH Q1
    24. LIUZZI HISPANIA COSWORTH Q1